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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/59
Domande e Risposte sulla RSU

Caro Pino, sono docente di scienze a t.i. in un liceo scientifico-Sociopsicoped.  ed ho questo quesito da sottoporti. Nell'ambito dell'autonomia scolastica o altro, si può chiedere la riduzione dell'orario delle cattedre di scienze naturali del liceo scientifico da 20 ore a 18?

Sì.

E' capitato negli scorsi anni che ho dovuto completare in ben altre 2 scuole le  6 ore che si erano perdute per contrazione di classi, mentre i  miei colleghi svolgevano un orario di 20 ore... (2 ore pagate come straordinario). Nell'eventualità che la situazione si ripresenti si può chiedere questa riduzione?

Assolutamente sì.

Ci tengo a precisare che quest'anno la mia cattedra è di 17+1 e sono ancora disponibili 3 ore che non mi sono state affidate... (insegno nel liceo pedag. dello stesso istituto). Vorrei almeno capire.

Cosa?

Gentilissimo Prof. Santoro, sono assistente amm.vo presso una scuola media a cui è aggregata anche una sede ctp (a cui è stato assegnato un assistente amministrativo). Vorrei sapere se esiste una normativa di riferimento che chiarisca in che sede deve svolgere servizio e con quali mansioni tale assistente amm.vo del ctp. Può il dsga affidare la gestione di tutto il personale titolare sia sulla scuola media che sul ctp, all'assistente amministrativo titolare presso la scuola media? Non dovrebbe sentire prioritariamente il personale ata di segreteria attraverso una riunione insieme con le rsu di istituto per concordare un piano di lavoro? Attualmente il collega del ctp svolge il suo servizio presso la sede del ctp, diversa da quella della scuola media di riferimento e il personale docente e non docente titolare del ctp lo sto trattando io... perchè il collega non sarebbe in grado di farlo... (da notare il fatto che il personale della scuola media consta di circa 90 persone e quello del ctp di circa 20). Cordiali saluti, uno stanchissimo e sfinitissimo statale.

I criteri relativi all'organizzazione del lavoro, agli orari, alle modalità di accesso al fondo del personale ATA sono materia di contrattazione di istituto. Sulla base di tale contrattazione spetta al DSGA predisporre il piano delle attività, da sottoporre all'adozione da parte del dirigente scolastico.

Gent.mo Dott. Santoro, la prima richiesta non è andata in porto. Rinnovo la domanda: è possibile perdere una festività soppressa solo perché una malattia proprio alla scadenza dell'anno scolastico non mi ha dato la possibilità di usufruirla? E' possibile fruirla l'a.s. successivo? Ho chiesto anche di scambiarla con un giorno di ferie, ma niente da fare!  C'é qualche normativa che equipara le festività soppresse alle ferie?

No. Non sono equiparate.

Salve, desidereri sapere quale procederura adottare per nominare un esperto esterno in informatica per un Liceo Classico. La scuola non ha un Consiglio di Istituto. In particolare è necessario la pubblicazione di un avviso? è possibile per continuità prorogare il contratto dell'anno precedente? in caso diverso quali criteri di scelta utilizzare? (per esempio come valutare una laurea ed un certificato di possesso della patente europea per il computer?)

Si procede per chiamata diretta, senza bisogno di alcuna formalità.

Gent.mo prof. Santoro, può aiutarmi come ha già fatto in altre occasioni?

Provo.

Sono un'assistente amministrativa alle prese con un dispositivo di concessione di congedo per la formazione che un docente della scuola dove presto servizio ha richiesto per finire gli studi universitari. Su internet non ho trovato nulla di utile allo scopo. Ho appurato che tale dispositivo deve essere emanato in via provvisoria, dato che il docente dovrà perfezionare la richiesta con l'acquisizione del titolo di studio. Grata per l'attenzione che corrà prestare alla mia richiesta, La saluto cordialmente.

Non conosco congedi che abbiano queste caratteristiche.

In orario di servizio (collegio docenti) sono caduta procurandomi la frattura dello scafoide della mano destra e gradirei sapere se sono tutelata dall'assicurazione della scuola (docente a tempo indeterminato).

Sì.

Sono una collaboratrice scolastica con incarico annuale. Poichè mio marito lavora per più di 20 giorni al mese fuori Roma io usufruisco di giorni di congedo parentale per i miei figli di 5 e 6 anni. Mi assento di media per 3 giorni alla settimana. I miei figli frequentano la scuola e io devo accompagnarli, riprenderli e stare con loro il pomeriggio. Il direttore dell'istituto dove lavoro mi ha detto che effettuera' i dovuti controlli attraverso le forze dell'ordine (polizia, carabinieri) per verificare se veramente i bambini sono con me durante i giorni di congedo. Chiedo se ciò sia lecito, se posso mandare i bambini a scuola durante i giorni di congedo o se devo tenerli a casa.

Le forze dell'ordine non ricevono ordini dal dirigente scolastico, per cui stia tranquilla.

Scusi sono la solita RSU scocciante, le vorrei chiedere informazioni per il passaggio all'aria C visto che il contratto è stato firmato.

E dunque?

Spett.le Redazione di EDSCUOLA, poichè (cfr CCNL 24/07/2003), la tabella A – Profili di Area del persona ATA, modifica e rinnova la stessa tabella annessa al precedente ccnl 26/5/1999 e introduce: nuove aree, nuovi profili professionali modificando funzioni e mansioni degli stessi, chiedo, per piacere, che mi vengano dettagliati i compiti del COLLABORATORE SCOLASTICO, che presta il suo servizio presso una scuola materna, distinquendoli in obbligatori e facoltativi da incentivare con compenso da prelevare dal fondo d'Istituto.

Prenda visione del piano delle attività della sua scuola. E' tutto scritto lì.

Buongiorno, volevo chiedere se un'insegnante della scuola materna che ha chiesto l'astensione per lavoro a rischio (e per la quale è stata assunta un'altra insegnante in sostituzione) può partecipare alle attività didattiche della scuola stessa, ovvero incontri con altro personale docente e riunioni con insegnanti e genitori che si svolgono all'interno dell'istituto.

Perché dovrebbe?

Insegno in un I.T.C. con corsi sia “DIURNI” (I.G.E.A. e Programmatori) che “SERALI” (SIRIO I.G.E.A. e Programmatori). Per i due corsi, contraddistinti da due diversi Codici Istituto, vengono redatte e pubblicate due distinte graduatorie interne. Desidero conoscere sulla base di quali norme i docenti inseriti in graduatorie diverse possono scambiarsi tra “DIURNO” e “SERALE”, chiaramente con il consenso del Dirigente Scolastico, tutte o alcune delle classi inizialmente loro assegnate? Inoltre, esistono “criteri di scambio” diversi dal puro e semplice accordo bilaterale tra docenti?

Codici distinti, organici distinti. Questo comunque non vieta alla scuola di utilizzare liberamente il personale, previo accordo degli interessati.

Mi presento, sono un rappresentante RSU della scuola. In una SS della mia scuola è rimasto uno spezzone di tre ore di Ed. Tecnica in una classe terza e nessuno dei docenti di tale disciplina intende prenderle. In tale sezione è stato nominato un Operatore Tecnologico per 18 ore. La mia domanda è questa: il DS o l'Ufficio nomine, su richiesta del DS, potrebbe scindere tale nomina in 15 ore di O. T. + 3 ore di incarico docenza, facendo così risparmiare lo Stato, visto che gli O.T. a tutti gli effetti sono considerati docenti?

Ma esistono ancora? A me pare davvero uno scandalo.

Sono una praticante avvocato che necessita di 20 presenze a semestre per poter sostenere l'esame di procuratore, ma sono anche un'insegnante elementare a tempo indeterminato immessa in ruolo quest'anno. Esiste qualche norma del CCNL che regolamenti la possibilità di partecipare alle udienze usufruendo di qualche permesso?

No.

Aiutatemi! Non so proprio come fare! Grazie.

Prego.

A chi spetta per norma la chiusura della scuola? Una scuola media di mia conoscenza fa far l'orario fisso ai bidelli 7.30-13.30. Devono chiudere la scuola quindi gli Amministrativi che si fermano sul lavoro di più. E' normale? Mi si può citare la norma, per favore?

La chiavi di uno scuola le detiene il dirigente o un suo delegato, il DSGA ed i collaboratori scolastici.

Se un'insegnante arriva 10 minuti in ritardo al mattino perchè abita lontano e l'insegnante referente-FIDUCIARIA la riprende più di una volta cosa può succedere? Può perdere il posto? Deve recuperare i minuti di ritardo? La cosa più brutta qual è?

La pessima figura.

Spett.le redazione, avrei bisogno di qualche informazione sulle eventuali normative (se ci sono) che regolano i corsi OFIS! Il DSGA può essere nominato referente, ovvero coordinatore del corso?

Sì.

Potrebbe indicarmi art. di legge cui fare riferimento?

Di legge? Ma lei pensa davvero che spetti alla legge definire questi aspetti?

Ho avuto l’immissione in ruolo su una cattedra orario esterna. Sul contratto vanno specificate le scuole principali e di completamento o va messa  solo la scuola principale?

La principale.

Per il calcolo e la liquidazione delle ferie non godute del personale della scuola, concorrono al computo anche gli eventuali giorni di sciopero?

Sì.

Vorrei sapere come retribuire una docente di ruolo che ha accettato uno spezzone di 5 ore oltre l'orario obbligatorio le 18 settimanali: purtroppo nei manuali che ho si parla solo dello stipendio in godimento e calcolare 1/18 per ogni ora ma IO CHIEDO la quota Indennità Integrativa Speciale va calcolata? Nel ringraziare porgo distinti saluti.

Lei ha mai sentito parlare dell'art. 70 del CCNL 4.8.95?

Gent.le Sig. Santoro, sono una docente di ruolo in servizio da quindici anni nella stessa scuola che si compone di piu plessi. Vorrei sapere se ho diritto di precedenza, rispetto ad una collega nominata in assegnazione provvisoria in possesso della 104, a restare nell'attuale plesso di servizio. Qual'è la norma a cui fare riferimento per avere certezze in merito?

Il contratto di scuola.

Carissimo dott. Santoro, Le ho scritto qualche settimana fa a proposito della mancata concessione di un congedo straordinario per dottorato. La sua risposta fu secca: vie legali, con risarcimento danni e spese. Un minuto dopo ero dal nostro migliore avvocato del lavoro e questa sera vado a controfirmare l'atto che verrà depositato a giorni. Volevo però chiederLe una cosa: la motivazione che la Dirigente adduce a sostegno della sua negazione del congedo è che secondo l'articolo 453 - così come lo legge Lei - devono passare almeno tre anni tra una richiesta di congedo e una nuova concessione. Avendo io concluso il mio precedente dottorato il 31 dicembre del 2004, sostiene che, appunto per questo motivo, niet. Ora, io so benissimo che l'art. 453 è diviso in commi, che il comma in questione è il 5, ma una circolare ministeriale (4 novembre 2002, n. 120) chiarisce che quel comma non vale per il dottorato, ma solo per i cosiddetti Incarichi. Per il dottorato vale il comma 9, che rimanda alla legge 476 del 13 agosto 1984, novellata. Il mio avvocato mi ha suggerito - visto che io gli ho parlato di Lei, e che mi sono permesso di allegare agli atti del ricorso uno stralcio tratto dalle FAQ con cui Lei rispondeva, credo nel 2003, ad una docente nella mia stessa situazione, dando ragione a noi - - di chiederLe un parere su questo punto, ovvero Le chiederemmo un suggerimento tecnico-giuridico sulla normativa da citare e magari sulla formula che Lei userebbe a questo proposito, al fine di contestare i motivi di ordine temporale addotti dalla Dirigente. So che forse è troppo, ma, come Le ripeto, la Sua competenza in questa materia travalicadi gran lunga quella di chiunque altro.

Mi pare che tutto quello che c'è da sapere sull'argomento voi lo conosciate già, per cui non so come altro potrei esservi utile.

Salve, sia io che mio marito siamo insegnanti a tempo determinato. Io mi trovo in astenzione obbligatoria (data del parto 30 agosto). Vorrei sapere se mio marito può usufruire di 30 giorni di congedo per malattia del bambino durante il periodo in cui io sono in astenzione sia obbligatoria sia facoltativa. Logicamente io non usufruirò della malattia del bambino. Grazie.

No.

Gentile Prof. Santoro, desidero avere un suo parere relativamente a questo caso. Sono un docente di scuola superiore part-time (verticale su 3 gg alla settimana) ed ho sempre fatto delle ore in eccedenza. Questo anno, mi comunica la presidenza che non posso fare ore in eccedenza in quanto a tempo parziale. Secondo Lei su che base normativa possono vietarmi le ore in eccedenza, visto e considerato che non ho trovato nessuna normativa che li vieta?

Art. 36, comma 8 CCNL.

E' possibile la chiusura della scuola durante il periodo di sospensione dell'attività didattica anche se non giorno prefestivo (es. 2 nov. 2005) con delibera del consiglio d'Istituto?

Secondo me no.

Sono docente di scuola secondaria di secondo grado, avendo quest'anno per la prima volta l'incarico di coordinatore di una classe prima, vi chiedo se potete indicarmi quali sono le esatte norme che regolano le assemblee di classe, i consigli di classe, la stessa funzione del coordinatore di classe.

Gli artt. del d. l.vo 297/94 relativi all'argomento.

Sono un' insegnante che ha ottenuto il trasferimento come specialista della lingua inglese nella scuola primaria. Avendo solo 5 classi ho un monte orario di complessive 13 ore. Posso essere OBBLIGATA a completare le mie ore con l' attribuzione della disciplina MATEMATICA?

Certo.

Egr. dr Cillo, vorrei sapere se una F.S. area 2 può svolgere contemporaneamente le mansioni di R.S.U. e, in caso contrario, quali sono i termini per dare le dimissioni da quest'ultima carica, assunta precedentemente?

Non c'è alcuna incompatibilità.

Siamo due assistenti amministrative con rapporto di lavoro part-time. Una di noi svolge 24 ore su 4 giorni lavorativi, l'altra 30 ore su 5 giorni lavorativi. Volevamo sapere quanti sono i giorni di ferie e festività che ci aspettano. Grazie.

In proporzione.

Buongiorno, chiediamo se in caso di passaggio da tempo pieno a tempo parziale, un assistente tecnico che abbia scelto la riduzione in part-time verticale da 36 a 30 ore e quindi da 6 a 5 giorni ha il il diritto di scegliere quale dei 6 giorni della settimana "saltare" o questa scelta spetta al dirigente scolastico in base alle esigenze di servizio e di orario delle lezioni.

Deve essere concordata.

Gentile redazione, quale docente delle scuole superiori, a partire dal corrente anno scolastico in part time a 15 ore con tipologia TEMPO PARZIALE VERTICALE, porgo la seguente domanda: nel caso specifico, è legale avere un orario mattutino su 4 giorni anzichè su 3, come avviene solitamente per i docenti che hanno richiesto la tipologia succitata?

Le modalità di articolazione del part-time si concordano con il DS.

Ciao, sono un'insegnante di scuola superiore (IPSIA) e vorrei sapere se esiste, e in questo caso qual e', il limite massimo di ore di insegnamento consecutive mattutine, cioe' senza "buchi", che un docente puo' effettuare per legge.

Il CCNL non fissa alcun termine.

Salve, sono stata assunta a tempo indeterminato giuridicamente dal 01/09/2000 ed economicamente dal 01/09/2001. Non avendo alcun periodo precedente di lavoro da precario da riscattare. Vorrei sapere qual'è il regime di TFR che mi sarà applicato perchè non vorrei vedere confluire automaticamente il mio TFR nei fondi pensione complementare.

Non corre questo pericolo.

La mia bambina frequenta la quarta elementare, ed è l'unica alunna della sua classe a non usufruire dell'insegnamento della religione cattolica. Come lo scorso anno, si sta verificando che, per i pochissimi alunni delle altre due classi parallele c'è un'insegnante libera a disposizione dell'ora alternativa, per lei c'è la sola possibilità delle due ore della sua insegnante d'italiano (che dovrebbero essere di compresenza), di cui ne viene messa a disposizione della bambina solo una, la seconda. Per quanto riguarda la prima ora, mia figlia viene "parcheggiata" in una classe parallela che sta svolgendo lezione. Vorrei capire se l'alternativa propostami dal dirigente scolastico - portare a scuola la bambina dopo le due ore di IRC - sia veramente l'unica possibilità a questo tipo di soluzione.

No, dal momento che può pretendere l'ora alternativa.

Gentil.mo prof. Santoro, sono uno studente e frequento un liceo scientifico. Vorrei sapere da lei se, articolando l'orario di una scuola su 5 giorni settimanali e adottando unità d'insegnamento della durata di 50 minuti, è obbligatorio per gli alunni il recupero delle frazioni di tempo tralasciate, considerando che tale recupero, effettuato durante ore aggiuntive antimeridiane, comporta non pochi inconvenienti (ad esempio problemi con i trasporti). La ringrazio anticipatamente.

Sì, la scuola non può autoridurre il tempo scuola. Può solo articolarlo in modo modulare o flessibile.

Il docente che sostituisce un collega in permesso breve (un'ora) l'ora di sostituzione è da considerare eccedente?

Mi scusi, ma io come faccio, a saperlo?

Quale è la normativa di riferimento?

Il CCNL.

Egregio prof. Santoro, sono un assistente tecnico con contratto di lavoro part-time verticale di 32 ore la settimana per l'A.S.2005-06. Ogni giorno lavoro dalle ore 7,50 alle ore 13,10 (per un totale quindi di 32 ore settimanali). Secondo Lei, potrei accordarmi con i Dirigenti e chiedere di lavorare dalle ore 7,40 alle ore 13,20 svolgendo quindi 34 ore settimanali e chiedere di recuperare le ore eccedenti rimanendo a casa un giorno al mese?

E' possibile.

Buongiorno. Sono nuovamente qui a chiederle unainformazione. Per esercitare la libera professione un insegnante deve richiedere al proprio Dirigente l'autorizzazione ai sensi del 508, comma 15, del T.U. 297/94. Quello che però resta non chiaro è se questa autorizzazione, una volta concessa, resta valida per sempre o se ogni anno scolastico fa a sè, e dunque è una richiesta che va inoltrata ad ogni mese di settembre.

La seconda che hai detto.

Sono un'insegnante supplente di scuola dell'infanzia con un contratto temporaneo che scade il 08/02/2006, in quanto sostituisco una collega in maternità; molto probabilmente la supplenza si protrarrà fino al termine delle attività didattiche, con rinnovi di contratto man mano che la collega sostituita invierà i certificati medici. La stessa condizione si è verificata anche negli anni precedenti Secondo il C.C.N.L. il mio compenso deve essere corrisposto nella stessa misura del personale docente assunto con contratto a tempo indeterminato. Invece non mi è mai stata corrisposta l'indennita di "professionalità docente" in qaunto, secondo le segreterie dei Circoli, non mi è dovuta perche trattasi di contratto per supplenza breve e temporanea. Vi prego volermi delucidare a tal fine, pregandovi, nel caso in cui tale emolumento mi dovesse spettare, di fornirmi la normativa a cui potrei appellarmi.

E' scritto tutto nel CCNL della scuola, il quale a riguardo rimanda al CIN 26 maggio 1999, art. 25.

Gentile Sig. Santoro, sono una docente di scuola media di ruolo. Avendo (purtroppo) problemi di salute devo fare delle visite specialistiche. L'attuale dirigente scolastico della mia scuola non considera la visita specialistica un permesso per malattia e l'ultima volta mi ha costretto a chiedere un permesso retribuito per motivi personali per effettuare una visita tra l'altro in un pubblico ospedale. Cosa ne pensa lei?

Che sbaglia.

Può darmi dei riferimenti normativi precisi per poter far valere i miei diritti?

Il CCNL, i suoi diritti stanno scritti lì.

Sono una docente di Secondaria superiore, insegno in un IPSCT associato con un ITC ed un IPSAR, abbiamo sempre svolto ogni tipo di attività (Consigli di classe, Scrutini, esami di qualifica ecc..) sempre presso la nostra sede, solo il Collegio dei Docenti, il Consiglio d'Istituto si svolgeva presso la sede dell'ITC, dove operano i Servizi amministrativi e c'è l'ufficio del D.S. Adesso il nuovo D.S. appena arrivato, con una circolare interna, stabilisce che Consilgi di classe e scrutini si svolgano presso la sede dell'ITC che dista abbastanza dal nostro Istituto, provocando a tutti noi docenti disagi e disservizi.. dobbiamo girare per la strada con i Registri di classe sotto al braccio? Alla richiesta del perchè di questo cambiamento, la risposta del D.S. è stata "è stabilito dalla normativa". Mi potreste illuminare a quale normativa si riferisce?

Non la conosco.

Tutti gli altri dirigenti che l'hanno preceduto erano tutti ignoranti e hanno agito contro norma?

Lasci stare le norme. Sono questioni organizzative interne che non hanno bisogno né di leggi né di trattati per essere stabilite. Per cui stento a comprendere le sue obiezioni.

In una scuola elementare di Napoli si verifica la seguente situazione: il Consiglio d'istituto ed il collegio docente hanno, a suo tempo, deliberato per quest'anno il tempo prolungato; nei 3 giorni in cui i bambini terminano le attività alle ore 15,45 gli stessi devono usufruire della mensa; il servizio di refezione offerto dal comune di Napoli alle scuole prevede l'uso del personale scolastico ATA utilizzando le cd. "funzioni miste"; i C.S. della scuola hanno opposto un netto rifiuto a svolgere i compiti previsti nell'ambito delle funzioni miste sebbene retribuiti dallo stesso comune. Il comune ha comunicato che invierà propri refezionisti. Il personale amministrativo si rifiuta parimenti di svolgere qualsiasi mansione di supporto all'erogazione della mensa. Il comune sostiene che la segreteria è obbligata a svolgere tali mansioni (tra l'altro non è in grado di sopperire). Domande: nell'intesa del 12/09/2000 sulle funzioni miste si fa riferimento solo ai C.S.. Gli A.A. rientrano nelle Funzioni miste?

No.

Possono tali lavoratori (C.S. e A.A.) rifiutarsi di svolgere tali mansioni nonostante il comune abbia sottoscritto con l'ASAC (Associazione Scuole Autonome Campane) tali modalità di erogazione della refezione e stabilito i relativi compensi per le funzioni miste?

Sì.

Se il contratto di scuola in vigore prevedesse le funzioni miste, il personale ATA interessato sarebbe obbligato a svolgerle?

No, visto che non è possibile obbligare nessuno a svolgere attività aggiuntive.

Come si esce da tale situazione?

Con le armi della persuasione.

Gentile Direttore, sono un'insegnante di Liceo paritario assunta con contratto AGIDAE come insegnante e segretaria nella stessa scuola, da appena due settimane. Vorrei sapere, qualora ci fossero le condizioni, se potrei venire licenziata e in quali termini. Inoltre, quanto dura il periodo di prova, se c'è in questo tipo di contratto e contesto?

Le mando il contratto nazionale, così se lo studia.

Quesito: può il Dirigente Scolastico obbligare un insegnante a redigere il verbale del collegio docenti dal momento che i suoi collaboratori si sono rifiutati?

No. La legge prevede che sia uno dei collaboratori del dirigente a svolgere le funzioni di segretario del collegio.

Caro Direttore, scrivo da Salerno, dove ho due figli che frequentano il liceo classico. Visto che seguo con interesse il vostro sito e che sono un dipendente della scuola monoreddito, Le porto a conoscenza a titolo informativo come certe scuole commettono delle vere e proprie ingiustizie. Infatti, con una circolare dell'11 luglio scorso i direttori regionali sono stati chiamati a fare specifiche verifiche sui casi di sforamento del tetto di spesa. Le scuole che hanno superato il tetto dovranno giustificare tali anomale situazioni ai direttori regionali. Ma chi controlla!!!!!!! Tutto ciò è facilmente superabile con un escamotage tecnico. Infatti dagli elenchi dei libri di testo, la scuola dei miei figli,rientra da un punto di vista strettamente economico in quelli che sono i parametri della legge; ma poi alla fine non è proprio così! Puntualmente gli insegnanti in classe, comunicano agli allievi altri testi da comprare, andando oltre al tetto massimo dei costi previsti dalla legge. Mi sembra veramente paradossale che i Dirigenti scolastici non prestino o fanno finta a non prestare attenzione a questo fatto che secondo me è gravissimo. E' sempre il cittadino alla fine a rimetterci. Le chiedo scusa, per il mio piccolo sfogo con l'intento di seguire sempre il vosrto sito.

L'Italia è il paese delle leggi "ad personam", per cui non capisco il suo stupore.

Vorrei sapere, essendo portatore di handicap grave (L.104/92) neoimmesso in ruolo (01/09/05) nella scuola secondaria superiore, se, non superando quest'anno il periodo di prova, posso comunque chiedere il trasferimento ad altra provincia?

Sì.

Se la risposta è si domando: posso chiedere contestualmente il part-time?

Sì.

P.S. Alla stesura dell'orario settimanale ho qualche agevolazione?

Sì.

Sono docente di ed. fisica, in un istituto secondario di II grado, con normale orario di cattedra di 18 ore. Svolgo 6 ore di attività sportive pomeridiane finalizzate allo svolgimento dei campionati studenteschi. Ho diritto ad essere retribuito per eventuale sostituzione di colleghi assenti in orario scolastico normale? Lo posso fare?

Lei già presta 24 ore settimanali di insegnamento, per cui ha già esaurito il bonus.

Gentile Sig. Santoro, vorrei sapere a quale norma riferirsi per l'attuazione di un orario settimanale ridotto per l'alunno disabile.

Per gli alunni certificati la cosa è possibile, con il consenso della famiglia.

Può il preside pubblicare il consuntivo di pagamento degli ATA senza darne copia alla RSU?

No.

Il giudice del lavoro mi ha dato ragione e il CSA ha chiuso il contenzioso, attribuendomi il riconoscimento giuridico ed economico dei mesi di luglio ed agosto 2003. Fin qui tutto ok! Ma da aprile alla scuola presso cui prestavo servizio è stata inviata la sentenza che invita a rettificare il  contratto e a tutt'oggi ciò non è stato ancora fatto. Aggiungi che nel frattempo io sono stato immesso in ruolo in altra provincia (Napoli, i cui tempi sono notoriamente biblici) e quindi anche qualora il contratto arrivasse alla direzione provinciale servizi vari della prima provincia, dove peraltro ora sono in assegnazione provvisoria, dovrebbe poi essere trasmesso a Napoli. Nel frattempo io su quei due mesi ho percepito le ferie non godute e l'indennità di disoccupazione nel 2004 (e quest'anno ci devo pagare le tasse). Come farò tra una decina d'anni (se tutto va bene) a ricostruire ciò che ho avuto e ciò che devo dare? In realtà tra disoccupazione, ferie non godute ed avvocato, ciò che prendo non compensa ciò che devo dare... Ma almeno la soddisfazione....! Posso fare qualcosa per velocizzare le operazioni? 

Sì, lo sciopero della fame.

Sono un insegnante di scuola primaria. Nel mio Circolo lo scorso anno il Collegio dei Docenti ha rifiutato la figura del tutor, continuando a mantenere la struttura modulare (moduli verticali 3/2 e 4/3). Per ragioni organizzative e didattiche, il Dirigente ha concesso solo in un plesso al docente dell'ambito logico-matematico del modulo 3/2 di insegnare matematica e scienze nel modulo 4/3, dove erano presenti 2 insegnanti specializzati di L2. Quest'anno il Collegio ha deciso di continuare ad adottare la struttura organizzativa dello scorso anno, di rifiutare le prove Invalsi ed ha ribadito alcuni fondamentali criteri per l'assegnazione degli ambiti: ambito linguistico + educazione all'immagine; ambito logico-matematico + educazione motoria; ambito antropologico + educazione al suono ed alla musica permettendo l'aggregazione di 2 ambiti disciplinari per un massimo di 14 ore evitando però lo scorporo di discipline o l'aggregazione delle 3 educazioni. Le discipline sono quelle contemplate dalla Riforma Moratti ma conservano le oscillazioni orarie stabilite al tempo della Legge 148. Nel nostro plesso, non essendoci stati cambiamenti e non avendo ricevuto assegnazioni diverse, abbiamo mantenuto l'organizzazione dello scorso anno per continuità. Il Dirigente era al corrente del fatto ma non si è finora pronunciato per iscritto né per un cambiamento né per una conferma, salvo apparire titubante perché qualcuno gli ha detto che tale organizzazione è contro legge. Contro quale legge andiamo non è dato sapere e, conscio della mia ignoranza in materia, pur avendo riletto la 148, la legge sull'autonomia e la riforma Moratti, non riesco a capire quale norma vigente violiamo, visto che la soluzione organizzativa dello scorso anno garantiva il rispetto della delibera del Collegio, la continuità educativa e distesi tempi di apprendimento agli alunni. Pur sapendo che è difficile riuscire a comprendere bene ciò che sto scrivendo senza avere un quadro più chiaro della situazione, sarei felice di sapere quale legge potrebbe impedirci di continuare ad adottare la soluzione organizzativa già approvata dal Dirigente lo scorso anno scolastico.

Non esiste, per cui non esiste il problema.

Egregio Prof. Santoro, sono un DSGA, Le pongo questo quesito per sapere la sua opinione: un insegnante di LTT dal 1/9/2004 è trasfertita d'ufficio nella n/s Scuola su COE (12 ore + 6 ore di completamento esterno). Sull'organico di fatto 2004/2005, la sua cattedra è ottimizzata per 18 ore nel n/s Istituto per semiesonero del collaboratore del Dirigente. Nello stesso anno scolastico chiede il trasferimento per acquisire titolarità di cattedra interna nel n/s Istituto e non riesce ad ottenerlo. Contestualmente richiede la Legge 104 per l'assistenza al genitore. Pertanto dalla nostra graduatoria d'Istituto per l'individuazione di eventuali soprannumerari, viene esclusa. Nel corrente anno scolastico nulla cambia nell'organico di diritto e, inoltre, le ore di semiesonero non sono più disponibili. Il Dirigente le assegna le classi per 12 ore + completamento esterno. Lei ricorre avverso l'atto del Dirigente, assistita dal sindacato SNALS, in quanto si ritiene non più titolare di COE perchè beneficiaria della Legge 104. Le pare ovvio un ricorso del genere con il patrocinio di un sindacato?

No. Il ricorso non ha alcun fondamento, a meno che non sia fondato su clausole specifiche contenute nel contratto di scuola.

Vorrei sapere se il Dirigente Scolastico ha il potere di disporre la chiusura del portone d’ingresso alla scuola per impedire l’accesso ai locali a studenti ed insegnanti ritardatari.

Sì.

Aggiungo che, per quanto riguarda gli insegnanti, questo trattamento viene riservato esclusivamente a coloro che prendono servizio alla prima ora di lezione, per coloro invece che iniziano la loro giornata di lavoro dalla seconda ora in poi l’ingresso è assolutamente libero.

Male.

Sono uninsegnante di scuola secondaria superiore e vorrei sapere se, in caso di nomina come coordinatore di classe, posso rifiutare l’incarico.

No.

Buon giorno, sono da 10 anni collaboratore scolastico e l'anno scorso per una grave malattia ho avuto le agevolazioni della legge 104/92. Con il primo di settembre è cambiato il DSGA, che contrariamente al Suo predecessore mi "obbliga " a una richiesta preventiva sulla fruizione della legge 104/92 almeno di tre giorni, mentre il Suo predecessore diceva che era sufficiente una telefonata dieci minuti prima dell' inizio dell'orario lavorativo per utilizzo della suddetta legge. Richiesta: dove posso trovare la normativa che faccia luce e tolga qualsiasi controversia.

Il contratto di scuola ha il compito di disciplinare questi aspetti. Per cui ne prenda visione.

Sono un insegnante teorico di elettrotecnica di un corso serale presso un Istituto Professionale. L'insegnante tecnico pratico con il quale dovrei avere la compresenza ed eseguire l'attività di laboratorio non è stato ancora nominato. Il DS afferma che tale figura non è indispensabile in quanto tale attività può essere espletata dal docente di teoria, eventualmente con la presenza del tecnico di laboratorio, anche in assenza dell'ITP. Un collega mi ha sconsigliato di prestarmi a questa attività, sostenendo che, qualora uno degli allievi avesse un infortunio durante l'attività di laboratorio, l'assicurazione non coprirebbe i danni. Forse andrei anche incontro a sanzioni penali. Vorrei conoscere la sua opinione in merito. Vorrei anche chiederle, se non è troppo complesso, se può fornirmi qualche chiarimento in merito alle mansioni dell'insegnante di teoria, dell'insegnante tecnico pratico e del tecnico di laboratorio.

Sono tutti necessari, visto che l'ordinamento li contempla. Per cui chieda alla scuola di provvedere all'individuazione del supplente.

Gentile Dott. Santoro, sono una docente di scuola sec. di primo grado (TITOLARE di cattedra). Nella mia scuola quest'anno mi è stato fatto un orario di servizio in cui non solo (a differenza invece di altri colleghi) non sono stata accontentata nella preferenza del giorno libero espresso, ma addirittura per ben tre giorni entro alla prima ora ed esco all'ultima con un 'ora di buco al centro della mattinata (ci sono invece colleghi che non hanno neanche un'ora di buco). L'orario di servizio non andrebbe fatto seguendo un criterio di equità valido per tutti? (I miei colleghi giustificano questa situazione sostenendo che io sono l'ultima in graduatoria). Grazie in anticipo per la risposta.

Ci dovrebbero essere dei criteri, questo sì. Soprattutto didattici, a mio modo di vedere.

Egr. Prof. Santoro, il dirigente scolastico del liceo dove insegno mi ha chiesto la fonte legislativa riguardo al fatto di non dover ripetere l'attività formativa nei 180 gg. del periodo di prova per i docenti neoassunti in ruolo da graduatoria concorsuale proveniente da altro ruolo.       

La fonte? Se la cerchi. Altrimenti che lo paghiamo a fare?

Gentilissimo Prof. Santoro sono stata nominata in ruolo a settembre 2005 poichè per un errore dell'Ufficio Scolastico di Milano non sono stata convocata in luglio pur avendone pieno diritto (non hanno convocato i riservisti!). Ora mi ritrovo con la nomina giuridica dal 01/09/05 ed economica dal 1/09/06. L'anno di straordinariato/prova deve partire dalla nomina giuridica vero?

Sì.

Il fatto che abbia dovuto scegliere una cattedra "di fatto" che termina al 30/06/06 in pratica mi pone nella condizione di essere licenziata il 30/06/06... com'è possibile se sono in ruolo? è forse solo una questione di pagamento ed io dovrò poi riscattare questi due mesi 07/08 fino al 01/09/06 ai fini della pensione?

La nomina in ruolo, da un punto di vista economico, decorre dal prossimo anno.

Gentilissimo Dott. Santoro, Le pongo il seguente quesito. Sono stato immesso in ruolo nel 2001 mediante il concorso ordinario del 1999 nella classe di concorso A013. Ho svolto l'anno di formazione comprensivo di periodo di prova, corso di formazione e relazione finale. Quest'anno sono stato immesso in ruolo dal concorso ordinario nella classe A059, ho rinunciato al ruolo nella classe A013 e optato per la nuova cattedra, devo ripetere l'anno di formazione, comprensivo di periodo di prova, corso di formazione, tutor e relazione finale oppure solo il fatidico periodo di prova dei 180 giorni?

La seconda che hai detto.

Luogo: Scuola Media Superiore (centro Italia)
Fatto: insediamento Nuovo Dirigente Scolastico (1 Settenbre 2005 )
Fatto: 1 Settembre 2005 Collegio Docenti 
Fatto: votazione 4° punto all'ordine del giorno settimana corta* (30 Unità orarie con un rientro pomeridiano e recupero giornaliero e documentato dei 10 minuti tolti da ogni unità didattica ) o settimana lunga (30 ore da 60 minuti distribuite in 6 giorni)? *(il precedente Dirigente Scolastico aveva introdotto la settimana corta già da otto anni facendo recuperare la somma dei 10 minuti mancanti da ogni Unità oraria durante l'a.s. in Progetti didattici)
Fatto: il Collegio Docenti nel votare contro il recupero giornaliero, vota contro la settimana corta:
Fatto: passa la settimana lunga
Fatto: i genitori degli alunni si indignano moltissimo contro gli insegnanti e il dirigente.
Fatto: dopo riunioni informali gli insegnanti chiedono al dirigente di poter ridiscutere la decisione presa il 1 Settembre, magari trovando un altro modo legale per recuperare.
Fatto: il dirigente rifiuta. Riunisce il collegio più volte ma solo per convincerlo della sua buona fede; ridicolizza chi prende la parola per contraddirlo, dice che ci sarebbe un modo per rivotare ma che non ha nessuna intenzione di suggerire ai docenti come fare. Potevano pensarci prima.
Gentile professor Santoro so di non essere stata molto chiara ma vivo, come docente di quella scuola, un momento non sereno. Eppure mi è sempre piaciuto insegnare, ora quando entro la mattina a scuola respiro, come del resto la maggior parte dei miei colleghi, un'aria pesante. Vorrei un suo parere a riguardo.

Capisco il disagio, ma non ho capito la domanda.

Desidero sapere se nell’ambito dell’orario delle specialiste deve essere contemplata un’ora di LARSA. In alcune riviste scolastiche ho notato che oltre al LARSA per l’italiano, la storia e la geografia, la matematica e la scienze viene riportato anche il LARSA per l’inglese.

Veda lei. Io delle stupidaggini della Moratti non mi occupo.

Gent.mo edscuola, Le scrivo dal Comprensivo "A. Balabanoff" di Roma per avere delucudazioni in merito al seguente seguito: in caso di assenza del Dirigente Scolastico all'insegnante Vicario incaricato alla sostituzione va corrisposta l'indennità di direzione anche solo per 1 giorno, e nel caso, invece, di assenza superiore a gg. 15 l'indennità di funzione superiore. L'una esclude l'altra? nel senso che per assenza da 15 giorni si prescepisce solo l'indennità di funzione superiore e non l'indennità di direzione?

Delucudazioni? Cosa sono le delecudazioni?

Gentile Dottor Santoro, sono un insegnante di ruolo presso l'ISA di Cascano (Caserta). Sono assente da scuola per malattia e in sede di elaborazione dell'orario, abitando lontano dalla sede e potendo utilizzare un solo mezzo pubblico, ho comunicato l'impossibilità mia di potere fare ritorno alla mia abitazione ove mi venisse assegnata l'ultima ora di lezione. A fronte di tale richiesta, mi sono state assegnate le ultime ore per ben tre giorni consecutivi! vorrei sapere se posso appellarmi a qualche normativa e come mi consiglia di agire (si configura un abuso da parte del preside?). Grazie

Nessun abuso. Nessuno può predeterminarsi l'orario di lavoro. Ci mancherebbe altro!

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