FAQ/32
Domande e Risposte sulla
RSU
Buongiorno alla redazione. Sono docente di
educazione musicale e in atto sto frequentando una scuola di
musicoterapia, per cui a volte avrei necessità e desiderio di
partecipare a convegni o seminari organizzati in questo settore.
Desidero, quindi, avere chiarimenti sulla possibilità di
assentarmi da scuola per parteciparvi. Ovviamente mi riferisco a
congedo retribuito. Io sono entrata di ruolo nel 1985, ammesso che
questo sia importante per maturare eventuali diritti. Grazie per
l'attenzione.
Può usufruire delle cinque giornate di
permesso retribuito per partecipare ad iniziative di aggiornamento,
più gli eventuali nove giorni per motivi personali o
familiari. Altro il CCNL non prevede.
Egregio dott. Santoro, Le scrivo per
sottoporLe un quesito circa la settimana corta. Abbiamo
deciso di sperimentare la settimana corta nella nostra scuola ma
alcuni colleghi ritengono che ciò sia impossibile.
Innanzitutto abbiamo calcolato il monte ore annuale per
ogni classe (per esempio, per una classe che tradizionalmente fa 36
alla settimana dovrà fare 36x33= cioè 1188); dopo
abbiamo tolto tutti i sabati e le festività indicate dal
calendario regionale e calcolato il numero dei giorni per le
attività didattiche (= 190 giorni). Succesivamente, abbiamo
calato il monte ore annuale (esempio 1188 della classe x ) nei 190
giorni di attività didattiche. Ciò comporta un recupero
di ore da effettuare nel pomeriggio (ad esempio, 60 ore con
sportelli didattici, attività interdisciplinari, area del
progetto....). Alcuni colleghi ritengono che la settimana corta sia
impossibile, poichè togliendo tutti i sabati da settembre a
giugno non si raggiunge il numero di 200 giorni. Le chiedo se
può darmi conferma di questo: precisamente nonostante il monte
ore annuale venga rispettato (visto che si attivano anche
attività didattiche pomeridiane), la settimana corta non
è praticabile in quanto bisogna comunque rispettare il numero
minimo di 200 giorni di lezione.
No. Il vs. calcolo mi sembra
corretto.
Sono una docente con contratto a tempo
indeterminato nella scuola elementare in un Circolo Didattico di 6
Plessi. Sulla base della nuova organizzazione scolastica, in alcuni
Plessi del Circolo si sono determinati dei nuovi posti; solo nel
Plesso dove io insegno, si è verificata la contrazione di un
posto: come determinare il docente che deve essere spostato su altro
Plesso del Circolo? A quale graduatoria bisogna fare
riferimento?
I criteri devono essere definiti in sede di
contrattazione integrativa di istituto tra dirigente ed
RSU.
Poiché non c'è alcuna richiesta di
spostamento volontario, è uno "spostamento"
d'ufficio? Valgono le esigenze di famiglia? Gradirei conoscere la sua
opinione a riguardo, cortesemente accompagnata da
legislazione.
Art. 6 del CCNL della scuola.
Egregio Prof. Santoro le volevo chiedere: un
docente che si vuole sposare il 10 maggio (data matrimonio) ad
esempio, è costretto a far decorrere i 15 gg di matrimoniale
dal 10 maggio (giorno matrimonio - dal 10 al 24 maggio) oppure
può per es. chiedere i 15 gg dal 5 maggio (dal 5 al 19
maggio)?
L'unica cosa importante è che la data del
matrimonio sia ricompresa nei 15 giorni.
Gent.mo Prof. Santoro, sono un docente di ruolo
ordinario e, dovendo chiedere un periodo di congedo parentale di
circa 4 mesi alla fine dell'anno scolastico, Le chiedo se esiste una
data limite oltre la quale al rientro resterei a disposizione della
scuola anzichè riprendere l'attività di insegnamento
nelle classi.
Trova nel CCNL l'indicazione che
cerca.
Gentil.mo prof. Santoro, sono un insegnante
specialista di lingua inglese nella scuola
elementare. Vorrei
cortesemente sapere se è ancora valido il D.M. 28/6/91 che
all'art. 4 stabilisce che l'insegnante specialista può vedersi
assegnare "non più di 7 classi". Ormai sono tre anni
che me ne assegnano 10, 11 o 12 a discrezione del dirigente
scolastico; a volte le ore di inglese sono 2 per ogni classe, a volte
tre, a volte una!!
Sì, tale disposizione resta ancora in
vigore.
Vorrei inoltre sapere se è obbligatorio il
famoso "portfolio" anche per la lingua straniera; se
è così io che ho 230 alunni dovrei preparare 230
portfoli, probabilmente la notte!
Lo dovrà fare il tutor, quando ci
sarà, se ci sarà!
Caro Pino, FINALMENTE sono passata di ruolo nella
scuola elementare. Ho una bambina di cinque mesi, pensavo di aver
diritto al permesso per allattamento solo sino ai sei mesi, oggi
invece alcune colleghe mi hanno detto che ne ho diritto - con
retribuzione al 100 per 100 - fino al compimento del primo anno di
vita della piccola. Sapresti dirmi se hanno ragione
loro?
Ti mando un libercolo sulle assenze del personale
della scuola.
Quesito: un mio collega di matematica (scuola
media) non vuole insegnare nella classe prima perchè secondo
lui in base alla riforma (art. 11) non ha la possibilità di
chiedere trasferimento per almeno tre anni. E' vero? Secondo una mia
interpretazione la continuità la dovrebbe assicurare il tutor
e non tutto il consiglio di classe.
Anch'io la penso come lei.
Caro Pino, spero tu possa illuminarmi a proposito
di un quesito per me di fondamentale importanza (come crede chiunque
si rivolga a te per un parere). Sono stato immesso in ruolo in
Sardegna, ad Oristano, su cattedra di Inglese scuola media inf., il
23 settembre del 1999. Fra pochi giorni saranno passati cinque anni e
non ho ancora presentato domanda per il riconoscimento del servizio
agli effetti della carriera. Qualcuno mi ha detto che superati i 5
anni tale servizio si perde. È vero? Se sì, si conta a
partire dal giorno in cui si è firmato il contratto, o dalla
decorrenza giuridica, abitualmente retrodatata al primo giorno
dell'anno scolastico (nel mio caso al primo settembre 1999)? O si
contano gli anni a partire dal primo successivo all'anno di prova,
come qualcun altro mi ha detto?
La domanda si produce dopo aver superato l'anno di
prova.
Spero questa storia dei cinque anni non sia vera,
ma temo il contrario. Domanda collegata alla prima: il motivo del
ritardo è legato ai tentativi, finora vani, di farmi
rilasciare dal Ministero degli Affari Esteri i fatidici sei
certificati per servizio pre-ruolo, quiescenza, ecc. per un anno
scolastico di servizio nella scuola statale italiana di Mogadiscio
(1989/1990). Tale scuola fu saccheggiata nel lontano 1991 e da allora
non è mai stata riaperta, per problemi di sicurezza ancora
irrisolti. Questo il motivo per cui chiedo periodicamente al MAE.
Oggi mi hanno detto che anche se riuscissero a fornirmi quanto mi
serve, i tempi sarebbero comunque lunghissimi. Cosa posso fare per
non incappare nella temuta prescrizione? Posso presentare una domanda
incompleta, ovvero con il semplice certificato di servizio rilasciato
all'epoca dalla ancora in vita scuola di
Mogadiscio?
Presenta la domanda con la documentazione in tuo
possesso.
Egregio prof. Santoro, vorrei sottoporle questo
quesito riguardante un caso di pensione con part-time. Una docente di
scuola elementare è andata in pensione con part time a partire
dal 1° settembre 2004. Poiché l'anno scorso insegnava
matematica in 2 prime ha il diritto per quest'anno - secondo il
principio della continuità didattica - di mantenere una delle
sue due classi (seconda)? Tenga conto che è la prima nella
graduatoria di istituto ma che ci sono delle docenti trasferite
quest'anno nel suo istituto che ambirebbero alla sua cattedra.
Spero che potrà essermi di aiuto o segnalarmi a chi
rivolgermi.
L'assegnazione alle classi viene disposta dal
dirigente scolastico sulla base delle proposte del collegio dei
docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di
istituto.
SONO UN DOCENTE DI RUOLO VORREI SAPERE SE E'
POSSIBILE RICHIEDERE UNO O DUE ANNI DI ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI
PER POTER SVOLGERE UN ALTRA ESPERIENZA LAVORATIVA E POI RIENTRARE IN
SERVIZIO COME DOCENTE E RIPRENDERE LA CARRIERA SCOLASTICA DA DOVE LA
SI ERA LASCIATA?
La materia è regolata dall'art. 18 del CCNL,
al cui lettura prontamente la rinvio.
Sebbene non sancita dalle norme, ritengo che sia
incompatibile la doppia funzione di un docente che da un lato
rappresenta i lavoratori nella RSU e dall'altro è stato
designato dal dirigente scolastico come responsabile del servizio di
prevenzione e protezione. Peraltro non si comprende nella riunioni
relative alla sicurezza questo docente quale ruolo debba svolgere dal
momento che da un lato rappresenta il DS come responsabile e
dall'altro i lavoratori. Come fare per eliminare questa evidente
incompatibilità.
A mio avviso non esiste.
Sono una insegnante di scuola
media usufruisco quest'anno del part time per 9 ore settimanali
è possibile sapere dove reperire la normativa riguardante il
partime della scuola.
La materia è disciplinata dal CCNL della
scuola, che puoi consultare anche sul ns. sito.
Ho ottenuto il passaggio dal ruolo di personale
educativo a quello di docente elementare. Ora mi trovo a scegliere un
posto (CLASSE, PLESSO) nell'ambito del circolo (ce ne sono diversi)
assieme ad un'ALTRA DOCENTE elementare trasferita da fuori provincia.
Io ho 10 anni di servizio come educatrice e punteggio 104 in
graduatoria. Lei ha 5 anni di servizio come docente elementare e non
so che punteggio. Chi ha la precedenza? Quale legge stabilisce chi
sceglie prima? Grazie per l'attenzione.
Lo stabilisce il contratto di scuola, ai sensi
dell'art. 6 del CCNL.
Carissimo Professor Santoro, spero che lei possa
aiutarmi a capire alcune cose. Sono una supplente di scuola
elementare. Non ho un punteggio alto quindi mi accontento di lavorare
solo due o tre mesi l'anno. Adesso mi trovo al secondo mese di
gravidanza e vorrei avere informazioni su congedi parentali,
trattamento economico e punteggi. Grazie.
Le mando il famigerato libercolo.
Sono insegnante di ruolo scuola secondaria per la
disciplina A017 (discipline economiche e aziendali), della provincia
di Cagliari, classe di concorso in esubero; al termine dellanno
scolastico 2003/2004 sono stata dichiarata sovranumeraria e subito
dopo DOP. Avrei necessità di conoscere la procedura da seguire
per poter chiedere laspettativa ai sensi dellart. 18
punto 3 (per motivi di lavoro presso altra amministrazione pubblica)
del CCNL 200/2005. In particolare vorrei sapere a chi devo rivolgere
la domanda, al dirigente scolastico dellistituto presso il
quale sono stata utilizzata, oppure al CSA? quali documenti vanno
prodotti e quali altri adempimenti sono previsti? Lorgano
destinatario della mia domanda (CSA o dirigente scolastico) quali
obblighi ha nei miei confronti, entro quanto tempo mi deve dare
risposta?
Le invio un libello sulle assenze, così si fa
un'idea.
Buonasera, sono una collaboratrice scolastica e
rappresentante RSU, sono stata eletta rappresentante sulla sicurezza,
ho varie domande da porre ma non trovo nessuna risposta in merito.
Nell'istituto dove sono in servizio, il municipio di competenza (lo
stabile è del Comune) si stanno svolgendo opere di
ristrutturazione riguardanti la pavimentazione esterna dell'entrata
principale. Tutto ciò a pochi gg. dall'inizio dell'a.s.
All'interno dello stabile si svolge l'installazione di un
montacarichi per dare la possibilità ai portatori di handicap
di scendere in mensa o per andare in giardino. Anche questi a pochi
gg. dal 16 c.m. Dal mese di maggio c.a., vi è una ditta di
elettricisti sempre del municipio di competenza, che hanno e stanno
cambiando i quadri luce.Tutto questo è ancora in
lavorazione. Perché si cambiano solo i quadri e non le prese
nelle aule che sono pericolose?
Lo segnali.
La sottoscritta vorrebbe sapere cosa può
fare in merito soprattutto per la sicurezza degli alunni e del
personale tutto, visto l'avvicinarsi dell'inizio dell'anno scolastico
2004/2005.
Non sta a lei svolgere alcun ruolo attivo in tal
senso: deve limitarsi a segnalare eventuali problemi al capo
d'istituto, che ha il compito di provvedere.
Navigando ho trovato questo sito che non
conoscevo e che trovo cosi' ricco: mi sarà di grande
utilità e lo segnalero' ai colleghi. Ne approfitto da subito
per chiedervi informazioni sulle funzioni obiettivo all'estero:
esistono ancora?
Sì.
Quali novità al
riguardo?
Quelle contenute nel nuovo CCNL, che può
scaricare anche dal ns. archivio.
Caro Pino Santoro, le scrivo per esporle due
quesiti legati all'assegnazione di insegnanti ai plessi:
1. il diritto ad
ottenere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio di
un'insegnante che usufruisce dei benefici della legge 104/92, in
quanto genitore di una ragazza in situazione di handicap, vale anche
per l'assegnazione a plessi che si trovano nello stesso
comune?
Ritengo proprio di no, anche se deve essere il
contratto di scuola a stabilirlo.
2. nell'assegnazione dei docenti ai plessi,
può essere considerato anche il punteggio relativo
all'avvicinamento al coniuge?
Può essere considerato tutto, ma deve essere
il contratto tra dirigente ed RSU a recepirlo.
Gent.mi, sono un insegnante in servizio
presso una scuola media statale della provincia di Verona.
Vorrei avere qualche ragguaglio in proposito a normative (se
esistono) che prevedano l'utilizzo di sponsor per attività e
progetti organizzati dalla scuola. In altre parole, è
possibile chiedere sovvenzioni a ditte private o esercizi
commerciali allo scopo di promuovere e finanziare
attività didattiche?
Sì, sulla base dell'autonomia finanziaria di
cui godono gli istituti scolastici.
Potenziare fondi scolastici per uscite didattiche
o visite guidate destinati agli allievi con difficoltà
economiche?
Sì.
In molti casi la scuola non può far
fronte alle spese o garantire un finanziamento per intero. Avrei
bisogno di conoscere quale eventuale normativa preveda la
possibilità di allargare la collaborazione con finanziamenti
privati.
Prenda visione del nuovo regolamento di
contabilità.
Sono una docente incaricata come Collaboratore
del Dirigente. In questi giorni ci siamo posti il problema seguente:
si può elaborare il verbale del Collegio dei docenti (come
pure di tutti gli altri organi collegiali) in formato elettronico e
non su supporto cartaceo? Anche su supporto elettronico se ne
può garantire la sicurezza, utilizzando una password di
accesso e il formato pdf per impedire manipolazioni.
Secondo me nulla osta.
C'è un riferimento normativo in
merito?
Non lo conosco.
Mia figlia è nata il 3 Agosto. Vorrei
sapere se posso usufruire durante questo a.s. di 1 mese di astensione
facoltativa (retribuito al 100%) e di un ulteriore mese (sempre
retribuito al 100%) di malattia della bambina. Per il 2° e 3°
anno di vita a cosa si ha diritto (retribuito al
100%)?
Le mando il famigerato libercolo.
Quali criteri adottare per individuare il docente
con funzione tutoriale, in un collegio agguerrito?
Non si deve proprio individuare,
stante l'assenza della contrattazione.
Da contatti avuti con colleghi della mia
provincia, la Puglia, ho avuto modo di notare che i Dirigenti
Scolastici di parecchie scuole non osservano in alcuni casi le
indicazioni normative previste dal contratto perchè sostengono
siano in dissonanza con quanto previsto dalla Riforma Moratti. Ora
non sto ad enucleare le incoerenze relative alla figura del tutor non
prevista dal Contratto, o a loro parere,non retribuire più la
flessibilità, ecc., ecc., tuttavia chiedo a TUTTO il
Sindacato dei lavoratori MUOVETEVI!!! Mi sembra di essere ritornati
al Feudalesimo ogni Vassallo (DIRETTORE REGIONALE) pur di far
rispettare gli ordini dell'Imperatore (MINISTRO...), permette ai
Valvassini di agire in AUTONOMIA nel proprio Feudo (istituzione
scolastica). La Figura del docente è stata svuotata da ogni
valenza formativa, che l'aveva caratterizzata da Socrate in poi. Ma
qualcuno non ha anche detto :-- Attenti all'ira del
mansueto? In altre parole, l'IMPERATORE ricordi che nelle nostre mani
sono le menti dei giovani cittadini del domani, e noi ora NON NE
POSSIAMO PROPRIO PIU'!!!
Condivido l'esasperazione. Una sola chiosa:
più che affidare il proprio destino e la propria
dignità professionale al sindacato, perché non pensare
di tutelarla direttamente attraverso una presa di coscienza
collettiva che preveda forme di protesta clamorose tanto quanto
quelle che hanno per esempio caratterizzato la stagione del
"concorsone"?
Salve! Sono molto contenta di essere venuta a
conoscenza del vostro sito che, essendo un'insegnante, ho subito
utilizzato come homepage. Mi chiedo se potete aiutarmi. Mi sono persa
nel mare legislativo che poco so capire per cercare qualche legge o
decreto che mi consenta di capire quante ore debbo fare di italiano
piuttosto che di matematica o altre materie, in una scuola
elementare, visto che a quanto pare dobbiamo rassegnarci alle 30 ore
anche se per adesso è sospesa la figura del tutor. Esiste un
orario disciplinare che almeno mi indichi i minii orari da
fare?
No? La questione è rimessa alla decisione del
collegio dei docenti in occasione della redazione del
POF.
Egr. sig. Santoro, sono insegnante di educazione
fisica di un istituto comprensivo in provincia di Lecco, e come
tantissimi altri miei colleghi abbiamo lavorato in
progetti e commissioni regolarmente deliberate dagli
organi competenti nell'anno scolastico passato ma rischiamo di
non vedere un euro in quanto a tutt'oggi le organizzazioni sindacali
territoriali e una parte delle RSU dell'istituto si rifiutano,
nonostante gli inviti e le convocazioni ufficiali del DS, a
chiudere la contrattazione di istituto per vecchie ripicche e
questioni personali con il capo di istituto: se la situazione dovesse
perdurare, cosa di cui siamo tutti convinti, quali strade dobbiamo
percorrere per ricevere il compenso che ci spetta?
Rivolgetevi al giudice del lavoro citando il
dirigente scolastico.
Se nella Scuola Secondaria di Primo Grado il
monte ore complessivo obbligatorio di 891 ore da 60 minuti viene
ridotto a 891 unità orarie da 50 minuti, chiedo se sia lecito
recuperare gli 8.910=10*891 minuti in attività diverse dalle
11 discipline obbligatorie, per esempio per sostituzione colleghi,
attività di drammatizzazione, uso di uno strumento musicale,
recupero...
Sì, secondo me nulla osta, stante quanto
prevede il regolamento sull'autonomia didattica (DPR 275/99).
Gentile redazione, sono un docente di scuola
media che, a giugno scorso, con l'intero Collegio era favorevole ad
adottare un orario di 27 h più le 6 h "facoltative e
caratterizzanti". Avevamo anche deliberato quali discipline
sarebbero state attivate con le 6 ore facoltative, ma nel collegio di
rientro abbiamo saputo che la nostra proposta di attribuire n. 1 h
(delle 6) alla lingua francese (che ne prevede già 2 delle 27)
non ci è stata concessa. Il nostro orario settimanale
sarà perciò di n. 32 h e non più n.33 h. Quale
è il motivo per il quale è stata negata questa
decisione "autonoma" del nostro
Collegio?
Non lo so proprio.
Quali possibilità abbiamo di adottare un
orario con 33 ore settimanali per rispettare l'impegno preso con i
genitori?
Basta una semplice delibera del
collegio.
Sono una docente a tempo indeterminato di lingua
francese presso una scuola media. Nel mese di luglio 2004 sono stata
convocata dalla presidenza, con altre colleghe di inglese della mia
scuola, in merito alla disponibilità ad insegnare solo nelle
prime classi, per il prossimo a/s, la seconda lingua comunitaria per
completare l'orario di cattedra, decurtato per effetto della legge
Moratti. Offro la mia disponibilità (essendo per altro
anche in possesso dell'abilitazione) certa di insegnare le due lingue
nelle mie sezioni. Il primo settembre però.....SORPRESA!!! La
Dirigente ci comunica che dal Provveditorato sono arrivate
disposizioni tali da cambiare completamente lo scenario da me
prefigurato. Per le docenti d'inglese la bella notizia
che insegneranno solo la loro disciplina, nelle loro
sezioni ed integreranno l'ora persa con un'ora opzionale di
laboratorio mentre la sottoscritta: 1) non è più
docente di L1 ma di L2, 2) in quanto tale non può
completare la cattedra con un'ora di laboratorio (opzione) né
tantomeno integrare con l'insegnamento della lingua inglese, 3)
l'unica possibilità che si presenta è il completamento
orario in un'altra sezione aumentando così il carico di
adempimenti individuali nonché di lavoro funzionale
all'insegnamento. Di fronte alle mie perplessità su simili
disparità di trattamento tra docenti della stessa area
disciplinare mi è stato risposto che a settembre nulla si
può cambiare perché gli organici sono stati definiti e
che avrei dovuto pensarci prima. Ma prima quando? Mi chiedo allora:
è lecita questa disparità di
trattamento?
L'utilizzazione del personale è materia
rimessa all'autonoma decisione delle scuole, sulla base anche dei
criteri stabiliti dalla contrattazione di scuola.
La normativa non prevede la possibilità di
organizzare, nell'ambito del POF un'ora facoltativa per qualsiasi
lingua riconoscendo pari dignità a tutti gli apprendimenti
linguistici?
Appunto.
Perché solo la docente di seconda lingua
deve lavorare su tre sezioni? Non sarebbe stato
più corretto convocarmi nuovamente a luglio per
informarmi sui cambiamenti di programma?
La materia è rimessa all'autonoma
determinazione del collegio. Il dirigente dà esecuzione alle
delibere, non decide a prescindere dalle delibere.
Le sarei infinitamente grata se potesse
rispondere alle mie domande. Anche se per quest'anno non c'è
più niente da fare, mi sentirei almeno confortata dall'aver
condiviso la mia amarezza con una persona esperta del settore ed
attenta a tutte le problematiche del meraviglioso mondo della
scuola.
Meraviglioso mondo!? Mah...
Gentile Pino, sono un insegnante di ruolo di
lingua e letteratura inglese dall'87. Desidererei alcune informazioni
sull'anno sabatico, riguardanti la data di scadenza per la richiesta,
l'eventuale retribuzione e i versamenti per la pensione. Potrei
studiare o lavorare in Gran Bretagna per aggiornarmi durante tale
periodo?
Certo.
In caso di solo studio percepirò lo
stipendio?
No. La materia è regolata dal CCNL, alla cui
lettura la rinvio.
Caro Prof. Santoro, ancora una volta chiedo la
sua consulenza. Sono un' assistente tecnico di un'I.P.S.I.A. di
Avellino candidato come RSU e non eletto. Nella mia scuola è
già avvenuta una surroga come RSU nella mia lista io sarei
l'ultimo della lista è possibile visto che il collega che
aveva accettato la surroga attualmente è stato trasferito in
altra istituzione scolastica che avvenga un'altra
surroga?
Certo.
Vorrei sapere se c'è qualche fondamento
normativo che impedisca ad un docente che ha l'incarico di Funzione
strumentale, di accedere ulteriormente al fondo di istituto con la
partecipazione a progetti (educazioni varie o recupero). Può
tale materia essere argomento di contrattazione di istituto?
Certo. Per altro il CCNL non pone alcun divieto al
riguardo.
Buongiorno, sono un insegnante di ruolo nella
scuola superiore. Il mio preside mi ha chiesto di occuparmi della
realizzazione del sito dIstituto, attività che svolgo
anche per altri soggetti. Mi sono stati posti però dei
vincoli: realizzare il lavoro a scuola perché, si sostiene,
tutte le attività aggiuntive devono essere svolte lì.
Questo mi fa problema sia per la limitatezza degli orari di apertura,
sia per linadeguatezza della dotazione hardware e
software.
Si tratta di una vera e propria
stupidaggine!
Il pagamento a ore come
attività di non insegnamento e non in maniera forfaittaria,
alla realizzazione del prodotto.
Va bene.
Mi sarebbe molto utile conoscere da voi se tali
vincoli sussistono. Vi ringrazio molto per il servizio che
svolgete.
La materia è regolata dalla contrattazione di
scuola, di cui dovrebbe prendere visione.
Nella mia scuola abbiamo tre RSU, di cui una
trasferita in altra scuola. Se una si dimette, ne rimarrebbe, di
fatto, una sola. Come si potrebbe svolgere la contrattazione, visto
che non ci sono candidati "non
eletti"?
Si dovrebbe andare a nuove
elezioni.
Sono un insegnante di economia aziendale in ruolo
e in allattamento da febbraio 2004. Dovendo per questo nuovo anno
procedere all'assegnazione delle cattedre per l'a.s. 2004-2005 le
chiedo se è possibile (avendo una cattedra di 18 ore IGEA con
una seconda (2 ore) una terza (7 ore) ed una quinta (9 ore) usufruire
delle 5 ore settimanali di allattamento lasciando le 7 ore della
terza e ricevendo due ore a disposizione. Se non fosse possibile come
posso esercitare il mio diritto?
Si allatta per non più di 6 ore la settimana,
che io sappia.
Spett.le edscuola, nel nostro istituto
comprensivo stiamo discutendo con il nostro dirigente
sull'assicurazione per gli insegnanti. Vorrei sapere se in quanto
dipendenti del Ministero all'atto della presa di servizio siamo in
possesso di una copertura contro gli infortuni che si verificano sul
luogo di lavoro.
Sì, la copertura INAIL.
Il nostro dirigente insiste nel dire che siamo
scoperti e che dobbiamo provvedere personalmente. Vorrei sapere se
dipende dalla regione Calabria e se è possibile avere la
normativa corrispondente. Grazie.
Si rivolga ad una sede INAIL, oppure consulti il
sito web dell'ente.
Vi sarei grato se poteste rispondermi al seguente
quesito in materia di fruizione dei congedi parentali. Posto che la
legge (art. 32, co. 1, lett. a. del dlgs n. 151 del 2001) e il
contratto collettivo di lavoro relativo al corpo docenti (art. 12,
co. 4 e 6) prevedono la possibilità che il periodo di
astensione facoltativa sia fruito in modo "frazionato",
può l'insegnante neo-madre chiedere di assentarsi dalle
lezioni per 4 giorni a settimana, tornando a scuola per un solo
giorno? Il tutto - naturalmente - nell'ambito dei sei mesi
complessivi di congedo previsti dalla legge. E può il preside
rifiutarsi di accordare una simile modalità fruizione? (se
sì, in base a quale norma?). Vi sarei molto grato di una
risposta.
Può rifiutarsi dal momento che deve garantire
il funzionamento didattico della scuola, che potrebbe essere
compromesso da un simile comportamento.
Egr. dott. Santoro, il mio problema è il
seguente. Mia moglie aveva un contratto a termine fino al 30/06/04.
Il 25/06 abbiamo presentato (purtroppo) certificato di
maternità a rischio fino al 24 luglio (sabato), con
conseguente interdizione al lavoro da parte della Direzione
Provinciale del Lavoro. In seguito è stato presentato altro
certificato medico con data inizio 26/07/2004 (lunedi) per altri 30
gg., anche in questo caso seguito da regolare interdizione. Ora il
dirigente scolastico dell'isituto ove lavorava mia moglie ha bloccato
la pratica in quanto, a suo dire, non vi è continuità
tra i due certificati in quanto un giorno (per quanto festivo) non
risulta "coperto". Posso contestare tale
decisione?
A che titolo, mi scusi, dal momento che comunque
spetta l'indennità di maternità?
Sono, dal 1.9.2004, titolare DOP e sono
utilizzato in una scuola per 17 ore. Mi viene detto che sarò
pure pagato per 17 ore. Tale interpretazione mi convince poco. Non ho
mai richiesto una riduzione di orario!
E allora, di che cosa si
preoccupa?
Sono una insegnante elementare, nell'anno
scolastico 2003/04 ero su modulo 3° -4°. Per quest'anno la
direttrice vuole assegnarmi ad altra classe, le motivazioni sempre
espresse verbalmente, nonostante mia richiesta di averle per
iscritto, sarebbero che siamo due colleghe nel modulo ad usufruire
delle legge 104/92 (tre giorni di premesso mensile) inoltre
avendo figli minori 8 anni (4) potremmo, (anche se non l'ho mai
fatto quest'anno) usufruire di permessi ex-legge 53/2000.
Tale criterio non è mai stato però proposto e
deliberato dal collegio dei docenti. Cosa ne pensa? Come posso
pretendere un documento scritto? è sufficiente che la
direttrice lo verbalizzi nel prossimo collegio docenti (ultimo 13/9
prima dell'inizio delle lezioni)?
L'assegnazione dei docenti alle classi spetta al
dirigente scolastico sulla base delle proposte del collegio e dei
criteri stabiliti dal consiglio di
circolo/istituto.
Sono un insegnante di scuola primaria in servizio
nell'I.C. x titolare fino allo scorso anno scolastico su posto di
sostegno. Dichiarata perdente posto ho presentato domanda di
trasferimento e sono stata riassorbita nel circolo su posto di tipo
comune. Il mio problema in sintesi: scuola primaria con plesso A
(dove io ho insegnato fino allo scorso a.s. su posto di sostegno) e
plesso B. Una collega (ha più punti di me) che insegna nel
plesso B ha presentato domanda di assegnazione sul plesso A. So che i
criteri per la mobilità interna vanno definiti nel contratto
di istituto tra RSU e Dirigente altrimenti si applica il contratto
nazionale. Ebbene nei criteri previsti dal contratto di istituto il
primo posto va alla continuità non considerandola un fatto
ostativo. Proprio stamattina mi è stato comunicato verbalmente
(la comunicazione ufficiale l'avrò a giorni) che sarò
assegnata nel plesso B perchè considerata neo-trasferita
quindi comunque ultima nella graduatoria di circolo (avrei già
usufruito di precedenza durante il movimento dei trasferimenti e poi
cambiato tipologia da sostegno a comune). Io sostengo che siccome ero
già in servizio nello stesso circolo non sono neo-trasferita e
ho ribadito che non perdo in continuità (tra l'altro ho
ricordato che presentare la domanda non è stata una mia
scelta, ma ho dovuto farlo in quanto sovrannumeraria). E' giusto
essere considerata neo-trasferita, nonostante sia stata riasssorbita
nello stesso circolo?
Secondo me sì, dal momento che è
passata da posto di sostegno a posto comune, interrompendo la
continuità didattica.
Nella scuola della riforma, è prevista le
figura del tutor per l'insegnante di sostegno che ha la cattedra
nella scuola dell'infanzia, primaria o secondaria di primo grado?
Tutor, ovviamente, dell'alunno "h" affidatole.
Grazie.
Il tutor è uno per gruppo di alunni, per cui
non capisco la domanda.
Gentilissimo Prof. Santoro, mi rivolgo a lei,
come al solito per chiarire un problema che sembra non poter essere
risolto! Sono entrata di ruolo giuridicamente nel 2000 ed
economicamente nel 2001 nella provincia di Vibo Valentia, nel
dicembre 2002 ho presentato la domanda di ricostruzione carriera
nella scuola dove ero titolare. Per problemi interni alla scuola, il
comitato di valutazione ha espresso parere favorevole sul mio anno di
prova in febbraio 2003 (nell'a.s. 2001/2002, il collegio dei docenti
non aveva eletto il comitato di valutazione!!!). Nell'anno scolastico
2003/2004 sono stata trasferita nella provincia di Catanzaro, ma la
mia pratica di ricostruzione è stata trattenuta dalla
segreteria di Vibo Valentia in quanto gli impiegati sostenevano
di dover essere loro a disbrigarla. A fine Agosto vengo informata da
quest'ultima segreteria che in realtà doveva
essere la nuova scuola di titolarità a dover disbrigare
la pratica e che ad essa avrebbero inviato tutto l'incartamento.
Nellla nuova scuola di titolarità non si sono certo dimostrati
entusiasti della notizia ed hanno risposto alla mia comunicazione
".... bisogna vedere se è la nostra scuola a dover
trattare la pratica, dipende dalle aree". Non avendo mai sentito
parlare di aree (?1?) mi sono recata presso il CSA di Vibo Valentia
dove ho trovato un impiegato gentile e responsabile il quale mi ha
chiarito che è proprio la nuova scuola di titolarità a
dover trattare la mia pratica. Posso far valere in qualche modo i
miei diritti, al di là di una diffida formale e poi tramite
avvocato cosa possa fare per convincere la segreteria della mia nuova
scuola a trattare la mia pratica?
Ci sono 210 giorni, mi pare, per emettere il decreto
di ricostruzione dalla data di presentazione della domanda, ai sensi
del regolamento attuativo della legge 241/90. Dopo di che
potrà procedere in giudizio contro gli
inadempienti.
Salve, sono un'insegnante di scuola
dell'infanzia, ho da porle un quesito che preoccupa me e le colleghe.
Nella nostra scuola frequenta un bambino epilettico, i genitori ci
hanno chiesto di somministrargli dei farmaci. Noi non ce la sentiamo
di assumerci questa responsabilità, la dirigente dice che
occorre collaborare con la famiglia. Esistono leggi, decreti che ci
tutelano e a cui possiamo appellarci? Solitamente era prassi di tutte
le docenti dell'Istituto non somministrare farmaci. La cosa è
scritta anche nell'opuscolo informativo che viene dato ad inizio anno
ai genitori dei nuovi bambini. Cosa ci consiglia?
Di non assumervi questa
responsabilità.
Buonasera, sono un architetto immessa in ruolo il
giorno 8/09/2004 per la classe A033 dal Provveditorato di Napoli.
Vorrei sapere se mi è possibile richiedere da subito un
periodo di aspettativa non retribuita, in quanto ho in essere due
contratti, l'uno con il comune di Napoli e l'altro con la
Soprintendenza archeologica, per il rilievo topografico di
due strutture archeologiche, tenendo conto che per
l'espletazione di tali lavori è necessario che io lavori in
contemporanea agli operai della ditta addetta allo scavo
archeologico. Sicura di una Sua risposta Le porgo i miei
saluti.
Spero che questi contratti non configurino la
dipendenza, perché in questo caso scatta
l'incompatibilità con l'impiego pubblico. In caso contrario
può chiedere l'aspettativa.
Buon giorno, ho i seguenti quesiti da porLe. Le
sarei grata se potesse rispondermi. Nella nostra scuola si è
deciso di svolgere le lezioni su cinque giorni, sabato escluso.
L'orario cattedra di 18 ore può essere articolato su 4 giorni
o deve essere obbligatoriamente su cinque?
Il contratto dice: non meno di
cinque.
Il Dirigente scolastico ha deciso di farci usare
la timbratura del cartellino di entrata ed uscita. Mi sono informato
ed in Genova non c'è nessuna scuola che lo adotta. C'è
una norma che suggerisci la discrezionalità. Mi sembra giusto
che o tutti o nessuno adottino tale procedura. Non intravede una
discriminazione tra lavoratori dello stesso
comparto?
Assolutamente no. Spetta al consiglio d'istituto
decidere nel merito, visto che la scuola è
autonoma.
L'adeguamento dello stipendio - per chi ha
ottenuto il passaggio di ruolo da ins. tecnico pratico (Tab. C) a
A019 (Tab. A) - chi lo fa e quando?
La scuola di titolarità in occasione della
ricostruzione della carriera.
Il CCNL prevede che le funzioni strumentali
possono essere più di 4 relativamente al fabbisogno di ogni
singolo istituto, ma mi è stato riferito che non è
possibile attribuire il punteggio spettante a più di una
persona per area. Vorrei sapere se è vero.
Mi scusi, ma quale punteggio?
Gent.mo Sig. Santoro, vorrei sottoporle alcuni
quesiti, le cui risposte sono controverse, in merito ad un insegnante
art. 23 distaccato in biblioteca e contemporaneamente componente
RSU. Tale insegnante in che veste può prendere
parte al collegio dei docenti?
Se è fuori ruolo, naturalmente non può
prendervi parte.
In caso affermativo deve firmare la presenza? Ha
diritto di voto, o il diritto riguarda unicamente colui che,
distaccato, abbia l'unione con gli OO.CC.?
Che cosa configura tale unione? Non
capisco.
Sono un'insegnante elementare che è
stata incaricata dal DS "tutor" di una collega
appena immessa in ruolo, la quale, ovviamente si trova nell'anno di
prova. Vorrei sapere se per questo incarico che comporta
necessariamente ore aggiuntive, è prevista una qualche forma
retributiva.
Sì, a patto che il contratto di scuola tra
dirigente ed RSU ed il conseguente piano delle attività
approvato dal collegio lo preveda.
Sono specialista L2 in un circolo
didattico che ha in organico 3 specialiste + 4 specializzate. Al
momento nessuna delle 3 specialiste raggiunge un monte ore di 18
ore, ma di 17 o 16 ciascuna. Il dirigente afferma che
dovrebbe comunicare al CSA la situazione per cui l'ultima in
graduatoria dovrebbe completare il suo orario in altro circolo
disponibile. Non è possibile per ognuna di noi completare
l'orario lavorando sui Laboratori di Lingue da attivare
secondo la riforma in orario curricolare?
Certo, sulla base di una programmazione che non
spetta al dirigente imporre o decidere. Per altro non è detto
da nessuna parte che lo specialista debba insegnare per 18 ore 18
alla settimana.
I collaboratori del dirigente hanno diritto ad
esonero parziale?
Sì, se ne ricorrono le
condizioni.
VORREI CONOSCERE LE SORTI DELL'INSEGNANTE DI
SOSTEGNO NELLA SCUOLA PRIMARIA. E' STATO RIDOTTO L'ORGANICO, MI PUOI
DIRE IN QUALE ARTICOLO DELLA RIFORMA SI PARLA DELL'IMPEGO DI TALE
DOCENTE.
Non l'ho presente.
INOLTRE VORREI SAPERE SE ANCHE L'INSEGNANTE DI
SOSTEGNO HA DIRITTO A FREQUENTARE IL CORSO DA
TUTOR.
Non ci sono corsi da tutor, che io
sappia.
Egregio Prof. Santoro, sono un docente di scuola
superiore della Lombardia, ove le lezioni sono iniziate giorno 8
settembre, di mercoledì. Per i primi quattro giorni, il DS ha
programmato 4 ore di lezione al giorno per le classi e per tutti i
docenti in servizio. Pertanto faremo in questi 4 giorni della
settimana 16 ore di lezione. Ci siamo lamentati per il carico orario,
in quanto riteniamo che le 18 ore di obbligo settimanale, rapportate
ai 4 giorni di attività didattica, diventano 12, in quanto
(18:6)x4=12. Considerato il contratto, è possibile sostenere
giuridicamente tale rivendicazione?
Assolutamente no.
Un insegnante ha diritto ad usufruire dei tre
giorni di permesso mensile eventualmente anche continuativi, essendo
la suocera in possesso della legge 05/02/92
n°104?
Sì.
Inoltre nelle vicinanze dell'invalida, abitano
altri figli impossibilitati ad assisterLa.
La cosa va autocertificata.
Cari colleghi, cosa bisogna fare quando tra le
rsu non c'è un accordo per l'identificazione della RLS? Tra di
noi c'è un vecchio rsu/rls rieletto con le votazioni dello
scorso anno, esso ha partecipato a vari corsi di formazione oltre a
discutere una tesi di laurea sulla sicurezza negli impianti
sportivi?
Mettetevi d'accordo.
Salve, desidererei sapere a nome mio e di alcuni
miei colleghi se l'art. qui sotto riportato esclude la possibilita'
di realizzare progetti specifici all'interno della propria scuola.
Grazie (ART. 32 - COLLABORAZIONI PLURIME. 1. I docenti possono
prestare la propria collaborazione ad altre scuole statali che, per
la realizzazione di specifici progetti deliberati dai competenti
organi, abbiano necessità di disporre di particolari
competenze professionali non presenti nel corpo docente della
istituzione scolastica. Tale collaborazione non comporta esoneri
anche parziali dall'insegnamento nelle scuole di titolarità o
di servizio ed è autorizzata dal dirigente scolastico della
scuola di appartenenza".
Naturalmente no.