FAQ/23
Domande e Risposte sulla
RSU
Vorrei sapere a quanto corrisponde il compenso
per un insegnante di scuola elementare che accompagna il proprio
modulo in visita guidata. Il compenso varia a secondo della distanza?
Da na a rm, a quanto ammonta? Si può pagare tale compenso con
il fondo di circolo?
Non è previsto alcun compenso accessorio, a
meno che la contrattazione di scuola non lo abbia stabilito. L'unica
cosa che le verrà riconosciuta sarà l'indennità
di missione, ma sono davvero pochi euro.
Gentilissimo Pino, Le scrivo per un ulteriore
quesito. Mi auguro di essere chiara. Avendo avuto una bambina nel
febbraio dello scorso anno, sto per concludere la riduzione oraria
per l'allattamento, visto che il 14 p.v. la bimba compirà un
anno. Nel presente anno scolastico sono in servizio presso due
scuole, e più precisamente ho 14 ore in una e 4 ore in
un'altra. Fino ad oggi, dovendo fare 12 ore, ho avuto la
possibilità di concentrarle tutte in quella in cui ho il
numero di ore più elevato, e ho lasciato, ovviamente, le 4 ore
dell'altra. Dovendo, a breve, riprendere l'orario completo, mi chiedo
se posso evitare di effettuare le 4 ore fino alla fine dell'anno
scolastico, chiedendo un giorno di congedo parentale alla settimana,
e più precisamente quello in cui sarei in servizio nella
seconda scuola, senza per questo creare disservizi all'utenza,
permettendo altresì al supplente di poter lavorare sino alla
fine dell'anno.
Se non ne ha già fruito, è
naturalmente possibile.
Le chiedo, infine, se è stato
definitivamente sciolto il dubbio sulla sovrapposizione, nel primo
anno di vita del bambino, tra il mese di congedo parentale (ex
astensione facoltativa), interamente retribuito, ed il mese di
congedo per malattia del figlio (1 per anno di vita del
bambino).
Sovrapposizione in che senso, mi
scusi?
Egregio Dott. Santoro, desidero un chiarimento
urgente. Insegno in una scuola secondaria di II grado, precisamente
un IPSIA, ove stanno per essere attivati i corsi PON e POR. Nella
scuola sono state presentate le domande per accedere all'incarico di
tutor coordinatore dei suddetti progetti; avendo anche io i requisiti
per accedere ad alcuni progetti POR rientranti nel mio settore
disciplinare ho presentato domanda per essere inserita in una
graduatoria per il conferimento dell'incarico di TUTOR COORDINATORE
per 2 progetti POR. Poichè in segreteria non ho avuto
chiarimenti in merito le chiedo gentilmente di potermi descrivere
quali impegni ed adempimenti sono connessi a tale funzione prima di
un'eventuale accettazione o rifiuto della stessa. La ringrazio
anticipatamente!
Non la so proprio aiutare, dal momento che di tutto
mi occupo meno che del PORPON.
Gentile Prof. Santoro, torno a scriverLe per
avere un'indicazione su quanto la scuola elementare dove insegna mia
moglie, attualmente in astensione facoltativa (ora, se ho capito
bene, ricompresa nei congedi parentali) le ha comunicato. Sostengono
che richiedendo di astenersi dal lunedì al sabato di ogni
settimana, verrebbero conteggiati, ai fini del corretto computo delle
assenze residue, solo 5 giorni a settimana, mentre, per come
interpreto il nuovo CCNL, a mio parere si rende necessario il ritorno
a scuola per un giorno, altrimenti la domenica verrebbe in ogni caso
conteggiata. Ho ragione io o ha ragione la scuola?
Naturalmente lei.
Per completezza, mia moglie ha un incarico di
specialista di inglese dal Provveditorato fino al 30 giugno 2004. Un
caro saluto e un ringraziamento.
Arrivederci.
Gentilmente, è possibile sapere
se dopo aver goduto dei 6 mesi di astensione
facoltativa si possono chiedere, secondo il
nuovo CCNL, 2 mesi o più non retribuiti per malattia
del bambino di età inferiore ad un anno? Il mese retribuito
per malattia del bambino si può ottenere pur nelle condizioni
suddette?
Sì.
Egr. prof. Pino Santoro, sono stato sottoposto a
visita di controllo presso il Ministero di Economia e Finanze sede
idi Brindisi in data 22/1/2004, quindi in data 30/1/ 2004 sono stato
contattato telefonicamente presso la sede di utilizzazione
dall'ufficio amministrativo addetto del ex provveditorato di Brindisi
ed invitato a presentarmi in data 3/2/2004 per firmare un nuovo
contratto con il quale la mia situazione giuridica cambia. Infatti da
docente inidoneo a tempo indeterminato mi vedo trasformato in docente
inidoneo a tempo determinato, e quindi soggetto a possibile
licenziamento. Il mio quesito è il seguente: posso rifiutarmi
di firmare il nuovo contratto? Posso chiedere una nuova visita di
controllo presso la ASL di Brindisi, dato che l' ultima decisione
spetterebbe a quest' ultima? Le chiederei una risposta in giornata,
anche nel pomeriggio, visto che il 3/2/2004 è domani. La
ringrazio.
Non capisco come sia possibile trasformare il suo
contratto da tempo indeterminato a tempo determinato: la cosa infatti
non è consentita.
Spett.le Redazione, ancora una volta chiediamo il
Vs Autorevolissimo parere sul seguente problema. La nostra scuola ha
chiesto che tutti gli insegnanti della scuola materna, partecipino ad
un progetto che si concluderà a fine anno e con le seguenti
modalità: n°14 ore di rientro (extra scolastiche) per ogni
insegnante; ¤ 1.800,00 da dividere tra tutti e otto gli
insegnanti, ma solo cinque devono firmare. Nonostante si chieda
liberamente di aderire ci è stato fatto capire, molto
chiaramente, che dovremmo partecipare "tutti"
perchè, altrimenti vorrebbe dire che vi è del personale
che non intende lavorare oppure non vuole collaborare. A tal
proposito vorremmo sapere: 1) chi propone un
progetto?
Di solitogli insegnanti al collegio dei docenti, che
delibera in merito.
2) Chi stabilisce la quantità di ore e la
eventuale modalità di rientro?
Sempre il collegio dei docenti, in ultima
istanza.
3) Chi stabilisce l'importo?
La contrattazione di istituto.
Esiste una norma che stabilisca detto importo e
per il numero delle ore?
No.
Infine, cosa succede se alcuni insegnanti non
volessero aderire a tale progetto, in quanto ritengono che l'importo
non è adeguato al numero di ore extrascolastiche richieste ed
anche perchè non si capisce il motivo per cui devono figurare
solo cinque persone?
Assolutamente nulla, dal momento che le
attività aggiuntive sono possibili solo sulla base di una
dichiarata esplicita disponiblità.
Ancora grazie per la Vs cortese risposta che
desidereremmo avere al più presto perchè la scuola
vorrebbe subito una risposta per l'adesione.
Prego.
Egr. Sig. Santoro, vorrei chiedere alcune cose
sulla mia busta paga. Dopo attenta lettura dell'ultima busta
paga mi sono accordo che alla voce: "Dettaglio
detrazioni" non viene calcolata la detrazione relativa
al lavoro dipendente di circa 40 euro. Andando a ritroso ho
costatato che la detrazione manca in tutti i cedolini in mio
possesso che risalgono agli inizi del 2000. Cosa posso fare per
recuperare i soldi che mi spettano da minori ritenute
fiscali se si fosse tenuto conto delle detrazioni
spettanti ai lavoratori dipendenti?
Lo segnali alla segreteria della sua
scuola.
Insegno in due scuole di ordine diverso.
Può un dirigente rifiutarmi il permesso di due ore per
partecipare agli scrutini dell'altra scuola?
Secondo me no.
Una volta concesso il permesso, devo recuperare
le due ore di lezione?
Secondo me no.
Nonostante una lunga ricerca tra le leggi
italiane, non ho trovato nulla riguardo gli orari scolastici per le
scuole elementari. Se potete, rispondete a questa mail
indicandomi dove trovare queste informazioni. Ad ogni modo sono a
ringraziarVi ed a porgere i miei saluti.
La scuola è autonoma nella loro
predisposizione (vedi DPR 275/99).
Sono un insegnante precario di economia aziendale
(A017 ) della provincia di Roma. Vorrei sapere il numero dei
colleghi della mia materia prossimi al
pensionamento.
Non la so aiutare.
Può un docente, individuato come
coordinatore di classe dal collegio docenti, rifiutare tale incarico
adducendo a motivo la presenza nella classe del proprio
figlio?
Sì, ci sono evidenti ragioni di
opportunità che sconsigliano questa scelta.
Buonasera, ringraziandovi per la celerità
con la quale avete risposto al mio quesito, ne approfitto dunque per
porne un altro. Il vicepreside della mia scuola arriva regolarmente
(intendo proprio sempre) in classe con 10-15 minuti di ritardo.
Alle mie proteste il ds ha risposto "si precisa che il
docente era dal ds e che la classe poteva essere affidata per
sorveglianza ad un collaboratore". Poichè io ritengo
(forse erroneamente) che il primo incarico del vicepreside sia fare
lezione agli studenti, ha ragione il ds o io?
Naturalmente lei.
Inoltre io credo che la responsabilità
della classe sia comunque mia anche se la lascio ad un collaboratore
ATA. Ho ragione o torto?
In questo caso torto.
Ho richiesto in periodo di aspettativa non
retribuita invocando la legge 23 dicembre 1998 n. 448 art. 26
comma 14 e la circolare ministeriale 28 marzo 2000 n. 96 (che allego)
che mi pare chiarisca che tale fruizione non sia sottoposta alla
discrezionalità dell'Amministrazione. Il Dirigente scolastico
della mia scuola, citando la C.M. 19 giugno 2000 n. 165 che fa
riferimento alla nota 26 aprile 2000 del Tesoro sostiene invece che
è tenuto a intervenire per valutare l'esigenza di servizio che
nella fattispecie sono i consigli trimestrali che, essendo organo
perfetto, non possono riunirsi senza la presenza della sottoscritta
eventualmente in aspettativa non retribuita. Come
regolarsi?
Presentare la domanda ed eventualmente impugnare il
diniego per difetto di motivazione, dal momento che il collegio
diventa perfetto anche con la presenza di un
sostituto.
Salve, Le scrivo per avere delucidazioni in
merito alla possibilità di usufruire delle ferie per il
personale docente con contratto a tempo determinato. Dal mese di
novembre sono stato chiamato ad insegnare come supplente in una
scuola Elementare, e pur avendo sino ad ora insegnato senza soluzione
di continuità, le nomine di supplenza non sono mai state per
un periodo superiore a 10 giorni. In altri termini la scuola non mi
fatto una sola nomina, ma più nomine contigue (in dipendenza
delle richieste di ferie/permessi della titolare della cattedra). La
segreteria della Scuola mi ha informato che io non posso usufruire di
alcun giorno di ferie (previsto nell'art. 19 e seguenti del CCNL),
nonostante alla fine del mese sul cedolino mi vengono regolarmete
pagate le ferie maturate e non godute. La ringrazio
anticipatamente.
Se le supplenze sono per periodi così brevi,
ha ragione la segreteria della sua scuola. La informo comunque che
non è prevista la sostituzione del personale in
ferie.
Salve, come va?
Insomma...
Vi faccio sapere che mi hanno riconosciuto la
legge 104/92, solo che non conosco a fondo tale legge, dato che
mi hanno riconosciuto solo portatrice di handicap in base all'ex
art. 3 comma 1, quindi hanno giudicato che non ho un handicap grave.
Vorrei sapere qualcosa di più su questa legge e quali sono le
cose a cui ho diritto? Ciao.
Le legge la puoi scaricare anche dal ns. sito.
Quanto ai diritti, quelli li trovi indicati tutti nel CCNL della
scuola, sempre sul sito.
Sono un insegnante a t.i. di educazione fisica in
una scuola media della provincia di Roma. Leggendo il testo del CCNL
2002-2005 (art. 75, 76, 79, 85, 86 e Tabella 2 Posizioni Stipendiali)
mi sembrava di aver capito che il conglobamento della IIS nello
stipendio tabellare avrebbe prodotto un aumento del compenso orario
per le attività complementari di educazione fisica (Giochi
Sportivi Studenteschi). Infatti tale compenso calcolato nella
misura di 1/78 dello stipendio tabellare prima del nuovo
contratto escludeva dal calcolo lIIS ma ora essendo
questa stata conglobata - dovrebbe a mio parere comprenderla nella
base di calcolo. Il DGSA della mia scuola sostiene invece che nulla
è cambiato in quanto il conglobamento dellIIS avrebbe
secondo lui effetto solo ai fini pensionistici e previdenziali.
Vorrei avere il vostro parere sullargomento.
La materia sarà oggetto di una specifica
sequenza contrattuale, non ancora per altro
avviata.
Vorrei sapere qual'è la normativa che
prevede che in caso di assenza in massa degli alunni gli
inseganti possono andare via 10 minuti prima del suono della
penultima ora.
Mai sentito nulla del genere.
Fino all'anno scorso l'autorizzazzione
all'esonero o al semiesonero era disposta sulla base di un numero di
classi inferiore ad un quinto rispetto alle 40 (esonero) e alle 30
(semiesonero) per gli istituti che funzionano con corsi serali.
Gradirei saper se con la finanziaria e le riforme della scuola
ciò rimane immutato per l'anno in corso.
No. La finanziaria ha modificato in peius questi
parametri.
Avrei bisogno gentilmente di un chiarimento. Il
DPR 249 del 24/6/1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria) si applica anche alle istituzioni
scolastiche italiane all'estero, come ad esempio la Scuola Italiana
di Asmara?
Ritengo di sì, anche se non ho mai
approfondito l'argomento.
Il regime di autonomia esteso anche all'estero,
permette di modificare quanto contenuto nel suddetto decreto in
materia di sanzioni disciplinari nei confronti degli
studenti?
No, secondo me no.
Oggetto: assenze per visite mediche, prestazioni
specialistiche ed accertamenti diagnostici personale docente ed
ata
1) Nei casi di
assenze per visite mediche, prestazioni specialistiche ed
accertamenti diagnostici, ove non sia dimostratamente possibile
effettuarli al di fuori dell'orario di servizio, il dipendente
può usufruire del trattamento di malattia da documentare con
l'esibizione di certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria
che ha erogato la prestazione?
Sì.
2) La visita fiscale in questo caso non viene
richiesta dalla scuola da cui dipende il docente o personale
ata?
Esatto.
3) Nel caso le assenze in questione siano
inferiori o pari alla metà della durata dell'orario di lavoro
giornaliero, il dipendente potrà chiedere un permesso
retribuito?
Sì.
O deve recuperarlo?
Se chiede quello breve sì.
4) Quale è l'attuale normativa di
riferimento circa le questioni di cui sopra?
Il CCNL.
Ho una cattedra di 20 ore settimanali per le
quali mi sono stati accreditati 117.56 Euro lordi sotto la voce art.6
dpr 209/87. E' giusto?
Ritengo di sì, se l'importo corrisponde ad un
compenso orario lordo pari ad un settantottesimo della paga base in
godimento.
Sono un docente immesso in ruolo con decorrenza
giuridica ed economica in data 01/09/2001 alle prese con la
ricostruzione di carriera. La mia posizione pre-ruolo e' la seguente:
6 anni di supplenze del provveditore (quindi con requisito 180 gg.) e
l'anno del servizio militare. Anche leggendo il t.u. art. 485 commi 1
e 7 mi chiedevo se l'anno del militare sara' valutato ai fini della
progressione economica e quindi in che data otterro' il passaggio
all'ormai terzo scaglione. Grazie!
Se il servizio militare è stato prestato in
costanza d'impiego senz'altro sì.
Sono un'insegnante di matematica e
fisica assunta a tempo indeterminato presso un liceo scientifico
statale. Il 25 gennaio 2004 ho avuto una bambina (la data del parto
prevista era il 30 gennaio). Quando dovrò rientrare a scuola?
Secondo me il 1 maggio e secondo la mia segreteria il 30 aprile. Chi
ha ragione?
Lei.
Se intendo usufruire di alcuni giorni di congedo
parentale, dovrò comunque interrompere l'assenza rientrando
alla fine del congedo obbligatorio?
No.
Buongiorno, sono un genitore nel C.d.I. a Trezzo
sull'Adda. Pongo un quesito che, forse, è già stato
dibattuto e spiegato. Chiedo pazienza. Tra i genitori a Trezzo questo
quesito sta portando alcuni dubbi che vorremmo chiarire. La RIFORMA,
nell'anno scolastico 2004/05, coinvolgerà TUTTE le classi
della scuola PRIMARIA (Elementare), oppure solo le classi
prime?
Tutte.
A nostro avviso, in base alla lettura della C.M.
del 13 Gennaio 2004 e al Decreto Legislativo votato dal Conisglio dei
Ministri il 23 Gennaio 2004 (art. 13), riteniamo che
coinvolgerà tutte le classi. Però ci sono parere
diversi nell'ambito dirigenziale/docente.
Chiedete le loro dimissioni.
Ringrazio per le delucidazioni che ci invierete e
che attendo. Cordiali saluti.
Saluti.
Salve sono un'insegnante di ruolo elementare di
Tor bella monaca Roma con 20 anni maturati. Quest'anno ho aderito ad
un campo scuola del comune di Roma per la durata di tre giorni. Mi
piacerebbe sapere se per noi docenti è previsto un compenso
accessorio visto l'impegno che si sosterrà per tali giorni. In
passato c'era un compenso, ma con le trasformazioni della scuola non
so se è ancora così. Potreste darmi dei chiarimenti in
merito, anche in riferimento a normative se esistono? Un saluto ed un
ringraziamento per un'eventuale risposta e complimenti per il Vostro
sito, davvero utile per noi docenti.
Il fondo dell'istituzione scolastica di cui all'art.
82 del CCNL della scuola serve per retribuire le prestazioni del
personale indicate all'art. 86, sulla base dei criteri stabiliti
dalla contrattazione di scuola prevista dall'art. 6. Sempre del CCNL,
che può scaricare anche dal ns. sito.
Prego cortesemente questa redazione di informarmi
sulle ultime leggi o D.lg. o circolari Ministeriali,circa la
legalità di installare nelle scuole gli orologi marca tempo
per il controllo della presenza dei docenti.
Basta il DPR 275/99 per consentire
alla scuola di decidere questo, in piena
autonomia.
Desidero conoscere la posizione del lettore di
lingua straniera all'interno del consiglio di classe ed in
particolare se deve avere un suo registro dove annotare le
valutazioni, se può proporre un suo voto indipendentemente dal
voto proposto dall'insegnante titolare e se ha una programmazione sua
da seguire o la deve concordare con l'insegnante titolare. Infine a
quale normativa fare riferimento a questo riguardo.
Grazie.
La legge 124/99 ha stabilito la piena
contitolarità dell'insegnante tecnico pratico, che quindi
partecipa a pieno titolo alla valutazione dell'allievo insieme
all'insegnante titolare dell'insegnamento
principale.
Vorrei gentilmente delle delucidazioni sulla
legge Moratti perchè leggendo il decreto non riesco a fare
luce su quale sarà il futuro della scuola a tempo pieno ed
inoltre ascoltando i vari insegnanti mi sembra di capire che sia
più la paura di perdere le ore di retribuzione che di
insegnare in modo diverso, ma pur sempre insegnamento sia. E'
possibile avere una spiegazione apolitica su questa
legge?
Mi spieghi che cosa vuol sapere.
Del resto penso che nella scuola non sia giusto
fare entrare la politica.
Mi spieghi in che senso.
Spett.le redazione di edscuola, sono un docente a
tempo indeterminato di latino e greco dell'Istituto
Superiore 'Toiano' di
Pozzuoli (NA). Vorrei porre due quesiti:
1) La 'funzione
strumentale' ha diritto ad una riduzione di orario, o ad un
semiesonero o a giorni di permesso aggiuntivi finalizzati
allo svolgimento delle attività relative alla sua
carica?
No.
2) E' possibile richiedere l'esonero dagli esami
di Stato? Se si', in quali circostanze?
Uno può sempre ammalarsi, in quel
periodo...
In qualità di RSU di un Istituto Istr.
Superiore, desidero cortesemente conoscere il vostro parere sul
seguente quesito: il fondo d'istituto del nostro istituto per l'anno
scolastico 2002-2003 è uguale a 10000 (cifra indicativa). In
contrattazione esso viene diviso proporzionalmente tra personale ata
e personale docente: 3000 è la quota ata e 7000 è la
quota docenti. A fine anno gli ata consumano tutta la loro quota, i
docenti ne consumano solo 5000; resta un avanzo di 2000 (costituito
tutto da fondi dei docenti). Nella contrattazione dell'anno 2003-2004
(svolta a ottobre 2003) si procede così: Fondo ist =10000; si
divide in proporzione e si ha la quota ata =3000 e la quota docenti
=7000. Si decide all'unanimità di aggiungere l'avanzo
dell'anno precedente alla quota docenti, ottenendo la
disponibilità di 9000 per i docenti. Si chiede gentilmente una
risposta per conoscere se la procedura adottata è
legalmente corretta.
Assolutamente sì. Non solo legalmente, ma
anche sulla base delle più elementari norme di buon
senso.
Vorrei porre un quesito a chiarimento mio e
dei miei colleghi inerente gl'insegnamenti "nuovi" per la
scuola media previsti dalla riforma: Cittadinanza e
Affettività. Saranno d'ufficio assegnati ai docenti di lettere
o a chi capita?
No. Lo decide il collegio dei docenti in sede di
progettazione educativo-didattica.
Gent.mo dott..Santoro, lavoro in un piccolo
plesso (10 classi), dove spesso (a volte 2 o 3 volte in una
settimana) gli alunni di una o più classi, almeno per
mezza mattinata se non di più, rimangono abbandonati
a loro stessi, questo succede perché:
1° il dirigente
non nomina supplenti per meno di sei giorni, né le nomina se
le classi rimangono scoperte solo per mezza mattinata
2° la segreteria
afferma di non riuscire a trovare supplenti prima delle 9,30/10,00
3° i bidelli si
rifiutano di tenere gli alunni
Il dirigente per
risolvere questo problema ha inviato una circolare interna
definendola ordine di servizio dove afferma che in queste circostanze
gli alunni vanno divisi fra le varie classi e richiede, questo a
voce, che quando la classe rimane scoperta per mezza mattinata il
docente deve prolungare il suo servizio recuperando in seguito le ore
eccedenti.
Io ritengo che questo
sia sbagliato e mi rifiuto, salvo casi eccezionali, ( emergenze) di
prendere alunni non di mia pertinenza, così come mi
rifiuto di prolungare il servizio
1° perché
ritengo che l'ordine di servizio debba essere nominativo e dato caso
per caso
2° perché
una delle mie classi ha dei problemi particolari: un alunno in attesa
di depistaggio, 2 alunni con gravi problemi comportamentali, 1 alunno
disturbato emotivamente con sentenza del Tribunale dei minori.
E' una situazione
stressante al massimo anche perché le colleghe volgono la loro
ira verso di me e non verso il dirigente. Cosa posso fare? Sono
obbligata a fare ciò che dice il dirigente?
Ad effettuare ore eccedenti senz'altro no. Quanto
alla divisione degli alunni nelle classi, chieda che l'ordine verbale
le venga reiterato per iscritto, in modo da dimostrare che la scuola
utilizza ordinariamente una modalità organizzativa per
sopperire all'assenza del personale docente che è possibile
giustificare soltanto in casi assolutamente eccezionali e non
prevedibili.
A chi spetta compilare il frontespizio delle
schede di valutazione? Esiste una norma che lo stabilisca senza
lasciare la spazio alla libera interpretazione del D.S. o dei
docenti?
Non la conosco.
Può sembrare questo un quesito banale, ma
in questi giorni nella mia scuola, sono un'insegnante elementare, si
dibatte molto sull'argomento perché la nostra dirigente
ritiene che sia nostro compito compilare la scheda in tutte le sue
parti, e dunque anche nella parte anagrafica, noi insegnanti
sosteniamo che quest'ultima spetta alla segreteria, ma non siamo
riuscite a trovare riferimenti normativi precisi sull'argomento.
Potete aiutarci voi?
Purtroppo no.
Sono un insegnante di materie scientifiche iin un
liceo scientifico, e nel mese di ottobre ho presentato un progetto
per un corso di formazione per docenti in diversi istituti del mio
distretto. Un liceo (non la mia sede) tramite collegio dei
docenti e consiglio d'istituto ha approvato la realizzazione di tale
progetto, ed io nel mese di marzo dovrò fare 25 ore di lezione
ai docenti di questa scuola. Queste ore saranno svolte in ore
pomeridiane, pertanto gentilmente le chiedo: devo chiedere
l'autorizzazione al mio dirigente scolastico per poter andare in un
altro istituto a svolgere tali ore?
Sì.
Sono un insegnante di Storia e filosofia con
incarico a tempo indeterminato in una classe quinta presso il Liceo
Scientifico statale L. Mascheroni di Bergamo. Mia moglie
è in attesa del terzo figlio e la data presunta del parto
è il 18 giugno 2004, allincirca allinizio degli
esami di stato. Come può ben immaginare non ho nessuna
intenzione di svolgere il mio ruolo di commissario desame e mi
chiedevo quali sono i modi opportuni da seguire. Per esempio,
è pensabile, secondo lei, che il Consiglio di classe decida di
proporre sia Storia dellarte sia Educazione fisica
escludendomi, così, in partenza? O ciò e legalmente
impossibile? In caso affermativo a quale normativa posso fare
riferimento, visto che il mio dirigente sostiene che ciò non
sia possibile? Oppure lunica alternativa è quella di
collocarmi in congedo per malattia affinché la scuola nomini
un supplente per tutta la durata degli esami?
Penso che quest'ultima sia l'unica strada
percorribile.
Sono un'insegnante precaria della scuola media
con incarico annuale del CSA. Ultimamente ho avuto un infortunio in
casa per il quale ho dovuto usufruire di giorni di malattia. Vorrei
sapere quale è la normativa specifica in materia. Anche in
caso di un infortunio dopo il trentesimo giorno verrò
pagata al 50%?
La materia è regolata dal CCNL della scuola,
che prevede la decurtazione dello stipendio dopo il trentesimo giorno
di assenza.
Si chiede di sapere se gli IDEI vengano
retribuiti o meno con il fondo d'istituto.
Sì, con il fondo di istituto, ai sensi
dell'articolo 86 del CCNL.
Sono una docente di scuola media superiore che da
diversi anni è incaricata in qualità di direttore
di una sede associata di un Istituto di Istruzione Superiore
(Istituto Professionale per il Commercio e il Turismo). Chiedo se la
figura del direttore di sezione coordinata, prevista dalla vecchia
normativa, è ancora prevista per le sedi
associate.
E' un'articolazione della funzione docente non
prevista dal CCNL, che io sappia.
Sono un'insegnante elementare e insegno
in un modulo di due classi prime, non avendo la
nostra scuola aderito alla riforma moratti (mi si consenta l'uso
della minuscola). Per la precisione io sono l'insegnante
dell'ambito linguistico e sono molto soddisfatta del mio lavoro. Sono
però molto preoccupata per l'anno prossimo, dal momento che mi
si pongono i seguenti interrogativi: 1)Le mie attuali due classi
saranno interessate alla organizzazioe prevista dal decreto
23/1/2004?
Sì.
2) E' possibile che io, avendo minor
punteggio delle mie due colleghe di modulo, nonostante l'impegno e il
lavoro profuso e la continua personale ricerca di
strategie per avviare i miei alunni alla conquista delle
strumentalità della Lingua Italiana, sia costretta, mio
malgrado, a diventare insegnante di laboratorio,
ruolo che ritengo non adatto a me?
Sì.
Come potrei spiegare ai miei alunni il fatto di
non essere più la loro insegnante di
Italiano?
Magari con dei fumetti, come fa la moratti (mi si
consenta l'uso della minuscola) per la sua
riforma.
E come potrei d'altronde entrare in competizione
con le mie attuali colleghe di modulo per essere insegnante
tutor? Desidererei una risposta tranquillizzante: che le cose
per me potessero restare come adesso!
Lo auspico anch'io, ma dipende molto da quello che
deciderete come collegio dei docenti.
Salve, volevo sottoporre un quesito relativo agli
assegni di ricerca (art. 51 comma 6 legge 449/97). In particolare se
dopo la CM 120/00 è da intendersi che il congedo straordinario
per motivi di studio valutabile come servizio a tutti gli effetti si
applichi solo ai dottorati di ricerca e non agli assegni di
ricerca?
Secondo me sì (errata corrige: la CM 120
è del 2002!).
Sono docente a t.i. nella scuola superiore e sono
madre di un bambino di 5 anni. La richiesta di un periodo di
astensione dal 7/01/04 al 6/03/04 mi è stata accordata dalla
scuola, ma senza retribuzione e con contribuzione figurativa. Ho
saputo che la mancata retribuzione dipende, invece, dal reddito
personale. Vorrei sapere se è vero e quale sia la soglia
massima di tale reddito per l'anno in corso. Preciso di non avere mai
in passato usufruito di alcun trattamento (astensione obbligatoria o
facoltativa) relativamente alle disposizioni di tutela della
maternità. Ringrazio e porgo cordiali
saluti
Il periodo di astensione eventualmente fruito oltre
il 3° anno ed entro l8°, non dà diritto ad
alcuna retribuzione. Fanno eccezione i redditi più bassi (il
limite fissato nel 2000 era di L. 23.429.250 annui). In questo caso
è mantenuto il trattamento al 30% anche oltre il 3° anno
di età. Quello relativo a quest'anno però non lo
conosco.
Sono una docente di Scuola Media Inferiore che,
insieme ad altri miei colleghi, ha svolto numerose ore
extracurriculari nell'anno scolastico 2002/03. Le ore dei progetti
sono state approvate dal Consiglio d'istituto già a Giugno
2003. A tutt'oggi, nonostante i continui solleciti, la segretaria non
ha ancora ottemperato ai rispettivi pagamenti. A quali
organi rivolgersi per sbloccare la
situazione?
Proceda alla messa in mora dell'amministrazione
scolastica, informando dell'inaccettabile ritardo anche la RSU
d'istituto.
Dovendo definire la contrattazione d'Istituto,
chiedo se le assemblee che coinvolgono il personale ATA possono
svolgersi anche in orario intermedio ed inoltre se in caso di
sciopero il Dirigente Scolastico può disporre la presenza alla
prima ora del personale docente non scioperante in servizio nel
giorno dello sciopero e se, nell'ambito delle proprie ore di
servizio, può modificare in quadro orario.
Riguardo alla riorganizzazione possibile nelle
giornate di sciopero, la risposta è sì. Le assemblee in
orario di servizio del personale si svolgono secondo le
modalità previste dal CCNL, alla cui lettura la
rinvio.
Spettabile redazione vorrei sapere se un docente
con 16 ore settimanali di servizio può distribuire tale orario
su quattro giorni o necessariamente su cinque.
Anche su quattro, secondo me.
Gentile Prof. Santoro, avrei il seguente quesito
da sottoporle. Il collegio dei docenti ha deliberato di attivare
corsi di recupero pomeridiani per le discipline che prevedono
uno scritto (es. Latino, Matematica ecc.), mentre non è
prevista la possibilità di recupero
curricolare. Può un dirigente obbligare il docente ad
attivare un corso di recupero, eventualmente anche non per le proprie
classi?
No.
C'è una legge o una norma che lo preveda
o regolamenti l'attivazione dei corsi di recupero?
La decisione è rimessa alla potestà
del collegio dei docenti.
Spett.le Educazione & Scuola, sono un ATA
della provincia di Messina. Ho un contratto a tempo determinato
(nomina annuale fino ad agosto 2004). A partire dal corrente
mese inizia il mio 4° anno di lavoro alle dipendenze dello stato
con il profilo professionale di collaboratore scolastico. Il C.C.N.L.
2002 -05 all'art. 13 recita testualmente: "Dopo 3 anni di
servizio, a qualsiasi titolo prestato, ai dipendenti di cui al comma
3 spettano i giorni di ferie previsti dal comma 2.". Premesso
ciò, e senza citare gli altri commi del citato
articolo, chiedo: i dipendenti che si trovano nelle mie
condizioni hanno diritto a 32 giorni di ferie?
Sì.
Dopo il passaggio di ruolo (se mai ci
sarà!!!) si continua ad avere diritto a 32 giorni di
ferie o si ritorna a 30 giorni fino al 3°
anno?
La prima che hai detto.
Gentile signor Santoro mi dispiace apprendere di
non essermi espressa chiaramente riguardo i miei quesiti sulla legge
moratti. Domandare quale sarà il futuro della scuola a tempo
pieno in riferimento alla legge moratti non credo abbia bisogno di
un'altra domanda: "che cosa vuole sapere?" in quanto io
ripeto che vorrei sapere il futuro della scuola elementare, per
esempio, che ora è strutturata con l'entrata alle ore 08.15 e
l'uscita alle ore 16.15.....eccc......e tante altri cambiamenti che
se lei è erudito in merito sicuramente saprà
dirmi.
Le consiglio le lettura del decreto legislativo
approvato dal consiglio dei ministri il 23 gennaio 2004 e che
può scaricare anche dal ns. sito. E' scritto tutto
lì.
Riguardo il mio forse esagerato apprezzamento
riguardo spiegazione politica o meno, il senso è che vorrei
una spiegazione chiara pulita e senza giudizi personali che riportano
mi creda al pensiero politico
Chi si occupa di politica si occupa dei problemi
della città, come dice la parola stessa. Mi pare che la scuola
abbia a che vedere con i diritti di cittadinanza, per cui chi si
occupa di scuola non può non prendersi a cuore i problemi
della polis, e quindi fare politica.
Buon giorno, sono Stefania Sartore, Consigliere
d'Istituto e membro di giunta di un Istituto Comprensivo. Mi rivolgo
a Voi per cercare di ottenere alcune risposte che non sono riuscita
ad ottenere dalla dirigenza. Sulla base del programma di riunioni del
Consiglio d'Istituto stilato dal nostro Istituto e sulla base della
circolare ministeriale n. 88/2003 ritenevo che entro la data del 15
dicembre dovesse venir presentato al Consiglio d'Istituto il
Programma Annuale. In data 15/12/03 inviavo un fax al Dirigente
scolastico chiedendo informazioni sul programma annuale, purtroppo
senza ricevere risposta. Successivamente, durante una telefonata,
informavo il direttore amministrativo della mia disponibilità
totale (negli orari e nelle giornate che fossero decise in base alle
necessità del dirigente e del direttore) per la preparazione
del programma annuale che il mio interlocutore asseriva non essere
ancora stato disposto. Il direttore mi informava che solo da poco
erano giunte notizie sul finanziamento erogato dal Ministero eche in
quei giorni era impegnato nella chiusura dell'anno 2003. Sabato 17
gennaio nell'occasione di un colloquio con il Dirigente riconfermavo
al nostro Dirigente la mia disponibilità ad essere coinvolta
nella stesura del programma annuale. A TUTT'OGGI (15/02/2004) NON
SONO MAI STATA CONVOCATA. Il nostro dirigente asserisce che al
Consiglio spettano solo generiche funzioni di indirizzo. In altre
occasioni di confronto, per suffragare la sua posizione, citava il
parere dell'Avvocatura di Stato. Tuttavia il D.I. n. 44/2001, del 1
febbraio 2001 ai commi 2 e 3 asserisce: "3. L'attività
finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di un
unico documento contabile annuale - di seguito denominato
programma - predisposto dal dirigente scolastico - di
seguito denominato dirigente - e proposto dalla Giunta
esecutiva con apposita relazione e con il parere di regolarità
contabile del Collegio dei revisori, entro il 31 ottobre, al
Consiglio d'istituto o di circolo, di seguito denominati
Consiglio di istituto. La relativa delibera è
adottata dal Consiglio d'istituto entro il 15 dicembre dell'anno
precedente quello di riferimento, anche nel caso di mancata
acquisizione del predetto parere del collegio dei revisori dei conti
entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la
deliberazione stessa. 4. Nella relazione sono illustrati gli
obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza
con le previsioni del piano dell'offerta formativa (P.O.F.) e sono
sinteticamente illustrati i risultati della gestione in corso alla
data di presentazione del programma, rilevati dalle schede di cui al
comma 6, e quelli del precedente esercizio finanziario." A mio
avviso, quest'ultimo decreto contraddice i suddetti pareri, almeno
per quanto riguarda il programma annuale. Chiedo quindi a Voi,
confidando in una risposta chiarificatrice:
1. E' la giunta
esecutiva o il dirigente che organizza "la preparazione dei
lavori del Consiglio"?
Sì.
2. E' la giunta esecutiva o il dirigente che
"propone" il programma annuale?
La giunta esecutiva.
3. E' la giunta esecutiva o il dirigente che
stila "l'apposita relazione"?
Il dirigente.
4. Qual'é quindi il compito dei membri di
giunta?
Quello di preparare i lavori del
consiglio.
E quale conseguentemente quello dei consiglieri
d'Istituto?
Di approvare per esempio il programma
annuale.
5. Nonostante il programma annuale non sia
stato, a tutt'oggi, ancora presentato in consiglio, si può
ipotizzare una responsabilità del consiglio stesso per la
mancata delibera entro il termine del 29 gennaio previsto dalla C.M.
88/2003?
Sì.
Sono docente a t.i. nella scuola superiore in
provincia di Reggio C. e sono madre di un bambino di 5 anni.
Avevo chiesto di poter usufruire di 30 gg di congedo parentale
al 100%, in riferimento a quanto disposto al co. 4 dell'art. 12 del
CCNL/03, non avendo io usufruito in passato di alcun trattamento
(astensione obbligatoria o facoltativa), ma mi è stato
risposto che i primi 30 gg di congedo parentale sono retribuiti
al 100%, solo se fruiti entro il 3° anno di vita del
bambino. A mio parere, invece, il co. 4 dell'art. 12 fa riferimento
all'art. 32 co. 1 lett. a) del D.L. 151/2001, il quale cita
genericamente i primi 8 anni di vita del bambino ed in particolare
alla lett. a) "alla madre lavoratrice, trascorso il periodo
di congedo di cui al capo III " (astensione obblig.)...., ma non
specifica se immediatamente dopo tale periodo o dopo quanto tempo e,
comunque, se entro il 3° anno di vita del bambino. Perché,
dunque, questa interpretazione restrittiva? Esistono forse altri
riferimenti normativi non citati?
I primi 30 giorni calcolati complessivamente per
entrambi i genitori, sono retribuiti al 100% a prescindere dal
momento in cui si fruiscono (quindi anche dopo il terzo anno e
purché entro lottavo). Il rimanente periodo, fino a 6
mesi complessivi e (in questo caso) fino a 3 anni di età del
bambino al 30%. Il periodo eventualmente fruito oltre il 3° anno
ed entro l8°, non dà diritto ad alcuna retribuzione.
Fanno eccezione i redditi più bassi (il limite fissato nel
2000 è a L. 23.429.250 annui). In questo caso è
mantenuto il trattamento al 30% anche oltre il 3° anno di
età. Oltre i 30 giorni retribuiti per intero, i periodi di
astensione riducono le ferie e la
tredicesima.