FAQ/67
Domande e Risposte sulla
RSU
Salve! Sig. Santoro non mi dica nulla, ma nella
giungla delle normative e regolamenti vari di cui è stracolma
la scuola l'unica fonte immediata a cui attingere informazioni utili
alla nostra vita sia lavorativa docenti o ATA, o di RSU ecc. è
senza dubbio Lei, alla quale rivolgo un sentito
grazie.
Non è vero, e lei lo sa
bene!
Il quesito a cui cerco una risposta utile, visto
che a breve probabilmente andremo a fare questa benedetta quanto
desiderata contrattazione d'istituto è il
seguente: da dove attingere i fondi per pagare i due docenti
scelti dal dirigente ricoprendo rispettivamente la carica di vicario
e l'altro di collaboratore?
Dal fondo di istituto,
naturalmente.
E il responsabile della sicurezza e prevenzione
da quali fonti deve essere pagato?
Non dal fondo di istituto,
naturalmente.
Inoltre l'ITP che è incaricato dal
dirigente scolastico per il funzionamento del corso serale va
considerato come collaboratore del Dirigente o
altro?
Altro, altrimenti non lo potete pagare con il
FIS.
Buonasera, Gent.mo Prof. Santoro, avrei una
domanda urgente da farle a cui vorrei (se fosse possibile presto) una
risposta chiara. Sono stata assunta fino al 30 giugno come ITP (c300)
presso una ragioneria. Purtroppo i colleghi non mi informano su quali
argomenti trattano in classe e quinidi non ho la possibilità
di prepararmi in tempo la lezione (non chiedo di essere informata un
mese prima, mi basterebbe anche il giorno prima). Questa situazione
è finita davanti al Dirigente Scolastico il quale ha chiesto
gentilmente ai miei colleghi di farmi avere un piano di lavoro
settimanale (sono passate due settimane e non ho ricevuto ancora
niente nonostante continue richieste). La mia domanda è: la
legge del 99 (?) parla di collaborazione, ma se la collaborazione non
c'è io posso preparare un mio piano di lavoro
indipendentemente da quello de miei colleghi? (purchè gli
argomenti generali da trattare siano gli stessi). Posso rischiare una
lettera di diffida?
La collaborazione non può non
esserci.
Sono una docente di sc.
sup. Vorrei sapere se un periodo di congedo non retribuito, ottenuto
per motivi personali, incide in qualche misura sulle 150 ore di
permessi studio già concesse. Grazie per
l'attenzione.
Secondo me no.
Quando si parla di permesso matrimoniale e dei 15
giorni, si parla di giorni lavorativi o cosa?
Si parla di 15 giorni, tutto
compreso.
E inoltre si può spezzare il periodo,
ossia sette giorni subito dopo e altri 7 giorni
successivamente?
No.
Salve, sono un'insegnante di sostegno presso
un'istituto alberghiero. Qualche giorno fa mi è stato chiesto
in malo modo, da una collaboratrice del dirigente, di sostituire un
collega assente ed io mi sono rifiutata, non tanto per la richiesta
in sé, quanto per il modo poco cortese con cui mi è
stata fatta tale richiesta. Questa collega più volte ha
assunto comportamenti poco educati sia nei confronti degli altri
docenti, che nei confronti degli allievi. Questo mi ha spinto ad
inviare una lettera al dirigente per metterlo al corrente della
situazione e per sottolineare che il mio rifiuto di sostituire il
collega era dovuto alla spiacevole situazione che si era creata, e
che, nonostante la normativa non consenta ad un docente di sostegno
di essere utilizzato come "tappabuchi", non avrei avuto
problemi ad effettuare altre eventuali sostituzioni. Il dirigente,
indignato, mi ha comunicato che il rapporto di lavoro di un docente
è regolato esclusivamente dal CCNL, che non esiste alcuna
norma in base alla quale un docente di sostegno non possa essere
utilizzato per supplire colleghi assenti e che e quindi non posso
rifiutarmi di effettuare le sostituzioni che mi vengono richieste,
rischiando, in tal caso, di incorrere in sanzioni. Come devo
comportarmi? E' vero quello che afferma il dirigente della mia
scuola?
No. Non è vero. Lo vada a spiegare ai
genitori dei diversamente abili, che i docenti di sostegno, invece di
garantire l'integrazione dei loro figli, vengono utilizzati come
tappabuchi!
Gent.mo Dott. Santoro, sono un'insegnante di
ruolo in astensione facoltativa/congedo parentale fino al 9 febbraio
2006. Non ho mai preso servizio dopo la nascita del bimbo il 26
aprile (astensione obbligatoria fino al 26/7/2005, ferie fino al 9
settembre, astensione facoltativa a seguire senza interruzioni).
Domando: alla data del 9/2 avrò accumulato più di 150
gg di assenza ma per NON rientrare sulle classi devo comunque
aspettare dopo il 30 aprile? (posso godere del congedo non usufruito
di mia figlia di 5 anni fino ad allora, ma senza stipendio ...)
Grazie mille.
Deve tornare ad insegnare, cara collega, visto che
il 30 aprile è davvero lontano.
Sono stata assunta in ruolo nella scuola
primaria, su posto di sostegno, dalla graduatoria permanente per
l'anno 2005/2006, dovrò superare l'anno di prova. Se per le
prossime convocazioni, (sono in graduatoria), sarò nominata
per il posto comune, dovrò ripetere l'anno di prova completo
di corso di formazione, 180 giorni lavorativi e relazione finale?
No.
SALVE SONO UN'ITP DI UN ISTITUTO TECNICO
COMMERCIALE, SE POSSIBILE GRADIREI SAPERE SE IN QUALITA' DI ITP POSSO
RIFIUTARMI DI STARE DA SOLA IN CLASSE QUANDO L'INSEGNANTE TITOLARE E'
ASSENTE.
No.
IN POCHE PAROLE ESISTE UNA NORMA CHE DICE CHE
L'INSEGNANTE DEVE ESSERE SOSTITUITO FERMA RESTANDO LA MIA COMPRESENZA
IN CLASSE.
No. In classe ci sta lei. Ci mancherebbe
altro!
Salve, se: il mio giorno libero è il
venerdì; il lunedì sono a casa in quanto facendo 12 ore
per allattamento, la Preside mi ha gentilmente spalmato l'orario su 4
giorni ma se ci sono riunioni sono comunque tenuta ad andarci e
chiedo di usufruire di un sabato come astensione facoltativa quanti
giorni mi vengono considerati di assenza? uno (solo il sabato), due
(sabato e domenica) o tre (sab, dom, lun)?
Non si può allattare e fruire nello stesso
tempo dell'astensione facoltativa.
Preg.mo dott. Pino SANTORO, necessito
dell'assistenza di un Avvocato magari specializzato della disciplina
e legislazione scolastica per il tentativo di conciliazione ed
eventuale avvio davanti al Giudice del Lavoro. Io, risiedo a Padova.
Cortesemente, se può indicarmi alcuni Legali delle vicinanze
di Padova.
Purtroppo no.
Gentile professor Santoro, ricorro ancora una
volta a lei, che cortesemente ha risposto ai miei quesiti;
quest'anno ho ottenuto il passaggio alla scuola primaria, e sono
stata assegnata al plesso vicino a casa, sono in quinta ma al
momento sono in congedo parentale, vorrei sapere se a seguito
della trasformazione dei circoli didattici in
istituti comprensivi l'anno prossimo si procedera' ad una
graduatoria interna per l'assegnazione del plesso
o se le insegnanti rimangono assegnate al loro
"vecchio" plesso, in caso contrario posso far valere
come titolo di precedenza nei cofronti degli altri insegnanti il
possesso della l.104 e un figlio minore di anni 3. Grazie una fedele
lettrice dei suoi consigli.
Deve verificare cosa prevede a riguardo il suo
contratto di istituto.
In caso il vincitore di dottorato senza borsa di
studio decide di conservare lo stipendio e' vincolato a non
licenziarsi nei due anni seguenti il conseguimento del titolo. Due
domande: se ci si licenzia prima della discussione della tesi (cioe'
del conseguimento del titolo), cosa succede?
Che si restituisce il maltolto.
Se, dopo il conseguimento del titolo si entra in
part-time, i due anni rimangono due anni "solari"?
Sì.
Se si è in malattia prima delle vacanze di
natale, di pasqua, ecc. e quando si rientra si è di nuovo in
malattia. E obbligatorio che il certificato medico includa
tutto il periodo? Anche se la malattia non è unica? E questo
vale anche se mi ammalo il venerdì per un motivo e il
lunedì per un altro, per le scuole chiuse il
sabato?
No. Il certificato attesta la malattia, non la
salute.
Egr. Prof. Santoro, sono un insegnante di un
istituto professionale e quest'anno devo organizzare il viaggio di
istruzione per le classi quinte. Abbiamo, in una classe, uno studente
con grave handicap (in carrozzella, non autosufficiente). Il
dirigente ritiene che non può partire con i compagni
perché penalizzerebbe pesantemente l'articolazione del
viaggio; tutte le autorizzazioni, i viaggi in metropolitana, le
escursioni, le visite in azienda ed altro. La Nota n. 645
dell'11/04/2002 concernente le convenzioni che i dirigenti delle
scuole autonome stipulano con le agenzie di viaggi per le gite
scolastiche e i viaggi d'istruzione pone una particolare attenzione
al diritto degli alunni con handicap a partecipare a tali gite,
richiamando le CC.MM. n. 291/92 e n. 623/96 che affidano alla
comunità scolastica la scelta delle modalità più
idonee per garantire tale diritto. Dato il diritto alle pari
opportunità, l'alunno con handicap non deve, in via di
principio, pagare la persona che l'accompagna. Di più: sarebbe
opportuno, pertanto, che uno degli accompagnatori si faccia carico
degli eventuali problemi dell'assistenza a tale alunno. E ancora:
qualora ciò sia impossibile, la scuola dovrà provvedere
a pagare un accompagnatore in più. La mia domanda: è
costretto il DS a tenere conto di questo anche in un caso come questo
di grave deficit?
Certo.
E se non si riscontrasse il necessario sostegno
dei compagni di classe partecipanti?
Non si dovrebbe fare la gita, secondo
me.
Sono un'insegnante di sostegno nella scuola
media, supplente con incarico annuale. C'e' una collega di sostegno
nella mia scuola, che segue un'alunna disabile particolarmente
difficile e spesso chiede la collaborazione di una bidella, che pero'
ha anche l'incarico di assistente. Adesso, credo a causa del fatto
che la bidella si sia ribellata, il preside ha convocato tutto il
gruppo di sostegno, per chiederci di aiutare questa collega. Le mie
perplessita' sono queste: puo' lui chiederci, in caso di assenza del
nostro alunno, di assistere questa collega?
Sì.
Se si, esiste una normativa al
riguardo?
Questa questione della normativa è davvero
patetica: la scuola gode di autonomia organizzativa, cara collega,
per cui non ha bisogno delle circolari del ministro per poter
funzionare!
Di solito, quando il mio alunno manca, mi
utilizzano per fare supplenza nelle classi... allora, se noi di
sostegno abbiamo la stessa dignita' di quelli curriculari, perche'
questa collega in difficolta' non la aiutano anche quelli con le ore
a disposizione?(cioe' quelli che hanno una cattedra
incompleta?)
Giusto! Lo faccia presente al dirigente ed al
collegio, che ha competenza su queste questioni.
Gentilissimo Dott. Santoro, ricorro ancora una
voltà alla Sua disponibilità e competenza per chiederLe
consiglio, anche se forse l'argomento in questione esula dalle
tematiche della Sua rubrica. Sono un'insegnante elementare di ruolo a
t. i. in possesso anche dell'abilitazione all'insegnamento K05A e
K05B. Sarei interessata a frequentare i corsi per operatore
psicopedagogico, tecnologico o di biblioteca ma non riesco a trovare
delle agenzie accreditate che forniscano tale formazione in questo
periodo. Potrebbe darmi qualche consiglio?
Purtroppo no.
Oltre la formazione sono necessari altri titoli o
esperienze specifiche? Potrebbe suggerirmi qualche riferimento
normativo (cosa che io purtroppo faccio fatica a reperire)? Grazie
anticipatamente per la Sua gentilezza
Guardi che queste figure non esistono più
nella scuola.
Breve riflessione sulla categoria degli
Assistenti Tecnici e l'appartenenza al personale A.T.A. o meglio
definito non docente. A detto personale, pur avendo una elevata
specializzazione tecnica e professionale, fondamentale nella
formazione scolastica degli alunni, non viene riconosciuto il giusto
inquadramento economico e giuridico. Le diversificazioni che saltano
immediatamente all'occhio sono dovute all'inquadramento con il resto
del personale non docente più propriamente denominato
"personale A.T.A", in quanto si trovano all'interno di ogni
figura delle differenze nette che rendono l'Assistente Tecnico fonte
di discriminazione:
1. Disparità
di trattamento per progressione e miglioramento di carriera; infatti
sia il Collaboratore Scolastico, che l'Assistente Amministrativo
possano partecipare all'interno dell'Amministrazione di appartenenza
a concorsi riservati per il passaggio di profilo a ruoli superiori,
lo stesso invece è precluso agli Assistente Tecnici, non dando
la possibilità agli stessi di partecipare a concorsi riservati
per insegnanti tecnico pratici considerato questo lunico sbocco
possibile, oppure negando un benché minimo punteggio del
servizio svolto, spendibile nellinserimento di terza fascia
docenti tecnico pratici, creando nell'insieme discrepanza e
discordia.
2. La stessa
dipendenza gerarchica degli Assistenti Amministrativi e Collaboratori
Scolastici competenza del Direttore dei S.G.A., diventa del Dirigente
Scolastico per gli Assistenti Tecnici. E risaputo infatti che i
D.S.G.A. non possono assegnare, ordini di servizio, mansioni di
lavoro (come normalmente avviene per gli amministrativi e gli
ausiliari) agli assistenti tecnici, ne verificare e controllare il
lavoro svolto, sia per mancanza di competenza specifica
laboratoriale, sia perchè trattasi di insegnamento didattico
con la presenza del docente e degli alunni.
3. Per i profili
degli Assistenti Amministrativi e dei Collaboratori Scolastici non si
prevede sovrapposizione di titoli culturali con figure di
inquadramento superiori, mentre l'Assistente Tecnico con il D.M. 201
del 10/08/2000, è considerato equivalente nei titoli e nel
servizio, all'Insegnante Tecnico Pratico, del ruolo quindi dei
Docenti, ma continuando a svolgere, in periodi di inattività
didattiche la presenza in servizio. Infatti l'Assistente Tecnico,
è nominato in servizio secondo un numero prestabilito di ore
di didattica di laboratorio pari a 24 più 12 ore da dedicare
alla manutenzione dei laboratori, mentre il Coll. Scol. e l'Ass. Amm.
vengono nominati subordinatamente al numero di classi e comunque la
loro presenza in servizio è richiesta anche in periodi di
sospensione dellattività scolastica a differenza
dellassistente tecnico che come per i docenti venendo meno la
presenza dei discenti crea limpossibilità di poter
svolgere il proprio compito di lavoro cioè le 24 ore di
assistenza al docente, ma nonostante tutto richiedendo comunque
lobbligatorietà di servizio. Si nota subito
linutilità del servizio svolto dagli assistenti tecnici
nei periodi di sospensione didattica, si assiste infatti a mugugni e
proteste da parte degli Ass. Amm.i e Coll.Scol., i primi impegnati a
lavorare maggiormente in tali periodi e sempre pronti a criticare gli
assistenti tecnici che non per colpa loro rimangono inattivi, ed i
secondi addirittura a protestare di dover svolgere lavori di
ordinaria pulizia in quei laboratori, dove pur non essendoci
attività didattica, ma vista la presenza in servizio
obbligatoria degli assistenti tecnici, sono costretti giornaliermente
ad effettuare le pulizie con conseguente consumo di acqua, detersivi,
energia elettrica ecc.. Non sarebbe opportuno come avviene per gli
insegnanti tecnico pratici (compagni di classe), visto che anche per
loro il C.C.N. L. prevede un solo mese di ferie allanno,
disporre anche per gli assistenti tecnici, di restare a disposizione
durante i periodi di sospensione didattica? Evitando con la loro
presenza in servizio di arrecare esclusivamente danno economico allo
Stato, come al punto precedente.
4. Infine, si ricorda
che mentre per il Collaboratore Scolastico e per l'Assistente
Amministrativo è previsto l'impiego anche nelle Scuole
Materne, Scuole Elementari e Scuole Medie, ed in qualsiasi Istituto
di Istruzione Secondaria Superiore, invece la specificità
della figura dell'Assistente Tecnico fa sì che sia impiegato
solo negli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore in base al
titolo di studio specifico corrispondente alle classi di concorso dei
docenti tecnico pratici.
Per questi motivi,
che si chiede il distacco dal personale ATA e linquadramento
automatico nel passaggio dei ruoli del personale Docente Tecnico
pratico, per coloro che sono provvisti dei titoli di studio
richiesti.
Concludendo sia gli
Insegnanti Tecnico pratici che gli Assistenti Tecnici, provengono
dalla stessa istituzione scolastica e pur essendo in possesso degli
stessi titoli di studio, in quanto hanno entrambi sostenuto gli
stessi percorsi curricolari scolastici, talvolta hanno frequentato la
stessa classe, lo stesso banco, si verifica che diversa è la
collocazione nellambito scolastico e non certamente per meriti
scolastici o per superamento di concorsi con esami, ma semplicemente
per una serie di circostanze quali il servizio militare o
lacquisto di certificati di servizio presso scuole parificate,
alla fine alcuni sono relegati in serie B (docenti tecnico pratici),
gli altri addirittura in 4a serie (vedi livello retribuzione) e
categoria di appartenenza al personale A.T.A. Si verifica inoltre,
visto che a tuttoggi, non viene riconosciuto un benché
minimo punteggio degli anni di servizio prestati in qualità di
assistente tecnico per il passaggio ad Insegnante Tecnico pratico, si
assiste sempre di più allinserimento di nuovi Insegnanti
Tecnico pratici inesperti, con una media età di 21 23
anni a svolgere la funzione docente al cospetto di assistenti tecnici
che il più delle volte hanno 15, 20 o 30 anni di esperienza
oltre che ad essere in possesso i titoli di studi richiesti. Alla
luce di quanto esposto, si rende necessaria una concreta revisione
del profilo professionale dell'Assistente Tecnico, tutto ciò
al fine di ridare dignità e giusta riconoscenza a questa
categoria della scuola fino ad ora sconosciuta ma ugualmente attiva
ed operante. Certi che la S.V. vorrà accordarci la Sua
attenzione si porgono distinti saluti.
Ancora? Speravo di essermi liberato dell'assillo, e
invece...
Gentilissimo, sono un'insegnante di ruolo con 7
anni di insegnamento statale e 5 in scuole private vorrei sapere se
andando all'inps a Varese so con esattezza la mia situazione per la
pensione visti i miei problemi di salute, protrei nel caso avere
diritto a qualcosa?
INPDAP, non INPS.
Sono in interdizione dal lavoro per gravidanza a
rischio. Pur avendo un contratto di lavoro di 11 ore (Matematica
scuola media), ho diritto ad una indennità mensile pari allo
stipendio intero relativo ad una cattedra completa di 18 ore?
No. Ha diritto a continuare a percepire lo stipendio
in godimento.
Gentile Dott.Santoro, vi pongo una domanda, mia
moglie ha avuto contratti a termine nell'ambito scolastico, con
qualita' di collaboratrice scolastica, l'ultimo contratto lo ha avuto
a ottobre 2005 per la durata di 10 giorni. Trovandosi al momento al
6° mese di gravidanza puo' avere diritto alla
maternita'?
No.
Gentilissimo, sono un'insegnante di ruolo con 7
anni di insegnamento statale e 5 in scuole private vorrei sapere se
andando all'Inps a Varese so con esattezza la mia situazione per la
pensione visti i miei problemi di salute, potrei nel caso avere
diritto a qualcosa?
Si rivolga ad un patronato sindacale. E' la cosa
migliore da fare.
Salve, sono una docente di scuola
elementare in servizio presso un Circolo Didattico, il nostro
Dirigente è un incaricato di scuola media al suo secondo anno
di incarico e oppone forte resistenza per applicare le norme del
Contratto Collettivo. Da poco abbiamo avuto un riunione sindacale di
zona solo per il nostro Circolo, da noi non si delibera ma si
minaccia, si impone tutto con le circolari, si vive nell'incubo di
essere accusati di qualcosa, e gli insegnanti vengono accusati ormai
di tutto; siamo diventati un corpo docente esausto, aggressivo; le
colleghe non fanno altro che arrabbiarsi tra di loro, sono sempre ad
urla e parlo di colleghe che hanno sempre avuto un livello altissimo
di equilibrio. Stiamo cercando di prendere in mano la situazione e
stiamo preparando un documento da condividere tutti insieme per
quanto riguarda il Piano annuale, le supplenze, documento che si
porterà poi in collegio per la sua deliberazione. Il Dirigente
ha preparato il Piano annuale con Circolare e ritiene con fermezza
che non è il Collegio a dover deliberare; ora abbiamo deciso
di rivedere questo piano e convocare il Collegio. C'è un
grosso problema, l'anno scorso il Dirigente ci ha obbligato ad andare
a scuola tutti i giorni nel mese di Giugno dalle 8.30 alle 12.30 e ci
minacciava di farci andare anche a luglio. Qualcuno ipotizzava che
non fosse legale, ma non eravamo sicuri, anche perchè mancava
il Piano annuale. Quest'anno abbiamo aperto gli occhi, ma il
Dirigente e la sua prima collaboratrice sostengono che non è
giusto adempiere agli obblighi di servizio previsto nel
Contratto nei confronti degli altri lavoratori perchè noi
abbiamo molte più ferie rispetto agli altri lavoratori e non
è giusto che stiamo a casa nei mesi di sospensione delle
attività didattiche. Sino alla data del 6 dicembre abbiamo un
totale di 36 ore dell'art. 27, comma 3, lettera a e sino alla fine
dell'anno servono almeno altre 16 ore cira per un totale di 52 ore.
Come dobbiamo comportarci con queste ore che dovrebbero essere
aggiuntive?
Oltre le 40 si pagano con il fondo.
Il Dirigente inoltre sostiene che non vuole
conteggiarci le riunioni di settembre per un totale di 21 ore
perchè dice che non abbiamo fatto i verbali, ma i verbali li
hanno sempre fatti le collaboratrici di plesso, ma il Dirigente
accusa tutti i docenti e inoltre dice che le hanno riferito che molti
colleghi hanno firmato e sono andati via e lo dice per intimorirci.
Le abbiamo chiesto di mettere per iscritto queste affermazioni e di
prendere provvedimenti nei confronti di chi sbaglia, ma ne deve
essere sicura. Chi aveva il compito di redarre i
verbali?
Nessuno, se non si tratta di riunioni di organi
collegiali della scuola.
In ogni riunione che abbiamo fatto erano presenti
le collaboratrici di plesso: nessuno di noi è mai andato via
anche perchè avevamo terrore e abbiamo sempre fatto quello che
ci ha chiesto di fare in base alle circolari interne e ai consigli
delle collaboratrici di plesso e alla vicaria. C'è il forte
timore che se anche noi deliberiamo il Piano annuale, non lo rispetti
perchè sostiene che non è giusto che stiamo a casa. Se
non dovesse rispettere la nostra delibera cosa dobbiamo
fare?
Competente a dirimere la controversia sul piano
legale è il giudice del lavoro. Io comunque gestirei la cosa
sul piano sindacale, aprendo una vera e propria vertenza nella
scuola.
Buongiorno, vi scrivo per porvi un quesito, anzi
due, ai quali, navigando nell'oceano delle leggi sulla scuola, non
sono riuscita a risolvere: quante sono le assenze, giustificate o non
giustificate, per cui un genitore che fà parte del consiglio
di istituto decade dalle funzioni per cui è stato
eletto?
Dipende dal regolamento di
istituto.
Per poter inserire un argomento all'ordine del
giorno di una seduta del consiglio di istituto è necessario
l'accordo di un terzo delle componenti il consiglio di
istituto?
Spetta alla giunta esecutiva predisporre l'ordine
del giorno del consiglio.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e
per la risposta che otterrò, per me di grande
importanza, in quanto, il nostro consiglio di istituto si trova
spesso ad essere diviso sulla priorità degli argomenti da
trattare e, soprattutto, nonostante le ripetute assenze di alcuni dei
suoi membri, non consente il rinnovo.
Prego.
Spet Direttore, finalmente è stato siglato
il contratto di noi Dirigenti. Vorrei sapere se gli aumenti tabellari
e di posizione indicati nel contratto come spettanti per gli anni dal
2002 al 2005 comporteranno, una volta reperite le risorse, la
corresponsione di arretrati per gli aumenti riconosciuti e non
corrisposti oppure....pace all'anima nostra.
Grazie.
Anche gli arretrati, in cifra assolutamente
considerevole.
Gentile Santoro, vorrei sapere se la presenza
degli insegnanti è obbligatoria ai GLH.
Grazie
Di solito partecipano fornai e lattai. Mi pare
strano che anche altre categorie vengono ammesse nell'esclusivo
consesso...
Gentile Redazione, i permessi orari concessi per
motivi di studio, sono sempre di 60 minuti o possono essere calcolati
in base alla durata delle lezioni mattutine, vale a dire se in una
scuola le lezioni sono di 50 minuti, i permessi orari concessi al
docente devono anche essere di 50 minuti?
Le ore sono di 60 minuti, che io
sappia.
Salve, sono una docente precaria inserita nelle
graduatorie permanenti di 3 fascia al settimo mese di gravidanza. Lo
scorso Novembre ho accettato una supplenza temporanea di quindici
giorni in un paese distante 40 km. dal mio domicilio. A tre giorni
dalla fine della supplenza sono stata colta da malore e recatami al
consultorio ginecologico dell'ASL, il medico ha ritenuto che io non
dovesi più lavorore fino all'entrata in astensione
obbligatoria dal lavoro. Ho, pertanto, inviato la pratica e il
certificato per l'interdizione all'Ispettorato del Lavoro e al
dirigente Scolastico dell'istituto presso il quale ero in servizio.
La mia domanda è la seguente: può il Dirigente
scolastico richiedere che io ( il mio certificato medico è
stato redatto dall'Asl) venga sottoposta a visita fiscale? Se si fino
a quando? Per tutta la durata dell'astensione anticipata o fino al
termine della supplenza?
Una tantum, fino al termine della
supplenza.
Gent. prof. Santoro, mi saprebbe indicare la
norma che regola chi fa parte dello staff di direzione? Nella mia
scuola ci sono le funzioni strumentali e il collaboratore vicario. E
l'altro collaboratore non risulta membro, ma è
possibile?
Lo decide il dirigente
scolastico.
Gent.mo Proff. Santoro, sono un collaboratore
scolastico a tempo determinato, assegnato, dal C.S.A. con incarico
annuale fino al 31/8/06, al Centro Territoriale Permanente. Il mio
orario di servizio è dalle 15,00 alle 21:00, e il sabato dalle
08,00 alle 14,00 premetto che il sabato non cè
attività didattica per il C.T.P. Già allinizio
dellanno scolastico riferii al D.S.G.A. che avrei prodotto
richiesta, come i colleghi che mi hanno preceduto, per effettuare un
orario di 7,10 ore giornaliere per 5 giorni escludendo il sabato. La
risposta è stata negativa, in quanto devo dare supporto ai
colleghi del mattino assenti il sabato che devono recuperare ferie
residue, e ho acconsentito dando la mia disponibilità.
Ultimamente, per motivi personali, ho fatto richiesta per iscritto di
una giornata libera, che sempre per iscritto mi è stata
negata, in quanto sono unica unità assegnata per il C.T.P.
Dato che né il Dirigente Scolastico né il D.S.G.A. non
riconoscono fermamente lintensificazione di servizio per
colleghi assenti, questi ultimi non sono disposti a sostituirmi.
Oltretutto il Dirigente scolastico ha affermato che può
disporre del personale come meglio crede, quindi utilizzando me per
laccoglienza di vari corsi compreso il POF, senza neanche
propormelo, impedendomi di fatto di svolgere il mio lavoro di
ripristino delle classi rimaste dalla sera precedente (ultima classe
termina alle 20,45). Inoltre ha spostato una collega sempre del CTP
da una sede allaltra, dato che la sede assegnatale era chiusa
per disinfestazione. Tutto ciò è corretto? Ho diritto
di usufruire di almeno uno dei tre giorni di permesso straordinario
retribuito, o devo per forza usufruire dei dieci giorni non
retribuiti come da CCNL, comm. III, art. 15 19 (premetto che
ho 23 gg. di ferie residue).
I criteri di utilizzazione del personale, quelli
relativi alla definizione dell'orario, della distribuzione equa dei
carichi di lavoro sono definiti dalla contrattazione di scuola. Per
cui ne discuta con la RSU.
Salve, mi saprebbe dire se, relativamente ai
compensi del Fondo di Istituto, esiste qualche disposizione
particolare che vieti la pubblicazione dei compensi percepiti da
ogni singolo docente o ATA?
Non la conosco.
Il nostro DS afferma che non si possono
pubblicare (aducendo la normativa sulla privacy, che,
secondo me, si occupa di altre
questioni....)
Appunto, di altre questioni
tratta.
Mi è giunta una citazione a comparire in
qualità di testimone dinanzi al Giudice di Pace riguardo una
causa su un incidente stradale, per cui devo obbligatoriamente
assentarmi da scuola il giorno dell'udienza. La segretaria della mia
scuola sostiene che dovrei chiedere un giorno di ferie
anticipatamente, che quindi mi verrà detratto, mentre il
segretario di un'altra scuola mi ha detto che è un giorno che
mi spetta retribuito a tutti gli effetti poichè l'assenza non
dipende dalla mia volontà e sono previste delle sanzioni se
non mi presento in tribunale. Preciso che ho un incarico a tempo
determinato annuale del CSA. Chi ha ragione? Esiste una norma in
merito? Grazie
La materia è regolata dall'art. 348 del CPP e
dall'art. 255 del CPC.
Gent. prof Santoro, sono un Assistente tecnico
del Volta che spesso si rivolge a lei per chiarimenti vari. Stavolta
il dubbio è forte: nella versione originale del Contratto
Collettivo Nazionale scuola 2002/2005, quello con tutte le note, i
titoli e le leggi di riferimento, il tutto per la bellezza di 500 e
più pagine di file, nelle tabelle del profilo ATA area b
compariva per la prima volta la possibilità di un tecnico nel
magazzino in quegli istituti tecnici dove necessita la gestione del
magazzino, ore nelle ultime versioni del CCNL risulta modificato
questo e il magazzino a sola prerogativa degli amministrativi. ..
perchè? e soprattutto può comunque essere impiegata
un'unità tecnica in modo parziale o totale nel
magazzino?
Sì.
Se necessita le invierò il file del CCNL
originale sopra citato.
Troppo buono. Lo ha per caso scaricato dal ns.
archivio?
Sono un assistente tecnico, vorrei rivolgerLe una
domanda per avere un chiarimento. Attualmente da ottobre sto
lavorando oltre le 24 ore di didattica, altre 12 per la Terza Area
effettuando le ore di manutenzione all'interno delle 36 ore medesime.
Vorrei sapere che tipo di pagamento dovrei forse recepire da questo
mio lavoro aggiuntivo. Chiedo a Lei se queste ore vengono pagate come
ore aggiuntive? o dovrebbero essere pagate dalla regione o provincia
che sia con i fondi che le stesse stanziano per la scuola? Certo
di una sua risposta La ringrazio anticipatamente.
Se non fa più di 36 ore settimanali, non ha
diritto a nessun compenso aggiuntivo.
Gentilissimo dott. Santoro, sono al quarto mese
di gravidanza e mi trovo in interdizione anticipata. Mi sono
già sottoposta ad accertamento sanitari presso la ASL della
mia città, Ferrara, ho sempre l'obbligo reperibilità
per eventuli controlli da parte del medico
fiscale?
No.
Sono una docente di sc. superiore. Vorrei sapere
se, essendo in malattia fino al 21.12 ed avendo una visita
specialistica già prenotata per 9.1.06, sarò
considerata in malattia tutto il periodo delle vacanze natalizie. Se
è così, che posso fare per evitare che ciò
accada? RingraziandoLa per la Sua attenzione e per le Sue risposte
sempre sollecite, Le auguro Buon Natale.
No. La malattia deve essere coperta da certificato
medico.
Carissimo Pino, avrei nuovamente bisogno di una
consulenza. Insegno in una scuola parificata dove viene applicato il
contratto Aninsei per le scuole private. 18 ore, di cui 2 sono sul
progetto di terza area. Ho scoperto che altri docenti provenienti
dall'esterno, sono remunerati con 50 euro l'ora su questo progetto.
E' possibile per me e altri miei colleghi chiedere che quelle ore ci
siano pagate in più? Dove si può trovare una normativa
riguardo queste docenze terza area?
Le scuole parificate godono di
extraterritorialità, come le chiese e lo Stato del Vaticano,
per cui non so aiutarti.
Egr. sig. Pino, le chiedo di sapere se un
insegnante a part time ha diritto di percepire l'intera
indennità di carica amministrativa (Sindaco o assessore di un
Comune).
Ritengo di sì.
Egregio Prof. Santoro le volevo chiedere che ne
pensa del Fondo espero per noi docenti precari con non tantissimi
anni di insegnamento conviene aderire subito (entro il 31/12/05) per
avere il bonus dello Stato dell'1% riservato a chi si iscrive entro
l'anno 2005, oppure aspettare e magari iscriversi l'anno prossimo?
No, conviene iscriversi subito.
Egregio Prof. Santoro, individuata nel mese di
Novembre dal CSA di Bergamo per un posto di inglese medie
(A345) su Milano (nomina giuridica dal 1 settembre 2005 ed
economica dal 1 settembre 2006), sto insegnando su inglese superiori
(A346) a Pavia con nomina del Csa fino al 30 giugno 2006.
Mi chiedo se potrò far valere quest'anno come anno di prova e
contestualmente seguire il corso di formazione. Attendo la Sua
cortese risposta che auspico favorevole poichè penso che
Lingua e Civiltà Inglese (A346) sia affine a Lingua
Inglese (A345) appartenendo allo stesso ambito
disciplinare.
Sì, è così.
Ho da poco tempo attivato una casella di posta
con il Ministero, ma vorrei sapere quando sarà attivo il
servizio del cedolino elettronico per gli insegnanti e se occorre
qualche richiesta particolare per attivarlo.
Vedi la recente nota MIUR presente anche sul ns.
sito.
Nel ringraziarla della sollecita risposta la
informo che il responsabile economato del mio Comune (Due Carrare,
PD) mi ha detto che un dipendente a part time può percepire
solo 1/2 dell'indennità amministrativa, solo se in pensione
l'intera indennità. Approffito della tua gentilezza per
chiederti un'altra cosa. Nella mia scuola (ricopro la carica di
Vicedirigente a metà tempo) ci sono 3 membri RSU (2 CGIL, 1
SNALS). A settembre 1 membro CGIL ha avuto trasferimento e al suo
posto il Sindacato (o la RSU) non ha formulato il nome del sostituto,
così come previsto dall'art. 7 dell'accordo anche se nella
lista è rimasto un altro candidato. 15 giorni fa si è
dimesso il rappresentante RSU dello SNALS e non è stato
formulato il nome del sostituto anche se in questa lista c'è
un altro candidato che può ricoprire l'incarico. Domanda: la
RSU deve ritenersi decaduta visto che manca oltre la metà dei
membri?
Sì.
Se sì, vale l'accordo dell'anno precedente
e il Dirigente lo può attuare in attesa di reintegro o
eventuali nuove elezioni dei membri RSU?
Sì, se il contratto ha validità
pluriennale. Altrimenti negozia con che
c'è.
Gentilissimo Prof.Santoro, forse il quesito che
sto per proporle non ha affinità con questa rubrica, ma non
avendo trovato altre fonti a cui attingere spero che lei possa
ugualmente aiutarmi..... Sono insegnante elementare, attualmente
nell'anno di prova essendo stata immessa in ruolo il 01/09/2005...
Volevo informazioni circa la compatibilità o meno del mio
ruolo con altri "lavori", in quanto mi si presenta la
possibilità di avere un contratto a progetto, cioè un
contratto che sostituisce i vecchi co.co.co. (durata dai 3 ai 6 mesi)
in una azienda privata come libero professionista. Il lavoro,
retribuito e temporaneo, si svolgerebbe al di fuori del mio orario di
servizio e non ne pregiudicherebbe il regolare svolgimento. Secondo
lei il mio ruolo di insegnante è compatibile o no?
Probabilmente l'argomento che le propongo è articolato e
spinoso ma spero ugualmente che lei possa darmi una dritta, magari
consigliandomi anche a chi rivolgermi per maggiori informazioni.La
saluto, ringraziandola come sempre per la sua disponibilità e
ne approfitto per augurarle Buon Natale.
Le mando una scheda dettagliata
sull'argomento.
Gentile prof. SANTORO
vorrei sapere i corsi di formazione obbligatori fuori dall'orario di
lavoro per il personale ATA, vengono pagate o date a recupero o
altro. Grazie infinite
O pagati o dati a recupero.
Gentile dottor Santoro, sono un'insegnante
inidonea permanente da 5 mesi e lavoro presso una biblioteca
scolastica. Sento "voci" che parlano di mobilità, di
rientro nelle classi, di licenziamento; ho appena iniziato il mio
percorso di "inidonea " e già ho una forte ansia
(altro che cambiar lavoro per stare meglio!!), non dormo la notte.
Cos'è questa storia? Cosa si profila per me, nella situazione
lavorativa in cui mi trovo? Ho 30 anni di servizio e 50 di
età: potrei scegliere, quando le cose dovessero mettersi male,
di andare in pensione? A quali condizioni?
Esiste l'art. 35 della finanziaria di tre anni fa,
purtroppo. Mi pare strano che nessuno gliene abbia
parlato.
Gentilissimo Prof. Santoro, sono docente di
ruolo nella scuola secondaria di II grado con la seguente situazione:
scuola di titolarità a Milano, assegnazione provvisoria per
l'anno scolastico 2005/2006 a Pisa. Devo chiedere un'aspettativa per
motivi di studio dal 20/12/2005 al 20/03/2006; a chi devo presentare
la domanda? Al Dirigente Scolastico della Scuola di titolarità
(Milano) o al D.S. della scuola di servizio (Pisa), visto che i tre
mesi di aspettativa sono interni all'anno della assegnazione
provvisoria?
La seconda che hai detto.
Mia suocera ha un contratto a tempo
indeterminato, personale ATA, nella scuola dell'infanzia, con la
nuova riforma ci sono bimbi che hanno 2 anni e mezzo ed hanno ancora
il pannolino. E' obbligata a portarli al bagno ed eventualmente
cambiarli o deve fare solo assistenza?
E' obbligata a cambiarli.
Nel caso volesse cambiarli e accudirli ha
diritto ad un incentivo da parte della scuola?
Secondo me sì.
Mi da anche un riferimento legislativo a
riguardo?
Il CCNL della scuola.
Sono stato assunto - agosto 2005 - con contratto
a tempo indeterminato, nella classe di concorso c320. In precedenza
ero in carica presso l'Amministrazione Penitenziaria con contratto a
tempo determinato (1 anno - prorogabile) qualifica C1. Si chiede,
cortesemente, se è possibile (trattandosi di passaggio tra
Amministrazioni) il mantenimento dello stipendio (più alto)
percepito nella precedente Amministrazione non essendoci stata
interruzione di tale rapporto, ma soluzione di continuità nel
passaggio dall'Amministarazione Penitenziaria a quella scolastica.
Grazie
No.
Ho una invalidità dell'85%. Vorrei
raccontarle una storia assurda che sta capitando agli invalidi
iscritti nelle graduatorie permanenti per l'insegnamento della
provincia di Latina. A luglio il CSA di Latina in modo inspiegabile
non procede alle convocazioni dei riservisti per l'attribuzione degli
incarichi annuali (tempo determinato), dicendo che poichè non
sono avvenute assunzioni in ruolo dei riservisti non scatta nemmeno
l'asssunzione a tempo determinato, come nella mia classe di concorso
Matematica Applicata A048. Anzi diciamo la verità che alle
prime domande a luglio dicevano tutt'altro. Prima che che era stata
una dimenticanza del CSA e che poi avrebbero provveduto a sanare la
questione, poi che l'aliquota a livello provinciale era satura. Tutto
questo non è vero, infatti nella mia classe di concorso ci
sono ancora 4 posti liberi. Secondo me, secondo gli altri riservisti,
secondo il mio avvocato, scondo l'Uilscuola di Latina, secondo anche
l'opinione di alcuni funzionari della Regione Lazio, il CSA di Latina
non ha voluto applicare una legge dello stato italiano ossia la legge
68/99 e la circolare ministeriale 248/2000. Il CSA di Latina con
tutto questo è andato a ledere un diritto di una categoria
svantaggiata che invece dovrebbe essere più tutelata. Visto
anche che nelle altre provincie d'Italia si è proceduto alla
nomina dei riservisti. Se volete date uno sguardo alla provincia di
Napoli, Salerno, Avellino, Bergamo, Foggia ecc. ecc. Ho proceduto con
gli altri riservisti a proporre ricorso presso il Tribunale di Latina
(sezione lavoro). Ma contro ogni aspettativa di tutti il giudice ha
dato ragione in modo inspiegabile al CSA. Chiedo a voi di spiegarmi
meglio la questione e far capire a noi se siamo effettivamnete dalla
parte del torto o della ragione. Vi ringrazio e spero di poter
ricevere vostre notizie al più breve.
Non conosco le motivazioni della sentenza, per cui
non sono in grado di esprimere alcuna valutazione
sull'accaduto.