FAQ/48
Domande e Risposte sulla
RSU
Salve, sono stata immessa in ruolo ma per il
conteggio dei 180 giorni relativi all'anno di prova non so quale sia
l'ultimo giorno utile. A scuola mi hanno detto fino al 10 giugno ma
l'anno scolastico non termina il 30 giugno? Posso contare i giorni
esattamente fino a quando????
Le mando un libercolo, così si fa una
cultura.
Caro Pino Santoro, le scrivo per chiederle il suo
parere a proposito di come si comporta la preside della scuola in cui
presto servizio (un ITCG), quando i colleghi si assentano per
malattia o altro. Infatti, è consuetudine che se le ore di
assenza del docente sono le prime ore (1° e 2° ora) della
mattina le classi vengono invitate ad entrare una o due ore dopo con
comunicazione il giorno prima; se le ore di assenza del docente sono
le ultime ore (5° o 6° ora) le classi vengono dimesse, anche
senza comunicazione il giorno prima (le famiglie hanno firmato una
circolare a settembre, in cui in caso di assenza del docente il
genitore stesso accettava le dimissioni del proprio figlio, anche con
comunicazione nella stessa mattinata). In settimana ho contato le ore
di ingresso posticipate e di uscita anticipate in una mia classe: ben
46 ore (oltre 7 giorni di lezione). E questa classe non è
quella con più ore! Per farle capire la situazione, a volte i
ragazzi vengono a scuola per fare due o tre ore di lezione su sei
(specialmente come è avvenuto durante il periodo
dell'influenza, in cui molti colleghi si sono assentati). La preside
ha sempre giustificato questa prassi, dicendo che il fondo di
istituto non ha i soldi necessari per coprire tutte le ore di
supplenza (se proprio deve coprire tali ore, copre solo le ore
intermedie) e i docenti con ore a disposizione sono pochi. Mi
è stato detto che le ore di supplenze sono ore effettive di
lezione e quindi rientrano nel monte annuale. So di alcune scuole che
assolutamente non dimettono le classi e, se proprio lo fanno, lo
fanno perchè non hanno personale a sufficienza, ma solo con
comunicazione il giorno prima. Adesso giungo alla questione: è
giusto il comportamento tenuto dalla scuola? La scuola non dovrebbe
comunque garantire 200 giorni di scuola e un monte orario minimo di
lezione effettivo? Quale dovrebbe essere il numero minimo di ore da
effettuare? Se un ragazzo venisse bocciato e ricorresse al Tar, ci
sarebbero, secondo lei, elementi a favore dell'alunno (un buon
avvocato potrebbe far pensare al giudice che le ore perse potevano
essere utili al ragazzo per recuperare). Le chiedo il suo parere,
perchè in un prossimo collegio voglio prendere la parola sulla
questione.... Perchè se no, cosa ci danniamo tanto l'anima con
i ragazzi lavativi e poco studiosi, se poi l'anno dopo ce li
ritroviamo comunque promossi? Almeno noi docenti, non ci roviniamo la
salute, diamo a tutti sei, non interroghiamo e facciamo
semplicissimi compiti in classe, promuovendo tutti a giugno!!! Grazie
per una sua risposta. Saluti.
Spetta secondo me al consiglio di istituto, per gli
aspetti che riguardano gli indirizzi generali di gestione della
scuola, ed al collegio dei docenti, per quanto riguarda gli aspetti
di natura squisitamente educativo-didattica, esprimersi nel merito
della questione "sostituzione colleghi assenti", dal
momento che la materia non può essere affidata, per le sue
molteplici ricadute, alla sola responsabilità del capo di
istituto. L'autonomia scolastica impone un'assunzione di
responsabilità complessiva della scuola, che gestisce risorse
umane e finanziarie (sempre più scarse) per garantire
istruzione e formazione, non altro.
Caro Pino, ho una supplenza di tre ore in una
classe terza di un ist. professionale, fino al 30/6. Come hai piu'
volte ricordato, anche il monte ore delle attivita' funzionali
all'insegnamento va ridotto proporzionalmente alle ore di servizio e
quindi dovro' prestare i 3/18 di 40 ore ( = 6 ore e 40
minuti) di collegio docenti e altrettanto di consigli di
classe.
I consigli di classe no. Non l'ho mai
detto.
La mia domanda e' questa: cosa succede per lo
svolgimento degli esami di qualifica professionale? Debbo prestare lo
stesso servizio (svolgimento delle prove, correzione elaborati,
scrutini e quant'altro) come chi è pagato per 18 ore, pur
essendo io pagato solo per 3 ore?
Sì.
Secondo me, le ore effettuate durante l'esame
(escluso lo scrutinio) andrebbero conteggiate come attivita' del
consiglio di classe e cumulate con quelle "ordinarie": se
il totale supera le 6 ore e 40 minuti, mi dovrebbe spettare il
pagamento della parte eccedente. E' effettivamente
cosi'?
No. Scrutini ed esami sono atti dovuti, che nulla
hanno a che vedere con le attività
collegiali.
Gent.mo Sig. Santoro, sono stata inserita in
ruolo nella scuola elementare dal 1° settembre 2004 (mi hanno
mandato a 150 km da casa...), e stavo svolgendo l'anno di prova che
da quanto so prevede 180 giorni più il completamento del corso
di formazione. Dal 7 febbraio 2005 sono in malattia, inizialmente per
influenza, quindi, avendo scoperto di essere incinta, ho avuto la
necessità di prolungare la malattia fino ad oggi a causa dei
disturbi notevoli tipici dei primi mesi di gravidanza aggravati da
una mia condizione di estrema ansia che mi impedisce di tornare al
lavoro serenamente. Trovandomi ora in una situazione di forte stress,
non credo di essere in grado di completare l'anno scolastico (anche
secondo quanto consigliatomi dal ginecologo). Le porgo queste
domande:
1 - posso chiedere la
cosiddetta interdizione dal lavoro? se si, cosa comporta in termini
di visite fiscali o simili (la mia situazione non mi costringe
necessariamente a restarmene chiusa in casa!...)?
Sì, la può chiedere senza che questo
rappresenti per lei pregiudizio alcuno.
2 - Non avendo necessità economiche
immediate ed essendo quindi l'aspetto retributivo non fondamentale,
avrei convenienza e/o potrei chiedere l'aspettativa? In cosa
differisce dall'interdizione?
L'aspettativa non è retribuita ed il periodo
non è computato a nessun titolo. Non vedo perché
ricorrere a questo istituto se esistono i presupposti per poter
ottenere l'interdizione anticipata.
3 - Se non completo i 180 giorni e l'anno di
formazione, rischio di perdere il posto?
No.
Potrei svolgere l'anno di prova tra due anni (o
tre) mantenendo comunque il diritto al posto in
ruolo?
Certo.
4 - Questa situazione di stress e di ansia dovuta
alla mia condizione, unita alla paura di perdere il bambino, è
aggravata dal fatto che devo recarmi (e restare) così lontano
da casa; esiste la possibilità di avere una assegnazione
provvisoria o trasferimento anticipati?
A giugno potrà presentare domanda per
ottenere una assegnazione provvisoria.
Non so proprio più a chi rivolgermi dato
che sindacati, scuola e colleghi mi danno sempre versioni diverse e
contrastanti. La prego di rispondermi prima possibile in modo da
aiutarmi a prendere una decisione che non pregiudichi il mio futuro
lavorativo. Grazie.
Prego.
Gentilissimo dott. Santoro vorrei sapere come si
dividono in giorni le 150 ore di diritto allo studio dei
docenti di scuola dell'infanzia e della scuola
primaria.
Non ho capito la domanda.
Gentile dott. il lunedi e il mercoledi ho un
orario di 4 ore. Da febbraio, sto chiedendo ed ottenendo dal preside
un permesso breve di 1 ora sia il lunedi che il mercoledi per
frequentare la SSIS, essendo il permesso inferiore al 50% delle ore
che ho in quei giorni, questo rientra nel caso dei permessi che
possono essere fatti recuperare. Ad oggi pero' non ho recuperato
alcuna delle ore che dovrei e temo che alla fine dell'anno il preside
mi dirà che dovrà scalarmele dalla busta paga. Domanda:
è un mio diritto recuperare le ore di permesso chieste? Il
preside deve farmele recuperare o puo farmele recuperare e nel caso
non si presentasse l'occasione di ore disponibili a scuola, puo'
farmele decurtare dallo stipendio?
Veda l'art. 16 del CCNL della scuola, che può
scaricare anche dal ns. sito.
Poiché faro lo scrutatore è vero
che posso assentarmi da scuola anche il giorno dopo la chiusura delle
elezioni, cioè martedì?
Sì.
Gen. le professore, sono una insegnante di ruolo
della scuola elementare e vorrei passare alle superiori. Mi sa dire
qual' e' la differenza di stipendio dopo 10 anni di servizio se
rimango alle elementari o se passo alle superiori?
Esamini le tabelle allegate al CCNL della scuola per
scoprirlo.
Buongiorno! Sono dipendente part-time (25
ore/settimana) di una società operante nel terziario. Al fine
di conseguire il diploma di scuola superiore sono iscritta come
privatista presso un Istituto Tecnico Commerciale di Bologna. Per
conciliare lavoro, figli, casa, ecc... ho dichiarato nella domanda di
iscrizione che la preparazione avviene presso il mio domicilio,
evitando così l'obbligo di frequenza scolastica. Per
quest'anno sto preparando l'idoneità al IV anno e, se tutto va
bene, l'anno prossimo mi preparerò per la maturità. La
domanda che vorrei porre è la seguente: c'è la
possibilità di godere di permessi retribuiti per lo studio e
per la preparazione agli esami, anche se non frequento
"fisicamente" le lezioni?
Sì. 150 ore di permesso per garantire il
diritto allo studio del lavoratore dipendente.
Gent.mo Pino, sono un Assistente Amm.vo di ruolo,
vorrei sapere se, frequentando un corso di formazione professionale
della durata di 200 ore, finanziato dalla Regione e dalla
Comunità Europea, ho diritto ad assentarmi dal servizio
(diritto alle 150 ore di studio) oppure se questo diritto è
valido per la solo frequenza ad un corso di studio
universitario. Grazie.
I permessi straordinari retribuiti sono concessi per
la frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di titoli di
studio in corsi universitari, post-universitari, di scuole di
istruzione secondaria e di qualificazione professionale, statali,
paritarie, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate
al rilascio di titolo di studio legale od attestati professionali
riconosciuti dall'ordinamento pubblico.
Sono un insegnante, ho da qualche giorno
inoltrato la domanda per la ricostruzione della carriera. Qualcuno mi
ha detto che il servizio prestato presso le scuole legalmente
riconosciute è riconosciuto. Se ciò è vero posso
integrare la mia domanda? Grazie.
Il servizio riconoscibile è quello indicato
dall'art. 485 del d. l.vo 297/94.
Gentilissimo sig. Santoro, vista la sua
tempestività nelle risposte, mi rivolgo ancora a lei per una
mia ulteriore incertezza sui permessi retribuiti per gravi motivi.
Purtroppo cercando nel web non sono riuscita a trovare
interpretazioni autentiche a proposito del seguente quesito: il
personale della scuola con contratto a tempo indeterminato può
usufruire sia dei tre giorni di permesso retribuito per motivi
personali o familiari sia dei tre giorni di permesso retribuito per
gravi motivi o la fruizione di una tipologia esclude
laltra?
L'una esclude l'altra.
Questo dubbio è nato leggendo
uninterpretazione di amministrare la scuola risalente al 2000 e
dai commi 1 e 2 dellart. 4 del DM 278/2000. Sperando che
lesposizione del quesito sia abbastanza chiara e confidando nel
suo aiuto interpretativo la ringrazio
anticipatamente.
Prego.
Gent. Dott. Santoro, sono un dipendente della
scuola personale ATA . Nel mio Istituto, nei giorni di domenica 03 e
lunedi 04 aprile si svolgeranno le elezioni regionali e la
scuola su ordinanza del prefetto deve rendere disponibili i locali
dal pomeriggio di venerdi 01aprile sino all'intera giornata di
martedi 05 aprile p.v. Le chiedo: il personale ATA al contrario
dei docenti deve recuperare i giorni che non può andare in
servizio?
Se la scuola è chiusa, naturalmente
no.
Vorrei sapere quali sono i criteri di
assegnazione delle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi
assenti. Se per esempio due professori dello stesso corso sono
entrambi disponibili per la sostituzione di un collega assente
anch'egli dello stesso corso, chi dei due ha la
precedenza?
Dovrebbe essere il contratto di scuolarelativo
all'utilizzazione del personale docente a stabilire dei
criteri.
A settembre del 2003, senza che ci fosse stata
nessuna discussione collegiale né avviso, mi sono state tolte,
per libero arbitrio del dirigente scolastico, le classi del triennio
di un istituto tecnico dove insegno da venti anni, interrompendo la
continuità didattica e non rispettando la mia posizione in
graduatoria. Ero impegnata anche nella redazione di un progetto
interdisciplinare integrativo del curricolo distituto con altri
docenti e dovevo sperimentarlo in una delle classi successive di mia
competenza. Non ci sono state da parte mia possibilità di
conoscere le motivazioni dellagire. Sono stata presa in giro
per tutto lanno scolastico 2003-2004 e lanno nuovo
lho iniziato con la perdita del triennio. Addirittura tutto
questo è avvenuto con delibera allunanimità del
collegio docenti varata esclusivamente dal potere indiscusso del
dirigente della mia scuola. Le chiedo scusa per il modo in cui mi
sono espressa, mi vergogno della passata fiducia accordata al
dirigente ed ora ho un contenzioso con lui molto pesante. E'
dall'inizio dell'anno che sono sottoposta a mobbing. Vorrei sapere se
tutto questo si poteva fare. La ringrazio.
L'assegnazione degli insegnanti alle classi spetta
al dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio
docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto. E' tutto
in regola nella sua scuola, da questo punto di
vista?
Gent.mo prof. Santoro, ho letto la
sua risposta alla docente di tedesco che le chiedeva
un modello per la
richiesta dell'anno sabbatico al ds.
Potrei chiederle
la grande cortesia di inviare anche a me lo
stesso fac simile per la stessa domanda al
ds?
Va bene.
Nel frattempo per caso è
cambiato qualcosa nella normativa?
No.
Gentile Pino Santoro, sono una docente di scuola
media, oggi 22/3/05 tramite comunicazione telefonica non fatta a
me personalmente, sono venuta a sapere che domani mercoledì 23
Marzo dovrei recuperare le ore pomeridiane recandomi a scuola tre ore
prima dell'inizio del mio orario di servizio (11,15), preciso
che l'orario pomeridiano è stato ridotto non per una
decisione presa dal colleggio docenti o dal consiglio d'istituto ma
per ragioni a me sconosciute. E' legittimo da parte del dirigente
pretendere che i docenti arrivino a scuola con tre ore di anticipo
sul normale orario di servizio e con preavviso di un solo giorno (non
comunicato tra l'altro per iscritto?). Ringrazio e saluto per la sua
risposta.
Non so a che cosa si riferisca il recupero, per cui
non sono in grado di risponderle.
GENT. SANTORO, SONO UNA DOCENTE NEOASSUNTA
A.S.2004-05 . QUEST'ANNO LA PRESIDE MI HA ASSEGNATO 4-1/2 OLTRE
L'ORARIO NORMALE DI LAVORO VOLEVO SAPERE CON QUALI CRITERI SARANNO
RETRIBUITE TALI ORE E IN CHE MISURA?
Saranno retribuite come ore eccedenti, ai sensi
dell'art. 70 del CCNL 4.8.95.
INOLTRE E' CONGLOBATA LA IIS COME CITATO NEL CCNL
24/07/2003.
Sì.
Mi permetto richiedere un Vs. parere in merito
alla contrattazione d'Istituto. Il D.S. di una scuola media superiore
ha sottoscritto una contrattazione che prevede l'assegnazione di 10
ore aggiuntive a ciascuno dei collaboratori ATA unicamente
perchè hanno dato la loro disponibilità a sostituire
colleghi assenti. Le ore contrattualizzate, quindi, saranno
retribuite anche se non effettivamente prestate. Mi è stato
suggerito da un collega docente che potrebbe configurarsi reato anche
da parte dei percipienti, nel caso di ricorso alla Corte dei Conti
(è questo l'organo competente?) per danni all'erario. Mi preme
essere informato per consigliare al personale ATA come
comportarsi,anche se ritengo che la responsabilità sia
soltanto a carico delle parti che hanno sottoscritto (D.S. e
RSU).
Un compenso forfetario che paga la
disponibilità mi sembra assolutamente legittimo, per cui non
capisco lo scandalo.
La mia scuola (elementare) è sede di
seggio, altre scuole del circolo didattico no. Abbiamo ricevuto per
tempo la circolare che stabiliva la sospensione delle attività
didattiche da venerdì 1 a martedì 5 aprile
per le operazioni relative alle elezioni regionali che si terranno
domenica 3 aprile nei locali della scuola. Oggi, mercoledì 30
marzo, arriva inaspettata una circolare del DS che impone a tutti gli
insegnanti della mia scuola di recarsi, nei giorni in cui la scuola
dove insegnamo è chiusa per elezioni, in direzione, e di
rimanere lì a disposizione per eventuali supplenze per tutta
la mattina (quattro ore al giorno). La circolare aggiunge che, se per
caso, visto il breve tempo di preavviso (due giorni) abbiamo
già assunto altri impegni personali (comunque da giustificare
con adeguata documentazione) possiamo in alternativa scegliere di
starcene a casa nei giorni delle elezioni come al solito, ma
rinunciare al compenso per i progetti che si effettuano in orario
extra per un ammontare pari al totale delle ore di servizio che non
si effettuano a causa delle elezioni. Senz'altro di mio posso dire
che il metodo adottato per organizzare una cosa del genere è
pessimo: non è stato consultato e nemmeno informato nè
il collegio, nè l'RSU, nè nessun altra
rappresentanza dei docenti; e oltretutto nemmeno è molto
pratico perchè nei giorni interessati in direzione ci
saranno una ventina di insegnanti a non far nulla e se per caso
c'è bisogno di una supplenza al pomeriggio non c'è
nessuno. Infine io mi chiedo: è lecito convocare un
docente a mettere una firma di presenza e basta, insomma che
senso ha che io vada a perdere l'intera mattina inutilmente in
direzione?
L'ordine di servizio non ha né capo né
coda ed è palesemente illegittimo. Chiedete al dirigente il
risarcimento dei danni materiali e morali patiti (5000 euro a testa
possono essere una cifra congrua).
Salve, sono entrata in ruolo nel 2001/2002 e nel
febbraio 2005 mi sono stati liquidati gli arretrati dovuti in base
alla ricostruzione di carriera. Per la legge sulla trasparenza posso
richiedere la documentazione inerente il calcolo degli
arretrati?
Sì.
A chi richiederla, alla scuola che ha fatto la
ricostruzione o alla Direzione Provinciale del
Tesoro?
Alla DPT.
Noto inoltre che i tempi necessari per
regolarizzare la posizione stipendiale degli immessi in ruolo variano
in modo del tutto casuale secondo la fortuna dei medesimi: è
prevista una qualsiasi forma di interesse per compensare i ritardi di
anni di queste pratiche?
Secondo me su questo versante è
difficilissimo ottenere soddisfazione.
Sono il Presidente dell'Isituto Cmprensivo
"Dante Alighieri" di Cerchio (AQ). Prima della nomina a
Presidente avvenuta il 16 dicembre 2004, in data 2 settembre
2004 con prot. n. 2915/B/19 chiedevo al Dirigente Scolastico ed
al Presidente del Consiglio d'Istituto, in qualità di
genitore, di poter partecipare insieme a mia
moglie, in qualità di accompagnatori, ad
eventuali visite guidate, viaggi d'istruzione, ecc.. che il
Consiglio d'Istituto avesse regolarmente deliberato. Il
Consiglio d'Istituto era stato convocato per il giorno 14
febbraio 2005 ed il punto 2) dell'ordine del giorno recitava:
"VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE ECC... .". Io
purtroppo, per improrogabili moviti di famiglia, non ho potuto
partecipare e il Consiglio d'Istituto
deliberava, all'unanimità, "tenuto conto delle
indicazioni del collegio dei docenti, di non far partecipare i
genitori al viaggio d'istruzione e alle visite guidate della scuola
media ed elementare", per altro con
carenza di motivazione, riguardo l'esclusione. Ero presente
nella seduta successiva di ieri 22 marzo 2005, quando si
è dovuto "leggere ed approvare il verbale della seduta
precedente" ho fatto verbalizzare, che la deliberazione
all'unanimità di escludere i genitori era in palese contrasto
con la Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291 Punto 4.3
la quale recita testualmente: "La partecipazione dei genitori
degli alunni potrà essere consentita, a condizione che non
comporti oneri a carico del bilancio dell'istituto e che gli stessi
si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli
alunni"; e che l'art. 7 (Collegio dei Docenti) del Decreto
Legislativo 297/94 non prevede, tra i poteri del
Collegio, quello di escludere i genitori dalle visite
guidate, ecc... Lo stesso Consiglio malgrado il mio richiamo
alle norme, ad esclusione naturalmente del mio voto a
sfavore, approvava, confermando il verbale della seduta
precedente (14 febbraio 2005). Ora Vi chiedo: può il
Consiglio deliberare non tenendo conto della normativa
attualmente in vigore? Vorrei impugnare la delibera, mi
potete suggerire: tempi di impugnazione, modi di impugnazione,
dove reperire eventuali pre-stampati, innanzi a chi va
impugnata? Attendo con ansia una esauriente risposta.
Cordiali saluti.
La scuola è autonoma, sia dal punto di vista
organizzativo che didattico. Per cui le vecchie circolari davvero non
hanno molto valore, mentre quello che conta è la delibera
degli organi collegiali, assolutamente chiara sul
punto.
Gentile signore ho un problema con la formula per
il calcolo esatto delle ferie in tre situazioni diverse:
1° caso:
assistente amm.vo in part-time verticale 30 ore settimanali su 36 in
5 giorni lavorativi su 6;
2° caso:
assistente amm.vo in part-time orizzontale 30 ore settimanali su 36
in 6 giorni lavorativi su 6;
3° caso: D.S.G.A.
in variazione dell'orario 36 ore settimanali su 5 giorni lavorativi
su 6. L'Istituto è aperto anche il sabato.
Grazie
Art. 13 CCNL. Per il part-time si deve tenere conto
di quanto stabilisce l'art. 57, comma 11. Non vedo dove stia il
problerma.
Caro Santoro, si può riconoscere a un
docente nominato a TEMPO DETERMINATO per 6 ore settimanali il
part-time?
No.
Gentilissimo dott. Santoro, ecco a Lei le
mie domande: individuata come e-tutor per il d.m. 59, in un primo
incontro tra e-tutors e DS stabiliamo i termini economici del
contratto. Ci si accorda per una cifra di poco inferiore a quella
stabilita dalla normativa (D.I. n. 336 del 12.10.95, C.M. n. 63 del
9.2.96 e nota prot. n. 1899/E/1/A del 1.04.03 del M.I.U.R.), a cui
l'USR Campania fa esplicito riferimento. Ora mi è stato
comunicato che i termini di quell'accordo sono cambiati, la cifra
è stata decurtata di 1/3, non perchè non vi siano
fondi, ma per esplicita richiesta delle RSU (!), che pare non vedano
di buon occhio questi soldi spesi per la formazione tramite l'Indire
(noi e-tutor quel giorno non siamo stati convocati). Possono le RSU
intervenire su questo contratto, riguardante la formazione del
personale docente? Possono negarci la somma indicata per legge (la
legge parla "fino a un massimo di 80.000 lire")
e utilizzare quella residua per fini ancora non ben
identificati ("ce la conserviamo per l'anno prossimo")??
Voglio firmare, perchè ho preso un impegno con le colleghe che
desiderano aggiornarsi (col mio rifiuto perderemmo tutti questa
opportunità), ma in che modo posso poi fare valere i miei
diritti una volta accettato il compenso? Sono molto
confusa....
Se lei è in servizio nella scuola, i compensi
vengono definiti dalla contrattazione di istituto.
Il mio plesso è sede di votazione, chiuso
da venerdì a martedì. La dirigente, sentite le
rsu, ci vuole comunque in sede centrale, dove si svolgerà
regolare lezione. Se il mio plesso è chiuso, sono esentata dal
servizio, o devo comunque farmi i miei giornalieri 110 km per una
firma di presenza?
Non ha senso. Se non ci sono attività
programmate nessuno la può costringere a
scuola.
Gent.ma redazione, chiedo cortesemente un
chiarimento in merito a quanto accadutomi a proposito di un congedo
per malattia. Espongo i fatti sperando di essere chiara: alle ore
8.00 del giorno 30/03 ho telefonato alla mia scuola per comunicare la
mia assenza per malattia. Alla richiesta della durata rispondo che,
non avendo ancora contattato il mio medico, non potevo conoscere la
prognosi. Successivamente contatto il medico il quale ipotizza una
durata di 2-3 gg. Nel pomeriggio ricevo il medico fiscale il quale
conferma prognosi a partire dal 30 /03. Il giorno
successivo non ritengo di comunicare alla scuola il proseguo della
assenza (ho sbagliato?) e parlando con il mio medico stabiliamo il
rientro nella giornata successiva anche perché ci tengo a
partecipare ai consigli di classe. Chiedo: avevo lobbligo di
comunicare anche per il secondo giorno la mia assenza? Il Dirigente
mi ha chiesto di dichiarare, sulla domanda di congedo da me
presentata, che non ho informato anche per il secondo giorno.
Aggiungo che insegno in tale scuola da ben 17 anni e che proprio
nella mattinata del secondo giorno una applicata di segreteria ha
telefonato a casa per comunicazioni da parte di una mia classe. Mi
scuso per la lunghezza della mail e spero in Vostra
risposta.
Quando ci si ammala è bene non dimenticare
alcuni obblighi importanti, che sono la condizione per fruire di un
diritto. Vediamo quali sono.
1) Bisogna comunicare
lassenza allistituzione scolastica entro linizio
del proprio orario di lavoro.
Lassenza
può essere comunicata, anche da un familiare, per lettera,
telegramma, fax o altro mezzo verificabile. Si deve inoltre
comunicare la durata dellassenza e il domicilio (se è
diverso da quello in possesso della scuola).
2) Entro 5 giorni si
deve inviare alla scuola il certificato medico con la sola
prognosi.
La mancata comunicazione dellassenza o il mancato o
ritardato invio del certificato medico sono violazioni di obblighi
contrattuali. Si consiglia linvio del certificato medico per
raccomandata oppure farlo recapitare da qualcuno che accuserà
ricevuta da parte della scuola.
Il mancato recapito o
ritardato invio del certificato medico deve essere
giustificato.
Si chiede cortesemente di rispondere ai quesiti
presentati a questa nota e in allegato. In un Istituto, per la
scelta dei genitori degli alunni, secondo la Riforma Moratti, a 27
ore di frequenza scolastica settimanale, alcuni docenti hanno
perso il posto, posti che il dirigente scolastico ha loro salvato,
"affidando loro, come da delibera del suo Collegio dei docenti e
dall'accordo con le R.S.U., l'incarico di tutors e,
contemporaneamente, di ricerca / messa a punto/ elaborazione del
portfolio di tutte le classi di quella sede, depauperata di
unità in organico".(Quanto virgolettato è stato
formalmente espresso in un Corso di Formazione, da lui presieduto e
in cui ha ribadito che, dove c'è assenza di legge, tutto si
può fare). A parere della scrivente, le norme ci sono e vanno
rispettate quella delibera non è legittima, non solo
perché il tutor non può essere di tante o di tutte
le classi, quanto perché, non essendosi conclusa la
fase negoziale, prevista dall'articolo 43 del c.c.n.l. comparto
scuola, l'impegno di docenza settimanale non può essere
convertito, anche se per alcune ore, in ore di non insegnamento, e
cioè come ricerca ed elaborazione del portfolio. Altre forme
potevano essere adottate, ad esempio, l'utilizzazione, nel fondo
d'Istituto, di una quota oraria per la preparazione del portfolio, e
ancor meglio, la formazione del personale che, con la L.440/97
potrebbe, come ricerca/azione, procedere a un attento esame
e all'individuazione dei criteri, condivisibili poi, dal
Collegio dei docenti. Inoltre, la stessa utilizzazione dei
docenti sembrerebbe priva dell'avallo della Superiore Direzione
Scolastica Regionale, non appalesandosi sperimentazione
ufficialmente autorizzata, anzi presentandosi come perdita, con
conseguenti danni all'erario, nell'organico provinciale e regionale,
di orari di cattedra che gli si sarebbero dovuti, invece,
restituire.
Concordo con lei, in tutto e per tutto. Comunque
l'errore sta nel manico, e cioè nell'USR che ha autorizzato
l'organico.
Sono docente di ruolo già da diversi anni
nella scuola secondaria di II grado. Recentemente sono risultato
vincitore in un concorso ai beni culturali nella mia regione di
residenza (ho già scelto la sede). E' possibile chiedere ed
ottenere il part-time per entrambe le amministrazioni (Pubblica
Istruzione e Regione) in maniera tale da non rinunciare del
tutto all'insegnamento? Se sì, per quanto
tempo?
Non penso che la cosa sia
possibile.
Caro Pino, ti scrivo per avere se possibile
alcuni chiarimenti. Sono stato assunto in ruolo dal 1° settembre
2004 su posto di sostegno alle superiori in Veneto (DOS). L'iter per
il mio anno prova dovrebbe terminare in giugno. Vorrei partecipare ad
un concorso che richiede la mia laurea in altra regione: le domande
vanno presentate entro fine aprile.
1. E' vero che, in
caso di assunzione nel nuovo ente, posso fare l'anno prova ed ho il
diritto di riprendere con la scuola se non volessi proseguire il
nuovo rapporto di lavoro?
2. Qual'è la
normativa da conoscere in merito?
Art. 18, comma 3 CCNL 2002/2005.
Gent.mo Pino Santoro, sono un docente di scuolasuperiore
a tempo indeterminato dal 2001/2002 (ma contratto giuridicamente
valido dal 2000/2001), ho necessità di chiedere l'aspettativa
di famiglia e devo fare un altro lavoro per ragioni di sostentamento
e mi chiedo quali forme ho per farlo, sicuramente non alle dipendenze
di un'altra società, ma vorrei fare da consulente ad una
società. Ho provato a dirimere la questione chiedendo a varie
fonti ma il quadro e le conclusioni sono risultate incoerenti, e
volevo quindi approfittare della Sua disponibilità e
competenza. L'articolo 53 comma 6 del Decreto Legislativo 30 marzo
2001, n. 165, afferma che i commi da 7 a 13 non si applicano
alle "categorie di dipendenti pubblici ai quali e' consentito da
disposizioni speciali lo svolgimento di attivita'
libero-professionali". I docenti possono svolgere la libera
professione?
Sì.
I miei dubbi riguardano in che modo è
possibile esercitare la libera professione, ossia un lavoro autonomo,
in particolare le alternative dovrebbero essere: 1. iscrizione alla
Camera di Commercio e quindi con partita IVA? vi è la
necessità di Iscrizione all'Albo? 2. Contratto a
progetto/programma con ritenuta d'acconto alla fonte? Ossia dal
datore di lavoro ed il resto da versare nella dichiarazione 730? Ci
sono limiti nella durata del contratto? 3. Contratto a programma,
ossia lavoro occasionale ma con partita IVA? 4. Lavoro occasionale
con importo inferiore a 5000 euro/anno?
Valuti lei la forma, che comunque non inficia la
possibilità di ottenere l'autorizzazione da parte del
dirigente all'esercizio dell'attività libero
professionale.
Per ragioni pratiche vorrei optare per l'opzione
2.. vorrei sapere se è compatibile con il regime di
aspettativa per motivi di famiglia?
Assolutamente sì, secondo me.
L'aspettativa vorrei chiederla al Dirigente
Scolastico per circa due mesi, ossia fino alla fine di giugno da
dove inizierei le ferie continuando la consulenza?
Nulla quaestio.
A partire da settembre chiederei poi l'anno
sabbatico, per quindi possibilmente continuare la mia consulenza. Mi
è stato detto che durante l'anno sabbatico le limitazioni
contenute nel Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165: non si
applicano, tranne quello della non dipendenza da altre
società/enti, e quindi potrei optare per tutte le opzioni da
1. a 4., e quindi la 2.
Sono d'accordo.
Nella mia scuola è stato organizzato un
corso serale di lingue straniere per adulti (è
un'eredità del defunto distretto, è a pagamento e non
è un progetto del POF). I fondi provengono esclusivamente dai
corsisti che pagano una quota per la frequenza. Ora, il Preside
sostiene che le RSU non hanno niente a che vedere con tutto
ciò, che lui può nominare per la gestione del corso una
persona di sua fiducia (non uno dei due collaboratori) senza sentirsi
vincolato dai criteri concordati con le RSU per l'individuazione dei
docenti cui affidare le altre attività aggiuntive, che
l'entità del compenso per questo compito è di esclusiva
competenza del Consiglio di Istituto. Le RSU non concordano. Che ne
dici?
Che se si tratta di attività esterna ha
ragione il preside.
Buongiorno, sono una insegnante assunta a tempo
indeterminato con contratto FISM in una scuola dell'infanza parificata.
Il Consiglio di Amministrazione che regge la scuola dove lavoro ha
chiesto alle mie tre colleghe (due supplenti e una a tempo
indeterminato come me) ed a me di lavorare questa estate ai centri
estivi organizzati dall'ente asilo (15 giorni di luglio dalle 8 alle
13), senza ulteriore retribuzione poichè secondo
l'Amministrazione siamo già pagate ricevendo tutte lo
stipendio estivo. Anzi sempre secondo l'Amministrazione siamo
addirittura in debito di giorni di ferie poichè le vacanze di
Natale, quelle di Pasqua ecc. stiamo a casa pagate e quindi in ferie!
A tale proposito citano un comma dell'art. 46 del contratto FISM dove
recita "Eventuali vacanze riconosciute agli alunni non
costituiscono motivo di ferie aggiuntive". A mio parere questa
frase indica chiaramente che NON sono ferie ma periodi di sospensione
delle attività didattiche che nulla hanno a che vedere con le
ferie! Sbaglio?
Assolutamente no.
Siamo obbligate a fare questi centri
estivi?
No, se non si configurano come normale
attività didattica.
Sono docente a tempo indeterminato in astensione
obbligatoria per maternità. La data presunta del parto
è il 28/05/2005. Secondo la normativa vigente ho diritto a tre
mesi di astensione post-parto, ovvero giugno-luglio-agosto. Mi
chiedevo se fosse possibile usufruire di un mese in più, dato
che uno di quelli previsti coinciderebbe con il mese di ferie, ovvero
agosto.
No, a meno che lei non decida di lavorare fino ad un
mese prima della data presunta del parto.
Spett. redazione, sono stata immessa in ruolo il
1 settembre 2004 nella scuola primaria, come specialista per la
Lingua Inglese, ho lavorato fino al 14 marzo 2005 e sono attualmente
in maternità (data presunta del parto 14/4/2005): ho prestato
servizio per 180 giorni, ma non ho frequentato il corso di formazione
per neo-assunti, che mi è stato detto inizierà il 15
aprile p.v.: posso rifiutare di svolgere tale corso, in quanto
coinciderebbe con i primi mesi di vita della mia
bambina?
Certo.
In tal caso l'anno di prova dovrebbe slittare al
prossimo a.s.?
Sì.
Provengo da 7 anni nelle scuole paritarie e dopo
aver vinto il concorso del 2000 ho frequentato il corso di
glottodidattica in Lingua inglese dell'IRRE Liguria per
vincitori di concorso ordinario: tale corso può sostituire
quello di formazione per neo-assunti che mi viene richiesto
adesso?
No.
Nella contrattazione integrativa di istituto
della mia scuola è detto espressamente che lattribuzione
di classi a docenti che ne abbiano fatto richiesta avviene sulla base
della graduatoria di Istituto. Devo intendere quella finalizzata
allindividuazione dei soprannumerari? Di essa quindi fanno
parte anche i punti dei motivi di famiglia e non solo quelli dei
titoli e anzianità. Sarei grata se volesse chiarirmi le
idee.
Io? Cosa c'entro io? Non ho la più pallida
idea di che cosa sia scritto nel contratto della sua scuola. Per
altro la contrattazione di istituto non può fissare norme per
quanto riguarda l'attribuzione degli insegnanti alle classi.
Possibile che non si sappia neanche questo, nella sua benedetta
scuola?
Nel nostro Istituto Istr. Superiore è in
servizio nei giorni di lunedì, martedì e
mercoledì una assistente amm.va per nr. 18 ore sett. che ha
iniziato la supplenza il giorno 13/09/2004 fino al 30/06/2005; la
stessa presta servizio in un altro Istituto Tenico Ind. nei giorni di
giovedì, venerdì e sabato per nr. 18 ore sett. e ha
iniziato la supplenza il giorno 09/09/2004 fino al 30/06/2005. La
signora in oggetto ora vuole usufruire dei giorni di ferie maturati
c/o il nostro istituto, perchè nel secondo istituto
probabilmente per ragioni di servizio non usufruirà delle
ferie, quindi io ho un dubbio per il conteggio devo calcolare le
ferie maturate nel mio Istituto dal 13/09/2004 al 30/06/2005 anche se
la signora facendo due conteggi separati potrà perdere 1
giorno? e per le festività soppresse? Ringraziando distinti
saluti.
Due contratti di lavoro, quindi due conteggi
distinti delle ferie e delle festività soppresse
maturate.
Gentilissimo dott. Santoro, può un
Vicario di una scuola elementare non facente parte del Consiglio di
Circolo, partecipare alle assemblee dello stesso quando è
presente il Dirigente scolastico reggente?
No.
Per chiarezza e completezza dico che il DS
titolare è assente da diversi mesi, i primi tempi la presenza
del vicario era forse giustificata poichè tardava ad
arrivare il reggente, ma adesso che c'è? Cosa dice la
legge?
Che non possono esserci due sostituti del
dirigente.
Gentile Professor Santoro, La ringrazio per la
risposta datami anche se essa non ha risolto i numerosi dubbi che ho.
Sono convinta che il dirigente scolastico della mia scuola oltre a
carpire la mia buona fede è stato libero arbitro della mia
sorte perchè il collegio docenti della mia scuola non osa
opporsi intimidito sempre di più dai continui soprusi a cui
è sottoposto. Il D.S. della mia scuola è nello stesso
tempo: Consiglio d'istituto, RSU, Collaboratori della dirigenza. Ha
potere decisionale in virtù di scelta dei progetti che non
vengono mai discussi dal collegio e quindi non possono essere
considerati nella valenza didattica dei loro contenuti. E' logico che
per fare tutto questo quei pochi che lo circondano pendono dalle sue
labbra. Non so davvero come posso difendermi più dai suoi
vergognosi attacchi. Non sono la sola in questa scuola a riceverne.
Egli è stato capace di far scontrare docenti che da tanti anni
lavoravano insieme, che si stimavano moltissimo e che da quattro
anni, ormai, da quando è subentrato lui, a stento si salutano.
Spero tanto di non averLa tediata con queste ulteriori lamentele e Le
chiedo ancora: come posso fare per non fare ulteriormente
approfittare questa persona dei suoi poteri?
Attivando il contenzioso, qualora venissero lesi i
suoi diritti di lavoratrice.
Le chiedo ancora e La ringrazio infinitamente
per la Sua cortesia:pPuò la funzione strumentale (area
strutturale- strumentale) essere affidata ad un docente libero
professionista con studio e partita IVA?
Sì.
L'adeguamento del piano della sicurezza
può essere presentato come progetto all'interno del
POF?
No.
Può, un docente della delegazione di
parte sindacale essere funzione strumentale (area
docenti)?
Sì.
Un par-time di un docente
può essere interroto prima dei due anni ed essere trasformato
in rapporto di lavoro a tempo normale?
Sì.
Nel caso che ciò fosse possibile, il
supplente nominato su questo par-time cesserà il rapporto di
lavoro?
La trasformazione deve avvenire ad inizio d'anno, e
non nel corso dell'anno, per cui il supplente non subisce alcun
danno.
Ill.mo prof. SANTORO, sono un A.A.
rappresentenate sindacale (RSU). Voglio esporLe questo dubbio. Il
D.S. mi ha presentato un verbale in cui vorrebbe aggiungere all'art.
4 quanto segue: IN CASI DI EMERGENZA O DI ASSENZE RILEVANTI DEL
PERSONALE DOCENTE O DEI COLLABORATORI SCOLASTICI, GLI A.A., SENZA
BISOGNO DI UNA RICHIESTA SPECIFICA DEL D.S., DEVONO LASCIARE GLI
UFFICI E ASSICURARE NELL'ISTITUTO COMPITI DI VIGILANZA DEGLI ALUNNI.
Vorrei sapere se sindacalmente è giusto che gli A.A. svolgano
servizio di vigilanza e come mi devo comportare nel caso in cui lo
stesso D.S. insista nella firma del verbale. Cordiali
saluti.
E' una richiesta che non sta né in cielo
né in terra. Garantisca lui la sorveglianza, non
voi.