FAQ/59
Domande e Risposte sulla
RSU
Caro Pino, sono docente di scienze a t.i. in un
liceo scientifico-Sociopsicoped. ed ho questo quesito da
sottoporti. Nell'ambito dell'autonomia scolastica o altro, si
può chiedere la riduzione dell'orario delle cattedre di
scienze naturali del liceo scientifico da 20 ore a
18?
Sì.
E' capitato negli scorsi anni che ho dovuto
completare in ben altre 2 scuole le 6 ore che si
erano perdute per contrazione di classi, mentre i miei
colleghi svolgevano un orario di 20 ore... (2 ore pagate come
straordinario). Nell'eventualità che la situazione si
ripresenti si può chiedere questa
riduzione?
Assolutamente sì.
Ci tengo a precisare che quest'anno la mia
cattedra è di 17+1 e sono ancora disponibili 3 ore che non mi
sono state affidate... (insegno nel liceo pedag. dello stesso
istituto). Vorrei almeno capire.
Cosa?
Gentilissimo Prof. Santoro, sono assistente
amm.vo presso una scuola media a cui è aggregata anche una
sede ctp (a cui è stato assegnato un assistente
amministrativo). Vorrei sapere se esiste una normativa di riferimento
che chiarisca in che sede deve svolgere servizio e con quali mansioni
tale assistente amm.vo del ctp. Può il dsga affidare la
gestione di tutto il personale titolare sia sulla scuola media che
sul ctp, all'assistente amministrativo titolare presso la scuola
media? Non dovrebbe sentire prioritariamente il personale ata di
segreteria attraverso una riunione insieme con le rsu di istituto per
concordare un piano di lavoro? Attualmente il collega del ctp svolge
il suo servizio presso la sede del ctp, diversa da quella della
scuola media di riferimento e il personale docente e non docente
titolare del ctp lo sto trattando io... perchè il collega non
sarebbe in grado di farlo... (da notare il fatto che il personale
della scuola media consta di circa 90 persone e quello del ctp di
circa 20). Cordiali saluti, uno stanchissimo e sfinitissimo
statale.
I criteri relativi all'organizzazione del lavoro,
agli orari, alle modalità di accesso al fondo del personale
ATA sono materia di contrattazione di istituto. Sulla base di tale
contrattazione spetta al DSGA predisporre il piano delle attività,
da sottoporre all'adozione da parte del dirigente
scolastico.
Gent.mo Dott. Santoro, la prima richiesta non
è andata in porto. Rinnovo la domanda: è possibile
perdere una festività soppressa solo perché una
malattia proprio alla scadenza dell'anno scolastico non mi ha dato la
possibilità di usufruirla? E' possibile fruirla l'a.s.
successivo? Ho chiesto anche di scambiarla con un giorno di ferie, ma
niente da fare! C'é qualche normativa che equipara le
festività soppresse alle ferie?
No. Non sono equiparate.
Salve, desidereri sapere quale procederura
adottare per nominare un esperto esterno in informatica per un Liceo
Classico. La scuola non ha un Consiglio di Istituto. In particolare
è necessario la pubblicazione di un avviso? è possibile
per continuità prorogare il contratto dell'anno precedente? in
caso diverso quali criteri di scelta utilizzare? (per esempio come
valutare una laurea ed un certificato di possesso della patente
europea per il computer?)
Si procede per chiamata diretta, senza bisogno di
alcuna formalità.
Gent.mo prof. Santoro, può aiutarmi come
ha già fatto in altre occasioni?
Provo.
Sono un'assistente amministrativa alle prese con
un dispositivo di concessione di congedo per la formazione che un
docente della scuola dove presto servizio ha richiesto per finire gli
studi universitari. Su internet non ho trovato nulla di utile allo
scopo. Ho appurato che tale dispositivo deve essere emanato in via
provvisoria, dato che il docente dovrà perfezionare la
richiesta con l'acquisizione del titolo di studio. Grata per
l'attenzione che corrà prestare alla mia richiesta, La saluto
cordialmente.
Non conosco congedi che abbiano queste
caratteristiche.
In orario di servizio (collegio docenti) sono
caduta procurandomi la frattura dello scafoide della mano destra e
gradirei sapere se sono tutelata dall'assicurazione della scuola
(docente a tempo indeterminato).
Sì.
Sono una collaboratrice scolastica con incarico
annuale. Poichè mio marito lavora per più di 20 giorni
al mese fuori Roma io usufruisco di giorni di congedo parentale per i
miei figli di 5 e 6 anni. Mi assento di media per 3 giorni alla
settimana. I miei figli frequentano la scuola e io devo
accompagnarli, riprenderli e stare con loro il pomeriggio. Il
direttore dell'istituto dove lavoro mi ha detto che effettuera' i
dovuti controlli attraverso le forze dell'ordine (polizia,
carabinieri) per verificare se veramente i bambini sono con me
durante i giorni di congedo. Chiedo se ciò sia lecito, se
posso mandare i bambini a scuola durante i giorni di congedo o se
devo tenerli a casa.
Le forze dell'ordine non ricevono ordini dal
dirigente scolastico, per cui stia tranquilla.
Scusi sono la solita RSU scocciante, le vorrei
chiedere informazioni per il passaggio all'aria C visto che il
contratto è stato firmato.
E dunque?
Spett.le Redazione di EDSCUOLA, poichè
(cfr CCNL 24/07/2003), la tabella A Profili di Area del
persona ATA, modifica e rinnova la stessa tabella annessa al
precedente ccnl 26/5/1999 e introduce: nuove aree, nuovi profili
professionali modificando funzioni e mansioni degli stessi, chiedo,
per piacere, che mi vengano dettagliati i compiti del COLLABORATORE
SCOLASTICO, che presta il suo servizio presso una scuola materna,
distinquendoli in obbligatori e facoltativi da incentivare con
compenso da prelevare dal fondo d'Istituto.
Prenda visione del piano delle attività della
sua scuola. E' tutto scritto lì.
Buongiorno, volevo chiedere se un'insegnante
della scuola materna che ha chiesto l'astensione per lavoro a rischio
(e per la quale è stata assunta un'altra insegnante in
sostituzione) può partecipare alle attività didattiche
della scuola stessa, ovvero incontri con altro personale docente e
riunioni con insegnanti e genitori che si svolgono all'interno
dell'istituto.
Perché dovrebbe?
Insegno in un I.T.C. con corsi sia
DIURNI (I.G.E.A. e Programmatori) che SERALI
(SIRIO I.G.E.A. e Programmatori). Per i due corsi, contraddistinti da
due diversi Codici Istituto, vengono redatte e pubblicate due
distinte graduatorie interne. Desidero conoscere sulla base di quali
norme i docenti inseriti in graduatorie diverse possono scambiarsi
tra DIURNO e SERALE, chiaramente con il
consenso del Dirigente Scolastico, tutte o alcune delle classi
inizialmente loro assegnate? Inoltre, esistono criteri di
scambio diversi dal puro e semplice accordo bilaterale tra
docenti?
Codici distinti, organici distinti. Questo comunque
non vieta alla scuola di utilizzare liberamente il personale, previo
accordo degli interessati.
Mi presento, sono un rappresentante RSU della
scuola. In una SS della mia scuola è rimasto uno spezzone di
tre ore di Ed. Tecnica in una classe terza e nessuno dei docenti di
tale disciplina intende prenderle. In tale sezione è stato
nominato un Operatore Tecnologico per 18 ore. La mia domanda è
questa: il DS o l'Ufficio nomine, su richiesta del
DS, potrebbe scindere tale nomina in 15 ore di O. T. + 3 ore di
incarico docenza, facendo così risparmiare lo Stato, visto che
gli O.T. a tutti gli effetti sono considerati
docenti?
Ma esistono ancora? A me pare davvero uno
scandalo.
Sono una praticante avvocato che necessita di 20
presenze a semestre per poter sostenere l'esame di procuratore, ma
sono anche un'insegnante elementare a tempo indeterminato immessa in
ruolo quest'anno. Esiste qualche norma del CCNL che regolamenti la
possibilità di partecipare alle udienze usufruendo di qualche
permesso?
No.
Aiutatemi! Non so proprio come fare!
Grazie.
Prego.
A chi spetta per norma la chiusura della scuola?
Una scuola media di mia conoscenza fa far l'orario fisso ai bidelli
7.30-13.30. Devono chiudere la scuola quindi gli Amministrativi che
si fermano sul lavoro di più. E' normale? Mi si può
citare la norma, per favore?
La chiavi di uno scuola le detiene il dirigente o un
suo delegato, il DSGA ed i collaboratori
scolastici.
Se un'insegnante arriva 10 minuti in ritardo al
mattino perchè abita lontano e l'insegnante
referente-FIDUCIARIA la riprende più di una volta cosa
può succedere? Può perdere il posto? Deve recuperare i
minuti di ritardo? La cosa più brutta qual
è?
La pessima figura.
Spett.le redazione, avrei bisogno di qualche
informazione sulle eventuali normative (se ci sono) che regolano i
corsi OFIS! Il DSGA può essere nominato referente, ovvero
coordinatore del corso?
Sì.
Potrebbe indicarmi art. di legge cui fare
riferimento?
Di legge? Ma lei pensa davvero che spetti alla legge
definire questi aspetti?
Ho avuto limmissione in ruolo su una
cattedra orario esterna. Sul contratto vanno specificate le scuole
principali e di completamento o va messa solo la scuola
principale?
La principale.
Per il calcolo e la liquidazione delle ferie non
godute del personale della scuola, concorrono al computo anche gli
eventuali giorni di sciopero?
Sì.
Vorrei sapere come retribuire una docente di
ruolo che ha accettato uno spezzone di 5 ore oltre l'orario
obbligatorio le 18 settimanali: purtroppo nei manuali che ho si parla
solo dello stipendio in godimento e calcolare 1/18 per ogni
ora ma IO CHIEDO la quota Indennità Integrativa
Speciale va calcolata? Nel ringraziare porgo distinti
saluti.
Lei ha mai sentito parlare dell'art. 70 del CCNL
4.8.95?
Gent.le Sig. Santoro, sono una docente di
ruolo in servizio da quindici anni nella stessa scuola che si compone
di piu plessi. Vorrei sapere se ho diritto di precedenza,
rispetto ad una collega nominata in assegnazione provvisoria in
possesso della 104, a restare nell'attuale plesso di servizio.
Qual'è la norma a cui fare riferimento per avere certezze in
merito?
Il contratto di scuola.
Carissimo dott. Santoro, Le ho scritto qualche
settimana fa a proposito della mancata concessione di un congedo
straordinario per dottorato. La sua risposta fu secca: vie legali,
con risarcimento danni e spese. Un minuto dopo ero dal nostro
migliore avvocato del lavoro e questa sera vado a controfirmare
l'atto che verrà depositato a giorni. Volevo però
chiederLe una cosa: la motivazione che la Dirigente adduce a sostegno
della sua negazione del congedo è che secondo l'articolo 453 -
così come lo legge Lei - devono passare almeno tre anni tra
una richiesta di congedo e una nuova concessione. Avendo io concluso
il mio precedente dottorato il 31 dicembre del 2004, sostiene che,
appunto per questo motivo, niet. Ora, io so benissimo che l'art. 453
è diviso in commi, che il comma in questione è il 5, ma
una circolare ministeriale (4 novembre 2002, n. 120) chiarisce che
quel comma non vale per il dottorato, ma solo per i cosiddetti
Incarichi. Per il dottorato vale il comma 9, che rimanda alla legge
476 del 13 agosto 1984, novellata. Il mio avvocato mi ha suggerito -
visto che io gli ho parlato di Lei, e che mi sono permesso di
allegare agli atti del ricorso uno stralcio tratto dalle FAQ con cui
Lei rispondeva, credo nel 2003, ad una docente nella mia stessa
situazione, dando ragione a noi - - di chiederLe un parere su questo
punto, ovvero Le chiederemmo un suggerimento tecnico-giuridico sulla
normativa da citare e magari sulla formula che Lei userebbe a questo
proposito, al fine di contestare i motivi di ordine temporale addotti
dalla Dirigente. So che forse è troppo, ma, come Le ripeto, la
Sua competenza in questa materia travalicadi gran lunga quella di
chiunque altro.
Mi pare che tutto quello che c'è da sapere
sull'argomento voi lo conosciate già, per cui non so come
altro potrei esservi utile.
Salve, sia io che mio marito siamo insegnanti a
tempo determinato. Io mi trovo in astenzione obbligatoria (data del
parto 30 agosto). Vorrei sapere se mio marito può usufruire di
30 giorni di congedo per malattia del bambino durante il periodo in
cui io sono in astenzione sia obbligatoria sia facoltativa.
Logicamente io non usufruirò della malattia del bambino.
Grazie.
No.
Gentile Prof. Santoro, desidero avere un suo
parere relativamente a questo caso. Sono un docente di scuola
superiore part-time (verticale su 3 gg alla settimana) ed ho sempre
fatto delle ore in eccedenza. Questo anno, mi comunica la presidenza
che non posso fare ore in eccedenza in quanto a tempo parziale.
Secondo Lei su che base normativa possono vietarmi le ore in
eccedenza, visto e considerato che non ho trovato nessuna normativa
che li vieta?
Art. 36, comma 8 CCNL.
E' possibile la chiusura della scuola durante il
periodo di sospensione dell'attività didattica anche se non
giorno prefestivo (es. 2 nov. 2005) con delibera del consiglio
d'Istituto?
Secondo me no.
Sono docente di scuola secondaria di secondo
grado, avendo quest'anno per la prima volta l'incarico di
coordinatore di una classe prima, vi chiedo se potete indicarmi quali
sono le esatte norme che regolano le assemblee di classe, i consigli
di classe, la stessa funzione del coordinatore di
classe.
Gli artt. del d. l.vo 297/94 relativi
all'argomento.
Sono un' insegnante che ha ottenuto il
trasferimento come specialista della lingua inglese nella scuola
primaria. Avendo solo 5 classi ho un monte orario di complessive 13
ore. Posso essere OBBLIGATA a completare le mie ore con l'
attribuzione della disciplina MATEMATICA?
Certo.
Egr. dr Cillo, vorrei sapere se una F.S. area
2 può svolgere contemporaneamente le mansioni di R.S.U.
e, in caso contrario, quali sono i termini per dare le dimissioni da
quest'ultima carica, assunta precedentemente?
Non c'è alcuna
incompatibilità.
Siamo due assistenti amministrative con rapporto
di lavoro part-time. Una di noi svolge 24 ore su 4 giorni lavorativi,
l'altra 30 ore su 5 giorni lavorativi. Volevamo sapere quanti sono i
giorni di ferie e festività che ci aspettano.
Grazie.
In proporzione.
Buongiorno, chiediamo se in caso di passaggio da
tempo pieno a tempo parziale, un assistente tecnico che abbia scelto
la riduzione in part-time verticale da 36 a 30 ore e quindi da 6 a 5
giorni ha il il diritto di scegliere quale dei 6 giorni della
settimana "saltare" o questa scelta spetta al dirigente
scolastico in base alle esigenze di servizio e di orario delle
lezioni.
Deve essere concordata.
Gentile redazione, quale docente delle scuole
superiori, a partire dal corrente anno scolastico in part time a 15
ore con tipologia TEMPO PARZIALE VERTICALE, porgo la seguente
domanda: nel caso specifico, è legale avere un orario
mattutino su 4 giorni anzichè su 3, come avviene solitamente
per i docenti che hanno richiesto la tipologia
succitata?
Le modalità di articolazione del part-time si
concordano con il DS.
Ciao, sono un'insegnante di scuola superiore
(IPSIA) e vorrei sapere se esiste, e in questo caso qual e', il
limite massimo di ore di insegnamento consecutive mattutine, cioe'
senza "buchi", che un docente puo' effettuare per
legge.
Il CCNL non fissa alcun termine.
Salve, sono stata assunta a tempo indeterminato
giuridicamente dal 01/09/2000 ed economicamente dal 01/09/2001. Non
avendo alcun periodo precedente di lavoro da precario da riscattare.
Vorrei sapere qual'è il regime di TFR che mi sarà
applicato perchè non vorrei vedere confluire
automaticamente il mio TFR nei fondi pensione
complementare.
Non corre questo pericolo.
La mia bambina frequenta la quarta elementare, ed
è l'unica alunna della sua classe a non usufruire
dell'insegnamento della religione cattolica. Come lo scorso anno, si
sta verificando che, per i pochissimi alunni delle altre due classi
parallele c'è un'insegnante libera a disposizione
dell'ora alternativa, per lei c'è la sola possibilità
delle due ore della sua insegnante d'italiano (che dovrebbero essere
di compresenza), di cui ne viene messa a disposizione della bambina
solo una, la seconda. Per quanto riguarda la prima ora, mia figlia
viene "parcheggiata" in una classe parallela che sta
svolgendo lezione. Vorrei capire se l'alternativa propostami dal
dirigente scolastico - portare a scuola la bambina dopo le due ore di
IRC - sia veramente l'unica possibilità a questo tipo di
soluzione.
No, dal momento che può pretendere l'ora
alternativa.
Gentil.mo prof. Santoro, sono uno studente e
frequento un liceo scientifico. Vorrei sapere da lei se, articolando
l'orario di una scuola su 5 giorni settimanali e adottando
unità d'insegnamento della durata di 50 minuti, è
obbligatorio per gli alunni il recupero delle frazioni di tempo
tralasciate, considerando che tale recupero, effettuato durante ore
aggiuntive antimeridiane, comporta non pochi inconvenienti (ad
esempio problemi con i trasporti). La ringrazio
anticipatamente.
Sì, la scuola non può autoridurre il
tempo scuola. Può solo articolarlo in modo modulare o
flessibile.
Il docente che sostituisce un collega in permesso
breve (un'ora) l'ora di sostituzione è da considerare
eccedente?
Mi scusi, ma io come faccio, a
saperlo?
Quale è la normativa di
riferimento?
Il CCNL.
Egregio prof. Santoro, sono un assistente tecnico
con contratto di lavoro part-time verticale di 32 ore la settimana
per l'A.S.2005-06. Ogni giorno lavoro dalle ore 7,50 alle ore 13,10
(per un totale quindi di 32 ore settimanali). Secondo Lei, potrei
accordarmi con i Dirigenti e chiedere di lavorare dalle ore 7,40
alle ore 13,20 svolgendo quindi 34 ore settimanali e chiedere di
recuperare le ore eccedenti rimanendo a casa un giorno al
mese?
E' possibile.
Buongiorno. Sono nuovamente qui a chiederle unainformazione.
Per esercitare la libera professione un insegnante deve richiedere al
proprio Dirigente l'autorizzazione ai sensi del 508, comma 15, del
T.U. 297/94. Quello che però resta non chiaro è se
questa autorizzazione, una volta concessa, resta valida per sempre o
se ogni anno scolastico fa a sè, e dunque è una
richiesta che va inoltrata ad ogni mese di
settembre.
La seconda che hai detto.
Sono un'insegnante supplente di scuola
dell'infanzia con un contratto temporaneo che scade il
08/02/2006, in quanto sostituisco una collega in maternità;
molto probabilmente la supplenza si protrarrà fino al termine
delle attività didattiche, con rinnovi di contratto man mano
che la collega sostituita invierà i certificati medici. La
stessa condizione si è verificata anche negli anni precedenti
Secondo il C.C.N.L. il mio compenso deve essere corrisposto nella
stessa misura del personale docente assunto con contratto a
tempo indeterminato. Invece non mi è mai stata corrisposta
l'indennita di "professionalità docente" in qaunto,
secondo le segreterie dei Circoli, non mi è dovuta perche
trattasi di contratto per supplenza breve e temporanea. Vi prego
volermi delucidare a tal fine, pregandovi, nel caso in cui tale
emolumento mi dovesse spettare, di fornirmi la normativa a cui
potrei appellarmi.
E' scritto tutto nel CCNL della scuola, il quale a
riguardo rimanda al CIN 26 maggio 1999, art. 25.
Gentile Sig. Santoro, sono una docente di scuola
media di ruolo. Avendo (purtroppo) problemi di salute devo fare delle
visite specialistiche. L'attuale dirigente scolastico della mia
scuola non considera la visita specialistica un permesso per malattia
e l'ultima volta mi ha costretto a chiedere un permesso retribuito
per motivi personali per effettuare una visita tra l'altro in un
pubblico ospedale. Cosa ne pensa lei?
Che sbaglia.
Può darmi dei riferimenti normativi
precisi per poter far valere i miei diritti?
Il CCNL, i suoi diritti stanno scritti
lì.
Sono una docente di Secondaria
superiore, insegno in un IPSCT associato con un ITC ed un IPSAR,
abbiamo sempre svolto ogni tipo di attività (Consigli di
classe, Scrutini, esami di qualifica ecc..) sempre presso la nostra
sede, solo il Collegio dei Docenti, il Consiglio d'Istituto si
svolgeva presso la sede dell'ITC, dove operano i Servizi
amministrativi e c'è l'ufficio del D.S. Adesso il nuovo
D.S. appena arrivato, con una circolare interna, stabilisce che
Consilgi di classe e scrutini si svolgano presso la sede dell'ITC che
dista abbastanza dal nostro Istituto, provocando a tutti noi docenti
disagi e disservizi.. dobbiamo girare per la strada con i Registri di
classe sotto al braccio? Alla richiesta del perchè di questo
cambiamento, la risposta del D.S. è stata "è
stabilito dalla normativa". Mi potreste illuminare a quale
normativa si riferisce?
Non la conosco.
Tutti gli altri dirigenti che l'hanno preceduto
erano tutti ignoranti e hanno agito contro norma?
Lasci stare le norme. Sono questioni organizzative
interne che non hanno bisogno né di leggi né di
trattati per essere stabilite. Per cui stento a comprendere le sue
obiezioni.
In una scuola elementare di Napoli si verifica la
seguente situazione: il Consiglio d'istituto ed il collegio docente
hanno, a suo tempo, deliberato per quest'anno il tempo prolungato;
nei 3 giorni in cui i bambini terminano le attività alle ore
15,45 gli stessi devono usufruire della mensa; il servizio di
refezione offerto dal comune di Napoli alle scuole prevede l'uso del
personale scolastico ATA utilizzando le cd. "funzioni
miste"; i C.S. della scuola hanno opposto un netto rifiuto a
svolgere i compiti previsti nell'ambito delle funzioni miste sebbene
retribuiti dallo stesso comune. Il comune ha comunicato che
invierà propri refezionisti. Il personale amministrativo si
rifiuta parimenti di svolgere qualsiasi mansione di supporto
all'erogazione della mensa. Il comune sostiene che la segreteria
è obbligata a svolgere tali mansioni (tra l'altro non è
in grado di sopperire). Domande: nell'intesa del 12/09/2000 sulle
funzioni miste si fa riferimento solo ai C.S.. Gli A.A. rientrano
nelle Funzioni miste?
No.
Possono tali lavoratori (C.S. e A.A.) rifiutarsi
di svolgere tali mansioni nonostante il comune abbia sottoscritto con
l'ASAC (Associazione Scuole Autonome Campane) tali
modalità di erogazione della refezione e stabilito i relativi
compensi per le funzioni miste?
Sì.
Se il contratto di scuola in vigore prevedesse le
funzioni miste, il personale ATA interessato sarebbe obbligato a
svolgerle?
No, visto che non è possibile obbligare
nessuno a svolgere attività aggiuntive.
Come si esce da tale
situazione?
Con le armi della persuasione.
Gentile Direttore, sono un'insegnante di Liceo
paritario assunta con contratto AGIDAE come insegnante e segretaria
nella stessa scuola, da appena due settimane. Vorrei sapere, qualora
ci fossero le condizioni, se potrei venire licenziata e in quali
termini. Inoltre, quanto dura il periodo di prova, se c'è in
questo tipo di contratto e contesto?
Le mando il contratto nazionale, così se lo
studia.
Quesito: può il Dirigente Scolastico
obbligare un insegnante a redigere il verbale del collegio docenti
dal momento che i suoi collaboratori si sono
rifiutati?
No. La legge prevede che sia uno dei collaboratori
del dirigente a svolgere le funzioni di segretario del
collegio.
Caro Direttore, scrivo da Salerno, dove ho due
figli che frequentano il liceo classico. Visto che seguo con
interesse il vostro sito e che sono un dipendente della scuola
monoreddito, Le porto a conoscenza a titolo informativo come certe
scuole commettono delle vere e proprie ingiustizie. Infatti, con una
circolare dell'11 luglio scorso i direttori regionali sono stati
chiamati a fare specifiche verifiche sui casi di sforamento del tetto
di spesa. Le scuole che hanno superato il tetto dovranno giustificare
tali anomale situazioni ai direttori regionali. Ma chi
controlla!!!!!!! Tutto ciò è facilmente superabile con
un escamotage tecnico. Infatti dagli elenchi dei libri di testo, la
scuola dei miei figli,rientra da un punto di vista strettamente
economico in quelli che sono i parametri della legge; ma poi alla
fine non è proprio così! Puntualmente gli insegnanti in
classe, comunicano agli allievi altri testi da comprare, andando
oltre al tetto massimo dei costi previsti dalla legge. Mi sembra
veramente paradossale che i Dirigenti scolastici non prestino o fanno
finta a non prestare attenzione a questo fatto che secondo me
è gravissimo. E' sempre il cittadino alla fine a rimetterci.
Le chiedo scusa, per il mio piccolo sfogo con l'intento di seguire
sempre il vosrto sito.
L'Italia è il paese delle leggi "ad
personam", per cui non capisco il suo
stupore.
Vorrei sapere, essendo portatore di handicap
grave (L.104/92) neoimmesso in ruolo (01/09/05) nella scuola
secondaria superiore, se, non superando quest'anno il periodo di
prova, posso comunque chiedere il trasferimento ad altra
provincia?
Sì.
Se la risposta è si domando: posso
chiedere contestualmente il part-time?
Sì.
P.S. Alla stesura dell'orario settimanale ho
qualche agevolazione?
Sì.
Sono docente di ed. fisica, in un istituto
secondario di II grado, con normale orario di cattedra di 18 ore.
Svolgo 6 ore di attività sportive pomeridiane finalizzate allo
svolgimento dei campionati studenteschi. Ho diritto ad essere
retribuito per eventuale sostituzione di colleghi assenti in orario
scolastico normale? Lo posso fare?
Lei già presta 24 ore settimanali di
insegnamento, per cui ha già esaurito il
bonus.
Gentile Sig. Santoro, vorrei sapere a quale
norma riferirsi per l'attuazione di un orario settimanale ridotto per
l'alunno disabile.
Per gli alunni certificati la cosa è
possibile, con il consenso della famiglia.
Può il preside pubblicare il consuntivo
di pagamento degli ATA senza darne copia alla RSU?
No.
Il giudice del lavoro mi ha dato ragione e il
CSA ha chiuso il contenzioso, attribuendomi il riconoscimento
giuridico ed economico dei mesi di luglio ed agosto 2003. Fin
qui tutto ok! Ma da aprile alla scuola presso cui prestavo servizio
è stata inviata la sentenza che invita a rettificare il
contratto e a tutt'oggi ciò non è stato ancora fatto.
Aggiungi che nel frattempo io sono stato immesso in ruolo in altra
provincia (Napoli, i cui tempi sono notoriamente biblici) e quindi
anche qualora il contratto arrivasse alla direzione provinciale
servizi vari della prima provincia, dove peraltro ora sono in
assegnazione provvisoria, dovrebbe poi essere trasmesso a Napoli. Nel
frattempo io su quei due mesi ho percepito le ferie non godute e
l'indennità di disoccupazione nel 2004 (e quest'anno ci devo
pagare le tasse). Come farò tra una decina d'anni (se tutto va
bene) a ricostruire ciò che ho avuto e ciò che devo
dare? In realtà tra disoccupazione, ferie non godute ed
avvocato, ciò che prendo non compensa ciò che devo
dare... Ma almeno la soddisfazione....! Posso fare qualcosa per
velocizzare le operazioni?
Sì, lo sciopero della
fame.
Sono un insegnante di scuola primaria. Nel mio
Circolo lo scorso anno il Collegio dei Docenti ha rifiutato la figura
del tutor, continuando a mantenere la struttura modulare (moduli
verticali 3/2 e 4/3). Per ragioni organizzative e didattiche, il
Dirigente ha concesso solo in un plesso al docente dell'ambito
logico-matematico del modulo 3/2 di insegnare matematica e scienze
nel modulo 4/3, dove erano presenti 2 insegnanti specializzati di L2.
Quest'anno il Collegio ha deciso di continuare ad adottare la
struttura organizzativa dello scorso anno, di rifiutare le prove
Invalsi ed ha ribadito alcuni fondamentali criteri per l'assegnazione
degli ambiti: ambito linguistico + educazione all'immagine; ambito
logico-matematico + educazione motoria; ambito antropologico +
educazione al suono ed alla musica permettendo l'aggregazione di 2
ambiti disciplinari per un massimo di 14 ore evitando però lo
scorporo di discipline o l'aggregazione delle 3 educazioni. Le
discipline sono quelle contemplate dalla Riforma Moratti ma
conservano le oscillazioni orarie stabilite al tempo della Legge 148.
Nel nostro plesso, non essendoci stati cambiamenti e non avendo
ricevuto assegnazioni diverse, abbiamo mantenuto l'organizzazione
dello scorso anno per continuità. Il Dirigente era al corrente
del fatto ma non si è finora pronunciato per iscritto
né per un cambiamento né per una conferma, salvo
apparire titubante perché qualcuno gli ha detto che tale
organizzazione è contro legge. Contro quale legge andiamo non
è dato sapere e, conscio della mia ignoranza in materia, pur
avendo riletto la 148, la legge sull'autonomia e la riforma Moratti,
non riesco a capire quale norma vigente violiamo, visto che la
soluzione organizzativa dello scorso anno garantiva il rispetto della
delibera del Collegio, la continuità educativa e distesi tempi
di apprendimento agli alunni. Pur sapendo che è difficile
riuscire a comprendere bene ciò che sto scrivendo senza avere
un quadro più chiaro della situazione, sarei felice di sapere
quale legge potrebbe impedirci di continuare ad adottare la soluzione
organizzativa già approvata dal Dirigente lo scorso anno
scolastico.
Non esiste, per cui non esiste il
problema.
Egregio Prof. Santoro, sono un DSGA, Le pongo
questo quesito per sapere la sua opinione: un insegnante di LTT dal
1/9/2004 è trasfertita d'ufficio nella n/s Scuola su COE (12
ore + 6 ore di completamento esterno). Sull'organico di fatto
2004/2005, la sua cattedra è ottimizzata per 18 ore nel n/s
Istituto per semiesonero del collaboratore del Dirigente. Nello
stesso anno scolastico chiede il trasferimento per acquisire
titolarità di cattedra interna nel n/s Istituto e non riesce
ad ottenerlo. Contestualmente richiede la Legge 104 per l'assistenza
al genitore. Pertanto dalla nostra graduatoria
d'Istituto per l'individuazione di eventuali soprannumerari,
viene esclusa. Nel corrente anno scolastico nulla cambia
nell'organico di diritto e, inoltre, le ore di semiesonero non sono
più disponibili. Il Dirigente le assegna le classi
per 12 ore + completamento esterno. Lei ricorre avverso l'atto del
Dirigente, assistita dal sindacato SNALS, in quanto si ritiene non
più titolare di COE perchè beneficiaria della
Legge 104. Le pare ovvio un ricorso del genere con il patrocinio di
un sindacato?
No. Il ricorso non ha alcun fondamento, a meno che
non sia fondato su clausole specifiche contenute nel contratto di
scuola.
Vorrei sapere se il Dirigente Scolastico ha il
potere di disporre la chiusura del portone dingresso alla
scuola per impedire laccesso ai locali a studenti ed insegnanti
ritardatari.
Sì.
Aggiungo che, per quanto riguarda gli
insegnanti, questo trattamento viene riservato esclusivamente a
coloro che prendono servizio alla prima ora di lezione, per coloro
invece che iniziano la loro giornata di lavoro dalla seconda ora in
poi lingresso è assolutamente libero.
Male.
Sono uninsegnante di scuola secondaria superiore
e vorrei sapere se, in caso di nomina come coordinatore di classe,
posso rifiutare lincarico.
No.
Buon giorno, sono da 10 anni collaboratore
scolastico e l'anno scorso per una grave malattia ho avuto le
agevolazioni della legge 104/92. Con il primo di settembre è
cambiato il DSGA, che contrariamente al Suo predecessore mi
"obbliga " a una richiesta preventiva sulla fruizione della
legge 104/92 almeno di tre giorni, mentre il Suo predecessore diceva
che era sufficiente una telefonata dieci minuti prima dell' inizio
dell'orario lavorativo per utilizzo della suddetta legge. Richiesta:
dove posso trovare la normativa che faccia luce e tolga qualsiasi
controversia.
Il contratto di scuola ha il compito di disciplinare
questi aspetti. Per cui ne prenda visione.
Sono un insegnante teorico
di elettrotecnica di un corso serale presso un Istituto
Professionale. L'insegnante tecnico pratico con il
quale dovrei avere la compresenza ed eseguire
l'attività di laboratorio non è stato ancora nominato.
Il DS afferma che tale figura non è indispensabile in
quanto tale attività può essere espletata dal docente
di teoria, eventualmente con la presenza del tecnico di laboratorio,
anche in assenza dell'ITP. Un collega mi ha sconsigliato di prestarmi
a questa attività, sostenendo che, qualora uno degli
allievi avesse un infortunio durante l'attività di
laboratorio, l'assicurazione non coprirebbe i danni. Forse
andrei anche incontro a sanzioni penali. Vorrei conoscere la sua
opinione in merito. Vorrei anche chiederle, se non è troppo
complesso, se può fornirmi qualche chiarimento in
merito alle mansioni dell'insegnante di teoria, dell'insegnante
tecnico pratico e del tecnico di laboratorio.
Sono tutti necessari, visto che l'ordinamento li
contempla. Per cui chieda alla scuola di provvedere
all'individuazione del supplente.
Gentile Dott. Santoro, sono una docente di
scuola sec. di primo grado (TITOLARE di cattedra). Nella mia scuola
quest'anno mi è stato fatto un orario di servizio in cui non
solo (a differenza invece di altri colleghi) non sono stata
accontentata nella preferenza del giorno libero espresso, ma
addirittura per ben tre giorni entro alla prima ora ed esco
all'ultima con un 'ora di buco al centro della mattinata (ci sono
invece colleghi che non hanno neanche un'ora di buco). L'orario di
servizio non andrebbe fatto seguendo un criterio di equità
valido per tutti? (I miei colleghi giustificano questa situazione
sostenendo che io sono l'ultima in graduatoria). Grazie in anticipo
per la risposta.
Ci dovrebbero essere dei criteri, questo sì.
Soprattutto didattici, a mio modo di vedere.
Egr. Prof. Santoro, il dirigente scolastico del
liceo dove insegno mi ha chiesto la fonte legislativa riguardo al
fatto di non dover ripetere l'attività formativa nei 180 gg.
del periodo di prova per i docenti neoassunti in ruolo da graduatoria
concorsuale proveniente da altro ruolo.
La fonte? Se la cerchi. Altrimenti che lo paghiamo a
fare?
Gentilissimo Prof. Santoro sono stata nominata
in ruolo a settembre 2005 poichè per un errore dell'Ufficio
Scolastico di Milano non sono stata convocata in luglio pur avendone
pieno diritto (non hanno convocato i riservisti!). Ora mi ritrovo con
la nomina giuridica dal 01/09/05 ed economica dal 1/09/06. L'anno di
straordinariato/prova deve partire dalla nomina giuridica
vero?
Sì.
Il fatto che abbia dovuto scegliere una cattedra
"di fatto" che termina al 30/06/06 in pratica mi pone nella
condizione di essere licenziata il 30/06/06... com'è possibile
se sono in ruolo? è forse solo una questione di pagamento ed
io dovrò poi riscattare questi due mesi 07/08 fino al 01/09/06
ai fini della pensione?
La nomina in ruolo, da un punto di vista economico,
decorre dal prossimo anno.
Gentilissimo Dott. Santoro, Le pongo il seguente
quesito. Sono stato immesso in ruolo nel 2001 mediante il concorso
ordinario del 1999 nella classe di concorso A013. Ho svolto l'anno di
formazione comprensivo di periodo di prova, corso di formazione e
relazione finale. Quest'anno sono stato immesso in ruolo dal concorso
ordinario nella classe A059, ho rinunciato al ruolo nella classe A013
e optato per la nuova cattedra, devo ripetere l'anno di formazione,
comprensivo di periodo di prova, corso di formazione, tutor e
relazione finale oppure solo il fatidico periodo di prova dei 180
giorni?
La seconda che hai detto.
Luogo: Scuola Media Superiore (centro Italia)
Fatto: insediamento
Nuovo Dirigente Scolastico (1 Settenbre 2005 )
Fatto: 1 Settembre
2005 Collegio Docenti
Fatto: votazione
4° punto all'ordine del giorno settimana corta* (30 Unità
orarie con un rientro pomeridiano e recupero giornaliero e
documentato dei 10 minuti tolti da ogni unità
didattica ) o settimana lunga (30 ore da 60 minuti distribuite
in 6 giorni)? *(il precedente Dirigente Scolastico aveva
introdotto la settimana corta già da otto anni facendo
recuperare la somma dei 10 minuti mancanti da ogni
Unità oraria durante l'a.s. in Progetti didattici)
Fatto: il Collegio
Docenti nel votare contro il recupero giornaliero, vota contro la
settimana corta:
Fatto: passa la
settimana lunga
Fatto: i genitori
degli alunni si indignano moltissimo contro gli insegnanti e il
dirigente.
Fatto: dopo riunioni
informali gli insegnanti chiedono al dirigente di poter ridiscutere
la decisione presa il 1 Settembre, magari trovando un altro modo
legale per recuperare.
Fatto: il dirigente
rifiuta. Riunisce il collegio più volte ma solo per
convincerlo della sua buona fede; ridicolizza chi prende la parola
per contraddirlo, dice che ci sarebbe un modo per rivotare ma
che non ha nessuna intenzione di suggerire ai docenti come fare.
Potevano pensarci prima.
Gentile professor
Santoro so di non essere stata molto chiara ma vivo, come docente di
quella scuola, un momento non sereno. Eppure mi è sempre
piaciuto insegnare, ora quando entro la mattina a
scuola respiro, come del resto la maggior parte dei miei
colleghi, un'aria pesante. Vorrei un suo parere a
riguardo.
Capisco il disagio, ma non ho capito la
domanda.
Desidero sapere se nellambito
dellorario delle specialiste deve essere contemplata
unora di LARSA. In alcune riviste scolastiche ho notato che
oltre al LARSA per litaliano, la storia e la geografia, la
matematica e la scienze viene riportato anche il LARSA per
linglese.
Veda lei. Io delle stupidaggini della Moratti non mi
occupo.
Gent.mo edscuola, Le scrivo dal Comprensivo
"A. Balabanoff" di Roma per avere delucudazioni in merito
al seguente seguito: in caso di assenza del Dirigente Scolastico
all'insegnante Vicario incaricato alla sostituzione va corrisposta
l'indennità di direzione anche solo per 1 giorno, e nel caso,
invece, di assenza superiore a gg. 15 l'indennità di funzione
superiore. L'una esclude l'altra? nel senso che per assenza da 15
giorni si prescepisce solo l'indennità di funzione superiore e
non l'indennità di direzione?
Delucudazioni? Cosa sono le
delecudazioni?
Gentile Dottor Santoro, sono un insegnante di
ruolo presso l'ISA di Cascano (Caserta). Sono assente da scuola per
malattia e in sede di elaborazione dell'orario, abitando lontano
dalla sede e potendo utilizzare un solo mezzo pubblico, ho comunicato
l'impossibilità mia di potere fare ritorno alla mia abitazione
ove mi venisse assegnata l'ultima ora di lezione. A fronte di tale
richiesta, mi sono state assegnate le ultime ore per ben tre giorni
consecutivi! vorrei sapere se posso appellarmi a qualche normativa e
come mi consiglia di agire (si configura un abuso da parte del
preside?). Grazie
Nessun abuso. Nessuno può predeterminarsi
l'orario di lavoro. Ci mancherebbe altro!