logoc.gif (1625 byte)
presenta


rsu.gif
a cura di Pino Santoro


 

FAQ/64
Domande e Risposte sulla RSU

Carissimo Prof. Santoro ho ancora un quesito da porle: sono un'insegnante precaria, mi è stato riferito in segreteria scolastica dove presto servizio attualmente che esiste il FONDO ESPERO. Secondo le previsioni dovrei andare in pensione nel 2041 con 500• mensili e 35 anni di contributi. Ho iniziato a lavorare nel '98 con 9 mesi annui fino ad oggi. Secondo lei dopo 35 anni di contributi è possibile prendere una pensione così misera? Se è cosi la realtà cosa mi consiglia a proposito del fondo espero?

Aderisca.

Salve. Gradirei sapere quali sono gli articoli o dove si trovano le indicazioni che specificano quali sono le mansioni appunto "specifiche" dell'assistente tecnico area ar02, poichè l'ass.tec. è trattato in maniera generica in tutti i suoi profili sul contratto e nemmeno gli rsu d'istituto non sanno dove andare a pescare queste informazioni. Grazie.

Basta prendere visione del piano delle attività predisposto dal DSGA.

Sono un assistente tecnico in servizio presso un istituto superiore che ha due sedi. Quella centrale è in centro città, quella distaccata è in un quartiere periferico. Vorrei sapere se ho diritto ad essere assegnato ad un'unica sede, oppure posso essere comandato di servizio alternativamente in ambo le sedi, nei giorni stabiliti discrezionalmente dal Dirigente Scolastico?

La seconda che hai detto.

E' STATA RIVOLTO QUESTO QUESITO AL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO "C. Piaggia" DI CAPANNORI (LUCCA): "Una famiglia di origine italiana residente in Australia con due bambine verrà in Europa nel mese di maggio p.v. I genitori avrebbero piacere di far frequentare una delle nostre scuole elementari per tre settimane. Chiedono se possibile". La nostra dirigente vorrebbe sapere se cosa possibile e la relativa normativa.

Certo che è possibile. La vs. dirigente sa che la scuola gode di autonomia amministrativa?

Gent.mo Pino, ricorro ancora alla sua eclettica preparazione... per uscire da un imbarazzo e da un dubbio. Sono titolare da 5 anni in un CTP di Roma. Lo scorso a.s., a seguito di un progetto di formazione del MIUR, per docenti dei CTP e delle Secondarie di II grado serali, ero stata individuata dal mio D.S come una dei 2 docenti destinatari del corso (tuttora non avviato). Per esigenze familiari (usufruisco della L. 104, anche se so che nell'ambito del Comune non dà alcuna priorità) ho chiesto, per l'a.s. in corso, l'utilizzazione in un altro CTP a me più vicino e l'ho ottenuta. Sul mio posto di titolarità è stato nominato un collega (non di ruolo) con incarico da altra provincia. Ieri, per via telefonica, la segreteria del CTP di titolarità mi ha letto (per conoscenza) una comunicazione del D.S. al MIUR in cui rettificava i nominativi dei docenti precedentemente segnalati, dichiarando che la sottoscritta, non più "in servizio" presso quel CTP, era sostituita dal collega di cui sopra. A prescindere dalla modalità dell'informazione... non proprio deontologicamente perfetta... ho seri dubbi sulla correttezza dell'operato: mi risulta (e di questo le chiedo conferma) che l'utilizzazione, per quanto a domanda, non interrompa la continuità del servizio.

Sì.

Il corso di cui sopra è rivolto a docenti in ruolo, titolari c/o CTP o serali... quindi il collega supplente non potrebbe accedervi.

Non so di che corso si tratti.

L'altra collega iscritta, esclusa lo scorso anno perché in part time, è tuttora nella medesima situazione, prende il posto di una collega sfortunatamente in aspettativa per motivi di salute. L'imbarazzo è sia quello, evidentemente, di collidere con i colleghi, sicuramente interessati come me alla frequenza del corso, e sia quello di dover dar vita ad un contenzioso polemico con il mio ex D.S.(nel cui istituto non è improbabile io debba tornare il prossimo anno...). Ciò che è certo,comunque, è che desidero far valere i miei diritti, di cui vorrei però esser sicura.

Non ho capito davvero nulla. Quale sarebbe l'abuso commesso dal DS?

Spett.le redazione, se il Preside non mi autorizza ad assentarmi nei due giorni prima dell'esame (così come previsto dal Contratto Dec. Reg. che prevede fino a un massimo di tre giorni), che posso fare per tutelare il mio diritto leso? Lettera ai sindacati e al CSA? Protesta scritta? Lettera da un avvocato? Denuncia? Ci si può assentare lo stesso anche senza autorizzazione o in questa ipotesi si incorrerebbe in qualche abuso o inottemperanza. Grazie delle delucidazioni che mi fornirà.

Faccia valere le sue ragioni per iscritto. Se non ottiene alcun esito, si dia ammalato.

Egregio Signore, avrei bisogno di chiederLe un'informazione... Insegno al superiore e si sono tenute le elezioni per i rappresentanti degli studenti per il consiglio di istituto. Sono state presentate due liste con i rispettivi candidati. La lista n. 1 (con 4 candidati) ha avuto più voti della lista n. 2  (con 4 candidati). La commissione elettorale ha proclamato come vincitori il primo e il terzo  dei candidati più votati della lista n. 1 e il secondo e il quarto della lista n. 2. Quindi i quattro eletti fanno parte delle due liste (2+2). Mi chiedo... essendo stata la prima lista la più votata come mai ha lo stesso numero di eletti della seconda? Non dovrebbero essere di più i candidati della prima lista (ad esempio tre  della prima lista in quanto la più eletta e un candidato per la seconda lista - la meno votata)?????? E' giusto quanto deciso dalla commissione? Quale normativa bisogna seguire in questi casi?

Veda l'OM 215/91.

Gent.mo prof. Santoro, sono stata assunta in ruolo il primo settembre 2005. Sono al terzo mese di gravidanza e per alcuni problemi ho preso 20 giorni di malattia. Il ginecologo me ne ha prescritti altri 15. Questi ultimi conviene prenderli come malattia, o chiedere l'interdizione anticipata, in considerazione del fatto che dopo questi 15 giorni potrei anche tornare a lavoro per completere l'anno di prova?

Malattia, signora mia.

Che tipo di documenti vanno presentati per poter fare la domanda per il servizio civile? (patente, residenza o cosa.......)

Io ho fatto il militare, figliuolo.

Grazie.

Prego.

Ma insomma, l'introduzione dell'orologio marcatempo per la rilevazione dell'orario di entrata e di uscita dei docenti è legittimo oppure no?

Sì.

Sono una componente RSU e siccome il D.S. della mia scuola ha cominciato a prospettare questa eventualità, alla quale tutti noi docenti siamo contrari, vorrei sapere come stanno le cose, prima di intraprendere un'azione di protesta. Non sono riuscita a trovare, negli archivi-normativa del vostro sito, il D.M. prot. n. 1707/2004. Certa della Sua disponibilità e cortesia, porgo distinti saluti.

Non la so aiutare.

Gentile Pino sono un insegnante di Bergamo e vorrei sapere se iscrivendomi ad un master post-laurea dell'universita di Ferrara su "la comunicazione formativa on-line dei docenti" (1575 ore  - 63 crediti) potrò usufruire del permesso di 150 ore anche se detto corso è un'attività formativa multimediale a distanza?

Sì.

P.S. Le ore nelle quali mi collegherei sono certificabili!!!

Sì.

Può un docente di ruolo in AD04 effettuare le sei ore di gruppo sportivo?

Sì.

Gent.ma redazione, sono una docente a tempo indeterminato di scienze motorie e sportive in servizio nella scuola sec. di 1° grado con cattedra di 20 ore. Desidero cortesemente sapere: posso svolgere in qualità di consulente per i giochi sportivi studenteschi nella scuola primaria fino a sei ore di attività oltre l'orario cattedra?

No, visto che non possono essere superate le 24 ore settimanali di insegnamento.

Tale impegno è compatibile con quello di funzione strumentale?

Sì.

Può il dirigente scolastico negare la fruizione dei giorni di festività soppresse nel periodo fra il 1 settembre e l'inizio delle lezioni adducendo come motivo il fatto che nei giorni in cui sono stati richiesti sono previsti collegio dei docenti e riunione per materie?

Sì.

Domanda: i consigli di classe fatti nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni, rientrano nel calcolo delle 40 ore annuali per i consigli di classe?

Certo.

Egregio prof, la mia domanda è: il registro dei professore deve essere disponibile alla visione per i genitori dell'alunno nella sola parte riguardante l'alunno stesso?

E' un documento interno, per cui non va esibito, secondo me.

Salve! Sono un'insegnante inidonea per motivi di salute e da luglio 2005 lavoro presso una biblioteca scolastica. Il preside asserisce che il mio diretto superiore è il DSGA , per cui devo prendere ordini da lui, il quale pretende (e non uso a sproposito questo termine!) di farmi firmare la presenza a scuola nel registro degli ATA con doppia firma e doppio orario, in entrata e in uscita. Io, invece, continuo ad apporre la firma di sola presenza, essendo giuridicamente ancora un'insegnante e avendo un orario fisso che non prevede turni o recuperi. C'è una normativa (circolari o altro) che possa chiarirmi la questione e porre fine a questo sgradevole braccio di ferro?

La scuola gode di autonomia organizzativa, per quanto riguarda gli aspetti di rilevazione delle presenze e di utilizzazione del personale, che naturalmente devono avvenire nel rispetto del contratto nazionale di lavoro.

Inoltre, a scuola c'è un altro docente nelle mie stesse condizioni che non firma neanche la sola presenza e al quale non viene richiesto assolutamente nulla. La ringrazio di cuore per la sua competenza e pazienza.

Male, molto male.

Salve! Sig. Santoro, lavoro in un istituto superiore e quest'anno il mio sindacato mi ha designato e regolarmente accreditato presso la struttura scolastica come terminale sindacale con diritto di informazione e contrattazione, ora si verifica che con l'avvio dell'anno scolastico ci si accinge alla contrattazione integrativa d'istituto e siccome il D.S. non avendo gradita la mia nomina, nelle riunioni che si faranno per la contrattazione ha deciso di non invitarmi, apportando come scusa a suo favore che l'obbligo di invito e solo nei confronti delle segreterie provinciali. Come posso far valere i miei diritti?

Chieda l'intervento del suo sindacato.

E ancora il D.S. nella contrattazione d'istituto ha invitato anche il DSGA, vi chiedo può essere componente la delegazione trattante il DSGA?

No. Ma può essere invitato come esperto.

Gentilissimo collega, ho una patologia riconosciutami dipendente da causa di servizio, non ho mai fruito di benefici, ma sono andata sempre a scuola imbottita di farmaci antidolorifici, per non venir meno ai miei impegni didattici... Adesso però sono peggiorata e ho chiesto un periodo di malattia, le chiedo se quanto è scritto nel ccnl del 1995 art. 26 (richiamato nel ccnl della scuola del 2005 art. 20), ha avuto aggiornamenti per quanto riguarda il periodo di assenza retribuito e se la visita fiscale per la patologia in questione non va effettuata.

L'art. 20 non ha subito aggiornamenti, che io sappia.

Spettabile redazione, desidero ricevere alcuni chiarimenti normativi (riferimenti legislativi) riguardo alle “Funzioni strumentali” (che sul sito trovo come “funzioni obiettivo”); inoltre gradirei sapere se esiste una traccia o uno schema per presentare un progetto in vista dell’incarico per FS (in particolare sull’handicap).

C'è l'art. 30 del CCNL, e niente più.

Siamo tre ragazzi del liceo scientifico di Gela, volevamo chiederle se è giusto quando in classe si è meno della metà (12 su 30), che l'insegnante faccia effettuare ugualmente il compito in classe. Esiste una legge che può provare il contrario?

Naturalmente no. Ma il regolamento del vs. istituto o il POF non dice nulla a riguardo?

Desidererei sapere se un insegnante di scuola media può dichiarare la disponibilità ad incrementare il proprio orario in modo da poter lavorare su due classi parallele; faccio un esempio concreto: un insegnante di lettere che ha 313 ore annue su una classe, può chiedere ed ottenere di lavorare per altrettante ore su una classe parallela, raggiungendo così un monte ore annuale di 626 ore superiore quindi di 32 ore annuali rispetto a quello di 594 ore di cattedra? Ammesso che una richiesta in tal senso sia possibile, chi decide se accettarla o meno? Il dirigente o il collegio dei docenti?

L'orario degli insegnanti è settimanale, non annuale.

Gent.mo Pino Santoro, vorrei segnalare ai colleghi che insegnano lingua francese, spagnola e tedesca, che il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri di riforma del secondo ciclo contiene alcune modifiche (e sorprese) in particolare per ciò che riguarda la seconda lingua comunitaria, in particolare lascia perplessi il comma 2 dell'art. 10 del DL n.59 che cito testualmente: "Al fine di offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data facoltà, nella scuola secondaria di primo grado, alle famiglie che ne facciano richiesta, di utilizzare, per l'apprendimento della predetta lingua, anche il monte ore dedicato alla seconda lingua comunitaria. Tale scelta è effettuata al primo anno della scuola secondaria di primo grado e si intende confermata per l'intero corso della scuola secondaria di primo grado...". Le chiedo, per quanto possibile, utilizzando la sua rubrica di rendere più consapevoli i miei colleghi di 2a lingua di ciò che si sta operando a nostro danno.

Giro in rete.

Gentile Pino Santoro, desideravo sapere se l'assenza per malattia di un docente o del pers. ATA, può essere giustificata con un certificato medico rilasciato dal coniuge o dal fratello o da un parente. La ringrazio e spero mi risponda al più presto.

Sì.

Gentile Signor Santoro voglio ringraziarlo per il suo valido aiuto, prima di chiedergli se è legittimo che il D.S. affidi una supplenza per interdizione di parecchi mesi ad un insegnante comunale (legge 93) utilizzata nella scuola. Inoltre per coprire l'orario di servizio mancante ha emanato ordine di servizio ai docenti tutor delle classi di prestare ore in esubero nel pre-scuola e nel post-scuola (vigilanza) da recuperare nelle ore di tutorato. In base a suddetto ordine di servizio cosa rischiano i docenti? Come possono cautelarsi? La informo che la RSU d'istituto non funziona per tanti motivi, è una storia lunga correlata alla pessima persona del D.S.

Tutor? Non esistono tutor, che io sappia. Cos'è l'insegnante comunale? Scusi l'ignoranza, ma davvero non lo so.

GENTILE SIG. SANTORO, desidererei un'informazione in merito al seguente problema relativo alle RSU. Nel mio istituto due delle tre RSU hanno dato le dimissioni per motivi personali. Possono essere sostituite dal candidato della stessa sigla sindacale che ha ricevuto, al momento delle elezioni, le preferenze più numerose e che nell'elenco risulta seguire per il numero dei voti  le due RSU dimissionarie? Cioè: è prevista la surroga nel caso delle Rsu? Se sì limitatamente al Sindacato di appasrtenenza delle due Rsu o anche del Sindacato di cui fa parte la Rsu rimasta? O bisogna ripetere le elezioni?

Bisogna in questo caso ripetere le elezioni.

E se le dimissioni sono state date in prossimità della definizione del Programma Annuale, il contratto integrativo non ancora discusso e siglato con le due Rsu può essere discusso e firmato con la Rsu rimasta e con le OO.SS.?

Sì.

CHIEDO VOSTRO AUTOREVOLE PARERE IN MERITO AGLI INCARICHI SPECIFICI DEL PERSONALE ATA: UNA QUOTA DEL BUDGET PER I.S. DEGLI ASSISTENTI TECNCICI PUO' ESSERE DATA A FAVORE DI UN ASSISTENTE AMMINISTRATIVO (PER RADDOPPIARE IL SUO COMPENSO)?

Sì.

LO CHIEDO DAL MOMENTO CHE I FONDI SONO ASSEGNATI RELATIVAMENTE AD OGNI PROFILO PROFESSIONALE (ASSISTENTI AMMINISTRATIVI, ASSISTENTI TECNICI,COLLABORATORI S.) BENCHE' RIENTRANTI TUTTI NELLA MEDESIMA CATEGORIA DEGLI ATA. PUNTUALIZZO CHE SE FOSSE POSSIBILE DISTRARRE LA QUOTA DI UN I.S. DI UN ASSISTENTE TECNICO A FAVORE DI UN UN ASSISTENTE AMMINISTRATIVO SI ASSISTEREBBE AD UNO "SFORAMENTO" DEL RELATIVO BUDGET DI 1100 EURO, A DETRIMENTO DEL BUDGET DEGLI ASSISTENTI TECNICI (MENO 1100 EURO). PENSO CHE I FONDI NON UTILIZZATI PER I.S. DEGLI ASSISTENTI TECNICI DOVREBBERO RITORNARE NELL'ANNUALITA' FINANZIARIA SUCCESSIVA ALLO STESSO PROFILO PROFESSIONALE.

E' una stupidaggine.

Salve, vorrei sapere se per una neo-immessa in ruolo, che sta quindi svolgendo l'anno di formazione, le 150 ore di permessi studio retribuiti sono computabili nei 180 giorni di servizio.

No.

Mi rivolgo alla competente redazione di Edscuola per sottoporre il seguente quesito. Può un docente, in qualità di membro sia del Consiglio di Istituto che della Giunta Esecutiva per la componente docenti, chiedere al Dirigente Scolastico di prendere visione, ai sensi della legge 241/1990, di documenti relativi alla formazione del bilancio (quali fatture, mandati di pagamento a fornitori e dipendenti della scuola, estratti del conto corrente bancario, riversali di incasso) anche al di fuori delle scadenze procedurali previste dalla normativa (faccio riferimento all'approvazione del conto consuntivo da parte della Giunta e del Consiglio di Istituto)?

Sì.

Gli si potrebbe opporre l'esigenza di tutela della privacy per negargli l'accesso alla documentazione sopra indicata?

No.

E' una prerogativa esclusiva dei Revisori dei Conti prendere in esame detta documentazione? La motivazione di tale interesse alla gestione del bilancio scolastico risiede nella esigenza di conoscere le ragioni della insolvenza della scuola nei confronti di numerosi docenti ai quali non vengono corrisposte indennità ad essi spettanti, senza che vengano fornite motivazioni plausibili per giustificare tale stato di insolvenza. Si ringrazia per l'attenzione cheverrà dedicata alla presente richiesta e si formulano cordiali auguri di buon lavoro.

E allora lo si rappresenti nella richiesta di accesso.

Egregio Dott. Santoro, vorrei da Lei un parere circa la tariffa oraria da proporre. Mi è stato offerto un lavoro a progetto in una scuola (corsi serali per adulti) della durata di 20 ore per lezioni di informatica in laboratorio. Riprendo a lavorare  dopo alcuni anni di inattività (anche se mi sono tenuta sempre aggiornata circa la mia attività: sono dott.ssa in informatica) e sinceramente non so quanto chiedere come tariffa oraria. Mi dia un consiglio!

25 euro.

Sono un'insegnante di scuola elementare immessa in ruolo nel 1994. La segreteria, allora, mi ha riconosciuto solo il servizio prestato nella scuola statale. Negli anni 1984 e 85 ho lavorato quale incaricata di scuola materna presso la scuola comunale ove risiedo ma questi due anni non sono stati considerati come pre-ruolo: vorrei sapere se ciò è giusto. Quest'estate, sia ad agosto che a settembre, ho subito due interventi chirurgici essendo affetta da melanoma maligno e tutt'ora sto seguendo terapie e controlli. Vorrei sapere se per simili patologie è possibile usufruire di alcuni mesi di malattia e se potrò inoltrare domanda per usufruire della legge 104/92 e dei vantaggi che tale legge offrirebbe.

La risposta ad entrambe le domande è sì.

Sono un'insegnante di ruolo nella scuola dell'infanzia iscritta alla facoltà di Scienze dell'Educazione. Presso il mio Circolo Didattico sono cominciati alcuni corsi di aggiornamento che non vorrei seguire. Sono "costretta" a farlo, come sostiene il mio Dirigente o l'iscrizione all'Università mi esonera da quest'impegno?

No, non l'esonera.

Spett. le Redazione, gradirei conoscere i riferimenti normativo-contrattuali, funzionali a fruire dei benefici correlati alla frequenza di Master istituiti per effetto della Legge 115/2000: può la Scuola sostenere le spese previste dalle tasse universitarie, atteso che nella medesima l'interessato - in qualità di docente -  risulta responsabile del servizio per la comunicazione d'istituto? Si può far riferimento al contratto integrativo regionale, inerente alla formazione del personale docente e ata?

Si faccia, si faccia pure.

L'indennità di missione per il personale docente con incarico di accompagnatore durante i viaggi d'istruzione deve essere prelevato dal Fondo d'Istituto?

No.

Se no da dove?

Dal funzionamento.

Caro Prof. Santoro, ho da porLe un quesito per il quale Le chiedo risposta nel più breve tempo possibile. Il Collegio docenti del mio Istituto alberghiero ha deliberato, nella seduta di ottobre scorso che - a differenza che in passato - siano i singoli Consigli di classe a decidere circa la gestione delle attività di approfondimento pomeridiano (3 ore pomeridiane, extracurricolari, per le terze classi). Due consigli di classe non hanno deliberato alcuna attività di approfondimento, in quanto i singoli componenti del consiglio non sono disponibili. Avendolo saputo, io, docente dell'istituto ma non di quei due consigli di classe, ho presentato una proposta ufficiale ai due consigli di classe per offrire la mia disponibilità a fare le tre ore pomeridiane. I due consigli di classe hanno accolto con favore la proposta e verbalizzato l'accettazione. La dirigenza contesta ai due consigli di classe che le attività di approfondimento debbono essere svolti da docenti interni al consiglio di classe stesso. Può il Dirigente scolastico fare una tale contestazione, che ha creato subbuglio tra i docenti non disponibili nel pomeriggio? Può il consiglio di classe deliberare di rinviare la decisione (se può svolgere l'approfondimento anche un docente esterno al consiglio ma interno all'Istituto) al Collegio docenti, tra l'altro imminente?

Spetta al consiglio di classe programmare l'attività di approfondimento e al collegio deliberarla. Con quali vincoli per quanto riguarda gli obblighi di servizio dei docenti? Quelli previsti dal CCNL.

Gli insegnanti a tempo parziale possono assumere posti "manageriali" e retribuiti, come p.es. quello di un coordinatore e di un collaboratore del dirigente scolastico?? Mi pare assurdo chiedere al preside il permesso di lavorare "part-time", per mancanza di tempo, e dopo assumere due posti extra, retribuiti. Qui in Alto Adige, però, l'Ufficio scolastico sostiene che il Contratto nazionale, che vieta esplicitamente agli insegnanti part-time di assumere posti di coordinatori, non vale, il che non mi convince affatto.

Neanche a me. Veda il DPCM 117/89, per esempio.

Innanzitutto buongiorno e complimenti per il sito, sono il rappresentante della componente studentesca dell’ITIS G. Ferraris sito in Roma, con la presente vorrei chiederle, a titolo puramente personale, delucidazioni su un argomento che dall’ultimo mese a questa parte sta turbando profondamente la vita scolastica del nostro istituto; nel collegio docenti del primo settembre era stata approvata la riduzione delle ore di lezione a 50 minuti recuperando questi minuti persi con supplenze da parte dei professori che avevano quindi un orario base di 18+3 (ore di disposizione) ore di 50 minuti. Dopo un regolare avvio dell’anno scolastico con questi presupposti, il 15 ottobre il preside faceva uscire una circolare dove spiegava che, nonostante il collegio avesse approvato la riduzione dell’orario, non era possibile proseguirla in quanto non erano più presenti i termini di legge (praticamente diceva che i professori non possono recuperare con supplenze) e soprattutto mancava un progetto valido. Nonostante la legge parlasse chiaro e quindi, sembra, il preside fosse dalla parte della ragione, la scuola ha cominciato a fare uno sciopero di protesta contro questa decisione. Tale sciopero è andato avanti fino a quando il collegio docenti avvenuto in data 28 ottobre ha approvato all’unanimità nuovo progetto di riduzione che prevedeva, in sostanza, la riduzione della prima e dell’ultima ora di lezione di 10 minuti e i 20 minuti persi giornalmente venivano recuperati con uno sportello giornaliero ma NON OBBLIGATORIO per gli alunni stessi. Sabato passato questo progetto è stato discusso in consiglio d’istituto dove, però, è stato ritenuto illegale e quindi bocciato. Da questo consiglio sono però venute fuori altre problematiche: secondo il preside (non si trova riscontro in nessuna legge) i giorni in cui una parte (e sottolineo una parte e non tutta) della scuola faceva sciopero non sono da considerare giorni di lezione e quindi non possono essere calcolati nei 200 giorni previsti per legge di conseguenza sono state bocciate tutte le attività che andavano ad usare questi giorni in più: gite d’istruzione ma soprattutto assemblee studentesche mensili creando una situazione di ancora di più disagio all’interno di una scuola già travagliata da altri problemi (struttura inadeguata, classi che si alternano fra 2 sedi ecc.). Alla luce di questi fatti le domande che io porgo a nome della scuola che rappresento, quindi, sono le seguenti:
1) È legittimo dichiarare i progetti di riduzione orario già approvati in collegio docenti ILLEGALI?
2) Quand’è che un giorno in cui la scuola è regolarmente aperta non può essere considerato giorno DIDATTICO? E quindi non poter venire calcolato nel monte dei 200 obbligatori?
3) Quali sono le vie che permetterebbero una riduzione dell’orario così come avviene in quasi la totalità delle scuole di Roma con lo stesso indirizzo?
4) Chi è che stabilisce se il pendolarismo si può utilizzare come riduzione orario?
5) Tutti i problemi che affliggono la nostra scuola non possono essere considerati problemi ECCEZIONALI e di conseguenza permettere la riduzione dell’orario senza obbligo di recupero?

Ti consiglio la lettura dell'art. 26, comma 8 del CCNL della scuola.

Spett.le Educazione&Scuola, siamo un gruppo di docenti di scuola primaria. Ci rivolgiamo a voi per avere delucidazioni su una questione che sta creando non poche tensioni. Agli inizi di settembre, il dirigente, al suo primo anno nella nostra scuola in qualità di preside incaricato, ha dato delle direttive circa la progettazione delle UdA, ma, a metà ottobre, a seguito di un corso di aggiornamento tenuto da una esperta di metodologia per il secondo anno consecutivo, ha dato nuove disposizioni: ha chiesto verbalmente, tramite i suoi collaboratori, di progettare le unità di apprendimento su uno schema ideato dall'esperta in questione. Il corso di aggiornamento, facoltativo, è stato frequentato da un numero esiguo di docenti, pertanto non tutti hanno ritenuto opportuno adeguarsi a quello schema di cui non se ne comprendeva la necessità. Ciascun docente, per progettare al meglio la propria unità di apprendimento insieme alla equipe pedagogica delle classi in cui opera, ha riletto i documenti della riforma, ha cercato su varie riviste, su testi e siti internet, si è confrontato con i colleghi, ma questo evidentemente non è piaciuto al dirigente, che deve averlo visto come un gesto di insubordinazione. Di qui le domande:
1 - Può un dirigente imporre la sua volontà senza per altro prodigarsi per mettere i docenti in condizione di lavorare senza inutili ansie?

No.

2 - E' giustificata l'adozione obbligatoria di uno schema di progettazione proveniente da certe ideologie?

No.

3 - La riforma tiene ancora conto della libertà di insegnamento e quindi di progettazione?

No, essendo stata scritta anche da eredi del disciolto partito fascista.

4 - Se il sapere unitario è stato indicato nel PECUP è necessario ripeterlo nella progettazione dell'unità di apprendimento che si va ad elaborare di volta in volta?
5 - Il titolo dell'UDA deve essere una frase che inizia con un verbo all'infinito?
6 - L'obiettivo formativo deve essere necessariamente di questo tipo? "Data la scelta da parte di ciascun bambino di un grembiulino, dato il riconoscimento del grafema, essere capace di comporre parole bisillabe, essere capace di cambiare la posizione delle lettere per scoprire altre parole".

Lasciate perdere. Si tratta di vere e proprie stupidaggini.

Con l'occasione porgiamo i nostrisaluti e i nostri ringraziamenti per un vostro sicuro parere in merito.

Prego.

Egr. prof. Santoro, in qualità di docente a tempo indeterminato di scuola media superiore iscritta all'albo dei dottori commercialisti, vorrei sapere se il dottorato di ricerca vinto all'università vieta in qualche modo l'esercizio di attività professionale. Ho letto da qualche parte qualcosa che stabiliva ciò, ma non riesco infatti a trovare riferimenti legislativi in merito.

Sì, è così.

Gentile Santoro, sono un'insegnante di scuola superiore a T.I. e il mio orario è diviso tra ore in classi del mattino e ore serali di un corso SIRIO. Le ore del mattino sono di 50 minuti e quelle del serale di 45. I 5 minuti di differenza ce li fanno recuperare conteggiando 15 minuti anziché 5 ogni ora e vengono usati per le sostituzioni di colleghi assenti. Lo possono fare? Il mio orario è completo di 18 ore, ma per le sostituzioni il vicario prende sempre me, anche quando ci sono insegnanti a disposizione che devono completare l'orario in quanto non raggiungono le 18 ore. Ho già parlato più volte con il vicario, ma poiché gestisce le cose in  modo del tutto arbitrario, se ne frega. Quando le ore sono a pagamento da precedenza sempre ad alcuni colleghi accampando regole che valgono solo in certi casi e con alcuni, ma per le sostituzioni non pagate chiama sempre e comunque me. Il DS è inesistente. E' corretto farci recuperare i 5 minuti come fossero 15 dal momento che gli insegnanti del mattino non recuperano niente? Siamo tenuti a recuperare i 5 minuti o niente? Per le sostituzioni non dovrebbero essere utilizzati prima quelli che devono completare l'orario? C'è una normativa o almeno una consuetudine? Ti ringrazio in anticipo.

C'è l'art. 26, comma 8 del CCNL, esaustivo dell'argomento.

E' necessaria un'invalidita' totale per essere forniti di preferenza e riserva nella scuola pubblica oppure si possono sommare le "presunte", spuntano continuamente, dov'e' possibile reperire informazione grazieeee!

Le "presunte"? Che cavolo vuol dire?

Sono precario dal 1987/88 e di ruolo dal 2000 in pianoforte (Aj77 strumento musicale nella media di I grado) con decorrenza giuridica a.s. 2000/2001. Per motivi familiari volevo fermarmi un anno: intendo chiedere l'aspettativa. Volevo conoscere i termini, le modalità per ottenerla, gli svantaggi e sapere cosa devo fare.

Vedi l'art. 18 del CCNL.

Gentile dott. Santoro, sono stata assunta come docente di scuola secondaria a tempo indeterminato il 1 settembre 2004. Usufruendo di un assegno di ricerca all'università, già in vigore al momento dell'assunzione, ho richiesto ed ottenuto di essere messa in congedo per motivi di studio fino al 30 settembre 2006. A giugno 2006 dovrei entrare in maternità e perciò sospendere la fruizione dell'assegno. Quindi mi chiedo se sospendere l'assegno di ricerca mi riporterebbe sotto la scuola secondaria e se ciò possa comportare il pagamento dell'indennità di maternità da parte della scuola e non dell'università, con relativo slittamento del congedo per motivi di studio alla fine del congedo per maternità. Ovviamente il congedo per motivi di studio implica il fatto che non ho mai ricevuto né retribuzione né contributi dalla scuola, bensì solo dall'università. Sinceramente non ho idea di quale normativa consultare per capirci qualcosa in più, spero che lei abbia la possibilità di aiutarmi a chiarirmi le idee.

Perché dovrebbe sospendere la fruizione dell'assegno? E' forse incompatibile la sua maternità con l'impegno universitario? Mi pare una cosa ben strana.

Sono un assistente amministrativo e chiedo cortesemente una risposta ai seguenti quesiti: il ds può imporre al personale ata il recupero o le ferie per i giorni di chiusura scuola per le elezioni?

No.

E soprattutto, essendo la scuola composta da tre plessi di cui uno non sede di seggio, può chiudere quest'ultimo di modo che il personale delle altre sedi non possa recarsi a lavorare proprio in questo?

No.

Devo testimoniare in una causa, vorrei sapere se il giorno di permesso che devo prender viene tolto dai giorni che mi spettano in un anno o sono a parte. Grazie

A parte.

Spett. redazione, desidero sapere se l'affissione delle tabelle di pagamento (attività aggiuntive, incarichi specifici e funzioni strumentali, e incarichi su progetti ecc. ecc.) di tutto il personale della scuola può essere negata dal Dirigente Scolastico, dopo richiesta, per iscritto, inoltrata epressamente da uno o più di dipendenti dell'istituzione scolastica.

No. Non può.

Salve sig. Santoro, un parere sindacale. Parliamo di circolo didattico per la precisione di scuola primaria, in riferimento all'art. 26 del ccnl 2002/05 "attività di insegnamento" comma 5, riguardante le compresenze, è giusto che le ore eccedenti l'attività frontale siano spalmate dal docente interessato in altre classi dove le compresenze non ci sono prima ancora che nella classe di titolarità? E quindi non può attivarsi per il "recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni con ritardo nei processi di apprendimento". Da premettere che il collegio dei docenti non si è espresso in merito. O fa parte anche questo di contrattazione integrativa? Grazie anticipatamente se vorrà rispondere al mio quesito.

Deve essere il collegio ad approvare l'utilizzo di queste quote orario.

Caro prof. Santoro, in caso di decadenza della RSU di istituto (nel caso in cui due su tre dei suoi componenti abbiano dato le dimissioni o siano decaduti per altri motivi) nel corso del triennio, a chi compete invitare le organizzazioni sindacali rappresentative ad indire nuovamente le elezioni, considerato che la RSU è uno dei soggetti necessari alla contrattazione integrativa?

Al dirigente.

Gent.ma redazione, vorrei porre un quesito. Se un insegnante di sostegno, con incarico a tempo determinato fino al 30 giugno 2005, può svolgere l'incarico e far parte del comitato di valutazione dei docenti. Da precisare che lo scorso anno è stato eletto e l'incarico è stato svolto regolarmente (anche se non è stato valutato nessuno). Quest'anno in corso è stato di nuovo eletto (anche come primo degli eletti) regolarmente dal collegio dei docenti, ma successivamente qualcuno ha sollevato seriamente il problema. Se può farlo, oppure no, mi potete indicare i riferimenti normativi?

Veda l'art. 11 del d. l.vo 297/94.

Sono proprio stanca ...chiedo aiuto! sono una cs a t.d. con i seguenti servizi: dal 06/09/2000 al 31/08/2001; dal 20/09/2001 al 31/08/2002; dal 01/09/2002 al 31/08/2003; dal 01/09/2003 al 31/08/2004 - ho preso aspettativa per coniuge all'estero dal 22/09/2003 al 19/07/2004; dal 01/09/2004 al 31/08/2005 gli ultimi 3 annuali fatti nella stessa scuola. Ho scoperto recentemente che mi hanno computato nell'a.s. 2004/2005 solo 30 giorni di ferie + 4 festivita' soppresse, in quanto,secondo loro il periodo di aspettativa mi ha cancellato i servizi precedenti (compresi i 2 mesi dell'a.s. 2003/2004) che mi davano diritto ai 32 giorni di ferie + 4 festivita' soppresse!!! Mi sono letta gli art. 18 (compreso gli art 69 -70 del testo unico) e art.19 del contratto, e l'interpretazione mi sembra ovvia e logica ...ma sembra solo per me. Questa per me è una questione di principio, mi sono stufata delle segretarie "SO TUTTO IO". Scusi per lo sfogo. Grazie per qualsiasi consiglio mi potra' dare.

Faccia ricorso.

Gentile Prof. Santoro, è possibile che il Dirigente Scolastico faccia parte del Consiglio di Amministrazione della Banca dove la scuola ha aperto un conto corrente?

No.

Gentile Edscuola, desidererei sapere, cortesemente, se si può rifiutare l'incarico di tutor imposto dal Preside.

Assolutamente sì.

Riguardo al "congedo parentale" chi sono i parenti di secondo grado??

Non rispondo a queste domande. Torni a scuola.

Egregio Sig. Santoro, non trovando alcun riferimento normativo mi rivolgo a Lei per sottoporre quanto segue: un genitore può partecipare come auditore alle riunione del consglio dell'istituto?

Sì.

Tale presenza è prevista normativamente?

Sì.

Oppure il Presidente può o meno accettare la presenza del genitore interessato?

Le sedute sono aperte al pubblico.

Sono una insegnante dichiarata temporaneamente inidonea all’insegnamento e utilizzata in altri compiti con le mansioni di “attività di supporti didattici ed educativi”. Per la mia esperienza pluriennale di collaboratore del Dirigente e funzione strumentale, mi è stata affidata l’attuazione di un progetto: “Il counselor scolastico documentalista” destinato ai colleghi, agli alunni ed ai loro genitori. Con una comunicazione di servizio, con cui mi vengono indicati dettagliatamente compiti e funzioni, il Dirigente scolastico ha fissato in modo rigido l’orario di servizio in 6 ore giornaliere antimeridiane (8-14) con l’obbligo di prestare servizio nelle ore pomeridiane (ovviamente straordinario, non retribuito, dato che già di mattina ho prestato le mie 6 ore)  per partecipare agli incontri  periodici con i consigli di classe, interclasse, intersezione, collegio dei docenti nonché con i genitori e gli operatori psicopedagogici dell’ASL. Questi incontri sono previsti dal progetto. Il Dirigente scolastico giustifica tale obbligo richiamando la contrattazione integrativa d’istituto con la quale si è convenuto, per il personale ATA, il recupero, durantel’anno scolastico, dei giorni pre-festivi e sabati del periodo estivo in cui la scuola è chiusa. Con tale comunicazione di servizio, mi si ordina anche, nel periodo di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie, pasquali, estive, ecc.), di prestare servizio presso la segreteria. Premettendo che conservo il ruolo e lo stato giuridico di docente e che svolgo una attività, che non è di insegnamento, ma che è assimilabile a quella dei docenti, CHIEDO:         
1. può, il Dirigente Scolastico, applicare alla organizzazione del mio lavoro il contratto d’istituto riferito agli ATA?

No.

2. può utilizzarmi in attività di segreteria, tenuto conto che nel mio contratto individuale si parla solo di “supporto didattico ed educativo”?

Il supporto consta anche di compito amministrativi, a ben vedere.

3. può pretendere che svolga un servizio di mattina e pomeriggio che potrebbe risultare notevolmente superiore alle 36 ore settimanali?

No. Oltre le 36 naturalmente no.

Infine: non essendo stata dichiarata fuori ruolo, perchè inidonea all'insegnamento solo temporaneamente, posso essere incaricata a svolgere una funzione strumentale?

Dipende dalle decisioni del collegio. Da un punto di vista contrattuale, secondo me, nulla osta.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
Home Page
Altre FAQ


LE FastCounter