FAQ/47
Domande e Risposte sulla
RSU
Gent. mo Santoro, le somme relative al FIS
accreditate all'Istituzione Scolastica da parte del MIUR tramite il
CSA, risultano essere al netto delle ritenute previdenziali (8.75%
Inpdap e 0.35 Fondo credito, per un totale del 9.10%), che vengono
trattenute alla fonte e non vengono, quindi, versate dalla scuola.
Nella ripartizione del fondo d'istituto, il DS ha considerato le
paghe orarie al lordo dipendente (ad es. 28.41 euro per
attività aggiuntiva di insegnamento), con i compensi totali di
ognuno, fino al raggiungimento del budget, accreditato, però,
al netto. Se le somme assegnate sono al netto dipendente, non sarebbe
corretto considerare i compensi orari netti (cioè 25.82 euro,
nella fattispecie)?
Assolutamente sì.
In tal modo ci sarebbero più ore
disponibili da ripartire. O mi sbaglio?
Anzi, fa giusto.
Salve, le scrivo per conto di mia madre. Prossima
alla pensione avrebbe la necessità di sapere con certezza (il
provveditorato lha già sbattuta da una parte
allaltra) se i suoi anni come insegnante di sostegno anno
valore doppio per il computo degli anni di servizio
lavorati.
No.
Può indicarmi la Legge che regola l'orario
di servizio dell'insegnante supplente scuola elementare con nomina
inferiore a 5 giorni.
Vale sempre il CCNL della scuola.
Gen.le Dott. Santoro, approfitto ancora della sua
competenza e disponibilità per richiedere delle informazioni
riguardanti i corsi di formazione on line previsti dal DL 59, al sito
Puntoedu INDIRE. Nella scuola dove mi sono trasferita da quest' anno
scolastico si è verificata una vera e propria corsa all'
iscrizione per la frequenza di tutti e tre gli "ambienti"
previsti e presenti on line. Anch' io, un pò per
curiosità, un pò perchè ... non si sa mai,
spinta dalla "corrente ovina", sto provando a frequentarli
con non poche difficoltà. Dopo diverse ore di navigazione e
qualche incontro in presenza con il tutor (che non sembra essere
particolarmente addentrato nell' argomento), mi chiedo ancora; quale
è la ricaduta professionale di questi corsi;
Nulla.
- in che modo potrò spendere i crediti
accumulati con la frequenza e lo svolgimento delle attività
indicate;
In alcun modo.
- che fondamento ha la "notizia " che
solo con l'accumulo degli 80 (dico 80!) crediti all'interno della
quarta sezione, di cui 32 in quella della specifica
funzione tutoriale, si potrà accedere alla
"prestigiosa "carica di tutor di classe.
Il tutor non esiste, come lei ben
saprà.
E' legittimo che il d.s. faccia una negoziazione
privata per viaggi d'istruzione (scuola superiore), scelga l'agenzia
e autorizzi i viaggi senza preventiva delibera di giunta e
cons.d'istituto?
No.
E se alla richiesta di informazioni rifiuta di
fornirle? che possiamo fare?
Segnalare al direttore generale regionale il suo
comportamento.
Nel mio istiuto il Preside utilizza gli
insegnanti di sostegno per le supplenze brevi quando l'alunno H
è assente. Dice che una circolare ministeriale lo autorizza.
Ma può una circolare modificare lo status di un docente che,
mi sembrava, era docente assegnato alla classe e non all'alunno,
quindi con diritto di voto agli scrutini su tutti gli alunni della
classe? Si può contrastare, da parte delle RSU, questa pratica
che arriva a utilizzare il docente di sostegno in supplenze anche per
tutte le 18 ore settimanali di servizio? Grazie per la competenza e
l'impegno.
Non conosco la circolare citata. In ogni caso
l'utilizzazione del personale rispetto al POF è materia di
contrattazione di istituto.
Gentile Prof. vi chiedo se, le ore effettuate per
sostituire i colleghi che prendono un permesso breve, devono essere
retribuite?
Certo, se superano quelle contrattuali
settimanalmente previste.
Sono un DSGA e quindi non faccio parte, se non
invitata, del tavolo delle trattative. Vorrei sapere quale procedura
debba essere adottata quando le trattative si arenano su un punto
duro che non può o non si vuole superare da entrambe le parti.
Accade infatti che l'unica trattativa portata avanti dalla nostra
scuola è relativa a quella del FIS e si trascina da anni
(quella del 2002/03 si è parzialmente conclusa nell'agosto
2004). Tutto ciò crea grave danno alle attività, al
morale dei dipendenti ed al mio attaccamento al lavoro. Vi sarei
grata se voleste fornirmi chiarimenti.
Contrattare non è un obbligo, ma una
opportunità. Per altro se non ci si mette d'accordo, il FIS
non può essere utilizzato. Per cui alla fine un punto di
mediazione si deve pur trovare.
Gentile prof Santoro, sono un'insegnante con
nomina annuale presso una scuola media. La DS mi ha comunicato
che sono stata da lei "individuata" per frequentare un
corso pomeridiano di 8 ore per la sicurezza antincendi presso i
vigili del fuoco. Mi ha detto che non posso rifiutare in base
all'art. 12 comma 3 della legge 626/94. Premesso che il collegio dei
docenti non ha mai deliberato nulla in relazione ai suddetti corsi,
vorrei sapere se sono veramente obbligata considerando che, oltre ai
disagi "logistici", mi troverei ad affrontare anche delle
spese non previste (benzina, baby sitter ecc.)
Grazie
I corsi 626 sono obbligatori, ma sulla base di una
programmazione che deve essere definita in seno al collegio dei
docenti.
Gentile Prof. Santoro sono un docente di ruolo in
una classe del biennio nella quale è presente un alunno
disabile certificato con insegnante di sostegno. Vorrei sapere se
sono obbligata a partecipare alla riunione pomeridiana del
quadrimestre sulla verifica del PEI con gli esperti che seguono lo
studente. La ringrazio.
Io penso proprio di sì.
Gentile prof. Santoro sono un ata di ruolo da 12
anni come collaboratore scolastico che ha accettato le supplenze
nell'area superiore come assistente tecnico. Avrei due quesiti molto
importanti da chiederle:
1) quando scadono i
tre anni di mantenimento del ruolo di collaboratore
scolastico?
Dopo tre anni.
2) i giorni di malattia sono solo di un mese come
per i precari?
Sì.
A me sembra che essendo di ruolo dovrei mantenere
gli stessi diritti anche accedendo all'area superiore con una
supplenza.
Purtroppo non è
casì.
Ho presentato domanda di pensione (per dimissioni
- 59 anni e 38 anni e 6 mesi di servizio) nei termini del 10 gennaio
u.s. Ora ne sono totalmente pentito. Non è possibile, neppure
se avviassi un procedimento giudiziario di natura civile, esercitare
il ripensamento e ritirare la domanda?
Penso che non sia necessario ricorrere a tanto. Si
rivolga al suo CSA è chieda che prendano in considerazione il
suo ripensamento. Possono ancora tecnicamente
farlo.
Sono un'assistente amministrativa a tempo
determinato su una supplenza annuale del Provveditorato fino al 30
Giugno 2005 in un Liceo Scientifico ho chiesto n. 12 giorni di ferie
dal 16 al 30 Giugno 2005 è nella facoltà del Preside
respingerle?
Sì, motivando però il diniego in modo
non generico.
Gentile Santoro, le sottopongo una situazione
surreale alla quale assisto nel mio primo anno in una scuola media
gestita in modo particolare... A novembre ho presentato un progetto
di LINGUA INGLESE, regolarmente poi approvato in collegio, in cui si
richiedeva la collaborazione per venti ore di 3 esperti della locale
associazione bandistica, anche xkè i colleghi di musica non
volevano partecipare al progetto. LA SEGRETARIA, che nulla ha mai
detto, accortasi del fatto di dover pagare ore a esperti esterni ha
iniziato a parlare di gare d'appalto e ha voluto i contratti che
l'associazione ha stipulato con altre scuole per capore come poterli
pagare. Tuttora non sa che pesci prendere e mi fa sapere che devo
risolvere io il problema. Venendo dalla scuola elementare tutto
ciò mi sembra assurdo e dettato da grande ignoranza. Intanto
ho sospeso il progetto. Cosa fare?
Un progetto di inglese che coinvolge la banda del
paese. Mah!
Approfitto ancora unavolta della sua
gentilezza per esporle un caso: una mia collega, scivolando a scuola,
ha rotto gli occhiali. Li ha dovuti ricomprare e l'assicurazione ha
pagato solo un terzo della spesa. E' legittimo adesso pretendere
dalla scuola il risarcimento dell'ammontare restante della
somma?
Ritengo di no.
Se la scuola si rifiutasse si può
procedere per vie legali?
Sempre.
Dico anche che proprio in quel locale dove
è scivolata la mia collega, è successo un precedente
anche con il personale ausiliario in servizio, che ha rotto la
spalla.
Che cosa usano, la scivolina?
Una delle RSU del mio Istituto, del sindacato SAM
(GILDA?) ha boicottato la mia richiesta di ore, per un mio progetto.
So bene che l'ultima parola spetta al DS ma vi chiedo ugualmente di
chiarirmi se può, questa collega, partecipare alla
contrattazione visto che il suo sindacato non è firmatario del
contratto e che il nostro CCNL ne vieta
la presenza.
Se la collega è stata eletta come RSU, che
sia della GILDA non ha davvero nessuna importanza.
Gentili Signori, Cordiale Signore, vorrei porre
una domanda visto che nel mondo della scuola una legge contradice
l'altra. In qualità di insegnante
docente...
Esistono anche insegnanti non docenti? Non lo
sapevo.
... la normativa dice che si possono svolgere
solo alcune attività oltre la scuola in quanto esistono tante
incompatibilità... Tuttavia, il ministero ha inserito la
possibilità di richiedere il part-time proprio per permettere
a chi volevo occuparsi anche di altro di poterlo fare. Tuttavia,
prima domanda, questa normativa riguarda solo i professori di ruolo?
Cioè i precari pur già non facendo l'orario completo
possono essere riconosciuti in part-time appunto perchè non
hanno le 18 ore della cattedra intera? e possono invece richiedere di
essere riconosciuti in part-time in quel caso? e ancora esistono
comunque delle limitazioni e incompatibilità pur essendo in
part-time??? Attendo vostre risposte e chiarimenti in merito?
Cordialmente.
Le incompatibilità sono quelle previste
dall'art. 508 del d. l.vo 297/94 e 58 del d. l.vo
165/2001.
Caro Sig. Santoro, innanzitutto grazie per gli
innumerevoli aiuti che Lei di tanto in tanto mi fornisce. Ancora una
volta ho " bisogno" di chiedere un'informazione: sono un
assistente tecnico a tempo determinato, ho protocollato una richiesta
di usufruire di 1 giorno di ferie il 1 marzo 2005 per usufruire di un
giorno di ferie in data 11 marzo 2005. Non ho avuto nessuna risposta
e il giorno prima mi sono recata in segreteria per chiedere e loro mi
hanno detto che non sapevano al riguardo come comportarsi
perchè la posta protocollata non l'avevano letta né il
DSGA né il dirigente scolastico. In assenza di Loro, il giorno
dopo ho usufruito del giorno di ferie anche perchè era per
gravi problemi familiari - cosi' come specificato nella richiesta
ferie. Il DSGA mi fa un richiamo verbale dicendomi che mi stava
scrivendo un provvedimento disciplinare perchè ho usufruito di
un giorno di ferie che nessuno mi ha concesso. Puo' fare
questo?
Ritengo che lei abbia ottimi argomenti da far valere
per difendersi da un'accusa ingiusta.
Sono un'insegnante di ruolo di scuola secondaria;
per il prossimo anno mi si potrebbe aprire la carriera universitaria
con il contratto di ricercatore in formazione. Se non ho capito male,
si tratta di un contratto triennale che dovrebbe prevedere, alla
scadenza del trienno, l'assunzione a tempo indeterminato. Durante
questi 3 anni, tuttavia, posso ottenere qualche forma di astensione
dal lavoro scolastico (aspettativa, congedo ecc.) che mi permetta di
conservare comunque il posto a scuola nel caso in cui non venisse
confermata l'assunzione all'università?
Può beneficiare, per non più di un
anno, dell'aspettativa prevista dall'art. 18, comma 3 del
CCNL.
Egregio Dottore, la disturbo ancora per chiederle
un chiarimento. La scuola dove quest'anno sto espletando il mio anno
di straordinariato si è "dimenticata" di comunicare
i miei dati al CSA al fine di organizzare il corso di formazione che,
con la relazione di fine anno dovrebbe determinare il mio tanto
atteso passaggio di ruolo: il termine scadeva il 28 febbraio ma i
miei dati sono stati inviati solo oggi (14.03.05). La segreteria, con
superficialità a mio avviso, mi ha detto che tali termini non
sono poi così rigidi (!!!) e che, se mai dovesse servire,
telefonerà. Mi chiedo: se i miei dati non verranno presi in
esame perchè inviati con ritardo, come farà la scuola a
conoscere le date di inizio dei corsi di formazione (e quindi
eventualmente telefonare per recuperare)? Io cosa posso fare per
tutelarmi? Cosa mi succede nella peggiore delle ipotesi? La ringrazio
anticipatamente delle risposte che spero, possano sedare la mia
ansia.
Non sia in ansia. Si rivolga direttamente al CSA per
evitare altri spiacevoli contrattempi.
Gent.le Dott. Santoro, sono un'insegnante di
ruolo di scuola dell'infanzia, laureata in filosofia. Vorrei fare
un'esperienza di lavoro all'estero; pensavo di presentare domanda per
essere inserita nelle graduatorie di supplenza. In caso di chiamata
cosa accade del mio contratto a tempo
indeterminato?
Penso debba rinunciare al ruolo, per poter assumere
la supplenza.
Gentile prof. Santoro, gradirei porle questo
quesito: una collaboratrice scolastica con nomina annuale del CSA
fino al 31/08/2005, il 01/09/2005 non ha preso servizio perchè
in interdizione per gravi complicanze della gestazione, poi è
entrata in maternità obbligatoria, ora deve chiedere i congedi
parentali (ex astensione facoltativa) gradirei sapere se deve
prendere servizio per un giorno, per la decorrenza economica, per il
passaggio tra astensione obbligatoria e
facoltativa?
Secondo me non è
necessario.
Gent.mo Pino, il collegio docenti dell'Istituto
in cui insegno (nomina annuale del CSA) ha votato l'anno scorso
l'istituzione di un corso di aggiornamento sulla comunicazione che si
terrà nei prossimi giorni. Il Dirigente Scolastico afferma che
tutti i docenti sono OBBLIGATI alla frequenza. Ha
ragione?
Se lo ha deciso il collegio
sì.
Siccome io ho già superato le 40 ore annue
di attività relative alla "funzione docente"
(collegi, incontri scuola/famiglia, programmazioni di area, etc.)
sono comunque tenuto a frequentare?
Certo.
Se viene disatteso l'obbligo di frequenza in
quale sanzione si può incorrere?
Viene ripristinata la garrota, in questi
casi.
Gent.mo dott Santoro, la disturbo ancora una
volta (forse per un argomento che non è di sua competenza).
Sono un insegnante e genitore di una bimba che ha 9 mesi. Ho
usufruito di 1 gg di astensione dal lavoro per malattia della bimba
(quindi retribuito al 100% poichè mia moglie non lavora). La
segreteria scolastica mi ha detto che in futuro potrebbe mandarmi
visita fiscale per la bimba. Mi domando: questo è
possibile?
Non mi risulta.
2) in caso affermativo (al punto 1) quali sono i
miei obblighi visto che è ammalata è la bimba
3) esistono degli
orari in cui devo essere reperibile? (es. 10-12 ,
17-19)
Il CCNL non disciplina questa fattispecie, che io
sappia.
Gentilissimo Prof. Santoro, vorrei sapere se
c'è qualche legge che disciplina la scelta delle aree di
sostegno in un Istituto secondario di secondo grado. In sintesi
è possibile che in un Istituto Statale d'arte dove vi sono
molti laboratori, si debba privilegiare l'area umanistica invece che
quella tecnica?
Non vedo la stranezza. Spetta al gruppo di lavoro
determinare questo aspetto.
Gent. Dott. Pino, sono un'insegnante a tempo
indeterminato abilitata per la classe di concorso A060. Insegno in un
istituto tecnico in cui sono presenti tre sezioni di liceo tecnico:
due ad indirizzo amministrativo ed una ad indirizzo turistico. Nelle
classi sperimentali citate, la cattedra dell'insegnamento di Scienze
della terra, biologia, chimica ed elementi di fisica, era stata
attribuita fino allo scorso anno alla classe di concorso A060.
Trattandosi di insegnamenti atipici, puo' da quest'anno il Dirigente
scolastico assegnare la stessa cattedra a docenti abilitati solo per
la classe di concorso A013 (chimica), pur in presenza di docente
perdente posto per la classe A060?
No.
Esiste una normativa specifica al
riguardo?
Esiste il principio generale che l'attribuzione
degli insegnamenti atipici alle classi di concorso non deve
determinare esubero.
Caro Santoro, sono RSU nel mio Istituto e leggo
sempre con grande divertimento le risposte che dà ai vari
quesiti che le propongono, sia per avere informazioni che per il puro
divertimento che le sue parole mi danno.
Beata lei che si diverte!
Vorrei porle una questione: come deve essere
considerato un insegnante di sostegno con rapporto 1:1, quando
l'alunno in questione è assente? Secondo la mia DS è da
considerare in soprannumero e quindi utilizzabile per la sostituzione
dei colleghi assenti anche fuori dal plesso di insegnamento; io penso
invece che queste ore, rese libere dall'assenza dell'alunno, siano da
equiparare ad ore di compresenza e quindi da utilizzare, come da
CCNL, nel plesso di insegnamento. La questione si riferisce ad
insegnanti di scuola primaria ma penso che sia la stessa cosa per la
scuola media. Per quest'anno il DS ha abbandonato la disputa, ma mi
ha fatto capire che per il prossimo anno scolastico vorrebbe
risolvere il problema nel contratto di istituto, naturalmente nel
senso che intende lei. Vorrei così il suo parere.
Ringraziandola con tanta simpatia.
Ritengo che lei interpreti il CCNL in modo corretto.
In ogni caso l'utilizzazione del personale rispetto al POF è
materia che deve essere disciplinata a livello di contrattazione di
istituto.
Egregio professore, nel Circolo didattico
statale dove sono iscritti i miei figli è prassi, da
alcuni anni, far pagare ai genitori un corso di informatica in orario
curricolare. I genitori hanno ingoiato il rospo fino allo scorso anno
ma dopo l'avvento della riforma si sono rifiutati in blocco e hanno
respinto la proposta di pagare l'informatica poichè prevista
nelle 891 ore della quota obbligatoria nella scuola primaria. Io come
genitore (ora componente del nuovo CdC) mi sono battuto contro questa
ingiustizia e alla fine ho avuto ragione. Ora vorrei sapere se la
soluzione trovata dalla scuola e cioè quella di pagare una
ditta e un tecnico esterno per le lezioni di informatica sia
legittima: la scuola ha chiesto un contributo di 5000 Euro al comune
e questi ha immediatamente erogato la somma (richiesta e erogazione
avvenute nello stesso giorno!!!). Inoltre il DS dopo aver avuto la
risorsa ha emesso un decreto di attivazione del corso e sul
quale il CdC non ha potuto mettere lingua in quanto un dectreto non
può essere messo nè a delibera nè ad
approvazione. La legge 53/2003 e gli attuativi prevedono tale
evenienza?
Non so che cosa ci sia scritto nel POF della scuola.
Non sarebbe forse opportuno prenderlo in considerazione? Io ritengo
di sì, Moratti o non Moratti.
Per convocare una riunione del Coll. dei docenti
occorre la richiesta di 1/3 dei docenti. Per chiesere l'inserimento
di un punto all'ordine del giorno cosa occorre
fare?
Minacciare di morte il dirigente
scolastico.
Quando un DS si rifiuta di inserire il
punto?
Dare attuazione al proposito.
Insegno in un istituto professionale. Mi domando
se è lecito essere impiegato nelle sostituzioni dei colleghi
assenti quando le classi nelle quali insegno sono impegnate per gli
stage aziendali?
Sì.
Ma soprattutto, se è
lecito programmare tali stage di mattina in alternativa alle ore
di lezione curricolari?
Dipende dalla vs. organizzazione interna. La scuola
è infatti AUTONOMA.
Sono una docente di scuola superiore che desidera
chiarimenti circa la seguente questione: può una RSU cambiare
sindacato durante il suo mandato, se il sindacato scelto non era
presente nelle liste scolastiche al momento della sua
elezione?
Certo.
Ciò non comportava un revoca del suo
compito, facendo subentrare al suo posto il successvo in
lista?
No.
Se è possibile ricevere una risposta il
più presto, le sarei grata.
Il 'più presto" non esiste neanche nel
giardino del re.
Buongiorno, sono un'IRC e mi è successa
una cosa che non riesco a trovare nella normativa. Ieri sono andata a
scuola e, dopo avere effettuato un'ora di lezione, sono stata colta
da un malore tanto da dovermi recare al pronto soccorso, dove mi
è stato dato un giorno di prognosi. Ai fini del permesso, di
cosa si tratta: malattia, pur avendo svolto un'ora di lezione?
permesso breve (ma il mio orario prevedeva quattro ore ed io mi sono
"assentata" per tre ore)?
Malattia, non c'è dubbio,
malattia.
SONO UN INSEGNANTE CON CONTRATTO A T, D. IN DATA
14.01 HO SUBITO UN INCIDENTE D'AUTO MENTRE MI RECAVO A SCUOLA, DA
QUEL MOMENTO SONO STATA SOSTITUITA DA ALTRA SUPPLENTE, MI HANNO
RICONOSCIUTO LA CONTINUITA' SU QUELLA NOMINA E HO CONTINUATO A
PERCEPIRE LO STIPENDIO. SU ATTIVAZIONE DELLA SUDDETTA SUPPLENTE IL
C.S.A. DI BARI, SENZA CITARE ALCUNA NORMA DI RIFERIMENTO, HA
COMUNICATO CHE NEL MOMENTO IN CUI L'INAIL MI DICHIARASSE IDONEA A
RIENTRARE NON MI SPETTEREBBE TORNARE SU QUELLA CLASSE. VORREI SAPERE
SE E' VERO E IN BASE A QUALE NORMA: IO DOVREI RIENTRARE IL 23.03.2005
E' MOLTO URGENTE, MI RISPONDA SUBITO.
Cosa c'entra il CSA di Bari con l'assegnazione degli
insegnanti alle classi? Davvero non lo so. Se le rientrasse la
supplente dovrebbe essere licenziata, che io sappia. Per cui non
capisco neanche che cosa c'entri la supplente.
Sono un i.t.p. e, stò richiedendo il
trasferimento. Vorrei sapere se è possibile richiedere le
spese di trasloco e. se è anche possibile richiedere
l'anticipazione del t.f.r.
Naturalmente no, quanto al trasloco. Se poi è
entrato in ruolo prima del 31 dicembre 2000, non ha neppure il TFR ma
l'IBU, per cui non può richiedere alcun
anticipo.
Cari colleghi, vi chiedo conferma di
un'informazione. Nella giornata dello sciopero (18 aprile 05) nella
mia scuola erano indetti dei consigli di classe. In qualcuno di essi,
pur essendoci il numero legale (metà più uno dei
componenti), il segretario ha verbalizzato che, mancando il
coordinatore (che era in sciopero) la riunione veniva rinviata. E'
corretto?
Cosa vuoi che ti dica! Se c'era il numero legale,
formalmente la riunione avrebbe potuto tenersi. Detto questo non
è detto molto, in verità, visto che è giusto far
valere anche ragioni di opportunità, che sconsigliano in ogni
caso di convocare riunioni in occasione degli scioperi del personale
della scuola.
Desidero sapere se il Consiglio d'istituto
può deliberare, per il giorno prefestivo, l'uscita anticipata
delle classi.
Sì.
Vorrei notizie riguardo ai congedi parentali,,,,
tutte le leggi e le varie normative.
E' semplice. Basta leggersi il d. l.vo 151/2001,
scaricabile anche dal ns. archivio.
Sono un coll. scolastico di un istituto superiore
di Novara, vorrei sapere, visto che il mansionario è poco
chiaro, a chi tocca pulire i monitor dei laboratori di informatica
non essendo presente nessun ass. tecnico. La
ringrazio
A lei.
Desidererei sapere se lassenza per oltre
150 giorni continuativi e rientro in servizio dopo il 30 aprile, per
astensione facoltativa per la madre lavoratrice, dà
diritto allimpiego nella scuola di servizio per supplenze
o per altri compiti connessi con il funzionamento della scuola
stessa. Grazie!
Sì.
Insegno in una scuola elementare. Le
pongo due domande e le sarei grata se potesse cortesemente
rispondermi. Corrisponde al vero che una delibera abbia
validità anche quando si ometta la lettura del verbale
relativo a ciò? Qualora lo stesso non non venga approvato, le
delibere sono valide? E' vero che se manca la firma del Segretario,
l'atto (verbale) è nullo? Nel nostro consiglio di circolo
è prassi che la prima stesura (quella che si porta a lettura)
non sia firmata, la firma viene apposta dopo la lettura. E' nullo
quel verbale che viene letto senza la firma del segretario? La
ringrazio per l'attenzione.
Mi paiono dettagli formali privi di importanza.
Quello che conta è che la volontà dell'organo
collegiale trovi compiuta e piena corrispondenza negli atti che sono
chiamati a documentarla.
Buonasera! Avrei bisogno di un chiarimento.
Insegno francese al Liceo Scientifico "Allende" di Milano,
nella sezione di sperimentazione doppia lingua. Appena arrivata,
l'anno scorso, con un trasferimento, nella scuola, il Preside ha
proposto a me e alla classe terza (l'unica del corso nella quale la
sperimentazione non era riuscita a partire tre anni prima
perchè gli alunni erano "solo" una decina) di
introdurre lo studio del francese a partire, appunto, dal
triennio. Naturalmente il numero degli alunni che hannno aderito
è stato di 7-8, che si è ridotto a 5 a gennaio, dopo
che alcuni avevano avuto problemi in pagella con altre materie. A
giugno un alunno è stato respinto. All'inizio di quest'anno il
gruppo di francese ha cominciato comunque a lavorare
normalmente, con quattro alunni. Ora la presidenza ci ha fatto
sapere che il prossimo anno il gruppo dei quattro alunni che studiano
il francese, dato che è esiguo, non potrà continuare a
esistere. Domanda: cosa possiamo fare per continuare ancora in quinta
il nostro studio?
Proporlo come attività aggiuntiva o
integrativa sulla base di uno specifico progetto.
Sono una insegnante di scuola materna con 20
anni di anzianità e laureata in psicologia. Chiedo gentilmente
se e quando un docente di scuola materna può fruire della
normativa sui comandi, quali requisiti sono richiesti, con quale ente
occorre mettersi in contatto e quale procedura bisogna seguire per
mettere in essere la domanda.
Quella prevista dalle CC.MM. 28 e
29/2005.
Grazie sempre per la cortesia e la
puntualità nelle sue risposte! Il quesito è il
seguente: la pulizia dell'aula di una scuola materna regionale
è compito dei collaboratori scolastici "statali" che
prestano servizio in quel plesso?
Cosa ci fanno collaboratori scolastici statali in
una scuola regionale?
Se la risposta è affermativa, spetta
qualche forma di compenso o no. Se, invece, la risposta è
negativa, a quale normativa bisogna fare riferimento per porre fine a
tale situazione? Nell'attesa di una Sua risposta, approfitto per
augurarle una serena Pasqua!
Anche a Lei.
Gent.mo Dott. Santoro, sono insegnante in una
scuola primaria. Discutendo con un gruppo di colleghe
sull'opportunità di aderire allo sciopero del prossimo 18
marzo, una di esse ha detto di sapere per certo che ogni giornata di
sciopero è considerata interruzione di carriera e come tale
"peserà" negativamente al momento di andare in
pensione. Poichè alcune di noi ne hanno fatti parecchi (in
25/30 anni di servizio), vorremmo sapere se davvero dal totale
saranno sottratti i giorni di sciopero, così da allontanarci
dal tanto desiderato pensionamento.
Chi sciopera non va in pensione. E' davvero una gran
bella notizia.
Può un docente RSU essere dichiarato
perdente posto e trasferito d'ufficio senza il nulla osta del
sindacato e senza il rispetto dell'art. 22 dello statuto
dei lavoratori?
Il CCNI sulla mobilità non prevede alcuna
guarentigia, a questo riguardo, nei confronti delle
RSU.
Ci sono sentenze in merito?
Sì.
Egregio dott. Santoro, vorrei sapere se un
docente interno può essere retribuito come docente esperto.
Ecco i fatti: nella nostra scuola, liceo classico A. Calamo
Ostuni, da anni si svolge un progetto teatro che vede il
professore di educazione fisica impegnato come docente esperto e fino
allo scorso anno retribuito come tale, attraverso un contratto con
l'associazione di cui il professore fa parte e che poi, a sua volta,
incaricava il professore di educazione fisica di svolgere le mansioni
di cui al contratto presso la nostra scuola. Quest'anno il nostro
nuovo preside ha proposto di retribuire il docente come docente
interno, ritenendo poco ortodossa la forma di retribuzione come
docente esperto. Io, in quanto funzione strumentale per l'area dei
progetti e membro del consiglio di istituto, vorrei conoscere la
normativa in merito per esprimere un parere motivato, dal momento che
il gruppo del progetto-teatro mi ha posto la
questione.
Ritengo che il preside abbia ragione: dal momento
che l'insegnante presta servizio nella scuola, sia la scuola stessa a
riconoscergli la prestazione aggiuntiva.
Si chiede gentilmente di sapere se un docente
della Scuola Secondaria di primo grado, in servizio con orario catt.
sulle tre classi (1^-2^-3^), ex tempo prolungato, assente nei
seguenti periodo: dal 05-10-2004 al 03-11-2004, gg. 30; dal
04-11-2004 al 26-12-2004, gg. 53; dal 07-01-2005 al 05-03-2005, gg.
58; dal 06-03-2005 al 02-05-2005, gg. 53; al probabile rientro, il
07-06-2005, dovrà prestare attività didattiche nelle
classi non terminali? La presa di servizio da parte del docente in
questione nel periodo di sospensione delle lezioni (Natale 2005: dal
27-12-2004 al 06-01-2005) è determinante nel conteggio dei 150
giorni previsti?
Secondo me no, dal momento che non c'è stata
una effettiva ripresa del servizio.
Si sottolinea che il docente assente per
malattia è stato sostituito sempre dallo stesso supplente
nelle attività didattiche dal 05-10-2004 a tuttoggi e
continua.
Capisco.
A carico del Fondo d'Istituto, il DS ha proposto
il compenso di 60 ore, a due docenti interni (un ingegnere e il
responsabile della rete multimediale), per l'avvio degli adempimenti
riguardanti la privacy a scuola (stesura documento programmatico
sulla sicurezza dei dati, adeguamento dei sistemi informatici alla
normativa, ecc...). E' giusto attingere dal fondo d'istituto o,
sarebbe meglio, come sostengo io, dal capitolo "Spese per
funzionamento generale della scuola"?
La seconda che hai detto, senza alcun
dubbio.
Inoltre il DS, ma il Collegio ha approvato,
è stata assegnata una funzione strumentale per la
"Sicurezza". Ho detto, in fase di contrattazione
integrativa d'istituto, che il compenso al collega, va prelevato dal
fondo della 626, in quanto non può esistere una funzione
strumentale che si occupi di incombenze inerenti la sicurezza. Ho
ragione?
Assolutamente sì.
Sempre con il mio disaccordo, il DS ha proposto,
e gli altri componenti la RSU hanno approvato (negli 8/12 dell'anno
scorso), il compenso per 180 ore a tre dei componenti la commissione
"Sicurezza e Qualità della Scuola" (due ingegneri e
la funzione strumentale "Sicurezza") della quale faccio
parte anch'io (sono anche RLS, per altro), per il completamento del
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. Il DS sostiene che comunque si
ottiene un risparmio rispetto ai costi da sostenere per un consulente
esterno. E' corretto come si è operato o è bene
attingere dal fondo 626?
Continuo a ritenere che queste spese debbano gravare
sulle spese di funzionamento della scuola, e non sul
fondo.
La predetta commissione si è riunita
senza inviarmi alcuna convocazione e, verbalizzando gli incontri, ha
ricevuto anche un ulteriore compenso per le ore impiegate alla
stesura del predetto documento. E' lecito fare
ciò?
Secondo me no.
Potrebbe l'RLS partecipare al completamnto del
Documento?
Non spetta a lui.
Non essendo ancora terminato, per i 4/12 di
quest'anno, è stata proposta, dopo il mio disappunto,
l'assegnazione, sempre ai tre colleghi di prima, di sole 45 ore
necessarie alla "revisione" annuale del Documento, i quali
hanno continuato a verbalizzare gli incontri e con la segreteria che
ha conteggiato tali ore per il pagamento. Posso continuare ad
oppormi?
Certo.
Cari saluti e tanti ringraziamenti per le
eventuali risposte.
Prego.
Desidererei sapere se esiste una norma di legge o
un indicazione autorevole in merito a questi due casi accaduti a mio
figlio: l'insegnante di una certa disciplina ha smarrito la verifica
di mio figlio, verifica per altro andata abbastanza bene. Ha
detto che dovrà ripetere il compito. E'
corretto?
No.
E se il compito la seconda volta andasse
male?
Se è andato bene la prima volta,
perché dovrebbe?
Un altro insegnante dopo una verifica andata male
per la maggior parte degli alunni della classe decide di
annullare il compito per farne fare un altro che si spera possa
andar meglio. Il punto è che per mio figlio la verifica
è andata bene! E' giusto che debba rifarla con il rischio che
vada male a lui questa volta?
Perché dovrebbe? Le verifiche non sono mica
un terno all'otto, dal momento che devono accertare conoscenze e
competenze acquisite.
Salve, sono un'insegnante di scuola elementare
statale che da 3 anni svolge il ruolo di Presidente di seggio presso
la sezione elettorale del comune di residenza. In questo periodo non
ho mai usufruito di permessi compensativi in quanto non ho trovato
chiare disposizioni in materia di richiesta di tali permessi. Ogni
qualvolta ho richiesto spiegazioni in merito mi è stato detto
che mi spettano ma solo se la scuola in cui lavoro non è sede
di seggi elettorali. In pratica, io svolgo la funzione di Presidente
di seggio presso il comune di residenza ed anche la scuola in cui
lavoro è solitamente chiusa in quanto sede di sezioni
elettorali. Mi è stato addirittura detto che non posso
usufruire dei permessi compensativi in quanto la mia scuola viene
chiusa. Personalmente non ritengo tale discorso valido in
quanto mentre le mie colleghe stanno a casa (dato che generalmente
non vengono chiamate in servizio) io lavoro molto e per molte ore! Vi
chiedo cortesemente, a tal proprosito, di indicarmi gli esatti
riferimenti normativi e le eventuali
interpretazioni.
Penso debba fare riferimento all'art. 11 della L.
53/90.
Gent. sig. Santoro le devo scrivere nuovamente,
a proposito della giornata di sciopero del 18. Nel nostro liceo la
d.s. ha riorganizzato l'orario delle lezioni dalle 8.30 alle 11.30,
chiedendo ai colleghi che non aderiscono allo sciopero (speriamo
pochi) di stare in servizio per le prime tre ore. Lo può
fare?
Sì.
Il contingentamento del personale non riguarda
solo gli ata?
No.
Il servizio essenziale non riguarda solo le
scuole materne ed elementari?
No.
Grazie per questo prezioso
servizio.
Prego.
Da anni, ogni volta che abbiamo scrutini, ci
sono grossi disagi in seno al consiglio pochè nessuno è
disposto a scrivere schede. Inoltre per chi insegna in tante classi
questo momento diventa davvero un incubo poichè i
colleghi, anche in malo modo, pretendono che scrivano le schede
di tutte le classi a confronto, per esempio, dell'insegnante di
lettere che scrive per una sola classe. Mi potete chiarire in quale
parte del CCNL è scritto che le schede devono essere scritte
dai docenti anche se superano le 40 ore canoniche?
E chi le dovrebbe scrivere, di
grazia?
Mi è capitato di leggere l'email di
Franco Lunardi relativa alla norma contenuta nella LL.GG 243 del 23
agosto 2004. L'argomento è di primaria importanza e sono
andato a leggere i contenuti della legge citata la quale fa
riferimento a un decreto legislativo a partire dal quale ci sono 6
mesi per esprimere la propria volontà riguardo il TFR. Non ho
ben capito se tale decreto sia già in vigore o debba essere
ancora emanato. Potreste darmi delle delucidazioni? Grazie e
complimenti per il sito web.
Non conosco Franco Lunardi. Spero non sia parente
del ministro.
Gentil dott. Pino Santoro, sono da 10 anni in
servizio a sostegno dei ragazzi diversamente abili, le chiedo senza
giri di parola: come si configurerà il portfoglio dei ragazzi
che seguo? sarà rispettata la loro privacy?
Non ne ho la più pallida
idea.
Vorrei inoltre sapere se l'aggravamento della
diagnosi di handicap risulti un impedimento a livello di integrazione
sociale, se si in quali termini e se di tale aggravamento debba
essere informata la medicina legale o la medicina del
lavoro.
Non la so aiutare. Io infatti mi occupo dei
diversamente abili che "lavorano" a scuola, non che la
"frequentano".
Gentile professore Santoro, sono una
collaboratrice scolastica con 10 anni di anzianità. Da due
mesi mi sono ammalata per fuoriuscite di tre ernie discali, da
radiografie e risonanze magnetiche fatte, sono affetta da grave
cervicale, sinusite e spondilosi lombari dorsali e cervicali, ho
anche certificazioni mediche dell'ASL di appartenenza, per visite
effettuate. Vorrei sapere come devo procedere per essere sottoposta a
visita dal medico competente al fine di essere esonerata dai servizi
gravosi inerenti al mio servizio (da chi e come viene rilasciata
l'inidoneità parziale).
Chieda alla scuola di avanzare la richiesta alla
commissione medico collegiale.
Inoltre vorrei sapere, al mio rientro dalla
malattia, se presento tale richiesta al preside, in attesa
della visita, è a discrezione del preside rivedere il mio
ordine di servizio o è legge?
Il preside non la può adibire a mansioni che
siano incompatibili con le sue condizioni di
salute.
In caso di chiusura della scuola per neve, deve
coprire il giorno di assenza con ferie od altro?
Chi deve coprire?
Caro Dott. Santoro secondo lei la questione
dell'ed. fisica nella nuova riforma verrà
dimezzata?
La questione dimezzata? Cosa vuole
dire?
Cosa bisogna fare? Oltre che mobilitarmi non so
più che fare.
Continui a mobilitarsi. Non
molli.