FAQ/68
Domande e Risposte sulla
RSU
Sono una docente di Scuola Secondaria Superiore,
immessa in ruolo il 1 settembre 2001, con decorrenza giuridica ed
economica settembre 2000 a seguito del Concorso Ordinario bandito nel
1999. Nella ricostruzione di carriera mi sono stati valutati 3 anni
di preruolo. Prima di iniziare ad insegnare ho maturato 10 anni di
contributi presso aziende private. Ai fini della partecipazione al
fondo ESPERO mi devo considerare assunta a tempo indeterminato dopo
il 31/12/2000?
Sì.
Gentile Prof. Santoro, volevo chiederLe: i 30
giorni retribuiti al 100% del congedo parentale possono essere
usufruiti entro gli otto anni (art. 12, comma 4 CCNL 2002-05)? Oppure
come dicono in pochi, entro i 3 anni?
Entro i tre anni.
Sono assistente amministrativa part-time 18 ore
verticali. Tale richiesta è motivata dal fatto che avendo 2
figli, uno dei quali frequentanti una scuola elementare non a tempo
pieno, per poterlo gestire, non ho altra scelta che la formula
dell'orario di servizio ridotto. La mia richiesta è questa:
qual'è l'iter corretto per poter effettuare un part-time
ciclico, ovvero lavorare sopprattutto durante il periodo di
attività scolastica, e fare assenza durante le vacanze
scolastiche, sopprattutto quelle estive.
Deve concordarlo con il suo
dirigente.
Egregio Prof. Santoro, le chiedo cortesemente se
può rimuovere un mio dubbio. Dalla fine di novembre sono in
malattia a seguito di un incidente stradale. Lavoro su tre scuole (A,
B, C), come utilizzata in due classi di concorso (una delle quali
sono titolare). Ho chiesto la malattia fino a giorno 21 dicembre, per
rientrare il 22, un giorno prima dell'inizio delle vacanze
così che, se al rientro a gennaio dovessi prolungare la
malattia, eviterei che il periodo di vacanze suddetto mi venga
conteggiato come malattia. Oggi ho ricevuto una telefonata dalla
collega (che mi sostituisce nella sola scuola B, perché nelle
altre non è stato nominato nessuno) la quale, su
"suggerimento" del preside, mi riferisce che, se rientrassi
un giorno dopo, il 23 invece del 22, nel caso a gennaio prolungassi
la malattia, lei resterebbe per continuità. Secondo l'orario,
sarei in servizio, per un giorno, non nella scuola B suddetta, ma in
nella A (dove ho maggior numero di ore). Rientrando per un giorno, il
23 dicembre, a sospensione di attività didattica iniziata, il
periodo di vacanze mi sarà conteggiato come malattia, nel caso
non rientrassi a gennaio?
No.
Devo comunque rientrare nella scuola (A) secondo
l'orario, oppure è indifferente che io faccia la ripresa di
servizio in qualsiasi scuola?
Mi scusi, ma se il 23 è sospesa
l'attività didattica, che presa di servizio vuol
fare?
Sono un'insegnante di scuola materna, il mio
travaglio è iniziato da quando ho contratto la malattia di
Meniere. La Commissione Medica di Acerra mi giudicò
permanentemente inidonea all'insegnamento, il cui esito fu rigettato
dalla Commissione Medica di Verifica, che mi ha riconosciuta
temporaneamente inidonea all'insegnamento. Di fatti, ogni anno
(quest'anno sarà il terzo) mi sottopongo a visita medica
presso la Commissione Medica di Verifica al Centro Direzionale per
poi essere riassegnata ad altro incarico: quello che mi vede
da due anni bibliotecaria presso un istituto comprensivo. Chiedo
cortesemente di sapere che ne sarà di me dopo il quinto anno.
Potrò rimanere in servizio presso la stessa scuola anche
dopo il quinto anno? C'è un esperto o uno sportello ove
possa attingere a fonti sicure circa l'interpretazione corretta della
legge? Ho 40 anni ed insegno da quasi 20.
Ritengo che non abbia nulla da temere, sempre a
patto che in aprile gli italiani mandino a casa
Berlusconi.
Ieri a scuola è scoppiato il vaso di
espansione dei termosifoni, il quale si trova in uno dei bagni degli
alunni e pertanto già segnalato come rischio di pericolo, ma
ad oggi non sostituito. Alcuni Signori del personale ATA hanno
preso l'iniziativa di raccogliere l'acqua (a circa 200° C) e nel
momento in cui, ancora, fuoriusciva mettendo a repentaglio la
loro incolumità. Come RLS, vedendo l'accaduto, ho chiesto loro
di chiudere il bagno ed allontanarsi da quel luogo, aspettando ordini
specifici. Prontamente sono andato a cercare il DSGA, che non si
trovava in nessuna delle stanze addette alla segreteria, quindi il
Vicepreside, poichè la Preside era assente per malattia, il
quale ha subito fatto staccare la caldaia dei termosifoni. Infine
dopo circa 20 min ho incontrato nei corridoi della scuola il DSGA al
quale ho detto di averlo cercato per avvisarlo di quanto accaduto, e
mettendolo al corrente che se fosse accaduto qualcosa a qualcuno del
personale ATA lo avrei ritenuto il diretto responsabile. Al
chè sono stato aggredito, pubblicamente, in mezzo alle scale
in presenza di colleghi ed alunni. Avendo riferito tutto alla
Preside, anche lei mi ha richiamato, in quanto la responsabile del
personale ATA è lei stessa e che pertanto, io non avrei dovuto
sollecitare il segretario. Mi chiedo: a chi compete la gestione del
personale ATA? nel caso si dovesse ripresentare una situazione
analoga, ovvero notare pericolo, per qualcuno del personale ATA che
sta svolgendo un qualsiasi lavoro, anche di sua iniziativa, a
chi lo devo segnalare?
Al DSGA.
Gentile Prof. Santoro, sono un insegnante di
sostegno. Il mio alunno è impossibilitato, per il periodo
invernale, a venire a scuola così ho deciso, su richiesta dei
genitori e d'accordo con il dirigente scolastico ad andare a casa
dell'alunno due volte alla settimana. Possiamo segnare la presenza
sul registro di classe nei giorni in cui vado a casa
dell'alunno. Grazie.
Ritengo proprio di sì.
Vorrei sapere se conveniente aderire o meno al
Fondo Espero; devo prendere questa decisione entro il 31/12/2005, in
quanto, per chi ne fa richiesta entro questa data usufruisce di una
piccola un'agevolazione statale. Sono una collaboratrice scolastica a
tempo indeterminato con 12 anni di ruolo e 2 di pre-ruolo circa. E
infine (se non sono troppo indiscreta) se lei ha aderito o intende
aderire. Sentitamente ringrazio.
Conviene aderire.
Gentile Professore, sono un collaboratore
scolastico a tempo indeterminato, nominata lo scorso settembre dalle
graduatorie di terza fascia come assistente amministrativa. Da
più parti ho letto che la norma contrattuale che offre al
personale di ruolo questa opportunità viene interpretata in
maniera restrittiva, nel senso che il triennio di riferimento
scadrebbe con quest'anno scolastico, con grande mio disappunto
dal momento che non maturerò pertanto i 24 mesi perchè
questo era il mio primo incarico. Quali altre possibilità per
chi come me aspetta da circa 10 anni un concorso
interno?
Non ritengo che la norma contrattuale debba essere
così interpretata.
Gent.mo Pino, quest'anno sono stata immessa in
ruolo da concorso ordinario sulla A047 per la secondaria di II grado,
sono ovviamente su sede provvisoria e devo espletare l'anno di prova.
Tuttavia io ero già docente a tempo indeterminato titolare
sulla A059 (secondaria di primo grado), assunta da concorso ordinario
giuridicamente dal 2000/01 ed effettivamente dal 2001/02. Nell'a.s.
2001/02 avevo fatto regolarmente gli adempimenti dell'anno di prova
(almeno 180 giorni di servizio, corso di formazione per docenti
neoassunti che per la prima volta era nella nuova forma on-line,
discussione di una relazione con tutor assegnato dal collegio dei
docenti). Quest'anno sono stata riassunta e il mio non è un
passaggio di ruolo ma una neo-assunzione pur essendo già
docente di ruolo in altra classe di concorso. La dirigenza nicchia e
mi dà poche certezze. Secondo me mi deve essere assegnato un
tutor e devo discutere la relazione oltre a prestare almeno 180
giorni di servizio effettivo. Quanto al corso di formazione ritengo
di non doverlo rifare dal momento che era unico per tutti gli ordini
di scuola e io sono già in possesso del relativo attestato di
partecipazione con i crediti acquisiti. Tu cosa dici?
Che va bene come dici tu.
Caro Pino.. mi mandi uno schema di decreto per il
pagamento delle ferie per una docente di scuola materna pagata dalla
DPT - in congedo per maternità obbligatoria a.s. 2004/05 -
Come richiesto dalla Ragioneria Provinciale dello Stato.
Non possiedo fac-simili di questo tipo. Ma non
ritengo che occorrano.
Il D.S. di una scuola elementare su segnalazione
del CSA dovendo sostituire il proprio DSGA titolare, non trovando
allinterno della propria scuola disponibilità degli
assistenti amm.vi alla sostituzione del DSGA assente per Comando
presso lente Comune dal 28/09/2005 al 31/12/2005 ha convocato
il sottoscritto inserito nella graduatoria degli assistenti amm.vi
redatta dal CSA secondo quando recita il contratto delle
utilizzazioni. In data 23/12/2005 la Direzione Regionale comunica al
D.S che al DSGA titolare veniva prorogata, su richiesta del Comune,
lincarico di comando a far data dall1/1/2006 fino al
31/082006. Domanda: il D.S. vorrebbe riconvocare dalla graduatoria
delle disponibilità tutti gli amm.vi che avevano rifiutato il
primo periodo di sostituzione. Il sottoscritto ritiene che il D.S fa
uno sbaglio in quanto coloro che mi precedevano nella graduatoria o
per un motivo o per un altro avevano rifiutato al primo periodo di
assenza e pertanto per continuità di servizio il secondo
periodo essendo proroga spetta al sottoscritto.
Ritengo che sia interesse dell'amministrazione
garantire la continuità nell'utilizzazione, anche se il suo
dirigente non sbaglia nel volersi cautelare rispetto alle pretese di
eventuali controinteressati.
Gentilissimo Pino, sono una neodocente di
ruolo in dolce attesa da appena 7 settimane. La bella notizia mi
comporta però molto stress in quanto, rispetto alla mia
residenza, la sede di lavoro dista circa 700 km, quindi non me la
sento di mettere a rischio la gravidanza sottoponendomi a viaggi
così lunghi almeno 3 volte al mese. In più temo di
affrontare da sola i mesi prima del parto, visto che mio marito
abita, per lavoro, nel nostro comune di residenza e non in quello nel
quale da quest'anno sono stata chiamata per il ruolo. Pertanto, le
chiedo, esiste una normativa per astenermi dal lavoro fino al parto
previsto per agosto. Potrebbe, secondo lei, il mio caso
rientrare nella cosiddetta gravidanza a rischio? E, invece, cosa
comporta e che cos'è l'interdizione dal lavoro di cui ho letto
qualcosa senza avere idee chiare? Insomma, se può, mi
suggerisca un vademecum normativo per affrontare serenamente la
gravidanza il più possibile vicino ai miei
affetti.
Spetta al suo ginecologo attestare se la sua
gravidanza è a rischio o meno. E' una questione clinica, non
amministrativa.
Gent.mi, ho un quesito spinoso da porvi. Sono
entrata in ruolo nel 2000 per la classe di concorso A050. Nel 2003
è nato mio figlio, ma non ho usufruito di nessun congedo in
quanto nel frattempo godevo già del cosiddetto "congedo
straordinario per dottorato di ricerca". Nel 2004 sono stata
chiamata (tramite graduatoria di concorso ordinario) per la classe di
concorso A051 e ho accettato il nuovo posto, firmando un nuovo
contratto. Ora la mia domanda è: posso ancora usufruire del
congedo facoltativo di maternità per mio figlio (che non ha
ancora compiuto i tre anni)? Il fatto che alla sua nascita io non
fossi immessa nel ruolo attuale e che lavorassi in altra scuola e in
altra provincia può creare qualche
difficoltà?
No. Nessuna difficoltà.
Volevo sapere se un libero professionista, come
nel mio caso (architetto) può contemporaneamente svolgere la
libera professione e insegnare?
Sì.
Come si conciliano i contributi INPDAP versati
dalla scuola con quelli versati ad altro organo
previdenziale?
Si conciliano, si conciliano.
Gent.mo prof. Santoro, ho accettato un incarico
come assistente tecnico di laboratorio (misure elettriche ed
elettroniche), nel personale ATA, c/o un ITIS. Volevo avere
chiarimenti su quelle che saranno le mie competenze. Può darmi
qualche suggerimento? Grazie per la gentilezza.
Veda il CCNL e magari anche il piano delle
attività adottato nel suo istituto.
Il DS della mia scuola ha proposto il pagamento
di un compenso, col fondo di istituto, al suo vicario che ha stilato
l'orario esonerandolo però dall'insengnamento nelle sue
classi. Vorrei sapere se questo esonero è illegittimo se la
RSU può a questo punto proporre il non pagamento del compenso
col FIS. Secondo lei a che titolo questa persona a percepito lo
stipendio, nelle settimane che non ha fatto
lezione????
I criteri di utilizzazione del personale sono
materia di contrattazione di istituto, così come quelli
relativi alla gestione del fondo. Quindi fate valere in questa sede
le vs. ragioni.
Gent.mo Pino Santoro. Mi ricollego alle
informazioni assunte dalla FAQ n. 61. Sono anchio un docente di
ruolo nella classe A043 dal 1° settembre 2001 e ho svolto
lanno di prova e il corso di formazione per tale classe di
concorso. Il 16/11/2005 ho accettato la nomina al ruolo da
graduatoria di concorso ordinario per la A050, con decorrenza
giuridica dal 01/09/2005 ed economica dal 1/09/2006. Al CSA di
Palermo mi hanno comunicato che durante la.s. 2005/2006
dovrò svolgere sia lanno di prova, essendo
unimmissione da concorso ordinario, che lanno di
formazione. Il mio DS espone qualche perplessità
perché, essendo la scuola ove presto servizio un istituto
comprensivo non sa se deve chiamare un tutor di scuola secondaria di
secondo grado per seguirmi (ma sul lavoro di scuola secondaria di
primo grado). Ho letto nella faq che non avrei lobbligo
dellanno di formazione. Ho consultato un sindacato che mi ha
risposto che la mia posizione è sui generis e mi avrebbero
dato una risposta in seguito dopo i loro approfondimenti. Non so come
comportarmi. Cosa devo fare? Svolgere la formazione nella.s. in
corso, avendo quale tutor un collega che ha anche labilitazione
per la A050 o rimandare lanno di prova e la formazione
alla.s. venturo? In questo caso quale norma dovrei citare al
CSA che mi ha chiesto di svolgere, nel presente a.s. lanno di
prova e di formazione? Grazie per lattenzione e Buon
Anno.
Ritengo che il corso non debba essere ripetito,
sulla base di semplici considerazioni di buon senso, che non sempre
albergano tra i funzionari della P.A.
Vorrei avere informazioni corredate di elementi
giuridici riguardo alla copertura della domenica con i certificati
medici, perchè a mio parere ci sono delle situazioni in cui
è impossibile coprire la domenica.
Io non sono un giurista.
Sono un collaboratore scolastico "categoria
protetta" con un invalidità civile del 55% (esattamente
presento una stenosi polmonare cl. nyha II°, con esiti di
lussazione e frattura acetabolo sx senza impegno funzionale). Vorrei
sapere che tipo di lavoro potrei svolgere all'interno della scuola
materna ove lavoro; e quali sforzi potrei evitare! ...e se vi
è una legge che lo stabilisce. aspetto una sua risposta...
grazie.
Deve essere il collegio medico a
stabilirlo.
Carissimo Santoro, sono un collaboratore
scolastico assunto a contratto a tempo determinato con scadenza
21.12.2005 su una supplenza x aspettativa che ha una durata fino al
31 gen 2006. Il giorno 20 u.s. , giorno precedente alla scadenza del
contratto (scadenza dovuta alla sospensione dell'attività
scolastica), ho avuto un infortunio sul lavoro. Gradirei conoscere se
il contratto a tempo determinato ha perso la sua efficacia il giorno
della sua scadenza cioè il 21.12.2005 oppure se il contratto
è ancora in essere fino alla mia completa
guarigione.
Ha perso la sua efficacia.
Alla riapertura delle attività scolastiche
del giorno 9 gen, essendo ancora inabile x infortunio sul lavoro,
potrò accettare nuove proposte di supplenza che mi dovessero
pervenire?
Sì.
Cercando di essere sintetico, anche se molto
difficile, le chiedo un suo pensiero su come sbrogliare una
sistuazione complessa. Nel mese di ottobre, durante il collegio
docenti, erano discusse ed approvate unitariamente l'istituzione di 6
figure strumentali: dispersione; orientamento; disabilità; pof
e sostegno docenti; pon e alternanza scuola-lavoro; rapporti con
enti, aziende, territorio. Si istituiva così una una
apposita commissione per valutare le candidature dei
docenti per le suddette funzioni. Una RSU del sindacato xxx chiedeva
di dividere il lavoro delle figure strumentali della dispersione (per
tre) e quello dell'orientamento (per due) fra tutte le persone
candidate, come il suo sindacato aveva affermato in seguito a sua
domanda (da notare che il discorso è stato fatto solo per le
figure inerenti la dispersione e l'orientamento). Di seguito
intervenivo affermando che un sindacato risponde in base
alla domanda che viene presentata (forse una involontaria difesa
di ufficio visto che era il mio stesso sindacato) ma nei fatti si
doveva osservare quanto descritto nella norma contrattuale.
Affermavo, inoltre, che questo criterio doveva essere presentato e
discusso nel collegio di ottobre, per consentire a tutti i docenti di
avere ben chiari i compiti ed i ruoli prima di presentare la propria
candidatura. Evidenziavo che già nel contratto integrativo di
istituto è previsto un compenso forfettario per tutte le
persone che collaborano con il titolare della figura strumentale,
unico responsabile. La parte finanziaria, una volta fatte le nomine,
era competenza della contrattazione di istituto tra dirigente ed RSU.
Un altro componente RSU del sindacato yyy, intervenendo affermava di
aver contattato il proprio responsabile provinciale del sindacato che
si dimostrava in pieno disaccordo con la proposta di dividere le
funzioni tra più titolari. Veniva richiesta una votazione da
parte della RSU xxx sulla sua proposta iniziale con una variante
prudenziale che quasi unanime (io ed altri due contrari)
stabiliva: di dividere le figure strumentali per la dispersione ed
orientamento per quanti abbiano fatto domanda (poi saranno loro a
decidere cosa fare, nota mia); di provvedere lo stesso alle votazioni
a scrutinio segreto tra le persone candidate (esluso
disabilità e pof) nelle more che quanto deliberato non fosse
corretto. Di seguito si provvedeva ad effettuare le votazioni che
individuavano i quattro titolari. Naturalmente, giorni dopo, due
designati dicono: di essersi sentiti con alte sfere non affermando
che avevo ragione io ma che la figura non andava divisa. A
tutt'oggi siamo in situazione di stallo. Ho provato a parlare con il
mio sindacato ma pur d'accordo con la mia linea non riesco ad
ottenere nero su bianco ed intanto le stelle stanno a guardare. Al
termine di questa telenovela rimane il problema che senza forti
riferimenti normativi con cui scrivere una lettera al mio Dirigente,
rimarrà tutto in questo limbo.
Spetta al collegio individuare le funzioni ed i
criteri e le modalità di attribuzione. Il sindacato, in tutto
questo, per fortuna davvero non c'entra.
Carissimo Prof. Santoro, vorrei sapere se l'aver
insegnato per più di tre anni consecutivi in scuola di
montagna o aver insegnato sempre per più di tre anni sostegno,
mi da diritto ad una valutazione diversa dagli altri ai fini
pensionistici.
No.
Gentile Prof.Santoro, dopo anni di supplenze sono
passato in ruolo come assistente tecnico dal 1 settembre 2005.
Passati i quattro mesi di prova previsti, posso fare domanda al
Dirigente Scolastico per la ricostruzione della carriera ai fini dei
benefici economici?
Sì.
Egregio prof. Santoro, insegno in un
IPSSS e da alcuni anni ho l'incarico di redigere l'orario
scolastico. Vorrei gentilmente sapere se, nella formazione della
cattedra di Lettere, classe A050, è possibile separare le ore
d'Italiano da quelle di Storia per farle concorrere alla
costituzione di altre cattedre (es: in una classe prima assegnare le
ore d'Italiano ad un docente e quelle di Storia ad un altro).Tale
possibilità permetterebbe ai due colleghi, quello d'Italiano e
quello di Storia, di seguire rispettivamente, nel percorso dei 5
anni, la stessa classe nelle stesse discipline, di farli ruotare
dal primo al quinto anno e, non per ultimo, si
eviterebbe di avere docenti di Lettere del biennio e docenti di
Lettere del triennio. Esiste a tal proposito qualche
disposizione?
E' possibile. Le confermo che è possibile,
sulla base di una decisione organizzativa autonomamente assunta dalla
scuola.
Cortese professore ho un contratto fino al 31
agosto. Sono rientrato in servizio dopo una lunga malattia con
retribuzione al terzo mese del 50%. La mia domanda se il prossimo
anno scolastico con contratto dal csa il primo mese di malattia come
viene retribuito per intero o al 50%.
Per intero.
GENTILE DOTT. SANTORO, SONO STATA NOMINATA IN
RUOLO PER L'ANNO IN CORSO 2005/06, DAL 9 DI NOVEMBRE SONO A CASA
PER INTERDIZIONE PER MATERNITA'... SO CHE L'ANNO DI PROVA PUO' ESSERE
RIMANDATO.. MA MI CHIEDEVO SE I GIORNI LAVORATIVI EFFETTUATI NEGLI
ANNI PRECEDENTI VALESSERO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI 180. LAVORO CON
LA STESSA QUALIFICA PER LA QUALE SONO STATA ASSUNTA IN RUOLO DA 3
ANNI E NELLO STESSO ISTITUTO.. SE QUESTI GIORNI MI VALSSERO POTREI
UGUALMENTE FREQUENTARE IL CORSO DI FORMAZIONE E PORTARE A TERMINE
L'ANNO DI PROVA ANCHE SE IN INTERDIZIONE??? GRAZIE PER L'ATTENZIONE.
LA SALUTO
No, non valgono.
Ciao Pino, buon anno. Sono nelle graduatorie III
fascia d'Istituto ATA. Mi hanno chiamato da una scuola per chiedermi
se sono disponibile per una nomina fino al termine delle
attività didattiche per sei ore settimanali (la titolare ha
chiesto un part-time orizzontale). Vorrebbero che io facessi un'ora
al giorno per sei giorni la settimana. In questo modo per me sarebbe
quasi impossibile riuscire poi a completare con qualche altra scuola.
Ho però anche molto bisogno di quei punti. Cosa posso fare per
convincere quella scuola a farmi quelle sei ore in meno di sei
giorni? Cosa dice la normativa in proposito?
Un'ora al giorno mi sembra davvero poco proficuo,
anche per la scuola, che è comunque libera di organizzare come
meglio crede la presenza del personale.
Gentile Professor Santoro, Le sarei grata se
potesse darmi alcune informazioni. Sono un'insegnante di ruolo nella
scuola secondaria collocata dal gennaio 2003 in aspettativa
per un dottorato di ricerca che si concluderà il 31
ottobre 2006, anche se la discussione finale si svolge nel mese di
dicembre. Secondo lei quando devo riprendere servizio, visto che mi
è stata concessa un'aspettativa per 4 anni?
Alla fine del dottorato.
Come poter continuare l'aspettativa o quali
le disposizioni per un distacco finanziato sempre dalla
scuola?
Non la so aiutare.
Poichè continuo a
richiedere un trasferimento sempre per la scuola è
corretto che abbia perso la continuità didattica a causa del
dottorato?
Sì.
Sono un'insegnante a tempo indeterminato in un
liceo. Ho un bambina di 18 mesi per la quale dispongo ancora di 5
mesi di congedo parentale (astensione facoltativa). Ora sto lavorando
su una cattedra di 18 ore che mi impegna nei giorni dal lunedì
al venerdì. Leggevo che l'astensione facoltativa può
essere usata anche im modo non continuativo. Potrei quindi, avvisando
per tempo, chiedere di astenermi dal lavoro tutti i martedì e
giovedì fino alla fine dell'anno scolastico? Se sì,
come può essere gestita la cosa? Può essere nominato un
supplente per i giorni in cui io non ci sono o va modificato
opportunamente l'orario in modo da spartire tra me e il supplente le
classi? Ci sono dei limiti che devo rispettare nel chiedere
l'astensione o posso interrompere anche molto frequentemente
l'attività didattica?
Per potere può. Si tratta di capire da un
punto di vista organizzativo come la cosa possa essere gestita dalla
scuola.
Sono un'insegnante neo assunta della scuola
dell'infanzia. Quest'anno dovrò stendere la tesina, ma
purtroppo non ho le idee molto chiare su come esattamente vada fatta.
Potrebbe darmi qualche indicazione e se possibile indicarmi dei link
circa lo sfondo integratore?
Lo sfondo integratore? Ma che roba
è?
Sono assistente amministrativa di 1^ fascia,
quest'anno presto servizio in un I.I.S. fino al 30/06/2006. Nella
graduatoria del mio Istituto risulto seconda per l'attribuzione
dell'incarico di sostituzione del D.S.G.A. Verrà considerata
questa mia posizione o avranno comunque la precedenza i colleghi di
ruolo?
Gli incarichi specifici vengono attribuiti secondo
criteri e modalità definiti nella contrattazione di
scuola.
GENT.Professore sono un'insegnante della scuola
primaria , entrata in ruolo nel 1991 e in attesa da 14
anni di una ricostruzione di carriera che sembrava non giungere mai
per l'alternarsi del personale di segreteria e per vari inadempienze
dello stesso personale. Gli anni da ricostruire erano stati prestati
dall' 1/9/87 al 31/8/88, dall' 1/9/88 al 31/8/89, dall' 1/9/89 al
4/5/90 presso l'istituto SS. Trinità e paradiso, ente di
diritto pubblico, come docente di lettere del Liceo linguistico.
Finalmente quest'anno dopo numerose insistenze, mi è stato
mostrato dal personale di segreteria un decreto in fotocopia,
l'originale non l'ho mai visto, figuriamoci firmato, in cui, senza
addurre alcuna spiegazione (mancanza dei requisiti richiesti???)
si rifiutava la mia domanda di ricostruzione. Il Dirigente
amministrativo più volte sollecitato a chiedere spiegazioni,
afferma che non è mio diritto ricevere alcuna dimostrazione,
perchè il servizio prestato era effettuato presso una scuola
parificata superiore. Sicura della sua squisita gentilezza nel
rispondere ai nostri quesiti, ma soprattutto certa della sua
competenza La pregherei di interessarsi e di darmi qualche
spiegazione, non crede anche Lei che 14 anni sono troppi per una
semplice mancanza dei requisiti richiesti??????
Ritengo anch'io che il servizio non sia
riconoscibile. In ogni caso il riferimento normativo è l'art.
485 del d. l.vo 297/94.
Gentile redazione, sono un docente di scuola
secondaria superiore (attualmente ho una supplenza di quattro ore
fino al 30 giugno). Vorrei gentilmente chiedervi se posso accettare
un contratto di collaborazione di tre mesi (compatibile con il mio
orario scolastico) con un Centro per l'Impiego per la creazione di un
database, ovvero se c'è una qualche incompatibilità tra
le due attività. Siccome non riesco a reperire questa
informazione, e visto che dovrei firmare l'eventuale contratto a
breve, vi sarei grato poteste darmi una risposta.
Veda l'art. 53 del d. l.vo
165/2001.
Gent.mo Pino Santoro, mi scuso se le scrivo in
una rubrica destinata ad altre faq, ma non ho reperito alcun altro
indirizzo per poterla contattare. Insegno in una scuola superiore e
attualmente sono in astensione facoltativa con trattamento
retributivo al 30%. I miei quesiti sono due:
- dal momento che ho
due figli molto piccoli, per quanto tempo posso proseguire
nell'astensione facoltativa nell'anno in corso?
Le mando un libercolo.
- posso richiedere il part-time per l'anno
prossimo?
Sì.
Ci sono delle scadenze per la presentazione della
domanda?
31 marzo.
Carissimo prof Santoro, sono RSU in una scuola di
secondo grado con circa 112 docenti, 48 Ata, 20 Laboratori per
diverse specializzazioni, domanda: al DSGA oltre le 100 ore dal CCNL
art. 87 ha diritto all'Indennità di
Amministrazione?
Certo.
Ci sono occasioni dove, sovente, nella scuola,
capita di dover analizzare testi, fare comparazioni, esprimere
valutazioni dordine storico, etico, civile. Propongo a tutte le
colleghe e colleghi, ai genitori, agli studenti in età da
liceo, il testo seguente. Potrebbe essere intitolato, da uno spirito
sgarbato e maligno, come Il modo per arrampicarsi sugli specchi
cercando di non farsi male
A seguito, infatti, della nota
ed ancora incredibile circolare n. 84 del 10 novembre 2005, la
direttrice generale dellEmilia Romagna, dottoressa Lucrezia
Stellacci, in data 20.12.05 ha diffuso una sua nota circolare di
chiarimento alla circolare incriminata (purtroppo solo dai docenti e
non ancora dalla magistratura amministrativa
). Ora come si
evincerà dalla lettura, non un solo motivo legale è
addotto dal funzionario di cotanto grado per giustificare
laffossamento di sentenze della Corte Costituzionale e
daltri provvedimenti legislativi (non circolari ministeriali!)
a tuttoggi assolutamente non abrogati. La sostanza dei
provvedimenti si conforma e trova soddisfazione solo nellaver
consultato in argomento il competente ufficio del Miur e
in una ripetizione nuda e cruda daffermazioni già
contenute nella circolare n. 84 che è quindi spiegata,
tautologicamente con se stessa. Ora questi sono gli stracci di
Palazzo, queste sono le competenze che dovrebbero governare la scuola
italiana. I casi sono due: o mentono sapendo di mentire ma stanno
tranquilli o quasi, nella consapevolezza di servire un padrone
occhiuto e poco generoso. Oppure sono assolutamente incompetenti.
Certo, qualche buon tempone potrebbe pensare che sono ragionamenti
fatti in buona fede, senza macchiavellici e contorti arrampicamenti,
insomma: così è se vi pare
Che dire? Se questo
è lesempio, istituzionale e di coerenza amministrativa,
che deve giungere, non dico ai giovani, ma alle famiglie e ai
lavoratori della scuola, da parte della burocrazia amministrativa,
siamo (parafrasando un bel pamphlet sullineffabile Marcello
Pera) veramente alla frutta. E dire che la burocrazia (e la scuola
amministrativa francese ce lha insegnato da tempo) è
ciò che resta tra un governo e laltro e sempre dovrebbe
avvertire la nobile funzione di custode della legge e del trapasso
delle nozioni amministrative. Quando si fanno solo giochetti e
calcoli di bassa bottega (il governo e chi per lui) e quando poi si
trova unamministrazione periferica che non sa neppure
esercitare larte del dubbio, si ossificano e si gelano le
libertà dei cittadini, si mortifica la loro partecipazione
democratica, si fa solamente avvertire la politica come la somma
degli affaires de noartri. Che tristezza e
che nero futuro per la scuola italiana. Ad ogni buon conto ognuno
legga il documento e si faccia la sua autonoma valutazione.
UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE per lEmilia Romagna - Direzione Generale -
Ufficio III
Prot. N. 19646/A22
Il dirigente Luciano Lelli
Ai Dirigenti
responsabili dei CSA provinciali e, p.c., al Coordinatore regionale
Emilia-Romagna insegnamento Religione Cattolica
OGGETTO:
Modello del "Documento di valutazione degli alunni.
Risposta a quesiti
In merito ad alcune
richieste di precisazioni pervenute a questUfficio, circa la
possibilità destrapolazione dal "Documento di
valutazione" degli alunni delle formulazioni riguardanti gli
"insegnamenti obbligatori opzionali" (Religione Cattolica e
Attività alternative allinsegnamento della Religione
Cattolica), considerata con ogni attenzione la C.M. n. 84 del 10
novembre 2005 e consultato in argomento il competente Ufficio del
MIUR, si esprime il seguente avviso. A differenza di quanto avvenuto
lo scorso anno, dopo l'emanazione della CM. 85 del 3 dicembre 2004,
che consentiva alle istituzioni scolastiche di operare
sostanzialmente senza vincoli (eccezione fatta per la scala
pentenaria riguardante il giudizio sintetico) nella predisposizione
del proprio modello di "Documento di valutazione", la C.M.
n. 84 sopra citata (la quale fornisce disposizioni e indicazioni
circa la redazione del "Portfolio delle competenze") si
occupa anche del "Documento di valutazione" degli alunni,
in termini notevolmente diversi da quelli esplicitati nella C.M.
85/2004, vale a dire stabilendo in proposito precise regole di
configurazione del modello. Innanzi tutto è specificato che il
"Documento di valutazione" fa parte integrante del
"Portfolio delle competenze". Inoltre è disposto che
il "Documento di valutazione" sia incluso nella Sezione A
del Portfolio "obbligatoria e a struttura predefinita non
modificabile". Del più volte menzionato "Documento
di valutazione" all'interno delle linee guida allegate alla CM
85/2005 è fornito il modello che, sulla base di quanto sopra
precisato, va ritenuto "obbligatorio e a struttura non
modificabile" (per quanto concerne ovviamente la tipologia
formale del documento). Da dette disposizioni si evince che non
è legittimo modificare le parti obbligatorie già
strutturate sia del "Portfolio delle competenze" che del
"Documento di valutazione" da includere nel medesimo
portfolio. In specifico le valutazioni periodiche degli
"insegnamenti obbligatori opzionali" (Religione Cattolica e
Attività alternative all'insegnamento della Religione
Cattolica) vanno incluse nel testo complessivo del "Documento di
valutazione" e non in foglio a parte.
Siamo alla frutta.
Gentili Signori con la presente Vi chiedo di
aiutarmi, mia moglie (assistente amministrativo in un I.C.) con
nomina sino al 30/06/2006. Premesso che mia moglie lavora per 24 ore
settimanali
(lunedì-martedì-mercoledì-venerdì) ed è
stata in ferie fino al 02/01/2006 (lunedì). Il giorno
03/01/2006 (martedì) entro il suo orario di servizio (ore
08,00 telefonato anche prima ma non c'era nessuno in ufficio) ha
comunicato l'assenza per malattia per i giorni 3-4/01/2006. Al
rientro il Dirigente scolastico le ha contestato il rientro dicendo
che doveva comunicarlo prima... citando l'articolo 10 del
comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Per
ripicca a ciò le ha contestato, citando l'art. 90 e 92 del
ccnl 2002/05, l'errata indicazione del numero civico dell'indirizzo
di una dipendente assente per malattia (la dipendente aveva
comunicato nr. civico 29 mentre mia moglie ha indicato il nr. 90
della stessa strada com'era indicato nel fascicolo personale e dove
in altri casi erano state effettuate altre visite medico fiscali)
invitandola a comparire presso l'ufficio di presidenza accompagnata
da un legale o un rappresentante sindacale per
dare giustificazioni a quanto contestato e in caso negativo le
farà decurtare nr. 4 ore di servizio. Come posso rispondere a
ciò? Nel caso dell'indicazione errata del nr. civico si
è trattato di puro errore materiale non crede che
quest'accanimento sia troppo?
Ne sono convinto. Si faccia assistere da un
rappresentante sindacale e risponda alla contestazione del dirigente,
sicuramente infondata.
Gentile prof. Santoro, ancora una volta ho
bisogno dei suoi chiarimenti, durante le assenze dal lavoro per
malattia del figlio, sono supplente nel prof. coll. scol., si
è soggetti alla visita fiscale?
No.
Inoltre le giro dei dubbi di una mia amica
attualmente in astensione dal lavoro per complicanze della gestazione
ma della precedente maternità le sono rimasti più di
100 giorni per una eventuale astensione facoltativa, attualmente il
marito è entrato in servizio come ass. tec. in un'altra
regione molto distante, la mia amica si chiedeva se eventualmente il
marito può usufruire dei restanti 100 giorni di astensione dal
lavoro come paternità in contemporanea della sua
astensione per complicanze della gestazione, lei ora è a casa
ma invece di stare a riposo deve badare agli altri due figli e sta
rischiando con la sua nuova gravidanza. Grazie
Secondo me sì.
Salve, ho visto il suo sito su internet cercando
di individuare come poter cercare risposta ad un quesito. Mi è
sembrata la persona giusta a cui potermi rivolgere. Il quesito
riguarda mia madre, che nella domanda di cui sotto parla in prima
persona. Domanda: dall'1/09/03 ho ottenuto il passaggio di ruolo
dalla scuola elementare alla scuola secondaria di II grado. Il mio
precedente servizio comprende: 1 anno di servizio preruolo nella
scuola media; 1 anno di servizio preruolo nella scuola materna; 2
anni di servizio di ruolo ai fini giuridici nella scuola materna; 10
anni di servizio preruolo ai fini giuridici ed economici nella scuola
materna; 14 anni di servizio di ruolo ai fini giuridici ed economici
nella scuola elementare. La mia scuola ha emesso il decreto di
temporizzazione dello stipendio solo dopo la conferma in ruolo e non
all'atto della nomina, come avrebbe dovuto fare, lasciandomi, per
tutto questo tempo, percepire lo stipendio di insegnante elementare.
Il decreto ora mi riporta ad una classe stipendiale inferiore di due
posizioni rispetto a quella attuale. Al momento del passaggio mi
trovavo nella classe 21, ma solo tre mesi dopo, nel gennaio 2004,
passavo alla classe 28. Ho chiesto che venisse effettuata la
ricostruzione della carriera, per poter scegliere, tra le due
anzianità quella più favorevole. Mi è stato
detto, a questo proposito, che nella ricostruzione dellacarriera il
servizio di scuola materna non è valutabile. A me sembra
assurdo, essendo l'insegnamento nella scuola materna considerato
funzione docente a tutti gli effetti, ed essendo le due classi
stipendiali (materna ed elementare) omogenee. Come posso far valere
le mie tesi? Ci sono sentenze giudiziarie, norme o circolari a cui
poter fare riferimento? Infine: si potrebbe partire, per la nuova
ricostruzione, da quella immediatamente precedente (nel mio caso del
1997)? Potrebbe cortesemente aiutarci e dirci a chi possimo
rivolgerci?
Lart. 485 del d. l.vo 297/94 dispone che:
1. Al personale docente delle scuole di istruzione secondaria
ed artistica, il servizio prestato presso le predette scuole statali
e pareggiate, comprese quelle all'estero, in qualità di
docente non di ruolo, è riconosciuto come servizio di ruolo,
ai fini giuridici ed economici, per intero per i primi quattro anni e
per i due terzi del periodo eventualmente eccedente, nonché ai
soli fini economici per il rimanente terzo. I diritti economici
derivanti da detto riconoscimento sono conservati e valutati in tutte
le classi di stipendio successive a quella attribuita al momento del
riconoscimento medesimo.
2. Agli stessi fini e
nella identica misura, di cui al comma 1, è riconosciuto, al
personale ivi contemplato, il servizio prestato presso le scuole
degli educandati femminili statali e quello prestato in
qualità di docente elementare di ruolo e non di ruolo nelle
scuole elementari statali, o parificate, comprese quelle dei predetti
educandati e quelle all'estero, nonché nelle scuole popolari,
sussidiate o sussidiarie.
3. Al personale docente delle scuole elementari è
riconosciuto, agli stessi fini e negli stessi limiti fissati dal
comma 1, il servizio prestato in qualità di docente non di
ruolo nelle scuole elementari statali o degli educandati femminili
statali, o parificate, nelle scuole secondarie ed artistiche statali
o pareggiate, nelle scuole popolari, sussidiate o sussidiarie,
nonché i servizi di ruolo e non di ruolo prestati nelle scuole
materne statali o comunali.
La legge 18 marzo
1968, n. 444, che ha istituito la scuola materna statale, ha
stabilito allart. 18 che le norme di stato giuridico della
scuola elementare statale siano estese anche al personale insegnante
della scuola materna statale; dal combinato disposto dei due
provvedimenti consegue il diritto degli insegnanti di ruolo delle
scuole superiori di vedersi riconosciuto ai fini giuridici ed
economici il servizio prestato in qualità di docente di scuola
materna.
Gent.mo dott. Santoro, sono una insegnante con
contratto a tempo determinato in astensione obbligatoria per
maternità. Mi è stata diagnosticata una depressione
post-partum. A giorni terminerà il periodo di astensione e la
scuola mi ha comunicato che non è sufficiente inviare il
certificato medico della USL ma occorre una presa di servizio.
Risulta anche a lei???
Ma se il periodo di astensione vale ai fini
giuridici ed economici, non comprendo la richiesta della
scuola.
Gent.le Santoro, siamo un gruppo di docenti
facenti parte del Consiglio d'Istituto e in sede di discussione per
deliberare l'adozione del POF si sono create due opinioni diverse
riguardo la procedura: il DS ed il DSGA hanno sostenuto la tesi che
non fosse necessario fornire i dati finanziari relativi al documento
al fine di verificarne la copertura; alcuni docenti hanno sostenuto
la tesi che fosse irrinunciabile la conoscenza dei dati finanziari
per la verifica della copertura. Le chiediamo se sia esatta la prima
o la seconda tesi ed inoltre se può fornirci dei riferimenti
normativi.
La prima, non c'è alcun dubbio, visto che il
programma annuale si approva a febbraio.
E' consentito agli Amministratori comunali
chiedere alle famiglie il pagamento di una retta mensile, oltre
il buono pasto, per la frequenza della scuola
dell'infanzia statale. Sottolineo che la scuola è statale e
pertanto le spese per il personale docente e per i collaboratori
scolastici sono sostenute dall'Amministrazione
statale!
No. Secondo me non può.
SI CHIEDE CORTESEMENTE COSA DEVO FARE PER AVERE
L'INDENNITA' INTEGRATIVA SPECIALE SU ORE ECCEDENTI EFFETTUATE
2001/2002; 2002/2003; 2003/2004; 2004/2005 IN RIFERIMENTO NOTA MIUR
prot. 456/E/2 del 30 novembre 2005.
Provi con lo sciopero della fame. A Pannella ogni
tanto funziona.
Il diritto a percepire l'assegno per il
nucleo familiare decade se la domanda è presentata
posticipatamente entro cinque anni o entro più breve tempo? Ad
es. un docente ha presentato domanda di assegni per gli anni 2002/03
e 2003/04 in data 10 gennaio 2006.
Non mi intendo di assegni. Lavoro solo con
contanti.