FAQ/42
Domande e Risposte sulla
RSU
Sono un insegnante di Lingua tedesca, titolare di
cattedra in un Istituto superiore. Vorrei sapere se il dirigente
scolastico può modificare l'organico di diritto sulla base
delle scelte linguistiche degli studenti, togliendo cattedre
già esistenti (di Lingua francese o tedesca) e assegnate a
docenti titolari, per istituire cattedre di altre lingue per le quali
non sono presenti nell'Istituto docenti titolari.
Più che al dirigente spetta al collegio ed al
consiglio di istituto questa decisione, nel momento in cui si
predispone il POF.
Buona sera, ad intervalli la tormento con le mie
domande, ma è il mondo della scuola un tormento. Non ci sono
mai certezze. Ogni scuola applica regolamenti diversi: chi fa ore di
60, chi di 50, chi inizia prima, chi termina dopo, chi timbra etc. Mi
scusi lo sfogo iniziale ma non ne posso più. Veniamo al
quesito: ad inizio d'anno il Collegio Docenti ha votato, come oramai
da tre anni, la settimana d'interruzione a Febbraio. Durante questa
settimana tutti prendono impegni e i più ne approfittano per
fare vacanze a basso costo (che a Natale e Pasqua te le scordi).
Ieri, dico ieri il Dirigente Scolastico ci comunica che la
"festa" è solo per gli alunni e che noi dobbiamo
organizzare attività di non precisata natura, ma comunque
siamo in servizio. Mi sa chiarire le idee per
favore.
Non spetta al dirigente decidere gli impegni degli
insegnanti connessi con la funzione docente, ma al collegio dei
docenti in occasione dell'approvazione del piano delle
attività di cui all'art. 26 del CCNL.
E se volessi prendere 6 giorni di ferie da
detrarre da quelle estive (come fanno tutti i lavoratori che lo
desiderano)?
Può farlo.
Sono un disabile con il 76% + 104/92, vorrei
sapere se i tre giorni retribuiti mi spettano.
Se è handicappato in situazione di
gravità sì.
Gentile Dr. Santoro, sono una insegnante a cui
è stata appena riconosciuta una invalidità civile del
67% (pari percentuale anche per la legge 104), a seguito di un
incidente stradale occorsomi anni fa quando svolgevo diverso lavoro.
Sarebbe così gentile da potermi spiegare se tale percentuale
(sia di l'invalidità civile sia della legge
104) è sufficiente per garantirmi dei diritti sul lavoro
e quali? Posso giovarmene in qualche modo? (già da 4 anni sono
temporaneamente utilizzata in altri compiti in base all'ex art. 23
del CCNL/95). La ringrazio infinitamente e Le auguro un ottimo anno
nuovo.
Se il suo handicap prevede la situazione di
gravità può beneficiare delle guarentige previste dalla
L. 104/92.
Sono docente di scuola primaria. Chiedo: come
rispondere ad un "gestore"(dirigente) che disattende alle
delibere del collegio (posso aggiungere molto altro... per ora non mi
permetto) e che, nonostante invitato con richiesta scritta a dare una
risposta a quesiti e decidere su questioni, fa finta di niente e
rifiuta ogni forma di colloquio?
Mandatelo a casa.
Andare oltre il csa?
Oltre...
Arrivare all'usr?
Oltre...
Mi pare che chi non fa il bene dei bambini debba
andarsene a casa, specialmente se vecchio ed aperto non alle
novità ma alle confidenze maligne.
Sono d'accordo.
Abbiamo bisogno di sapere di chi è la
competenza a deliberare in merito alla quota oraria del 15% a
disposizione degli Istituti Scolastici.
Poiché la questione sta nel POF, collegio dei
docenti e consiglio di istituto.
Vorrei sottoporre due quesiti inerenti a due
argomenti diversi: sono entrata in ruolo giuridico ed economico il
1/9/2001. A parte i documenti di rito presentati subito, ho poi
presentato alla segreteria della scuola in cui insegno la domanda di
riscatto servizi e periodi ai fini dell'indennità di buona
uscita, quella di valutazione con o senza riscatto ai fini del
trattamento di pensione (presentate in data 02/01/2003 e trasmesse
agli uffici competenti in data 31/01/2003) e quella di riconoscimento
dei servizi pre-ruolo ai fini della carriera (presentata sempre nella
stessa data); successivamente mi è stato detto di presentare
la domanda di ricongiunzione (presentata in data 24/06/2004 e
trasmessa in data 08/07/2004). Alla mia richiesta di avere
regolarizzata la mia posizione, mi è stato più volte
risposto che bisogna aspettare la comunicazione ufficiale
dell'entrata in ruolo da parte del C.S.A. Vorrei sapere se è
solo una scusa della segreteria inadempiente oppure se le cose stanno
realmente così.
Non sono addentro a questo tipo di procedure. Quello
che so è che la pratica di ricongiunzione deve essere evasa in
un tempo definito, in ragione di quanto dispone il decreto attuativo
della legge sulla trasparenza degli atti amministrativi (L.
241/90).
E' obbligatorio deliberare corsi di recupero
pomeridiani oppure basta stabilire una modalità di recupero,
anche in itinere?
Non c'è alcun obbligo, in questo
senso.
Inoltre, nel caso i corsi pomeridiani si
facciano, devono essere tenuti dal docente titolare oppure si possono
nominare insegnanti esterni?
Si può fare ricorso anche a personale
esterno, in assenza di disponibilità di personale in servizio
nell'istituto.
Vorrei spiegazioni riguardante le assunzioni
delle insegnanti delle scuole materna paritarie, se sulle buste paghe
vanno registrati i giorni di chiusura, di malattie, di festivita'
esempio se un insegnante lavora dal lunedi al venerdi il sabato e la
domenica vanno conteggiate sulla busta paga? esempio se la scuola
RESTA CHIUSA PER LUTTO PER UNA SETTIMANA SULLA BUSTA PAGA
DELL'INSEGNANTE PER QUANTO RIGUARDA LA RETRIBUZIONE INPS VANNO
COMUNQUE CONTEGGIATE?
Sì.
POI VORREI SAPERE SE IL PUNTEGGIO SI CALCOLA IN
BASE ALLE NOMINE O ALLE GIORNATE CHE RISULTANO SULLE BUSTE PAGHE?
ESEMPIO SE UN INSEGNANTE LAVORA CON NOMINA DAL 1-10-04 AL 30-10-04
CON CONTATTO PARTIME DI ORE 4 GIORNALIERE PER 5 GIORNI A SETTIMANA IL
PUNTEGGIO COME VIENE CALCOLATO SU 30 GIORNI O SU 22
GG?
Per l'intera durata della nomina.
Esiste incompatibilità fra d.s. - d.s.g.a.
e loro familiari o affini di primo grado? Mi può indicare la
normativa esistente a riguardo?
Non ho capito la domanda.
Gentile redazione, in qualità di docente
delle Scuole Superiori sottopongo alla Vostra cortese attenzione le
domande seguenti: all'interno delle 150 ore di permessi retribuiti
per diritto allo studio sono compresi anche i giorni di preparazione
agli esami, o altrimenti, quali sono le voci specifiche che rientrano
in tali permessi?
Sì, anche i giorni di
preparazione.
Se lo stesso docente è contemporaneamente
in orario part-time, le ore di permesso vanno calcolate in
proporzione al sudddetto orario oppure il tetto rimane lo
stesso?
Secondo me dovrebbero essere calcolate in
proporzione.
Quali fonti normative riguardano il problema in
modo specifico?
Prenda visione del contratto integrativo della sua
regione sulle modalità di fruizione di tali
permessi.
Quali sono le sanzioni disciplinari che il D. S.
può comminare ad un docente a tempo
determinato?
Quelle previste dal testo unico (d. l.vo
297/94).
Può il D. S., in caso di mancato servizio
da parte di un docente a tempo determinato, contestato dal D. S. e
ritenuto dallo stesso non giustificato in modo sufficente ed
esauriente, procedere alla sospensione dello stipendio di detto
periodo?
Sì, visto che tale provvedimento non si
configura come una sanzione disciplinare.
Sono un insegnante di scuola media superiore.
Sono stato accompagnatore nei giorni scorsi per una visita di
istruzione. L'impegno è stato di oltre 12 ore e non ho
usufruito di nessun pasto. La mia segreteria mi ha corrisposto
l'indennità di missione pari al 30% della diaria intera, in
tutto 3,07 centesimi di euro, nonostante appunto non abbia richiesto
rimborso dei pasti. Se fossi stato impegnato per sole cinque ore
avrei avuto un'indennità superiore! E' corretta
l'interpretazione della segreteria?
L'indennità di missione è dovuta al
dipendente della Stato comandato in missione in località
distanti dall'ordinaria sede di servizio almeno 10 Km e per una
durata complessiva non inferiore alle 4 ore. Non capisco quindi la
ragione della decurtazione della sua diaria in assenza del rimborso
delle spese sostenute per il pasto.
Gentile dottor Santoro, sono docente di ruolo
nella scuola primaria su posto sostegno. Il dirigente scolastico
dell'istituto comprensivo dove presto servizio si è rifiutato
di concedermi il cambio del giorno libero per motivi personali.
Poteva farlo?
Certo.
Il cambio di giorno libero è un diritto o
una concessione?
Non è un diritto per
nessuno.
Grazie e auguri di buon anno.
Ricambio gli auguri.
Gent.mo dott. Santoro, sono un'insegnante
elementare precaria che presto rientrerà a scuola dopo il
periodo di astensione obbligatoria. Ho intenzione di chiedere la
riduzione per allattamento. Desiderei sapere se il dirigente
scolastico potrà farmi fare un orario spezzato (Es. dalle ore
8 alle 10 e dalle 14 alle 16) lasciando quattro ore di buco che non
saprei come coprire lavorando a 25 Km da casa e non potendo
effettuare in una giornata due volte il viaggio. In questo modo
starei comunque lontano da casa più di nove ore. Personalmente
non lo ritengo corretto ma non ho alcun riferimento normativo a
proposito. Il problema nasce in realtà dal fatto che nel fare
l'orario all'inizio dell'anno è stata fortemente penalizzata
l'insegnante che mi ha sostituito, forse perchè giovane e
incapace di farsi valere, ed ora i colleghi pretenderebbero che io
accettassi un orario così penalizzante perchè
approvato, non da me ma da altri, a settembre. Le sembra
giusto?
No. Ha tutto il diritto di vedere tutelata la sua
maternità, anche rivolgendosi all'ufficio del lavoro
competente.
Caro Pino, vorrei avere se possibile una
informazione: sono un'insegnante di ruolo e lavoro in una
associazione di volontariato che si occupa di barboni e senzatetto.
Sapevo che c'era la possibilità di avere il distaccamento
dalla scuola per poter lavorare in associazioni di volontariato che
avessero certi requisiti. Tu sai qualcosa in
merito?
Sì, relativamente a permessi, non a
distaccamenti.
Sai indicarmi la normativa
relativa?
Volontari della protezione civile (art. 10 Dpr
613/94); volontari dei vigili del fuoco (art. 14 L. 996/70);
volontari croce rossa (art. 36 Rd 484/39).
Sono un insegnante della scuola media statale di
Ricadi (VV), avendo l'incarico di redigere il modello di scheda per
la valutazione degli alunni, avrei gentilmente bisogno
di alcuni chiarimenti. Premesso che: la nostra scuola è
costituita da due plessi distanti circa dieci chilometri l'uno
dall'altro; nelle prime classi, secondo la riforma, sono stati
previsti e portati avanti sei laboratori per diverse discipline e per
ogni plesso; le attività opzionali nei due plessi non sono
tutti uguali; DOMANDA: nella nuova scheda bisogna prevedere una
valutazione per ogni laboratorio e quindi dovrei prevedere sei spazi
dove inserire il giudizio? Vi sarei grato se potessi avere un vostro
parere anche perchè si avvicina la scadenza del primo
quadrimestre.
La materia è stata oggetto della recente DM
85/2004, che può consultare anche sul ns.
sito.
Nella stessa scuola possono prestare servizio il
preside e sua moglie?
Certo.
Ed analogamente il DSGA ed il figlio o il
marito?
Certo.
Gentili signori, sono una docente a tempo
indeterminato. Insegno inglese in un liceo. Mio padre possiede una
società edile snc. L'anno scorso ha regalato a me e ai miei
fratelli delle quote della società. Ora la vuole trasformare
in srl e vorrebbe che io assumessi la carica di amministratore. Posso
farlo?
No.
Devo chiedere il permesso alla scuola o al CSA?
Se non posso farlo, posso almeno mantenere possesso delle
quote?
Sì.
Mi potreste indicare a che norma devo fare
riferimento riguardo l'incompatibilità?
Art. 508 del d. l.vo 297/94.
Alla redazione di EDscuola.com cortesemente
vorrei avere delucidazioni sull'insegnamento e sulle ore che gli
alunni della scuola elementare devono acquisire in materia
informatica durante il ciclo scolastico. E' obbligatorio
l'insegnamento di tale disciplina?
Le consiglio di prendere visione delle indicazioni
nazionali allegate al d. l.vo 59/2004, che può scaricare anche
dal ns. sito.
Spett. Redazione Edscuola, vorrei gentilemente
sapere se presso il Vs. sito e' costituito un servizio di consulenza
per gli innumerevoli quesiti che, da parte di noi operatori, giungono
dal mondo della scuola.
Sì.
Dovendo porre un quesito su un problema sorto nel
mio istituto, e che riguarda il conflitto nelle delibere di due
diversi organi collegiali, vorrei sapere a chi posso
rivolgerlo.
Prego, non vedo l'ora.
Gent.mo Sig. Santoro, sono insegnante nella
scuola superiore, in ruolo dal 2001. Ho vinto un concorso per
ricercatore universitario e vorrei sapere come funziona il passaggio
dal ruolo della scuola superiore all'università. Devo dare un
preavviso per dimettermi dall'attività nella scuola dove
insegno?
Non è previsto alcun passaggio, ma il
licenziamento e la nuova assunzione. I termini di preavviso sono
indicati nel CCNL attualmente in vigore.
Salve, innanzitutto auguri di buon anno. Sono una
docente precaria (ovviamente!), sono iscritta ad un master a distanza
con esame finale in presenza organizzato dall'università Tor
Vergata di Roma e dal Consorzio Baicr; ho ottenuto i permessi per il
diritto allo studio, che ovviamente non potrei usare per la frequenza
che non c'è, ma vorrei sfruttare i 3 giorni prima dell'esame,
previsti dalla normativa. Il master consta di 1500 ore, ed è
organizzato in 16 moduli con prove intermedie di verifica, da
svolgere a casa e inviare poi via fax; il superamento di tali prove
è condizione indispensabile per poter accedere all'esame
finale. I permessi mi sarebbero utili perché la mole da
studuare è tanta e tra lavoro e figli non ho molto tempo? Come
devo fare per la giustificazione? E' l'univertsità o il
consorzio che certifica lo svolgimento dell'esame nel giorno in cui
riceve il test compilato o posso autocertificare
io?
Secondo me può farlo direttamente
lei.
Un altroquesito riguarda la scuola a cui
presentare la giustificazione per i permessi fruiti: non insegno
più nella scuola che ha valutato e inoltrato la domanda al
Csa, perché con la pubblicazione delle graduatorie definitive
ho cambiato scuola; invio domanda di fruizione alla scuola attuale
dove insegno e relativa giustificazione alla prima? o tutto alla
scuola dove attualmente sono e dalla quale
mancherei?
La seconda che ha detto.
Gentile redazione, sono un insegnante di sostegno
che opera in una quinta classe della scuola primaria con due alunni
diversamente abili, di cui uno con rapporto in deroga 1/1 e l'altro
con rapporto 1/2, nella stessa classe è presente un terzo
alunno, fortemente caratteriale, seguito da un'altro insegnante di
sostegno per solo due ore con un rapporto 1/2. In seguito
all'applicazione della riforma Moratti il Dirigente Scolastico senza
addurre nessuna motivazione ritiene opportuno che la stessa operi in
orario antimeridiano durante le ore di mensa, dopo mensa ed
attività opzionali. In questo modo verranno danneggiati gli
alunni che non potranno seguire il percorso individualizzato
concordato con l'insegnate Tutor, e presentato nell'Unità di
Apprendimento per l'integrazione e l'acquisizione di competenze.
Può il Dirigente Scolastico optare per questa organizzazione
pomeridiana che coinvolge tutto, in maniera alternata, il gruppo dei
docenti di sostegno?
No. Non spetta infatti a lui decidere nel merito di
questi aspetti.
Gentile redazione, nell'a.s. 2001-2002 essendo
stata in maternità la scuola in cui prestavo servizio in
qualità di supplente mi ha retribuita all'80%. Vorrei sapere
se a tutt'oggi vi sono novità per la retribuzione al 100% e
nel caso positivo posso chiedere il rimborso. Grazie e cordiali
saluti.
La sequenza contrattuale relativa all'art. 142 del
CCNL 2002/2005 prevede il riconoscimento del 100% della retribuzione
anche al personale supplente.
Alla Vs. cortesia si pone un quesito riguardante
come deve essere interpretato quanto previsto dall'art. 85 (ex art.
32 C.C.N.L./99) del CCNL relativamente a "il compenso in parola
può essere corrisposto, nella misura oraria, maggiorata del
10%, ovvero in modo forfettario (...)".
Come c'è scritto.
Si chiede cortesemente altresì se la
misura forfettaria è da intendersi riferita solo al 10% o al
corrispettivo delle ore considerate calcolate su base di 1/78 dello
stipendio.
No, all'intero compenso, la cui misura deve essere
decisa dalla contrattazione d'istituto.
Gent.mo, presso la ns. istituzione (A.F.A.M.)
esiste da sempre un sistema di attestazione degli orari di ingresso
ed uscita del personale A.T.A. (compresi D.A. e D. S.G.A.)
consistente nell'apposizione di firma su registro cartaceo accanto
all'orario di ingresso/uscita. In questi giorni è entrato in
vigore l'obbligo di utilizzo, da parte del personale A.T.A.,
dell'orologio elettronico, con timbratura mediante tesserino (badge).
L'obbligo di apporre la firma sul registro cartaceo, con indicazione
dell'ora indicata dall'orologio al momento della timbratura
elettronica, è tuttavia rimasto. Si chiede: può il
Direttore amministrativo obbligare il personale A.T.A. alla doppia
attestazione orologio/registro?
Mi sembra pleonastico, tuttavia competente a
decidere nel merito deve essere il regolamento di
istituto.
Esiste l'obbligo di
effettuare la timbratura con orologio digitale anche per il Direttore
amministrativo e per il Direttore S.G.A. (che attestano solo su
registro cartaceo ma si rifiutano di utilizzare l'orologio
elettronico)?
Se vale per gli altri, deve valere anche per loro,
visto che non c'è ragione per escluderli
dall'adempimento.
Il personale A.T.A. ha orari di ingresso/uscita
diversi: per gli assistenti amm.vi h 7:45-13:45, per i collaboratori
scolastici h 7:30-13:30; il personale A.T.A. tutto può
validamente timbrare il cartellino prima dell'ora d'ingresso
stabilita?
No, se non è prevista la
flessibilità.
Inoltre si chiede: è un diritto del
personale avere a disposizione delle pause per
fumare?
No.
Se si quante? E' un diritto avere a disposizione
un locale (o in alternativa in giardino all'aperto) dove poter
liberamente fumare?
No.
Egr. prof. Pino Santoro, un Assistente Tecnico
pers. ATA che usufruisce delle legge 104, 2 ore al giorno, può
richiedere le Funzioni Aggiuntive per tale
profilo.
Non esistono più, le funzioni
aggiuntive.
Sono una DS e Le chiedo una consultazione su
una vicenda che mi lascia perplessa. Un docente x presta
servizio nel mio istituto solo per 5 ore settimanali, in una sola
classe; le restanti le presta presso un altro istituto (di cui
tre "a disposizione"). Il docente pretende di essere
"esonerato "dal servizio nella mia scuola sulla base della
richiesta di commutare i tre giorni con ore di permesso orario, in
analogia a quanto viene concordato con le docenti in puerperio
per allattamento (diminuzione di una classe, riduzione di un'ora al
giorno per cinque giorni, altre soluzioni...). Orbene, a prescindere
dal fatto che forse sarebbe più opportuno che la riduzione
d'orario fosse richiesta prioritariamente proprio nella scuola
con maggior numero di ore dove, tra l'altro il docente è
a disposizione per ben tre ore e comunque in proporzione al servizio
prestato nelle due scuole, se concedessi tale "esonero
(ammesso che fosse prevista una tale opportunità) mi troverei
in difficoltà nell'assumere un supplente per tutto l'anno
perchè ho timore di doverne rispondere finanziariamente.
Infatti la eventuale commutazione dei permessi dei tre giorni in
ore, corrisponde a 18 ore mensili, a petto delle 20 ore di servizio
che deve prestare il docente, senza contare gli impegni funzionali
all'insegnamento. Il CCNL, poi, prevede che il docente non usufruisca
di tali permessi, possibilmente sempre negli stessi giorni... Ho
ritenuto per motivi didattici, chiamare un supplente fino al 20 di
gennaio perchè, appunto, facendomi i calcoli, con le vacanze
di Natale, le ore di permesso non superavano le diciotto
mensili. Temo però per i restanti mesi dell'anno scolastico.
Al docente sono stati offerti tutti gli accomodamenti possibili, ma
li ha sempre rifiutati, perchè esige di non venire affatto a
prestare il servizio nel mio istituto. In modo molto scorretto,
infatti, non ha preso mai servizio, telefonando la mattina per
annunciare la sua assenza per malattia, visite mediche, etc.
lasciando gli studenti privi del costituzionale diritto allo studio.
Chiedo: devo condergli l'esonero?
Io dico di sì, non fosse altro che per non
avere tra i piedi un dipendente così poco disponibile.
Potrò essere tutelata nel caso si
riscontri un onere aggiuntivo per lo Stato?
Perché parla di oneri
aggiuntivi?
E' giustificata una azione di tipo disciplinare
per il fatto che è sempre malato, guarda caso solo nei giorni
nei quali deve prestare servizio nella mia scuola?
No, un'azione di questo tipo non è
giustificata, a meno che non si dimostri che la certificazione medica
prodotta è falsa.
Una nota a piè di pagina: il suo sito
è molto interessante e lo leggo con piacere proprio per
evitare di fare "abusi" anche involontariamente...
però siamo proprio certi che i docenti siano tutti così
agnellini e noi dirigenti così lupi?
Non prendo le parti né per i lupi, né
per gli agnelli, visto che è la natura che li fa essere tali.
Ho difficoltà a sopportare invece i furbi e gli imbecilli,
siano essi docenti o dirigenti. Questo spero emerga dalle risposte ai
quesiti, e non altro.
Buonasera. insegno lettere in un liceo
scientifico di Firenze. Prima delle vacanze natalizie il preside ha
fornito ad alcuni docenti un nuovo orario, motivato dall'arrivo di
una nuova supplente. Nelle mie modifiche, mi trovo ad avere una
ulteriore ultima ora a disposizione. Avendo fatto presente al
dirigente che non posso adesso effettuare una ultima ora non
prevista per motivi di organizzazione familiare, mi è
pervenuta risposta scritta negativa ma non motivata. Esiste una
normativa che impedisca di modificare durante l'anno l'orario
definitivo, soprattutto per dare un'ora a disposizione?
No.
Oppure, aosso cosa p appellarmi per non subire
questo cambiamento?
Davvero non lo so.
URGENTE!!!!! Vorrei sapere quale è il
termine perentorio (quello ordinatorio il 29/01/2005) per il
programma annuale 2005 visto che nessuna nota dell'USR ha chiarito.
Solo l'USR dell'Emilia Romagna ha chiarito che è il
15/03/2005. Grazie!
Ma lei il DI 44/01 lo conosce oppure
no?
Caro Pino Santoro, presumo che tu sia un collega
operatore della scuola, e quindi mi permetto di darti del tu,
sperando di non offenderti. Ti ringrazio per la disponibilita' che
hai dimostrato ad ascoltare il mio quesito, e perciò ti dico
di che si tratta: io sono docente di materie classiche presso il
Liceo-Ginnasio "A.Poliziano" di Montepulciano, che fa parte
di un polo scolastico unico, detto dei "Licei Poliziani" e
che comprende, oltre al classico, anche il Liceo scientifico,
linguistico e psicopedagogico (ex magistrale). Di recente (2002) la
Regione Toscana ha emanato una legge che integra l'offerta formativa
degli istituti di 2° grado con alcuni corsi di formazione
organizzati e finanziati dalla Regione stessa. Un bando di recente
emanato e' stato esaminato da un'apposita commissione interna ai
nostri Licei, la quale ha deciso di aderirvi organizzando un corso di
tipo archeologico e di salvaguardia dei beni culturali, collocandolo
nelle ore curriculari e sottraendo alle normali discipline
d'insegnamento il 15% delle ore di lezione, secondo quanto prevede la
legge sull'autonomia scolastica; tutto cio' senza curarsi del fatto
che i Licei non sono istituti professionali, dove gli
"stages" aziendali sono coerenti con l'offerta formativa
della scuola e persino necessari, ma debbono fornire una cultura
generale che poi ogni alunno, al momento della scelta universitaria,
potra' indirizzare a sua volonta'. La commissione suddetta ha
lavorato in gran segreto, senza che alcun docente sapesse nulla di
cio' che si stava preparando. La questione e' stata poi portata di
fronte al Collegio dei docenti, che doveva emanare la relativa
delibera entro una certa data. Il Dirigente ha convocato, all'ultimo
momento, una riunione del Collegio un pomeriggio in cui alle ore
15,30 iniziava il ricevimento quadrimestrale delle famiglie. La
riunione ha quindi avuto durata limitata (poco piu' di mezz'ora), il
progetto e' stato illustrato frettolosamente, senza dare la
possibilita' a chi era contrario di enunciare minuziosamente le
proprie ragioni ed al collegio stesso di ponderare bene una decisione
cosi' importante; la votazione, sollecitata dal Dirigente ed
effettuata in fretta e furia, ha dato una lieve maggioranza di voti a
favore, e cosi' la delibera relativa e' stata emanata.
Successivamente pero' il Consiglio di Istituto, convocato per
discutere lo stesso argomento per le competenze di natura
organizzativa ed economica, ha invece espresso parere negativo
sull'attuazione del progetto, con il voto contrario di alcuni
docenti, genitori ed anche della componente alunni. A questo punto i
colleghi "progressisti" della commissione in parola hanno
dato in escandescenze, accusando il Consiglio di Istituto di
oscurantismo e di voler far perdere all'istituto un'opportunita' a
loro dire "storica", ed hanno mandato in giro una richiesta
di riconvocazione del consiglio stesso, sollecitando le firme dei
colleghi docenti. A dire il vero, tuttavia, ne hanno raccolte ben
poche, molto meno della pur parziale maggioranza che si era
determinata nella seduta del Collegio. Ora io ti chiedo, se puoi
rispondermi con esattezza:
1. E' ammissibile il
comportamento di questi colleghi, che pretendono di invalidare una
delibera del Consiglio di Istituto solo perche' dissentono da essa?
Possono richiederne la riconvocazione?
Le deliberazioni degli organismi collegiali
naturalmente si rispettano, a prescindere.
2. Ammesso che sia possibile riesaminare la
questione da parte del Consiglio di Istituto, in tal caso non deve
essere riconvocato anche il Collegio dei docenti, riprendendo tutto
il problema dall'inizio?
3. Con lo status quo,
cioe' con una delibera favorevole (collegio dei docenti) ed una
contraria (consiglio di istituto) il progetto puo' andare avanti o
deve ritenersi invalidato?
Una modifica dei curricola deve essere inserita nel
POF, che sempre il regolamento sull'autonomia prevede debba essere
elaborato dal collegio dei docenti ed adottato dal consiglio di
istituto. Se l'adozione non c'è stata, il progetto di modifica
dei curricola "salta".
VORREI SAPERE, DATO CHE MIO FIGLIO NATO IL 12
DICEMBRE 1999 PUO' ISCRIVERSI COL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO ALLA
SECONDA ELEMENTARE DATO CHE STA FREQUENTANDO LA PRIMINA CON OTTIMI
RISULTATI. ALTRA DOMANDA: IO SONO UN'ASSISTENTE TECNICO A TEMPO
DETERMINATO DA MOLTI ANNI, MIA MOGLIE LAVORA COME PARRUCCHIERA
ESTETISTA PROPRIETARIA DEL LOCALE ED TITOLARE DELLA LICENZA E MIO
FIGLIO E' NATO IL 7 NOVEMBRE 2002; COSA MI SPETTA COME INCENTIVAZIONE
ALLA NATALITA'? POSSO PERCEPIRE IL FAMOSO MILIONE DI LIRE CHE SI
PARLAVA TANTO DUE ANNI FA? DELUCIDATEMI UN PO SE
POTETE.
Non mi occupo di incentivi alla natalità. Mi
dispiace. Quanto alle primine, non sono previste dal nostro
ordinamento scolastico.
Gentile Dott. Santoro, sono stata immessa in
ruolo nell'anno sc. 2004/2005 nella scuola materna in quanto
vincitrice di concorso. Per comodità ho scelto tra le sedi
disponibili quella del mio paese. La seconda sezione che era stata
avviata quest'anno, è stata chiusa per numero insufficiente di
bambini ed io, essendo l'ultima in graduatoria, risulto perdente
posto. Cosa succede al mio anno di prova?
Nulla.
Il dirigente vuole impiegarmi per le supplenze ma
io conducevo un progetto curriculare di lingua inglese. Non sarebbe
preferibile che continuassi questo per farmi valutare l'anno? Chiedo
scusa per la lunghezza della domanda e spero tanto in una sua
risposta. Grazie.
Le modalità di utilizzo sono decise dal
collegio dei docenti in occasione dell'approvazione del piano annuale
delle attività.
Gentilissimo Pino vorrei sapere se è
possibile usufruire della riduzione di orario per allattamento fino a
tre anni di vita del bambino. I genitori siamo entrambi insegnanti.
Attualmente un genitore ha ususfruito solo di sette mesi di riduzione
di orario per allattamento ed il bambino ha compiuto un anno... Posso
usufruire dei resatnti 5 mesi fino al compimento del terzo anno? Ti
ringrazio anticipatamente.....
Entro i primi tre anni di vita del bambino spetta ai
genitori una riduzione di orario per allattamento. Naturalmente
beneficiaria è soprattutto la madre, tuttavia la legge
consente che anche il padre ne fruisca, ad esempio, quando la madre
non lavora, o è malata o è deceduta o semplicemente non
se ne avvale. Le riduzioni di orario sono di 2 ore al giorno se
lorario di lavoro è di 6 ore e oltre (es. Ata); di 1 ora
al giorno se il tempo di lavoro quotidiano è inferiore a 6 ore
(docenti). In caso di parti plurimi la riduzione di orario è
raddoppiata e cè la possibilità che le ore
aggiuntive siano attribuite al padre in modo autonomo dalla madre.
Queste riduzioni di orario, dette anche riposi, sono retribuite al
100%.
Buongiorno, sono un DS e avrei una domanda in
merito alla discussa macchina obliteratrice per le presenze dei
professori, anche alla luce del decreto del ministero
dellistruzione (prot. 1707/04). Nella mia Scuola tutto il
personale sia docente che ata oblitera, solo pochi si ostinano a non
farlo. Premetto che l'introduzione della macchina è stata
prevista con delibera sia del Collegio Docenti sia del Consiglio
d'Istituto, e quindi, anche volendo, non mi è possibile
togliere la suddetta macchina poichè non posso, quale ds,
intervenire e revoare le delibere collegiali. Chiedo lumi in
merito.
Contesti ai riottosi l'addebito disciplinare. Non
può fare altrimenti.
Sono unass.amm.vo e le chiedo se il DSGA ha
lobbligo di timbrare (come tutti gli altri docenti compresi)
visto che nella mia scuola non ha mai timbrato, ma si gestisce il
proprio orario nel rispetto delle 36 ore settimanali cosi
come recita il Contratto integr. dIstituto, e le 100 ore di
straordinario sono a forfait, o devono comunque risultare da qualche
parte?
Il DSGA timbra come tutti. E' chiaro che lo
straordinario, preventivamente autorizzato dal DS, dovrà
risultare dal cartellino delle presenze. Altrimenti non si
paga.
Buongiorno e Buon anno!!! Gentilissimo Prof
Santoro, avrei un quesito da porre alla sua attenzione: può
un Dirigente Scolastico inserire nel protocollo riservato degli
atti riguardanti un docente senza che quest'ultimo sia informato
dell'azione e del contenuto del procedimento?
Atti di che tipo?
Gentili Signori, gradirei
sapere se è possibile che un'insegnante a part-time di 10 ore
chieda per il secondo anno di contratto un'integrazione del monte
ore, passando da 10 a 15 ore. E' proprio questo il caso che mi
riguarda: a causa di una situazione imprevista mi farebbe comodo uno
stipendio più alto, prima di rientrare definitivamente
nell'orario normale.
Secondo me se ci sono le condizioni di
fattibilità nulla osta.
Oggi, desidero approfittare della Vs.
disponibilità proponendo un quesito che è dettato dalla
coscienza di un cittadino che ha fatto dell'educazione e del rispetto
delle norme e delle regole comportamentali un proprio stile di vita.
Q U E S I T O. Con decreto del 1 settembre 2004, il Direttore
Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, vista
la L. 53/2003; visto il D. L.vo del 19/02/2004 nr. 59; considerata
l'opportunità di costituire gruppi di supporto alle
Istituzioni Scolastiche finalizzati all'approfondimento degli aspetti
didattico-pedagogici, giuridici ed organizzativi; tenuto conto delle
risultanze degli incontri del 7-8 e 29 luglio 2004 presso il MIUR e
relativo documento di sintesi riguardo alla Riforma degli Ordinamenti
ha decretato la costituzione di Gruppi Regionali di Studio con
compiti di approfondimento degli aspetti didattico-pedagogici,
giuridici e organizzativi e diffusione delle buone pratiche. Nel
Gruppo regionale di studio e di supporto per la scuola secondaria di
primo e secondo grado della regione Basilicata, tra gli altri,
è stato nominato anche il dirigente scolastico a cui il TAR di
Basilicata, con sentenza nr. 748/2004, ha ordinato l'esibizione dei
documenti richiesti - dal genitore di uno studente - annullando tutte
le ragioni esposte nellimpugnato diniego inauditamente opposto
alla richiesta di accesso ai documenti amministrativi ex L. 241/90.
Le ragioni del diniego opposto si sono dimostrate, in definitiva,
marcatamente illegittime e quindi risultate prive di alcun
fondamento. Vè di più, ulteriormente, la
considerazione non ultima e per niente marginale che il diritto
di accesso ai documenti non trovava - come di fatto non trova -
soltanto applicazione e conforto nella L. 241/90 ma in particolare,
più specificatamente per il mondo della scuola, nel D.P.R. 24
giugno 1998 nr. 249 (Regolamento dello Statuto delle studentesse e
degli studenti); D.M. nr. 60/96 della P.I. (odierno MIUR)
nonché nellO.M. nr. 128/99. Normative questultime
che ben deve conoscere un dirigente scolastico! Orbene, alla luce dei
fatti, la permanenza di quel dirigente nel gruppo di lavoro, per le
ragioni facilmente intuibili,è ancora opportuna e/o legittima?
Quali possibilità ho, come cittadino per richiedere la
ricusazione di detto membro e la sostituzione con altro che offra
maggiori esperienze curriculari e rispondenti requisiti? Tale
sostituzione non dovrebbe avvenire d'ufficio?
La sua pretesa è davvero priva di fondamento,
da un punto di vista giuridico. Sull'opportunità non discuto,
ma questa è rimessa al vaglio del direttore regionale della
Basilicata, che ha ritenuto non esistessero elementi ostativi. Per
altro illustri parlamentari, con parecchi anni di galera sulle
spalle, pur sono chiamati a rappresentare il popolo sovrano, senza
che nessuno si scandalizzi per questo!
Gentilissimo signor Santoro, rileggendo il
contratto che abbiamo firmato ci siamo accorti che si afferma di aver
fatto la riunione col dsga , ma ciò non è vero.
Un'assistente amministrativo minaccia una denuncia che
fare?
Operate l'opportuna modifica.
Egr. dott. Santoro, se dopo il 10/01/2005 un
docente di ruolo volesse assolutamente dimettersi per assunzione in
altro settore lavorativo, che cosa dovrebbe fare?
Non presentarsi a scuola per 15 giorni e quindi
decadere dall'impiego.
Sono un insegnante tecnico pratico (classe di
concorso C240: laboratorio di chimica) e la mia attività
è naturalmente legata al laboratorio, in compresenza con
l'insegnante di teoria. Le chiedo se sono obbligato alla compresenza
anche in classe, soprattutto quando l'insegnante di teoria decide di
utilizzare le ore di laboratorio per andare avanti con il
"suo" programma o interrogare; in queste occasioni la mia
presenza si riduce a ruolo di uditore, peraltro non sempre d'accordo
con i metodi didattici e disciplinari utilizzati (legittimamente) dal
Collega; mi è stato chiesto anche di svolgere un ruolo di
controllore nei momenti in cui il Collega è impegnato a
scrivere alla lavagna (spalle agli alunni) o deve allontanarsi dalla
classe.
Non è previsto che gli insegnanti si
allontanino dalla classe. In ogni caso concordi con il collega queste
modalità di tipo operativo.
Gentile Pino Santoro, intanto la ringrazio per la
disponibilità. Il quesito che Le vorrei porre è il
seguente: Il comitato dei genitori del mio istituto si è
costituito il 13 dicembre 2004, in base al T.U. 297/94. In tale
occasione si è approvato uno statuto di regolamento che
prevede fra i vari articoli anche uno dedicato al finanziamento del
comitato stesso che recita testualmetne: "Le entrate finanziarie
del Comitato dei Genitori sono costituite dai trasferimenti che le
assembleee di plesso adotteranno, al fine di finanziare tutte quelle
attività o iniziative che abbiano un interesse generale per
l'intero istituto, deliberate dal comitato dei genitori."
Secondo la mia opinione ciò non è secondo le norme, in
quanto trattasi di organismo non giuridico e in quanto tale non
può gestire risorse economiche. Puntualizzo che tale comitato
non si è costituito in nessuna organizzazione no profit. In
attesa porgo cordiali saluti.
L'associazione dovrebbe avere veste giuridica, per
poter amministrare risorse finanziarie. Sono d'accordo con
lei.
Sono un docente di scuola superiore con un orario
settimanale di 24 ore (18+6). Le ore aggiuntive possono essere motivo
di esclusione da tutte le altre attività come sostiene il
D.S.?
Quali attività?
Desidererei sapere se nella vostra redazione
è presente un ufficio che si occupa di legislazione scolastica
e, nel caso qual è il suo indirizzo. In attesa di un riscontro
porgo distinti saluti
Dica pure.
Sono un ATA in regime di part-time. Vorrei sapere
se posso, in tale regime, svolgere altra attività che non
concorre con la P.A.
Sì.
Gentile prof. Cillo, vorrei, se possibile, un
chiarimento. Una signora vorrebbe trasferire la propria bambina da
una scuola statale alla nostra paritaria. I motivi sono seri:
l'insegnante della bambina ha gravi problemi psicologici e i bambini
ne risentono. A nulla sono valse le richieste dei genitori per un
miglioramento della situazione. La preside della scuola statale ha
fatto sapere di non essere in sede e la vicaria ha affermato di non
avere il mandato di firmare i nulla osta. E' possibile una cosa del
genere? Mi pare che una vicaria, se ha la firma depositata, ce l'ha
per tutte le operazioni! La mamma della bambina non sa come fare.
Purtroppo non ho trovato nella normativa il punto relativo al
rilascio del N.O. Scusate il disturbo e grazie per il vostro
lavoro!
Il vicario sostituisce il dirigente in caso di sua
assenza o impedimento, per cui mi pare pretestuosa la motivazione
addotta.
Gent.mo, nominato a sostituire un collega che non
intende tenere un corso di recupero per i suoi alunni con debito, le
chiedo se dovrò preparare io la prova di verifica finale e
passare i risultati al C. di classe o se in questo devo cedere il
passo al collega. Grazie, cordiali saluti.
Tocca a lei, visto che a lei il corso è stato
affidato.
Desidererei conoscere se è obbligatorio o
meno essere presenti a scuola per tutta la durata delle ore di
insegnamento previste, in caso di assenza degli alunni. Io ricordo di
aver letto, molti anni or sono, una circolare ministeriale o una
risposta dirigenziale ad un quesito in materia che escludeva
tale obbligo. Grazie.
Se non ci sono attività programmate, la
presenza a scuola non è dovuta.