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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/31
Domande e Risposte sulla RSU

Gent.mo pino Santoro, sono un insegnate di ruolo ed ho l'opportunità di svolgere un incarico presso una società che è composta da enti pubblici e privati. L'incarico è di svolgere un lavoro per il collocamento mirato dei disabili, e potrebbe essere un lavoro a progetto come regolato dalla legge BIAGI e seguenti. Quello che vorrei sapere è:
1) se posso, in quanto dipendente della scuola, accettare tale incarico (di circa 200 - 300 ore)

Sì, se non configura un rapporto di lavoro dipendente.

2) se devo essere autorizzato dal dirigente scolastico a fare tale lavoro, e se il dirigente scolastico è tenuto a concedere tale autorizzazione.

Sì, deve essere preventivamente autorizzato.

3) quale è la normativa di riferimento per tali autorizzazioni.

L'art. 53 del d. l.vo 165/01.

Gent.le Pino SANTORO, sono una docente sc. el. precaria, vorrei sapere se con contratto part time nella scuola posso svolgere in concomitanza anche la professione di guida turistica avendo superato anche questo concorso regionale della Campania senza andare incontro ad incompatibilità. Ti ringrazio e saluto cordialmente.

La materia è disciplinata dall'art. 53 del d. l.vo 165/01, che per altro richiama l'art. 508 del d. l.vo 297/94.

Gentile Prof. Pino Santoro vorrei sapere se i 3 giorni di permessi retribuiti x motivi personali o familiari, possono essere concessi x disbrigo pratiche (es. catasto, comune motorizzazione civile, assistenza a figli di età minori o INPDAP)?

Sì.

Giustificate con autocertificazione?

Certo.

Gentilissimo dott. G. Santoro, sono una docente di scuola elementare in possesso della legge 104/92 in quanto riconosciuta persona con minorazione prevista dalla definizione di handicap di cui al c.1, art. 3 della legge 104 /92 (superiore ai 2/3), le chiedo se posso usufruire dei tre giorni di permesso mensili, in base all'art. 33 della suddetta legge. Le faccio presente che negli anni precedenti ho usufruito dei tre giorni di permesso mensili in quanto riconosciuta persona con minorazione prevista dalla definizione di handicap di cui ai c. 1 e 3 dell'art. 3 della legge 104/92 con situazione di gravità, situazione di gravità che mi è stata tolta dopo cinque anni dalla commissione medica legale, anche se la mia situazione non è cambiata, ma si è stabilizzata.

Non può fruire dei tre giorni se il suo handicap non contempla più la situazione di gravità.

Io avrei assolutamente bisogno di lavorare qualche ora in più a causa della situazione familiare che è cambiata. Nella mia scuola (sono insegnante a tempo indeterminato) ho informato chi di dovere e nel caso in cui il csa non distribuisse alcune ore residue (anche se sono di una cl. di concorso diversa dalla mia ma nella quale sono comunque abilitata) so che non avrebbero nessuna difficoltà a propormele. Se, però, questo non avvenisse ti chiedo se è permesso effettuare delle ore residue presso una scuola diversa (nella mia città so che non è facile trovare il personale da destinare per l'insegnamento in carcere che è associato ad un'altra scuola).

Non è previsto, purtroppo.

Sono RSU in una scuola che l'anno scorso (a.s. 2002/2003) contava 4 funzioni obiettivo effettive, era ed è centro territoriale permanente, quindi con corsi serali per adulti; vorrei sapere, per cortesia, quante risorse, sulla base dell'art. 30 del CCNL 2003, spettano alla nostra scuola nell'anno scolastico 2003/2004: 4x 3.000.000? Oppure 5x 3.000.000 (ossia risorse per le 4 funzioni più 1 per il vicario, sempre nell'a.s. 2002/2003)?

La seconda che hai detto.

Ancora, se non spendiamo tutto quest'anno scolastico in corso, sulla base dell'art. 30 del CCNL, il resto si spenderà il prossimo sempre per le funzioni, ma quali risorse riceveremo il prossimo anno scolastico?

Sempre 15.000.000 vecchie lire.

Vorrei sapere se gli esami di idoneità negli Istituti Superiori sono sempre validi, dal momento che la riforma dei cicli degli Ist. Sup prevede le "passerelle" degli studenti da un corso all'altro o da un Istituto all'altro senza dover sostenere alcun esame integrativo.

La riforma dei cicli? Quale riforma dei cicli?

La mia domanda e' la seguente: le insegnanti elementari, da settembre, in 1, 2, 3·, visto che e' previsto il tutor, sembra dovranno garantire una presenza di 18 ore nella stessa classe. (chiaramente completando l'orario in un'altra classe), ma per rispettare la continuita', e visto che viene considerato un anno di transizione, non si puo' autorizzare le insegnanti a fare, diciamo, 14 ore in una classe e 8 in un'altra?

Non c'è nessun tutor che debba garantire 18 ore di insegnamento in una classe, che io sappia. Non capisco come mai circolino leggende metropolitane a riguardo.

Gentilissimi: desidero avere precisazioni anche in termini di normativa recente riguardo all'inserimento di minori che richiedono inserimento all'inizio o in corso d'anno nella scuola primaria. Quali sono gli obblighi: in quale classe? con quali documenti di riferimento per la continuità? quanto incide l'autonomia della scuola? deve comparire nel pof? Attendo una cortese risposta e ringrazio del servizio che offrite: OTTIMO!!!!

La materia è regolata dall'annuale circolare ministeriale sulle iscrizioni. La trova nel nostro archivio normativo, naturalmente (CM 2/04).

Caro Pino ti disturbo ancora per un ulteriore chiarimento: sono tutor scolastico, progetto pon, di 20 alunni della mia scuola che partecipano ad uno stage, dalle 9.00 alle 17.00, presso una azienda della zona. Lo stage finirà il 30 luglio. Dato che ho diritto a 35 giorni di ferie e che entro il 31 agosto non potrò goderle tutte posso chiedere il rimborso per ferie non godute?

No.

Il mio ds dice di no perchè sono pagato per l'attività di tutor. E' giusto così? E se no cosa mi consigli di fare?

Di fruirle il prossimo anno scolastico, nei periodi di sospensione dell'attività didattica oppure per un massimo di sei giorni senza che la tua sostituzione però comporti oneri per la scuola.

Vorrei sapere i dati della normativa più recente relativa agli scrutini ed esami negli Istituto Professionali o comunque negli Ist. Sup. Ringraziando porgo distinti saluti.

Il decreto legislativo luogotenenziale 5.5.1918, n. 1852, contenente disposizioni sugli istituti di istruzione artistica; il R.D. 4.5.1925, n. 653, contenente disposizioni sugli alunni, esami e tasse negli istituti medi di istruzione; il R.D. 26.4.1928, n. 1297, ed in particolare l'art.137; il R.D. 22.11.1929, n. 2049; il R.D. 11.12.1930, n. 1945, con il quale sono stati fissati gli orari ed i programmi dei conservatori musicali; il R.D. 11.8.1933, n. 1286 concernente l'ordinamento degli istituti per la formazione degli insegnanti per le scuole di grado preparatorio; il D. P.R. 12/2/1985, n. 1O4, con il quale sono stati approvati i programmi didattici per la scuola primaria; la legge 24.12.1957, n. 1254, con la quale sono stati introdotti i cicli didattici nella scuola elementare; la legge 5 giugno 199O, n. 148, sulla riforma dell'ordinamento della scuola elementare; il D.M. 14.4.1978 contenente disposizioni sugli esami di idoneità nella scuola media; il D.M.9.2.1979, relativo ai programmi, orari d'insegnamento e prove d'esame per la scuola media statale; il D.M. 26.8.1981, concernente criteri orientativi per le prove di esame di stato per il conseguimento del diploma di licenza della scuola media e modalità dello svolgimento della medesima; il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con cui è stato approvato il testo unico delle disposizioni Legislative vigenti in materia di istruzione; la legge 8.8.1995, n.352, concernente l'abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione; la legge 10.12.1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; il D.P.R. 23.7.1998, n. 323, con il quale è stato emanato il Regolamento recante disciplina degli esami di Stato conclusivi di corsi di studio di istruzione secondaria superiore; il D.P.R. 24.6.1998, n. 249, con quale è stato emanato il regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria; l'O.M. 11.2.1999, n. 38, recante istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali per l'anno scolastico 1998/99; ecc. ecc. ecc.

Sono un'insegnante a tempo indeterminato nella scuola media e avrei bisogno di informazioni riguardanti le modalità per richiedere l'astensione obbligatoria anticipata per gravidanza a rischio. Tale astensione avrà comunque termine tremesi dopo il parto? Quale sarà la retribuzione in questo periodo? La ringrazio anticipatamente e la saluto.

Le mando un libello, che spero possa aiutarla.

Volevo chiedere alla S.V. alcuni quesiti: essendo in un a scuola superiore il piu' anziano di servizio ed sempre stato un A AMm.vo sotto lo stato ho piu' diritto io a fare il Vicario del DSGA secondo gli articoli del CCNL 99 51 e del ccnl 54 e 46 del 2005 che determinano la figura del Vicario del Dsga attraverso una graduatoria ATA oppure come asserisce il Capo di Istituto solo per fiducia personale anche se in questione è un ex operaio dell'Ente provinciale (CANTONIERE) e passato solo per 12 anni in amministrazione provinciale e dato che non ha neanche il requisito del Titolo del diploma superiore?

Il VIcario si individua secondo le procedure previste nel CCNL.

2) il Vicario del DSGA secondo gli articoli citati sopra puo' sostituire il DSGA se questi è assente per almeno un anno o per un periodo superiore ai 20 giorni: questo è sempre vero oppure si applicano altre condizioni?

E' vero quello che trova scritto nel testo del CCNL.

3) Premesso che l'assistente tecnico deve stare in laboratorio e quindi è legato all'attività didattica vorrei chiedere se tale figura dipenda tutto per tutto dal DSGA oppure dipende dal Dirigente scolastico?

Dal DSGA, come il restante personale ATA.

Alcuni Assistenti tecnici asseriscono che esiste tale dipendenza ma solo per il controllo dell'orario di servizio (entrata e uscita) mentre per i compiti è responsabile il dirigente scolastico che non puo' delegare il DSGA (che è un dirigente inferiore) ma puo' delegare il capo dell'ordinamento didattico che è quasi sempre il VIcepreside ma non MAI il DSGA e quindi per la richiesta delle ferie è di competenza il dirigente o chi ne fa le veci e non il DSGA o il vicario DSGA.. Quanto di tutto questo risulta a verità?

Praticamente nulla.

Sono un'assistente amministrativo che vorrebbe avere chiarimenti in merito ai criteri con i quali sono state ripartite le risorse del fondo istituto. Il problema è che pur avendo presentato dettagliata relazione sul maggiore impegno prestato e sull'intensificazione della mia attività lavorativa (come da richiesta del D.S.G.A.) non mi è stato corrisposto alcun compenso (decisione che potrebbe anche essere legittima), ma fatto grave è che non mi è dato di sapere per quale motivo tale intensificazione non mi è stata riconosciuta. Ho diritto a chiedere ed ottenere chiarimenti sui criteri adottati e sui motivi per i quali mi hanno negato i compensi a tale titolo?

Certamente.

Sono una docente a tempo indeterminato di Scienze Naturali, Chimica e Geografia (cl.A060), insegno in un Liceo Scientifico Tradizionale, vorrei avere informazioni ed eventuali riferimenti  normativi sulle cattedre orario ordinarie di 20 ore al Liceo Scientifico.

In che senso?

Quest'anno sono stati iscritti a sostenere le prove d'esame di scuola media ben 16 privatisti non residenti nel o nei comuni dell'istituto comprensivo di cui faccio parte gravando tutti noi di una notevole mole di lavoro in più. Il Collegio dei docenti si era espresso non favorevole all'accetazione di questo elevato numero di alunni ma a fine d'anno ci siamo trovati con la "lieta" sorpresa. Tutto ciò è leggittimo? Ci si poteva rifiutare appellandosi giustappunto alla delibera del Collegio dei Docenti? Vi è un riferimento normativo riguardante lo svolgimento degli esami nel proprio luogo di residenza?

Non spetta al collegio dei docenti decidere se accogliere o meno candidati privatisti. In ogni caso la normativa è contenuta nell'annuale ordinanza su scrutini ed esami che può scaricare anche dal ns. archivio normativo.

Sono un'insegnante di scuola elementare e vorrei sapere se esiste una legge che vieti la coesistenza nella propria classe del figlio dove insegno. Grazie.

Del figlio dove insegna? La sintassi è un po' oscura ma spero di aver capito: è consentito ai genitori insegnanti di avere come scolari i propri figli. Nessuna norma infatti lo vieta.

Vorrei sapere se e' lecito che il nostro dirigente (presto servizio in qualita' di docente in una scuola materna) ci obblighi a mantenere un orario di apertura della scuola di 8 ore (8-16, mentre il collegio docenti avrebbe deciso per 7, 8-15) e ci obblighi a recuperare eventuali scioperi e/o sospensioni straordinarie del servizio scolastico per rispettare il vincolo minimo di 222 giorni all'anno. Visto che poi il servizio mensa di solito tarda ad iniziare e viene sospeso dal Comune a fine maggio, siamo costretti a sospendere le lezioni alle 13 anziche' alle 15-16, in tal caso siamo obbligati a recuperare le ore perse (sempre ai fini del raggiungimento dei fatidici 222 giorni) malgrado con opportune copresenze riusciremmo lo stesso a rispettare il nostro orario di servizio?

222 è un termine che non ho mai sentito. Gli obblighi del personale docente sono definiti nel piano annuale delle attività, predisposto dal dirigente ed approvato dal collegio dei docenti ai sensi dell'art. 26 del CCNL.

Vorrei sapere se è possibile obbligare colui che un tempo veniva chiamato "bidello" a prestare servizio pomeridiano, quando presso l'istituto di appartenenza vengono svolti corsi non predisposti dall'istituto stesso. In pratica l'Istituto fornisce la disponibilità della struttura, ma ad usufruirne sono organismi esterni alla scuola stessa, che svolgono corsi non destinati agli alunni, ma a terzi. Se sussiste l'obbligo, quale regime retributivo trova applicazione? Grazie e buon lavoro.

Non può sussistere obbligo, se il servizio è rivolto ad esterni. E' necessario a mio avviso acquisire la disponibilità del personale, che per questo servizio deve avere accesso al salario accessorio, configurandosi la prestazione come ulteriore rispetto agli obblighi di servizio.

Carissima redazione, se possibile gradirei sapere se si può proporre alle classi prime medie del prossimo anno di svolgere solo 1h e 28 min. Se la scuola può decidere ciò, l'insegnante di lingua inglese vedrà diminuire la sua cattedra di 18 ore. Come è possibile difendersi?

Un'ora e 28 minuti di lezione alla settimana?! Davvero la cura Moratti mi sembra un po' troppo drastica, rispetto alla situazione attuale, che configura modelli orario pari o superiori alle trenta ore.

Sono un’insegnante in ruolo nella scuola elementare intenzionata per l’a.s. 2004/05 a richiedere un anno di aspettativa non pagata. Vorrei conoscere i termini per richiederlo, si può chiedere solo per gravi motivi di famiglia o per motivi di studio?

Entrambi.

E’ possibile chiederlo senza i suddetti motivi?

Si può chiedere anche si fruire di un anno sabbatico, eventualmente.

Va richiesto al dirigente scolastico?

Sì.

E’ quest’ultimo che decide eventualmente di non concederlo se non ritiene validi i motivi della richiesta?

Sì, anche se è costretto a motivare il diniego.

Quale è il termine ultimo per comunicare la richiesta e come bisogna farla... so che sono tante domande! Grazie.

Le mando un libercolo sulle assenze del personale della scuola, così si fa una cultura.

Sono un coll. scolastico con contratto a tempo determinato e lavoro presso un Ist. Superore Agro-Ambientale. Il mio direttore amministrativo mi ha fatto sostituire il mio collega di reparto per circa 70 gg nel corso dell'anno raccomandandomi di non segnare ore di straordinario perché mi sarebbero state assegnate in automatico; ora quasi alla fine dell'anno non è stata fatta la contrattazione d'istituto. Quante ore mi spetterebbero per aver fatto oltre il mio lavoro anche quello del mio coll. assente per malattia, legge 104 e per infortunio. Spero che lei mi possa aiutare.

Lei ha intensificato la sua prestazione, per cui avrà diritto ad un compenso che spetta alla contrattazione di istituto determinare.

Ho cercato indicazioni in merito alla nomina degli addetti alla vigilanza nelle sezioni staccate, ma non ho trovato informazioni. Il CCNL scuola prevede all'art. 31 che il Dirigente scolastico possa nominare due docenti collaboratori, da retribuire con i finanziamenti a carico del fondo d'istituto. In caso di istituto superiore articolato su due sedi in due comuni diversi, si pone il problema del docente addetto alla vigilanza della sede associata. Il docente con incarico di vigilanza  è da nominarsi in aggiunta ai 2 collaboratori, o va ricompreso tra essi?

Può anche non essere un collaboratore: in questo caso spetta al collegio designarlo, nell'ambito dell'approvazione del piano delle attività predisposto dal dirigente scolastico ai sensi dell'art. 26, comma 4 del CCNL.

La sua retribuzione è sempre a carico del fondo d'istituto?

Sì.

Sono un insegnante elemenatre di ruolo, per motivi di famiglia (mio marito lavora in Australia), devo far ricorso all'aspettativa per il ricongiungimento del coniuge all'estero. Siccome ho bisogno di sapere bene quali sono i termini di tale aspettativa (enti differenti mi dicono cose differenti), circolano come sempre tante voci, ho bisogno di trovare le segunti leggi: Leg. 11/02/1980 n. 26 e Leg. 25/06/1985 n. 333 e l' art. 15 comma 7 del Ccnl Scuola 2002/2005. Vi sarei davvero grata se mi poteste dare una mano a trovarla o dirmi cosa devo fare o a chi rivolgermi, visto che non ho avuto fortuna nella ricerca sul vostro sito (sottolineo che non sono molto ferrata col Pc).

Il contratto della scuola c'è senza alcun dubbio (lo trova addirittura nella home page). Le altre leggi purtroppo no.

Sono un docente di ruolo a tempo indeterminato e ho prodotto per l'anno 2004/2005 la domanda di assegnazione provvisoria con le precedenze previste dalla legge104/92: la domanda non è stata accolta. Ho diritto a godere dei tre giorni di permesso mensili (se ancora sono previsti!)?

Ritengo di sì, se l'handicap ha caratteristiche di gravità.

Dove posso trovare chiarimenti per la documentazione da presentare a scuola a settembre?

A scuola non c'è da presentare nessuna documentazione particolare.

Sono un vostro lettore assiduo, insegno nella scuola elementare e mi piacerebbe sapere se la riforma partirà e come a partire da settembre p.v.

Partirà... dicono che partirà. Come? Sicuramente male.

Sono docente in ruolo nella scuola secondaria di primo grado. Mia moglie non lavora ed abbiamo avuto una figlia lo scorso 31 maggio. Posso chiedere un'aspettativa per l'anno 2004-2005? A quanto tempo ammonta? E' retribuita totalmente? Fa riferimento all'anno scolastico o all'anno solare? Dove posso trovare i termini della legge relativi? Grazie

Può usufruire delle agevolazioni previste per i lavoratori padri, ai sensi di quanto stabilisce il d. l.vo 151/2001, che può scaricare anche dal ns. sito.

Quesito: un docente può insegnare nella classe in cui c'è il figlio della sorella?

Sì.

Gentile prof. Santoro, non avendo ricevuto alcuna risposta in merito a un mio dubbio (forse perchè non ho saputo spedire la mia e-mail in quanto è da poco che uso la posta elettronica, o perchè Lei ha preso le ferie, o perchè ha dato la precedenza ad altri che proponevano quesiti più urgenti - sono comunque consapevole che una sua eventuale risposta sarebbe solo una cortesia nei miei confronti) le sto presentando nuovamente il mio problema. Sono un'insegnante elementare a tempo indeterminato che, avendo adottato una bimba di pochi mesi, sta godendo del congedo per maternità (astensione obbligatoria) che ha avuto fine il 15 agosto. Il Dirigente scolastico mi ha concesso le ferie fino al 31 agosto (cioè meno di 15 giorni) sostenendo che si possono fruire fino a tale data (periodo di sospensione dell'attività didattica) o durante il periodo natalizio (che si rimane comunque a casa) e quindi perdo la possibilità di godere dei rimanenti giorni di ferie. Poichè per legge sono un diritto irrinunciabile come credo lo sia l'astensione obbligatoria, mi chiedevo se era possibile ottenere i rimanenti giorni di ferie nel mese di settembre considerato che gli alunni ancora non frequentano.

No. Ha ragione il dirigente scolastico, secondo me.

Gentili amici di "Educazione e Scuola", noto un po' di incertezza nelle scuole riguardo l'iscrizione degli studenti stranieri che giungono in Italia avendo già frequentato qualche anno di scuola superiore, specialmente da paesi non Ue. Si tratta di casi sempre più numerosi, mentre finora c'erano solo studenti della scuola dell'obbligo. Qual è la normativa di riferimento per uno studente che non si limiti a fare un anno in Italia ma sia intenzionato a conseguire il titolo finale?

L'ordinanza annuale sulle iscrizioni mi pare sia il riferimento normativo obbligato. Per altro, non occupandomi di queste questioni, ho una conoscenza parzialissima dell'argomento.

Gentilissimo Santoro desidererei accertare se il Vicario dell'Istituto ha diritto al semi-esonero rispetto alla legge finanziaria 350/2003 art. 88. Il nostro Istituto ha n. 31 classi e funziona su tre plessi scolastici, di cui due ubicati in uno stesso cortile (anche se distanti circa 300 metri 9 e il terzo a circa 800 metri di distanza). Potrebbe avere il semi-esonero anche un altro docente da adibire alla vigilanza del secondo plesso?

Art. 88: "1. Nei confronti di uno dei docenti individuati dal dirigente scolastico per attività di collaborazione nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, a norma dell’art. 25, comma 5, del D.Lgs 30 marzo 2001, n. 165 e dell’articolo 31 del CCNL 24 luglio 2003, può essere disposto l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento sulla base dei criteri indicati nei commi successivi.
2. I docenti di scuola materna ed elementare possono ottenere l’esonero quando si tratti di circolo didattico con almeno 80 classi.
3. I docenti di scuola media, di istituti comprensivi, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e di istituti comprensivi di scuole di tutti i gradi di istruzione possono ottenere l’esonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno 55 classi, o il semiesonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno 40 classi.
4. L’esonero o il semiesonero dall’insegnamento può essere anche disposto sulla base di un numero di classi inferiore di un quinto rispetto a quello indicato nei precedenti commi, quando si tratti di scuole o istituti funzionanti con plessi, sezioni staccate o sedi coordinate.
5. Negli istituti e scuole che funzionino con sezioni staccate o sedi coordinate, fermo restando i criteri sopra indicati, l’esonero o il semiesonero può essere disposto nei confronti dei docenti addetti alla vigilanza delle predette sezioni staccate o sedi coordinate anche se essi non siano tra i docenti individuati dal primo comma."

Gentile prof. ho scoperto ora questo spazio e devo  farle i complimenti perché nell'applicazione della normativa ci sono tanti dubbi. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia. Questo è il mio dubbio: un insegnante con contratto part- time può avere l'assegnazione di una funzione strumentale e quindi accedere al fondo d'istituto? Il nuovo contratto 2002/2005 mi sembra che non lo escluda.

Sì, non lo esclude.

Gentile prof. ho scoperto ora questo spazio e devo farle i complimenti perché nell'applicazione della normativa ci sono tanti dubbi. La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia. Questo è il mio dubbio: un insegnante con contratto part- time può avere l'assegnazione di una funzione strumentale e quindi accedere al fondo d'istituto? Il nuovo contratto 2002/2005 mi sembra che non lo escluda.

Sì, non lo esclude, anche se ribadisce all'art. 36, comma 8 che deve essere escluso da attività aggiuntive aventi carattere continuativo.

Un'insegnante che è in servizio di ruolo con contratto part time al 50% ha ricevuto dall'Università la proposta per un assegno di ricerca. L'interessata può continuare il servizio part time previo accordo fra la struttura scolastica e il Dipartimento universitario, tenuto conto che: l'art. 7 comma 5 del Regolamento dell'Università prevede che "la collaborazione avvenga senza orario dilavoro predeterminato" e che l'art. 8, comma 5 recita "non è ammesso il cumulo con proventi derivanti da attività lavorative svolte in modo continuativo o comunque tali da impedire l'esecuzione del programma di ricerca previsto". I fondi con cui l'interessata viene pagata non sono fondi universitari bensì di una Fondazione, ente di diritto privato. Il dubbio mi viene partendo dalla possibilità per gli insegnanti con il 50% di part- time di svolgere altre attività previa autorizzazione del DS di competenza e quindi penserei attenuato il divieto di cumulo e l'incompatibilità di cui all'art. 509 del DPR 297/94.

8, non 9.

La norma che disciplina l'assegno di ricerca prevede l'aspettativa senza assegni (art. 51, c. 6 della legge 27/12/97, n. 449), tuttavia si potrebbe valutare la questione da un' altro aspetto, quello del part-time al 50%, pertanto per il restante 50% il dipendente potrebbe accettare un altro contratto di lavoro di tipo privato, tantomeno è un' attività di lavoro subordinato l'assegno di ricerca sia  pur disciplinato da precise norme. Data l'eccezionalità della situazione si potrebbe autorizzare la docente a svolgere sia l'attività didattica che la ricerca specificando che tale attività non andrebbe in contrasto con il regolare svolgimento del servizio? Vi sarei grata per la risposta.

Il problema non dovrebbe essere posto tanto dalla scuola, bensì dall'università, ai sensi dell'art. 8 del regolamento da lei citato. Il regime di part-time autorizza il lavoratore ad avere altro rapporto di lavoro subordinato, per cui la scuola nulla potrebbe opporre per impedirlo.

Salve, sono un collaboratore scolastico a td. Vorrei cortesemente sapere se la scelta della sede o plesso a noi cs a td spetta per anzianità di graduatoria, per continuità (sempre se uno riesce ad averla io ho cambiato 5 scuole in 5 anni), o decide il DS? La pregherei di risolvermi questo dilemma poichè cambiando tutti gli anni, mi trovo sempre ad essere il fanalino di coda anche se da graduatoria questo non risulta.

La materia è regolata dal contratto di scuola tra dirigente scolastico ed RSU. Se ne faccia consegnare copia.

Gent. Pino, sono una docente immessa in ruolo nell'A.S. 2001/02 nella scuola elementare, come vincitrice di concorso. Sono stata immessa in ruolo per il nuovo anno scolastico (2004/05) nella scuola secondaria di primo grado, come vincitrice di concorso, nella mia provincia di residenza. Ho quindi lasciato la titolarità nella scuola elementare. Pur avendo superato il periodo di prova nella scuola primaria, dovrò rifarlo in quella secondaria?

Sì.

Consisterà solo nel prestare servizio per 180 giorni o prevede anche il periodo di formazione?

La prima che hai detto.

Essendo in gravidanza e non potendo probabilmente completare il periodo dei 180 giorni, posso rimandare l'anno di prova?

Certo.

Gent. Sig. Cirillo

Cirillo?!

in questi giorni che mi sembrano ancora di confusione, di polemiche avrei bisogno, se possibile, di chiarimenti. Lavoro alla scuola dell'infanzia, e il 1° sett. avrò il C.D.U., è possibile che a noi docenti ci venga chiesto di divenire tutor?

Direi di no, visto che manca la sequenza contrattuale prevista dall'art. 43 del CCNL

Esiste ancora la funzione di coordinamento, l'insegnante capogruppo? Eventualmente quali sono le competenze, diritti/doveri dell'insegnante tutor alla scuola dell'infanzia??

Al momento non esistono.

Come agire di fronte ai bambini che frequenteranno la scuola da settembre ma compiranno i tre anni alla fine di gennaio 2005? Il comune cosa deve fornire? Quali nuove competenze dobbiamo avere noi insegnanti? Sono previsti nuovi corsi di formazioni e cosa prevede economicamente il contratto? (non ancora firmato!). Mi scuso per le molteplici domande.. La ringrazio e attendo fiduciosa risposte.

E' la Moratti che si deve preoccupare di attuare la Sua controriforma, per cui aspetti fiduciosa le indicazioni della ministra.

Sono un'insegnante di inglese in una scuola media. Per quanto riguarda la riforma, nella mia scuola non è stato programmato assolutamente niente. Tutto resterà come lo scorso anno scolastico con l'unica eccezione che noi docenti di inglese perdiamo 2 ore nelle due prime. Il preside ha deciso che ci utilizzerà su 9 ore residue e per le rimanenti ore si faranno supplenze (ore eccedenti). Non mi pare che le cose debbano andare proprio così! Mandatemi qualche consiglio\chiarimento. Grazie

E come dovrebbero andare, secondo lei, le cose?

Gentile Prof. Santoro, La ringrazio anticipatamente per la sua comprtenza e per la sua gentilezza e la pregherei di volermi inviare copia di un contratto integrativo d'istituto, tenendo conto del CCNL 2002-2005 ed eventualmente della legge n. 53 del 28-03-03.

Non so a che cosa lei faccia riferimento, cara collega. Come faccio ad inviarle infatti il contratto integrativo del suo istituto, che per altro nemmeno conosco?

Gentilissimo Pino, sono un docente a T.D. delle superiori e vorrei chiederti un chiarimento sui congedi parentali. Mia moglie dovrebbe partorire un bambino tra la fine di Novembre e l’inizio di Dicembre, quindi quale è il periodo di astensione obbligatoria? E’ vero che anche il padre lavoratore ha diritto all’astensione dal lavoro, e se si in che termini? Durante il periodo di astensione obbligatoria, posso richiedere dei giorni retribuiti (congedi parentali?) per stare vicino mia moglie ed accudire mia figlia di 4 anni? Il discorso vale anche se mia moglie non lavora?

Ti mando un libello sull'argomento.

Ti ho già scritto tempo fa, e come anche tu mi hai confermato il mio avvocato ha presentato denuncia di mobbing...

Non ricordo il caso...

Poiché anche per ora sono ancora assegnata alla didattica mi sono preoccupata di controllare le ultime circolari per conoscere, possibilmente al meglio, quali sono i documenti e le tasse che gli alunni devono presentare; ho letto che, oltre alle varie autocertificazioni, debbono presentare il certificato medico per l’attività sportiva non agonistica e devono pagare (con l’obbligo scolastico al 2° anno) la tassa di iscrizione all’Istituto superiore ccp 1016 circa 6 euro (ex L.10.000), tale tassa (ricordavo che mio figlio la pagò all’atto dell’iscrizione dieci anni fa) non è stata fatta pagare almeno negli ultimi 6-7 anni. L’ho fatto presente al DSGA pro-tempore nel mese di agosto chiedendo come regolarmi dato che i diplomati stavano venendo a ritirare il diploma e mi ha risposto di lasciar perdere; i colleghi mi guardano un poco storto.. chi te lo fa fare mi dicono?

Lo penso anch'io.

Ecco allora che io mi chiedo: di chi è la responsabilità per tali omissioni? E’ davvero inutile cercare di saper leggere le varie circolari? E' davvero così sbagliato voler cercare di lavorare in modo più o meno consapevole o davvero il mio modo di lavorare è stupido e non serve voler “salvare” l’italia come mi accusano cercando di applicare le norme? Hanno conseguito il diploma alunni che non hanno MAI presentato la domanda di iscrizione al 5° anno né tantomeno pagato tasse e contributi: ne feci a giugno l’elenco e lo feci protocollare a scanso di responsabilità. Mi trovo ora con circa 50 alunni inseriti nelle nuove classi e che hanno presentato solo la prescrizione... non hanno regolarizzato o fatto l’iscrizione per il nuovo anno, non hanno presentato il titolo di studio né versato le tasse ed i contributi: che devo fare?

Lo segnali al dirigente della sua scuola.

Gentile Redazione, avrei un quesito da sottoporvi: un contratto di part time verticale nella scuola media è compatibile con il ruolo di tutor? E si può essere obbligati ad assumerlo? personalmente sarei in grande difficoltà perché mi sembra di capire che richiederebbe la disponibilità a fare parecchie ore in più, mentre chi sceglie il part time ha esattamente la necessità opposta.

La materia è oggetto di una specifica trattativa sindacale, aperta ai sensi dell'art. 43 del CCNL, per cui aspettiamo di conoscerne gli esiti per saperne di più.

Egregio prof. Santoro, sono un'insegnante elementare di ruolo da diciotto anni, negli ultimi cinque ho lavorato sempre nello stesso plesso. Ora una collega, con pochi anni di servizio, ha ottenuto il trasferimento usufruendo della precedenza come soprannumeraria che rientra nella sede di titolarità e contemporaneamente è passata dal posto di sostegno al posto comune. Nel circolo ci sono stati tre pensionamenti, di cui due nella mia sede di servizio (dove c'è stata anche la contrazione di un posto) e uno in un altro plesso. Ora la collega intende avvalersi della Legge 104 (per il genitore) e avanza la pretesa di lavorare nella mia sede di servizio e di mandarmi in un altro plesso. E' una pretesa legittima?

La materia è regolata dal contratto di scuola, che la prego di visionare per sapere quali sono i suoi diritti.

Gent.mo prof. Santoro le scrivo perchè ho chiesto al mio preside come spese di autoaggiornamento il rimborso delle tasse universitarie (mi sono laureata a marzo in lettere classiche) e per la seconda volta mi è stato negato. Le avevo già scritto tempo fa per questo motivo e mi aveva detto che avrei dovuto impugnare il provvedimento presentandolo al giudice del lavoro. Mi può dare maggiori dettagli, consigliandomi come muovermi?

Guardi che non è più previste alcun rimborso per le spese di autoaggiornamento.

Vorrei anche sapere come si fa a decidere chi debba essere funzione strumentale, cioè, lo stabilisce il dirigente, il collegio o che altro?

Il collegio.

Spett.le Redazione vorrei, se posibile, sapere se esistono norme o circolari che chiariscono la posizione del docente quando le classi a lui assegnate non sono presenti in istituto (sia per assenza collettiva sia perchè in visita di istruzione). Ovvero vorrei conoscere se, in tale evenienza (assenza delle classi), il docente è obbligato a sostituire in classi diverse dalle sue i colleghi assenti per malattia e quelli nominati accompagnatori.

Certo. Per altro spetta al singolo istituto definire le modalità di utilizzo del personale disponibile, alla luce sia del regolamento sull'autonomia che della contrattazione di scuola.

Caro Pino, scrivo per avere informazioni sulla tutela della privacy; da quest'anno posso beneficiare della legge 104 per mia madre; mi sono stati dati dalle commissioni competenti prima un certificato generico, dopo alcuni mesi un certificato molto particolareggiato, dove vengono indicati tutti i problemi di salute di mia madre. Ora devo presentare queste certificati in segreteria e questi dati saranno di dominio pubblico; ci sono cose che non vorrei far sapere (in questo ufficio lavorano anche persone del mio paese); per beneficiare dei 3 giorni mensili (in caso di bisogno) devo assolutamente presentare questi documenti. Posso presentare il certificato generico, invece di quello particolareggiato? Oppure posso fare un'autocertificazione? Avevo letto un articolo sulla Tecnica della scuola dove le scuole dovevano adottare le necessarie misure per la tutela della privacy, sia per gli alunni che per i docenti. Anche nel certificato medico di un docente, non viene più indicato il tipo di malattia, ma solo il numero di giorni di riposo. Grazie mille per cortese attenzione e per tutte le volte (numerose) che mi hai risposto.

Per usufruire dei permessi devi produrre la documentazione medica alla scuola, la quale naturalmente è tenuta a garantire la tutela della privacy.

Sono un'assegnista di ricerca presso l'università di Messina. Da pochi giorni ho ricevuto l'immissione in ruolo nella scuola secondaria ed ho inoltrato la richiesta di congedo per motivi di studio al dirigente. Vorrei capire se è possibile rinunciare all'importo della borsa di studio erogata dall'Università di Messina, pur continuando a svolgere l'attività di ricerca e rimanendo collocata in congedo straordinario. Vi scrivo questo perchè vorrei sapere se anche noi assegnisti possiamo godere degli effetti delle modifiche alla Legge n°476 del 13-08-84 art. 2 apportate dalla legge finanziaria del 2002 n° 448 del 28-12-01-art.52 comma 57.

Io ritengo di sì.

Caro Pino, sono di ruolo da ieri e già cominciano le magagne! Ti espongo rapidamente: lo scorso anno il CSA di Ancona mi ha riconosciuto le cosiddette 150 ore per motivi di studio dovendo frequentare un master a Bologna da gennaio a dicembre 2004. Ho fatto la richiesta in qualità di supplente con incarico annuale di 13 ore conferito dal CSA di Ancona sulla mia classe di concorso A057; i permessi mi sono stati concessi in proporzione alle ore di servizio e quindi risultano circa 108 ore totali; fino a giugno scorso ne ho utilizzate solo 8. Dal 1° settembre sono di ruolo su posto di sostegno a Venezia area disciplinare 03, chiamato dalla graduatoria di merito dell'ordinario in Veneto per la A057. Ho chiesto al CSA di Venezia come farmi riconoscere le ore di permessi residue per poter ultimare il master entro l'anno 2004 ma la funzionaria mi ha detto che, avendo chiesto i permessi quando ero supplente, la loro fruizione è terminata con l'incarico cioè a giugno scorso e che l'unica soluzione per me è sistemare l'orario di lezione e parlare con il preside della scuola. A me sembra impossibile che diventando di ruolo debba perdere un diritto che mi è stato riconosciuto per quanto in qualità di supplente! Nella mia regione sul contratto integrativo non si parla di casi come il mio; in Veneto non so. Mi sai dire se secondo te posso continuare ad usare i permessi residui e quale è la normativa da far leggere ai funzionari veneti se dovessi aver ragione?

Penso che tu abbia torto, e ragione l'amministrazione.

Se dovessi proprio aver perso il diritto ai permessi, il preside della scuola può concedermi qualcosa di simile?

No.

Tieni conto che la frequenza è il mercoledì pomeriggio (quando non dovrei avere lezione), tutto il giovedì e tutto il venerdì; inoltre non posso usare il giorno libero perchè è unico per tutti e coincide con il sabato.

Non penso che nessuna modalità organizzativa interna possa risolvere il tuo problema, ahimè!

Inviate le vostre richieste a:
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