FAQ/31
Domande e Risposte sulla
RSU
Gent.mo pino Santoro, sono un insegnate di ruolo
ed ho l'opportunità di svolgere un incarico presso una
società che è composta da enti pubblici e privati.
L'incarico è di svolgere un lavoro per il collocamento mirato
dei disabili, e potrebbe essere un lavoro a progetto come regolato
dalla legge BIAGI e seguenti. Quello che vorrei sapere è:
1) se posso, in
quanto dipendente della scuola, accettare tale incarico (di circa 200
- 300 ore)
Sì, se non configura un rapporto di lavoro
dipendente.
2) se devo essere autorizzato dal dirigente
scolastico a fare tale lavoro, e se il dirigente scolastico è
tenuto a concedere tale autorizzazione.
Sì, deve essere preventivamente
autorizzato.
3) quale è la normativa di riferimento per
tali autorizzazioni.
L'art. 53 del d. l.vo 165/01.
Gent.le Pino SANTORO, sono una docente sc. el.
precaria, vorrei sapere se con contratto part time nella scuola posso
svolgere in concomitanza anche la professione di guida turistica
avendo superato anche questo concorso regionale della Campania senza
andare incontro ad incompatibilità. Ti ringrazio e saluto
cordialmente.
La materia è disciplinata dall'art. 53 del d.
l.vo 165/01, che per altro richiama l'art. 508 del d. l.vo
297/94.
Gentile Prof. Pino Santoro vorrei sapere se i 3
giorni di permessi retribuiti x motivi personali o familiari, possono
essere concessi x disbrigo pratiche (es. catasto, comune
motorizzazione civile, assistenza a figli di età minori o
INPDAP)?
Sì.
Giustificate con
autocertificazione?
Certo.
Gentilissimo dott. G. Santoro, sono una docente
di scuola elementare in possesso della legge 104/92 in quanto
riconosciuta persona con minorazione prevista dalla definizione di
handicap di cui al c.1, art. 3 della legge 104 /92 (superiore ai
2/3), le chiedo se posso usufruire dei tre giorni di permesso
mensili, in base all'art. 33 della suddetta legge. Le faccio presente
che negli anni precedenti ho usufruito dei tre giorni di permesso
mensili in quanto riconosciuta persona con minorazione prevista dalla
definizione di handicap di cui ai c. 1 e 3 dell'art. 3 della legge
104/92 con situazione di gravità, situazione di gravità
che mi è stata tolta dopo cinque anni dalla commissione medica
legale, anche se la mia situazione non è cambiata, ma si
è stabilizzata.
Non può fruire dei tre giorni se il suo
handicap non contempla più la situazione di
gravità.
Io avrei assolutamente bisogno di lavorare
qualche ora in più a causa della situazione familiare che
è cambiata. Nella mia scuola (sono insegnante a tempo
indeterminato) ho informato chi di dovere e nel caso in cui il csa
non distribuisse alcune ore residue (anche se sono di una cl. di
concorso diversa dalla mia ma nella quale sono comunque abilitata) so
che non avrebbero nessuna difficoltà a propormele. Se,
però, questo non avvenisse ti chiedo se è permesso
effettuare delle ore residue presso una scuola diversa (nella mia
città so che non è facile trovare il personale da
destinare per l'insegnamento in carcere che è associato ad
un'altra scuola).
Non è previsto, purtroppo.
Sono RSU in una scuola che l'anno scorso (a.s.
2002/2003) contava 4 funzioni obiettivo effettive, era ed è
centro territoriale permanente, quindi con corsi serali per adulti;
vorrei sapere, per cortesia, quante risorse, sulla base dell'art. 30
del CCNL 2003, spettano alla nostra scuola nell'anno scolastico
2003/2004: 4x 3.000.000? Oppure 5x 3.000.000 (ossia risorse per le 4
funzioni più 1 per il vicario, sempre nell'a.s.
2002/2003)?
La seconda che hai detto.
Ancora, se non spendiamo tutto quest'anno
scolastico in corso, sulla base dell'art. 30 del CCNL, il resto si
spenderà il prossimo sempre per le funzioni, ma quali risorse
riceveremo il prossimo anno scolastico?
Sempre 15.000.000 vecchie lire.
Vorrei sapere se gli esami di idoneità
negli Istituti Superiori sono sempre validi, dal momento che la
riforma dei cicli degli Ist. Sup prevede le "passerelle"
degli studenti da un corso all'altro o da un Istituto all'altro senza
dover sostenere alcun esame integrativo.
La riforma dei cicli? Quale riforma dei
cicli?
La mia domanda e' la seguente: le insegnanti
elementari, da settembre, in 1, 2, 3·, visto che e' previsto il
tutor, sembra dovranno garantire una presenza di 18 ore nella stessa
classe. (chiaramente completando l'orario in un'altra classe), ma per
rispettare la continuita', e visto che viene considerato un anno di
transizione, non si puo' autorizzare le insegnanti a fare, diciamo,
14 ore in una classe e 8 in un'altra?
Non c'è nessun tutor che debba garantire 18
ore di insegnamento in una classe, che io sappia. Non capisco come
mai circolino leggende metropolitane a riguardo.
Gentilissimi: desidero avere precisazioni anche
in termini di normativa recente riguardo all'inserimento di minori
che richiedono inserimento all'inizio o in corso d'anno nella scuola
primaria. Quali sono gli obblighi: in quale classe? con quali
documenti di riferimento per la continuità? quanto incide
l'autonomia della scuola? deve comparire nel pof? Attendo una cortese
risposta e ringrazio del servizio che offrite: OTTIMO!!!!
La materia è regolata dall'annuale circolare
ministeriale sulle iscrizioni. La trova nel nostro archivio
normativo, naturalmente (CM 2/04).
Caro Pino ti disturbo ancora per un ulteriore
chiarimento: sono tutor scolastico, progetto pon, di 20 alunni della
mia scuola che partecipano ad uno stage, dalle 9.00 alle 17.00,
presso una azienda della zona. Lo stage finirà il 30 luglio.
Dato che ho diritto a 35 giorni di ferie e che entro il 31 agosto non
potrò goderle tutte posso chiedere il rimborso per ferie non
godute?
No.
Il mio ds dice di no perchè sono pagato
per l'attività di tutor. E' giusto così? E se no cosa
mi consigli di fare?
Di fruirle il prossimo anno scolastico, nei periodi
di sospensione dell'attività didattica oppure per un massimo
di sei giorni senza che la tua sostituzione però comporti
oneri per la scuola.
Vorrei sapere i dati della normativa più
recente relativa agli scrutini ed esami negli Istituto Professionali
o comunque negli Ist. Sup. Ringraziando porgo distinti
saluti.
Il decreto legislativo luogotenenziale 5.5.1918, n.
1852, contenente disposizioni sugli istituti di istruzione artistica;
il R.D. 4.5.1925, n. 653, contenente disposizioni sugli alunni, esami
e tasse negli istituti medi di istruzione; il R.D. 26.4.1928, n.
1297, ed in particolare l'art.137; il R.D. 22.11.1929, n. 2049; il
R.D. 11.12.1930, n. 1945, con il quale sono stati fissati gli orari
ed i programmi dei conservatori musicali; il R.D. 11.8.1933, n. 1286
concernente l'ordinamento degli istituti per la formazione degli
insegnanti per le scuole di grado preparatorio; il D. P.R. 12/2/1985,
n. 1O4, con il quale sono stati approvati i programmi didattici per
la scuola primaria; la legge 24.12.1957, n. 1254, con la quale sono
stati introdotti i cicli didattici nella scuola elementare; la legge
5 giugno 199O, n. 148, sulla riforma dell'ordinamento della scuola
elementare; il D.M. 14.4.1978 contenente disposizioni sugli esami di
idoneità nella scuola media; il D.M.9.2.1979, relativo ai
programmi, orari d'insegnamento e prove d'esame per la scuola media
statale; il D.M. 26.8.1981, concernente criteri orientativi per le
prove di esame di stato per il conseguimento del diploma di licenza
della scuola media e modalità dello svolgimento della
medesima; il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con cui
è stato approvato il testo unico delle disposizioni
Legislative vigenti in materia di istruzione; la legge 8.8.1995,
n.352, concernente l'abolizione degli esami di riparazione e di
seconda sessione; la legge 10.12.1997, n. 425, recante disposizioni
per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore; il D.P.R. 23.7.1998, n. 323, con il
quale è stato emanato il Regolamento recante disciplina degli
esami di Stato conclusivi di corsi di studio di istruzione secondaria
superiore; il D.P.R. 24.6.1998, n. 249, con quale è stato
emanato il regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli
studenti della scuola secondaria; l'O.M. 11.2.1999, n. 38, recante
istruzioni e modalità organizzative e operative per lo
svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione
secondaria superiore nelle scuole statali e non statali per l'anno
scolastico 1998/99; ecc. ecc. ecc.
Sono un'insegnante a tempo indeterminato
nella scuola media e avrei bisogno di informazioni riguardanti le
modalità per richiedere l'astensione obbligatoria
anticipata per gravidanza a rischio. Tale astensione avrà
comunque termine tremesi dopo il parto? Quale sarà la
retribuzione in questo periodo? La ringrazio anticipatamente e la
saluto.
Le mando un libello, che spero possa
aiutarla.
Volevo chiedere alla S.V. alcuni quesiti: essendo
in un a scuola superiore il piu' anziano di servizio ed sempre stato
un A AMm.vo sotto lo stato ho piu' diritto io a fare il Vicario del
DSGA secondo gli articoli del CCNL 99 51 e del ccnl 54 e 46 del 2005
che determinano la figura del Vicario del Dsga attraverso una
graduatoria ATA oppure come asserisce il Capo di Istituto solo per
fiducia personale anche se in questione è un ex operaio
dell'Ente provinciale (CANTONIERE) e passato solo per 12 anni in
amministrazione provinciale e dato che non ha neanche il requisito
del Titolo del diploma superiore?
Il VIcario si individua secondo le procedure
previste nel CCNL.
2) il Vicario del DSGA secondo gli articoli
citati sopra puo' sostituire il DSGA se questi è assente per
almeno un anno o per un periodo superiore ai 20 giorni: questo
è sempre vero oppure si applicano altre
condizioni?
E' vero quello che trova scritto nel testo del
CCNL.
3) Premesso che l'assistente tecnico deve stare
in laboratorio e quindi è legato all'attività didattica
vorrei chiedere se tale figura dipenda tutto per tutto dal DSGA
oppure dipende dal Dirigente scolastico?
Dal DSGA, come il restante personale
ATA.
Alcuni Assistenti tecnici asseriscono che esiste
tale dipendenza ma solo per il controllo dell'orario di servizio
(entrata e uscita) mentre per i compiti è responsabile il
dirigente scolastico che non puo' delegare il DSGA (che è un
dirigente inferiore) ma puo' delegare il capo dell'ordinamento
didattico che è quasi sempre il VIcepreside ma non MAI il DSGA
e quindi per la richiesta delle ferie è di competenza il
dirigente o chi ne fa le veci e non il DSGA o il vicario DSGA..
Quanto di tutto questo risulta a verità?
Praticamente nulla.
Sono un'assistente amministrativo che vorrebbe
avere chiarimenti in merito ai criteri con i quali sono state
ripartite le risorse del fondo istituto. Il problema è che pur
avendo presentato dettagliata relazione sul maggiore impegno prestato
e sull'intensificazione della mia attività lavorativa (come da
richiesta del D.S.G.A.) non mi è stato corrisposto alcun
compenso (decisione che potrebbe anche essere legittima), ma fatto
grave è che non mi è dato di sapere per quale motivo
tale intensificazione non mi è stata riconosciuta. Ho
diritto a chiedere ed ottenere chiarimenti sui criteri adottati e sui
motivi per i quali mi hanno negato i compensi a tale
titolo?
Certamente.
Sono una docente a tempo indeterminato di
Scienze Naturali, Chimica e Geografia (cl.A060), insegno in un Liceo
Scientifico Tradizionale, vorrei avere informazioni ed eventuali
riferimenti normativi sulle cattedre orario ordinarie di
20 ore al Liceo Scientifico.
In che senso?
Quest'anno sono stati iscritti a sostenere le
prove d'esame di scuola media ben 16 privatisti non residenti nel o
nei comuni dell'istituto comprensivo di cui faccio parte gravando
tutti noi di una notevole mole di lavoro in più. Il Collegio
dei docenti si era espresso non favorevole all'accetazione di questo
elevato numero di alunni ma a fine d'anno ci siamo trovati con la
"lieta" sorpresa. Tutto ciò è leggittimo? Ci
si poteva rifiutare appellandosi giustappunto alla delibera del
Collegio dei Docenti? Vi è un riferimento normativo
riguardante lo svolgimento degli esami nel proprio luogo di
residenza?
Non spetta al collegio dei docenti decidere se
accogliere o meno candidati privatisti. In ogni caso la normativa
è contenuta nell'annuale ordinanza su scrutini ed esami che
può scaricare anche dal ns. archivio
normativo.
Sono un'insegnante di scuola elementare e vorrei
sapere se esiste una legge che vieti la coesistenza nella propria
classe del figlio dove insegno. Grazie.
Del figlio dove insegna? La sintassi è un po'
oscura ma spero di aver capito: è consentito ai genitori
insegnanti di avere come scolari i propri figli. Nessuna norma
infatti lo vieta.
Vorrei sapere se e' lecito che il nostro
dirigente (presto servizio in qualita' di docente in una scuola
materna) ci obblighi a mantenere un orario di apertura della scuola
di 8 ore (8-16, mentre il collegio docenti avrebbe deciso per 7,
8-15) e ci obblighi a recuperare eventuali scioperi e/o sospensioni
straordinarie del servizio scolastico per rispettare il vincolo
minimo di 222 giorni all'anno. Visto che poi il servizio mensa di
solito tarda ad iniziare e viene sospeso dal Comune a fine maggio,
siamo costretti a sospendere le lezioni alle 13 anziche' alle 15-16,
in tal caso siamo obbligati a recuperare le ore perse (sempre ai fini
del raggiungimento dei fatidici 222 giorni) malgrado con opportune
copresenze riusciremmo lo stesso a rispettare il nostro orario di
servizio?
222 è un termine che non ho mai sentito. Gli
obblighi del personale docente sono definiti nel piano annuale delle
attività, predisposto dal dirigente ed approvato dal collegio
dei docenti ai sensi dell'art. 26 del CCNL.
Vorrei sapere se è possibile obbligare
colui che un tempo veniva chiamato "bidello" a prestare
servizio pomeridiano, quando presso l'istituto di appartenenza
vengono svolti corsi non predisposti dall'istituto stesso. In pratica
l'Istituto fornisce la disponibilità della struttura, ma ad
usufruirne sono organismi esterni alla scuola stessa, che svolgono
corsi non destinati agli alunni, ma a terzi. Se sussiste l'obbligo,
quale regime retributivo trova applicazione? Grazie e buon
lavoro.
Non può sussistere obbligo, se il servizio
è rivolto ad esterni. E' necessario a mio avviso acquisire la
disponibilità del personale, che per questo servizio deve
avere accesso al salario accessorio, configurandosi la prestazione
come ulteriore rispetto agli obblighi di servizio.
Carissima redazione, se possibile gradirei sapere
se si può proporre alle classi prime medie del prossimo anno
di svolgere solo 1h e 28 min. Se la scuola può decidere
ciò, l'insegnante di lingua inglese vedrà diminuire la
sua cattedra di 18 ore. Come è possibile
difendersi?
Un'ora e 28 minuti di lezione alla settimana?!
Davvero la cura Moratti mi sembra un po' troppo drastica, rispetto
alla situazione attuale, che configura modelli orario pari o
superiori alle trenta ore.
Sono uninsegnante in ruolo nella scuola
elementare intenzionata per la.s. 2004/05 a richiedere un anno
di aspettativa non pagata. Vorrei conoscere i termini per
richiederlo, si può chiedere solo per gravi motivi di famiglia
o per motivi di studio?
Entrambi.
E possibile chiederlo senza i suddetti
motivi?
Si può chiedere anche si fruire di un anno
sabbatico, eventualmente.
Va richiesto al dirigente
scolastico?
Sì.
E questultimo che decide
eventualmente di non concederlo se non ritiene validi i motivi della
richiesta?
Sì, anche se è costretto a motivare il
diniego.
Quale è il termine ultimo per comunicare
la richiesta e come bisogna farla... so che sono tante domande!
Grazie.
Le mando un libercolo sulle assenze del personale
della scuola, così si fa una cultura.
Sono un coll. scolastico con contratto a tempo
determinato e lavoro presso un Ist. Superore
Agro-Ambientale. Il mio direttore amministrativo mi ha fatto
sostituire il mio collega di reparto per circa 70 gg nel corso
dell'anno raccomandandomi di non segnare ore di straordinario
perché mi sarebbero state assegnate in automatico; ora quasi
alla fine dell'anno non è stata fatta la contrattazione
d'istituto. Quante ore mi spetterebbero per aver fatto oltre il mio
lavoro anche quello del mio coll. assente per malattia, legge 104 e
per infortunio. Spero che lei mi possa aiutare.
Lei ha intensificato la sua prestazione, per cui
avrà diritto ad un compenso che spetta alla contrattazione di
istituto determinare.
Ho cercato indicazioni in merito alla nomina
degli addetti alla vigilanza nelle sezioni staccate, ma non ho
trovato informazioni. Il CCNL scuola prevede all'art. 31 che il
Dirigente scolastico possa nominare due docenti collaboratori,
da retribuire con i finanziamenti a carico del fondo d'istituto. In
caso di istituto superiore articolato su due sedi in due comuni
diversi, si pone il problema del docente addetto alla vigilanza della
sede associata. Il docente con incarico di vigilanza è
da nominarsi in aggiunta ai 2 collaboratori, o va ricompreso tra
essi?
Può anche non essere un collaboratore: in
questo caso spetta al collegio designarlo, nell'ambito
dell'approvazione del piano delle attività predisposto dal
dirigente scolastico ai sensi dell'art. 26, comma 4 del
CCNL.
La sua retribuzione è sempre a carico del
fondo d'istituto?
Sì.
Sono un insegnante elemenatre di ruolo, per
motivi di famiglia (mio marito lavora in Australia), devo far ricorso
all'aspettativa per il ricongiungimento del coniuge all'estero.
Siccome ho bisogno di sapere bene quali sono i termini di tale
aspettativa (enti differenti mi dicono cose differenti), circolano
come sempre tante voci, ho bisogno di trovare le segunti leggi: Leg.
11/02/1980 n. 26 e Leg. 25/06/1985 n. 333 e l' art. 15 comma 7 del
Ccnl Scuola 2002/2005. Vi sarei davvero grata se mi poteste dare una
mano a trovarla o dirmi cosa devo fare o a chi rivolgermi, visto che
non ho avuto fortuna nella ricerca sul vostro sito (sottolineo che
non sono molto ferrata col Pc).
Il contratto della scuola c'è senza alcun
dubbio (lo trova addirittura nella home page). Le altre leggi
purtroppo no.
Sono un docente di ruolo
a tempo indeterminato e ho prodotto per l'anno 2004/2005 la domanda
di assegnazione provvisoria con le precedenze previste dalla
legge104/92: la domanda non è stata accolta. Ho diritto a
godere dei tre giorni di permesso mensili (se ancora sono
previsti!)?
Ritengo di sì, se l'handicap ha
caratteristiche di gravità.
Dove posso trovare chiarimenti per la
documentazione da presentare a scuola a settembre?
A scuola non c'è da presentare nessuna
documentazione particolare.
Sono un vostro lettore assiduo, insegno nella
scuola elementare e mi piacerebbe sapere se la riforma partirà
e come a partire da settembre p.v.
Partirà... dicono che partirà. Come?
Sicuramente male.
Sono docente in ruolo nella scuola secondaria di
primo grado. Mia moglie non lavora ed abbiamo avuto una figlia lo
scorso 31 maggio. Posso chiedere un'aspettativa per l'anno 2004-2005?
A quanto tempo ammonta? E' retribuita totalmente? Fa riferimento
all'anno scolastico o all'anno solare? Dove posso trovare i termini
della legge relativi? Grazie
Può usufruire delle agevolazioni previste per
i lavoratori padri, ai sensi di quanto stabilisce il d. l.vo
151/2001, che può scaricare anche dal ns.
sito.
Quesito: un docente può insegnare nella
classe in cui c'è il figlio della sorella?
Sì.
Gentile prof. Santoro, non avendo ricevuto alcuna
risposta in merito a un mio dubbio (forse perchè non ho
saputo spedire la mia e-mail in quanto è da poco che uso la
posta elettronica, o perchè Lei ha preso le ferie, o
perchè ha dato la precedenza ad altri che proponevano quesiti
più urgenti - sono comunque consapevole che una sua
eventuale risposta sarebbe solo una cortesia nei miei
confronti) le sto presentando nuovamente il mio problema. Sono
un'insegnante elementare a tempo indeterminato che, avendo
adottato una bimba di pochi mesi, sta godendo del congedo
per maternità (astensione obbligatoria) che ha avuto fine il
15 agosto. Il Dirigente scolastico mi ha concesso le ferie fino al 31
agosto (cioè meno di 15 giorni) sostenendo che si possono
fruire fino a tale data (periodo di sospensione dell'attività
didattica) o durante il periodo natalizio (che si rimane
comunque a casa) e quindi perdo la possibilità di
godere dei rimanenti giorni di ferie. Poichè per legge sono un
diritto irrinunciabile come credo lo sia l'astensione obbligatoria,
mi chiedevo se era possibile ottenere i rimanenti giorni
di ferie nel mese di settembre considerato che gli alunni
ancora non frequentano.
No. Ha ragione il dirigente scolastico, secondo
me.
Gentili amici di "Educazione e Scuola",
noto un po' di incertezza nelle scuole riguardo l'iscrizione degli
studenti stranieri che giungono in Italia avendo già
frequentato qualche anno di scuola superiore, specialmente da paesi
non Ue. Si tratta di casi sempre più numerosi, mentre finora
c'erano solo studenti della scuola dell'obbligo. Qual è la
normativa di riferimento per uno studente che non si limiti a fare un
anno in Italia ma sia intenzionato a conseguire il titolo
finale?
L'ordinanza annuale sulle iscrizioni mi pare sia il
riferimento normativo obbligato. Per altro, non occupandomi di queste
questioni, ho una conoscenza parzialissima
dell'argomento.
Gentilissimo Santoro desidererei accertare se il
Vicario dell'Istituto ha diritto al semi-esonero rispetto alla legge
finanziaria 350/2003 art. 88. Il nostro Istituto ha n. 31 classi e
funziona su tre plessi scolastici, di cui due ubicati in uno stesso
cortile (anche se distanti circa 300 metri 9 e il terzo a circa 800
metri di distanza). Potrebbe avere il semi-esonero anche un altro
docente da adibire alla vigilanza del secondo
plesso?
Art. 88: "1. Nei confronti di uno dei docenti
individuati dal dirigente scolastico per attività di
collaborazione nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative
ed amministrative, a norma dellart. 25, comma 5, del D.Lgs 30
marzo 2001, n. 165 e dellarticolo 31 del CCNL 24 luglio 2003,
può essere disposto lesonero o il semiesonero
dallinsegnamento sulla base dei criteri indicati nei commi
successivi.
2. I docenti di
scuola materna ed elementare possono ottenere lesonero quando
si tratti di circolo didattico con almeno 80 classi.
3. I docenti di
scuola media, di istituti comprensivi, di istituti di istruzione
secondaria di secondo grado e di istituti comprensivi di scuole di
tutti i gradi di istruzione possono ottenere lesonero quando si
tratti di istituti e scuole con almeno 55 classi, o il semiesonero
quando si tratti di istituti e scuole con almeno 40 classi.
4. Lesonero o
il semiesonero dallinsegnamento può essere anche
disposto sulla base di un numero di classi inferiore di un quinto
rispetto a quello indicato nei precedenti commi, quando si tratti di
scuole o istituti funzionanti con plessi, sezioni staccate o sedi
coordinate.
5. Negli istituti e
scuole che funzionino con sezioni staccate o sedi coordinate, fermo
restando i criteri sopra indicati, lesonero o il semiesonero
può essere disposto nei confronti dei docenti addetti alla
vigilanza delle predette sezioni staccate o sedi coordinate anche se
essi non siano tra i docenti individuati dal primo comma."
Gentile prof. ho scoperto ora questo spazio e
devo farle i complimenti perché nell'applicazione
della normativa ci sono tanti dubbi. La ringrazio anticipatamente per
la sua cortesia. Questo è il mio dubbio: un insegnante
con contratto part- time può
avere l'assegnazione di una funzione strumentale e quindi
accedere al fondo d'istituto? Il nuovo contratto 2002/2005 mi sembra
che non lo escluda.
Sì, non lo esclude.
Gentile prof. ho scoperto ora questo spazio e
devo farle i complimenti perché nell'applicazione della
normativa ci sono tanti dubbi. La ringrazio anticipatamente per la
sua cortesia. Questo è il mio dubbio: un insegnante
con contratto part- time può
avere l'assegnazione di una funzione strumentale e quindi
accedere al fondo d'istituto? Il nuovo contratto 2002/2005 mi sembra
che non lo escluda.
Sì, non lo esclude, anche se ribadisce
all'art. 36, comma 8 che deve essere escluso da attività
aggiuntive aventi carattere continuativo.
Un'insegnante che è in servizio di ruolo
con contratto part time al 50% ha ricevuto
dall'Università la proposta per un assegno di ricerca.
L'interessata può continuare il servizio part time previo
accordo fra la struttura scolastica e il Dipartimento universitario,
tenuto conto che: l'art. 7 comma 5 del Regolamento
dell'Università prevede che "la collaborazione avvenga
senza orario dilavoro predeterminato" e che l'art. 8, comma 5
recita "non è ammesso il cumulo con proventi derivanti da
attività lavorative svolte in modo continuativo o comunque
tali da impedire l'esecuzione del programma di ricerca
previsto". I fondi con cui l'interessata viene pagata non sono
fondi universitari bensì di una Fondazione, ente di
diritto privato. Il dubbio mi viene partendo dalla possibilità
per gli insegnanti con il 50% di part- time di svolgere altre
attività previa autorizzazione del DS di competenza e quindi
penserei attenuato il divieto di cumulo e l'incompatibilità di
cui all'art. 509 del DPR 297/94.
8, non 9.
La norma che disciplina l'assegno di ricerca
prevede l'aspettativa senza assegni (art. 51, c. 6 della legge
27/12/97, n. 449), tuttavia si potrebbe valutare la questione da
un' altro aspetto, quello del part-time al 50%, pertanto per il
restante 50% il dipendente potrebbe accettare un altro contratto
di lavoro di tipo privato, tantomeno è un' attività di
lavoro subordinato l'assegno di ricerca sia pur
disciplinato da precise norme. Data l'eccezionalità della
situazione si potrebbe autorizzare la docente a
svolgere sia l'attività didattica che la ricerca specificando
che tale attività non andrebbe in contrasto con il regolare
svolgimento del servizio? Vi sarei grata per la
risposta.
Il problema non dovrebbe essere posto tanto dalla
scuola, bensì dall'università, ai sensi dell'art. 8 del
regolamento da lei citato. Il regime di part-time autorizza il
lavoratore ad avere altro rapporto di lavoro subordinato, per cui la
scuola nulla potrebbe opporre per impedirlo.
Salve, sono un collaboratore scolastico a td.
Vorrei cortesemente sapere se la scelta della sede o plesso a noi cs
a td spetta per anzianità di graduatoria, per
continuità (sempre se uno riesce ad averla io ho cambiato 5
scuole in 5 anni), o decide il DS? La pregherei di risolvermi questo
dilemma poichè cambiando tutti gli anni, mi trovo sempre ad
essere il fanalino di coda anche se da graduatoria questo non
risulta.
La materia è regolata dal contratto di scuola
tra dirigente scolastico ed RSU. Se ne faccia consegnare
copia.
Gent. Pino, sono una docente immessa in ruolo
nell'A.S. 2001/02 nella scuola elementare, come vincitrice di
concorso. Sono stata immessa in ruolo per il nuovo anno scolastico
(2004/05) nella scuola secondaria di primo grado, come
vincitrice di concorso, nella mia provincia di residenza. Ho quindi
lasciato la titolarità nella scuola elementare. Pur avendo
superato il periodo di prova nella scuola primaria, dovrò
rifarlo in quella secondaria?
Sì.
Consisterà solo nel prestare servizio per
180 giorni o prevede anche il periodo di
formazione?
La prima che hai detto.
Essendo in gravidanza e non potendo probabilmente
completare il periodo dei 180 giorni, posso rimandare l'anno di
prova?
Certo.
Gent. Sig. Cirillo
Cirillo?!
in questi giorni che mi sembrano ancora di
confusione, di polemiche avrei bisogno, se possibile, di chiarimenti.
Lavoro alla scuola dell'infanzia, e il 1° sett. avrò il
C.D.U., è possibile che a noi docenti ci venga chiesto di
divenire tutor?
Direi di no, visto che manca la sequenza
contrattuale prevista dall'art. 43 del CCNL
Esiste ancora la funzione di coordinamento,
l'insegnante capogruppo? Eventualmente quali sono le competenze,
diritti/doveri dell'insegnante tutor alla scuola
dell'infanzia??
Al momento non esistono.
Come agire di fronte ai bambini che
frequenteranno la scuola da settembre ma compiranno i tre anni alla
fine di gennaio 2005? Il comune cosa deve fornire? Quali nuove
competenze dobbiamo avere noi insegnanti? Sono previsti nuovi corsi
di formazioni e cosa prevede economicamente il contratto? (non ancora
firmato!). Mi scuso per le molteplici domande.. La ringrazio e
attendo fiduciosa risposte.
E' la Moratti che si deve preoccupare di attuare la
Sua controriforma, per cui aspetti fiduciosa le indicazioni della
ministra.
Sono un'insegnante di inglese in una scuola
media. Per quanto riguarda la riforma, nella mia scuola non è
stato programmato assolutamente niente. Tutto resterà come lo
scorso anno scolastico con l'unica eccezione che noi docenti di
inglese perdiamo 2 ore nelle due prime. Il preside ha deciso che ci
utilizzerà su 9 ore residue e per le rimanenti ore si faranno
supplenze (ore eccedenti). Non mi pare che le cose debbano andare
proprio così! Mandatemi qualche consiglio\chiarimento.
Grazie
E come dovrebbero andare, secondo lei, le
cose?
Gentile Prof. Santoro, La ringrazio
anticipatamente per la sua comprtenza e per la sua gentilezza e la
pregherei di volermi inviare copia di un contratto integrativo
d'istituto, tenendo conto del CCNL 2002-2005 ed eventualmente della
legge n. 53 del 28-03-03.
Non so a che cosa lei faccia riferimento, cara
collega. Come faccio ad inviarle infatti il contratto integrativo del
suo istituto, che per altro nemmeno conosco?
Gentilissimo Pino, sono un docente a T.D. delle
superiori e vorrei chiederti un chiarimento sui congedi parentali.
Mia moglie dovrebbe partorire un bambino tra la fine di Novembre e
linizio di Dicembre, quindi quale è il periodo di
astensione obbligatoria? E vero che anche il padre lavoratore
ha diritto allastensione dal lavoro, e se si in che termini?
Durante il periodo di astensione obbligatoria, posso richiedere dei
giorni retribuiti (congedi parentali?) per stare vicino mia moglie ed
accudire mia figlia di 4 anni? Il discorso vale anche se mia moglie
non lavora?
Ti mando un libello
sull'argomento.
Ti ho già scritto tempo fa, e come anche
tu mi hai confermato il mio avvocato ha presentato denuncia di
mobbing...
Non ricordo il caso...
Poiché anche per ora sono ancora assegnata
alla didattica mi sono preoccupata di controllare le ultime circolari
per conoscere, possibilmente al meglio, quali sono i documenti e le
tasse che gli alunni devono presentare; ho letto che, oltre alle
varie autocertificazioni, debbono presentare il certificato medico
per lattività sportiva non agonistica e devono pagare
(con lobbligo scolastico al 2° anno) la tassa di iscrizione
allIstituto superiore ccp 1016 circa 6 euro (ex L.10.000), tale
tassa (ricordavo che mio figlio la pagò allatto
delliscrizione dieci anni fa) non è stata fatta pagare
almeno negli ultimi 6-7 anni. Lho fatto presente al DSGA
pro-tempore nel mese di agosto chiedendo come regolarmi dato che i
diplomati stavano venendo a ritirare il diploma e mi ha risposto di
lasciar perdere; i colleghi mi guardano un poco storto.. chi te lo fa
fare mi dicono?
Lo penso anch'io.
Ecco allora che io mi chiedo: di chi è la
responsabilità per tali omissioni? E davvero inutile
cercare di saper leggere le varie circolari? E' davvero così
sbagliato voler cercare di lavorare in modo più o meno
consapevole o davvero il mio modo di lavorare è stupido e non
serve voler salvare litalia come mi accusano
cercando di applicare le norme? Hanno conseguito il diploma alunni
che non hanno MAI presentato la domanda di iscrizione al 5° anno
né tantomeno pagato tasse e contributi: ne feci a giugno
lelenco e lo feci protocollare a scanso di
responsabilità. Mi trovo ora con circa 50 alunni inseriti
nelle nuove classi e che hanno presentato solo la prescrizione... non
hanno regolarizzato o fatto liscrizione per il nuovo anno, non
hanno presentato il titolo di studio né versato le tasse ed i
contributi: che devo fare?
Lo segnali al dirigente della sua
scuola.
Gentile Redazione, avrei un quesito da
sottoporvi: un contratto di part time verticale nella scuola media
è compatibile con il ruolo di tutor? E si può essere
obbligati ad assumerlo? personalmente sarei in grande
difficoltà perché mi sembra di capire che richiederebbe
la disponibilità a fare parecchie ore in più, mentre
chi sceglie il part time ha esattamente la necessità
opposta.
La materia è oggetto di una specifica
trattativa sindacale, aperta ai sensi dell'art. 43 del CCNL, per cui
aspettiamo di conoscerne gli esiti per saperne di
più.
Egregio prof. Santoro, sono un'insegnante
elementare di ruolo da diciotto anni, negli ultimi cinque ho lavorato
sempre nello stesso plesso. Ora una collega, con pochi anni di
servizio, ha ottenuto il trasferimento usufruendo della precedenza
come soprannumeraria che rientra nella sede di titolarità e
contemporaneamente è passata dal posto di sostegno al posto
comune. Nel circolo ci sono stati tre pensionamenti, di cui due nella
mia sede di servizio (dove c'è stata anche la contrazione di
un posto) e uno in un altro plesso. Ora la collega intende avvalersi
della Legge 104 (per il genitore) e avanza la pretesa di lavorare
nella mia sede di servizio e di mandarmi in un altro plesso. E' una
pretesa legittima?
La materia è regolata dal contratto di
scuola, che la prego di visionare per sapere quali sono i suoi
diritti.
Gent.mo prof. Santoro le scrivo perchè ho
chiesto al mio preside come spese di autoaggiornamento il rimborso
delle tasse universitarie (mi sono laureata a marzo in lettere
classiche) e per la seconda volta mi è stato negato. Le avevo
già scritto tempo fa per questo motivo e mi aveva detto che
avrei dovuto impugnare il provvedimento presentandolo al giudice del
lavoro. Mi può dare maggiori dettagli, consigliandomi come
muovermi?
Guardi che non è più previste alcun
rimborso per le spese di autoaggiornamento.
Vorrei anche sapere come si fa a decidere chi
debba essere funzione strumentale, cioè, lo stabilisce il
dirigente, il collegio o che altro?
Il collegio.
Spett.le Redazione
vorrei, se posibile, sapere se esistono norme o circolari che
chiariscono la posizione del docente quando le classi a lui assegnate
non sono presenti in istituto (sia per assenza collettiva sia
perchè in visita di istruzione). Ovvero vorrei conoscere se,
in tale evenienza (assenza delle classi), il docente è
obbligato a sostituire in classi diverse dalle sue i colleghi assenti
per malattia e quelli nominati accompagnatori.
Certo. Per altro spetta al singolo istituto definire
le modalità di utilizzo del personale disponibile, alla luce
sia del regolamento sull'autonomia che della contrattazione di
scuola.
Caro Pino, scrivo per avere informazioni sulla
tutela della privacy; da quest'anno posso beneficiare della legge 104
per mia madre; mi sono stati dati dalle commissioni competenti prima
un certificato generico, dopo alcuni mesi un certificato molto
particolareggiato, dove vengono indicati tutti i problemi di salute
di mia madre. Ora devo presentare queste certificati in segreteria e
questi dati saranno di dominio pubblico; ci sono cose che non vorrei
far sapere (in questo ufficio lavorano anche persone del mio paese);
per beneficiare dei 3 giorni mensili (in caso di bisogno) devo
assolutamente presentare questi documenti. Posso presentare il
certificato generico, invece di quello particolareggiato? Oppure
posso fare un'autocertificazione? Avevo letto un articolo sulla
Tecnica della scuola dove le scuole dovevano adottare le necessarie
misure per la tutela della privacy, sia per gli alunni che per i
docenti. Anche nel certificato medico di un docente, non viene
più indicato il tipo di malattia, ma solo il numero di giorni
di riposo. Grazie mille per cortese attenzione e per tutte le volte
(numerose) che mi hai risposto.
Per usufruire dei permessi devi produrre la
documentazione medica alla scuola, la quale naturalmente è
tenuta a garantire la tutela della privacy.
Sono un'assegnista di ricerca presso
l'università di Messina. Da pochi giorni ho ricevuto
l'immissione in ruolo nella scuola secondaria ed ho inoltrato la
richiesta di congedo per motivi di studio al dirigente. Vorrei capire
se è possibile rinunciare all'importo della borsa di studio
erogata dall'Università di Messina, pur continuando a svolgere
l'attività di ricerca e rimanendo collocata in congedo
straordinario. Vi scrivo questo perchè vorrei sapere se anche
noi assegnisti possiamo godere degli effetti delle modifiche alla
Legge n°476 del 13-08-84 art. 2 apportate dalla legge finanziaria
del 2002 n° 448 del 28-12-01-art.52 comma 57.
Io ritengo di sì.
Caro Pino, sono di ruolo da ieri e già
cominciano le magagne! Ti espongo rapidamente: lo scorso anno il
CSA di Ancona mi ha riconosciuto le cosiddette 150 ore per motivi di
studio dovendo frequentare un master a Bologna da gennaio a dicembre
2004. Ho fatto la richiesta in qualità di supplente con
incarico annuale di 13 ore conferito dal CSA di Ancona sulla mia
classe di concorso A057; i permessi mi sono stati concessi in
proporzione alle ore di servizio e quindi risultano circa 108 ore
totali; fino a giugno scorso ne ho utilizzate solo 8. Dal 1°
settembre sono di ruolo su posto di sostegno a Venezia area
disciplinare 03, chiamato dalla graduatoria di merito dell'ordinario
in Veneto per la A057. Ho chiesto al CSA di Venezia come farmi
riconoscere le ore di permessi residue per poter ultimare il master
entro l'anno 2004 ma la funzionaria mi ha detto che, avendo chiesto i
permessi quando ero supplente, la loro fruizione è
terminata con l'incarico cioè a giugno scorso e che l'unica
soluzione per me è sistemare l'orario di lezione e parlare con
il preside della scuola. A me sembra impossibile che diventando di
ruolo debba perdere un diritto che mi è stato riconosciuto per
quanto in qualità di supplente! Nella mia regione sul
contratto integrativo non si parla di casi come il mio; in Veneto non
so. Mi sai dire se secondo te posso continuare ad usare i permessi
residui e quale è la normativa da far leggere ai funzionari
veneti se dovessi aver ragione?
Penso che tu abbia torto, e ragione
l'amministrazione.
Se dovessi proprio aver perso il diritto ai
permessi, il preside della scuola può concedermi qualcosa di
simile?
No.
Tieni conto che la frequenza è il
mercoledì pomeriggio (quando non dovrei avere
lezione), tutto il giovedì e tutto il
venerdì; inoltre non posso usare il giorno libero
perchè è unico per tutti e coincide con il
sabato.
Non penso che nessuna modalità organizzativa
interna possa risolvere il tuo problema,
ahimè!