FAQ/61
Domande e Risposte sulla
RSU
Caro Pino, la visita specialistica si configura
come un giorno di assenza per malattia con possibilità di
visita fiscale? Mi spiego meglio: il lavoratore che la mattina fa una
lastra alle 12 e deve viaggiare 2 ore per arrivare e 2 per tornare,
il pomeriggio dovrà restare a casa nella fascia di
reberibilità (17.00-19.00) o è libero di andare a
zonzo?
Vada a zonzo.
Grazie e forza Pino
Prego.
Gent.le Sig. Pino Santoro, sono un'insegnante di
religione cattolica con incarico annuale nella scuola secondaria. Le
ho già inviato una richiesta di chiarimenti sui permessi di
allattamento, alla quale Lei ha esaustivamente risposto inviandomi un
libercolo sui permessi e le assenze. Nel ringraziarLa per la sua
disponibilità, colgo l'occasione per porLe un altro quesito.
Ho fatto richiesta di un permesso di un giorno per motivi personali.
In particolare, devo partecipare al matrimonio di una mia carissima
amica. Il Dirigente scolasitco mi ha convocato per vagliare la
mia richiesta ed ha rifiutato l'autorizzazione con le seguenti
motivazioni: per motivo personale si deve intendere unicamente cause
gravi familiari (salute, decesso, visite mediche); tali motivi devono
comunque essere vagliati e approvati dal Dirigente
scolastico. Nel libercolo, che mi ha inviato, a proposito dei
permessi per motivi personali si legge quanto segue: "Motivi
personali o familiari: 3 giorni. Il motivo personale o familiare deve
essere documentato, o autocertificato, anche al rientro, ma non
richiede una valutazione da parte del dirigente
scolastico". Le chiedo se ho diritto al permesso con la semplice
autocertificazione del motivo che Le ho già
esposto.
Assolutamente sì.
Gentile Pino avrei una serie di quesiti da
proporre: a novembre 2004 vengo immesso in ruolo sulla Ad03 sostegno
area tecnica da c270 (6 livello economico) dal Prov. di Brescia.
Risiedendo a BG e avendo nomina fino al 30/06/05 sul AD03 ho fatto
l'anno di prova sul sostegno e l'ho superato. A luglio 2005 vengo
convocato dal CSA di BG per il ruolo sulla C270 (6 livello economico)
essendo nel doppio canale BG e BS. Accetto il ruolo sulla C270.
Qualche giorno dopo, a seguito di rinunce di colleghi avanti in
graduatoria, mi viene data la possibilità di accettare il
ruolo su sostegno a BG (sempre su C270 6 livello) e rifiuto. Avendo
anche la laurea in Economia e Commercio e l'abilitazione in diritto
A019 e volendo insegnare alla fine Diritto (7 livello economico) o
Sostegno (7 Livello economico) a BERGAMO gentilmente Le chiedo: quale
era la soluzione migliore e più rapida per giungere a tale
obiettivo tra: non accettare nulla a Bg fare domanda di passaggio al
7 livello a Bs e poi domanda di trasferimento a Bg; accettare
laboratorio C270 a BG e poi fare domanda di passaggio dal 6 al 7
livello su diritto e su sostegno; accettare sostegno a Bg e poi fare
il passaggio a sostegno 7 livello o A019?
Il fatto di essere a Bergamo senz'altro la
avvantaggia, anche se dovrà ottenere il passaggio di ruolo per
fare il salto.
In quel periodo ho tentato per due volte di
chiedeLe chiarimenti ma forse era in vacanza. Ora il Dirigente mi
chiede di rifare l'anno di prova in quanto dice che è un altra
immissione e non un passaggio di cattedra è
vero?
Sbaglia.
Posso chiedere il passaggio al 7 livello
già da febbraio 2006?
Sì.
Posso fare nel 2005 la ricostruzione di carriera
considerato che l'anno scorso ho fatto l'anno di prova sul
sostegno?
Sì.
Il Dirigente dell'anno scorso deve farmi il
decreto di superamento dell'anno di prova da settembre 2005
considerato il fatto che non lavoro più nella stessa scuola e
sulla stessa disciplina o basta una notazione in calce fatta sul
verbale del comitato di valutazione a giugno nella quale si dice che
l'istituto conferma in ruolo?
Può chiedere il decreto, senza
dubbio.
Infine è possibile richiedere copia della
relazione del Dirigente?
C'è il verbale del Comitato che fa fede, a
tutti gli efferri.
Gentile professore, può aiutarmi di nuovo?
E' leggittimo da parte del capo di istituto chiedere a tutti i
docenti in servizio alla prima ora di essere presenti a
scuola quindici minuti (?) prima dell'inzio delle lezioni,
appellandosi ad un anonimo regolamento dei dipendenti
statali?
No.
Tenga presente che a scuola si firma su un
registro omettendo l'orario.
Conosce il CCNL, il suo
dirigente?
Prego voler precisare quali punti della riforma,
per la scuola primaria, si ha l'obbligo di dover attuare nel corrente
anno scolastico.
Per carità! Proprio
nessuno.
Gentile redazione, vorrei sottoporvi un quesito.
Nel mio istituto comprensivo, in vista di trasferimenti da un plesso
all'altro, la RSU ha inserito come criterio di precedenza l'essere
insegnante che usufruisca dei benefici della legge 104, quindi ha
avuto il trasferimento un'insegnante che comunque guida e non
usufruisce di particolari cure mediche nella sede ottenuta. E' una
forzatura della legge o si fa anche nelle altre
scuole?
Perché parla di forzatura?
Gent.mo professore, sono un insegnante di scuola
secondaria superiore a tempo indeterminato. Gradirei sapere se
è possibile usufruire del part-time "verticale" solo
su alcuni mesi (quanti?) con orario a tempo pieno (18
ore).
No.
Buonasera, ho trovato per caso questo sito e ne
approfitto subito per porle un quesito. Insegno in un istituto
comprensivo e per quanto riguarda la L2-inglese la situazione
è la seguente. Scuola dell'infanzia non c'è, scuola
primaria coperta dalla specialista e specializzata, scuola media
copertura completa. Abbiamo ricevuto la proposta di attuare il
progetto lingua 2000 con un'esperta madrelingua che dovrebbe
affiancare l'insegnante titolare nell'insegnamento durante le ore
curriculari. La mia domanda è: ma il progetto lingua 2000 non
si attua dove non ci sono risorse interne?
Certo.
Lavoro come addetto al recapito alle Poste e
vorrei sapere chi decide le ore di allattamento, cioè in
sostanza se posso obbligare le poste ad accettare le due ore
lavorative da svolgere (in quanto figli gemelli e quindi riposi
raddoppiati) nelle ore pomeridiane, anche a mansioni
diverse.
Io mi occupo di scuola e non di posta. Mi
dispiace.
Sono un Assistente Tecnico di ruolo del IPSSCT
"Giulio Verne" di Roma vorrei sapere, se possibile, notizie
in merito alla partecipazione o meno degli assistenti tecnici alle
gite scolastiche. Se esistono delle norme o note ed eventualmente
dove posso trovarle. Non riesco a trovare nulla sull'argomento. So di
certo che in alcuni Istituti è possibile in altri
no.
Veda il regolamento del suo istituto, sempre ammesso
che esista.
In base alla normativa vigente è possibile
iscrivere mia figlia nata il 5 maggio 2001 al primo anno della scuola
primaria per l'anno scolastico 2006/2007?
Io della riforma Moratti non so nulla. Mi
dispiace.
VORREI SAPERE IN 1 SCUOLA MATERNA CON 3
MAESTRE E 30 BAMBINI TUTTI NELLA STESSA SEZIONE IL PANNOLINO
CHI LO DEVE CAMBIARE MAESTRE O BIDELLA
Entrambe.
Gentile signor Pino, sono una insegnante di ruolo
da 22 anni, in servizio continuativo nella stessa scuola da 14 anni,
in servizio quest'anno (2005/2006) in una classe prima a tempo pieno,
che il direttore ha fatto saltare dopo 21 giorni dall'inizio delle
lezioni (19settembre), essendosi ridotto il numero degli alunni a 9,
in seguito a nulla osta richiesto da una famiglia straniera e
cambiamento di 2 bambini (richiesti dai genitori) verso un'altra
classe. Secondo la decisione presa dal dirigente scolastico, noi
titolari della ex classe cancellata siamo ora costrette a fare le
supplenti nel circolo per tutto l'anno, condizione che per motivi
personali vorrei assolutamente evitare. Vorrei pertanto chiedere se
è corretta la decisione del dirigente, e quindi se è
possibile fare qualcosa al fine di riottenere una classe. Tenga
presente che nell'istituto sono arrivate quest'anno due insegnanti
incaricati annuali con regolare classe.
Non è possibile modificare il numero delle
classi autorizzate ad anno scolastico iniziato.
Gentilissimo Professore, le scrivo per porle un
quesito al quale, spero, potrà dare una risposta. Anni fa ho
lavorato per un periodo di tempo presso un Consorzio di ricerca
(società consortile a responsabilità limitata) e
durante questo periodo ho usufruito di 6 mesi di congedo parentale
dopo la nascita di mio figlio. Il quesito è il seguente:
lavorando adesso nella scuola (come precaria) e trattandosi,
quindi, di lavoro nel pubblico impiego posso usufruire di altri
6 mesi di congedo parentale (mio figlio non ha ancora compiuto 8
anni)?
No.
Spett. Dott. Santoro approfittando della sua
disponibilità vorrei sottoporre alla sua attenzione un
quesito: sono passato in ruolo la prima volta come collaboratore
scolastico 1.9.1996, successivamente ho vinto il concorso per il
passaggio di qualifica e attualmente presto servizio come assistente
tecnico. In occasione del primo passaggio di ruolo ho prodotto
istanza di ricostruzione di carriera, oltre alle altre domande di
rito. Ora ho ricevuto il decreto di ricostruzione da parte del C.S.A.
di appartenenza nel quale non mi viene riconosciuto per intero il
servizio prestato in qualità di allievo sottufficiale della
Marina Militare (tre anni e sei mesi), ma solo un periodo pari alla
ferma di leva, cioè 1 anno. Preciso inoltre che prima di
essere incorporato nella Marina Militare avevo iniziato il servizio
di leva in Esercito, per chiarezza vi indico le date di inizio e fine
servizio: 04.02.1988 - 14.04.1988 E.I. servizio di leva; 15.04.1988 -
14.10.1991 M.M. servizio in qualità di allievo sottufficiale.
Visto che l'art. 20 della legge 958/86 recita che il servizio
prestato deve essere valutato per intero vi è una discordanza
secondo me tra quanto riportato dalla predetta legge e da quanto
affermato dal C.S.A., anche telefonicamente. Ora le chiedo esistono
altre fonti che possano avvalorare la mia tesi o è giusta
l'interpretazione data dal C.S.A., nel caso in cui tali fonti
esistano mi potrebbe fornire i riferimenti. Ringraziandola
anticipatamente colgo l'occasione per porgerle distinti saluti e
chiedo scusa ancora se ho approfittato della sua
disponibilità.
Purtroppo non la so aiutare.
Gent. Dott. Santoro, nel caso in cui
la madre è lavoratrice privata (avv. con studio legale),
alla nascita del bambino, il padre, insegnante, può usufruire
fin dal primo momento dei trenta giorni di
congedo?
No. Il congedo spetta anche al padre in alternativa
alla madre solo nel caso, ad esempio, che essa sia deceduta o che il
bambino sia affidato a lui in via esclusiva.
Vorrei sapere se è corretto e da quale
norma è previsto che un Dirigente chieda al docente di portare
un certificato medico per la domenica in quanto compreso tra un
sabato in cui si è stati assenti per malattia e un
lunedì in cui si è stati assenti per visita
specialistica.
No, non ne capisco la ragione.
Gentilissima redazione, gentile Dott. Cirillo,
prego vogliate prendere molto sul serio questa mia missiva. Fatto:
sono il responsabile di una associazione sportiva, che dal 2002, ha
presentato un progetto di attività motoria presso il IV
circolo didattico di Brindisi. Il progetto è stato discusso
dal consiglio di circolo, dal quale abbiamo avuto le autorizzazioni
per procedere. Del progetto è stato messo al corrente anche il
provveditoerato degli studi di Brindisi. Il progetto è fatto
in collaborazione con il cus Napoli. Ora la palestra del plesso viene
impegnata ogni giorno ad esclusione del sabato dalle 15.00 alle
20.00. Partecipano con entusiasmo tutti gli allievi di 14 classi
elementari e due classi di scuola della infanzia (con apposito
progetto). Ora l'assessore di Brindisi ha ben pensato di assegnare 4
orari ad una società sportiva, questo comporta la perdita di 4
ore quindi di 4 turni con un ammanco orario per 41 bambini. Tesi
del'Assessore: per regolamento comunale, le palestre sono a
disposizione del comune che le gestisce come meglio crede dalle 18.00
in poi, per cui gli orari possono essere tolti. Tesi della scuola e
nostra: con la nuova riforma dei cicli, si dà
opportunità all'autonomia scolastica di provvedere alla
creazione di progetti da inserire nel POF ad inizio anno. Il nostro
progetto è inserito nel pof, e le ore della palestra sono ad
esclusivo vantaggio degli alunni del plesso. E le ore che dovrebbe
gestire il comune sono le ore che restano una volta che la scuola ha
appagato tutte le sue necessità e fasi progettuali. Sappiamo
che esiste un riferimento normativo a tutto ciò, pregoVi
indicarci detti riferimenti, in modo da mettere l'assessore di fronte
a delle circoloari ministeriali o roba del genere. Sono fiducioso che
con il Vostro preziosissimo aiuto e competenza potete aiutarci a
risolvere questo problema. Certo in Vs riscontro vi porgo i migliori
e cordiali saluti.
Questi problemi non si risolvono con le circolari ma
ricercando corretti rapporti interistituzionali.
Di chi è competenza decidere l'orario
d'entrata e uscita degli alunni dalla scuola
elementare?
Dal consiglio di istituto.
Gent. sig.Santoro, le avevo qualche tempo fa
sottoposto il mio caso, che le ricordo brevemente. Immessa in ruolo
per la classe di concorso A051 nel marzo 2001 (con decorrenza
giuridica settembre 2000) ho superato con esito favorevole l'anno di
prova e di formazione, discutendo la relazione finale nel settembre
2002. Nel luglio di quest'anno per effetto dello scorrimento delle
graduatorie del concorso ordinario ho accettato di firmare il
contratto per la classe di concorso A052. Il dirigente scolastico
della scuola nella quale presto servizio sostiene che io devo rifare
tutto, anno di prova, di formazione e discussione della relazione
finale, nonchè i 180 giorni e durante l'ultimo collegio
è stato già individuato il tutor. Lei mi aveva
già risposto in merito al fatto che sarei tenuta soltanto ai
180 giorni, ma il dirigente pretende che io trovi una norma, una
circolare, insomma un riferimento normativo qualunque in cui sia
specificato che effettivamente io non sono tenuta a ripetere la
formazione, la relazione finale etc etc. Potrebbe aiutarmi nella
ricerca di questa norma, se esiste o sarò costretta davvero a
rifare tutto?
Chieda che sia lui a citarle la norma che prevede la
ripetizione dell'anno di formazione. Immagino comunque che sia fatica
vana.
Caro Pino, vorrei sapere qual è il termine
entro cui un docente assente, per più di cinque mesi, deve
rientrare in servizio per mantenere il diritto di rientrare in
classe: 15 aprile o 30 aprile?
Dopo il 30 aprile resta a disposizione della
scuola.
Ero insegnante di ruolo di
lettere nella scuola media di primo grado che ha ottenuto il
passaggio nella secondaria di II grado dove insegno italiano e storia
ed ho ricevuto la comunicazione per fare l'anno di prova. Vorrei
sapere se è esatto e quali sono i riferimenti normativi per un
eventuale ricorso. Grazie
Certo che deve fare l'anno di prova: ci mancherebbe
altro!
Gentile Prof, mi avvalgo ancora della sua
disponibilità per sottoporle un altro quesito. Sono stata
immessa in ruolo quest'anno, e trovandomi nell'anno di prova so di
dover ridurre al massimo le assenze eventuali. Tuttavia, so che il
computo dei 180 giorni includeanche il giorno libero. DOMANDA: se ci
si assenta da una riunione fissata per una data che coincide con il
giorno libero,l'assenza alla riunione (incontro genitori,
continuità) viene considerata come un'assenza a tutti gli
effetti e quindi il giorno non viene considerato valido ai
fini del raggiungimento dei 180 giorni?
Sì.
Vorrei conferma circa la destinazione dell'intero
fondo d'istituto a tutto il personale (docente ed ata) senza vincoli
di destinazione. Tutto il budget è distribuito in base alle
esigenze del P.O.F. e del piano delle attività aggiuntive,
senza le vecchie somme "esclusivamente docenti" ed
"esclusivamente ata" (allla luce anche della nota MIUR del
2/12/2003 nonché dell'art. 14 CCNI 03/2001 che elimina tali
vincoli). Attendo sollecito riscontro, grazie.
Ma certo!
Spett/le prof. Santoro, mia moglie è dal
07/08/2005 in astensione obbligatoria. Dal 1 settembre è
immessa in ruolo. Dopo l'astensione obbligatoria ha deciso di
richiedere un mese di astensione facoltativa. Deve rientrare in
servizio per usufruire dell'astensione
facoltativa?
No.
Chiedo chiarimenti normativi in merito a:
1) il D.S.G.A. oltre
alle 100 ore di straordinario massimo contemplate dal CCNL
può partecipare a commissioni operative o a progetti pagati
sempre con il FIS, andando di fatto al di là delle predette
100 ore?
Se gestisce fondi provenienti da altri enti
sì.
2) il protocollo elettronico nelle scuole
è ormai obbligatorio?
No.
Gentile professore, sono un'insegnante della
scuola primaria ed usufruisco della 104 per mio fratello disabile al
100% con connotazione di gravità. Finora abbiamo sempre
convissuto. Viviamo nella provincia di Napoli ed ora per me si
prospetta l'ipotesi di andare a vivere nella provincia di Caserta. In
questo caso, potrei usufruire sempre dei tre giorni mensili previsti
dalla legge?
Sì.
Egregio dott. Santoro, l'anno scorso, per motivi
familiari, ho chiesto ed ottenuto il trasferimento, in
altra provincia, presso un istituto superiore. La cattedra a me
assegnata era costituita, all'origine, da 12 ore da effettuare con
orario diurno+6 ore con orario serale. Con mia enorme sorpresa,
però, mi sono state attribuite 2 ulteriori disposizioni,
distribuite, peraltro, in modo disarticolato rispetto all'orario
preesistente. Avendo chiesto delucidazioni, mi è stato
risposto che ciascun insegnante è tenuto a recuperare i minuti
in meno effettuati nelle diverse ore di lezione. Nell'istituto vige,
infatti, l'orario ridotto e le ore di lezione sono tutte di 50
minuti. Tale iniziativa è stata intrapresa, nel corso degli
anni passati, dal Collegio Docenti per fare fronte al diffuso
pendolarismo. Alla riunione del primo Collegio Docenti di quest'anno
il Preside ha fatto preciso riferimento a tale riduzione,
sottolineando, soprattutto per i nuovi arrivati, come i minuti in
meno vadano recuperati dal personale docente con regolari
disposizioni, in aggiunta al normale orario di servizio. Non si
è, però, proceduto ad alcun tipo di votazione.
Successivamente mi è giunto all'orecchio che nel verbale della
seduta è stata aggiunta la dicitura "recupero da
effettuare per scelta didattica da parte dei docenti", ma di
ciò, in realtà, non si è parlato. Premesso tutto
ciò, Le porgo i quesiti: sono tenuta ad effettuare le 2
ulteriori disposizioni, visto che trattasi di scelte derivanti da
oggettive esigenze (il pendolarismo dei ragazzi nella
fattispecie)?
No.
Tali disposizioni non dovrebbero, al contrario,
rientrare nelle eccedenze ed essere, quindi, regolarmente
retribuite?
Sì.
Mi sorge, infatti, il dubbio che tale
"recupero" non sia altro che un escamotage da parte del
Preside per evitare di pagare le ore in
più.
Certo.
Gent.mo Prof.re Santoro, grazie per avermi
dedicato il suo tempo. La sua domanda mi ha sconcertato perchè
credevo di avere espresso chiaramente quello che volevamo sapere da
lei. Ho cercato di interpretare il suo "quindi?" e sono
entrata di nuovo nel sito da Lei indicato per vedere se al suo
interno avessi trovato la risposta per la nostra questione. Come
vede, negativo, visto che Le sto inviando una nuova mail cercando di
schematizzare le nostre richieste:
1 - Formazione o
distribuzione oraria della cattedra di lettere per gli
insegnanti del biennio degli istituti professionali (normativa di
riferimento). Le due ore su quattro di approfondimento per
ogni classe fanno parte della cattedra istituzionale di
lettere?
Sì.
Se fanno parte della cattedra istituzionale le
due ore di approfondimento (per classe) sono regolamentate come
le ore destinate alle attività curriculari?
Sì.
Le due ore di approfondimento (per classe)
possono essere svolte anche nell'orario mattutino o devono
obbligatoriamente essere svolte di pomeriggio?
Dipende dalle modalità organizzative scelte
dalla scuola.
Nel nostro POF 2004-2005 viene riportato quanto
segue: "I corsi di qualifica sono strutturati in un biennio
caratterizzato da un'area comune di formazione umanistica e
scientifica di 22 ore settimanali; un'area di indirizzo,
differenziata, di 14 ore settimanali; un'area di approfondimento di 4
ore settimanali; totale 40 ore settimanali. Gestione dell'area di
approfondimento e di integrazione. L'area di approfondimento,
presente solo nei corsi di qualifica, è fissata in 4 ore
settimanali, la cui gestione è affidata alla programmazione
d'istituto in vista del conseguimento di specifici obiettivi.
Finalità generali sono nel biennio: la verifica delle
condizioni culturali d'ingresso degli alunni, l'omogeneizzazione
delle medesime, attraverso opportune strategie d'intervento, la
socializzazione; lo sviluppo di una dimensione culturale
tecnico-operativa legata alla qualità socio-economica del
territorio. Nel terzo anno l'area sarà essenzialmente
destinata allo sviluppo di moduli di approfondimento di
specifiche competenze professionali". Come si può vedere
non c'è nessun riferimento al fatto che le due ore di
approfondimento su quattro di ogni classe siano state destinate alla
cattedra di lettere e regolarmente retribuite attraverso lo
stipendio dalla Direzione del Tesoro, a differenza delle altre
due che vengono retribuite all'insegnante di turno,
attingendo al fondo d'Istituto. Ci farebbe cosa gradita conoscere il
suo parere, supportato da riferimenti normativi. Non sono molto
pratica di corrispondenza telematica desidererei quindi una
risposta con indicazioni molto precise per
l'eventuale consultazione. Infinitamente grazie e
saluti.
I vincoli per la gestione delle ore di
approfondimento sono posti dall'ordinamento, a cui è opportuno
richiamarsi.
Il D.S. della scuola in cui presto servizio ha
annullato i giorni di sospensione delle lezioni (5), deliberate dal
Consiglio d'Istituto per valorizzare festività locali,
perchè, dice, il decreto regionale della Calabria OBBLIGA le
scuole ad effettuare tutti i giorni di lezione (207) previsti. Se
così fosse ciò non sarebbe contrastante con la legge
sull'autonomia e con l'art. 74 del Testo Unico?
Ha ragione il DS.
Fatto: Il DSGA, nel prospetto della ripartizione
del fondo di istituto per il personale ATA, ha incluso il suo
nominativo, per un numero di 150 ore (oltre le 100 previste dal
CCNL/03 e dalla contrattazione di istituto), con la seguente
motivazione: Intensificazione per: assistenza hardware e
software su tutte le macchine in dotazione, presenza nelle ore
pomeridiane sul posto di lavoro mediamente 4 giorni per settimana.
Assistenza e direzione in lavori eseguiti dai manutentori, istruzione
continua al personale Amm. ed aus. Su programmi e per svolgimento
attività, verifica impiantistica in dotazione, controllo
costante sulla struttura convittuale a volte anche notturna,
ecc... Si chiede: E' legittimo liquidare il compenso
richiesto?
Su queste basi, no.
Sono liquidabili compensi ulteriori, per lavoro
straordinario e/o per attività intensiva, oltre quelli
espressamente previsti nelle schede finanziarie deii progetti PON,
POR, IFS, IFTS, ecc.?
No.
Vorrei sapere se un dirigente scolastico
può far votare da un collegio docenti le modalità della
sua presenza ai consigli di classe (es. delibera che
presenzierà solo a quelli delle classi terze nella prima
tornata e a quelli delle classi prime nella seconda tornata) o se
tale delibera deve essere considerata al di fuori delle competenze
del collegio.
E' al di fuori, naturalmente.
Sono un genitore di un bambino di circa tre anni
e frequenta il primo anno della scuola dell'infanzia; dopo circa un
mese di lezione la DS ha "ordinato" di frequentare la
scuola senza grembiule, cosa invece questo fatta fino ad oggi
regolarmente e con tanto entusiasmo da quasi tutti i bimbi. E'
possibile che ciò avvenga, c'è una normativa che regola
l'uso o meno del grembiule?
No. Spetta al regolamento di istituto intervenire
nel merito.
Gentile Santoro, sono una insegnante di Lettere
di scuola secondaria di primo grado di un istituto comprensivo. Visto
il numero delle classi dell'istituto, ho avuto l'esonero totale
dall'insegnamento come collaboratore vicario del Dirigente
Scolastico. Oltre le ore decise in sede di contrattazione tra
Dirigente e RSU, per le quali sarò retribuita con il Fondo di
Istituto, quale è il monte ore di servizio cui sono tenuta in
relazione all'esonero? Il Dirigente sostiene che sono 36 ore, i
sindacati cui mi sono rivolta "pensano" che debbano essere
quelle dell'orario di lavoro previsto dal contratto (18+40+40). Se
possibile, potrebbe cortesemente indicarmi la normativa di
riferimento. Grazie.
Non c'è. La tesi sindacale mi sembra tutto
sommato sensata.
Vi sottopongo il mio caso nella speranza di
ottenere una risposta più chiara che mi consenta di prendere
la giusta decisione in merito. Nel mese di Agosto 2005 sono
stata convocata dall'ufficio scolastico regionale per l'assunzione di
servizio a tempo indeterminato nelle scuole elementari, proposta
derivante dallo scorrimento della graduatoria del concorso del
2000 nella quale risultavo collocata in posizione n. 307. Sulla base
della disponibilità dei posti, ho scelto la sede di Milazzo,
II circolo, presso la quale ho assunto regolarmente servizio il
primo settembre scorso. Nel frattempo, nell'aprile 2005, avevo
partecipato al concorso per il dottorato di ricerca in tecnologia
dell'architettura, essendomi laureata in Architettura, concorso che
ho vinto con assegnazione di borsa di studio e che mi porterà
a frequentare, eventualmente, il corso di dottorato a partire dal
primo novembre 2005. Dall'incrocio delle due cose nascono i miei
dubbi. In primo luogo, non ho avuto dai sindacati notizie concordanti
riguardo alla possibilità di rimandare l'anno di prova, che
dovrei portare a termine quest'anno. Qualcuno mi ha detto che non
posso rimandarlo per più di due anni, ma poichè il
dottorato non può essere sospeso se non in caso di gravidanza
o malattia documentata, viene esclusa la possibilità di
rimandare il periodo di prova, mi viene suggerito di portarlo a
termine prima possibile e si pone il dubbio se il periodo di
prova e il dottorato siano conciliabili, sebbene per un periodo
limitato, tenuto conto che i 180 giorni di lavoro sarebbero compiuti
alla fine di febbraio. Il rettorato ritiene che, ad ogni modo i due
redditi, quello proveniente dalla scuola e la borsa di
studio, non siano cumulabili e mi suggerisce di rinunciare alla
borsa. Mi chiedo, è possibile mantenere lo stipendio della
scuola, o devo necessariamente prendere l'aspettativa senza assegni,
rimanendo di fatto senza reddito per i prossimi tre
anni?
Perché deve rinunciare alla borsa?
E' vero che insegnamento e dottorato non sono
conciliabili?
Sì.
La richiesta di aspettativa è davvero
subordinata allo svolgimento dell'anno di prova?
No.
Esiste la possibilità di rimandarlo alla
fine del dottorato?
Sì.
E se si, cosa comporta il fatto di non averlo
svolto?
Assolutamente niente.
Può in qualche modo mettere a rischio
il contratto con la scuola?
No.
E' davvero possibile rinunciare alla borsa di
studio e chiedere che sia la scuola a pagarmi per i prossimi tre
anni, pur optando per il dottorato?
Se il dottorato è senza borsa, può
conservare lo stipendio in godimento.
O anche questa possibilità è
subordinata allo svolgimento del periodo di prova e alla cosiddetta
"conferma in ruolo"?
No.
Sono un docente dell'IPSIA. Ho saputo che la
scelta dell'indirizzo di specializzazione può essere
fatta al secondo anno. Potreste darmi un riferimento normativo
certo?
Sì, l'ordinamento.
Sono una docente di
religione nella scuola dell'infanzia al mio primo incarico. Devo
presentare la mia programmazione entro pochi giorni e vorrei
sapere esattamente cosa e come devo fare. La ringrazio
anticipatamente e la saluto.
Non la so aiutare. Io sono ateo.
Gentile dr Santoro ho un bimbo di 3 anni che
frequenta il primo anno della scuola materna e con mia grande gioia
sono stata eletta rappresentante di classe ho un unico problema non
ho idea di quale siano i miei compiti oltre quelli ovvi di tutelare
il bene dei piccoli allievi sia gentile mi aiuti.
Cosa vuole che le dica: partecipi alle riunioni a
cui sarà invitata.
Salve, ho saputo dell'approvazione del decreto
sulla formazione degli insegnanti. Sono laureata in Scienze della
formazione primaria e inserita nella graduatoria permanente e
attualmente lavoro con un incarico annuale; con l'approvazione del
decreto resterò nella permanente o potrò inserirmi
nella fascia (?) che prevede il decreto?
Resterà nella permanente.
Sono un'insegnante di lingua francese nella
scuola secondaria di primo grado con cattedra orario esterna 10 nella
scuola di titolarità e 5 di completamento in un'altra scuola.
Per effetto della riforma sono rimaste ore a disposizione nella
scuola di titolarità e la dirigente mi vuole far fare queste
ore nella scuola di completamento facendone 8 e non più 5 come
da organico di diritto, lo può fare?
Sì.
Lei insiste nel dire che essendo istituto
comprensivo mi può mandare benissimo nell'altra scuola. Ma per
la scuola secondaria di primo grado la scuola non ha una dotazione
organica propria? E poi, non siamo già ad anno scolastico
inoltrato?
Il contratto prevede che il suo orario sia
completato in classi collaterali, per cui non capisco il suo
stupore.
Salve, una veloce domanda. I fondi concessi alle
scuole per l'area a rischio, come devono essere investiti? Solo su
Progetti didattici o come compenso aggiuntivo ai
docenti?
La seconda che hai detto.
Gentile Pino, sono una docente elementare entrata
di ruolo quest'anno. Mio marito lavora all'estero, in sudamerica,
dove rimarrà almeno per altri dieci anni. Come funziona il
trasferimento all'estero? So che bisogna vincere un concorso e avere
un certo numero di anni d'anzianità. Io ho appena
iniziato...cosa mi consigli?
Si segue il marito all'estero chiedendo
l'aspettativa.
Eg. prof. Santoro, prima di tutto la ringrazio
per la risposta alla mia precende e-mail del 3/10/2005, tuttavia ho
un'altro dubbio da esporle: sono stata convocata dal csa della mia
città per eventuale immissione in ruolo in altra classe di
concorso (A050). Se accettassi la nomina, la decorrenza giuridica del
contratto sarebbe quella del 1 settembre di questo anno scolastico,
quella economica, ovviamente, dal 1 settembre del 2006. Le chiedo:
per me l'anno di prova (non di formazione, avendolo espletato
con la precedente immissione nel ruolo per la A043) sarebbe da
intendere l'anno scolastico attuale che continuo a svolgere nella
A043, ma appartenendo dal 1 settembre 2005, come da decorrenza
giuridica, alla A050? O invece, l'anno di prova sarà il
prossimo anno scolastico, quello nel quale prenderò
servizio a tutti gli effetti nell'altra classe di
consorso?
Sarà il prossimo anno
scolastico.
Premesso che dal lunedì al venerdì
l'orario di lezione ha inizio alle ore 8,15 e termina alle ore 14,15.
Il sabato le lezioni hanno inizio alle ore 8,15 e terminano alle ore
11,15. Si desidera sapere se l'orario del sabato (tre ore
giornaliere) è legale e se si qual'è la fonte
normativa?
Spetta al consiglio di istituto, nella sua
autonomia, decidere nel merito.
Sono un docente di scuola media con incarico
avuto dal Dirigente Scolastico di Collaboratore di plesso. A seguito
problemi personali ho presentato al Dirigente, per iscritto, la
rinuncia all'incarico. Il Dirigente Scolastico è obbligato ad
accettarla?
Sì.
Egregio Signor Santoro, sono un insegnante a
tempo indeterminato presso una scuola superiore. Ho dei quesiti
urgenti. Vorrei sapere se i 3 giorni di permesso mensili per
l'assistenza di un genitore disabile previsti dalla 104 di cui
sono titolare possono essere dati anche tutti e tre
insieme.
Sì.
Nel caso di coniuge trasferito all'estero per
motivi di lavoro quali sono i diritti di aspettattiva
(modalità di richiesta e termini).
Quelli previsti dalla legge
"Signorello".
Gentile Prof. Santoro, sono un insegnante di
scuola primaria che dal 30/09/05 ha accettato una nomina, su posto di
lingua inglese, fino al 30/06/06 dal CSA. Essendo al 5° mese di
gravidanza il mio medico mi ha consigliato di stare a riposo, per
sopraggiunte complicazioni, ed avviare la richiesta di interdizione
all'Ispettorato del lavoro; l'impiegata del suddetto ufficio
provinciale mi ha informato della possibilità di essere
soggetta a visita fiscale per l'intero arco della giornata. Ho
cercato un riferimento normativo in merito ma senza risultato. Le
chiedo se, come asserisce l'impiegata dell'ispettorato, esiste il
vincolo delle due fascie orarie (10-12 e 17-19) stabilite per
l'assenza per malattia.
Non conosco queste disposizioni.
Dal momento in cui un dipendente di una azienda
ospedaliera chiede la pensione di inabilità ai sensi della
legge 335/95, allegando naturalmente il certificato medico in cui si
attesta che lo stesso si trova nella assoluta e permanente
possibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa,
lo stesso sulla base della suddetta attestazione, deve stare in
malattia fino a quanto non viene visitato dalla Commissione Medica di
Verifica e se e si in base a quale legge?
Non la so aiutare. Io mi occupo di
scuola.
Gent.mo dottor Santoro, sono un'insegnante
elementare, nata nel 1946 e assunta in ruolo nel 1983 che
vorrebbe andare in pensione nel 2007. Quest'anno ho una
classe 5° e quindi l'anno prossimo mi toccherebbe una prima,
ora un po' per i bambini e molto per le mie condizioni di salute
(invalidità al 65% causa nevralgia del trigemino) che si
aggravano per lo stress della responsabilità
dell'insegnamento, vorrei fare, se possibile, l'ultimo
anno in segreteria. Esiste una legge per il mio
caso?
Sì, il CCNL della scuola.
Con l'approvazione del recente decreto leg.vo
sulla riforma della secondaria è stato reintrodotto il voto di
condotta?
C'era già.
Può l'odontoiatra certificare l'assenza
per malattia. Grazie
Sì, visto che è un
medico.
Gentilissimo dott. Santoro, sono il Presidente
di un Consiglio di Istituto. Un docente appartenente al Consiglio
d'Istituto ha ricevuto l'incarico (provvisiorio = 1 anno che quasi
certamente diverranno due) di preside presso un'altra scuola.
Ciò non ha tuttavia modificato il suo stato giuridico di
docente. Per quanto ne so io (comma 11 dell'art. 10 dell'Ordinanza
Ministeriale n. 215 del 15 luglio 1991), tale docente decade dal
Consiglio di Istituto. Tale docente non concorda con tale
applicazione della norma facendo riferimento a un telex che il
Ministero della Pubblica Istruzione, nel lontano 1978, ha inviato al
Provveditorato di Latina. In tale telex vengono considerate
compatibili la permanenza ad un Consiglio d'Istituto in una scuola e
l'incarico a preside in un'altra scuola. Ho comunque posto all'ordine
del giorno del consiglio di istituto del 20 ottobre 2005 (ore 17.00)
la surroga del docente e penso di procedere in tal senso. Il mio
ragionamento e il conseguente operato è
corretto?
Secondo me sì.