FAQ/52
Domande e Risposte sulla
RSU
Gent. prof. sono un insegnante di scuola materna
(ex ipab, contratto ente locale) dal prossimo anno ci vogliono far
fare molte più ore per sopperire ai molti giorni di vacanza
che facciamo durante l'anno (vacanze x bambini e non del personale).
Qual' è la regola giusta..... Grazie non sappiamo proprio a
chi rivolgerci....
L'insegnante di scuola materna da contratto lavora
per 25 ore settimanali. Quindi non capisco come sia possibile farvi
fare delle ore in più.
Si chiede cortesemente se un'assistente
amministrativa avente diritto alla legge 104 art. 33 può
sospendere le ferie per usufruire dei giorni della legge 104 art. 33
e subito dopo riprendere le ferie.
Nulla osta, secondo me.
Il giorno 5 maggio u.s. sono risultata assente
dal domicilio a seguito di visita fiscale; il giorno successivo mi
sono recata in ambulatorio e il medico fiscale ha confermato i giorni
di malattia (30 gg); io (da vera ignorante) non ero a conoscenza del
fatto che avrei dovuto giustificarmi col preside per l'assenza del
giorno 5. Il Dirigente mi ha convocata e mi ha invitata a fornire
giustifica aggiungendo che l'aver accompagnato quel giorno mio marito
a una visita specialistica non era un valido motivo. A suo dire solo
un certificato da cui si evinca che sono stata sottoposta quel giorno
a visita medica per motivi urgenti può giustificarmi. Vorrei
sapere:
1) se il medico
è tenuto ad indicare la diagnosi sul
certificato;
No, la prognosi.
2) in caso di mancata giustifica quanti giorni di
malattia non mi verranno retribuiti? 1 giorno o tutti i 30
giorni?
Uno.
3) leggevo su "amministrare la scuola"
che si perde il trattamento economico solo per un giorno (in un caso
identico al mio) ma quali sono i riferimento
normativi?
Il CCNL.
Vorrei inoltre sapere qual è la procedura
per chiedere il distacco presso altra amministrazione per un anno o
più.
Trova sul ns. sito le CC.MM. 28 e 29/2005. Le
consulti per saperne di più.
Sono un' insegnante di scuola primaria; volevo
avere un' informazione riguardo le 40 ore annue che spettano a noi
insegnanti e che comprendono: partecipazione ai collegi docenti,
attività di verifica e programmazione di inizio e fine anno,
informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini
quadrimestrali e finali. Nel mio istituto comprensivo abbiamo
già effettuato 18 ore nella programmazione di inizio anno, 6
ore di informazione alle famiglie, 14 ore di collegio docenti.
Rimarrebbero altre 2 ore per completare le 40 ore. Il nostro
Dirigente scolastico vorrebbe, dopo la fine delle lezioni, la nostra
presenza a scuola per quasi ogni giorno fino a fine mese di giugno;
può farlo, anche se noi insegnanti abbiamo già
effettuato le nostre 40 ore?
No, a meno che non sia disposto a pagare la presenza
a scuola. Per altro gli obblighi del personale docente discendono
dall'approvazione di un'apposito piano delle attività, che
deve essere approvato dal collegio dei docenti (art. 26
CCNL).
Le chiedo questo perchè in altri istituti
i Dirigenti si attengono strettamente alle 40 ore da svolgere,
quindi gli insegnanti dopo la fine delle attività
didattiche si recheranno a scuola solo per 4-5 giorni (non andando
oltre le 40 ore).
Il tetto delle 40 può essere tranquillamente
valicato, ma questo configura il diritto del personale ad essere
retribuito.
Gentile professor Santoro sono una supplente con
incarico del dirigente scolastico (vicario) in una seconda
elementare statale di una scuola di Roma (è dallo
scorso anno scolastico che ho una supplenza annuale in
questa classe). Quest'anno, trasferito dalla scuola centrale,
è arrivato nella mia classe un bambino che l'anno scorso
ha frequentato pochissimo la scuola. Quest'anno il bambino ha
continuato a frequentare una media di 4 giorni al mese. Io e le mie
colleghe di classe abbiamo ogni mese segnalato la situazione alla
dirigente affinchè si attivasse per indagare la situazione
(molto complessa, il bambino ha un situazione familiare
disagiatissima) ma veniamo al punto nel penultimo consiglio di
interclasse avevo fatto mettere a verbale (per la mia classe
partecipavo solo io) l'intenzione mia e delle mie
colleghe di non promuovere questo alunno (e come si era fatto lo
scorso anno) e ne ho parlato alla presenza dei genitori
rappresentanti di classi, cosa gravissima a parere della
dirigente la quale oggi verbalmente mi ha detto che ha dovuto fare
una letterina, si si è espressa proprio così, e non ho
capito se è una letterina personale per me o di risposta al
verbale di interclasse; non ho approfondito poichè me lo ha
detto all'apertura di un collegio docenti dopo averle ricordato
insieme alle colleghe di classe la situazione di questo bambino.
Ora il punto è questo da quello che ho capito la
dirigente forse solo nell'ultimo mese ha convocato una volta per
iscritto la mamma di questo bambino, dice di aver avvertito i
carabinieri ma da noi in classe non è mai venuto nessuno e a
quanto pare neanche a casa del bambino.. La situazione non mi
è chiara, dice che il bambino va assolutamente promosso (a
proposito chi decide, lei o le docenti?). Durante tutto l'anno l'ho
pregata più volte di intervenire ma le risposte sono state
sempre molto evasive: assistente sociale che non si trova, servizi
sociali che non possono fare nulla, ecc... preciso che la mia collega
è un incaricata annuale e l'unica docente di ruolo è
l'insegnante di sostegno e preciso che la dirigente mi ha detto (le
ho obiettato che ero in buona fede anzi che ho seguito la procedura
dello scorso anno quando si discuteva sempre della bocciatura di
questo bambino nella medesima interclasse e si era addirittura
votato insieme ai genitori rappresentanti di classe sul da
farsi, ma poi si era deciso di promuoverlo) che la legge non ammette
ignoranza e quindi posso anche pensare che la letterina sia proprio
un richiamo verbale scritto per me (e per il resto
dell'interclasse, che come da verbale si è espressa
all'unanimità per la bocciatura? E per la docente che ha
redatto il verbale, nessuna letterina?) Non voglio esimermi dalle mie
responsabilità ma per il mio atto per il quale non mi è
chiaro a cosa posso andare incontro. Ma soprattutto per questo
bambino cosa andava esattamente fatto da parte della scuola? C'erano
delle procedure da mettere in atto in conseguenza alle segnalazioni
delle docenti sulla non frequenza, si può verificare se
ciò è stato fatto? Sa professore, non per essere
presuntuosa, ma non vorrei che in questa faccenda le ignoranti in
legge siano più di una. La ringrazio come al solito e la
saluto cordialmente. P.S. Il verbale in questione (quello che a
parere della dirigente è più grave) si
riferisce ad un paio di mesi fa ed è stato firmato solo dalla
maestra che lo ha scritto. Nell'ultima interclasse di pochi giorni fa
dove si è verificata la stessa situazione riguado la
bocciatura del bambino (questa volta erano però presenti
anche le mie colleghe) stessa situazione, verbale firmato solo dalla
maestra che lo ha redatto. E comunque nei verbali precedenti si era
sempre parlato di un bambino che non frequentava la scuola. PRECISO
CHE si sono sempre usate le LE INIZIALI DEL NOME E COGNOME DEL
BAMBINO E QUESTO RISULTA IN TUTTI I VERBALI. E PRECISO CHE IN
QUESTI DUE ANNI DI SUPPLENZA LA MIA CONDOTTA E' STATA CORRETTA, NON
CI SONO MAI STATI CONTRASTI CON IL DIRIGENTE, LA CLASSE VA BENE, I
GENITORI SI SONO SEMPRE ESPRESSI A FAVORE DELLA MIA PERMANENZA E SONO
MOLTO STIMATA SIA DA LORO CHE DALLE MIE COLLEGHE
(e CREDEVO ANCHE DALLA DIRIGENTE...) SONO ANCHE L'UNICO
RIFERIMENTO "FISSO" DELLA CLASSE POICHE' SIN DALLO SCORSO
ANNO AL MIO FIANCO SI SONO AVVICENDATE INNUMEREVOLI COLLEGHE, PER VIA
DELLE GRADUATORIE...
Se la dirigente dovesse contestarle qualche addebito
specifico, avrà modo e tempo di controdedurre e difendersi. Io
non mi starei a preoccupare più di tanto.
Gentile Dott. Pino, cosa si può fare
legalmente se un contratto di prestazione d'opera intellettuale
(con pagamento dei genitori in orario curricolare) è
stato siglato dalle parti facendo riferimento ad una norma abrogata?
Cosa succede ad un DS che non ha scelto il contraente secondo la
normale procedura di contrattazione ordinaria (l'impegno di spesa va
ben oltre i 2000 Euro)?
Segnalate al direttore generale regionale ed ai
revisori dei conti questo comportamento.
Sono un'insegnante di una classe prima della
scuola primaria dell'istituto comprensivo di Pratola Serra:
sarò commissaria di esame di idoneità in seconda
(riforma?????!!!!! dov'è?). Non so su che cosa
verteranno le prove: vorrei avere lumi! E in un contesto così
asettico (assenza della classe) come farò ad accertare il
grado di socializzazione dell'alunna e la sua capacità di
relazionarsi con gli altri? Altro papocchio della lady M che ha
"innovato" la scuola lasciando intatte certe prerogative
(primina) ora inutile con l'anticipo? Grazie.
Non la so aiutare. Io della riforma, come ormai
tutti sanno, non parlo.
Salve, sono un Professore di Informatica di un
Istituto Tecnico Commerciale con Indrizzo Mercurio. E' legale effettuare
le prove scritte di valutazione solamente in formato elettronico o
bisogna comunque conservare un riscontro cartaceo?
Secondo me serve anche il
cartaceo.
Sono un'insegnante di ruolo sulla classe A050. In
base all'art. 18 comma 2 del C.C.N.L. 2002-2005 del 24.7.2003,
all'art. 453 del D.P. R. n. 297/94, all'art. 24 del C.C.N.L. del 4.
8. 1995 e all'art. 52 comma 57 della L. 4872001, sono
attualmente in congedo per un dottorato di ricerca che
terminerà nel marzo prossimo. Una università - diversa
da quella presso cui sto svolgendo il dottorato - mi propone di
continuare l'attività di ricerca a tempo pieno. E' possibile,
continuando a usufruire del congedo alle medesime condizioni
(conservazione del trattamento economico, previdenziale e di
quiescenza)?
Davvero non lo so, dal momento che non capisco che
cosa l'università sia disposta ad offrirle.
Caro Pino, la mia preside, per la concessione dei
permessi retribuiti per motivi personali o familiari, pretende che
insieme alla domanda indichiamo le motivazioni per cui richiediamo il
permesso, perchè, a suo dire, visto che è lei che
concede, deve conoscere le motivazioni. Se queste sono di natura
riservata dice di consegnargliele in busta chiusa. Ti sembra
un'interpretazione della legge corretta o una
forzatura?
Il motivo per cui uno chiede non può essere
sindacato, ma va esplicitato.
Secondo quesito: una mia collega ha chiesto di
essere esonerata dalla partecipazione al collegio per prender parte a
un convegno con illustri storici su un tema oggetto di diversi
progetti portati avanti con successo dalla docente stessa. La Preside
le ha risposto che non poteva concederle l'esonero e che semmai si
cercasse altre soluzioni per assentarsi; ti faccio presente che le
fatiscenti RSU della mia scuola non hanno mai contrattato nulla sulla
partecipazione dei docenti a convegni o corsi d'aggiornamento. Cosa
ne pensi della risposta della Preside?
Che il CCNL consente di poter beneficiare di un
permesso apposito, pari a 5 giorni ad anno scolastico, per
partecipare a queste iniziative di aggiornamento.
Spettabile redazione, vorrei sapere se è
possibile imporre un corso di aggiornamento a giugno di 33 ore, se
non previsto dal piano annuale delle
attività.
No.
ll fondo espero: a chi conviene, pechè
conviene.
Conviene, conviene sempre.
Sono insegnante di scuola elementare. L'anno
prossimo la Dirigente Scolastica ha riferito di voler fare lei gli
orari. Probabilmente avrà intenzione di creare ore buche, come
gli orari degli insegnanti delle scuole medie. Nella scuola
elementare si possono fare degli orari adatti alle esigenze degli
alunni e considerata la loro età, evitare che vengano
impegnati nell'attività didattica per 1 ora sola. Se gli orari
che lei preparerà non andranno bene, motivando con spiegazioni
valide in relazione alle attività da svolgere, come si
può fare per convincerla?
Spetta al collegio dei docenti indicare criteri
didattici, a cui il dirigente non può non
attenersi.
Visto che già in altri casi sulle vostre
pagine Web ho letto risposte illuminanti, vorrei porvi il quesito in
oggetto. Di chi è la competenza della decisione se attuare o nola
settimana corta in una scuola Media?
Dagli organi di governo dell'istituzione
scolastica.
La domanda nasce da una discussione maturata
allinterno del Consiglio dIstituto dove la componente
genitori è fautrice della settimana corta e, a mio parere,
vorrebbe decidere anche per il Collegio docenti sulla struttura
organizzativa delle lezioni. In pratica distribuire lorario in
cinque giorni. La mia interpretazione del dettame legislativo (legge
sullAutonomia del 97) mi ha sempre fatto pensare che il
Collegio docenti dovendo esprimersi sulle scelte didattiche e
formative, esprime un parere vincolante. E qualsiasi delibera del
Consiglio dIstituto non può contraddire quanto deciso in
Collegio docenti. A parte luso del buon senso che inviterebbe
ad assumere una decisione solo quando cè lassenso
di tutte le componenti in causa. A chi spetta la decisione? A
quali altre normative si può fare correttamente riferimento?
Grazie.
Anch'io faccio riferimento al regolamento
sull'autonomia (DPR 275/99), dove si dice che il piano dell'offerta
formativa è adottato dal consiglio di istituto, non dal
collegio dei docenti.
Nel prossimo anno scolastico dovrei
subentrare in una seconda elementare per metà
come insegnante di italiano e per metà, più o meno, su
ore di sostegno sempre nella medesima classe (sono un'insegnante
di ruolo in possesse di titolo di specializzazione). Tale soluzione
permetterebbe alla suddetta classe di tornare con 2 insegnanti a
tempo pieno visto che, a causa della riforma, al momento c'è
un'insegnante a 22 ore e un'altra, supplente, a 12 ore (nessun
insegnante di ruolo ha scelto quel mezzo posto): per il rimanente
monte ore la supplente in questione svolge il suo compito di
insegnante di inglese su varie classi. La domanda è questa:
una volta entrata a far parte di quella interclasse il fatto di avere
maggior punteggio di tutte le altre colleghe mi permetterebbe di
rimanere al mio posto anche se venissero a mancare le ore di
sostegno? (non accetterei ore di sostegno su altre classi). Le chiedo
questo perchè proprio il fatto di aver minor punteggio
all'interno della mia attuale interclasse non mi permette di
prendere l'anno prossimo una prima (si è formata una sezione
in meno rispetto a quelle uscenti). Sperando di essere stata chiara
la ringrazio e le porgo cordiali saluti.
L'attribuzione degli insegnanti alle classi e agli
ambiti spetta al dirigente scolastico sulla base delle proposte del
collegio dei docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di
circolo. Sulla materia inoltre interviene la contrattazione di
scuola, la quale è chiamata ha stabilire criteri di
utilizzazione del personale rispetto al POF.
Sono una docente di lettere di ruolo nella sc.
media, al II mese di gravidanza gemellare e sono in interdizione
da circa un mese per minacce d'aborto, il ginecologo mi ha detto
che almeno fino alla fine delle attività scolastiche devo
stare in assoluto riposo. Ho appena saputo che a settembre passo di
ruolo nella scuola di grado superiore: se interrompo in estate
l'interdizione ed a Settembre prendo servizio regolarmente mi
chiedevo se dovessi avere problemi dopo l'estate (e spero di no)
prima dell'astensione obbligatoria, ai primi di Novembre potrei
rientrare in un altro periodo di interdizione?
Certo.
Mi scuso per il quesito prolisso ma spero di
esser stata chiara... Grazie per la risposta che spero mi
chiarirà un pò le idee.
Prego.
Egregio Prof. Santoro, sono un insegnante di un
I.P.S.I.A., fino al 17 maggio c.a. ero collaboratore del D.S., poi in
un collegio docenti ho contestato alcune sue proposte e lui, per
tutta risposta, mi ha revocato l'icarico di collaboratore senza
addurre alcuna motivazione. Chiedo: Il D.S. aveva l'obbligo di
motivare la revoca?
No.
Sempre lo stesso D.S. ha stabilito che, per non
meglio precisate esigenze d'ufficio, non concederà ai docenti
le ferie ordinarie nel mese di luglio; atteso che il collegio docenti
non ha previsto alcuna attività funzionale all'insegnamento
nel mese di luglio, il D.S. può legittimamente precludere ai
docenti il godimento delle ferie nel suddetto
mese?
No.
E se la risposta è negativa, come posso
tutelare il mio diritto?
Facendo riferimento al CCNL (artt. 13 e
26).
Mi scuso per la molteplicità delle
domande, ma mi serve un'altra risposta: se gli alunni delle mie
classi, un giorno qualsiasi dell'anno, sono tutti assenti per motivi
loro, e se non mi viene chiesto di sostituire colleghi assenti
nell'attività di insegnamento di altre classi, ho l'obbligo di
restare a scuola?
No.
E se mancano gli alunni di tutte le classi
(assenza collettiva)?
Naturalmente no.
Vorrei sapere se un insegnante può avere
in classe, come alunno, il proprio/ a figlio/a e se esiste una
normativa che lo vieti.
Può.
Egregio Dott. Santoro, sono un Assistente Amm/vo,
desidero cortesemente alcuni chiarimenti in riferimento alle
competenze (Collegio docenti - ATA) relative alle operazioni di cui
all'oggetto. Parafrasando il grande Totò "Ogn'anno, il
mese di giugno, c'è l'usanza dei libri di testo e ogn'anno
puntualmente sorgono gli stessi problemi"!! che espongo qui di
seguito: Il Collegio dei docenti non è ancora convinto che il
nostro lavoro è solo di digitazione on-line (considerato anche
che nel caso specifico della scuola nella quale presto servizio
l'organico è ridotto a sole due unità per il corrente
anno scolastico e per il prossimo a solo una unità) e la fase
preparatoria compete solo ed esclusivamente al Collegio docenti, il
quale è tenuto a presentare l'elenco dei testi di nuova
adozione con relativa relazione, di quelli già in uso o
consigliati, corredati dei codici esatti inseriti nei cataloghi
ricevuti nei tempi previsti dai rappresentanti editoriali. Quest'anno
come al solito "la musica" non è cambiata: adozioni
con codici inesatti o erroneamente trascritti. A questo si aggiunge
che qualche docente ha riferito di non dover fare "lo
scrivano"!!! Personalmente, non mi considero per quelli che mi
conoscono bene "uno scrivano". Se fossi pure "uno
scrivano" sarei comunque onorato e orgoglioso di esserlo!!! Mi
perdoni i toni a volte ironici ma credo che per migliorare "la
qualità della scuola ognuno è tenuto al rispetto
dei ruoli e delle specifiche competenze. La ringrazio e Le porgo
distinti saluti.
Non ho capito la domanda.
Gentile redazione di Educazione e Scuola, scusate
se pongo una domanda ingenua a proposito dellariforma delle scuole
secondarie superiori ma mi chiedevo, insieme a molti colleghi,
se fossero già stati definiti i criteri di attribuzione
per le cattedre relative a filosofia, variamente declinata a seconda
della specifica tipologia di liceo in cui è inserita: in altri
termini, quali delle cattedre di storia-filosofia,
storia-filosofia-sociologia, filosofia e quant'altro saranno
attribuite alla classe di concorso A036 (la cui dicitura è
Filosofia, psicologia, scienze dell'educazione) e quali alla A037
(Storia e Filosofia). Vi sarei molto grato se poteste rispondermi.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Deve girare il quesito a monna Letizia, se
avrà la cortesia di risporderle.
Posso fare richiesta della copia della relazione
fatta dalla preside per il mio anno di prova? Ho avuto il passaggio
dalle elementari alle medie, quest'anno ho fatto 180 giorni
più la relazione finale al comitato di
valutazione.
Sì, chiedendo l'accesso alla documentazione
amministrativa ai sensi delle L. 241/90.
Visti i quadri orari dei licei (secondo la nuova
riforma) relativamente in particolare alla disciplina della fisica,
vorrei sapere se finalmente nei licei la matematica e la fisica
saranno insegnate da due insegnanti distinti (l'uno abilitato nella
A047 e l'altro nella A038).
Non lo so. Bisognerebbe chiederlo alla
Moratti.
Gent.mo Pino Santoro, sono un docente fuori ruolo
utilizzato presso gli uffici di segreteria di un Istituto
Comprensivo. Saltuariamente (nei giorni festivi, la sera dopo cena
e/o durante le ferie) svolgo attività di concertista
(prestazioni professionali occasionali). Devo chiedere
l'autorizzazione al mio Dirigente scolastico o al Direttore dei
servizi generali e amministrativi? Quale normativa regolamenta tale
situazione?
L'art. 53 del d. l.vo 165/2001.
Sono uninsegnate a tempo determinato,
lavoro da tre anni con incarico dal CSA. I anno: continuativo
dal 1 settembre 02 al 31 agosto 03; II anno .:continuativo dal 1
settembre 03 al 31 agosto 04; III anno (quello in corso) dal 24
settembre 04 al 30 giugno 05. Sulla base di ciò ho ricevuto
dalla scuola del II anno il TFR con riferimento al solo anno
lavorativo del II anno. Mi chiedo: essendoci stata
uninterruzione solo in settembre 2004, il TFR non avrebbe
dovuto considerare anche il periodo di lavoro continuativo del I
anno?
Certo.
Sono una DSGA. A seguito di intervento chirurgico
mi sono sottoposta a visita medica collegiale e sono stata ritenuta
inidonea temporaneamente dal servizio per due anni; dal punto di
vista economico mi sono state applicate le disposizioni per le
"assenze per malattia", sospendendo ogni retribuzione dal
prossimo settembre fino allo scadere del periodo (dicembre 2006).
Gradirei sapere se questa procedura è
corretta.
Non ho mai sentito una cosa del genere. Comunque se
le riconoscono la grave patologia per cui la sua assenza non incide
sul periodo massimo stabilito dal CCNL, e quindi non subisce
decurtazione dello stipendio, la soluzione può essere
tranquillamente accettata.
Caro Pino,in qualità di RSU sono stata
convocata dal mio D.S. per il prossimo 8 giugno perchè vuole
spostare un'assistente amministrativa dall'ufficio assenze
all'ufficio protocollo. Pare che la signora in questione, oltretutto
supplente annuale e con gravi problemi familiari, non vada d'accordo
con l'ass. amm.va più anziana presente nell'ufficio. Ti chiedo
se è possibile effettuare tale spostamento a pochi giorni
dalla chiusura delle scuole e che elementi potrei tirare in ballo per
evitare lo spostamento. Grazie!
Non spetta al dirigente spostare il personale ATA,
ma al direttore dei servizi, a cui è rimessa la puntuale
applicazione del piano delle attività, ai sensi dell'art. 52
del CCNL (vedi in particolare il comma 3).
Caro Pino, ti pongo un altro quesito in vista
della fine delle attività didattiche. Insegno in un istituto
professionale come docente di sostegno neoassunto in ruolo.
Quest'anno ho avuto in carico due alunni iscritti alla classe terza.
Il percorso degli alunni ha previsto anche l'esame di qualifica pur
se differenziato. Il 15 giugno prossimo avrò l'ultimo
scrutinio ed il 16 ci sarà l'ultimo collegio docenti. Dal 20
giugno cominceranno le riunioni per l'esame di stato (plenaria). Il
dirigente scolastico ha emesso tempo fa una circolare con cui obbliga
TUTTI i docenti ad essere presenti durante le prove scritte
dell'esame di stato e cioè nei giorni 22, 23 e 27 giugno.
Vorrei sapere se, visto che ho alunni solo in terza e che hanno
completato l'iter previsto, ho davvero l'obbligo di essere presente
durante l'esame di stato ed in particolare nei tre giorni
indicati.
Sì.
Se così fosse, avendo ancora a
disposizione i tre giorni di permesso per motivi personali, posso
richiederli per quei tre giorni?
Sì.
La concessione dei permessi è a
discrezione del dirigente o mi spettano in ogni
caso?
Se i motivi personali sussistono davvero, non
possono non essere concessi.
Gentile Sig. Santoro, sono una RSU nel mio
istituto comprensivo ed ho attualmente una questione aperta con la
scuola riguardo il pagamento di un docente cha ha effettuato (senza
peraltro delibera del Collegio e senza consultare il Referente per la
formazione e l'aggiornamento) un corso di aggiornamento su
"Informatica di base" a 28 docenti iscritti a tale corso
(su un ammontare di circa 75 docenti complessivi). Il mio dirigente
sostiene che deve pagarlo a circa euro 41 l'ora, paragonando
tale corso e quindi la retribuzione del docente a quella del docente
che ha ricoperto le funzione di E-TUTOR al corso di formazione
on-line FOR59 di INDIRE. Io credo invece che per i corsi di
aggiornamento si debba pagare secondo contratto come attività
aggiuntive di insegnamento. Lei cosa ne pensa?
Il CCNL, quanto ai compensi accessori, indica i
minimi contrattuali, che possono naturalmente essere aumentati in
sede di contrattazione integrativa. Per cui spetta al contratto di
scuola eventualmente integrare il compenso, per renderlo analogo a
quello riconosciuto agli E-TUTOR.
Si può ritenere antisindacale il
comportamento del dirigente scolastico per l'organizzazione
"sottobanco" del corso di aggiornamento?
Certo.
Cosa possono o debbono fare le RSU in questo
caso?
Non firmare il contratto, costringendo il dirigente
a giungere a più miti consigli, visto che senza contratto non
può procedere ad alcun pagamento.
Sono un'insegnante che và in
maternità 1 mese prima della data di parto23 agosto. Quindi
dovrei rientrare a scuola il 23 gennaio posso chiedere di rientrare
il 23 giugno (5 mesi dopo) con un trattamento economico ridotto al
30%?
Sì.
Le ferie (quest'anno) non godute posso
riscattarle in qualche modo?
Ne fruirà durante i periodi di sospensione
dell'attività didattica.
Di fatto fino al 9 luglio sono in servizio per
gli esami e il congedo parte il 23 luglio. Posso usare le ferie non
godute dopo il 23 giugno?
Sì.
Mi trovo nella condizione di aver ottenuto il
trasferimento presso una scuola che rientra in zona montana. Sono
insegnante di scuola materna a tempo indeterminato dal 1999. So che
in tali zone il punteggio è doppio, ma riguarda anche me? e se
sì, anche gli anni sono doppi? Per la pensione, sapevo che i
precari che lavorano in scuole di montagna, possono chiederla a 65
anni di età e almeno 20 anni di contributi: ma noi di ruolo?!?
Mi potete dire come è veramente la situazione?
Il servizio svolto in scuole di montagna non da
più diritto a nessuna supervalutazione ai fini
pensionistici.
Sono un'insegnante di scuola primaria con
contratto a tempo indeterminato. Avrei bisogno di alcune
delucidazioni. Quest'anno sono tutor in una quinta. Il prossimo anno
nel plesso dove opero non si è formata la prima. Non avendo
più continuità, risulto perdente posto nel plesso anche
se ci sono due insegnanti (del mio plesso) che hanno meno punti di me
in graduatoria?
La materia è regolata dal contratto di
istituto tra dirigente ed RSU.
Una delle due insegnanti è stata
trasferita nel mio circolo quest'anno. Quest'ultima ha diritto alla
continuità e quindi mi precede, o per le assegnazioni alle
classi per il prossimo anno è da considerarsi fuori
graduatoria? Nel caso dovessi perdere posto "sul plesso",
per le assegnazioni alle classi degli altri plessi, chi decide di
chiedere il passaggio volontario ad altro plesso ed ha più
punti di me, mi precede? Inoltre il mio Dirigente asserisce che
un'altra insegnante del circolo, nella mia stessa situazione,
abilitata all'insegnamento della lingua inglese (io sono abilitata in
francese, sic) DEVE INSEGNARE IN PRIMA per legge, quindi, nonostante
abbia circa 50 punti meno di me, mi precede nella scelta della prima.
E' vero? Premetto che nel circolo ci sono posti vacanti in altre
classi (anche seconde), dove manca l'insegnante di inglese. Esiste
davvero questa legge? A me non risulta. So che le assegnazioni alle
classi e ai plessi sono regolamentate anche dalla contrattazione di
istituto, poichè ho letto la normativa a riguardo, ma un caso
così particolare non si era mai verificato nel mio circolo,
quindi non esiste contrattazione al riguardo. La prego, se le
è possibile, dall'alto della sua esperienza e delle sue
notevoli conoscenze, mi aiuti a chiarirmi le idee. La ringrazio per
la comprensione e per la sua attenzione.
Di questo problema si deve far carico la
contrattazione di scuola, che dovrà essere addivenire alla
definizione delle regole con cui assegnare gli insegnanti ai plessi.
In mancanza vale quanto previsto dall'annuale CCNI sulle
utilizzazioni, che verrà sottoscritto a breve tra OO.SS. e
MIUR.
Sono una insegnante di strumento musicale nella
scuola media con contratto a tempo indeterminato. Sto seguendo
un master universitario "in modalità teledidattica"
organizzato dall'università Tor Vergata di Roma e riconosciuto
legalmente. Vorrei sapere se per seguirlo secondo le sue
specifiche modalità posso fruire delle ore (180, credo) di
congedo per motivi di studio. Dato il carattere del master,
potrei fornire come documentazione l'iscrizione e il conseguimento
degli esami, ma non il consueto attestato di
frequenza.
Le modalità di fruizione dei permessi per il
diritto allo studio sono disciplinate dal contratto decentrato
regionale tra OO.SS. e direzioni generali. Per cui lo consulti per
saperne di più.
Gentilissimo professore, vorrei il suo parere su
una questione che è sorta nella scuola dove presto una
supplenza al 30 giugno. In una classe un collega precario fino al 8
giugno in sede di scrutinio ha visto i voti della sua materia
già assegnati e trascritti sulle schede dalle insegnanti del
team prossime alla pensione e desiderose di chiudere la carriera in
bellezza.. Naturalmente non collimavano con i suoi reali giudizi. Le
lascio immaginare il livello di schizofrenia che si è
raggiunto e le offese ricevute dal malcapitato colpevole solo di non
"conoscere da tempo i piccoli" per cui di averli sotto o
sopravalutati!!! Non si sa ufficialmente che soluzione abbiano
raggiunto (ma abbiamo visto il collega che aggiornava il registro).
Ma in realtà, in caso si verificasse di nuovo una situazione
simile, a cosa si va incontro? Grazie.
La valutazione è frutto di una decisione
collegiale, per cui nessuno può decidere in splendida
solitudine, neanche rispetto all'ambito o alla materia
insegnata.
Gentile prof, sono un supplente annuale (fino al
31.ago. 2005) e mi sono stati concessi dei permessi brevi per
frequentare la SSIS, ma non si è presentata
leventualità di recuperarli tutti fino a fine
attività didattiche, non per motivi imputabili al sottoscritto
(vedi sotto). Ho recuperato 6h su 20. Mi verrà detratto
lequivalente somma delle ore non recuperate dallultimo
stipendio?
No, se i motivi del mancato recupero non sono a lei
imputabili.
Gentile prof. Santoro, un'insegnante di scuola
media, assente da settembre, prima per interdizione anticipata per
gravidanza a rischio, poi per astensione obbligatoria e facoltativa,
rientrando il 15 giugno, può ricevere l'incarico di
far parte della commissione d'esame, se richiede la riduzione orario
per allattamento?
Secondo me sì, dal momento che tale incarico
è compatibile con i permessi giornalieri di cui l'insegnante
ha diritto di fruire.
Mi potrebbe gentilmente indicare la specifica
normativa?
Il d. l.vo 151/2001.
Egregio Dott. Santoro, le formulo un quesito
forse un pò singolare, e non so se mi potrà rispondere.
Dovendo fare un ricorso in opposizione al Dirigente del CSA, mi
saprebbe dire come funziona di preciso? Ovvero io presento il mio
ricorso al Dirigente, e mettiamo che dopo averlo esaminato, gli venga
il dubbio che io abbia ragione: cosa fa, convoca il presidente della
commissione per chiedergli chiarimenti? Oppure se ne frega proprio e
magari si consulta con persone/professionisti di sua fiducia e/o di
altri uffici periferici per sciogliere eventuali dubbi?? Ha motivo di
temere a smentire l'operato della commissione e mettersi in
contradditorio con il Presidente?? Può darsi che mi sia fatto
anche idee distorte, ma nessuno ha saputo dirmi niente di preciso. La
ringrazio per la cortese disponibilità.
Se il ricorso in opposizione è previsto nella
fattispecie da lei indicata, chi ha titolo ad esaminare il ricorso e
decidere dovrà esercitare questo suo potere, sapendo che il
suo pronunciamento potrà comunque essere impugnato. Tutto qui.
Il diritto amministrativo indica modalità e procedure alle
quali i dirigenti pubblici non possono sottrarsi.
Ciao Pino sono un itp, mi chiedevo se il registro
personale era obbligatorio?
Sì.
Visto che le assenze sono considerate quelle del
docente di teoria, che svolge più ore, i voti sono concordati
e riportati in entrambbi, i programmi sono ugualmente scritti in
ambedue i registri, si puo non averlo visto che è un
doppione?
No, visto che avete con molta fatica e solo di
recente conquistato lo status di docenti a pieno titolo. Un docente
con la D maiuscola, senza registro, che docente
sarebbe?
Carissimo Pino, ti scrivo per sottoporti il
seguente quesito: un collaboratore scolastico (in possesso del titolo
di accesso alle aree di laboratorio) ha già
usufruito dei tre anni di aspettativa (dall'anno scolastico
02/03 a quello in corso 04/05 ), ha accettato n° 3
incarichi a t.d. con nomina dal Dirigente Scolastico come Ass.
Tecnico di laboratorio. Detto servizio gli ha fruttato l'inserimento
in 1^ fascia nell'area degli Ass. Tecnici, posizionandosi
nelle prime posizioni; questo signore ha diritto ad accettare
un'ulteriore nomina in questo caso dal provveditore agli studi? dal
provveditorato dicono di si, e dicono inoltre che l'eventuale ricorso
va indirizzato al MIUR che ha legiferato in materia di
aspettativa.
Certo che può accettare la nomina. Il
problema è che deve rinunciare al ruolo, per poterlo fare.
Quanto ai ricorsi, tutti devono chiamare in causa il MIUR. Mi pare la
scoperta dell'acqua calda.
Sono un'incaricata annuale alle materne, mi hanno
detto in segreteria che mi posso assentare solo per malattia, non mi
spettano assenze retribuite per motivi di famiglia. E'
vero?
Ti mando un libello sulle assenze dei precari,
così ti fai una cultura.
Buongiono, in graduat. interna sono davanti ad un
collega R.S.U., visto che abbiamo perso ore mi
scavalca?
In che senso?
Gentile Dott. Santoro, sono la preside incaricata
di un istituto secondario e le chiedo un'informazione riguardo il
part time dei docenti. Un docente con il part time verticale, con 12
ore d'insegnamento in 3 giorni settimanali, chiede di fare queste ore
nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, con
conseguenze negative dal punto di vista didattico (l'abbiamo
sperimentato nel corrente a.s.). Le chiedo se nei casi come questo
prevale il diritto del docente part time di scegliere il proprio
orario o la competenza del dirigente scolastico di organizzare
l'orario scolastico nel modo più adatto alle esigenze
didattiche (nel caso concreto, chiedendo al docente part time la
presenza a scuola nei giorni di lunedì, martedì e
giovedì, oppure martedì, mercoledì e
giovedì). Nella nostra contrattazione d'Istituto, riguardo
all'orario delle lezioni, abbiamo definito soltanto i criteri per
l'assegnazione del giorno libero settimanale che valgono per tutti i
docenti. La ringrazio per l'attenzione e attendo una sua
risposta.
Gli impegni di servizio connessi all'articolazione
del part-time si concordano tra lavoratore e datore di lavoro. Una
volta definiti non possono essere modificati se non sulla base di una
diversa intesa.
Egr. porf. Santoro ho ancora bisogno di un Suo
parere. Sono un insegnante a tempo determinato che esercita la libera
professione, secondo Lei ho diritto all'indennità di
disoccupazione per il periodo nel quale non
insegno?
Non sono un esperto di queste questioni. Le
consiglio di rivolgersi direttamente ad una sede INPS oppure ad un
patronato sindacale.
Salve, sono un'ins. di scuola materna privata e
volevo sapere se oltre i 3 mesi dopo il parto posso prendere altri
9 mesi ed essere pagata all'80%.
No. La retribuzione è del
30%.
Insegno il francese in una scuola media di
Pomigliano d'Arco. Da questo anno scolastico 2004-2005, con la
riforma Moratti, le cattedre di lingua straniera sono cosi
articolate: per la lingua inglese due ore + una di attività
laboratoriale; per la lingua francese due ore per classe. In questo
modo i colleghi d'inglese mantengono due sezioni con conseguente
mantenimento dello stesso carico di lavoro, mentre noi che insegniamo
il francese o la seconda lingua comunitaria, ci troveremo a regime
con nove classi e tre sezioni diverse. Al termine del triennio, tre
classi terze con prove scritte, tre consigli mensili, compiti su nove
classi, un orario compresso durante il quale ci tocca insegnare un
programma comunque corposo e realizzare anche gli interventi
individualizzati. Già quast'anno, con sette classi, ho visto
la differenza e non so bene come farò nei prossimi anni. Ma al
di là di questo, mi domando se non vi è nei fatti una
discriminazione nei nostri confronti ma anche nei confronti degli
alunni, che potranno fare potenziamento per conseguire il Trinity,
mentre gli alunni che studiano il francese non potranno più
sostenere gli esami del DELF. Può darmi delle indicazioni o
almeno mettermi in contatto con qualche collega nella mia stessa
situazione?
Purtroppo no.
Salve, sono un docente di ruolo nella scuola
superiore. Chiedo un'informazione. Dopo 8 mesi di aspettativa non
retribuita per motivi di ricerca (ho concluso un'attività
iniziata con un dottorato triennale di ricerca, per il quale ero in
congedo), ora ho avuto una proposta di lavoro da un'altro comparto
della p.a., con un periodo di prova di 6 mesi. L'art. 18 comma 3 del
ccnl prevede la concessione di un'aspettativa a domanda, per un anno
senza assegni per realizzare, nellambito di un altro comparto
della P.A., lesperienza di una diversa attività
lavorativa o per superare un periodo di prova. Ecco la domanda: posso
ususfruire per intero di questa possibilità (8 mesi già
fruiti + 6 del periodo di prova = 14 mesi) o vale il limite
complessivo di un anno come per l'aspettativa per motivi di
famiglia?
Sono due fattispecie diverse, che secondo me non si
cumulano. Per cui chieda pure di fruire dei sei mesi di aspettativa,
ai sensi dell'art. 18, terzo comma.
Egregio Prof. Dario Cillo, per la prima volta in
30 anni di insegnamento mi è capitato quanto segue: entro
nella mia classe di prima media, il penultimo giorno di scuola, e
trovo una sola alunna, l'unica presente in tutto l'istituto.
Naturalmente, non faccio lezione e incarico l'alunna di aiutarmi a
mettere ordine tra i plichi dei compiti fatti svolgere nel
corso dell'anno.Tutto questo è avvenuto con la porta della
classe spalancata e ad un passo dalla sala insegnanti dove erano
presenti altre due colleghe. Dopo circa 15/20 minuti mi si fa notare,
da parte del collaboratore del Dirigente Scolastico, che non è
possibile rimanere in classe con una sola alunna. Sarebbe più
opportuno, dopo aver assegnato dei compiti, mandare
l'allieva da qualche altra parte (es. Uffici di Segreteria) con
più persone presenti. Naturalmente mi sono immediatamente
adeguato. Nel pomeriggio ho ripensato all'episodio mattutino e mi
sono chiesto: esiste una normativa che impone la presenza in classe
dell'insegnante solo con più di un
alunno/a?
Naturalmente no.
Mi scuso per la domanda, forse un pò
banale, ma sono curioso di ricevere una risposta da parte di un
esperto di cose scolastiche come Lei.
Grazie!
Il collaboratore del dirigente è un
imbecille, non c'è alcun dubbio.