FAQ/60
Domande e Risposte sulla
RSU
Gentilissimo dott Santoro, vorrei sapere in quali
casi è possibile chiedere al dirigente scolastico il recupero
del giorno libero ed in base a quale normativa. Parteciperò la
prossima settimana ad un seminario di formazione della durata di tre
giorni (mattina e pomeriggio), uno di questi giorni è il mio
giorno libero e vorrei recuperarlo (visto che la scuola ha segnalato
il mio nominativo), vorrei una sua risposta al
riguardo.
Non esiste. Cara collega, proprio non
esiste.
Siamo 6 ass. tecnici dell'area chimico-fisica,
abbiamo un quesito da porle: con 6 laboratori con un carico di 184
ore totali, abbiamo diritto ad un altro tecnico?
Spetta alla Giunta deciderlo.
In caso negativo abbiamo diritto ad un credito
orario o ad un incentivo visto che la nostra DSGA ce lo vieta e ci fa
recuperare i prefestivi con i giorni di ferie?
Non può. Nessuno può infatti essere
messo in ferie d'ufficio.
Salve, sono un'insegnante elementare e volevo
sottoporvi un problema: come ci si deve comportare con un genitore
che chiede di far uscire il proprio figlio da scuola da solo.
L'alunno e' un comportamentale ed ha un'insegnante di sostegno per 18
ore settimanali. Io sostengo che debba esserci un familiare ad
attenderlo all'uscita e che non bastino manleve firmate dalla madre
per sollevarmi dalla responsabilita'. Mi chiedo se esiste una
normativa in merito che regolamenti queste situazioni. Nel caso in
cui non vi fossero leggi specifiche in proposito domando a voi come
mi devo comportare. Formulo alcune ipotesi in merito:
a) io abbia la
manleva del genitore
b) oltre alla
manleva, abbia anche l'autorizzazione (non scritta) da parte del
dirigente scolastico.
c) abbia
l'autorizzazione (scritta) del dirigente che mi obbliga nonostante io
esprima per iscritto il mio disaccordo.
Supponiamo che nel
tragitto l'alunno si faccia male. Cosa rischio in termini legali?
Delle suddette ipotesi ne esiste una che mi tuteli al
100%?
E' sufficiente l'ipotesi a), a mio modesto
avviso.
Gentile signor Santoro, ho ottenuto il passaggio
di ruolo dalla scuola elementare alla scuola media superiore con
decorrenza 1 settembre 2005, con 35 anni di anzianità nella
scuola elementare. Domanda: per effetto del nuovo contratto di
lavoro, quale posizione stipendiale occuperò? Gli anni di
ruolo nella scuola elementare, dal punto di vista retributivo mi
verranno rivalutati come prestati tutti nel livello secondario di
II° grado? Grazie e buon lavoro.
No. La ricostruzione di carriera non potrà
considerare interamente il servizio elementare.
Salve, sono un informatico, e un mio amico
direttore di una scuola elementare mi ha rivolto il seguente quesito:
è possibile utilizzare software antivirus freeware nelle aule
multimediali didattiche, oppure anche per queste (circa 40 Pc,
suddivisi in 3 sedi distaccate) bisogna comprare le rispettive
licenze, chiaramente con il grosso onere che ne
comporta?
Se il software è free, perché non
dovrebbe essere possibile?
A far data 30.09.05 mi sono iscritta come
matricola al corso di laurea in giurisprudenza; ho presentato la
richiesta ai sensi art. 15 contratto nazionale per poter usufruire
delle 150 ore previste per il diritto allo studio, ma mi hanno
comunicato che: in data 24.09.05 le 300 ore previste per chi ne
avrebbe fatto richiesta erano state spartite su 4 lavoratori a tempo
pieno con 66 ore ciascuno e assegnate 36 ad un lavoratore in
par-time. Fatto presente che i termini di iscrizione erano al
30.09.05, mi hanno comunicato che sarei rientrata in questa
divisione. Mi hanno proposto di avere solo 30 ore (lasciando ai 4
lavoratori a tempo pieno 60 ore e 30 a quello partime) e avrei
dovuto accettare entro 24 ore. Tengo a precisare che il direttore
generale ha spartito tali ore in questo modo: io sono impiegata a
tempo pieno ed indeterminato, ma "PURTROPPO" sono
INCINTA!!!!! e allora sono da considerare par time. Un mio rifiuto di
quanto proposto comporterà l'applicazione dell'art. 15, ma in
realtà mi sono resa conto che non sanno da dove cominciare per
applicarlo alla lettera. Avrei bisogno di sapere se oltre a quanto
sancito dal suddetto articolo, vi sia una procedura che chiarisca i
tempi e i termini di assegnazione di tali permessi
retribuiti.
Io mi occupo del personale della scuola, e nulla so
delle persone incinte appartenenti ad altri comparti. Per cui non
sono in grado di aiutarla.
Si chiede di conoscere come funziona il gradone
di anzianità. Se ad esempio insegnante che ha completato 8
anni di anzianità ed entra nel nono abbia diritto
all'inquadramento nel gradone 9-14 o se debba completare il nono anno
ed entrare nel decimo. es. ingresso in ruolo 1.9.2001 (quindi 4 anni
di ruolo) e con 4 anni di preruolo se al 1.9.2005 spetti o meno lo
stipendio fascia 9-14 o se debba aspettare il 1.9.2006 anche tenuto
conto che lo stipendio percepito a settembre è rimasto
invariato.
Si scatta a gennaio, non a settembre. In ogni caso
sullo statino del suo stipendio è scritto
tutto.
Nella scuola secondaria di primo grado in cui
lavoro il dirigente scolastico ha deciso che chi ricopre l'incarico
di tutor dovrà utilizzare due ore tra quelle a disposizione
con l'obbligo di rimanere a scuola e, qualora vi sia
necessità, dovrà sostituire colleghi assenti, sempre in
queste ore di tutoraggio. In altre scuole, so che le ore per dedicare
alle varie attività di tutoraggio vengono tolte
dall'orario settimanale in quanto il tutor può svolgere le sue
mansioni nei luoghi e tempi che ritiene opportuni di volta in volta.
Chi ha ragione?
Nessuno, visto che il tutor non esiste, non essendo
previsto dal CCNL. Quindi si tratta di un utilizzo improprio del
personale, che qualsiasi giudice del lavoro potrebbe tranquillamente
censurare.
Ho scoperto casualmente il sito e la rubrica da
Lei curata chiedo a Lei di sciogliermi un quesito che
mi tormenta ero un impiegata statale in altra amministrazione l'anno
scorso sono stata convocata nella qualità di vincitrice di
concorso sia per l'immissione in ruolo della scuola materna che
primaria optai per la primaria sede disponibile più vicina
alla mia città (che è Palermo) Catania mi sono messa in
aspettativa dall'altro Ministero senza assegni come prevede il
contratto ministeriale al 1° settembre però di quest'anno
dovevo scegliere se optare per il vecchio ministero o continuare ad
insegnare malauguratamente anche a causa dei disagi vissuti
l'anno precedente chiesi di rientrare nella vecchia amministrazione.
Ora ne sono pentita mi mancano tanto i bambini come posso fare per
rientrare a scuola? n.b.: ho superato l'anno di prova nella
scuola frequentando il corso e presentandomi al comitato di
valutazione d'Istituto. Attendo con ansia buone notizie da
parte Sua.
Non la so aiutare.
Sono docente di scuola secondaria secondo grado,
al secondo anno di ruolo in assegnazione provvisoria, immesso in
ruolo il 1-9-2004. Chiedo: quanto mi spetterà come arretrati
in base all'adeguamento deciso in data 22-9-2005?
Quello che è previsto dal CCNL secondo
biennio economico.
Di quanto aumenterà lo stipendio,
attualmente sui 1300 euro?
Vedi risposta precedente.
Quando mi sarà adeguato lo stipendio dopo
aver sostenuto lo scorso anno l'anno di prova e dopo aver frequentato
il corso di formazione? Ho inviato all'INPDAP responsabile tutta la
documentazione di completamento ai primi di settembre. Quanto tempo
trascorre generalmente per la regolarizzazione dopo la conferma in
ruolo?
La scuola deve provvedere alla sua ricostruzione di
carriera. Per cui vigili che la cosa avvenga in tempi
ragionevoli.
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia,
durante la refezione il personale ata si rifiuta di svolgere le
attività connesse con i servizi di mensa: apertura vaschette,
taglio della carne ecc. Siamo tenuti noi insegnanti a compiere queste
mansioni?
No. Il Comune.
E'il dirigente scolastico che deve imporre lo
svolgimento di tali attività?
Non può.
Sono incentivate?
Sì, se il personale è disponibile a
svolgerle.
Buongiorno, sono stata una libera professionista
fino al 1 settembre u.s., giorno in cui sono stata assunta a tempo
indeterminato dallo Stato in seguito a nomina a ruolo da concorso
ordinario. Poiché la cosa mi è stata comunicata il 31
di agosto, ho chiesto ed ottenuto dal Dirigente Scolastico
un'aspettativa (ovviamente non retribuita) fino al 30 di giugno 2006
per avere il tempo di organizzarmi, e anche l'autorizzazione a
portare a termine collaborazioni in atto al momento dell'assunzione.
La mia domanda è: devo chiudere la mia partita IVA o posso
ancora utilizzarla, ovviamente nei termini lavorativi consentiti
dalla legge per i docenti della scuola statale?
L'esercizio
della libera professione è compatibile con l'insegnamento
(art. 508 del d. l.vo 297/94).
Egregio Santoro mi rifaccio alla sua conoscenza
delle normative per porle questo quesito. Sono di ruolo (1°anno
di prova) e la mia cattedra è divisa tra due scuole medie.
Nell'organizzare l'orario le due Vicepresidi mi hanno casualmente
lasciato due gg libere. Troppo poco è durata la pacchia
qualche collega ha fatto notare il tutto ed il preside della
scuola di titolarità mi ha riempito anche l'altra giornata con
un paio d'ore rovinando tra parentesi un orario già in
vigore ed accettato. Ora vorrei sapere se il limite delle 5 giornate
settimanali non è in nessuna maniera derogabile e se si con
che iter.
Il CCNL parla chiaro: non meno di cinque
giorni.
Chiedo di conoscere eventuali criteri previsti
dalla legislazione scolastica per il passaggio da un corso all'altro
all'interno dello stesso istituto. Può chiedere un docente con
anzianità di servizio nello stesso istituto di II gr. e
di ruolo (senza più la prima), il trasferimento su un altro
corso a classi piene, pure se già ricoperto da un docente
più giovane? Qualora in un corso perdente classi, alcuni
alunni finissero in un corso con vacanza di cattedra, sulla quale
è stata fatta richiesta di trasferimento da un'insegnante
più anziana di ruolo, rispetto alla docente degli alunni in
questione, il trasferimento spetterebbe al docente che ne ha fatto
richiesta o al docente che invoca la continuità didattica solo
su una parte degli alunni ospitati nella nuova sezione, pur se
più giovane di anni di servizio?
L'assegnazione dei docenti alle classi spetta al
dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio dei
docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di
istituto.
Sono una bibliotecaria, una ex legge 113
utilizzata per la biblioteca. Per motivi di incompatibilità
con due colleghi desidererei essere trasferita in un altro ufficio, o
un'altra biblioteca. Sarei disposta a lavorare anche come assistente
amministrativo, purchè fuori di qui. Il mio è un caso
di mobbing. Vorrei sapere il modo legale e veloce per poter uscire
velocemente di qui.
Si metta in contatto con un dirigente disposto ad
accoglierla. E' la strada più semplice.
Cortese professore l'istituto scolastico dove
faccio servizio il sabato rimane chiuso. Due volte a settimana
martedì e giovedì recuperiamo le sei ore, essendo stato
in malattia venerdì e sabato le sei ore mi toccano come ore
aggiuntive?
No.
Vorrei alcuni chiarimenti sul problema delle
comunicazioni tra scuola e famiglia nel caso di studenti maggiorenni,
cioè se uno studente maggiorenne può diffidare la
scuola dal comunicare ai propri genitori eventi che lo possano
interessare personalmente. Quali sono i riferimenti
legislativi?
Secondo me non può. Le norme di riferimento
cono contenute nel testo unico (d. l.vo 297/94).
Sono uninsegnante di scuola elementare
assunta con contratto a tempo indeterminato dal 01/09/2004 e in
servizio al 30/05/2000 con contratto a tempo determinato, con circa
15 anni di servizio pre ruolo. Volevo sapere se, a Suo avviso,
è conveniente chiedere il riscatto del servizio pre-ruolo ai
fini del T.F.R.
Sì.
Gentile Prof. Santoro, desidererei sapere se la
rappresentanza sindacale della GILDA può delegare un suo
insegnante a rappresentarla in sede di contrattazione d'Istituto, o
se questa invece è solo una prerogativa della CGIL, CISL e UIL
in quanto firmatarie del CCNL 2002-2005.
C'è anche lo SNALS. La GILDA non può,
non avendo firmato il CCNL.
Influenza il fatto che la GILDA abbia
firmato l'ultimo contratto economico del biennio
2004-2005?
Secondo me no, visto che quello che conta è
il giuridico, non l'economico.
Gentile professore le chiedo un chiarimento in
merito al quadro orario adottato nella scuola media dove insegno
lingua francese. È possibile che vengano date 3
ore e 30 settimanali in alcune classi prime, mentre altre abbiano
solo 2 ore di insegnamento della lingua francese (ovviamente come
seconda lingua)? Esiste una legge in merito?
Grazie
Esiste la riforma Moratti, cara
collega!
Gent.mo Pino, sono stata nominata a tempo
indeterminato da questanno scolastico su una cattedra di
sostegno: mi hanno assegnato 2 alunni, in due distinti plessi del
medesimo istituto. Lavoro da anni nella stessa tipologia di posto,
senza particolari problemi, tuttavia ora mi trovo di fronte a
richieste secondo me non legittime da parte del dirigente scolastico.
In particolare egli pretende, in nome di una non ben definita
consuetudine e tradizione dellistituto, che io accompagni gli
alunni pdh a me affidati in tutte le uscite e visite didattiche a cui
i medesimi partecipano. Ho fatto presente al dirigente che gli alunni
sono autonomi e non richiedono in alcun modo la figura di un docente
specializzato in contesti non strettamente didattici. In
sostanza, trattandosi di semplice vigilanza, sarebbe possibile
affidare i ragazzi a un qualsiasi altro docente del consiglio di
classe, come accade in varie altre scuole in cui ho lavorato. Il
dirigente mi ha accusato di scarsa disponibilità, ma io non
credo che rientri nelle funzioni di un insegnante di sostegno
lobbligo morale di tappare tutti i buchi. Mi aiuti per favore a
recuperare la norma sulle uscite e visite di istruzione a cui fare
riferimento?
Il CCNL, che non mette in capo al personale docente
questo obbligo.
Avrei anche bisogno di sapere quali sono i miei
obblighi in termini di recupero dellorario, se non partecipo ad
unuscita didattica. Infatti il dirigente mi ha fatto presente
che, se durante luscita non serve che sia presente a scuola,
devo andare a casa e sono tenuta a recuperare le ore non lavorate.
Sinceramente non mi è mai capitata una situazione simile,
considerato che finora, quando non partecipavo alle uscite, restavo
comunque a scuola per tutto il mio orario di servizio. Ma se il
regolamento di istituto, che non sono ancora riuscita a trovare,
prevedesse una simile norma, sarebbe giustificata solo nei confronti
degli insegnanti di sostegno? Non dovrebbe invece essere applicata a
tutti i docenti dellistituto (se legittima)?
Sì. Spetta al contratto di scuola
sull'utilizzazione del personale eventualmente decidere nel merito, e
non al regolamento di istituto, che non è fonte normativa,
visto che il rapporto di lavoro del personale della scuola è
stato contrattualizzato.
Altra questione è quella delle supplenze.
Considerata la titolarità del docente di sostegno sulla classe,
secondo le norme che conosco (art. 315 comma 5 DLgs. 297/94 - Testo
Unico della scuola e Circ. Provv. Roma, n. 153 del 13/10/97 per
esempio), durante il mio orario di servizio non posso essere
allontanata dalle mie classi per supplire colleghi assenti, nemmeno
in caso di assenza degli alunni pdh che seguo. In tal caso, tuttavia,
il dirigente scolastico può impormi di farlo per esigenze di
servizio?
Sì.
E se durante la supplenza accadesse qualche
incidente a un alunno della mia classe, chi ne sarebbe responsabile,
considerato che finora nessuno mi ha fatto firmare individuazioni
scritte per tali suppleze orarie? Esistono altre norme più
recenti che confermano tale interpretazione?
Anche su questo dovrebbe intervenire il contratto di
scuola.
Infine, è vero che il dirigente può
obbligare i docenti ad effettuare supplenze oltre lorario di
cattedra, inserendo tali disponibiltà obbligatorie
nel quadro orario settimanale dellistituto (quindi come norma,
non solo in caso eccezionale)?
No.
Confido nella tua risposta e colgo
loccasione per congratularmi con te e la tua redazione per la
professionalità e la correttezza delle informazioni che
fornite.
Commosso sentitamente ringrazio.
Buongiorno, la domanda è questa: una
insegnante è stata ricoverata in una clinica
psichiatrica convenzionata ASL per una grave forma depressiva.
L' assenza rientra nel computo dei 18 mesi con la retribuzione
prevista per la malattia normale o è considerata patologia
grave e quindi non rientra nel computo dei 18
mesi?
Le gravi patologie sono chiaramente classificate,
per cui si faccia mandare il prospetto dalla ASL.
Il DS delle scuola dove lavoro obbliga noi
docenti al recupero di un'ora alla settimana con la motivazione che
il nostro contratto non prevede le ore da 50 minuti ma da 60. E'
giusto? Puoi darmi i riferimenti normativi? Grazie
Veda il CCNL sul punto.
Gentile Santoro, sono rsu in una scuola mi hanno
posto un quesito a cui non so rispondere. Atteso che la
partecipazione da parte del docente agli Esami di stato è
considerata prestazione a tempo pieno anche dal punto di vista
retributivo, un insegnante in una classe 5^ Superiore a "part
time" verticale (tre giorni di servizio) è obbligato a
partecipare quale commissario agli esami di stato, ovvero, la sua
partecipazione è su base volontaria in virtù del
"contratto di lavoro a tempo parziale???
Io propendo per la prima ipotesi.
Sono un ass. tecnico. Vorrei informazioni circa
alcuni progetti che si svolgono all'interno della scuola, quali
CIC....; nel caso venga richiesta assistenza tipo informatica come
bisogna comportarsi, cioè nel caso che si voglia fare
assistenza come viene retribuita quest'attività?
Grazie.
Lo stabilisce la contrattazione di
scuola.
SONO UN DOCENTE DI RUOLO DI LINGUA STRANIERA
INGLESE PRESSO UN ISTITUTO ALBERGHIERO CON CATTEDRA ORARIO DI 18 ORE
SETT. DA QUEST'ANNO PRECISAMENTE DA LUNEDì PROSSIMO DEVE
PARTIRE IL CORSO SERALE APERTO AGLI ESTERNI. LA MIA DOMANDA E QUESTA:
DOVENDO IL DIRIGENTE NOMINARE DOCENTI PER TRE ORE RESIDUE DA FARE NEL
CORSO SERALE ED ESSENDOCI OLTRE ME UN'ALTRO CONCORRENTE PIU' ANZIANO,
A CHI SPETTA L'ASSEGNAZIONE DELLE TRE ORE (COMPLETAMENTO)? PREMETTO
CHE QUEST'ALTRO COLLEGA INSEGNA NELLA SEDE CENTRALE E NON HA MAI
PRESTATO SERVIZIO NELL'ISTITUTO DOVE IO INSEGNO DA CINQUE ANNI E DOVE
SI FARA' IL CORSO SERALE.
In assenza di un contratto di scuola che disciplini
la materia, la sceltà è rimessa alla
discrezionalità del dirigente scolastico.
ALTRA DOMANDA: VALE LA CONTINUITA', IL FATTO DI
INSEGNARE DA CINQUE ANNI NELLO STESSO ISTITUTO, O VALE SOLO IL
REQUISITO DI ESSERE IL PIU' ANZIANO PUR NON APPARTENENDO ALLA STESSA
QUALIFICA DELLA MICROLINGUA SETTORE ALBERGHIERO?
Microlingua? Mah...
MILLE GRAZIE PER L' ATTENZIONE E PER
L'ATTENDIBILITA DELLE V. RISPOSTE
Prego.
Sono stata la tutrice di una cugina di primo
grado che è deceduta. In qualità di collaboratrice
scolastica statale mi spettano i tre giorni di permesso retribuito
per lutto?
Sì, se il suo contratto è a tempo
indeterminato.
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia in una
sezione a doppio turno. Oggi sono stata utilizzata per una supplenza
in una delle sezioni a turno unico. E' legittimo che il ds faccia una
rotazione delle insegnanti a doppio turno seguendo l'ordine
alfabetico? Non dovrebbe rispettare, invece, la graduatoria di
circolo? C'è un articolo di legge da sottoporre all'attenzione
del ds in merito?
Spetta al contratto di scuola sull'utilizzazione del
personale stabilire criteri e modalità.
Vorrei sapere, cortesemente, se ad un docente che
svolge il compito di RSU nella scuola, può essere
conferita anche la funzione strumentale e/o altri incarichi il cui
compenso è oggetto di contrattazione tra il DS e la stessa
RSU.
Naturalmente sì.
Gentilissimo Dr. Cillo, la presente è per
chiederLe informazioni riguardanti la presenza o meno di una palestra
per gli alunni delle elementari, secondo quale regolamento e i
criteri di utilizzo della stessa.
Non ho capito la domanda.
Vorrei, cortesemente, ricevere informazioni sulle
modalità di fruizione della riduzione d'orario per
allattamento per i docenti.
In che senso?
Gentile Direttore, la Sua inconsueta chiarezza in
materia di normativa è una splendida
scoperta.
Captatio?
Le chiedo cortesemente di indicare le sentenze
del TAR che obbligano il Dirigente scolastico all'osservanza delle
decisioni del Collegio Docenti, con particolare riguardo ai criteri
per la definizione dell'orario di servizio degli
insegnanti.
Io del TAR poco mi occupo, mentre mi interessa molto
di più quello che a riguardo dice l'ordinamento (l'art. 10 d.
l.vo 297/94 e regolamento sull'autonomia - DPR 275/1999) e il CCNL
della scuola (in particolare l'art. 6).
Gentilissimo Prof. Santoro, vorrei cortesemente
sapere per quali tipi di collaborazione con il mondo universitario
è consentito ad un insegnante di scuola media superiore di
chiedere aspettativa o qualsiasi altra forma di congedo mantenendo lo
stipendio da insegnante. La ringraazio e la
saluto.
Veda la CM 29/2005.
Gent.mo prof. Santoro, sono un'insegnante presso
un liceo paritario con contratto a tempo indeterminato. Tempo fa le
chiesi se per il periodo di astensione facoltativa per
maternità (max sei mesi) era previsto il riconoscimento
giuridico ai fini dell'aggiornamento delle graduatorie permanenti. La
sua risposta fu affermativa. Presso alcuni sindacati, però, mi
è stato detto che tale facoltà è prevista
soltanto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino; per
il periodo successivo e sino all'ottavo anno di vita del figlio si ha
diritto al mantenimento del posto ma non al riconoscimento giuridico
del servizio. Tale risposta non mi ha convinta del tutto e, pertanto,
mi interesserebbe un suo autorevole parere.
L'astensione che non dia diritto ad assegni,
ancorché ridotti, non dà diritto al alcuna
valutazione.
Sono un docente di sostegno diplomato è
non riesco a comprendere se è giusto che io svolgendo lo
stesso lavoro dei mie colleghi laureati devo essere inquadrato ad un
livello inferiore. La risposta più semplice e che i docenti di
sostegno sono legati alla materia, ma io sono convinto che siccome
siamo utilizzati sul sostegno svolgendo una mansione superiore il
nostro livello dovrebbe essere come gli altri colleghi. Poi
c'è da dire che nella nostra area la 3 (tecnica professionale
ed artistica ) sono inseriti anche i docenti laureati. Secondo lei
rivolgendomi ad un bravo avvocato c'è qualche speranza che si
ottenga qualcosa????
Con i bravi avvocati sempre. Veda ad esempio
Berlusconi...
Sono un insegnante di scuola primaria. Il
collegio dei docenti ha di recente approvato un mini corso di
aggiornamento sulla Riforma della durata di 9 ore. Lo scorso anno ho
partecipato (assieme a poche colleghe del Circolo) al corso Indire
sulla stessa L. 59 per l'area tutor conseguentone l'attestato e
lavorando per un totale di 104 crediti (contro gli 80 previsti). Dal
momento che non sono affatto interessata al mini corso di cui
sopra, sono obbligata a frequentarlo solo
perchè è stato deliberato in
Collegio?
Sì.
Sono un'insegnante che svolge il suo anno di
straordinariato su tre scuole, e vorrebbe sapere le 40 + 40 ore
obbligatorie per gli incontri pomeridiani a cosa si riferiscono.
Lei sa che esiste un CCNL, che magari tra le altre
cose ha anche un articolo 27?
Sono un'insegnante di un corso serale con ore di
50 minuti. Da quest'anno il Dirigente scolastico richiede il recupero
dei 10 minuti utilizzando questi recuperi per svolgere lezione in una
classe non autorizzata dal CSA perché il numero degli
iscrritti è molto esiguo. E' legittima quest'interpretazione?
Vorrei sapere il vostro parere e sapere se un'insegnante è
obbligata ad avere una classe in più.
Sì, certo che sì.
Il professore di scuola secondaria superiore
è obbligato a trascrivere gli argomenti svolti sul registro di
classe?
Certo.
Vi prego fornirmi i riferimenti legislativi in
merito.
Neanche per idea.
Ti pongo un altro quesito: nella mia scuola sono
rimaste vacanti quattro ore di latino; la mia preside ha chiamato un
supplente pur essendovi docenti nella scuola con 4 ore a disposizione
nel proprio orario di cattedra. Fermo restando che più gente
lavora meglio è, ti sembra corretto il suo operato visto che
la scuola sta spendendo per quelle 4 ore mentre poteva non versare un
centesimo?
Assolutamente no, non è
corretto.
Caro Pino, nella scuola dove sono stata
trasferita e' stata votata la settimana corta. Io sono in orario
ridotto per allattamento: normalmente 6 ore, perche' una di riduzione
al giorno; la vice preside sostiene che essendo la settimana
obbligatoriamente su 5 giorni avrei diritto ad una riduzione di sole
5 ore... Ti risulta? chi ha ragione?
Lei, ha ragione lei.
Gent.mo Prof. Pino Santoro, sono un
insegnante a i.t.i. di Scuola Media con n. 18 ore settimanali
(cattedra), le chiedo: "E' legittimo da parte del D.S.
non pagare n. 1 ora di supplenza in quanto, dichiara, che nella
settimana è ricorsa la festività del S.
Patrono e, quindi, non si sono fatte le 18 ore come previsto da
contratto"?
Ha a che fare con un cretino.
Gentile Sig. Santoro, dopo dieci anni nel
sostegno della scuola media quest'anno sono passata su DOS in
un'altra regione quindi mi trovo ad affrontare delle problematiche
del tutte nuove per me. Il mio quesito è il seguente: esiste
una normativa che prevede che agli alunni con minorazione sensoriale
debbano obbligatoriamente essere assegnate diciotto ore di sostegno?
Se sì, potrebbe dirmi quale?
Non conosco una norma di questo
genere.
Gentile Santoro, le pongo un quesito nella veste
di genitore e non di precaria, ma spero possa rispondermi ugualmente.
La Riforma Moratti prevede l'obbligo di 27 ore settimanali nella
scuola primaria: puo un genitore far fare al proprio figlio 27 ore e
non 29 come effettuano molte scuole con il modulo, oppure, alla luce
della recente autonomia scolastica, si e obbligati ad assoggettarsi
alle 29 ore imposte dalla scuola?
So di dire una cosa non condivisa, ma ritengo che
spetti alla scuola definire la sua proposta, che i genitori non
possono rifiutare, liberi comunque di cambiare
scuola.
Gent.mo Prof. Santoro, ho scoperto per caso il
Suo sito....è veramente interessante! Sono un'assistente
amministrativa dell'ITAS di Mantova; il quesito che le porrei
è il seguente: per quanti anni una D.S.G.A. può restare
in distacco sindacale? Le mie colleghe ed io speriamo tanto che non
siano i "cinque anni" che abbiamo sentito in giro,
altrimenti per noi sono guai grossi!!!!!! La ringrazio
anticipatamente
A vita, signora mia, a vita.
La mia DS sostiene che le proposte per progetti
d'istituto vanno indirizzate a lei (senza alcun limite di tempo) e
che compete solo a lei (escludendo quindi il collegio docenti)
accettarle o respingerle. E' vero?
No.
Mi potreste anche indicare una pubblicazione in
cui trovare indicazioni dettagliate sulle competenze degli organi
scolastici? Grazie.
Lei sa che esiste un testo unico che
raccoglie tutta la normativa scolastica? E' scritto tutto
lì.
Gent.mo prof. Santoro, la prego di rispondere a
questo mio difficile (per me) quesito. Concorso ordinario '99, classe
ins. A059; chiamata in ruolo dal CSA di Nuoro a settembre 2005 per
settembre 2006; la persona lavora attualmente come forestale alla
Regione Sardegna; le hanno detto che ha l'obbligo di licenziamento da
incarichi di lavoro a partire dalla nomina giuridica immediata; la
nomina economica decorrerà da settembre 2006. Domanda:
può una persona rimanere senza lavoro (e stipendio) per un
anno (nomina giuridica) fino a quando non arriva la nomina
economica?
Certo che no.
E' legittimo? Come può lo Stato obbligare
una persona a licenziarsi per lasciarla così senza stipendio
per un anno?
Non sta né in cielo né in
terra.
Gent.mo Prof. Santoro, gradirei sapere se, ai
sensi dell'art. 57 del CCNL del 1995, necessariamente, occorre
compilare il registro di classe, relativamente alle singole
discipline della giornata e quali le eventuali sanzioni, se sono
previste.
Certo che sì! Ha forse dei
dubbi?
Sono un assistente amministrativo di Arezzo e
chiedo: un docente che in organico di diritto è titolare di 18
ore e sempre in virtù dell'organico di diritto viene
individuato quale destinatario di n. 2 ore di insegnamento eccedenti
l'orario di cattedra per un totale di 20 ore settimanali, deve essere
retributio per 20 ore fino al 31.08.06? Qual'è la normativa di
riferimento?
Il CCNL.
Il Comitato genitori può inviare, tramite
gli alunni, il verbale di assemblea anche senza la presa visione del
dirigente?
Ritengo di sì.
A quale legge si fa
riferimento?
Al regolamento di istituto, se
esiste.
Gentilissimo prof. Santoro, avrei un quesito da
proporle: qual' è l'iter procedurale di un componente RSU che
dà le dimissioni?
Le dimissione fanno presentate ai colleghi, che
provvedono alla surroga e la comunicano al DS.
Il consiglio d'istituto nell'ambito
dell'autonomia può estendere la chiusura per il 02/11/05 anche
al personale ATA visto che è sospesa l'attività
didattica?
No, visto che non si tratta di giornata
prefestiva.
Mi interessa avere la modulistica per la
richiesta del riconoscimento dell'equo indennizzo per causa di
servizio.
Non ce l'ho.
Sono la madre di una alunna che ha ricevuto un
debito in una materia senza che la famiglia ne fosse informata, anche
perchè ha una media del 7.5 sulle altre materie e in questa
arrivava con un 5,2. Anche nei colloqui con l'insegnante non mi era
mai stata prospettata la possibilità di questo debito - forse
giusto - ma caduto, almeno sulla famiglia a ciel sereno. Vorrei
sapere, perchè qualche insegnante me lo ha detto, quale era il
percorso per conoscere la situazione che mi dicono sia normato ai
sensi di una ordinanza ministeriale del 21.05.01.
Le
modalità dei rapporti scuola-famiglia sono decise non da
ordinanze ma da delibere del consiglio di
istituto.
Gentile collega, siamo docenti dell'IPSIA di
Varese, vorremmo proporle il seguente quesito: quale è il
compenso orario spettante per le lezioni tenute da docenti interni in
ambito TERZA AREA? Potrebbe citarci gli articoli normativi di
riferimento?
Le tabelle del CCNL indicano i minimi, che la
contrattzione di scuola può eventualmente
integrare.
Insegno in un liceo sperimentazione Brocca una
materia solo orale. In fatto di verifiche e di valutazione il
Consiglio di classe di cui faccio parte, riunendosi per impostare la
programmazione di classe, ha il potere di impormi quante e quali
verifiche fare (se solo orali oppure orali e anche scritte, quante
del primo tipo, quante dell'altro)? Potresti citarmi anche i
riferimenti normativi su cui fondi il tuo parere?
Il consiglio di classe ha competenza in questa
materia, nel rispetto però della libertà di
insegnamento.
Mitico Pino, cerco ancora una volta di attingere
dal Tuo sapere. Ho avuto un incarico annuale su cattedra completa.
Vorrei usufruire del diritto allo studio che consente di ottenere 150
ore di permesso retribuito per frequentare un Corso di Sostegno di
400 ore. Ho letto la normativa nazionale e la circolare della Regione
Sicilia che ho trovato nel Vs. sito. Vorrei capire se ho capito bene.
Compilo la richiesta per il permesso entro il 15/11/2005 e la
presento alla mia scuola che provvederà ad inviarla al CSA di
Palermo. Il CSA stila una graduatoria e stabilisce chi ha
diritto ad usufruire del permesso. A tal punto cosa succede? Il
Dirigente della mia scuola è obbligato a concedermi le ore nei
limiti di 150/12 ore mensili? Quale è il limite tra i miei
diritti ed il suo potere decisionale? Devo comunque raccordarmi
con lui per le ore? O devo stilare un calendario in rapporto al
Corso che il Dirigente deve forzatamente accettare? Scusami se
mi sono dilungata ma i dubbi crescono come i funghi.... Infinitamente
GRAZIE
Le modalità di fruizione devono naturalmente
essere concordate con il dirigente, per ridurre al minimo il
disservizio.
Gentilissimo Dottor Santoro, sono un
collaboratore scolastico di ruolo, ed ho accettato un incarico come
ass. tecnico attraverso l'art 58 del ccnl. Mi è stato fatto un
contratto "fino a nomina dell'avente titolo" in attesa
della pubblicazione della terza fascia D.M. 55. Vorrei sapere
è lecito accettare tale incarico, essendo esso fino alla
nomina dell'avente titolo. Se l'incarico sarà successivamente
di diritto di un altra persona, io ho diritto a tornare alla mia
scuola di appartenenza in qualità di collaboratore
scolastico?
Certo: non potrebbe che essere
così.
Egregio Prof. Santoro, cortesemente le chiedo, se
può, alcuni chiarimenti. Per non farmi mancare nulla, lavoro
in tre scuole superiori: 12 ore nella prima, 4 ore nella seconda e 2
ore nella terza scuola. (Docente a t.i.). Tenuto conto delle 40 ore
per consigli e riunioni varie, più le altre 40 per collegi,
commissioni e rapporti scuola famiglia, chiedo quante ore sono tenuta
a fare, in proporzione, in ciascuna scuola. Non so se è
corretto: ho fatto un semplice calcolo proporzionale; ad es. nella
scuola con 12h, delle 40 devo farne 26,66. (Arrotondando a 27).
Va bene.
Le ore in eccedenza relative a ciascuna scuola,
mi pare, posso chiederle in pagamento; o posso anche non
svolgerle?
Può essere pagata soltanto l'attività
collegiale. L'altra no.
Per il pagamento delle ore in eccedenza pagabili,
possono essermi addotte motivazioni del tipo "l'istituto non ha
fondi"?
No.
Le deve pagare tutte la scuola dove ho il maggior
numero di ore o ciascuna scuola per le ore che le
competono?
La seconda che hai detto.
Sono un docente a tempo indeterminato nella
Scuola superiore, di ruolo da 13 anni. Avendo vinto un posto da
ricercatore secondo la normativa tuttora vigente (legge 210/1998),
ovvero un posto di ruolo che prevede una riconferma dopo tre anni,
chiedo se in tale frattempo posso usufruire di aspettativa senza
assegni sulla base dell'art. 18 del CCNL
16/05/2003.
Sì.
Gentile professore avrei bisogno di un suo
consiglio. Quest'anno, come insegnante di sostegno, ho un'alunna non
vedente. All'inizio è stato un pò difficile ma adesso
è tutto ok. L'alunna dovrà affrontare quest'anno gli
esami di maturità. Dal I anno di scuola secondaria è
aiutata per latino e greco da una lettrice esperta come lo sono
diventato io nella lettura braille, solo che io non ho mai studiato
greco e inoltre intervengo sull'area scientifica AD01. Questa
lettrice non è una vera è propria docente, è
pagata a ore e rientra in un progetto mirato ad agevolare l'alunna
nello svolgimento di prove e compiti di latino e greco. Domanda:
possiamo noi, docenti della classe pretendere la presenza di tale
lettrice anche in sede d'esame di maturità? Ovvero è
giusto o no mettere nelle condizioni ideali nonchè consuete
l'alunna a svolgere la prova scritta con l'ausilio tecnico e non
didattico della lettrice?
Certo.
La cosa mi farebbe stare tranquillo,
perchè altrimenti dovrei imparare il simbolismo dell'alfabeto
greco e in modo approssimato. Non voglio recare danni alla studente
dedicandomi ad un'attività (greco classico) mai svolta sinora.
So cosa comporta lo svolgimento di una prova per un disabile, prove
equipollenti, tempi più lunghi di svolgimento della prova ecc.
ma non ho letto mai della possibilità di una figura di cui le
ho scritto, che possa affiancare l'alunna. Chiedo, se è
possibile i riferimenti normativi per riscontro con i colleghi, solo
per questo, perchè conosco bene la sua competenza!
Ringraziamenti.
Trova sul ns. sito una rubrica apposita, a cui le
chiedo di rivolgersi.
Salve, vorrei gentilmente una informazione.
Abito a Firenze ed ho avuto il ruolo quest'anno in chimica agraria
A012 a Siena; per quest'anno non posso sostenere l'anno di prova in
quanto sono in maternità e facendo i conti per una ventina di
giorni non riesco ad avere i 180 giorni utili (150+30 di ast.
obblig.). Sarebbe mio interesse farlo quest'altro anno ma a Firenze e
su assegnazione provvisoria sulla 12 o su una classe affine. E'
possibile?
Sì.
E quali sono le classi affini alla A012? Io sono
abilitata nella A060 e nella A059, nella A013 ho servizio ma non
l'abilitazione.
Quelle a cui può accedere sulla base del suo
titolo distudio.
Può un docente di scuola media rifiutare
la nomina di segretario del consiglio di classe fatta dal
Dirigente?
No.
Scriviamo dal recentemente costituito CTP
in Valle D' Aosta. Sino allo scorso anno le classi assegnate ai corsi
delle 150 ore e alfabetizzzaione culturale concorrevano a determinare
il numero necesario ad ottenere il semi esonero del vicario.
L'istituzione del CTP, cui è dato l'organico di base dei
docenti (O.M. 455/97) non prevede la procedura di
assegnazione docenti/classi e non si determina un numero prefissato
di classi pur essendo la popolazione adulta iscritta al CTP tanto
numerosa quanto in passato. A questo punto l'Istituzione scolastica
da cui il CTP è amministrato, secondo il calcolo delle classi
così come previsto dalla norma di riferimento, non può
più beneficiare del semi esonero per il docente con funzioni
di vicario. Non si riesce a immaginare una soluzione che
abbia supporto in altra norma?
Purtroppo no.
Con l'Istituzione dei CTP dal 1997, come ci si
regola nel restante territorio per il semi esonero del collaboratore
vicario, nelle scuole in cui sono istituiti i
Centri?
Non Vi so aiutare.