FAQ/12
Domande e Risposte sulla
RSU
Aiuto (per l'ennesima volta)!!!!! E' vero che
è stata abolita la presentazione del certificato di sana
e robusta costituzione? Perchè le scuole continuano a
chiederlo solo ai precari? Sanno che costa "abbastanza" per
chi prenderà lo stipendio solo dal mese prossimo? Grazie
ancora, saluti
Il certificato di idoneità all'impiego non
è stato abolito, che io sappia.
Spett.le Redazione, si chiede di precisare se:
- con il nuovo
contratto esiste la figura di "collaboratore addetto alla
vigilanza" di sede staccata
Non so cosa sia.
- questa figura rientra tra i due
collaboratori di cui all'art. 31 del nuovo contratto.
In sintesi: gli
addetti alla vigilanza di sedi staccate sono o non sono collaboratori
del Dirigente scolastico?
I referenti di sedi potrebbero anche essere
individuati dal collegio dei docenti.
- possono ricevere un compenso stabilito nella
contrattazione d'istituto?
Non possono: devono.
Sono un docente di scuola secondaria di II grado
con contratto part time verticale di 12 ore settimanali di
insegnamento. All'inizio del corrente anno scolastico, in data 5
settembre u.s., con lettera inviata al D.S. della mia scuola ed
inviata al protocollo, comunicavo che, dovendo beneficiare delle
agevolazioni di legge previste per il part time, in occasione della
formulazione dell'orario di servizio, le giornate di servizio da me
scelte, erano il lunedi, mercoledi e sabato. In particolare, nel
testo della lettera, citavo quale riferimento la C.M. 17 febbraio
2000, n. 45. Durante la seconda settimana di inizio delle lezioni, il
D.S. mi sposta arbitrariamente la giornata di servizio da me chiesta
del mercoledi al giovedi, dicendo che una c.m. non è legge e
che comunque nel testo della c.m. richiamata è riportata la
frase "compatibilmente con le esigenze di servizio". Alla
mia rimostranza di chiedere quali siano queste esigenze di servizio,
nulla mi è stato risposto. Il quesito è il seguente.
Quali azioni posso intraprendere per confermare le giornate di
servizio da me scelte.
Il suo contratto part-time dovrebbe contenere
l'indicazione dell'articolazione dei suoi impegni di lavoro. E'
chiaro in questo caso che non si potrebbe procedere ad una modifica
unilaterale di quanto convenuto. In caso contrario gli obblighi di
servizio vanno concordati, non imposti
unilateralmente.
Quesito. Premessa. Gli artt. 9 e 10 del CCNL
comparto scuola 2002-05 invitano le Direzioni regionali e le scuole a
porre in essere progetti ed attività finalizzati al recupero
dellinsuccesso scolastico. La Direzione
Regionale sottoscrive con i sindacati il CCDR che allart.
3 Criteri e priorità per lindividuazione e
assegnazione alle scuole dei progetti formativi ed educativi
recita: Il CSA assegna i progetti alle scuole sulla base dei
seguenti criteri e priorità: a) progetti
sullintegrazione degli alunni stranieri; b) progetti di singola
scuola per la prevenzione del disagio e la promozione del successo
scolastico. Il CSA decide di non assegnare il progetto DI.SCO.
alla mia scuola, è stato dato per 7 anni, ed assegna,
nellambito provinciale, un progetto O.T. senza comunicare
alle scuole i criteri di assegnazione adottati e senza aver preso
neppure in visione il progetto DI.SCO. da noi presentato, mentre
nell art.3 citato si legge il CSA comunicherà
preventivamente alle OO.SS. e alle scuole i criteri di valutazione
adottati. Ho chiesto spiegazioni anche ai sindacati i
quali mi hanno risposto laconicamente che la legge 426/88 è
ancora in vigore. Tutto legittimo? Grazie!
Chiedete le dimissioni dei segretari provinciali.
Spett.le Redazione edscuola, due domande per
le quali gentilmente gradirei risposta:
1. qualcuno sostiene
che chi usufruisce della L.104/92 art. 33, deve avere una detrazione
dallo stipendio per ognuno dei tre giorni al mese in cui si
è eventualmente assentato dal lavoro. Io non sono
riuscita a trovare alcuna notizia ufficiale in merito; se per caso
fosse vero le sarei grata se mi indicasse l' articolo di legge che
prevede quanto detto;
Mai sentita una cosa del genere.
2. le visite fiscali ai docenti che prendono uno
o più giorni di malattia sono pagate dalla
scuola?
No.
Gentilissimo Dr. Santoro avrei bisogno
urgentemente della sua esperienza per risolvere un problema per me
importantissimo. Per motivi di salute vorrei chiedere il
trasferimento presso un'altra scuola o ente pubblico in questo
periodo (sono costretta) sono un collaboratore scolastico in ruolo
esonerata dai servizi di pulizia; ci sono delle possibili strade da
percorrere? Quali? Vorrei inoltre chiederle se con la mia qualifica,
dopo i cinque anni di servizio in ruolo, potrei partecipare al
concorso interno come assistente amministrativo pur non avendo un
diploma, ma solo l'esperienza di questi ultimi tre anni di aver
lavorato nell'ufficio della Direzione Didattica con la qualifica di
collaboratore Scolastico ma con le mansioni di un'assistente
amministrativo e riguardo al mantenimento di questo mio ruolo non ho
proprio voce in capitolo dato che il D.S. mi ha spostato dopo tre
anni al centralino? Grazie per la sua gentilissima
collaborazione.
La mobilità di intercomparto è
disciplinata dall'art. 10 del nuovo CCNL della scuola. Quanto ai
criteri di utilizzazione del personale ATA all'interno della scuola,
gli stessi sono oggetto di contrattazione di istituto tra dirigente
ed RSU.
Siamo assistenti tecnici di informatica, vorremmo
sapere se le stampe diploma, certificati diploma e, i continui
aggiornamenti del programma "conchiglia" , con tutto quello
che ne concerne, sono di nostra competenza?
No.
I docenti non sono retribuiti per svolgere in
toto gli esami di Stato?
Certo.
Vorrei chiedere un chiarimento circa le
disposizioni del nuovo contratto circa le ex funzioni obiettivo. E'
possibile adesso utilizzare il finanziamento destinato ad una o
più di tali funzioni, anziché per un solo docente, per
un gruppo di insegnanti che realizzino un progetto coinvolgente un
plesso o un istituto?
No. Sono risorse finalizzate non per progetti ma per
svolgere funzioni strumentali.
Per particolari progetti sarebbe più
proficuo investire le risorse su più persone che potrebbero
rispondere in modo più efficace e capillare alle esigenze
individuate.
Per quelli si utilizza il fondo.
Buonasera, sono docente di scuola elementare,
nonchè componente RSU di un Istituto Comprensivo e vorrei
sottoporre alla sua gentile attenzione una situazione
presentatami dal Dirigente Scolastico. Ecco in breve i fatti: da tre
anni opera nel nostro istituto una DGSA, collocata fuori ruolo
per motivi di salute, con compiti di collaborazione con il DS. Da
quest'anno, però, per effetto della legge 289,
rientrando al ruolo di appartenenza, è stata trasferita come
DGSA nel nostro istituto. Ha rifiutato l'incarico e sempre per
motivi di salute ha chiesto l'utilizzazione come assistente
amministrativa. Ha ottenuto l'utilizzazione nel nostro istituto
e il posto di DGSA è stato coperto con assegnazione
provvisoria. Al suo arrivo, la DGSA ha predisposto il piano dei
compiti del personale ATA e quindi anche quelli dell'ex DGSA, in
quanto appartenente all'organico dell'istituto. Questo ha creato una
situazione di tensione tra le due. Il DS ora vuole convocare la
RSU per definire, a livello di contrattazione di istituto, i compiti
dell'ex DGSA, tenendo conto della patologia dell'interessata e
ridarle così i compiti di collaborazione precedentemente
svolte alle dirette dipendenze dello stesso. L'attuale DGSA sostiene,
da parte sua, che ciò sottrarrebbe un'unità
all'organico con conseguente aumento di carico di
lavoro per gli altri assistenti amministrativi e ancora che la
distribuzione dei compiti del personale ATA, coerentemente con le
esigenze dell'istituto, è di competenza del DGSA, pertanto
è disposta a procedere per vie legali. I miei quesiti: 1) Il
DS può legalmente e autonomamente adottare questo tipo di
provvedimento; 2) se si, perchè formalizzare a livello di
contrattazione di istituto con la RSU; 3) la RSU ha competenze per
questo tipo di contrattazione, cioè modificare il profilo
dell'utizzazione e soprattutto farlo per la patologia
dell'interessata; 4) l'attuale DGSA può opporsi a queste
disposizioni del DS; 5) cosa può fare l'attuale DGSA, in
termini legali, contro questo tipo di contrattazione; 6) in caso di
contenzioso in quali responsabiltà, di ordine legale, incorre
la RSU. Nella certezza di avere chiarimenti ringrazio e saluto
calorosamente.
Se la DSGA malata è utilizzata come
assistente amministrativa, a pieno titolo occupa un posto di organico
e sottostà agli ordini di servizio del DSGA, che ha il compito
di organizzare il lavoro del personale ATA in servizio nell'istituto.
Per altro i criteri di utilizzazione del personale ATA rispetto al
POF sono materia di contrattazione integrativa di istituto. La DSGA
ha ragioni da vendere, quindi, nel rivendicare il ruolo e la
responsabilità che le compete come capo del personale ATA in
servizio nella scuola.
Gentile Pino, qualche anno fa mia moglie leggeva
tutti i giorni le sue faq per l'entrata in ruolo, ora tocca a me,
vedendo che risponde su RSU e altro e io sono RSU Cobas nella mia
scuola. Volevo chiederle:
a) nell'assemblea
sindacale del personale ATA si può chiedere al DSGA di
accomodarsi fuori, visto che diversi lavoratori ATA precari si
sentono inibiti ad esprimere le loro opinioni con
serenità?
E allora convocate un'assemblea solo per
collaboratori ed assistenti.
b) è legittimo che il DS chieda ai
firmatari di una lista (la nostra) che firmino davanti a lei,
così per spaventarli, mentre le altre liste non devono
sottoporsi a queste forche caudine?
E' una pretesa che configura il reato di
attività antisindacale, secondo me.
c) nel nuovo contratto si parla di "banca
delle ore" per il personale, compresi i docenti, sa se esiste
già qualche applicazione o qualche ipotesi pratica già
esistente?
Non ne conosco.
d) nel nuovo contratto si dice che i criteri per
l'orario dei docenti, per la prima volta, si discutono con le RSU, se
noi insistiamo che non ci siano ore buche oltre la 18^, ma non si
arriva a un accordo, può il DS fare come vuole? Si consideri
che uno dei mezzi di pressione per influire sui colleghi è
proprio l'orario. Mentre i soldi del Fondo non si possono spendere
senza accordo, cosa succede in questo caso?
Che la scuola si deve comunque far funzionare.
Però avete strumenti di pressione che il dirigente non
dovrebbe sottovalutare, secondo me.
La scuola deve andare avanti e pazienza se
l'orario non va bene, si dirà. Che fare?
Aprire una vertenza sindacale.
e) All'inizio dell'anno alcuni colleghi si
trovano con 19 ore di lezione, anche il nuovo contratto parla di 18
ore, abbiamo protocollato la nostra totale e assoluta
indisponibilità a fare più di 18 ore, più volte,
ma nessuna risposta. Sa dirmi questi novelli Re Sole se hanno dei
termini per rispondere per iscritto a comunicazioni
scritte?
Certo. trenta giorni.
Naturalmente mi aspetto che risponda solo alle
domande che possono avere un interesse generale. La ringrazio un
anticipo
Ciao.
Caro Pino sono un insegnante precaria di scuola
materna e ti scrivo per porti due quesiti. Tra le varie scuole in cui
sono inserita nelle graduatorie di istituto, una per supplenze di
pochi giorni non chiama manco a cannonate. Il dirigente, quando la
titolare si assenta, divide i bambini nelle varie classi. Tutto
ciò è legale?
No.
Quale norma regola la
questione?
E' un provvedimento che si può giustificare
soltanto per situazioni di emergenza, ma non può essere la
regola.
Caro Pino, ti vorre porre delle domande. Dove
trovo i riferimenti normativi riguardanti le mansioni tecniche degli
assistenti tecnici?
Sul CCNL.
Chi si deve occupare della manutensione ordinaria
del laboratorio di informatica di una scuola? Gli asssitenti tecnici?
Se, sì, è necessaria una lettera di
incarico?
L'ordinaria gli assistenti tecnici, la straordinaria
le ditte esterne.
Vorrei sapere se è possibile riscattare ai
fini pensionistici un anno di borsa di studio presso
l'università di Padova svolto nel 1978-79.
Ritengo di no, anche se su questa materia non ho
competenza alcuna. Si rivolga ad un patronato sindacale per saperne
di più.
Stamattina mi è successo un episodio al
quanto spiacevole. Sono una docente di sostegno presso un
professionale. Il direttore di sede mi ha chiesto di anticipare il
mio orario di servizio per poter sostituire un collega assente in una
classe che non è la mia. Durante l'ora di lezione viene a
chiamarmi un operatore ATA dicendomi che sono desiderata al telefono
dalla sede centrale. Io lascio l' aula e vado a telefono, lui fa
altrettanto. Intanto la classe rimane scoperta. Durante questo minuto
due alunni iniziano a litigare prima a parole, poi usando le mani.
Nella colluttazione uno dei due ragazzi ha la rottura della mano
destra. Adesso mi chiedo quali sono le mie responsabilità? Il
personale ATA nel momento in cui è venuto a chiamarmi e mi ha
visto che mi sono allontanata, non era tenuto a rimanere in
classe?
No.
Intanto il direttore di sede mi ha chiesto di
dichiarare un'altra versione. E cioè di essermi allontanata
per andare nella sala dei professori per poter prendere il registro
di classe. A questo punto mi chiedo ma questa versione non fa
ricadere tutta la colpa sulla sottoscritta.
In ogni caso tutta la colpa ricade su di lei: culpa
in vigilando.
Il Collegio del nostro Liceo scientifico ha
votato una delibera favorevole alla realizzazione dello
"sportello didattico", durante il mese di ottobre 2003,
destinato a quegli studenti che non hanno ancora recuperato il debito
formativo contratto a giugno 2003 e non recuperato nella prima
verifica di inizio settembre. A novembre ci sarà una
successiva verifica. L'adesione degli insegnanti allo "sportello
didattico" è stata sempre volontaria, nella nostra
scuola. Quest'anno, però, il DS si è trovato con un
numero di adesioni bassissimo, nonostante la delibera approvata: in
alcune discipline, come inglese, non c'è stata alcuna
adesione. Domanda: può, il DS, obbligare gli insegnanti
all'attività di sportello? e se può, lo deve fare con
un ordine di servizio scritto?
Non può, se tale attività si configura
come aggiuntiva rispetto agli obblighi.
Salve, lavoro come Assistente Amministrativo
all'87° Circolo Didattico "Ada Negri" di Roma in
segreteria, con le mansioni riguardanti il personale supplente. Ecco
il problema, mi hanno ordinato il D.S et la DSGA verbalmente di fare
tutto ciò che riguarda gli stipendi e la contabilità
dei supplenti. Ho letto il C.C.N.I. e C.C.N.L. riguardanti il profilo
dell'A.A. dove non si mansionano tutto ciò che riguarda gli
stipendi e la contabilità, a questo punto vorrei sapere
cortesemente se sono obbligato a svolgere questa mansione, o se posso
rifiutarmi, tutto questo perché non abbiamo mai fatto dei
corsi di aggiornamento riguardanti l'argomento in oggetto. Rimango in
attesa di una vostra risposta.
Se non si sente all'altezza ne parli con il
direttore, facendogli presente che non può essere autonomo
nell'espletamento di queste mansioni.
Sono un ITP di informatica gestionale da due anni
in ruolo. Posso chiedere il part time e quali sono le regole da
seguire.
Basta presentare domanda, entro marzo, se non
ricordo male.
Caro Pino, avrei bisogno di un tuo parere sui
permessi brevi che si richiedono alle scuole in cui si presta
servizio (chiamati dal Preside) per andare in Provveditorato ad una
convocazione. Mi è capitato di riscontrare atteggiamenti
diversi nelle varie segreterie: c'è chi ritiene che il
permesso sia dovuto e retribuito, e chi afferma sia necessario
recuperare le ore perse che, in caso contrario verrebbero decurtate
dallo stipendio. Cosa ne pensi?
Sono del partito del recupero,
io.
E sarebbe lo stesso se la convocazione, invece di
provenire dal Provveditorato, fosse di un'altra scuola per un
completamento orario?
Certo.
Sono un docente di Ed. Fisica utilizzato in altre
mansioni per motivi di salute (ex art. 113), in seguito ad incidente
stradale per raggiungere la sede di lavoro. Desidererei, gentilmente,
che mi si chiarisse, una volta per tutte, qual'è la mia
posizione giuridica visto che nella mia scuola non mi è stato
dato accesso alle attività ed incarichi strumentali
all'offerta formativa adducendo come motivazione la non appartenenza
al Collegio dei Docenti. Sono, sinceramente, disorientato quando
leggo, poi che i benefici relativi alla valorizzazione della
professionalità docente riguardano anche gli insegnanti
utilizzati in altri compiti per motivi di salute (ex art. 113), come
previsto dall'art. 50 del CCNL.
Non avendo ancora lei perso la funzione docente,
secondo me non dovrebbe essere escluso dall'accesso alle funzioni
strumentali.
Caro collega, in merito alla elezione dei docenti
per le funzioni strumentali al P.O.F., dato per scontato la loro
elezione a scrutinio segreto da parte del Collegio, la mia richiesta
di chiarimento nasce dal dubbio se occorra una maggioranza semplice,
assoluta o qualificata per essere eletti e dove eventualmente andare
a ricercare tale fattispecie, visto che l'art. 30 del CCNL non ne
parla. Grazie anticipatamante.
Ogni collegio è sovrano nel decidere le
modalità con cui procedere all'individuazione del funzioni
strumentali.
Gentilissimo prof. Pino, mi è sempre molto
utile e gradito ricevere le sue risposte delle quali già la
ringrazio. Quale la normativa di riferimento circa il numero degli
alunni per classe?
DM 331/98.
Possibile che i titolari vengano invitati dai
Dirigenti, quasi mai con ordine scritto, a supplire i colleghi
assenti con suddivisione delle classi e relativa distribuzione degli
alunni, fino a raggiungere, anche in presenza di diversamente abile,
il numero di 28 o di 29 alunni per classe? Come ci si può
opporre?
Questa modalità può essere accettata
soltanto per ragioni eccezionali e non evitabili, al solo fine di
garantire la sorveglianza sui minori. In tutti gli altri casi si
tratta di una lesione gravissima del diritto allo studio, da
denunciare pubblicamente.
Gentile Dott. Santoro, mi rivolgo ancora a Lei
per due quesiti, spero facili facili!
1. In un istituto vi
sono supplenti su posti di sostegno, alcuni con contratto fino ad
agosto ed altri fino a giugno; vengono loro suddivisi gli alunni
portatori di handicap (anche due o tre per insegnante, per
raggiungere le 24 ore). Se uno di questi alunni, assegnato ad un
insegnante nominato fino ad agosto, si ritira dalla scuola, cosa
succede? Il supplente nominato su posto di organico di diritto
può chiedere che gli venga assegnato un altro alunno, oppure
gli verranno decurtate le ore dal contratto?
Quello che ha meno punti nella graduatoria da cui
è stato assunto subisce una decurtazione di ore, secondo
me.
2. Esiste un limite di scuole per completare le
24 ore? Nell'istituto di cui sopra vorrebbero costringere un
insegnante di sostegno ad avere tre alunni in tre scuole diverse, in
più vorrebbero assegnargli ore nelle tre scuole nello stesso
giorno, costringendolo ad una maratona (l'interessato non ha
automobile) e, di conseguenza, ad avere numerose ore di spacco nel
suo orario. Non c'è un riferimento
normativo?
La materia può essere regolata dalla
contrattazione di scuola sull'utilizzazione del personale rispetto al
POF (art. 6 CCNL 24.7.03).
Una domanda molto semplice, credo... scusa la mia
ignoranza!... Per le visite mediche specialistiche, ad esempio quelle
dall'oculista o dall'odontoiatra, posso chiedere un giorno di assenza
per malattia e presentare la certificazione rilasciata dal
medico specialista oppure devo chiedere dei giorni di permesso...
purtroppo non retribuiti?... sono un docente con contratto a tempo
determinato fino al termine dell'anno scolastico.
GRAZIE!
Puoi chiedere malattia.
Caro Pino, secondo te il preside può
obbligare tutti gli insegnanti ad essere presenti un sabato
pomeriggio ad essere presenti all'incontro del coordinatore di
classe con i genitori in occasione dell'elezione dei
rappresentanti dei genitori stessi?
Se il piano delle attività, proposto dal
dirigente scolastico ed approvato dal collegio dei docenti lo
prevedesse, sì.
Sono un Assistente Tecnico a Tempo determinato e
presto servizio presso ITG Vitruvio C/mare di Stabia, nomina del CSA
di Napoli ARO2. Ho ricevuto dal DS un ordine di servizio nel quale mi
assegnano il lab di fisica, chimica scienze e lab. informatica per
complessive 33 ore di collaborazione alla didattica e N. 3 ore di
manutenzione. Fermo restando che credo di non avere i requisiti per
il lab di chimica, Vi chiedo se secondo il nuovo contratto devo fare
33 ore di collaborazione e solo tre di manutenzione senza
riconoscimento di alcuna natura, tengo a precisare che anche altri
colleghi sono nella stessa condizione. Pertanto vi chiedo di
esprimere un giudizio a riguardo, in quanto anche La RSU d'istituto
non sa come regolarsi, e dice che la questione va risolta solo
dall'ARAN. Certo di una sua risposta le porgo cordiali saluti
Dall'ARAN?! Addirittura?! Esiste un contratto
nazionale di lavoro, che dice alcune cose, ed anche un contratto
integrativo di istituto sull'utilizzazione del personale, che
dovrebbe completare il quadro di regole a cui richiamarsi anche nel
vs. caso. Dite quindi alla RSU di rimboccarsi le maniche e di far
valere le proprie prerogative.
Una RSU d'Istituto interrompe le trattative col Preside sulla contrattazione a causa,
diciamo, di varie e gravi incomprensioni. Questo una ventina di
giorni addietro. Il Preside non da alcun segno e oggi fa affiggere il
nuovo orario definitivo, senza aver presentata nessuna proposta
(entro 10 gg) di nessun tipo alla RSU. Cosa fare praticamente?
Denuncia per atteggiamento antisindacale?
Sì, se ne ricorrono gli estremi, e
cioè se si dimostra che il dirigente ha impedito con il suo
comportamento lo svolgimento della contrattazione di
scuola.
Egregio Prof. Santoro Le pongo i seguenti
dilemmi: il Collaboratore Scolastico, di ruolo, che lavora per 28 ore
settimanali dal Lunedì al Sabato, quanti giorni di ferie
matura in un anno?
30 o 32, a seconda se sia in servizio da meno o
più di tre anni.
L'incarico della nuova "funzione
strumentale", in sostituzione della "funzione
obiettivo", può essere affidato a docenti che esercitano
la libera professione?
Sì.
Ci dovrebbe essere
incompatibilità!
Con il nuovo CCNL non più.
Salve, scrivo da parte di un un amico insegnante
elementare che non ha un indirizzo di posta elettronica per avere un
chiarimento. La persona in questione è stata chiamata a luglio
a far parte dello staff dell'assessorato alle politiche sociali
dellla provincia di Roma, insiediatosi a metà luglio.
L'assessore ha fatto pervenire la lettera di richiesta di comando
all'Uff. Sc. Reg. per il Lazio, il quale continua a negare la sua
autorizzazione. La motivazione del rifiuto, verbale e non scritta,
dipenderebbe secondo i funzionari dal fatto che la domanda è
stata inoltrata oltre i termini fissati per i comandi (30 marzo nel
Lazio, a quanto ci risulta). Ma la domanda è la seguente: la
persona interessata come avrebbe potuto presentare domanda entro i
termini se le elezioni provinciali si sono tenute a giugno e il nuovo
assessorato si è insediato a luglio? Posto che non vi sia
alcuna possibilità di ottenere un comando, quale altra via
è perseguibile per non rinunciare all'incarico? Vi sono
precedenti in materia? Confidiamo in un consiglio
esperto.
Gli enti fanno richiesta al MIUR riguardo ai
comandi, secondo modalità opportunamente disciplinate. La
direzione regionale del Lazio ha ragione, secondo me. Non resta
all'insegnante che chiedere l'aspettativa, in attesa di poter
beneficiare del comando il prossimo anno
scolastico.
Sono un'insegnante elementare a tempo
indeterminato di Milazzo (ME) e mi rivolgo alla vostra redazione per
avere dei chiarimenti sul compenso orario lordo spettante al
personale docente per prestazioni aggiuntive all'orario d'obbligo da
liquidare a carico del fondo dell'istituzione scolastica (tab. 5 CCNL
2002/05). Nel circolo didattico presso il quale presto servizio,
è stato deciso di retribuire a 15,19 E. orarie le prestazioni
aggiuntive per svolgere attività rivolte agli alunni. Durante
un collegio dei docenti ho chiesto il motivo di detta decisione; mi
è stato risposto, dal dirigente, che così è
stato stabilito dalle RSU in sede di contrattazione. Le RSU del mio
circolo didattico hanno fissato una "sottofascia" alle due
già esistenti, pertanto soltanto le lezioni di recupero, di
informatica e di dialetto vengono retribuite a 28,41 E. e tutte le
altre attività, anche se con la presenza di alunni, a 15,19 E.
Nel successivo collegio dei docenti, alla mia insistente richiesta di
vedere la sottofascia, mi è stata tolta la parola dal
dirigente e, immediatamente, sciolta la seduta. Adesso, delusa e
amareggiata, mi chiedo se le RSU possono, in sede di contrattazione,
modificare l'articolo 86 del CCNL 2002/05 e se l'interpretazione'
dell'articolo 86 da parte delle RSU è esatto. In caso fossi io
ad avere ragione, come posso fare valere le mie richieste e fare
rispettare i miei diritti? Credo che voi possiate darmi dei
chiarimenti, anche sulla base di come viene interpretato in altre
scuole d'Italia l'art. 86. Grazie della disponibilità e, in
attesa di una vostra risposta, invio un affettuoso
saluto.
La RSU, prima di firmare contratti di istituto,
dovrebbe sottoporli all'approvazione dei lavoratori della scuola. Non
è per altro possibile introdurre modifiche "in
peius" rispetto a quanto stabilisce il contratto nazionale, per
cui l'ora aggiuntiva di insegnamento si paga sulla base di quanto
indicato nella tabella 5 del CCNL 24.7.03.
Egr dott Santoro, sono un assistente tecnico a
tempo determinato con nomina annuale inserito nella graduatoria
di merito. Come ogni anno scolastico la scuola dove lavoro presenta
l'elenco delle chiusure prefestive che avverranno durante l'a. s.
Esiste una legge che obbliga la dirigenza a mettermi nelle
condizioni di recuperare queste chiusure
obbligatorie evitandomi di intaccare le giornate di ferie?
Oppure possono appellarsi al fatto che non essendoci attività
attribuibili al mio profilo professionale non possono concedermi i
rientri serali?
Non può essere obbligato a chiedere ferie: su
questo non ci sono dubbi. La banca delle ore è la
modalità più intelligente per gestire anche le chiusure
prefestive.
Gent.mo sig. Santoro, nell'ambito di un
interscambio di posto di lavoro nella Pubblica Amministrazione
(precisamente dal Comparto Scuola al Ministero delle Finanze),
sarrebbe possibile usufruire della possibilità che ci
dà il CCNL della Scuola ultimo approvato, il quale permette di
rientrare dopo un anno sul posto di lavoro precedentemente occupato,
se il nuovo lavoro non lo soddisfa?
Sì.
E che fine farebbe, in questo caso, la persona
che ha occupato il mio posto nella Scuola per interscambio
volontario?
Non ho capito la domanda.
Ciao, sono un'insegnante precaria e al momento
sto lavorando con contratti brevi. Volevo sapere se per andare in
astensione obbligatoria devo presentare la documentazione all'Inps o
all'Inpdap, come mi hanno detto all'Inps, ma senza esserne sicuri
(!).
Se stai lavorando, devi presentare la documentazione
alla scuola in cui sei in servizio.
Se la data del parto presunta è il 14
dicembre l'ultimo giorno di lavoro è il 14 ottobre o il
13?
Puoi scegliere, con la nuova legge, di essere
collocata in astensione anche un mese prima, e non
due.
I cinque mesi di astensione mi verranno
riconosciuti come punteggio anche se non fossi coperta da contratto
il giorno che andrò in astensione?
No.
Scusa se ti subisso di domande, ma all'
inps, ad un patronato e e a un sindacato confederato mi hanno detto
di ripassare quando ci fosse stato "quello che si occupava della
cosa", tanto che mi è venuto il dubbio che fosse la
stessa persona ed è per questo che è
così difficile trovarlo...! Grazie in
anticipo, saluti.
Mah!
Ho un quesito da presentarle: il mio dirigente
scolastico (insegno in un istituto comprensivo) fissa tutte le
riunioni collegiali (Collegi docenti, consigli di classe,
programmazione) nei giorni di lunedì, giorno in cui ho la
lezione del percorso B del Piano naz. For TIC. Ho diritto lo stesso a
frequentare il corso (le assenze mi vengono conteggiate e mi
penalizzano) o devo farmi le riunioni collegiali?
Chiedi al preside di spostare questi impegni
collegiali.
Esiste una normativa che stabilisce quale sia la
priorità di frequenza?
No.
Spett redazione vorrei, se fosse possibile,
avere dei chiarimenti sui seguenti punti: una volta terminati gli
esami di maturità e chiuso il plico, quando successivamente (a
settembre) l'USR consegna le pergamene, i membri di
una commissione d'esame sono tenuti proprio loro a compilare diplomi
e certificati, o tale onere compete ai servizi
amministrativi?
La seconda che hai detto.
In caso di richiesta giorni di permesso
retribuito per motivi personali, si è obbligati ad allegare
documentazione anche autocertificata, esplicitandone le
cause?
Sì, il motivo va
esplicitato.
Spett. Edscuola, sono dirigente scolastico del
Circolo Didattico 2 di Bagno a Ripoli (FI) e Vi invio in allegato un
quesito legale confidando in una Vostra gradita risposta.
Causa contenzioso con
il personale ATA collaboratore scolastico in servizio nella scrivente
scuola si chiede un parere sulla quantificazione oraria da
considerare nella formulazione contenuta nel Contratto Collettivo
Nazionale Scuola 2002/2005 - nella Tabella A - Profili di area del
personale ATA - laddove all'Area A si dice che il collaboratore
scolastico "è addetto ai servizi generali della scuola
con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli
alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario
delle attività didattiche". In sostanza il problema
è insomma di stabilire per quanti minuti prima e dopo le
comuni attività didattiche gestite direttamente dal personale
docente il personale collaboratore scolastico è tenuto a
svolgere accoglienza e sorveglianza degli alunni perché,
così com'è, il testo del contratto nazionale è
indefinito e generico e si presta a possibilità di
contrapposta interpretazione, estensiva da parte degli enti locali,
che altrimenti sarebbero in qualche modo impegnati, specialmente in
scuole elementari, a provvedere a loro spese alla sorveglianza degli
alunni nei momenti di accoglienza pre- e post-scuola, riduttiva da
parte del personale collaboratore scolastico e i loro rappresentanti
sindacali, che invece considerano tale forma di accoglienza come un
oneroso servizio lavorativo in più con invariata retribuzione.
Rimanendo in sollecita attesa di un Vostro parere si coglie
l'occasione per porgere i più distinti
saluti.
Non è possibile superare il quarto d'ora,
secondo me, in sintonia con quanto prevede per altro il vecchio
accordo del 2000 sulle funzioni miste.
Sono una docente di sostegno di scuola superiore
e siccome è cambiata la dirigenza, è necessario
ricontrattare molte prassi che erano consolidate. Il nuovo dirigente
propone, pretende che noi docenti di sostegno (siamo in 12 di cui
solo 2 in ruolo), in caso di assenza di un nostro collega di sostegno
che ha in carico un caso grave che non può essere lasciato al
docente della classe (abbiamo due casi gravi nell'Istituto: un
autismo e un caratteriale), lascino i loro casi più lievi e
corrano nella classe a sostituire il collega assente. Giustifica
ciò adducendo il fatto che l'insegnante di sostegno ha una
specializzazione che gli altri docenti dell'Istituto non hanno e che
quindi non hanno competenze ad intervenire sul caso. Ho ribadito che
un corretto utilizzo dei docenti di sostegno non prevede che vengano
distolti dai loro casi per fare supplenze nel loro orario di
servizio. Le supplenze possono farle fuori dall'orario, a pagamento.
Sono corrette le affermazioni del dirigente? Gli insegnanti di
sostegno possono essere chiamati a fare supplenze nel loro orario di
servizio? C'è qualche normativa in
proposito?
Gli insegnanti di sostegno non sono dei jolly, per
cui si deve provvedere alla loro sostituzione così come
avviene per tutti gli altri docenti. Per altro questa questione
chiama in causa la competenza del collegio per quanto attiene la
ricaduta didattica e la contrattazione di istituto per l'aspetto
relativo all'utilizzazione del personale riguardo al
POF.
Sono un collaboratore scolastico vorrei sapere
se è vera la notizia che nel nuovo contratto i collaboratori
scolastici saranno muniti di libretto sanitario. Se è si in
base a quale articolo, e le spese del libretto sono a carico del
dipendente? Grazie.
Sul contratto, caro amico, non c'è
scritto.
Cari colleghi, ho un quesito da porvi spero che
qualcuno di voi possa darmi risposta. Sono un insegnante di ruolo e
sto valutando l'ipotesi di partecipare ad un concorso per un
dottorato di ricerca: qualora io lo superassi quale sarebbe la mia
stuazione giuridica ed il mio trattamento
economico?
La recente legge finanziaria prevede
che per i dottorandi senza borsa sia possibile porsi in
aspettativa retribuita dall'amministrazione pubblica con cui si
è instaurato il rapporto di lavoro. Si tratta dell'art. 52,
comma 57 legge 28.12.2001 n. 448 che ha aggiunto un comma
all'art. 2 della legge 13.8.1984 n. 476 che già dispone che il
dottorando è collocato a domanda in congedo straordinario ed
il relativo periodo è utile ai fini della progressione in
carriera, del trattamento di quiescenza e di
previdenza.
Un docente che ha maturato i requisiti richiesti
vuole andare in pensione dall'1 sett. 2004.Come,quando e a chi deve
presentare la relativa domanda?
Al CSA, tramite la sua scuola di
servizio.
Il nostro DS vuole cambiare gli alunni (e quindi
le classi) assegnati ai docenti di sostegno senza alcuna buona
ragione. Ti chiedo se vale sempre la norma secondo cui dopo 20
dall'inizio dell'anno scolastico non si possono più cambiare i
docenti alle classi e se è applicabile al nostro
caso.
No, non è possibile.
Nel caso positivo se ti è possibile mi
indichi il riferimento normativo in modo che io possa mostrarlo al
preside.
L'assegnazione degli insegnanti alle classi spetta
al dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio dei
docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di circolo e/o
istituto. In ogni caso la materia può essere oggetto anche di
contrattazione integrativa, lì dove si discute di
utilizzazione del personale rispetto al POF.
Desidererei ricevere, se
possibile, chiarimenti in merito alle norme che disciplinano
l'assegnazione dei docenti alle classi, in particolare per quanto
concerne l'utilizzazione dei docenti di L2, considerato che il DS del
circolo didattico dove presto servizio ha imposto ad una
collega, specialista di lingua inglese, di svolgere la sua
attività didattica su nove classi ed a
giorni convocherà il Collegio dei docenti per discutere
sull'eventuale estensione della seconda lingua alle classi prime,
impiegando docenti specialisti e specializzati in organico,
già impegnati però nelle rispettive classi.
Facendo riferimento alla legge sull'autonomia delle istituzioni
scolastiche ed alle ultime circolari attuative della riforma
"Moratti" ha intenzione di proporre al Collegio di ridurre
il numero delle ore d'insegnamento di L2 nelle classi terze per poter
garantire alle classi prime e seconde la fruizione rispettivamente di
una e due ore di inglese. In sintesi, è dettata da specifica
normativa l'organizzazione che si sta delineando? E i docenti di
L2 in quante classi saranno tenuti a svolgere la loro
attività? I limiti o le indicazioni che la legge 148/90
conteneva hanno ancora valore? Nell' archivio, fino a qualche tempo
fa, ho avuto modo di leggere alcune risposte sull'argomento
appena presentato, ma adesso non ne trovo più traccia. E'
segno che qualcosa o molto è cambiato e che dobbiamo
prepararci ad affrontare un futuro d'incertezza?
La materia, secondo me, è soggetta alla
contrattazione integrativa di istituto sull'utilizzazione del
personale rispetto al POF. Avete quindi uno strumento potente per
limitare la discrezionalità del dirigente anche su questa
materia delicata.
Egregio direttore, vorrei capire se ho diritto
al rimborso delle spese di auto aggiornamento presentate lo scorso
anno, esistono pareri contrastanti o sono interpretazioni capotiche
dei Dirigenti per non pagare?
Ha diritto, non c'è dubbio che abbia
diritto.
Sono una insegnante di un liceo classico di
Padova, Lo scorso anno scalastico 2002-2003 ho partecipato a diverse
attività scolastiche: coordinatore responsabile aula
multimediale, docenza in corsi di approfondimento per studenti sia in
orario pomeridiano sia a "integrazione" dell'orario
curricolare (non si tratta di ore eccedenti) etc. Tuttavia a
tutt'oggi non ho ricevuto ancora alcun compenso.
Perchè?
Non ne ho la più pallida
idea.
P.S. ripeto la richiesta già inviata a
nome di mio marito, anche lui docente di liceo: è possibile
riscattare ai fini pensionistici un anno di borsa di studio presso
l'università di Padova svolto nel 1978-79.
Non la so aiutare, dal momento che non mi occupo di
materia pensionistica.