FAQ/35
Domande e Risposte sulla
RSU
Gent. Professor Santoro sono una docente entrata
in ruolo nell a.s. 2000/2001. Dopo aver superato lanno di
prova, ho presentato regolare domanda di ricostruzione di carriera
(novembre 2001) nella scuola di titolarità. Ad oggi nonostante
solleciti verbali e un blando sollecito scritto la
segretaria non ha ancora ricostruito un bel nulla; in compenso da
questo anno ho ottenuto il trasferimento in altra scuola. Vorrei
sapere se spetta alla vecchia scuola espletare le pratiche che mi
servono e se posso fare un sollecito più efficace
appellandomi ad una normativa specifica. Grazie.
Deve fare riferimento al regolamento applicativo
della legge sulla trasparenza (L. 241.90). Lì sono indicati i
termini entro cui l'amministrazione scolastica deve provvedere ad
evadere le pratiche amministrative.
Buongiorno, sono insegnante comune, non di
sostegno e ho un problema riguardante un bambino sulla carrozzina.
Questo bambino deve essere accompagnato al bagno, quando c'è
l'insegnante di sostegno lo fa lei, altrimenti chiamo la bidella. Una
bidella lo fa senza problemi, l'altra si rifiuta, anche perchè
la mia collega le ha abituate ad uscire lei col bambino e lasciare le
bidelle in classe. Io non ritengo giusto lasciare incostudita la
classe, magari nel bel mezzo di una lezione, lasciandoli con la
bidella l'attività didattica non va avanti, con me sì
(poi la responsabilità della classe è mia, no?). Non
credo rientri nei miei doveri, dovrebbe essere compito del personale
ausiliario, giusto?
Sì.
Come medicano qualcuno che s'è fatto male
dovrebbero fare anche questo!!! Poi non sono incentivate allo
scopo?
Non è detto.
Insomma, io non sono tenuta,
vero?
Non è tenuta.
Egr. Dott. Santoro, le chiedo cortesemente un
chiarimento circa l'incompatibilità fra occupazione statale
(in questo caso personale ata a tempo determinato) e altra
occupazione in proprio con relativa partita iva, attiva e operante.
Appurato che un soggetto abbia svolto le due occupazioni
incompatibili (a quanto ne so da una norma ben precisa e generale)
per un periodo ditempo anche lungo, diciamo 24 mesi, può
essere che la scoperta di tale condizione di incompatibilità
da parte dell'amministrazione scolastica, comporti il licenziamento
e/o la cancellazione dalla graduatoria?
No.
In caso contrario a che cosa va incontro il
soggetto in questione??
A nulla, se la condizione di incompatibilità
è venuta meno.
Gentilissimo dott. Santoro, con la saturazione
delle cattedre a 18 ore di lezioni frontali è sempre piu'
difficile assicurare la presenza di docenti in tutte le classi. E'
lecito per il dirigente chiedere ad uno dei due docenti in
compresenza di effettuare ore in sostituzione di colleghi assenti,
DURANTE il loro normale orario di servizio?
No.
Togliendo cioè uno dei due docenti alla
classe che in quel momento si avvale del suo insegnamento per
spostarlo in un altra classe a fare supplenza?
Solo in situazioni eccezionali un tale comportamento
potrebbe essere tollerato.
E' vero che non si possono fare uscire prima (o
entrare dopo) i ragazzi delle classi in cui si sa con anticipo che
manca il docente dell'ultima (o prima) ora, nemmeno se le famiglie
vengono avvisate per tempo?
Non è vero.
Per cortesia mi fornisca gli estremi delle
normative di riferimento.
E dai con 'sta normativa. Tutti vogliono la
normativa: su E&S c'è tutta, per chi la vuol
cercare.
Cara redazione di edscuola, vi scrivo per avere
informazioni riguardo la possibilità, da parte del personale
docente a tempo indeterminato, di usufruire di aspettativa in caso di
superamento del dottorato di ricerca. Voci di corridoio mi dicono
che, con il nuovo contratto, si ha diritto all'aspettativa retribuita
anche in caso di superamento del concorso del dottorato di ricerca
senza borsa di studio. E' veramente così?
Sì.
Caro Pino, vorrei sapere se per aver diritto
all'astensione facoltativa bisogna dare congruo preavviso (mi hanno
detto almeno 15 giorni), e, se è vero, in base a quale
normativa.
Lo dice il CCNL, che puoi scaricare anche dal ns.
archivio.
Come sempre grazie mille!!!! E forza Ministro,
che la scuola pubblica è a pezzi!!!!
Ma il ministro non lo sa...
Per un neo-assunto la scuola dove presta servizio
è obbligata alla nomina del tutor?
Certo.
La modalità e i tempi del corso
di formazione per neo-assunti da chi è
stabilito?
Dall'amministrazione scolastica.
C'è differenza tra anno di prova e anno di
formazione?
Sì.
Se sì quale?
Che la formazione è destinata ai soli immessi
in ruolo.
Gentile dottor Santoro, mi permetto di rivolgerle
un quesito relativo all'interpretazione dell'art. 36 del CCNL
2002-2005. Non riguarda precisamente la mobilità, ma le scrivo
a questa rubrica perché mi sembra la meno distante da siffatte
problematiche. L'articolo 36 è relativo ai rapporti di lavoro
a tempo parziale e riprende l'art. 46 del CCNL 4-8-1995. Vi si legge
al comma 8: "Il personale con rapporto di lavoro a tempo
parziale è escluso dalle attività aggiuntive di
insegnamento aventi carattere continuativo; né può
fruire di benefici che comunque comportino riduzioni dell'orario di
lavoro, salvo quelle previste dalla legge". Che cosa si intende
con l'espressione "attività aggiuntive di insegnamento
aventi carattere continuativo"? Formulo la domanda in rapporto
alla mia situazione: attualmente ricopro come titolare una cattedra
di filosofia e storia presso il Liceo classico statale "Dante
Alighieri" di Roma, dove ho una riduzione di 1/3 dell'orario, a
causa di una mia collaborazione con RAI Educational (tempo parziale
verticale con 12 ore di insegnamento su 4 giorni settimanali).
È mia intenzione proporre l'inserimento nel POF (Piano
dell'Offerta Formativa) di un corso pomeridiano di approfondimento su
tematiche di logica, filosofia della scienza e filosofia del
linguaggio, destinato agli studenti interessati delle classi terze,
ma anche eventualmente agli stessi colleghi che manifestino un
qualche interesse per tali problemi. Il corso lo terrei io, ma mi
riserverei di invitare docenti esterni, in particolare modo di alcune
università romane (Roma I, Roma III e Università
pontificie): il tutto per una trentina di ore complessive. Io sono
convinto che un corso del genere non rientrerebbe a rigore tra le
attività aggiuntive aventi carattere continuativo (tra queste
rientrano a mio parere le attività cosiddette "di
sportello" attivate permanentemente, le eventuali ore eccedenti
in cui l'insegnante viene utilizzato costantemente per un supporto
didattico nelle sue materie o per supplenze, ecc.). Qual è il
vostro parere in merito ed esiste una normativa secondaria in
proposito?
Sono assolutamente d'accordo con lei. Non esiste
nessun altra precisazione che non sia quella contenuta nel
contratto.
Sono una RSU di un istituto superiore; vorrei
sapere se è possibile, nell'ambito della flessibilità
oraria, articolare l'orario di lezione dei docenti in maniera
diversa dalle 18 ore, ovvero se è possibile che alcune
settimane prevedano un orario superiore ed altre un orario inferiore,
ferma restando la somma annuale delle ore di lezione nelle singole
classi prevista dall'ordinamento. In tal caso, qual è il
limite raggiungibile in aumento e in diminuazione?
4 ore, programmabili su base
plurisettimanale.
E' possibile che nelle settimane con orario
ridotto il docente abbia più di un giorno
libero?
L'orario si svolge in non meno di cinque giorni,
dice il CCNL, se intero. In caso contrario nulla osta ad una sua
diversa articolazione.
E' necessaria una delibera del collegio dei
docenti o è possibile che ciò sia disciplinato dalla
contrattazione integrativa?
Ci vuole naturalmente la delibera del
collegio.
Egregia redazione di Edscuola, desidererei porre
un quesito ai vostri esperti di diritto scolastico. Nel liceo in cui
insegno il Dirigente scolastico ha nominato d'ufficio i coordinatori
dei consigli di classe, i quali devono non solo presiedere le sedute
dei consigli stessi, ma anche compilare vari moduli e schede da
allegare al verbale o da inviare alle famiglie, procedure che
rientrano nel "sistema qualità" attuato
nell'istituto. Per essere informati sulle modalità
d'espletamento di tali pratiche i coordinatori
devono partecipare a
tre riunioni nel corso dell'anno, deliberate dal Collegio dei
docenti. Preciso che nella mia scuola, come pressochè in
tutte, la funzione di coordinatore del Cdc è incentivata
forfettariamente con il fondo d'istituto. Vorrei sapere se tale
funzione, con i carichi di lavoro ad essa connessi, rientra tra le
attività previste dall'art. 27, 3, b) del CCNL 2002/05
("attività funzionali all'insegnamento") o tra
quelle a cui rinvia l'art. 28, 1, che mantiene in vigore l'art. 25
del CCNL 1999 il quale distingue tra "attività aggiuntive
d'insegnamento" e "attività aggiuntive funzionali
all'insegnamento". A me sembra che l'attività di
coordinatore così come si configura nel mio istituto rientri
tra le "attività aggiuntive funzionali
all'insegnamento" e non tra le "attività
funzionali" obbligatorie, per i seguenti motivi:
1) è
un'attività retribuita anche se non comporta il superamento
del tetto delle 40 ore annue. Ciò mi pare in contraddizione
sia con l'art. 27 del CCNL 2002, sia con l'art. 30, 3 c) del
Contratto collettivo integrativo 1998/01, il quale annovera tra le
"attività da retribuire con il fondo a livello di
istituzione scolastica", in quanto "attività
aggiuntive funzionali all'insegnamento", "quelle previste
dall'art. 42, comma 3, lettera a) del CCNL 1995 eccedenti le 40 ore
annue";
2) non è tra
"le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i
docenti" (art. 27, 3 CCNL 2002), bensì essa riguarda solo
alcuni di essi.
3) il DPR 31/5/1974
n. 416 all'art. 3 stabilisce che il Preside può delegare a un
docente il compito di "presiedere" il Consiglio di classe,
ma nel mio liceo il coordinatore non deve solo "presiedere"
la riunione, bensi deve svolgere una serie di pratiche burocratiche,
compilando schede e moduli in quantità ed inoltre è
obbligato a partecipare a tre riunioni per coordinatori nel corso
dell'anno scolastico.
Pertanto mi sembra a
fil di logica arduo sostenere che in base alla normativa
l'attività di coordinatore non sia aggiuntiva e non richieda
quindi la disponibilità del docente interessato. Se le mie
affermazioni non sono corrette gradirei sapere con esattezza dove
erro.
Sono assolutamente d'accordo con
lei.
Vi ringrazio sinceramente nella speranza di veder
risolto un dubbio molto diffuso tra gli insegnanti intorno ad una
questione importante. Complimenti per la vostra rivista telematica
che, quando posso, seguo sempre con interesse. Cordiali
saluti.
Saluti.
Il D.S. di una Scuola Media Statale ha fatto
affiggere un avviso per la ricerca di esperti per la misura 3.1 del
P. O. N., da selezionare in base alle domande e al curriculum
presentati. Nel chiedere delucidazioni, il D. S. mi ha risposto che
ha affisso il bando per pura forma, in quanto saranno riconfermati
alcuni docenti interni ed altri esterni che sono stati scelti l'anno
precedente. E' legale tutto ciò?
No.
Può un direttore di una sede coordinata di
un Istituto Professionale usufruire del semiesonero (6 ore di lezione
su 18 ore) con una platea scolastica di circa 600 alunni e con 8
prime, 5 seconde, 4 terze, 4 quarte.
Può.
Può essere dato
l'incarico di Funzione Strumentale ad un docente con orario su due
scuole diverse (12 ore nella scuola in cui ha avuto l'incarico e
6 ore in altro Istituto?)
Può.
Si chiede, nel caso in cui il Collegio dei
Docenti non abbia votato nè approvato una valutazione
bimestrale scritta, ma si attenga ad una valutazione quadrimestrale
votata ed approvata, se la valutazione bimestrale scritta su
pagelline sia abbligatoria per legge. Se esiste una legge che
prescriva una valutazione bimestrale scritta, si metta in allegato,
se possibile.
Sono aspetti che devono essere definiti dal collegio
dei docenti ed inseriti nel POF. Non per nulla le scuole sono dotate
di autonomia didattica.
Gentile direttore, gradirei ricevere notizie
sulla normativa, se esistente, che stabilisce l'obbligo nella prima
classe di scuola elementare di avere l'aula posizionata al piano
terra dell'edificio scolastico.
Non sono a conoscenza di norme
siffatte.
Gentile Redazione Edscuola, vorrei conoscere la
normativa relativa al compenso per i docenti (scuola
superiore) che partecipano a scambi culturali con i propri
studenti. In particolare vorrei sapere se esiste una norma che
prevede il riconoscimento dell'indennità intera nel caso di
ospitalità reciproca dei docenti coinvolti.
Certo. Indennità intera se non si chiede il
rimborso delle spese di vitto e alloggio
sostenute.
Egregio Dott. Santoro vorrei porle un quesito.
Nella mia scuola un insegnante di educazione fisica, rappresentante
delle RSU, con 18 ore a disposizione, svolgendo ore di laboratorio di
attività motorie di mattina può ugualmente svolgere ore
di attività sportiva il pomeriggio? La ringrazio
anticipatamente e complimenti per la sua rubrica.
Pratiche di buona amministrazione dovrebbero
sconsigliare una simile eventualità.
Ho una scuola materna e mi trovo in difficolta'.
Ho una alunna nata il 13.03.2001 e non so, in base alla nuova
riforma, se farle fare il programma da 3 anni o da 4. Vi prego di
rispondermi e di darmi ulteriori informazioni sull'anticipo delle
iscrizioni ed entro quale mese devono compiere gli
anni.
L'anticipo nella scuola materna non è, al
momento, possibile per varie ragioni, che sarebbe troppe difficile
spiegarle.
Sono docente di scuola superiore della provincia
di Bologna. Ho partecipato giorni fa ad una assemblea sindacale
presso la sede centrale dell'istituto ubicata in un altro Comune. Per
raggiungere la sede in cui si è svolta l'assemblea sono uscita
dall'istituto 30' prima dell'inizio dell'incontro, e per rientrare
nella sede di servizio ho utilizzato altri 30'. La mia domanda:
questa ora di trasferta, rientra nelle 10 ore di assemblee o non
è conteggiata?
Rientra nelle dieci ore.
Non mi è tanto chiaro quello che ho letto
nell'art. 8 comma 6 del C.C.N.L.: "...la durata
massima....è definita....in modo da tener conto dei tempi
necessari per il raggiungimento... e per il ritorno, sempre nei
limiti del comma 1.
Spero di averla aiutata a
chiarire.
Spett. redazione, sono una docente di ruolo ordinario
- cattedra Italiano e Storia - in servizio presso un Istituto
professionale. A seguito dellaccoglimento della richiesta di
part-time di tredici ore da parte di una collega, posso chiedere che
mi vengano assegnate le residue cinque ore della
cattedra?
Sì.
In caso affermativo devo rivolgere la domanda al
dirigente scolastico?
Sì.
Faccio presente che ho già presentato
richiesta di ore aggiuntive oltre lorario dobbligo
a giugno 2004. Vorrei anche sapere se le ore di approfondimento
che fanno parte della cattedra di Italiano e Storia nel biennio
possono essere assegnate anche a docenti di altre
discipline.
No.
Siamo un gruppo di studenti di un quinto anno di
una scuola superiore. All'inizio dell'anno scolastico abbiamo chiesto
l'autorizzazione per un'assemblea d'istituto per affrontare subito il
grave problema della suddivisione della nostra scuola in 4 plessi. Ma
il dirigente ce l'ha concessa dividendola in più date a
seconda dei plessi adducendo problemi di sicurezza. E il nostro
diritto di circolazione delle informazioni e di organizzarci in
qualsiasi forma di lotta? Ne abbiamo parlato con l'interessato ma
l'arte dialettica del dirigente ha sgomentato ogni nostro tentativo
di dialogo. Potreste indicarci i riferimenti di legge oltre a quelli
già citati nello statuto degli studenti?
Ci sono solo quelli ed il testo unico delle norme
sulla scuola, che potete scaricare anche dal ns. sito ( d. l.vo
297/94).
Gentile direttore, Le scrivo ancora per chiederle
un chiarimento in merito alla possibilità di avere, in
contemporanea, un impiego presso un'azienda privata ed un contratto
part-time presso una scuola. Ho letto attentamente la Circolare
Ministeriale 27 gennaio 1998, n. 33 dove si fa riferimento alla
possibilità di svolgere un'altra attività, Le invio
l'estratto: "..Come è noto, la L. 23.12.96 n. 662, ha
previsto per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni la
trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo
parziale. L'Istituto in parola, rende possibile, per il personale che
presti attività lavorativa non superiore al 50% di quella a
tempo pieno, lo svolgimento di altra attività di lavoro
subordinato o autonomo...". Io mi chiedo: ma il 50% si riferisce
al part-time della scuola, a quello dell'azienda privata o a tutti e
due? A me sembra che si riferisca solo a quello della scuola.
Potrebbe indicarmi qualche altro riferimento normativo più
espilico?
Non ne conosco. La legge mi sembra sufficientemente
chiara, però.
La ringrazio anticipatamente, in un mondo come
quello della scuola, dove le regole cambiano così spesso trovo
che la sua rubrica sia un prezioso aiuto per molte
persone.
Lei è davvero molto
gentile.
Durante la contrattazione, il dirigente
scolastico ha proposto di retribuire con il fondo d'istituto il
responsabile della sicurezza di cui alla legge
626/94 (individuandone più di uno ed istituendo, quindi,
una commissione con personale interno alla scuola), affidandogli
anche il compito di adeguare il piano della sicurezza. La
retribuzione di tale commissione con il fondo d'istituto è
consentita dalle norme contrattuali?
Il responsabile per la sicurezza non si paga con il
fondo, macon risorse specifiche eventualmente tratte dal bilancio
della scuola.
L'adeguamento del piano della sicurezza di cui
alla legge 626/94 può essere presentato come progetto
all'interno del pof?
Ma no!!!
Gentile Sig.Santoro, sono una insegnante,
precaria, di lingua inglese nella scuola media. Le chiedo: la figura
del tutor è diventata obbligatoria?
No, dal momento che c'è una contrattazione in
corso.
E' possibile che un precario possa svolgere
la funzione di tutor o di coordinatore dato che, ahimè, cambia
scuola ogni anno e, come nel mio caso, ha solo 2,3 ore in ogni
claase? Se sì, non vengono danneggiati gli alunni? Un'altra
domanda. Il tutor sarà pure coordinatore. La
ringrazio.
Tutor e coordinatore non sono la stessa
cosa.
Egr. Dott. Santoro, sono insegnante elementare di
ruolo dal 1983. Attualmente in servizio in un plesso a tempo pieno.
L'anno scorso vi erano nel plesso quattro posti vacanti, coperti da
altrettante supplenti annuali. Da tre classi quinte in uscita,
quest'anno è stata formata una sola classe prima. Non sono
rimasti posti vacanti nel circolo, come ha comunicato il CSA. Tre
insegnanti delle ex quinte sono state assegnate in tre dei 4 posti
vacanti. Io, in uscita dalla quinta, che in giugno avevo fatto
richiesta scritta di assegnazione su uno di questi quattro posti
vacanti, sono stata invece assegnata dalla Dirigente, senza il mio
consenso, su un nuovo posto (22 ore), creato quest'anno e così
definito nel decreto di assegnazione: "posto comune su progetto
Nero su Bianco per alfabetizzazione alunni neo arrivati non
italofoni". La Dirigente, solo verbalmente, mi ha motivato
ciò con la sua convinzione che io non sappia gestire una
classe intera. Al restante posto ex vacante è stata assegnata
una supplente temporanea fino al termine delle attività, la
stessa persona che l'anno scorso era invece supplente annuale, sullo
stesso posto classe, ancora oggi privo di titolare. Ho due domande:
può una supplente temporanea non supplire
nessuno?
Il supplente supplisce. E come potrebbe fare
altrimenti?
Può un'insegnante di ruolo, senza alcuna
competenza specifica (corsi lingua2, conoscenza inglese o francese)
essere tolta dalle classi ed assegnata forzatamente ad un progetto
senza alcuna competenza e senza che sia stato previsto l'aiuto di
facilitatori linguistici o mediatori culturali?
No.
I criteri per l'assegnazione alle classi
deliberati dal collegio docenti sono la continuità didattica e
la valorizzazione delle competenze dei docenti. Nel POF il progetto
è tra le attività opzionali.
Appunto: per cui ritengo che possa essere svolto
soltanto sulla base di una dichiarata disponibilità del
personale.
Ho vinto un dottorato triennale di Filologia
Medievale (Università di Lecce); il distacco da scuola (ITIS)
è iniziato il primo settembre 2004. Ho 56 anni e 37 anni di
anzianità pensionabile. Al termine del dottorato (primo sett.
2007) potrò andare in pensione, o dovrò restare altri 2
anni a scuola?
Non mi occupo di queste questioni: mi
dispiace.
Mi mette il dubbio iuxsta la lettera della legge
del 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002) art. 52, comma
57: "...Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca,
il rapporto con l'amministrazione pubblica cessi per volontà
del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la
ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo
periodo".
Ho capito la sua preoccupazione: non ritengo che la
clausola riguardi il suo caso.
In merito al CCNL 2002/2005 art. 27 comma2 nota c
che recita: "Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le
attività relative: ai rapporti individuali con le
famiglie". Ciò vuol dire che i docenti dovranno destinare
un'ora settimanale al ricevimento genitori in orario antimeridiano,
oppure saranno sufficienti gli sporadici incontri scuola/famiglia
previsti dal calendario di Istituto?
Lo decide il consiglio di
istituto.
Sono docente Arte del Mosaico e commesso - ore 18
a tempo indeterminato c/o l'Istituto Statale d'Arte di Palermo.
Attualmente sono disponibili 12 ore di mosaico non costituente
cattedra, il CSA li ha rimandati al Dirigente in quanto graduatoria
esaurita. Il sottoscritto ed un collega abbiamo fatto regolare
domanda di avere queste ore divise ad entrambi - 6 ore io e 6 ore il
mio collega, così come si evince nel CCNL art. 103 comma 3 che
testè cita: "Le ore eccedenti l'orario di insegnamento
non costituenti cattedra verranno attribuiti con la procedure di cui
art. 28 e, in caso di indisponibilità del personale docente a
tempo indeterminato, a personale docente con contratto a tempo
determinato". Il mio Dirigente poichè non ha ancora
chiarezza (e poichè i rappresentanti RSU dicono che si devono
dare al supplente), non prende una decisione. Desidero chiederle se
queste ore possiamo prenderli io ed il mio collega in aggiunta alle
18 ore. In attesa di un suo cortese riscontro cordilali
saluti.
Sì.
Gentilissimo professore, seguo con molto
interesse la sua rubrica e il fantasmagorico libercolo
è diventato per me un oggetto magico. Cosa si deve fare per
averlo?
Basta chiederlo.
Vorrei anche sapere se il permesso per lutto
è legato all'evento e se diverso fino a quando può
essere richiesto?
Non ho capito la domanda: se si tratta di un
permesso per lutto, è chiaro che qualcuno deve aver comunque
tirato le cuoia.
Grazie infinite per la recente risposta che ho
condiviso al 100% per 100%.
Prego.
Sono un'insegnante di ruolo da otto anni e
per motivi personali vorrei richiedere un periodo di aspettativa
senza retribuzione. Le mie perplessità sono due: se posso
chiederla frazionata (ossia un mese alla volta, senza però
tornare al lavoro) e se il dirigente ha la facoltà di non
concederla. Grazie.
Può senz'altro frazionarla, ben sapendo che
spetta al dirigente concederla.
Egr. Prof. Santoro, sono docente di ruolo in
Fisica (Classe A038) e frequento la SSIS per conseguire
l'abilitazione in Matematica e Fisica (A049). Vorrei poter usufruire
di un parziale rimborso delle spese sotenute per la frequenza dei
corsi di specializzazione (a.s. 2003-04). Consultando l'ottimo sito
www.edscuola.it (complimenti!) ho letto una direttiva del 2002 che
precisava conchiarezza le modalità di accesso al rimborso.
Secondo tale direttiva (che però si riferiva all'anno 2002) la
richiesta di rimborso, con l'attestazione delle spese, doveva essere
presentata alla propria scuola entro il 31.12. A ciascun richiedente
era garantita una quota unitaria, mentre le quote di rimborso non
assegnate erano soggette a redistribuzione tra gli aventi diritto.
Per gli anni successivi ho trovato (sempre su edscuola) altre
direttive (ad esempio la n. 47 del 13/05/2004) che tuttavia si
limitano ad indicare gli obiettivi prioritari dell'attività di
formazione che le istituzioni scolastiche devono (o dovrebbero)
programmare. Nessun riferimento esplicito all'auto-aggiornamento o
alle attività di formazione rimborsabili. Posso fare la
domanda di rimborso per l'a.s. 2003-04?
Ci provi, anche se dubito che potrà ottenere
soddisfazione.
Caro Pino, vorrei una informazione veloce veloce:
in questo periodo si sta mettendo a punto l'orario definitivo; ho 19
ore di cui 11 sistemate in due giorni; la scuola comprende tre
indirizzi i cui edifici si trovano nello stesso paese (al centro) ma
non vicini (6-7 minuti a piedi andando veloce, non c'è
parcheggio). Mi sono state messe 6 ore di lezione nello stesso giorno
in tutti e tre gli indirizzi quindi devo correre arrivando in
ritardo; le campanelle suonano alla stessa ora; è legale dare
6 ore di lezione nello stesso giorno?
Sì.
A chi spetta la responsabilità delle
classi che rimangono scoperte per 7-8 minuti?
Al cretino che ti ha fatto
l'orario.
Gentile Pino, grazie per la sua risposta, lei mi
spiegava che se il collegio docenti lo avesse stabilito il preside mi
potrebbe far spartire una materia con una collega... Ho trovato
però un art. della finanziaria 2003 (art. 35 c. 1 lex 289/02)
che dice che: "...le cattedre costituite con orario inferiore
all'orario obbligatorio di insegnamento dei docenti, definito dal
CCNL, sono ricondotte a 18 ore settimanali, anche mediante
l'individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti
dai decreti costitutivi delle cattedre, SALVAGUARDANDO L'UNITARIETA'
D'INSEGNAMENTO DI CIASCUNA DISCIPLINA e con particolare
attenzione..." Cosa vuol dire allora questo? Posso appellarmi a
questo per chiedere che la materia sia attribuita all'una o
all'altra?
Una stessa disciplina non può essere
insegnata da due docenti, mentre possono essere scisse le cattedre
costituite tra insegnamenti diversi, ad esempio italiano e storia,
matematica e fisica, diritto ed economia, ecc.
Carissimo Pino, siamo degli assistenti tecnici e
avremmo una domanda da farti: quest'anno la preside del ns istituto
ci vuole dare l'intensificazione lavoro dietro compenso di un tot di
ore da pagare col fondo d'istituto. Noi abbiamo proposto che tale
compenso vorremmo averlo in ore da recupero da poter scontare per es.
1 ora al giorno. Lei sarebbe disposta ma non sa come giustificare
l'accordo. E' possibile farlo?
O intensificazione o straordinario: il primo si
paga, il secondo si può anche recuperare.
O il compenso per l'intensificazione lavoro
può essere solo in denaro?
Solo in denaro (oppure anche in natura: vino, olio,
caciocavallo, ecc.).
Eventualmente potresti allegarmi la
documentazione a cui fare riferimento?
Consultate il CCNL della scuola.
Sono rsu e ho delle perplessità a firmare
il contratto. Il dirigente ha chiesto intanto di siglarlo per i
revisori dei conti, che differenza c'è tra la sigla e la
firma?
Se non ha intenzione di firmarlo, neanche lo sigli.
Per altro la RSU firma o non firma, non un singolo
componente.
Inoltre i collaboratori possono rifiutare di fare
il pomeriggio da soli?
Non ho capito la domanda.
QUESITO: le vecchie funzioni aggiuntive possono
essere ridistribuite a piacere del dirigente
scolastico?
No.
Ad esempio noi abbiamo 3 funzioni per gli
assistenti amministrativi ,1 per i tecnici e 3 per i collaboratori.
Può, invece, il preside attribuire: 7 incarichi ai
collaboratori scolastici per un totale di 3199 Euro; 1 incarico
ai tecnici per un totale di 300 Euro; 1 sostituzione del DSGA per
1000 Euro; 1 incarico per assistente amministrativo per 750
Euro.
Spetta alla contrattazione decidere nel
merito.
Sono un'assistente amministrativa, lavoro dentro
un circolo didattico...
Proprio dentro?
... ed ho per mia sfortuna la legge 104/92 con
larticolo 3 comma 3 della citata legge. Nel nostro circolo si
lavora fino al venerdi quindi i miei colleghi per recuperare le ore
del sabato fanno due rientri settimanali. In base alla citata legge
ho diritto a due ore di permesso giornaliero che in totale mi
riducono lorario settimanale da 36 a 24, ho sempre effettuato
il seguente orario: lunedì giovedì 8.00
13.00 per un totale di 20 ore; il venerd 8.00
12.00 per un totale di 4 ore alla fine della settimana ho
effettuato le mie 24 ore di servizio. Il mio dirigente da qualche
mese mi ha imposto di fare il seguente orario: lunedì
venerdì 8.00 13.12 per un totale di 26 ore
perché sostiene che nel nostro circolo viene applicata la
settimana corta. Ma se così fosse i miei colleghi dovrebbero
uscire tutti quanti alle 15.12 e così non fanno. Vorrei avere
da voi dei chiarimenti in merito.
In caso di orario di servizio inferiore alle 6 ore
giornaliere il permesso è di una sola ora, altrimenti di due,
a prescindere dal fatto che l'orario settimanale sia articolato su
cinque o sei giorni.
Gentilissimo Pino, illuminami!, ho una cattedra
orario 12+ 6. Nella scuola nella quale ho 6 ore mi è stato
imposto di effettuare un'ora settimanale come ricevimento genitori.
Ciò è corretto considerato che ho due scuole, oppure
dovrebbe essere in percentuale al monte orario e quindi 20 minuti?
Cosa dice la normativa? Grazieeee 1000
Il riferimento è il CCNL, che a riguardo
stabilisce che sia il consiglio di istituto a stabilire le
modalità ed i tempi del ricevimento individuale delle
famiglie.
Caro Pino, ti pongo questo quesito: siamo tre
assistenti tecnici in un istituto odontotecnico. Dopo vari
capovolgimenti risultano oltre al nostro orario 18 ore in più.
Ora, e questa è la mia domanda, la Dirigente può
IMPORRE di aumentare l'orario del servizio settimanale mio e quello
dei miei colleghi da 24 ore di didattica e 12 di manutenzione, a 30
ore di didattica e 6 di manutenzione senza aggiunta di
compenso?
Io ritengo di no.
Da premettere che la Dirigente si fa forte sulla
piccola parolina scritta sul CCNL che cosi dice: prestare ALMENO 24
ore settimanali. Grazie del tuo interessamento e spero a
presto.
Ho capito. Il problema però è che
spetta alla giunta del consiglio di istituto formulare la proposta di
organico, ed alla contrattazione di scuola stabilire i criteri di
utilizzazione del personale ATA. Quindi il dirigente non può
decidere da solo.
Sono docente di scuola superiore ed RSU.
Quest'anno è arrivato per trasferimento un nuovo DSGA che
vuole una copia delle chiavi della ns bacheca, adducendo che, come
direttore generale dei servizi amm.vi, deve avere le chiavi di tutto
quanto l'edificio perchè ne è direttamente
responsabile. Di fronte al nostro rifiuto, motivato dal fatto che
siamo noi rsu a gestire lo spazio assegnatoci, il dsga ha messo in
bacheca una sua comunicazione, con protocollo e sua firma, in cui
formalizza la richiesta. Che io sappia, il segretario non può
usare il protocollo, nè assumere iniziative del genere.
Desidero sapere se è così.
Assolutamente sì. La rappresentanza esterna
è infatti attribuita al dirigente scolastico, che
eventualmente la può delegare.
Approfitto per porre un altro quesito: può
il D.S. delegare i coordinatori di classe a convocare i consigli per
ratificare le nomine dei tutor, già individuati da
lui?
Non esistono tutor, dal momento che la
contrattazione in sede ARAN è attualmente in
corso.
Sono una assistente amministrativa in servizio
presso un Istituto Comprensivo e componente rsu della scuola gradirei
un parere alla seguente frase inserita nell'ordine di servizio mio e
dei colleghi: "L'assistente amministrativo è ritenuto
responsabile della mancata inosservanza dei termini di scadenza degli
adempimenti e compiti affidategli anche con conseguente eventuale
corresponsione di more e interessi". Secondo lei l'assistente
amministrativa è soggetta a tali
responsabilità?
Sì, in quanto responsabile del procedimento
amministrativo.
Sono un insegnante di scuola primaria molto molto
confusa. Per fortuna non solo la sola... Mal comune...! Vorrei sapere
se è lecito che un dirigente richieda agli insegnanti del suo
circolo, tramite la diffusione di un modulo competenze, una
dichiarazione di possesso di capacità di comunicazione, di
relazione, organizzative, quale corso frequentato e quante ore. A noi
questo sembra assurdo! Tali competenze non si acquistano dalla
frequenza di corsi (quali?) ma sul campo, con l'esperienza. Si
può dichiarare e documentare la frequenza a corsi di musica,
di teatro, di inglese, di informatica, ma le capacità
relazionali e organizzative quelle no, si hanno e basta!!! Oppure
vengono organizzati corsi che aiutano a conseguirle? A me non
è mai capitato. Forse ci si riferisce ai corsi frequentati
dalle funzioni obiettivo ora strumentali?
Non lo so. In ogni caso mandate il dirigente a quel
paese!
Mi trovo in grande difficoltà in quanto
il mio Dirigente vuole che accompagni gli alunni in palestra da sola.
Faccio presente che la palestra è distante circa 600 m dalla
scuola stessa e sono ragazzi di scuola media. Mi risulta che una
circolare del 1977 diceva che l'insegnante doveva essere coadiuvato
dal personale Ata. Sbaglio?
Anche se fosse, dal 1977 a oggi ne è passata
di acqua sotto i ponti... La scuola è infatti diventata
autonoma, per cui autonomamente decide come organizzare il suo
servizio.
Vorrei cortesemente sapere se la disposizione in
oggetto (obbligo di rientro pomeridiano per la scuola elementare)
è tuttora vigente. In caso negativo, si prega di fornire i
dati relativi alla norma che lha abrogata. Grazie.
Distinti saluti e complimenti per la qualità del
Sito.
Il DPR 275/99 stabilisce che ogni scuola
autonomamente decida i suoi assetti organizzativi. Così
dev'essere e così è opportuno che
sia.
I docenti di sostegno sono a tutti gli effetti
docenti della classe nella quale l'allievo portatore di handicap
è inserito?
Sì.
In ipotesi di assenza
temporanea dell'allievo portatore di handicap, il docente di
sostegno può essere utilizzato per effettuare
supplenze?
Sì.
Alla RSU della mia scuola è venuto meno
un membro per pensionamento, non ci sono altri membri della medesima
lista. E' vero che: 1) il pensionato deve presentare le proprie
dimissioni alla RSU?
Non serve.
2) che la RSU resta ad operare validamente priva
di un suo membro?
Certo.
Le scrivo questa mail perché ho un
quesito a cui nessuno è stato capace di dare una rispota,
né sindacati, né Dirigenti scolastici, ecc... Sono
insegnate in IPC aziendale e per il turismo. Io ho già la
maturità turistica. Posso iscrivermi come privatista per
prendere la maturità aziendale?
Nulla osta, secondo me.
Il fatto che alcuni colleghi poi siano i miei
commissari, crea qualche riserva?
No, se non sono parenti.
Ci sono decreti, leggi, normative su eventuali
"incompatibilità" per gli esami di
stato?
Le consiglio di prendere visione dell'ordinanza
annuale sugli esami che può scaricare anche dal ns.
archivio.
Egregio Sig. Pino Santoro, si sottopone alla Sua
attenzione il seguente quesito. Per motivi vari, due delle 4 ore di
approfondimento, che per prassi consolidata vengono assegnate al
docente di italiano della classe per concorrere al raggiungimento
delle 18 ore di lezione, sono rimaste "disponibili". SI
CHIEDE: devono essere assegnate all'altro docente di lettere con 18
ore curricolari in altre classi e che ne ha fatto richiesta o
rimangono "oggetto di autonoma periodica programmazione delle
singole istituzioni scolastiche per il conseguimento degli obiettivi
individuati" (DM 7/8/92).
Propendo per la seconda ipotesi.
Gentile prof. Santoro, volevo chiederLe se il
Dirigente Scolastico può attivare la sperimentazione della
settimana corta (sabato libero per le classi quinte), senza il parere
favorevole dei docenti.
No.
Egregia Redazione, ho necessità urgente
di ottenere una informazione sulla possibilità di ottenimento
di una aspettativa per mandato politico. Vorrei sapere se un mio
collega puo ottenere dalla direzione scolastica di essere
collocato in aspettativa quinquennale per essere stato eletto
consigliere provinciale. A me risulta infatti che lui possa
esclusivamente assentarsi dal servizio per il tempo necessario
allespletamento del mandato e non ottenere lesonero del
servizio.
Probabilmente le sfugge l'aspettativa di cui
all'art. 2 della legge 816/85.
Gentile prof. Santoro, la redazione del piano
della sicurezza dell'istituto da parte di dipendenti della
scuola (singolo o commissione) può essere retribuita con il
fondo d'isituto?
Secondo me no.
Gentile redazione, vorrei sapere se gli
insegnanti di religione, essendo ormai equiparati agli altri, possono
effettuare ore eccedenti in sostituzione dei colleghi assenti, pur
essendo l'insegnamento opzionale.
Sì, dal momento che il CCNL è lo
stesso, e quindi stessi sono i diritti ed i
doveri.