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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/117
Domande e Risposte sulla RSU

Un coll.re scol.co a t. d. con contratto dal 1/09 al 31/08, in dialisi; entra in ospedale per sottoporsi al trapianto di reni avrà un periodo di 10 giorni di ricovero ospedaliero e 20 giorni di malattia salvo complicazioni. Non potrà usufruire di tutti i giorni di ferie maturati nell’anno scolastico in corso. Può chiedere che le ferie non godute vengano retribuite?

Sì.

Dopo l’intervento, se ha qualche problema in relazione al trapianto può se certificato usufruire di malattia per gravi patologie?

Sì.

Gentile Prof. Santoro, a breve dovrei ricevere l'adeguamento economico ed i relativi arretrati a seguito della ricostruzione carriera fatta nel maggio 2000... ora vorrei sapere che tassazione verrà applicata su questi soldi che mi sarebbero stati dovuti anni fa. Spero di essere stata chiara e concisa. Grazie.

Quella separata.

Gentile prof. Santoro, sono un insegnante di ruolo e mi è stata riconosciuta un invalidità del 68%. Con tale percentuale di invalidità di quali benefici posso usufruire?

Nessuno.

Sono docente a tempo indeterminato di scienze presso un liceo scientifico statale (20 ore di cattedra). Nell'anno scolastico 2007/08 si formerà una classe quarta in meno con conseguente riduzione di tre ore per la mia disciplina. Il dirigente mi dice che posso rimanere a disposizione per le tre ore mancanti ed esiste una circolare in merito. Le chiedo se ciò è corretto e la circolare di riferimento.

No, non è corretto.

Buongiorno, mia moglie è assistente tecnico informatico di ruolo da circa un anno, volevamo sapere come poter rintracciare il mansionario relativo a tale profilo profesionale. Abbiamo tentato di capire qualcosa dal ccnl comparto scuola ma non ci siamo riusciti. Siate cosi gentili di aiutarci nella nostra ricerca perchè nell'approssimazione generale in cui regna la scuola non si capisce bene quali sono i compiti che lei dovrebbe svolgere.

Quelli previsti dal piano delle attività annualmente adottato.

Salve sono un'insegnante della scuola dell'infanzia, ho fatto richiesta di part time verticale di 15 ore settimanali. Le mie domande sono: le restanti ore da chi vengono coperte? è possibile che il provveditorato non nomini una incaricata su dieci ore? se si in quali casi? il dirigente può non accogliere la mia richiesta? se si in quali casi?

Le restanti ore verranno date a supplenza.

Gent.le prof Santoro, non riesco a trovare tra i compensi per i commissari d'esame l'indicazione se le tariffe sono al lordo o al netto.

Al lordo.

Sono un assistente amministrativo ex Ente Locale (Privincia di Novara) che da Gennaio 2000 è passato sotto lo Stato. Il 23 Aprile 2005 è stata emessa sentenza (depositata il 9 maggio 05) del Giudice del Lavoro di Novara che riconosceva tutta l'anzianità pregressa. Sono stato inquadrato e ho preso gli arretrati. Ora la sentenza della Consulta del 18/7/2007 annulla il tutto. Può considarsi sentenza passata in giudicato, visto l'art. 1 comma 210 è datato 23 dicembre 2005? Oppure rientro in quella categoria che dovrà restituire il tutto?

La seconda che hai detto.

Buongiorno, la disturbo per sottoporle un quesito: un assistente tecnico di ruolo può accettare un incarico da una ditta esterna con contratto a progetto, senza vincoli di orari e di ore?

No.

Gentile Prof. Santoro sono un Assistente Tecnico di ruolo che fino al 30 giugno ha lavorato come I.T.P. a T.D. presso un istituto superiore (in aspettativa art. 58). Ho chiesto il pagamento delle ferie maturate durante il contratto ma la scuola (istituto sup.) sostiene che non ne ho diritto. Chi ha ragione?

La scuola.

Le ho perse come ata e non le avrò retribuite come docente? E il TFR, lo riceverò subito o sarà "congelato" fino al mio pensionamento? Grazie

Lei pensa davvero che glielo daranno?

Salve sig. Santoro, sono un assistente tecnico c/o un istituto d'arte dove la contrattazione non è ben vista da chi governa. All'inizio dell'anno ho fatto una proposta di contrattazione individuale al DS, non avendo ricevuto risposta in merito (nemmeno una riga), posso rivendicare il silenzio assenso.

No.

Salve, prof. Santoro. Ho chiesto il riscatto della mia laurea, anche se costosa! Posso eventualmente riscattare anche l'abilitazione sissis, come diploma di specializzazione secondario, preso presso l'Università di Palermo?

No.

Ho saputo poi che l'ufficio che se occuperà chissà quando prenderà tra le mani tale materiale cartaceo, visto che tanti colleghi, da tempo insegnanti, non hanno cominciato a saldare l'esagerata somma. Pagare una somma così elevata, mi farà andare in pensione prima oppure incremento la quota mensile della stessa?

L'uno e l'altro.

Forse non potrò andare in pensione mai, perchè sono docente a tempo indeterminato dal 2005.

Forse a 70 anni, ammesso che ci arrivi.

Gentilissimo Prof., sono un'insegnante curricolare a tempo indeterminato nella scuola primaria, desidero sapere se: per un docente che insegna su due plessi (in due diversi Comuni, distanti ca. 8-10 Km) esiste un numero massimo di classi che possano essergli assegnate

No.

Se ci si può rifiutare ad effettuare, nella stessa giornata lavorativa, l'itineranza tra i due Comuni.

No.

Gentile Prof. Santoro, ho una cattedra a tempo indeterminato in una scuola superiore, ma negli ultimi due anni sono stato (e tuttora sono) in aspettativa non retribuita per motivi di ricerca (Assegno di Ricerca). Inoltre non ho ancora superato l'anno di prova. Il mio "problema" e' il seguente: e' stato bandito un concorso da ricercatore *a tempo determinato* (2 anni) presso l'universita' pubblica in cui sono assegnista, e credo di avere buone possibilita' di vincerlo. Nel caso vincessi, esiste uno strumento che mi permetta di accettare il contratto a tempo determinato senza perdere la cattedra a scuola? Ovviamente rinuncerei allo stipendio da insegnante (nonche' all'assegno di ricerca di cui al momento godo). Posso chiedere un'aspettativa senza retribuzione per la durata dell'impiego a T.D. nell'universita'? Questa aspettativa e' un mio diritto, o e' a discrezione del dirigente scolastico? So che in alcuni casi le aspettative hanno delle limitazioni, per esempio sono concessi al massimo 2 anni negli ultimi 5, oppure viene richiesto il superamento dell'anno di prova. Sulla base dalle esperienze di diversi colleghi, mi pare di capire che queste limitazioni non si applichino all'aspettativa per motivi di ricerca, e in particolare per dottorato, borse di studio e assegni di ricerca. Questo mi pare in accordo con la premessa della C.M. 120/2002 (l'attivita' di ricerca va incoraggiata e sostenuta), anche se poi questa circolare entra nei dettagli solo per quanto riguarda dottorato e borse di studio. Esiste qualche altra circolare o norma che specifichi queste eventuali deroghe nel caso di aspettativa per motivi di studio/ricerca?

No.

Come dicevo pero' nel mio caso non si tratterebbe di una borsa di studio o di un contratto di collaborazione (come ad es. un assegno) ma di un impiego a tempo determinato come ricercatore, tipologia che non e' esplicitamente discussa dalla C.M. 120/2002. A questo punto non so bene che pesci prendere. La mia ipotesi e': il tempo finora trascorso in aspettativa senza assegni con "contratti di collaborazione a ricerca" non incidono sul "bonus" di 2 anni in un quinquennio. Quindi posso usare questo bonus per i 2 anni dell'impiego a T.D. Dopodiche', avendo consumato il "bonus", tornerei a scuola. E' plausibile questo scenario? Qualcuno mi ha suggerito che nalla mia situazione si puo' ricorrere all'istituto del "distacco" o "incarico" temporaneo presso altra amministrazione. Credo sia regolato dal decreto legislativo 297/94, articolo 453. Pero' mi pare di capire che sia necessario aver superato l'anno di prova. Questo a meno che non siano intervenute norme successive. Le sarei veramente grato se mi aiutasse a sbrogliare questo problema, fornendomi, per quanto possibile, appigli a leggi e norme. L'impiego a TD come ricercatore mi pare un'opportunita' da non perdere, soprattutto perche' la tematica si adatta perfettamente al mio profilo di ricerca. D'altra parte sono sinceramente interessato anche all'insegnamento, e sono molto contento dell'istituto in cui mi e' stata assegnata la cattedra.

Secondo me le due cose sono incompatibili.

Gentile professor Santoro, le chiedo gentilmente se vi è una normativa che dispone, dopo l’assegnazione, il mancato pagamento dell’incarico specifico al personale A.T.A. per superamneto di un tot di assenze durante l’anno scolastico. Se la normativa è in vigore, La prego, di farmene prendere atto.

Veda il suo contratto di scuola.

Sono un docente di scuola primaria. Può un docente chiedere di frazionare le ferie, partendo dal primo luglio, escludere il sabato (chiuso per delibera del Consiglio di istituto) e riprendere il lunedi finendo quindi il 31 agosto?

No.

Per ogni periodo bisogna emettere un decreto. Il DS sostiene che non è possibile in quanto bisognerebbe emettere almeno 6 decreti per docente (i docenti che hanno avanzato la richiesta sono 10) e ciò sarebbe un aggravio per le "finanze" oltre che uno sperpero di risorse in quanto un Amministrativo dovrebbe impiegare molto tempo per la stesura dei decreti. Sostiene che è molto più logico che i docenti (a norma dell'art. 13 del Contratto) scelgano tra due periodi di ferie. E se il Collegio, ad inizio d'anno, ha programmato interventi integrativi per gli alunni, nei periodi di sospensione delle attività didattiche, può il DS convocare i docenti non in ferie?

Certo.

Dalla chiusura delle scuole (fino al 30 giugno) e da 1 settembre all'inizio delle lezioni, l'impegno dei docenti si conteggia nelle 40 ore del Contratto? 

Sì.

Sono una insegnante di scuola primaria assunta a tempo indeterminato, da vari anni mi viene assegnato l'incarico di coordinatrice di plesso, ma adesso non me la sento più di ottemperare a tale compito. Ho addotto una serie di motivi personali, familiari, ci ho provato anche con motivi di salute, ma il dirigente scolastico non cede. Come posso rinunciare in maniera perentoria senza rovinare i rapporti con il CAPO?

Mettendolo per iscritto.

Gentile Professore, sono docente al primo anno di ruolo. Il 14/06/07 (durante gli scrutini, e quindi con animo poco sereno) sono stata contattata dall'USP del comune in cui presto servizio per sapere la mia "disponibilità" a sostituire un commissario esterno in malattia. Alla mia richiesta se tale telefonata fosse una convocazione ufficiale l'impiegata ha risposto in modo piuttosto vago e dispersivo, dicendo che praticamente lo era ma che al tempo stesso stava facendo delle telefonate per trovare docenti che avessero la certezza di espletare effettivamente l'incarico. Ho fatto notare il mio grande disagio geografico (abito a circa 200 km dal comune di servizio) e che la mia risposta "informale" a tale richiesta di "disponibilità" (ma che storia è chiedere la "disponibilità"?) sarebbe stata un "no". L'impiegata ha detto che avrebbe preso nota, che avrebbe continuato a scorrere l'elenco e nel caso non avesse trovato nessuno mi avrebbe ricontattata. Io da allora non ho più sentito nulla. Le chiedo: a) tale telefonata può essere considerata una nomina a tutti gli effetti? (io non ho ricevuto nessun telegramma)

No.

b) il mio "no" informale avrei dovuto giustificarlo e documentarlo?

No.

Gentile Sig. Santoro, sono un assistente amministrativo a tempo indeterminato presso un Conservatorio di musica. Siccome sono inserito anche nelle nuove graduatorie ad esaurimento personale docente non vorrei perdere la possibilità di avere delle supplenze. Nel mio contratto CCNL - Afam dove si parla di aspettativa c'è scritto che viene concessa a domanda per un anno accademico per svolgere diversa esperienza nell'ambito della P.A. Visto che c'è scritto "concessa per un anno" e non fino ad un anno è possibile prendere 6 mesi? e magari l'anno dopo altri 6 mesi? oppure bisogna prendere per forza l'intero periodo di un anno?

Io propendo per la seconda ipotesi.

Dopo lunghi sei anni di un ricorso al giudice di lavoro per mancato riconoscimento dell'attribuzione alle funzioni aggiuntive (allora riconosciute e attribuite in base a graduatorie interne) presso una scuola e di conseguenza anche negli anni successivi finalmente il giudice ha deciso:1) diritto alla ricorrente alla attribuzione della funzione aggiuntiva 2) condanna alla scuola per risarcimento danno biologico nonchè danno patrimoniale in misura delle retribuzioni non percepite e spese onorari. Nel contesto della sentenza c'è un comma dove dice:" Si è quindi riferito alle baremes più accreditate,tenendo, altresì in conto che l'origine del disturbo non può riconoscere quale unico fattore causale i contrasti nell'ambiente di lavoro, per ritenere, con una valutazione equitativa, sussistere una menomazione dell'integrità psico-fisica pari al 6-7%. Per quanto attiene la quantificazione del danno da invalidità permanente esso viene liquidato equitativamente all'attualità facendo riferimento alla relativa percentuale riconosciuta dalla consulenza medico-legale ecc... ORA VI CHIEDO CON QUESTA SENTENZA E CON IL REFERTO MEDICO LEGALE POSSO CHIEDERE ALL'I.N.A.I.L. IL RICONOSCIMENTO DI MALATTIA PROFESSIONALE (O COME POSSA DEFINIRSI) E POSSO CHIEDERE ANCHE LA CAUSA DI SERVIZIO? E CHE ALTRO POSSO OTTENERE DOPO TANTA ATTESA E FINALMENTE UN RICONOSCIMENTO GIUSTO?

Non la seguo.

Gent. Sig. Pino Santoro da qualche tempo si è ripresentato nel mio Istituto di Istruzione Superiore Statale ad indirizzo agrario, dove ci sono sia corsi per agrotecnico che per perito agrario, un annoso problema riguardante la tenuta del registro da parte degli insegnanti tecnico pratici. Il problema affrontato in più occasioni in passato era stato risolto con un salomonico: chi vuole prenda il registro, chi non lo vuole non lo prenda. Alcune proposte fatte da colleghi sono indirizzate verso la condivisione del registro tra teorici e tecnico pratici. Ma quando un ITP è abbinato con due o tre teorici in classi diverse come può gestire questi registri? La risposta data è: in questi casi il registro può essere tenuto tranquillamente dall'ITP. Ma la cosa può ribaltarsi nei confronti dei teorici che hanno due o tre abbinamenti. Mi chiedo se questo atteggiamento da parte degli interessati è corretto e ancora, l'ITP deve, o può, condividere il proprio registro con l'insegnante teorico con il quale si trova in compresenza? Io credo che se il registro è personale ogni docente, quindi ogni ITP e ogni teorico, anche se in compresenza, è obbligato a tenerlo e il dirigente scolastico deve obbligare, non consentire, alla sua tenuta e compilazione da parte di ogni docente, compresi gli ITP.

Esatto.

Mi servono, oltre il Suo autorevole parere, anche dei riferimenti normativi precisi in materia per dirimere, una volta per tutte, questo dubbio.

Veda la CM 28/2000.

Egr. sig. Santoro, sono un'insegnante di ruolo di scuola primaria. Ho usufruito dell'astensione facoltativa per maternità per la durata totale dei 6 mesi, ma ho ancora la necessità di stare a casa per accudire mio figlio. Posso usufruire di qualche altra forma di aspettativa? Se sì, quale?

Art. 18 CCNL.

Gentile prof. Santoro ho letto nella sua rubrica che a un docente verranno retribuite le ore del corso di Pronto soccorso (formazione 626) che ha fatto fuori orario scolastico; vorrei sapere, questa è una situazione stabilita da ogni scuola (se incentivarle o meno)? Anche noi abbiamo fatto 8 ore di corso fuori dall'orario scolastico, ma di retribuirle non se ne parla... inoltre il Dirigente ha detto che il corso è obbligatorio poichè se c'è un controllo e non non abbiamo fatto il corso, paghiamo una multa di tasca nostra. E' vero?

La formazione 626 è obbligatoria. Ogni scuola è libera di decidere se incentivarla o meno.

Le direttive stabilite nella circolare Inps 23 maggio 2007, n° 90, emanate in seguito a pronunce della Cassazione e della corte Costituzionale, sono applicabili in linea di massima ai dipendenti del pubblico impiego? Per esempio per quanto riguarda la continuita' ed esclusivita' dell' assistenza, profondamente "riviste" da tale circolare, se ne puo' estendere la portata e l’applicazione anche ai dipendenti pubblici, dal momento che creerebbero disparita’ di trattamento tra lavoratori pubblici e privati?

Sì.

Per completare il discorso, la mia dirigente mi nego' i 3 gg. di permesso per l'assistenza a mio fratello (handicap grave) in quanto, i requisiti non rientravano in quelli stabiliti dalla commissione GIAS, valevole per l'Inps (mio fratello convive con nostra madre 81enne senza invalidita’) . Io, dipendente pubblico, mi vidi opporre una circolare Inps per analogia, adesso non potrei... per lo stesso motivo avvalermi della circolare Inps 23/5/07? Mi dia un consiglio. Grazie.

Si avvalga.

Il collaboratore vicario che, a causa della sostituzione estiva del Dirigente Scolastico, per alcuni anni consecutivi non riesce a fruire completamente delle ferie che gli spettano per contratto ha diritto a pretenderne il pagamento?

No.

Salve, sono una docente di lettere di ruolo nella suola secondaria di primo grado. Nella graduatoria di istituto occupo il quarto posto. Per l'anno scolastico 2007- 2008 si formeranno quattro classi prime, tre seconde e quattro terze. Vorrei sapere se mi spetta una cattedra formata da 9 ore in una classe prima, avendo già concluso il ciclo con la classe terza, e 9 ore nella classe seconda per continuità. Nell'anno in corso ho avuto assegnate 9 ore in una prima e 9 ore in una terza. Mi potrebbe anche indicare la circolare o l'ordinanza ministeriale a cui devo riferirmi?

L'assegnazione alle classi spetta al DS.

Spett. Redazione, è possibile che un docente part-time (12 ore) divenga vicario del Dirigente Scolastico (scuola media)?

Sì.

Egregio dott. Santoro, sono una docente di ruolo nella classe di concorso A059 in servizio con contratto a tempo indeterminato dal 01/09/2001 Le chiedo: posso usufruire, ai sensi dell'art. 18 comma 3 del CCNL 24/07/2003 di un periodo di aspettativa di mesi 6 (quindi inferiore ad un anno scolastico a partire dal 16/07/07) per realizzare nell'ambito di un altro comparto della P.A. l'esperienza di una diversa attività lavorativa?

Sì.

Gentile Dott. Santoro, nel ringraziarla per la cortese attenzione mostratami rispondendo tempestivamente al quesito da me posto qualche giorno fa, mi permetto di chiederle un ulteriore chiarimento. Leggendo il CCNL non sono riuscita, ahimè, a trovare dettagliate informazioni sulla possibilità, per un dipendente della scuola collocato in aspettativa per ricongiungimento al coniuge che lavora all'estero, di prestare altra attività lavorativa. Mi pare che il CCNL citi la possibilità di lavorare con altre scuole, ma non parli di attività libero-professionale o da dipendente da poter svolgere nel caso in cui il dipendente sia collocato in aspettativa. Vari sindacalisti mi hanno detto che non è possibile svolgere alcuna attività lavorativa essendo in aspettativa (ANZI, DICONO CHE è PREVISTO IL LICENZIAMENTO!!!) ma io nel CCNL non ho trovato nulla che neghi o che contempli tale possibilità. E, tra l'altro, una sua risposta ad un simile precedente quesito, afferma la possibilità di svolgere attività libero-professionale. Potrebbe gentilmente aiutarmi a districarmi in questo argomento dal quale dipendono immediate scelte future personali? Entrando nello specifico: potrei, ad esempio, lavorare all'estero per una agenzia che recluti insegnanti madrelingua per impartire, a domicilio, lezioni di italiano? Sarebbe, quest'ultima, considerata attività libero-professionale?

Non si deve determinare vincolo di subordinazione.

Gentil. Prof. Santoro, sono una assistente amministrativa di ruolo dal 1977. Dopo tanti anni di servizio ho le idee un pò confuse riguardo le ferie. Sarà l'età. In data 20/06/2007 il DSGA del mio Istituto trasmette una circolare interna nella quale chiede a tutto il personale ATA di usufruire nei mesi estivi di almeno di 15 giorni di ferie anche non consecutivi dell'anno 2007 perchè previsto dall'art.13 del C.C.N.L. Questa circolare è nata perchè non tutto il personale ha richiesto i 15 giorni nei mesi estivi. Adesso mi chiedo è legittima tale richiesta? Sbaglio o l'art. 13 deve essere applicato dal dirigente solo se il personale fa espressa richiesta di giorni 15?

Ha ragione.

Il decreto legislativo n. 66 dell'8/4/2003 art. 10 non dice  che il lavoratore deve usufruire di almeno due settimane (quindi 10 giorni lavorando su cinque giorni alla settimana)? Tralasciando il fatto che avendo fatto domanda di ferie entro il 31 marzo 2007 il dirigente ed il DSGA non avrebbero dovuto aspettare il 20 giugno per una circolare del genere; è possibile sapere se la richiesta fattami è legittima?

Secondo me no.

Gent.mo prof. Santoro nella mia scuola, dove svolgo l'attività di assistente amm/vo, è stato nominato dall'U.S.P. un Commissario esterno all'amministrazione statale, neo laureato, libero professionista (iscritto all'albo professionale), negli esami di stato 2007. Ci troviamo in difficoltà per quanto riguarda il pagamento dello stesso. Vorremmo, se possibile, sapere come liquidargli le spettanze.

Con assegno circolare o bonifico, I suppose...

Egr. dott. Santoro Pino, sono un Assistente Amministrativo e sono su di un posto reso disponibile poichè la collega è distaccata presso l'USP, mi chiedo siccome e distaccata da oltre 15 anni, questo non e un posto vacante?

No.

Egr. Dott. Santoro, in questi giorni mia suocera (79 anni e vive presso di noi) ha ricevuto il Verbale di visita medica per il riconoscimento dello stato di Handicap (Legge 104/92). Il giudizio espresso dalla Commissione riporta: "La Commissione certifica che ai sensi della legge n. 104/92 - Art. 3 il Richiedente è riconosciuto: PERSONA HANDICAPPATA tale menomazione comporta capacità motorie permanenti (legge 449/97 art. 8) ridotte". Desidero sapere se mia moglie (figlia unica), insegnante, può usufruire dei tre giorni di permesso mensili e se potrà avere dei benefici nelle eventuali domande di trasferimento o nella graduatoria interna d'istituto.

No.

Ho dei dubbi in quanto nella ricerca che ho fatto su internet si fa riferimento per beneficiare dei 3 giorni all'art. 3 comma 3 di tale legge (situazione di gravità).

Esatto.

Sono una dirigente incaricata vincitrice di concorso ordinario (Corso concorso ordinario per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto con D.D.G. 22.11.2004) con già assegnazione di sede e presa di servizio per il 1 settembre 2007. Vorrei sapere se posso prendere servizio e subito dopo andare in congedo straordinario, con lo stipendio da dirigente, poiché ho vinto nel frattempo un dottorato di ricerca. Oppure devo, per mantenere lo stipendio dirigenziale prima fare l’anno di prova?

Secondo me non puoi.

Gent Dott. Santoro, sono una docente di scuola media inferiore e le chiedo se puo', gentilmente, chiarirmi cosa stabilisce la normativa quando si presentano per l'iscrizione ragazzi che abbiano già compiuto i 16 anni, di cui uno con l'idoneità alla classe seconda e uno con licenza elementare. Possono presentarsi come privatisti all'esame di terza media chiedendo, in caso di non superamento dell'esame, l'idoneità ad una classe inferiore o devono comunque sostenere prima un'esame di idoneità alla classe terza? La scuola è obbligata ad iscriverli o può suggerire alternative più consone all'età dei ragazzi, nel loro interesse e in quello della classe che eventualmente dovrebbe accoglierli?

Trova sul ns. sito la normativa su scrutini ed esami.

GENTILISSIMO PROF. SANTORO, SONO UN’ INSEGNANTE DELLA SCUOLA PRIMARIA. NELL’ANNO SCOLASTICO 2006/07 ABBIAMO DOVUTO DELIBERARE LE ATTIVITà DA SVOLGERE A GIUGNO, IO SO CHE A GIUGNO, TERMINATE LE LEZIONI CON I BAMBINI, SI VA A SCUOLA PER COMPLETARE PER LE PRIME 40 ORE O PER ATTIVITà DELIBERATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI. LA NOSTRA DIRIGENTE, INVECE, HA SEMPRE SOSTENUTO E SCRITTO IN UNA CIRCOLARE CHE A GIUGNO SI VIENE SECONDO L’ORARIO DI CATTEDRA, TUTTI I GIORNI poiché LO PREVEDE: L’ ARTICOLO 1, COMMA 2 LEGGE 467/86, ARTICOLO 74 COMMA 2 D. L.VO 297/11, LA CONTRATTAZIONE D’ISTITUTO, UNA DELIBERA DEL COLLEGIO DEL 1 SETTEMBRE 2006. DOPO AVER CITATO QUESTE NORMATIVE, IL COLLEGIO, PENSANDO DI RISPETTARE LA LEGGE, HA DELIBERATO DELLE ATTIVITà PER VENIRE OGNI GIORNO NEL MESE DI GIUGNO. VORREI SAPERE DA LEI SE QUESTE DUE NORMATIVE CITATE DALLA NOSTRA DIRIGENTE SONO ANCORA IN VIGORE O SONO STATE SUPERATE DA ALTRE NORMATIVE?

Poveri noi!

NELLA CONTRATTAZIONE D’ISTITUTO SI DICE CHE I DOCENTI SONO TENUTI A PRESTARE SERVIZIO SECONDO L’ORARIO DI CATTEDRA, MA NEL CONTRATTO D’ISTITUTO SI Può REGOLAMENTARE QUESTA RICHIESTA?

No.

NEL CONTRATTO D’ISTITUTO NON SI DEVONO TRATTARE SOLO LE PARTI INERENTI ALL’ARTICOLO 6 DEL C.C.N.L?

Certo.

HO RILETTO LA DELIBERA DEL COLLEGIO DEL 1 SETTEMBRE 2006 IN CUI SI DICE CHE SI SAREBBE ELABORATO UN PIANO DELLE ATTIVITà ANNUALI, QUESTO SAREBBE STATO PROPOSTO AI VARI PLESSI E IN SEGUITO DELIBERATO. IN REALTà IN QUESTO COLLEGIO NON SI DELIBERò DI VENIRE A GIUGNO SECONDO L’ORARIO DI CATTEDRA (LA DIRIGENTE HA DUNQUE DICHIARATO IL FALSO SOSTENENDO CHE ABBIAMO DELIBERATO LE ATTIVITà DI GIUGNO SECONDO L’ORARIO DI CATTEDRA). L’ERRORE PRINCIPALE è STATO SICURAMENTE COMMESSO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI CHE HA DELIBERATO E AVVALLATO LE MOTIVAZIONI DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA. SIAMO STATI NEGLIGENTI, PERò è ANCHE VERO CHE QUALCUNO HA ABUSATO DELLA NOSTRA NEGLIGENZA PER FARCI FARE Ciò CHE VOLEVA. E’ POSSIBILE FARE RICORSO APPELLANDOSI A QUESTE INFORMAZIONI INGANNEVOLI DATE DALLA DIRIGENTE? SO CHE LA LEGGE NON AMMETTE IGNORANZA, MA SOLO PER I DIPENDENTI?

Gli obblighi di servizio del personale sono regolati dal CCNL e da niente altro.

SONO DOCENTE DI DIRITTO ED ECONOMIA PRESSO UN ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE. DA DIVERSO TEMPO SVOLGO SERVIZIO PART TIME. OGNI DUE ANNI LA SCUOLA RICHIEDE LA RIFORMULAZIONE DELLA DOMANDA. CON DOMANDA DELL'8/1/2007 HO RICHIESTO LA CONFERMA DEL RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE PREESISTENTE OMETTENDO DI SPECIFICARE IL NUMERO DI ORE. IN PASSATO HO SVOLTO SEMPRE 10 ORE. ORA, DA UN ANNO HO, INSIEME CON IL PART TIME, L'EROGAZIONE DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO. IN SINTESI STIPENDO PER ORE PART TIME E PENSIONE. LA MIA CATTEDRA E' DI 18 ORE. QUEST'ANNO SONO STATO AMMESSO AL PART TIME PER LE SOLITE 10 ORE, CHE TUTTAVIA VORREI DIMINUIRE A 9 ORE. HO TENTATO ANCHE CON ISTANZA AL CSA DI CHIEDERE LA MODIFICA DEL DECRETO MA LA RICHIESTA E' STATA RIGETTATA. COME POSSO FARE? PERCHE' MI HANNO ASSEGNATO 10 ORE? E' MIO DIRITTO CHIEDERNE MENO? SULLA BASE DI CHE RIFERIMENTI NORMATIVI? LA CIRCOSTANZA CHE SONO ANCHE IN PENSIONE INFLUISCE?

Il part-time è regolato dall'OM 446/97.

Sono insegnante elementare ed RSU in un istituto comprensivo. Ho bisogno di alcune delucidazioni abbastanza urgenti: è valida una riunione di un consiglio d'istituto in cui c'era il numero legale, ma della componente genitori erano presenti solo 2 consiglieri, oltretutto erano assenti il presidente ed il vicepresidente? Pertanto erano presenti 8 docenti, 2 ata, la dirigente, la D.S.G.A. ed, appunto, i due genitori.

Sì.

Vorrei precisare che il presidente, dalla seconda seduta in poi, è sempre stato assente e le convocazioni le ha sempre fatte la dirigente scolastica, scrivendo solo a macchina il nome del presidente, ma mancava la firma. Il nome a macchina c'è anche sull'Esercizio Finanziario annuale. Solo nell'ultima convocazione c'è il nome del presidente, ma con un "p.", la firma della dirigente. Quanto è legale tutto ciò?

Mi scusi, ma lei non ha altro da fare?

Il presidente, pare, abbia, finalmente, inviato le sue dimissioni. E' chiaro che le sue funzioni passeranno al vicepresidente. Purtroppo, non è possibile far subentrare un altro genitore, in quanto la lista-genitori era composta da solo persone. Bisogna rifare le votazioni per quella componente?

Sì.

Insieme ai miei colleghi di classe, ho inviato una lettera che allego in cui si segnalava una situazione di disagio a causa della mancata sostituzione dei docenti assenti, soprattutto il sostegno, e si chiedeva sia al collegio dei docenti che al consiglio d'istituto di esprimersi sul D.M. 21/2007 e di destinare soldi di altri capitoli (ovviamente, in via temporanea) alle supplenze. La dirigente, dopo aver motivato la non sostituzione (mancanza di fondi), ha affermato che l'argomento della lettera non è di competenza né del collegio, né del consglio d'istituto. Io affermo il contrario. Chi ha ragione?

Lei.

Non c'è stato ancora l'incontro tra RSU e dirigente per la verifica di fine anno, come, tra l'altro previsto dal contratto d'istituto. Le altre due colleghe rsu non vogliono mettersi in contrasto con la dirigente. Cosa posso fare?

Sollecitare l'incontro.

Gentile Direttore, sono un preside incaricato e mi devo fare ancora le ossa sotto il profilo normativo. Ho in corso ricostruzioni di carriera di docenti elementari che hanno prestato servizio in istituti religiosi privati pareggiati, prima del 2000, parificati dopo la legge 62/2000. Il mio impiegato anziano, addetto alla pratica, sostiene che mentre gli anni prima del 2000 vengono riconosciuti, quelli posteriori alla legge seguono la normativa legata alla mobilità, che vieta espressamente il riconoscimento di anni di servizio prestati in scuole parificate. Non mi dica che è tutto nel 485 del Testo unico, ma se devo o no riconoscere anni prestati dopo il 2000 in scuole parificate ai fini della ricostruzione di carriera. Le sono molto grato.

E' tutto nel 485.

Salve, sono un'Ass.te Amm.vo lavoro in un I.C. Vi contatto per il seguente quesito: il Comune vuole farci gestire il prescuola siamo obbligati?

Dipende.

Le quote da versare vengono calcolate in varie fascie in base ai redditi, quindi possiamo gestire una cosa del genere e se c'è da fare un controllo su un reddito come lo si fà? Se qualcuno non paga la retta che autorità abbiamo noi per poter far pagare? Infine i Collaboratori Scolastici si possono rifiutare a fare il prescuola, o sono obbligati dalla normativa, questo tipo di servizio rientra nel loro mansionario?

Non possono essere obbligati.

Gentile dott. Santoro, sono un'insegnante a tempo indeterminato e mi permetto di disturbarla ancora riguardo alla possibilità di chiedere il collocamento in aspettativa per ricongiungimento del coniuge che lavora all'estero. Mio marito, cittadino italiano, lavora a Londra per una azienda privata non italiana. Potrei ugualmente usufruire della estensione della Legge Signorello (L. 25 giugno 1985, n. 33) o quest'ultima è limitata solo ai casi in cui il coniuge lavori per aziende italiane operanti all'estero?

Le invio una scheda.

Sono un'assistente amministrativo a tempo indeterminato, ho superato i due anni obbligatori nel part-time vorrei sapere se presento domanda di rientro a tempo pieno entro il 31/07/2007 dal 01/09/2007 sarò in servizio a tempo pieno?

No.

Gent.mo Dott. Santoro, sono di ruolo nella scuola secondaria e vorrei sapere se sia possibile per me lavorare alla reception di un albergo per 30 giorni, senza contratto ma con una ricevuta per "prestazione occasionale". Mi potrebbe dire se incorro in gravi sanzioni o se è a rischio il mio impiego?

Dovrebbe farsi autorizzare preventivamente dal suo DS.

Egregio Dott. Santoro, vorrei  sapere se i 3 giorni x lutto, spettante al personale ATA, devono essere usufruiti dal giorno del decesso, o se c'e' un termine entro il quale usufruirne, considerato che al momento mi trovo in ferie.

PIù che il decesso, magari per i funerali.

Caro Santoro, come insegnante di ruolo di scuola media, vincendo un concorso universitario per un posto di ricercatore a tempo determinato (durata triennale, eventualmente rinnovabile per altro triennio), posso chiedere alla scuola l'aspettativa per tutto il periodo del contratto? Ho cercato di documentarmi in merito ma ho avuto difficoltà perchè la figura del ricercatore a tempo non è esplicitamente contemplata nell’art. 18 del CCNL essendo stata introdotta solo recentemente. La tipologia di contratto è quella regolata dalla legge 04.11.2005 n. 230 all’art. 1, comma 14, che, nel comma 20, sembrerebbe fornire una risposta affermativa al quesito.

Io conosco l'art. 18 del CCNL.

Inoltre, iniziando il periodo di aspettativa prima che sia trascorso l’anno di prova a scuola, al rientro a scuola, devo concludere l’anno di prova nella sede scelta al momento dell’immissione in ruolo?

No, nella nuova sede.

Dott. Santoro, sono un Ufficiale dell'Aeronautica attualmente in servizio all'estero per un periodo che finirà nel 2010. Mia moglie, da 12 lunghi anni precaria, verrà probabilmente immessa in ruolo ques'anno nella provincia di Padova. E' possibile chiedere l'aspettativa a norma della legge 11.2.1980, n. 26 durante l'anno di prova?

Sì.

Gradirei conoscere se al commissario esterno degli esami di stato spetta il compenso massimo nel caso in cui non sia in grado di raggiungere la sede di esami in tempo utile per le operazioni della commissione esaminatrice. In buona sostanza esiste un collegamento con un tempo di percorrenza,con i mezzi di linea piu' veloce, inferione a 100 minuti, che pero' arriva in sede di esami dopo le otto e trenta. Il richedente dichiara che per poter raggiungere la sede entro le 8.30 è costretto a servire di un mezzo di linea che supera i 100 minuti.

Sì, spetta.

Gentile professor Santoro, a fine mese dovrò scegliere se optare per un contratto a tempo indeterminato nella scuola dell'infanzia o rimanere con contratto comunale presso un asilo nido. Il mio dubbio riguarda la malattia durante l'anno di prova che, se ho ben capito, deve garantire 180 giorni di servizio. Attualmente il mio datore di lavoro mi ha concesso la malattia ad ore perchè ho iniziato un percorso medico (fecondazione assistita) che richiede saltuarie ore di assenza durante la settimana e mi chiedevo se ci sono tali tutele nel nuovo contratto che andrei a stipulare con lo stato. Grazie.

Sì.

Gentile Dott. Santoro e facile dire secondo me lei non ha diritto alla precedenza senza spiegare le ragioni della Sua opinione. Io Le posso solo ricordare che la Legge 8/3/2000 n. 53 al Capo V con gli art.19 e 20 modifica l'art. 33 commi 3, 5 e 6 della Legge 5/2/94 n.104 ed estende le agevolazioni per l'assistenza ai portatori di handicap. L'art. 33 comma 5 della Legge 5/2/94 n.104, modificato dalla Legge 8/3/2000 n.53, cita "Il genitore o il familiare lavoratore pubblico o privato, che assiste con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato, ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede". Il diritto di non essere trasferito d'ufficio senza il mio consenso non mi è stato riconosciuto dal C.C.N.I. del 21/12/05 seppure diverse sentenze per Contenzioso Lavoro (sentenza n.320/05, R.C.L. n. 1019/04, Cron. L. n. 1763 bis ed altre) e della Suprema Corte di Cassazione (sentenza n.12692/2002 e 481/2003) hanno dichiarato nullo parzialmente il C.C.N.I. sulla mobilità in quanto il sistema di preferenze stabilito dal citato contratto non osserva il disposto normativo di cui all'art. 33 co. 5 L. 104/92 perche l'autonomia contrattuale delle parti stipulanti il contratto collettivo non può porsi in contrasto con norme imperative di legge poste a tutela di valori costituzionalmente protetti ritenendo irragionevole l'esclusione dalla cerchia dei titolari del diritto di precedenza di chi, come me, presta assistenza al proprio congiunto disabile grave. In ogni caso nel citato contratto viene riconosciuta la precedenza per le operazioni di utilizzazione da me richiesta (C.N.I. 6/6/06 art. 8 punto IV lettera h). A tal fine la Circolare I.N.P.S. del 17/07/2000 n. 133 precisava la fruibilità delle agevolazioni del comma 5 art. 33 L.104/92 definendo con chiarezza le condizioni per cui mi si poteva concedere il beneficio richiesto anche nel caso di impossibilità di assistenza da parte del familiare non lavoratore (mia moglie). Infatti l'art. 2.5 della Circolare I.N.P.S. n. 133 richiamava i motivi obiettivamente rilevanti, di impossibilità all'assistenza da parte del genitore non lavoratore, indicati nella circ. 37/99 (par. 2, lett. A), da ritenere applicabili non solo al genitore suddetto, ma anche ad altro familiare (ugualmente non lavoratore e unico altro soggetto in grado di prestare assistenza) elencati nella nota 2 in calce alla Circolare stessa, ovvero la necessità di assistenza anche in ore notturne e anche da parte del lavoratore (da valutare a cura del medico di Sede). Circa quest'ultima certificazione, con prot. I.N.P.S. n.13 del 21/04/2004 ho chiesto la valutazione del medico legale assegnato alla pratica in merito alla necessità di assistere il disabile anche in ore notturne il quale rilasciava documento attestante la necessità di assistenza continuativa al disabile anche in ore notturne in data 31/01/2005, certificazione che ho allegato alla domanda di utilizzazione. Successivamente la Circolare I.N.P.S. del 23/05/2007 n. 90, alla luce dell'orientamento consolidato dalla giurisprudenza, rivede i criteri adottati in merito all'accertamento dei requisiti della continuità e della esclusività dell'assistenza offerta dal lavoratore alla persona con disabilità grave per la concessione dei benefici dell'art. 33 L. 104/92 in quanto il beneficio in questione non è subordinato alla mancanza di altri familiari in grado di assistere il disabile grave allineandosi alle sentenze n. 394/97 del 19/01/98 Terza Sezione del Consiglio di Stato, n. 325/1996 della Corte Costituzionale, n. 7701 del 16/05/03 e n. 13481 del 20/07/04 della Corte di Cassazione Sezione Lavoro. Pertanto, ringraziandoLa anticipatamente, La prego di darmi una risposta esauriente sul caso specifico proposto.

Non vorrà mica scherzare!

Ho fatto parte di una commissione di esami di stato come membro interno in una scuola paritaria, adesso la scuola si dimostra dubbiosa sulla competenza del compenso che spetta ai commissari interni, d'altra parte il ministero con la circolare n. 7054 pare si sia lavato le mani di noi insegnanti di "serie B" dicendo che l'onere della nostra attività è a carico della scuola a cui avrà dispensato i contributi statali di cui godono quest'ultime senza però fornire a noi diretti interessati mezzi con cui poter fronteggiare eventuali prese di posizione a noi sfavorevoli. Nella speranza di essere stata chiara gradirei avere informazioni circa le modalità di definizione del compenso e le eventuali azioni da porre in essere nel caso in cui l'istituto in questione si palesa latitante di fronte alla richiesta del compenso.

Sciopero della fame. Non c'è altro strumento efficace.

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