FAQ/64
Domande e Risposte sulla
RSU
Carissimo Prof. Santoro ho ancora un quesito da
porle: sono un'insegnante precaria, mi è stato riferito
in segreteria scolastica dove presto servizio attualmente che esiste
il FONDO ESPERO. Secondo le previsioni dovrei andare in pensione nel
2041 con 500 mensili e 35 anni di contributi. Ho iniziato a
lavorare nel '98 con 9 mesi annui fino ad oggi. Secondo lei dopo 35
anni di contributi è possibile prendere una pensione
così misera? Se è cosi la realtà cosa mi
consiglia a proposito del fondo espero?
Aderisca.
Salve. Gradirei sapere quali sono gli articoli o
dove si trovano le indicazioni che specificano quali sono le mansioni
appunto "specifiche" dell'assistente tecnico area ar02,
poichè l'ass.tec. è trattato in maniera generica in
tutti i suoi profili sul contratto e nemmeno gli rsu d'istituto non
sanno dove andare a pescare queste informazioni.
Grazie.
Basta prendere visione del piano delle
attività predisposto dal DSGA.
Sono un assistente tecnico in servizio presso un
istituto superiore che ha due sedi. Quella centrale è in
centro città, quella distaccata è in un quartiere
periferico. Vorrei sapere se ho diritto ad essere assegnato ad
un'unica sede, oppure posso essere comandato di servizio
alternativamente in ambo le sedi, nei giorni stabiliti
discrezionalmente dal Dirigente Scolastico?
La seconda che hai detto.
E' STATA RIVOLTO QUESTO QUESITO AL DIRIGENTE
SCOLASTICO DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO "C. Piaggia" DI
CAPANNORI (LUCCA): "Una famiglia di origine italiana residente
in Australia con due bambine verrà in Europa nel mese di
maggio p.v. I genitori avrebbero piacere di far frequentare una delle
nostre scuole elementari per tre settimane. Chiedono se
possibile". La nostra dirigente vorrebbe sapere se cosa
possibile e la relativa normativa.
Certo che è possibile. La vs. dirigente sa
che la scuola gode di autonomia amministrativa?
Gent.mo Pino, ricorro ancora alla sua eclettica
preparazione... per uscire da un imbarazzo e da un dubbio. Sono
titolare da 5 anni in un CTP di Roma. Lo scorso a.s., a seguito di un
progetto di formazione del MIUR, per docenti dei CTP e delle
Secondarie di II grado serali, ero stata individuata dal mio D.S come
una dei 2 docenti destinatari del corso (tuttora non avviato). Per
esigenze familiari (usufruisco della L. 104, anche se so che
nell'ambito del Comune non dà alcuna priorità) ho
chiesto, per l'a.s. in corso, l'utilizzazione in un altro CTP a me
più vicino e l'ho ottenuta. Sul mio posto di titolarità
è stato nominato un collega (non di ruolo) con incarico da
altra provincia. Ieri, per via telefonica, la segreteria del CTP di
titolarità mi ha letto (per conoscenza) una comunicazione del
D.S. al MIUR in cui rettificava i nominativi dei docenti
precedentemente segnalati, dichiarando che la sottoscritta, non
più "in servizio" presso quel CTP, era sostituita
dal collega di cui sopra. A prescindere dalla modalità
dell'informazione... non proprio deontologicamente perfetta... ho
seri dubbi sulla correttezza dell'operato: mi risulta (e di questo le
chiedo conferma) che l'utilizzazione, per quanto a domanda, non
interrompa la continuità del servizio.
Sì.
Il corso di cui sopra è rivolto a docenti
in ruolo, titolari c/o CTP o serali... quindi il collega supplente
non potrebbe accedervi.
Non so di che corso si tratti.
L'altra collega iscritta, esclusa lo scorso anno
perché in part time, è tuttora nella medesima
situazione, prende il posto di una collega sfortunatamente in
aspettativa per motivi di salute. L'imbarazzo è sia quello,
evidentemente, di collidere con i colleghi, sicuramente interessati
come me alla frequenza del corso, e sia quello di dover dar vita ad
un contenzioso polemico con il mio ex D.S.(nel cui istituto non
è improbabile io debba tornare il prossimo anno...).
Ciò che è certo,comunque, è che desidero far
valere i miei diritti, di cui vorrei però esser
sicura.
Non ho capito davvero nulla. Quale sarebbe l'abuso
commesso dal DS?
Spett.le redazione, se il Preside non mi
autorizza ad assentarmi nei due giorni prima dell'esame (così
come previsto dal Contratto Dec. Reg. che prevede fino a un massimo
di tre giorni), che posso fare per tutelare il mio diritto leso?
Lettera ai sindacati e al CSA? Protesta scritta? Lettera da un
avvocato? Denuncia? Ci si può assentare lo stesso anche senza
autorizzazione o in questa ipotesi si incorrerebbe in qualche abuso o
inottemperanza. Grazie delle delucidazioni che mi
fornirà.
Faccia valere le sue ragioni per iscritto. Se non
ottiene alcun esito, si dia ammalato.
Egregio Signore, avrei bisogno di chiederLe
un'informazione... Insegno al superiore e si sono tenute le elezioni
per i rappresentanti degli studenti per il consiglio di istituto.
Sono state presentate due liste con i rispettivi candidati. La lista
n. 1 (con 4 candidati) ha avuto più voti della lista n.
2 (con 4 candidati). La commissione elettorale ha proclamato
come vincitori il primo e il terzo dei candidati più
votati della lista n. 1 e il secondo e il quarto della lista n. 2.
Quindi i quattro eletti fanno parte delle due liste (2+2). Mi
chiedo... essendo stata la prima lista la più votata come mai
ha lo stesso numero di eletti della seconda? Non dovrebbero essere di
più i candidati della prima lista (ad esempio tre della
prima lista in quanto la più eletta e un candidato per la
seconda lista - la meno votata)?????? E' giusto quanto deciso dalla
commissione? Quale normativa bisogna seguire in questi
casi?
Veda l'OM
215/91.
Gent.mo prof. Santoro, sono stata assunta in
ruolo il primo settembre 2005. Sono al terzo mese di gravidanza e per
alcuni problemi ho preso 20 giorni di malattia. Il ginecologo me ne
ha prescritti altri 15. Questi ultimi conviene prenderli come
malattia, o chiedere l'interdizione anticipata, in considerazione del
fatto che dopo questi 15 giorni potrei anche tornare a lavoro per
completere l'anno di prova?
Malattia, signora mia.
Che tipo di documenti vanno presentati per poter
fare la domanda per il servizio civile? (patente, residenza o
cosa.......)
Io ho fatto il militare,
figliuolo.
Grazie.
Prego.
Ma insomma, l'introduzione dell'orologio
marcatempo per la rilevazione dell'orario di entrata e di uscita dei
docenti è legittimo oppure no?
Sì.
Sono una componente RSU e siccome il D.S. della
mia scuola ha cominciato a prospettare questa eventualità,
alla quale tutti noi docenti siamo contrari, vorrei sapere come
stanno le cose, prima di intraprendere un'azione di protesta. Non
sono riuscita a trovare, negli archivi-normativa del vostro sito, il
D.M. prot. n. 1707/2004. Certa della Sua disponibilità e
cortesia, porgo distinti saluti.
Non la so aiutare.
Gentile Pino sono un insegnante di Bergamo e
vorrei sapere se iscrivendomi ad un master post-laurea
dell'universita di Ferrara su "la comunicazione
formativa on-line dei docenti" (1575 ore - 63
crediti) potrò usufruire del permesso di 150 ore anche se
detto corso è un'attività formativa multimediale a
distanza?
Sì.
P.S. Le ore nelle quali mi collegherei sono
certificabili!!!
Sì.
Può un docente di ruolo in AD04 effettuare
le sei ore di gruppo sportivo?
Sì.
Gent.ma redazione, sono una docente a tempo
indeterminato di scienze motorie e sportive in servizio nella scuola
sec. di 1° grado con cattedra di 20 ore. Desidero cortesemente
sapere: posso svolgere in qualità di consulente per i giochi
sportivi studenteschi nella scuola primaria fino a sei ore di
attività oltre l'orario cattedra?
No, visto che non possono essere superate le 24 ore
settimanali di insegnamento.
Tale impegno è compatibile con quello di
funzione strumentale?
Sì.
Può il dirigente scolastico negare la
fruizione dei giorni di festività soppresse nel periodo fra il
1 settembre e l'inizio delle lezioni adducendo come motivo il fatto
che nei giorni in cui sono stati richiesti sono previsti collegio dei
docenti e riunione per materie?
Sì.
Domanda: i consigli di classe fatti nel mese di
settembre, prima dell'inizio delle lezioni, rientrano nel calcolo
delle 40 ore annuali per i consigli di classe?
Certo.
Egregio prof, la mia domanda è: il
registro dei professore deve essere disponibile alla visione per i
genitori dell'alunno nella sola parte riguardante l'alunno
stesso?
E' un documento interno, per cui non va esibito,
secondo me.
Salve! Sono un'insegnante inidonea per motivi di
salute e da luglio 2005 lavoro presso una biblioteca scolastica. Il
preside asserisce che il mio diretto superiore è il DSGA , per
cui devo prendere ordini da lui, il quale pretende (e non uso a
sproposito questo termine!) di farmi firmare la presenza a scuola nel
registro degli ATA con doppia firma e doppio orario, in entrata e in
uscita. Io, invece, continuo ad apporre la firma di sola presenza,
essendo giuridicamente ancora un'insegnante e avendo un orario fisso
che non prevede turni o recuperi. C'è una normativa (circolari
o altro) che possa chiarirmi la questione e porre fine a questo
sgradevole braccio di ferro?
La scuola gode di autonomia organizzativa, per
quanto riguarda gli aspetti di rilevazione delle presenze e di
utilizzazione del personale, che naturalmente devono avvenire nel
rispetto del contratto nazionale di lavoro.
Inoltre, a scuola c'è un altro docente
nelle mie stesse condizioni che non firma neanche la sola presenza e
al quale non viene richiesto assolutamente nulla. La ringrazio di
cuore per la sua competenza e pazienza.
Male, molto male.
Salve! Sig. Santoro, lavoro in un istituto
superiore e quest'anno il mio sindacato mi ha designato e
regolarmente accreditato presso la struttura scolastica come
terminale sindacale con diritto di informazione e contrattazione, ora
si verifica che con l'avvio dell'anno scolastico ci si accinge alla
contrattazione integrativa d'istituto e siccome il D.S. non
avendo gradita la mia nomina, nelle riunioni che si faranno per
la contrattazione ha deciso di non invitarmi, apportando come
scusa a suo favore che l'obbligo di invito e solo nei confronti
delle segreterie provinciali. Come posso far valere i miei
diritti?
Chieda l'intervento del suo
sindacato.
E ancora il D.S. nella contrattazione d'istituto
ha invitato anche il DSGA, vi chiedo può essere componente la
delegazione trattante il DSGA?
No. Ma può essere invitato come
esperto.
Gentilissimo collega, ho una patologia
riconosciutami dipendente da causa di servizio, non ho mai fruito di
benefici, ma sono andata sempre a scuola imbottita di farmaci
antidolorifici, per non venir meno ai miei impegni didattici...
Adesso però sono peggiorata e ho chiesto un periodo di
malattia, le chiedo se quanto è scritto nel ccnl del 1995 art.
26 (richiamato nel ccnl della scuola del 2005 art. 20), ha avuto
aggiornamenti per quanto riguarda il periodo di assenza retribuito e
se la visita fiscale per la patologia in questione non va
effettuata.
L'art. 20 non ha subito aggiornamenti, che io
sappia.
Spettabile redazione, desidero ricevere alcuni
chiarimenti normativi (riferimenti legislativi) riguardo alle
Funzioni strumentali (che sul sito trovo come
funzioni obiettivo); inoltre gradirei sapere se esiste
una traccia o uno schema per presentare un progetto in vista
dellincarico per FS (in particolare
sullhandicap).
C'è l'art.
30 del CCNL, e niente più.
Siamo tre ragazzi del liceo scientifico di Gela,
volevamo chiederle se è giusto quando in classe si è
meno della metà (12 su 30), che l'insegnante faccia effettuare
ugualmente il compito in classe. Esiste una legge che può
provare il contrario?
Naturalmente no. Ma il regolamento del vs. istituto
o il POF non dice nulla a riguardo?
Desidererei sapere se un insegnante di
scuola media può dichiarare la disponibilità ad
incrementare il proprio orario in modo da poter lavorare su due
classi parallele; faccio un esempio concreto: un insegnante di
lettere che ha 313 ore annue su una classe, può chiedere ed
ottenere di lavorare per altrettante ore su una classe parallela,
raggiungendo così un monte ore annuale di 626 ore superiore
quindi di 32 ore annuali rispetto a quello di 594 ore di cattedra?
Ammesso che una richiesta in tal senso sia possibile, chi decide se
accettarla o meno? Il dirigente o il collegio dei
docenti?
L'orario degli insegnanti è settimanale, non
annuale.
Gent.mo Pino Santoro, vorrei segnalare ai
colleghi che insegnano lingua francese, spagnola e tedesca, che il
decreto approvato dal Consiglio dei Ministri di riforma del secondo
ciclo contiene alcune modifiche (e sorprese) in particolare per
ciò che riguarda la seconda lingua comunitaria, in particolare
lascia perplessi il comma 2 dell'art. 10 del DL n.59 che cito
testualmente: "Al fine di offrire agli studenti
l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della
lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data
facoltà, nella scuola secondaria di primo grado, alle famiglie
che ne facciano richiesta, di utilizzare, per l'apprendimento della
predetta lingua, anche il monte ore dedicato alla seconda lingua
comunitaria. Tale scelta è effettuata al primo anno della
scuola secondaria di primo grado e si intende confermata per l'intero
corso della scuola secondaria di primo grado...". Le chiedo, per
quanto possibile, utilizzando la sua rubrica di rendere più
consapevoli i miei colleghi di 2a lingua di ciò che si sta
operando a nostro danno.
Giro in rete.
Gentile Pino Santoro, desideravo sapere se
l'assenza per malattia di un docente o del pers. ATA, può
essere giustificata con un certificato medico rilasciato dal coniuge
o dal fratello o da un parente. La ringrazio e spero mi risponda al
più presto.
Sì.
Gentile Signor Santoro voglio ringraziarlo per il
suo valido aiuto, prima di chiedergli se è legittimo che
il D.S. affidi una supplenza per interdizione di parecchi mesi ad un
insegnante comunale (legge 93) utilizzata nella scuola. Inoltre per
coprire l'orario di servizio mancante ha emanato ordine di servizio
ai docenti tutor delle classi di prestare ore in esubero nel
pre-scuola e nel post-scuola (vigilanza) da recuperare nelle ore di
tutorato. In base a suddetto ordine di servizio cosa rischiano i
docenti? Come possono cautelarsi? La informo che la RSU d'istituto
non funziona per tanti motivi, è una storia lunga correlata
alla pessima persona del D.S.
Tutor? Non esistono tutor, che io sappia.
Cos'è l'insegnante comunale? Scusi l'ignoranza, ma davvero non
lo so.
GENTILE SIG. SANTORO, desidererei un'informazione
in merito al seguente problema relativo alle RSU. Nel mio istituto
due delle tre RSU hanno dato le dimissioni per motivi personali.
Possono essere sostituite dal candidato della stessa sigla
sindacale che ha ricevuto, al momento delle elezioni, le
preferenze più numerose e che nell'elenco risulta seguire
per il numero dei voti le due RSU dimissionarie?
Cioè: è prevista la surroga nel caso delle Rsu? Se
sì limitatamente al Sindacato di appasrtenenza delle due Rsu o
anche del Sindacato di cui fa parte la Rsu rimasta? O bisogna
ripetere le elezioni?
Bisogna in questo caso ripetere le
elezioni.
E se le dimissioni sono state date in
prossimità della definizione del Programma Annuale, il
contratto integrativo non ancora discusso e siglato con le due Rsu
può essere discusso e firmato con la Rsu rimasta e con le
OO.SS.?
Sì.
CHIEDO VOSTRO AUTOREVOLE PARERE IN MERITO AGLI
INCARICHI SPECIFICI DEL PERSONALE ATA: UNA QUOTA DEL BUDGET
PER I.S. DEGLI ASSISTENTI TECNCICI PUO' ESSERE DATA A
FAVORE DI UN ASSISTENTE AMMINISTRATIVO (PER RADDOPPIARE IL SUO
COMPENSO)?
Sì.
LO CHIEDO DAL MOMENTO CHE I FONDI SONO ASSEGNATI
RELATIVAMENTE AD OGNI PROFILO PROFESSIONALE (ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI, ASSISTENTI TECNICI,COLLABORATORI S.) BENCHE'
RIENTRANTI TUTTI NELLA MEDESIMA CATEGORIA DEGLI ATA. PUNTUALIZZO CHE
SE FOSSE POSSIBILE DISTRARRE LA QUOTA DI UN I.S. DI UN
ASSISTENTE TECNICO A FAVORE DI UN UN
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO SI ASSISTEREBBE AD UNO
"SFORAMENTO" DEL RELATIVO BUDGET DI 1100 EURO, A DETRIMENTO
DEL BUDGET DEGLI ASSISTENTI TECNICI (MENO 1100 EURO). PENSO CHE I
FONDI NON UTILIZZATI PER I.S. DEGLI ASSISTENTI TECNICI DOVREBBERO
RITORNARE NELL'ANNUALITA' FINANZIARIA SUCCESSIVA ALLO STESSO PROFILO
PROFESSIONALE.
E' una stupidaggine.
Salve, vorrei sapere se per una neo-immessa in
ruolo, che sta quindi svolgendo l'anno di formazione, le 150 ore di
permessi studio retribuiti sono computabili nei 180 giorni di
servizio.
No.
Mi rivolgo alla competente redazione di Edscuola
per sottoporre il seguente quesito. Può un docente, in
qualità di membro sia del Consiglio di Istituto che della
Giunta Esecutiva per la componente docenti, chiedere al Dirigente
Scolastico di prendere visione, ai sensi della legge 241/1990, di
documenti relativi alla formazione del bilancio (quali fatture,
mandati di pagamento a fornitori e dipendenti della scuola, estratti
del conto corrente bancario, riversali di incasso) anche al di fuori
delle scadenze procedurali previste dalla normativa (faccio
riferimento all'approvazione del conto consuntivo da parte della
Giunta e del Consiglio di Istituto)?
Sì.
Gli si potrebbe opporre l'esigenza di tutela
della privacy per negargli l'accesso alla documentazione sopra
indicata?
No.
E' una prerogativa esclusiva dei Revisori dei
Conti prendere in esame detta documentazione? La motivazione di tale
interesse alla gestione del bilancio scolastico risiede nella
esigenza di conoscere le ragioni della insolvenza della scuola nei
confronti di numerosi docenti ai quali non vengono corrisposte
indennità ad essi spettanti, senza che vengano fornite
motivazioni plausibili per giustificare tale stato di insolvenza. Si
ringrazia per l'attenzione cheverrà dedicata alla presente
richiesta e si formulano cordiali auguri di buon
lavoro.
E allora lo si rappresenti nella richiesta di
accesso.
Egregio Dott. Santoro, vorrei da Lei un parere
circa la tariffa oraria da proporre. Mi è stato offerto un
lavoro a progetto in una scuola (corsi serali per adulti) della
durata di 20 ore per lezioni di informatica in laboratorio. Riprendo
a lavorare dopo alcuni anni di inattività (anche se mi
sono tenuta sempre aggiornata circa la mia attività: sono
dott.ssa in informatica) e sinceramente non so quanto chiedere come
tariffa oraria. Mi dia un consiglio!
25 euro.
Sono un'insegnante di scuola elementare immessa
in ruolo nel 1994. La segreteria, allora, mi ha riconosciuto solo il
servizio prestato nella scuola statale. Negli anni 1984 e 85 ho
lavorato quale incaricata di scuola materna presso la scuola comunale
ove risiedo ma questi due anni non sono stati considerati come
pre-ruolo: vorrei sapere se ciò è giusto. Quest'estate,
sia ad agosto che a settembre, ho subito due interventi chirurgici
essendo affetta da melanoma maligno e tutt'ora sto seguendo terapie e
controlli. Vorrei sapere se per simili patologie è possibile
usufruire di alcuni mesi di malattia e se potrò inoltrare
domanda per usufruire della legge 104/92 e dei vantaggi che tale
legge offrirebbe.
La risposta ad entrambe le domande è
sì.
Sono un'insegnante di ruolo nella scuola
dell'infanzia iscritta alla facoltà di Scienze
dell'Educazione. Presso il mio Circolo Didattico sono cominciati
alcuni corsi di aggiornamento che non vorrei seguire. Sono
"costretta" a farlo, come sostiene il mio Dirigente o
l'iscrizione all'Università mi esonera da
quest'impegno?
No, non l'esonera.
Spett. le Redazione, gradirei conoscere i
riferimenti normativo-contrattuali, funzionali a fruire dei benefici
correlati alla frequenza di Master istituiti per effetto della Legge
115/2000: può la Scuola sostenere le spese previste dalle
tasse universitarie, atteso che nella medesima l'interessato - in
qualità di docente - risulta responsabile del servizio
per la comunicazione d'istituto? Si può far riferimento al
contratto integrativo regionale, inerente alla formazione del
personale docente e ata?
Si faccia, si faccia pure.
L'indennità di missione per il personale
docente con incarico di accompagnatore durante i viaggi d'istruzione
deve essere prelevato dal Fondo d'Istituto?
No.
Se no da dove?
Dal funzionamento.
Caro Prof. Santoro, ho da porLe un quesito per il
quale Le chiedo risposta nel più breve tempo possibile. Il
Collegio docenti del mio Istituto alberghiero ha deliberato, nella
seduta di ottobre scorso che - a differenza che in passato - siano i
singoli Consigli di classe a decidere circa la gestione delle
attività di approfondimento pomeridiano (3 ore pomeridiane,
extracurricolari, per le terze classi). Due consigli di classe non
hanno deliberato alcuna attività di approfondimento, in quanto
i singoli componenti del consiglio non sono disponibili. Avendolo
saputo, io, docente dell'istituto ma non di quei due consigli di
classe, ho presentato una proposta ufficiale ai due consigli di
classe per offrire la mia disponibilità a fare le tre ore
pomeridiane. I due consigli di classe hanno accolto con favore la
proposta e verbalizzato l'accettazione. La dirigenza contesta ai due
consigli di classe che le attività di approfondimento debbono
essere svolti da docenti interni al consiglio di classe stesso.
Può il Dirigente scolastico fare una tale contestazione, che
ha creato subbuglio tra i docenti non disponibili nel pomeriggio?
Può il consiglio di classe deliberare di rinviare la decisione
(se può svolgere l'approfondimento anche un docente esterno al
consiglio ma interno all'Istituto) al Collegio docenti, tra l'altro
imminente?
Spetta al consiglio di classe programmare
l'attività di approfondimento e al collegio deliberarla. Con
quali vincoli per quanto riguarda gli obblighi di servizio dei
docenti? Quelli previsti dal CCNL.
Gli insegnanti a tempo parziale possono assumere
posti "manageriali" e retribuiti, come p.es. quello di un
coordinatore e di un collaboratore del dirigente scolastico?? Mi pare
assurdo chiedere al preside il permesso di lavorare
"part-time", per mancanza di tempo, e dopo assumere due
posti extra, retribuiti. Qui in Alto Adige, però, l'Ufficio
scolastico sostiene che il Contratto nazionale, che vieta
esplicitamente agli insegnanti part-time di assumere posti di
coordinatori, non vale, il che non mi convince
affatto.
Neanche a me. Veda il DPCM 117/89, per
esempio.
Innanzitutto buongiorno e complimenti per il
sito, sono il rappresentante della componente studentesca
dellITIS G. Ferraris sito in Roma, con la presente vorrei
chiederle, a titolo puramente personale, delucidazioni su un
argomento che dallultimo mese a questa parte sta turbando
profondamente la vita scolastica del nostro istituto; nel collegio
docenti del primo settembre era stata approvata la riduzione delle
ore di lezione a 50 minuti recuperando questi minuti persi con
supplenze da parte dei professori che avevano quindi un orario base
di 18+3 (ore di disposizione) ore di 50 minuti. Dopo un regolare
avvio dellanno scolastico con questi presupposti, il 15 ottobre
il preside faceva uscire una circolare dove spiegava che, nonostante
il collegio avesse approvato la riduzione dellorario, non era
possibile proseguirla in quanto non erano più presenti i
termini di legge (praticamente diceva che i professori non possono
recuperare con supplenze) e soprattutto mancava un progetto valido.
Nonostante la legge parlasse chiaro e quindi, sembra, il preside
fosse dalla parte della ragione, la scuola ha cominciato a fare uno
sciopero di protesta contro questa decisione. Tale sciopero è
andato avanti fino a quando il collegio docenti avvenuto in data 28
ottobre ha approvato allunanimità nuovo progetto di
riduzione che prevedeva, in sostanza, la riduzione della prima e
dellultima ora di lezione di 10 minuti e i 20 minuti persi
giornalmente venivano recuperati con uno sportello giornaliero ma NON
OBBLIGATORIO per gli alunni stessi. Sabato passato questo progetto
è stato discusso in consiglio distituto dove,
però, è stato ritenuto illegale e quindi bocciato. Da
questo consiglio sono però venute fuori altre problematiche:
secondo il preside (non si trova riscontro in nessuna legge) i giorni
in cui una parte (e sottolineo una parte e non tutta) della scuola
faceva sciopero non sono da considerare giorni di lezione e quindi
non possono essere calcolati nei 200 giorni previsti per legge di
conseguenza sono state bocciate tutte le attività che andavano
ad usare questi giorni in più: gite distruzione ma
soprattutto assemblee studentesche mensili creando una situazione di
ancora di più disagio allinterno di una scuola
già travagliata da altri problemi (struttura inadeguata,
classi che si alternano fra 2 sedi ecc.). Alla luce di questi fatti
le domande che io porgo a nome della scuola che rappresento, quindi,
sono le seguenti:
1) È legittimo
dichiarare i progetti di riduzione orario già approvati in
collegio docenti ILLEGALI?
2)
Quandè che un giorno in cui la scuola è
regolarmente aperta non può essere considerato giorno
DIDATTICO? E quindi non poter venire calcolato nel monte dei 200
obbligatori?
3) Quali sono le vie
che permetterebbero una riduzione dellorario così come
avviene in quasi la totalità delle scuole di Roma con lo
stesso indirizzo?
4) Chi è che
stabilisce se il pendolarismo si può utilizzare come riduzione
orario?
5) Tutti i problemi
che affliggono la nostra scuola non possono essere considerati
problemi ECCEZIONALI e di conseguenza permettere la riduzione
dellorario senza obbligo di recupero?
Ti consiglio la lettura dell'art. 26, comma 8 del
CCNL della scuola.
Spett.le Educazione&Scuola, siamo un gruppo
di docenti di scuola primaria. Ci rivolgiamo a voi per avere
delucidazioni su una questione che sta creando non poche tensioni.
Agli inizi di settembre, il dirigente, al suo primo anno nella nostra
scuola in qualità di preside incaricato, ha dato delle
direttive circa la progettazione delle UdA, ma, a metà
ottobre, a seguito di un corso di aggiornamento tenuto da una esperta
di metodologia per il secondo anno consecutivo, ha dato nuove
disposizioni: ha chiesto verbalmente, tramite i suoi collaboratori,
di progettare le unità di apprendimento su uno schema ideato
dall'esperta in questione. Il corso di aggiornamento, facoltativo,
è stato frequentato da un numero esiguo di docenti, pertanto
non tutti hanno ritenuto opportuno adeguarsi a quello schema di cui
non se ne comprendeva la necessità. Ciascun docente, per
progettare al meglio la propria unità di apprendimento insieme
alla equipe pedagogica delle classi in cui opera, ha riletto i
documenti della riforma, ha cercato su varie riviste, su testi e siti
internet, si è confrontato con i colleghi, ma questo
evidentemente non è piaciuto al dirigente, che deve averlo
visto come un gesto di insubordinazione. Di qui le domande:
1 - Può un
dirigente imporre la sua volontà senza per altro prodigarsi
per mettere i docenti in condizione di lavorare senza inutili
ansie?
No.
2 - E' giustificata l'adozione obbligatoria di
uno schema di progettazione proveniente da certe
ideologie?
No.
3 - La riforma tiene ancora conto della
libertà di insegnamento e quindi di
progettazione?
No, essendo stata scritta anche da eredi del
disciolto partito fascista.
4 - Se il sapere unitario è stato indicato
nel PECUP è necessario ripeterlo nella progettazione
dell'unità di apprendimento che si va ad elaborare di volta in
volta?
5 - Il titolo
dell'UDA deve essere una frase che inizia con un verbo
all'infinito?
6 - L'obiettivo
formativo deve essere necessariamente di questo tipo? "Data la
scelta da parte di ciascun bambino di un grembiulino, dato il
riconoscimento del grafema, essere capace di comporre parole
bisillabe, essere capace di cambiare la posizione delle lettere per
scoprire altre parole".
Lasciate perdere. Si tratta di vere e proprie
stupidaggini.
Con l'occasione porgiamo i nostrisaluti e i
nostri ringraziamenti per un vostro sicuro parere in
merito.
Prego.
Egr. prof. Santoro, in qualità di docente
a tempo indeterminato di scuola media superiore iscritta all'albo dei
dottori commercialisti, vorrei sapere se il dottorato di ricerca
vinto all'università vieta in qualche modo l'esercizio di
attività professionale. Ho letto da qualche parte qualcosa che
stabiliva ciò, ma non riesco infatti a trovare riferimenti
legislativi in merito.
Sì, è così.
Gentile Santoro, sono un'insegnante di scuola
superiore a T.I. e il mio orario è diviso tra ore in classi
del mattino e ore serali di un corso SIRIO. Le ore del mattino sono
di 50 minuti e quelle del serale di 45. I 5 minuti di differenza ce
li fanno recuperare conteggiando 15 minuti anziché 5 ogni
ora e vengono usati per le sostituzioni di colleghi assenti. Lo
possono fare? Il mio orario è completo di 18 ore, ma per le
sostituzioni il vicario prende sempre me, anche quando ci sono
insegnanti a disposizione che devono completare l'orario in
quanto non raggiungono le 18 ore. Ho già parlato
più volte con il vicario, ma poiché gestisce le
cose in modo del tutto arbitrario, se ne
frega. Quando le ore sono a pagamento da precedenza sempre ad
alcuni colleghi accampando regole che valgono solo in certi casi e
con alcuni, ma per le sostituzioni non pagate chiama sempre e
comunque me. Il DS è inesistente. E' corretto farci
recuperare i 5 minuti come fossero 15 dal momento che gli
insegnanti del mattino non recuperano niente? Siamo tenuti a
recuperare i 5 minuti o niente? Per le sostituzioni non
dovrebbero essere utilizzati prima quelli che devono completare
l'orario? C'è una normativa o almeno una consuetudine? Ti
ringrazio in anticipo.
C'è l'art. 26, comma 8 del CCNL, esaustivo
dell'argomento.
E' necessaria un'invalidita' totale per essere
forniti di preferenza e riserva nella scuola pubblica oppure si
possono sommare le "presunte", spuntano continuamente,
dov'e' possibile reperire informazione grazieeee!
Le "presunte"? Che cavolo vuol
dire?
Sono precario dal 1987/88 e di ruolo dal 2000 in
pianoforte (Aj77 strumento musicale nella media di I grado) con
decorrenza giuridica a.s. 2000/2001. Per motivi familiari volevo
fermarmi un anno: intendo chiedere l'aspettativa. Volevo conoscere i
termini, le modalità per ottenerla, gli svantaggi e sapere
cosa devo fare.
Vedi l'art. 18 del CCNL.
Gentile dott. Santoro, sono stata assunta come
docente di scuola secondaria a tempo indeterminato il 1 settembre
2004. Usufruendo di un assegno di ricerca all'università,
già in vigore al momento dell'assunzione, ho richiesto ed
ottenuto di essere messa in congedo per motivi di studio fino al 30
settembre 2006. A giugno 2006 dovrei entrare in maternità e
perciò sospendere la fruizione dell'assegno. Quindi mi chiedo
se sospendere l'assegno di ricerca mi riporterebbe sotto la scuola
secondaria e se ciò possa comportare il pagamento
dell'indennità di maternità da parte della scuola e non
dell'università, con relativo slittamento del congedo per
motivi di studio alla fine del congedo per maternità.
Ovviamente il congedo per motivi di studio implica il fatto che non
ho mai ricevuto né retribuzione né contributi dalla
scuola, bensì solo dall'università. Sinceramente non ho
idea di quale normativa consultare per capirci qualcosa in
più, spero che lei abbia la possibilità di aiutarmi a
chiarirmi le idee.
Perché dovrebbe sospendere la fruizione
dell'assegno? E' forse incompatibile la sua maternità con
l'impegno universitario? Mi pare una cosa ben
strana.
Sono un assistente amministrativo e chiedo
cortesemente una risposta ai seguenti quesiti: il ds può
imporre al personale ata il recupero o le ferie per i giorni di
chiusura scuola per le elezioni?
No.
E soprattutto, essendo la scuola composta da tre
plessi di cui uno non sede di seggio, può chiudere
quest'ultimo di modo che il personale delle altre sedi non possa
recarsi a lavorare proprio in questo?
No.
Devo testimoniare in una causa, vorrei sapere se
il giorno di permesso che devo prender viene tolto dai giorni
che mi spettano in un anno o sono a parte. Grazie
A parte.
Spett. redazione, desidero sapere se l'affissione
delle tabelle di pagamento (attività aggiuntive, incarichi
specifici e funzioni strumentali, e incarichi su progetti ecc.
ecc.) di tutto il personale della scuola può essere
negata dal Dirigente Scolastico, dopo richiesta, per iscritto,
inoltrata epressamente da uno o più di dipendenti
dell'istituzione scolastica.
No. Non può.
Salve sig. Santoro, un parere sindacale. Parliamo
di circolo didattico per la precisione di scuola primaria, in
riferimento all'art. 26 del ccnl 2002/05 "attività di
insegnamento" comma 5, riguardante le compresenze, è
giusto che le ore eccedenti l'attività frontale
siano spalmate dal docente interessato in altre classi dove le
compresenze non ci sono prima ancora che nella classe di
titolarità? E quindi non può attivarsi per il
"recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni con
ritardo nei processi di apprendimento". Da premettere che
il collegio dei docenti non si è espresso in merito. O fa
parte anche questo di contrattazione integrativa? Grazie
anticipatamente se vorrà rispondere al mio
quesito.
Deve essere il collegio ad approvare l'utilizzo di
queste quote orario.
Caro prof. Santoro, in caso di decadenza della
RSU di istituto (nel caso in cui due su tre dei suoi componenti
abbiano dato le dimissioni o siano decaduti per altri motivi) nel
corso del triennio, a chi compete invitare le organizzazioni
sindacali rappresentative ad indire nuovamente le elezioni,
considerato che la RSU è uno dei soggetti necessari alla
contrattazione integrativa?
Al dirigente.
Gent.ma redazione, vorrei porre un quesito. Se un
insegnante di sostegno, con incarico a tempo determinato fino al 30
giugno 2005, può svolgere l'incarico e far parte del comitato
di valutazione dei docenti. Da precisare che lo scorso anno è
stato eletto e l'incarico è stato svolto regolarmente (anche
se non è stato valutato nessuno). Quest'anno in corso è
stato di nuovo eletto (anche come primo degli eletti) regolarmente
dal collegio dei docenti, ma successivamente qualcuno ha sollevato
seriamente il problema. Se può farlo, oppure no, mi potete
indicare i riferimenti normativi?
Veda l'art. 11 del d. l.vo
297/94.
Sono proprio stanca ...chiedo aiuto! sono una cs
a t.d. con i seguenti servizi: dal 06/09/2000 al 31/08/2001; dal
20/09/2001 al 31/08/2002; dal 01/09/2002 al 31/08/2003; dal
01/09/2003 al 31/08/2004 - ho preso aspettativa per coniuge
all'estero dal 22/09/2003 al 19/07/2004; dal 01/09/2004 al 31/08/2005
gli ultimi 3 annuali fatti nella stessa scuola. Ho scoperto
recentemente che mi hanno computato nell'a.s. 2004/2005 solo 30
giorni di ferie + 4 festivita' soppresse, in quanto,secondo loro il
periodo di aspettativa mi ha cancellato i servizi precedenti
(compresi i 2 mesi dell'a.s. 2003/2004) che mi davano diritto ai 32
giorni di ferie + 4 festivita' soppresse!!! Mi sono letta gli art. 18
(compreso gli art 69 -70 del testo unico) e art.19 del contratto, e
l'interpretazione mi sembra ovvia e logica ...ma sembra solo per me.
Questa per me è una questione di principio, mi sono stufata
delle segretarie "SO TUTTO IO". Scusi per lo sfogo. Grazie
per qualsiasi consiglio mi potra' dare.
Faccia ricorso.
Gentile Prof. Santoro, è possibile che il
Dirigente Scolastico faccia parte del Consiglio di Amministrazione
della Banca dove la scuola ha aperto un conto
corrente?
No.
Gentile Edscuola, desidererei sapere,
cortesemente, se si può rifiutare l'incarico di tutor imposto
dal Preside.
Assolutamente sì.
Riguardo al "congedo parentale" chi
sono i parenti di secondo grado??
Non rispondo a queste domande. Torni a
scuola.
Egregio Sig. Santoro, non trovando alcun
riferimento normativo mi rivolgo a Lei per sottoporre quanto segue:
un genitore può partecipare come auditore alle riunione del
consglio dell'istituto?
Sì.
Tale presenza è prevista
normativamente?
Sì.
Oppure il Presidente può o meno accettare
la presenza del genitore interessato?
Le sedute sono aperte al
pubblico.
Sono una insegnante dichiarata temporaneamente
inidonea allinsegnamento e utilizzata in altri compiti con
le mansioni di attività di supporti didattici ed
educativi. Per la mia esperienza pluriennale di collaboratore
del Dirigente e funzione strumentale, mi è stata affidata
lattuazione di un progetto: Il counselor scolastico
documentalista destinato ai colleghi, agli alunni ed ai loro
genitori. Con una comunicazione di servizio, con cui mi vengono
indicati dettagliatamente compiti e funzioni, il Dirigente scolastico
ha fissato in modo rigido lorario di servizio in 6 ore
giornaliere antimeridiane (8-14) con lobbligo di prestare
servizio nelle ore pomeridiane (ovviamente straordinario, non
retribuito, dato che già di mattina ho prestato le mie 6
ore) per partecipare agli incontri periodici con i
consigli di classe, interclasse, intersezione, collegio dei docenti
nonché con i genitori e gli operatori psicopedagogici
dellASL. Questi incontri sono previsti dal progetto. Il
Dirigente scolastico giustifica tale obbligo richiamando la
contrattazione integrativa distituto con la quale si è
convenuto, per il personale ATA, il recupero, durantelanno
scolastico, dei giorni pre-festivi e sabati del periodo estivo in cui
la scuola è chiusa. Con tale comunicazione di servizio, mi si
ordina anche, nel periodo di sospensione delle attività
didattiche (vacanze natalizie, pasquali, estive, ecc.), di prestare
servizio presso la segreteria. Premettendo che conservo il ruolo e lo
stato giuridico di docente e che svolgo una attività, che non
è di insegnamento, ma che è assimilabile a quella dei
docenti, CHIEDO:
1. può, il
Dirigente Scolastico, applicare alla organizzazione del mio
lavoro il contratto distituto riferito agli
ATA?
No.
2. può utilizzarmi in attività di
segreteria, tenuto conto che nel mio contratto individuale si parla
solo di supporto didattico ed
educativo?
Il supporto consta anche di compito amministrativi,
a ben vedere.
3. può pretendere che svolga un servizio
di mattina e pomeriggio che potrebbe risultare notevolmente superiore
alle 36 ore settimanali?
No. Oltre le 36 naturalmente no.
Infine: non essendo stata dichiarata fuori
ruolo, perchè inidonea all'insegnamento solo temporaneamente,
posso essere incaricata a svolgere una funzione
strumentale?
Dipende dalle decisioni del collegio. Da un punto di
vista contrattuale, secondo me, nulla osta.