FAQ/8
Domande e Risposte sulla
RSU
Egr. prof., volelo chiederLe un'informazione.
Sono in servizio come personale ata (ex bidella) e ho svolto del
lavoro straordinario nei corsi istituiti con O.M. 33/2000 e 1/2001.
Vorrei sapere adesso la richiesta di pagamento a chi va fatta
e chi deve pagare: il provveditorato o il ministero? A scuola
non sanno dirmi niente?
La deve pagare la scuola.
Sono un'insegnante di sc. dell'infanzia in
servizio da 22 anni nella stessa sede e da 6 in part-time. Negli
ultimi due anni sono stata utilizzata per realizzare un progetto che
dalle colleghe e dai genitori è considerato di importanza
rilevante. Premetto che ho una laurea e una specializzazione inerente
alla specifica tematica del progetto. Nello stesso periodo nella
scuola una collega, che beneficia della legge 104, ha realizzato un
diverso progetto. Con la riduzione dell'organico ci siamo trovate a
dovere scegliere per uno dei due progetti, mentre l'altra insegnante
dovrà rientrare in sezione. All'unanimità, nel corso
dell'ultimo collegio docenti, le colleghe hanno optato per il
progetto di cui sono responsabile. A distanza di giorni la D.S. mi ha
comunicato che la collega beneficia anche del diritto di precedenza
nella mobilità interna anche se i criteri deliberati dal
collegio docenti non avevano previsto tale eventualità, per
cui ha deciso di portare avanti il progetto da me condotto che
prevedeva una fase conclusiva. Desidero essere informata se, oltre al
diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio
domicilio, come specificato nellart. 33 della suddetta legge,
può avvalersi della precedenza assoluta nella scelta
dell'assegnazione ad una classe o ad un progetto, all'interno della
scuola e se l'anzianità di sevizio, la continuità nel
progetto e la competenza professionale contano così
poco.
La dirigente naturalmente sbaglia.
Chiedo inoltre se, pur avendo deciso di non
usufruire dei tre giorni di permesso mensile, la collega in
questione, può imporre un proprio orario di servizio non
compatibile con l'attività didattico/organizzativa e se il
D.S. può imporre alle colleghe degli orari che
"coprano" i vuoti che ne derivano.
No. Proprio non può.
Gli alunni che si sono
iscritti secondo i criteri Moratti che destino avranno se non ci
sarà il decreto attuativo della Legge? Perchè, io
penso, che i due provvedimenti camminano di pari passo. La confusione
non mi aiuta a capire: a settembre mi ritroverò ad opereare
con un'eterogeneità di utenza senza nuovi
ordinamenti?
Esatto.
Sarà possibile?
Certo che sì.
Carissimo Pino, siamo due colleghe con il
part-time verticale (50%) alla scuola elementare (abbiamo ottenuto il
passaggio dalla scuola materna); per noi il vincolo dei 180 giorni di
servizio ai fini della conferma in ruolo è dimezzato a
90?
Sì.
In caso affermativo, puoi indicarci la normativa
di riferimento? Puoi per es. dirci se nel computo dei
giorni possiamo calcolare anche i sabati e le domeniche nel
caso lavorassimo lunedi-martedi-mercoledi oppure
mercoledi-giovedi-venerdi?
Non c'è normativa di riferimento che vi
aiuti, da questo punto di vista. Si ragiona per
analogia.
L'art. 14 del CCNL appena siglato, che riprende
l'art. 20 del CCNL 4-8-95, assegna ai dipendenti 4 giornate di riposo
ai sensi ed alle "condizioni" previste dalla legge 23-12-77
n. 937. Il nostro dirigente scolastico ce ne ha concesse soltanto 3
affermando che quelle "condizioni" sono variate, essendo
stata ripristinata la festività del 2 giugno. Possibile
che nella stesura del nuovo contratto si sia incorso in questo errore
e, quindi, giusta l'interpretazione del ns dirigente, oppure permane
lo stesso il diritto a 4 giornate di riposo? In attesa,un grazie
ed un cordiale saluto.
Secondo me il diritto permane lo
stesso.
P.S. Complimenti per la
rubrica.
Grazie.
In sede di approvazione del bilancio consuntivo
2002, un membro della Giunta del Consiglio di Istituto ha chiesto ed
ottenuto di visionare le retribuzioni, rispetto al Fondo di Istituto,
di ogni docente. E' lecito? Preciso che i Revisori dei Conti un mese
prima avevano trovato tutto in ordine, comprese le retribuzioni di
ogni docente
Sì, è corretto.
Si richiede gentilmente se spetti, in una
scuola media con 50 classi, l'esonero totale al Collaboratore dal
momento che la legge prevede l'esonero totale per una scuola media
con più di 50 classi. Che cosa dobbiamo intendere per
più di 50 classi, 50 o 51?
La seconda ipotesi.
Sono un docente prossimo alla domanda di
pensione. Nellanno scolastico 1974/75 ho prestato
servizio di insegnamento temporaneo per un totale di giorni 166 fino
alla data del 10 giugno 1975. Successivamente a tale
data ho partecipato agli esami di Abilitazione nella SCUOLA
MAGISTRALE STATALE in qualità di Commissario di Esame
nella sessione estiva dallo 01/07/1975 al 23/07/1975 e nella
sessione autunnale dal 15/09/1975 al 23/09/1975 essendo
docente della classe 3 B in cui avevo prestato servizio in
qualità di supplente temporaneo fino al 10 giugno
1975. Si chiede se questo ulteriore servizio di gg 32, prestato in
regime di continuità didattica, va sommato ai 166 giorni di
insegnamento precedente e se lo stesso è valido per il
riconoscimento dellanno di servizio pre-ruolo che allo stato
attuale non mi è stato riconosciuto in sede di determinazione
del trattamento economico provvisorio.
Sì, secondo me tale servizio dovrebbe esserti
riconosciuto.
Gentilissimi, imbattibili della redazione di
"edscuola", desidero conoscere le ultime, aggiornate
informazioni sul numero minimo di alunni (rimane 15?) e quello
massimo di alunni per le classi prime di scuola media (25 o
28?).
Consulta il DM 331/98, come modificato dal D.I. n.
131 del 18.12.2002, dal D.I. che disciplina la formazione degli
organici dei docenti per la.s. 2003/04, nonché dal D.I.
n. 141/99 concernente le classi che accolgono alunni portatori di
handicap
Per l'inserimento di alunni portatori di H -
diversamente abili - è 20 il massimo? Sarei grato
se mi inviate anche i riferimenti di leggi/ norme! Grazie
in anticipo et rinfrescanti saluti!!
Ciao.
Gentile prof. Santoro vorrei porle un
quesito: sono insegnante presso un I.T.C., e avendo chiesto,
motivandolo, copia della contrattazione d'Istituto (relativo a
modalità e criteri di applicazione dei diritti sindacali
nonchè i contingenti di personale previsti dall'art. 2
sull'accordo dell'attuazione della legge 146/90 ai sensi
dellart. 6, Comma 5, del C.C.N.L. del Comparto Scuola
1998/2001), ho ricevuto, in via informale, copia di quella dell'anno
scorso in cui viene ribadito la validità, in mancanza di
altre, per più anni (ASSURDO). Le chiedo pertanto come
intervenire (le RSU sono praticamente assenti) e a quale norma
fare riferimento.
Non capisco che cosa ci sia di assurdo nel
considerare di validità pluriennale il contratto di istituto
sulle relazioni sindacali.
A suo tempo avevo presentato alla scuola dove
presto servizio come bibliotecaria Scolastica, utilizzata per motivi
di salute, in compiti diversi dall'insegnamento, domanda per il
rimborso delle spese di autoaggiornamento sostenute l'Anno scorso
(circ.N°70, se non erro). Tra l'altro ero stata ammessa alla
frequenza del Master di Padova, per Bibliotecari Scolastici, a carico
del MIUR ed avevo sostenuto una certa spesa per l'allacciamento del
PC di casa alla rete, che avevo debitamente documentato. Dalla
lettura della circolare in oggetto non mi risultava che fossero
esclusi dal rimborso gli insegnanti nelle mie condizioni lavorative.
Ebbene solo oggi mi è stato comunicato che la mia richiesta
è inaccoglibile perchè non risulto più nel ruolo
docente. Sono costernata ed arrabbiata! Chi può darmi aiuto in
merito alla questione?
Non è vero. Il personale collocato fuori
ruolo per motivi di salute perde per questo il suo status di
docente.
Gradirei sapere se la parte normativa del nuovo
contratto è già in vigore e se si da
quando.
No. Non ancora.
Gent.ssimo Dott. Santoro, mi dispiace disturbarla
ancora, ma questa storia delle "cattedre per salvaguardia
titolarità" è davvero incomprensibile e sembra
senza via d'uscita. Le mando in allegato la situazione schematica che
si è presentata nella mia scuola. Può essere ancora una
volta così gentile da aiutarmi?
La scuola è libera di giocarsi la risorsa di
organico assegnato come meglio crede, sulla base dei criteri
stabiliti dal collegio dei docenti. Per altro va garantita
l'informazione anche alla RSU d'istituto, che ha per altro titolo a
contrattare criteri e modalità di utilizzo del personale
riguardo al POF.
Sono un docente di ruolo di filosofia e storia.
Vorrei sapere se è possibile chiedere al Dirigente Scolastico
il trasferimento interno all'Istituto da una sezione all'altra e a
seguito di quali motivazioni.
E' possibile. L'assegnazione alle classi è
infatti competenza del dirigente scolastico, sulla base delle
proposte del collegio dei docenti e dei criteri fissati dal consiglio
di istituto.
Insostituibile prof. Santoro, avrei bisogno di
alcuni chiarimenti relativamente al passaggio di ruolo.
Nell'anno scolastico che si è appena concluso, ho effettuato
l'anno di prova nella scuola media, avendo ottenuto il passaggio di
ruolo dalla scuola elementare dove ho insegnato dal '94 come docente
assunta a tempo indeterminato. Ho lavorato tutto l'anno (mi sono
assentata solo 6 giorni): sono stata presente a tutti i
consigli, agli scrutini, ho svolto la funzione di coordinatore, ho
scritto i giudizi, ho portato la classe III agli esami di licenza e
questi si sono svolti in modo regolare, tutti gli alunni sono stati
messi in condizione di affrontare e superare le prove con
risultati adeguati rispetto al livello di partenza e non difformi da
quelli di altre sezioni composte da elementi di risulta come la
mia. I programmi della classe I e III sono stati svolti, pur
avendo molti alunni difficili, e nonostante gli interventi di
alcuni miei colleghi che miravano a screditare il mio lavoro agli
occhi degli alunni e del dirigente (la prima settimana mi è
stato detto che sono "troppo buona"; ho cercato di
coinvolgere alunni demotivati o con disagio di varia
natura gratificandoli per la partecipazione e subito
sono stati messi in dubbio i miei criteri di valutazione, mi è
stato detto che abbassavo il livello della classe che aveva solo 3 o
4 alunni, su 18, in grado di lavorare in modo soddisfacente;
cercavo di far capire ai ragazzi che non tutto è perduto a
questa età e che con l'impegno tutti avrebbero
potuto conseguire dei progressi, ma sono stata vista come
un'idealista, dovevo lasciare tutto come era; colleghi che
entravano in classe durante la lezione e, se trovavano qualcuno
spostato dal posto assegnato (da chi?), veniva fatto ritornare al
proprio posto; però la responsabilità di tutto ricadeva
sempre su di me in quanto docente di lettere, quindi
con un monte ore più cospicuo). Ho consegnato i
registri compilati in tutte le parti. Alla fine dell'anno il
dirigente mi ha comunicato che devo ripetere l'anno di prova
perché nel corso dell'anno si sono verificati episodi (3
o 4) di contestazione da parte degli alunni, che sicuramente
hanno approfittato di tale situazione. Tecnicamente ciò
è possibile? Cosa dovrei fare a questo punto? Quali potrebbero
essere per me le conseguenze? La ringrazio infinitamente per
l'attenzione e la prego di fornirmi appena possibile
qualche delucidazione e consiglio al
proposito.
Inusuale quello che le è accaduto. Si faccia
consegnare tutta la documentazione che la riguarda, chiedendo
l'accesso ai sensi della L. 241/90, e si metta nelle mani di un buon
avvocato.
Gentm. Signor Santoro, il nostro è un
Istituto comprensivo (materna, elementare e media) equiparato quindi
ad una scuola media. Per avere l'esonero del collaboratore del
preside dobbiamo avere 50 classi. Avendo diritto all'abbattimento
di 1/5 delle classi arriviamo a 40 classi. Nel prossimo
anno scolastico noi avremo infatti esattamente 40 classi. Abbiamo
dunque diritto all'esonero totale del docente collaboratore? La
normativa prevede l'esonero a scuole con un numero di
sezioni maggiore di 50. Per questo chiedo se sia esatto
calcolare 1/5 di 50 o 1/5 di 51. 1/5 di 51 è 40,2; in
questo caso possiamo arrotondare per difetto dal momento che il
decimale è inferiore a 5? Ringraziando anticipatamente per una
vostra sollecita, chiarificatrice risposta porgo distinti
saluti.
Secondo me di classi ne dovreste avere 41, per avere
diritto all'esonero intero. In ogni caso forzate la mano e... che la
fortuna vi assista!
La presidente della mia commissione agli esami
è preside di un liceo della provincia di Firenze. Mi ha
riferito che il c.s.a. le ha mandato le cattedre della 051 non a 18
ore, ma con le ore a disposizione come erano in passato. Pensando ad
un errore si è messa in contatto con il provveditore il quale
le ha riferito di una deroga alla legge delle cattedre a 18 ore che
riguarderebbe, solo per un anno, la A051. OVVIAMENTE NELLA MIA
PROVINCIA NON NE SANNO NIENTE. La signora afferma anche che con
questa deroga ha avuto tre cattedre in più e addirittura su
una DI QUESTE CATTEDRE è stato trasferito un insegnante.
Puoi darmi qualche riferimento preciso su questa deroga? Ti
ringrazio.
Le cattedre non si saturano se l'operazione
determina esubero di personale. Lo dice l'art. 35 della legge
finanziaria. Possibile che la preside non lo
sappia?
Buongiorno Pino, mi occorrerebbe un'informazione.
Lavoro da 10 anni in un ITC e quest'anno per effetto degli
accorpamenti la mia 5^ è stata unita d'uffico ad un'altra. In
questo modo io vado a perdere ore necessarie per completare la mia
cattedra. Di conseguneza il preside mi ha detto che le alternative
sono: 1) completare con le ore al serale; 2) fare domanda di
utilizzzazione in altra scuola. Vorrei sapere se rimanendo nella mia
scuola sono obbligata a completare al serale o se, invece potrei
essere impiegata, a mia richiesta, nel sostegno o in altri progetti.
Inoltre, poichè il vicepreside insegna lettere come me, e ogni
anno usufruisce della riduzione d'orario, vorrei sapere se potrei
eventualmente completare con le sue ore. Non è che il preside
dandomi adesso il serale mi mette in condizioni di non poter far
nulla a settembre?
L'utilizzazione del personale è materia di
contrattazione integrativa di istituto. Così stabilisce il
vecchio ed anche il nuovo contratto. Spiegalo al tuo dirigente, caso
mai non lo sapesse...
DOPO LA LAUREA IN INGEGNERIA, HO SVOLTO IL
SERVIZIO MILITARE IN QUALITA' DI UFFICIALE DI COMPLEMENTO (PER IL
QUALE ERA NECESSARIO LA LAUREA IN INGEGNERIA - SERVIZI TECNICI E.I.).
HO CONCLUSO IL SERVIZIO MILITARE IL 29/07/79. SONO STATO IMMESSO IN
RUOLO CON CONCORSO ORDINARIO CON DECORRENZA GIURIDICA 01/09/87 NELLA
CLASSE DI CONCORSO A048. IL PERIODO DI SERVIZIO MILITARE - 15 MESI -
MI E' GIA' STATO RICONOSCIUTO AI FINI PENSIONISTICI. POSSO ASSIMILARE
TALE PERIODO AL SERVIZIO PRE-RUOLO AI FINI DELLA VALUTAZIONE DELLA
ANZIANITA' DI SERVIZIO ANCHE SE SVOLTO NON IN COSTANZA DI SERVIZIO
COME MI SEMBRA DI INTERPRETARE DALLA circolare Provv.to Brescia 10219
del 15/05/92?
Secondo me no.
Egr. professore sono un'insegnante di sostegno
immessa in ruolo nel settembre del 2000 dopo 23 anni di precariato,
la scuola dove sono titolare ha emesso il decreto relativo alla
ricostruzione di carriera il 3/05/2002, trasmesso alla Direzione
Provinciale delTesoro di Ancona. Ho chiesto a tale ufficio
l'immediata applicazione provvisoria del decreto per quanto riguarda
il trattamento economico, dato che la mia contribuzione è
inserita in fascia 0, pur avendo maturato 9 anni di anzianità,
la risposta è stata negativa in quanto l'ufficio dovrà
seguire una procedura burocratica che durerà circa 7/8 mesi.
Le chiedo se esiste una norma, una sentanza o quant'altro a cui posso
far riferimento per ottenere quanto dovuto. Lo stesso ufficio mi ha
edotto che sta formalizzando le pratiche presentate nel 2000, dato
che non c'è l'adeguato personale, in termini di numeri per far
prima, ma che comunque mi saranno riconosciuti gli arretrati senza
gli interessi, lo trova giusto? La ringrazio per la sua
attenzione.
Funziona così, cara collega. Prima era anche
peggio.
Gentile collega, sono un dirigente scolastico di
scuola elementare e dell'infanzia. Ho da sottoporti il seguente
quesito: un collaboratore scolastico con contratto a T.I., ha chiesto
e ottenuto da me l'aspettativa senza assegni, per accettare un
incarico sino al 30 giuno in un profilo superiore, grazie all'art. 5
dell'Accordo successivo per il personale ATA 8.3.2002, ora recepito
dal nuovo contratto all'art. 58. Regolarmente rientrato in servizio
in qualità di collaboratore scolastico dall' 1. 7. 03,
produce, alla sottoscritta, richiesta di ferie per 32 gg.
più 4 di festività soppresse. A tuo parere vanno
concesse o negate?
Andrebbero negate, visto che è la scuola in
cui è stato utilizzato che avrebbe dovuto concedergliele.
Gent. prof. Pino, le scrivo confidando nella sua
precisione e solerzia. Sono passata di ruolo dalla scuola
dell'infanzia a quella elementare: dovrò ripetere l'anno di
prova comprensivo di 180 giorni, corso on-line e
tesina?
Deve ripetere l'anno di prova, senza però
dover rifrequentare il corso di formazione.
Potrò conseguire l'abilitazione per
insegnare inglese alle elementari durante la docenza con qualche
corso ministeriale?
Non ho capito la domanda.
Infine, sono mamma da qualche mese ma
rientrerò al lavoro: i congedi parentali possono essere presi
anche frazionati (solo alcuni giorni o settimane) ed il primo mese
retribuito al 100% è tale solo se preso intero o seguito dagli
altri cinque come canonicamente si fa?
Può tranquillamente frazionare. Il 100% del
primo mese non è condizionato da questa sua
decisione.
Salve, è un po' che non le scrivo. Vorrei
conoscere la normativa che riguarda la ricostruzione della carriera
dei docenti di scuola media, e più precisamente dove si
afferma che non si tiene più conto delle ore accettate sul
contratto ( es. 9 ore, 13, ecc) ma si tengono in considerazione i
giorni di servizio, anche se svolti con un orario al minimo delle ore
(2/h18). La ringrazio tanto e buone ferie.
Le norme sulla ricostruzione di carriera sono
contenute nel testo unico (d. l.vo 297/94).
Spett. Redazione, a proposito del nuovo CCNL del
comparto scuola, mi premerebbe sapere perché non vi è
alcun cenno nè al comportamento del personale in caso di
sciopero, nè ai permessi cui ha diritto la RSU: mi potreste
aiutare? Grato, porgo cordiali saluti.
La materia è regolata da accordi quadro, che
non devono stare dentro il CCNL.
Vorrei sapere se anche il personale della scuola
ha diritto ad un anticipo sulla liquidazione per l'acquisto della
casa. Grazie
Sì, il neoassunto si. Gli altri hanno diritto
alla cessione del quinto.
Gentile prof. Santoro, la scuola in cui insegno
è così composta: una sede centrale + due sedi aggregate
situate ciascuna in un comune diverso da quello della sede centrale.
Negli anni scorsi, il preside nominava tre collaboratori, uno per
ogni comune in cui è divisa la scuola. Il nuovo
contratto, invece, prevede che i collaboratori siano due. Le chiedo:
lincarico di fiduciario presso una delle due sedi
aggregate che, in seguito al nuovo contratto, rimarrebbe
scoperta, deve essere assegnato dal dirigente o dal
collegio docenti?
La seconda che hai detto.
Preciso che nulla al riguardo è stabilito
nel contratto di istituto. Sperando di averle sottoposto il quesito
con sufficiente chiarezza, le porgo cordiali
saluti.
Saluti.
Desidererei sapere come, alla luce del nuovo
contratto e riforma, ci si orienta per l'esonero o il
semiesonero del collaboratore vicario; in modo particolare come va
strutturato l'orario, in caso di semiesonero, per il vicario docente
di lettere con la cattedra di 15 ore?
Non è cambiato davvero nulla, per cui si
orienti come ha sempre fatto.
SONO UN' INSEGNANTE DI SCUOLA SECONDARIA DA 7
ANNI, DI CUI I PRIMI 4 TRASCORSI NELLE SUPERIORI E GLI ULTIMI 3 NELLA
SCUOLA MEDIA INFERIORE. VORREI SAPERE SE VIENE CALCOLATO TUTTO IL
SERVIZIO (SIA NELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE CHE IN QUELLA SUPERIORE)
NELLA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA.
Sì.
Caro Pino, ho bisogno di sapere se un
collaboratore scolastico ha la possibilità di rifiutarsi di
fare straordinario e se, nel contempo, dovendo comunque
"turnare" iniziando a lavorare alle 12,00 per finire
alle 18,00, ha diritto comunque alle 35 ore.
Anticipatamente grazie!
Può rifiutarsi di fare lavoro straordinario,
non c'è alcun dubbio. Se è adibito a regimi d'orario
articolati su più turni ha diritto alle 35 ore a patto di
prestare la propria attività lavorativa nelle scuole che hanno
le caratteristiche di complessità indicate nel
contratto.
Gent.ma Redazione, chiedo il Vostro Aiuto per un
quesito che solo nella Vs. esperienza e competenza può
trovare risposta. Un insegnante elementare in servizio presso un CTP,
non appartenente al ruolo speciale carcerario e privo della
specializzazione prevista dalla legge, è tenuto a
prestare la propria opera all'interno di un carcere
per corsi di alfabetizzazione, di licenza elementare o
comunque li si voglia chiamare?
Sì.
Caro Pino, si può rimandare l'anno di
prova? Se sì, ci sono eventuali conseguenze per la
carriera?
Sì, senza nessuna
conseguenza.
Gent. mo Prof. Santoro, sono una insegnante
all'interno di un Istituto di pena. A causa dei tagli effettuati
dalla finanziaria, non ci è stata assegnata per l'anno
scolastico venturo, una classe quarta (progetto Sirio) per il numero
ridotto di alunni. E' possibile lasciare questi alunni ad un passo
dalla conclusione degli studi? Quale soluzione potremmo adottare?
Grazie per i suoi preziosi consigli.
E' uno scandalo, secondo me. Cercate soluzioni
flessibili, all'interno delle risorse di organico che vi sono state
assegnate, per non abbandonare questi studenti.
Caro professore sono un'insegnate di sostegno
nella scuola elementare, le chiedo se è posssibile far valere
la mia anzianità di servizio svolta nell'Amm.ne
Pubblica presso l'Asilo Nido con mansioni di educatrice,
posizione economica uguale a quella dell'insegnante della scuola
elementare. E ciò ai fini giuridici ed
economici.
No.
Faccio presente che il passaggio nella scuola
elementare è avvenuto per concorso e senza soluzione di
continuità. Confido nella Sua cortese attenzione alla
soluzione di questo problema, porgo distinti
saluti.
Distinti saluti.
Egr.Sig.Santoro... approfitto, ancora una volta,
della sua gentilezza e disponibilità per porle un paio di
quesiti. Nel corso dell'a.s.2002-2003, avendo ricevuto notifica del
superamento del periodo di prova, ho presentato domanda di
ricostruzione di carriera alla mia scuola, che, a sua volta, ha
provveduto ad inoltrarla all'I.N.P.S. Poichè per il nuovo a.s.
ho ottenuto il passaggio di ruolo nella scuola secondaria,
dovrò ripresentare la domanda di ricostruzione oppure resta
valida quella già presentata?
Resta valida.
Altro quesito.... Poichè ho maturato i due
anni di servizio di ruolo, a settembre del 2003 dovrei passare nella
seconda classe di stipendio. Tale passaggio avverra automaticamente
oppure dovrò essere io a richiederlo?
Avverrà automaticamente.
Ammesso che avvenga automaticamente, l'aumento di
stipendio decorrerà da settembre?
Sì.
Le sarò immensamente grata se
troverà un po' di tempo per rispondermi e la saluto
affettuosamente...
Ciao.
Desidero sapere a quali norme fare riferimento
per ottenere che due terze geometri uscenti, una di 13 ragazzi,
l'altra di 16 ragazzi, a cui va sommato uno bocciato dalla quarta,
possano per continuità rimanere due quarte e non unica quarta
come invece è stato fatto dal dirigente
scolastico.
Il DM 331/99.
Salve. Sono un'insegnante della scuola elementare che
dal prossimo a. s. 2003/04 assolverà per la prima volta
all'incarico di vicaria nel 157° C. D. di Roma, di cui
è D.S. il prof. Gaetano Cuiuli. Ho consultato il vostro sito
perché sono molto interessata alle modalità più
veloci e corrette per stilare un verbale, e ringrazio per lo
schema che mi sembra molto funzionale. Avrei un quesito da porre: nel
caso in cui un Collegio dei Docenti venga aggiornato (per es. al
giorno successivo) devono essere redati due distinti verbali, o
è nello stesso che si registra
l'aggiornamento?
Non ci sono regole precise da seguire, a
riguardo.
Sono una docente di scuola elementare con un
Collegio Docenti e una Rsu non pienamente a conoscenza del loro ruolo
e pertanto rivolgo a Voi le mie perplessità disattese.
Già impegnata nel corso Tic livello B (120 ore),
frequenterò a settembre i corsi informatici Por (60 ore)
istituiti nella mia provincia. Vorrei sapere: la partecipazione ai
suddetti corsi può o deve essere
retribuita?
Non è previsto.
Se il Collegio dovesse deliberare nuovi corsi di
aggiornamento su altri temi, come per esempio l'incombente Riforma
Moratti, potrei rifiutarmi di partecipare?
No.
C'è un limite al numero di ore di
aggiornamento per un insegnante?
No.
Il Dirigente potrebbe obbligarmi a rinunciare
alla partecipazione ad uno dei corsi ai quali sono già
iscritta e che mi interessano, data la mia F.O. di supporto ai
docenti- informatica?
No.
Vi ringrazio per la
disponibilità.
Prego.
Caro Prof. Santoro, immensamente grato se vorra'
darmi un consiglio: sono un prof. di istituto superiore, RSU
d'Istituto. Poiche' con gli altri membri RSU abbiamo preso decisioni
contrarie al Vicario per alcuni pagamenti, ho notato alcune
"intimidazioni o altre cose similari" da parte di questo
Vicario. Ne ho parlato col Preside il quale non prende mai decisioni,
minimizza e, anzi, si schiera col Vicario contro la RSU. Sono
convinto che nel prossimo anno scolastico ci saranno...ritorsioni da
parte del Vicario, anche perche questi fa l'orario. Cosa mi
consiglia? Tenga presente che come RSU siamo compatti in
tutto.
Se avete prove di queste vessazioni o minacce,
rendetele pubbliche.
Si vuole sapere se l'assistente amministrativo
f.o. può sostituire il dgsa per l'a.s. 2002/2003 - luglio 2003
- se questi è in ferie per 16 gg.;
Sì.
Ancora, se per tale sostituzione è
previsto una retribuzione, in ultimo se durante il periodo di
sostituzione l'assistente amministrativo sostituisce il dgsa anche
nella Giunta Esecutiva - scelta della ditta a cui affidare la
fornitura di un server.
Sì, anche nella giunta.
Sono un'insegnante di scuola media superiore.
Desidererei sapere se il dirigente scolastico può suddividere
l'esonero previsto per il docente vicario a più docenti
collaboratori.
Sì.
Il quesitoche le porgo è il seguente:
beneficio della precedenza delle legge 104 in qualità di
genitore di figlio minore in situazione di handicap, al momento
sono in aspettativa obbligatoria post-partum, il preside mi ha
informata che sia per le eventuali assenze previste dalla legge
104 sia per le ore di allattamento vorrebbe utilizzarmi come docente
a disposizione per le supplenze, essendoci nella graduatoria
distituto una cattedra della mia classe di concorso in esubero.
Le chiedo, può il dirigente senza previo consenso
dellinteressata non assegnarmi alcuna cattedra oppure affidarmi
una classe diversa da quella dello scorso anno per motivi
pregiudizievoli? Come fare e cosa dire perché venga rispettato
il mio ruolo di docente e soprattutto come difendermi da tale forma
di discriminazione? Sentiti ringraziamenti.
Il dirigente assegna gli insegnanti alle classi
sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri
stabiliti dal consiglio di istituto. Naturalmente su questo si deve
svolgere l'informazione sindacale alla RSU.
Il dirigente scolastico ha l'obbligo di
pubblicare all'albo le tabelle di liquidazione dei compensi per
attività e progetti retribuiti con il fondo
d'Istituto?
Sì.
Ho letto pareri e sentenze molto
contrastanti.
Io no, ne conosco di assolutamente
univoci.
Ho letto che il Ministro ha
firmato il D.M. n. 61 e le chiedo: a settembre, avendo la seconda
classe, dovremo fare i conti con il portfolio delle competenze e con
il docente tutor o l'unica innovazione è l'introduzione
dell'informatica e della lingua inglese?
La seconda che hai detto.
Per il prossimo anno scolastico 2003/2004 sono
titolare (docente di ruolo) su cattedra esterna costituita tra due
scuole. Totale 21 ore (15+6). Per il raggiungimento delle 40 ore
(attività connesse con il funzionamento della scuola: collegio
docenti, consigli di classe) occorre fare una proporzione del tipo
40:21=x:15 (per una scuola) e 40:21=x:6 (per
l'altra)?
La questione sta in questi termini: oltre alle 40
ore di impegni collegiali il personale accede al fondo
dell'istituzione scolastica; le 40 ore di consigli di classe vanno
invece gestite in pro quota.
Inoltre l'eccedenza di 3 ore, rispetto alle
normali 18, è pensionabile, e viene corrisposta anche nei mesi
estivi?
Sì, deve essere retribuita anche durante i
mesi estivi.
Alla mia scuola, ITC per ragionieri
programmatori, sono state assegnate 4 cattedre di informatica
dal CSA: 2 da 20 ore, 2 da 18, più una asteriscata per
salvaguardia della titolarità (LA MIA!?) composta in effetti
da 15 ore. Mi chiedo:
- potevasi costituire
5 cattedre con l'ultima al minimo di 16 ore?
Sì.
- è vero che essendo l'ultima in
graduatoria mi tocca la cattedra con il maggior numero di ore e non
quella di 15?
Non è vero. L'assegnazione degli insegnanti
alle classi spetta al dirigente scolastico, sulla base delle proposte
del collegio e dei criteri del consiglio di
istituto.
Cortesemente vorrei sapere quando ci verranno
corrisposti gli arretrati del nuovo contratto. Grazie
Ad agosto.
Caro collega, desidererei sapere se esiste un
termine perentorio, terminata l'attività didattica, entro il
quale la Segreteria debba provvedere alla corresponsione dei vari
emolumenti quali: compenso per funzione obiettivo, progetti,
incentivazioni varie, orario di sportello didattico, se si
quale?
Funzioni obiettivo entro 31 agosto. Gli altri
compensi accessori vengono corrisposti secondo modalità
stabilita dalla contrattazione di scuola.
Gent.mi colleghi, ho urgente bisogno del vostro
aiuto per la definizione del calendario e dell'orario del prossimo
a.s. In particolare mi serve un chiarimento riguardo al monte ore
annuale, che dovrebbe essere di almeno 200 giorni di lezione oppure,
in caso di riorganizzazione flessibile delle attività
didattiche, dovrebbe corrispondere al monte ore annuale disciplinare
previsto per ciascun ordine di scuola. Il quesito si pone per
definire l'entità dei recuperi da calcolare per docenti e
studenti, poiché il nostro istituto ha adottato un orario
settimanale con tempi di 54'. In una scuola media a tempo prolungato,
è corretto calcolare il monte ore disciplinare settimanale
moltiplicato per 33 settimane (corrispondenti ai famosi 200
giorni)?
Sì.
Dal momento che il calendario della regione
Lombardia prevede 205 giorni di lezione (206 se il patrono non
è in calendario), è ragionevole che il dirigente
scolastico pretenda di recuperare il monte ore corrispondente a 205
giorni di lezione, anche se la legge consente di effettuarne
200?
No. La scuola infatti, ai sensi del DPR 275/99, non
è condizionata in alcun modo dai calendari
regionali.
Grazie per la sollecitudine, se la risposta
è SI alla costituzione di una cattedra normale con le 16 ore
invece di quella asteriscata per salvaguardia della
titolarità, io come posso muovermi per evitare di entrare nel
club di queste cattedre strane di cui non conosco il futuro e per
evitare di ritornare a fare la pendolare in provincia dopo essere
arrivata nella mia città dopo anni di insegnamento? Ci sono i
termini per un ricorso? E se si a chi e come? Grazie
ancora.
Deve essere la scuola, nell'ambito della sua
autonomia organizzativa, a decidere come utilizzare le risorse di
organico che le sono state attribuite. Quali le competenze chiamate
in causa? Quelle del collegio dei docenti e del consiglio di istituto
per quanto riguarda gli aspetti di definizione del piano dell'offerta
formativa, che non possono non avere ricadute anche di tipo
organizzativo; poi c'è la contrattazione di istituto, a cui
spetta il compito di definire criteri di utilizzazione del personale
rispetto al POF; ed infine del dirigente e del collegio dei docenti,
che deve approvare il piano delle attività.
Gentile Pino Santoro ho da porti un quesito sulla
formazione dell'organico di diritto che, per motivi lunghi da
esporre, può essere determinante per l'esito della mia domanda
di utilizzazione per la quale, fra l'altro, ti avevo posto quesito
due giorni fa: sulla formazione dell'organico di diritto classe di
concorso A072-Topografia generale disegno etc. in un istituto per
geometri. L'orario di cattedra è il seguente: per l'indirizzo
generale è di 19 ore così articolato classe 3^ ore 4,
classe 4^ ore 8 classe 5^ ore 7; per sperimentale "progetto
cinque" è di 16 ore: classe 3^ ore 5, classe 4^ ore 6
classe 5^ ore 5. In questo istituto vi sono le seguenti classi:
- corso generale:
cattedra completa ore 19 composta: n. 1 classe 3 + n. 1 classe 4 + n.
1 classe 5;
- corso generale:
spezzone ore ( 8+7) = 15 composta dalle classi: n. 1 classe 4 + n. 1
classe 5;
- corso sperimentale
"progetto cinque": spezzone ore ( 6+5) = 11 composta dalle
classi: n. 1 classe 4 + n. 1 classe 5.
Per completezza di
esposizione l'anno scorso le cattedre erano tutte complete, e solo
quest'anno sono venute a mancare n. 2 classi terze determinando gli
spezzoni di cui sopra. Il CSA , con gli spezzoni di ore (15+11 = 26),
ha formato una cattedra orario interna di 18 ore (7 del corso
generale con 6+5 dello sperimentale) e quindi sono residuate n. 8
ore. Il Testo unico (D.Lgs. 16 aprile 1994 n. 297 all'art. 441)
prescrive che per la formazione delle cattedre orario il numero delle
ore non può essere inferiore a quelle previste per
l'istituzione della cattedra (nel caso specifico ore 19) e il CSA
poteva tranquillamente formare la cattedra orario interna di 19 ore
(8 del corso generale con 6+5 dello sperimentale). Ti chiedo se la
procedura di formazione della cattedra seguita dal CSA è
regolare.
Secondo me sì, dal momento che si tratta di
una cattedra mista generale/sperimentale.
Sarebbe regolare comporre una cattedra
sperimentale "progetto cinque" di 16 ore per poi ampliarla
a 18?
Le cattedre anche sperimentali quest'anno dovevano
essere ricondotte a 18 ore, a meno che l'operazione di saturazione
non comportasse esubero.
(P.S. Il numero delle ore residue è
importante perché determina l'istituto di titolarità
della cattedra orario su più istituti che si forma in fase di
utilizzazione e sui quali istituti possono avere precedenza i
rispettivi docenti trasferiti d'ufficio). Scusami se non sono stato
più sintetico e più chiaro, ma non ho saputo fare di
meglio. Confido nella Tua cortese e sollecita risposta. Immensamente
grato.
Ciao.
L'art. 51 del CCNL del 16-5-2003 prevede la
programmazione trimestrale delle assense per l'espletamento del
mandato amm.vo anche per il personale ATA. Il dirigente scolastico
può conferire un contratto a tempo parziale, per gg. 30, da
rinnovare dal momento che un assistente amm.vo a tempo pieno e di
ruolo si assenta mediamente gg. 3 la settimana per espletare il
mandato di sindaco di un comune di circa 1550
abitanti??
Secondo me no.
Spett. Redazione, una domanda ai vostri esperti:
sono un insegnante neoassunto, come faccio a sapere se i periodi
lavorativi, prestati come lavoratore autonomo durante gli studi
universitari presso una Società privata, sono riscattabili da
un punto di vista previdenziale?
Rivolgiti ad un patronato sindacale oppure
all'INPDAP.
Rivolgo alla vs. cortese attenzione il seguente
quesito. Nominato Lettore dal MAE e in procinto di raggiungere la
sede estera mi sono rivolto al Direttore Amm.vo della mia scuola per
il problema ferie. Lui sostiene (e lo ha comunicato al CSA) che
all'indomani degli esami finali del liceo (18 luglio 2003) io sarei
"automaticamente in congedo ordinario" mentre io sostengo
che, essendo in attesa di telegramma per assunzione servizio
all'estero, non posso ritenermi in ferie fino a quella data che
secondo me coinciderà di fatto con la reale cessazione di
servizio nella mia scuola in Italia (al momento si prevede partenza a
fine agosto). Il risultato è che per problemi di visto
consolare sono bloccato in Italia tra pratiche burocratiche che mi
costringono ad andare al MAE a Roma in continuazione...
come posso considerarmi in congedo ordinario? Inoltre, ritenevo utile
chiedere tale congedo (anche con minor numero di giorni, una
volta all'estero visto che se usufruito in Italia, come mi costringe
mio Direttore Amm.vo, sarei praticamente impedito dal rientrare a
Natale e Pasqua prossimi (con stipendio metropolitano naturalmente) i
cui giorni volevo infatti accantonare a mio beneficio. Chi ha
ragione?
Il personale docente può fruire delle ferie
durante i periodi di sospensione dell'attività didattica
tranne che per 6 giornate, fruibili durante l'anno
scolastico.
Vorrei sapere se ha diritto, ed eventualmente in
che misura, ad usufruire di benefici all'interno della
scuola l'unico familiare di primo grado (figlio) di una persona
(madre) che gode della legge 104 e invalido
civile.
Certo che ha diritto di giovarsi dei benefici
previsti dalla legge 104 il figlio unico che assiste la madre
handicappata in situazione di gravità.