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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/69
Domande e Risposte sulla RSU

Buon giorno, sono un tecnico a t.d. e vi chiedo delucidazioni sull'applicazione delle 35 ore mettendo in risalto il fatto che nel nostro istituto professionale nel comparto amministrativo e dei collaboratori scolastici si usufruisce delle 35 ore essendoci una turnazione mattina-sera. Noi come tecnici facciamo un orario che và al mattino dalle ore 08:00 alle 14:00 e nel pomeriggio facciamo la 7° e 8° ora che ci viene data in recupero (usciamo di fatto alle 15:30) per 4 volte la settimana. La mia domanda è, molto semplicemente... ABBIAMO DIRITTO ANCHE NOI ALLE 35 ORE IN QUESTA SITUAZIONE O NO? Ci viene "ricordato" che noi effettivamente non facciamo turni.. però di fatto credo che stiamo facendo orario intensificato...o no? Ci viene anche detto che poiché la 7° e 8° ora ci viene pagata (o data in recupero) non si può rientrare in regime delle 35 ore..se no..allora si turna effettivamente e allora.... Insomma delle vere e proprie minacce.. e allora posso io chiedere a fine anno la concessione delle 35 ore per orario intensificato per aver fatto durante l'anno la 7° e 8° ora?

La cosa anomala, nella Vs. scuola, è lo straordinario che diventa ordinario, la qual cosa non è ammissibile. Per cui è opportuno riarticolare l'orario, prevedendo forme di turnazione che siano in grado di coprire tutte le esigenze della scuola.

La sentenza del tribunale di Pordenone, sulla conciliazione delle 35 ore (ipsia Zanuzzi) che valore ha?

Pari a zero.

Gentile Sig. Santoro. le scrivo per avere chiarimenti in merito all'oggetto. Mia madre è morta il giorno di capodanno 2006, dopo quattro giorni ho telefonato a scuola per comunicare al D.S. che volevo usufruire dei tre giorni di permesso retribuito per lutto a partire dal 9 c.m.. Mi è stato risposto che non avevo alcun diritto a tale permesso perchè le vacanze di Natale non costituiscono sospensione dal servizio. Io ho documentato la mia richiesta con la C.M. 09/01, avente per oggetto: Stato giuridico del personale della scuola, ove si specifica che la decorrenza di tale permesso può essere spostata di qualche giorno dall'evento stesso. Il D.S. ha continuato ad affermare che la concessione del permesso sarebbe stato un atto illegittimo ed avrebbe costituito un precedente pericoloso. Ho, quindi, chiesto in quali casi è lecito spostare la decorrenza ed egli mi ha risposto di non saperlo ma che, comunque, non era questo il caso. Lei cosa ne pensa? Sperando in una sua sollecita risposta le porgo i miei più cordiali saluti.

Che ha ragione lei.

Quale portfolio per gli alunni in situazione di grave handicap psico-fisico, in cui le abilità, più che diverse, sono mancanti in molte aree riferite al PDF?

Quello che vuole la Moratti, con la sua CM 84/2005.

Gentile prof. sono un ass. tecnico, avendo effettuato una visita specilistica il 24/12 con successiva malattia dal 27 al 31, la mia scuola mi dice che devi giustificare il 25 e il 26 dicembre, è possibile?

Vale quello che stabilisce il certificato, non altro.

Svolgo delle ore eccedenti ma ora nel cedolino di gennaio, dove compaiono gli arretrati da settembre - assieme allo stipendio di gennaio - non compare conglobata la indennità integrativa speciale relativa alle ore eccedenti come invece dovrebbe esserlo vista la circolare prot. 456/E/2 del Direttore G. Cosentino che più sotto riporto. Succede anche ad altri? Che faccio? Picchio qualcuno?

Cosa ci vuoi fare: sei proprio sfigato.

Mia moglie ha usufruito dell'interdizione anticipata dal lavoro per gravidanza difficile. Ora è in astensione obbligatoria fuori nomina (è docente TD). Alla nascita di nostra figlia, io docente T.I. posso chiedere i 30 giorni di astensione facoltativa retribuiti per intero ai sensi del D.L.vo n. 151/2001? Grazie

Sì.

Può un'insegnante elementare di ruolo che abbia presentato domanda di dimissioni volontarie,chiedere dopo 5 anni, il rientro in servizio?

Sì.

Egregi Signori Buona sera, sono una consulente di sistemi di gestione aziendali e vorrei sottoporvi il seguente quesito. Sono stata contattata da diversi istituti scolastici della mia provincia (Foggia) intenzionati ad avviare un progetto di certificazione del sistema di gestione qualità conforme alla norma ISO 9001con annesso programma formativo rivolto a docenti ATA alunni e genitori; non avendo fondi d'istituti adeguati possono accedere a dei fondi europei oppure possono rivolgersi al competente CSA per richiedere un finanziamento?

Le scuole non hanno quattrini, lo sappiano i consulenti, che al limite possono sempre aiutarle a trovarli.

Gentilissimo Prof Santoro, ho un quesito normativo che vorrei porle. Entrato in ruolo nel 2004, ho chiesto al DS l'autorizzazione a svolgere attività libero professionale presso un'azienda privata interessata ad offrirmi un contratto di consulenza informatica. Il DS ha precisato che non essendo iscritto ad un albo professionale, le attività libero professionali sarebbero state incompatibili con la posizione di dipendente di amministrazione pubblica. Mi sono andato a vedere le normative che disciplinano l'argomento, l'art. 508 TU 297/94 e l'art. 53 DL 165/01, anche a seguito di una segnalazione sulla effettiva presenza di riferimenti espliciti sull'obbligo di iscrizione all'albo professionale. Non sono esperto di diritto, ma non trovo alcun riferimento esplicito in questi articoli. Non ci sono riferimenti nel TU, dove è sufficiente che "l'esercizio di libere professioni non siano di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l'orario di insegnamento e di servizio". D'altra parte il comma 6 del DL esclude dagli incarichi retribuiti soggetti ad autorizzazione "le altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero professionali". Chi sono? Si intendono le persone iscritte ad albo professionale? Costoro possono svolgere attività anche senza autorizzazione? Invece chi non fa parte di albo professionale deve essere necessariemente autorizzato dall'amministrazione scolastica la quale ha tutti gli obblighi derivanti dagli articoli 7-13 del DL (obblighi di comunicazione e di motivazione per i conferimenti delle autorizzazioni)? Sarà questo il motivo per cui non mi viene concessa l'autorizzazione? Ci sono altri riferimenti legislativi che trattano della questione?

Io leggerei gli artt. 2222 e seguenti del Codice civile, che forse il suo dirigente ignora.

Le faccio i complimenti per il lavoro che compie instancabilmente da diversi anni ormai, con rara competenza e puntualità.

La ringrazio.

Gentile prof. Santoro, un mio amico è titolare di una piccola azienda agricola che non gli procura reddito e non deve fare nessuna dichiarazione di reddito poichè con questa azienda lui ha ripreso un vecchio uliveto abbandonato, poichè è inserito nella graduatoria di III fascia come ass. tecnico ed è in ottima posizione, può accettare eventuali supplenze senza problemi?

Purtroppo no.

Un'insegnante di ruolo di scuola superiore, chiede, in data 30/09/2005, ad integrazione della domanda di ricostruzione di carriera, già presentata successivamente alla conferma in ruolo (31/08/1985) il riconoscimento del servizio prestato e non dichiarato precedentemente in quanto non valutabile, presso una scuola elementare parificata ora utile ai sensi dell'art. 485 D.L. 297/94. Ha diritto al riconoscimento?

Sì. Lo deve prima richiamare nella dichiarazione dei servizi.

Un Collaboratore Scolastico di ruolo passa al profilo successivo e diventa Assistente Amministrativo. Dopo la ricostruzione della carriera, in un'eventaule domanda per l'attribuzione di incarichi specifici dovrà dichiarare l'anzianità maturata nel complesso o specificare quella di Collaboratore Scolastico e quella di Assistente Amministrativo?

Non capisco a che cosa dovrebbe servire una simile dichiarazione.

Il permesso breve concesso ad un Assistente Amministrativo di ruolo col semidistacco sindacale orizzontale di quante ore può essere? Nell'arco dell'anno scolastico l'Assistente succitato quante ore di permesso breve può richiedere?

Quelli previsti dal CCNL.

Egregio Prof. Santoro, sono un'insegnante itp con contratto fino al 30/06. Le espongo un mio problema sperando che avrà il tempo per rispondermi. Alla fine di Dicembre ho presentato domanda per il rimborso di alcune spese di autoaggiornamento. Il 10/01 il preside mi ha comunicato per iscritto che la domanda in questione è stata respinta in quanto il rimborso per l'autoaggiornamento spetta solo ai dipendenti a tempo indeterminato e determinato fino alla fine dell'anno scolastico (31/08) inserendomi come riferimento l'art. 2 della direttiva ministeriale n° 70 del 2002. Ha ragione il preside o mi consiglia di fare ricorso? Io ritengo che il riferimento è l'art. 4 "Criteri di rimborso spese" della stessa direttiva dove non viene specificato nulla sul tipo di contratto sottoscritto dal docente. Lei cosa ne pensa?

Che non ha diritto ad alcun compenso.

Gentilissimo, vorrei sapere se la legge sul tacito assenso vale anche all'interno delle scuole. Mi spiego: se io faccio richiesta, per esempio di un permesso, al DS e lui non risponde nè verbalmente nè tantomeno per iscritto alla mia richiesta, posso considerarlo accordato? Il mio DS dice di no e, comunque, ha prodotto una circolare dove dice che se lui non risponde alla nostra richiesta di permesso, lo stesso è da ritenersi non concesso. A me sembre assurdo. Può sovrastare la legge come gli pare?

Non funziona come dice il suo DS, che da quello che dice e fa ha tutta l'aria di essere un cretino, per la semplice ragione che ogni diniego deve essere adeguatamente motivato. In ogni caso lei deve attendere la sua decisione, per potersi assentare.

Spett. Educazione&Scuola, sono un docente di ruolo nella scuola che a breve sarà chiamato come ricercatore all'Università. La domanda è questa. Posso chiedere, alla luce del art. 18 comma 3 del contratto scuola (il dipendente è inoltre collocato in aspettativa, a domanda, per un anno senza assegni per realizzare, nell'ambito di un altro comparto della P.A., l'esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova) l'aspettativa per 3 anni pari al periodo di conferma come ricercatore? Dall'articolo del contratto sembra che il periodo debba considerarsi un anno a prescindere.

Ha diritto ad essere collocato in aspettativa per l'intero periodo.

Gentile Santoro, le scrivo ancora perchè purtroppo non sono riuscuita a avere informazioni sulla possibilità di un comando. Sono un'insegnante di ruolo nella scuola secondaria e sto per concludere il dottorato di ricerca. Vorrei sapere se quanto previsto dall' O.M. 749 del 16.12.96 Art. 3 (utilizzazioni a norma dell'art. 456, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 297/94, presso le Università degli Studi per ricerche è ancora valido o se è stato sostituito da altre norme. Se fosse valida la prima ipotesi mi hanno detto che dovrei presentare il progetto e avere il parere del consiglio di facoltà, il nullaosta del Preside e, successivamente inviare il tutto al Ministero dell'Istruzione e all'Ufficio Scolastico Regionale. Cosa ne pensa?

Veda le CC.MM. 28 e 29/2005.

Gent.le prof. Santoro, sono un'insegnante di matematica, assunta quest'anno a tempo indeterminato, volevo chiederle se è possibile chiedere il congedo dalla scuola per frequentare un dottorato in Irlanda.

L'aspettativa, non il congedo.

Gentilissimo Pino, un'altra domanda: se io chiedo il passaggio di ruolo da A057 a A047/48/49 e mi viene concesso, poi è possibile per esempio chiedere un'aspettativa per motivi di studio (borsa di studio o dottorato)?

Sì.

O non è possibile per il fatto che devo rifare l'anno di prova?

E' possibile a prescindere.

Grazie mille per l'ottimo servizio che fai.

Prego.

Sono un'insegnante di scuola secondaria superiore e a dicembre 2006 avrò venti anni di servizio effettivo. Ho riscattato ai fini pensionistici gli anni di laurea, posso riscattare anche gli anni del corso biennale di specializzazione? E' conveniente ai fini pensionistici e dal punto di vista economico?

No.

Gentilissimi ho urgente bisogno di voi, desidero ricecere informazioni sul ruolo e sui compiti del coordinatore psico pedagogico nelle scuole materne. Grazie.

Non so cosa sia il coordinatore psicopedagogico.

Salve, vorrei sapere, se ne è a conoscenza, se ci sono novità riguardo la situazione dei docenti utilizzati in compiti diversi per motivi di salute (ex legge 113).

No.

Con la finanziaria la “cara” Moratti ha stabilito che entro dicembre 2007 o si passa ad altro inquadramento giuridico (equiparato al personale ata) e si cerca un nuovo posto di lavoro, o si torna in classe, oppure il licenziamento.

Lo so, ma mi sa che va a casa prima lei... degli invalidi.

Egregio professore, sono un insegnante della scuola primaria. Vorrei sapere se il mio Dirigente Scolastico può far riaprire il POF per inserire un progetto già attribuito "a tavolino" ad alcune insegnanti, escludendo quelli degli altri plessi. Preciso che queste insegnanti che cooperano con il CEA locale sono sempre le stesse che gestiscono i progetti.

Cosa vuol dire "far riaprire" il POF?

Perchè quasi nessuno conosce questa importante risposta dell'aran e, quindi, non concede al docente quanto gli spetta??? (In relazione al quesito di cui in oggetto si ritiene utile riaffermare che, così come esplicitato nella nostra nota prot. n. 7944 del 19/11/2003, il congedo matrimoniale può anche essere differito rispetto all'evento che vi ha dato causa, ma deve sempre essere fruito dal dipendente in un tempo ragionevolmente congruo rispetto all'evento stesso).

Perché lo chiede a me? Una nota ARAN è una nota ARAN, non il vangelo.

Se un docente prende i famosi 6 giorni di ferie, e' possibile fare entrare posticipatamene gli allievi o farli uscire anticipatamente?

No.

Desideriamo conoscere in modo specifico i compiti dell'assistente tecnico. In particolare, in mancanza dell'insegnante della disciplina di laboratorio, assente momentaneamente dalla classe per un impegno improvviso, l'assistente tecnico ha l'obbligo di vigilare sugli alunni presenti nel laboratorio?

No.

Gentilissimo Dott. Santoro, sono una maestra di scuola elementare passata di ruolo il 01/09/2005, ho servizio da supplente dal 1989 e controllando i certificati vedo scritto che i contributi sono stati versati sempre al tesoro quindi non devo fare nessuna praticha di ricongiunzione dei servizi pre-ruolo ai fini pensionistici?

No.

Buongiorno, mia moglie è un insegnante di ruolo della scuola materna con un'anzianità di 10 anni. Vorrei sapere, se esiste, a che livello di qualifica funzionale dello Stato corrisponde. Non sono riuscito a trovare nessun documento che riporti questa informazione.

Impiegato di concetto, tutt'al più.

Salve, volevo sapere se per la malattia del figlio ci sono 30 giorni pagati all'anno per i primi 3 anni (90 in 3 anni) o come credo 30 giorni totali per i primi 3 anni di vita?

Successivamente al periodo di astensione obbligatoria e fino al compimento del terzo anno di età del bambino la madre o il padre, alternativamente, hanno diritto ad astenersi dal lavoro in caso di malattia del/la figlio/a. In questo caso 30 giorni lavorativi per ciascun anno di età del bambino, calcolati complessivamente per entrambi i genitori, sono retribuiti al 100%. Questi periodi di astensione non sono cumulabili con altre astensioni. Dopo i tre anni e fino al compimento degli otto anni del bambino, è possibile prendere 5 giorni l’anno, non retribuiti, in caso di malattia. Tali periodi di astensione possono essere anche frazionati.

Gent.mo Pino, sono un insegnante che ha fatto domanda di pensionamento il 10 gennaio come previsto dalla normativa. Ho la possibilità di revocare tale domanda?

Sì, entro i termini previsti dall'ordinanza che accompagna le operazioni di mobilità.

Buongiorno, vorrei sottoporre un quesito riguardo le assenze degli alunni. Se un alunno e’ assente dalle lezioni (non per malattia) per piu’ di cinque giorni deve presentare oltre la giustificazione sul libretto personale un certificato medico?

No.

Chiedo di sapere: se è obbligatorio effettuare prestazioni di lavoro straordinario?

No.

La normativa di riferimento

Il CCNL.

Si richiede gentilmente di sapere se un Assistente con Inc. a tempo indeterminato che ha avanzato istanza di riconoscimento, ai fini pensionistici, di un Corso di Specializzazione biennale di scuola magistrale ortofrenica svolto a Genova negli anno dal 70 al 72 successivo al Diploma di Istituto magistrale Statale possa vedere riscattati tali periodi non coperti da altro servizio. Si prega gentilmente di fornire i relativi riferimenti normativi.

Ritengo che tale servizio non sia riscattabile. In ogni caso nel testo unico trova i rifermenti di legge che cerca.

Evviva! Finalmente, anche nella mia scuola è stato installato ed è in funzione un bellissimo orologio marcatempo, per “meglio verificare l’orario di servizio di tutti i dipendenti” (cito il testo del contratto integrativo di Istituto). E’ ora di smetterla con questi insegnanti ritardatari, fannulloni e lavativi, capaci solo di prelevare lo stipendio e che lavorano 4/5 mesi all’anno… E si lagnano continuamente! Invece, con questo “rivelatore di presenze automatico” tutti i mali della mia scuola saranno eliminati per sempre, a cominciare dal lassismo dei docenti che saranno costretti a svolgere il proprio dovere. Mi chiedo: ma le cose stanno veramente in questo modo? In realtà, la controversa questione dell’orologio marcatempo nasconde e richiama ben altre ragioni, problemi e contraddizioni, insite nel mondo della scuola e del lavoro in generale. Anzitutto, voglio chiarire che la mia tenace opposizione all’impiego ditale strumento elettronico di controllo, non deriva certo dalla volontà di perorare la “causa” dei nullafacenti e dei lavativi. Oltretutto posso garantire che nella mia scuola non esistono casi gravi di lassismo, anzi. D’altronde sono convinto che il “malcostume”, laddove esista, non si contrasta con il ricorso a strumenti che possono apparire coercitivi. Infatti, per noi insegnanti il vero e principale deterrente contro, ad esempio, la tendenza a fare tardi a scuola, è costituito dalla responsabilità penale verso gli alunni che sono minorenni. E con ciò la faccenda è a mio avviso risolta. Dunque, sono altre le ragioni per cui io ho deciso di battermi contro l’adozione di tale sistema di controllo. Voglio esporle in breve. Anzitutto contesto i metodi e le procedure assolutamente autoritarie e verticistiche adottate dal dirigente per imporre questo nuovo “arredo” scolastico. Al di là se siano stati seguiti o meno i passaggi normativi necessari, sia per quanto concerne la delibera del Consiglio di Istituto, sia in sede di accordo contrattuale con le RSU (benché siano ravvisabili vizi formali), occorre segnalare l’atteggiamento di ostinato e arrogante rifiuto di aprire momenti di confronto e consultazione democratica con la base dei lavoratori, a partire dal Collegio dei docenti, nel quale invece si è registrata solo una brutale censura verso ogni richiesta di dibattito sull’argomento. Questo passaggio di consultazione collegiale e democratica, pur non essendo obbligatorio sul piano strettamente normativo (cosa che è pure discutibile), era ed è moralmente corretto e significativo, soprattutto sotto il profilo della democrazia sindacale, che a quanto pare è diventata un semplice optional!

Cosa c'entra il collegio dei docenti con la democrazia sindacale?

Tale vicenda conferma che l’introduzione della cosiddetta “autonomia scolastica” (che troppi dirigenti scambiano per tirannia personale) ha accelerato un processo di crisi e di svalutazione dei diritti, delle libertà democratiche e delle norme sindacali a tutela dei lavoratori della scuola, docenti e non docenti. Inoltre, l’uso dell’orologio marcatempo, che è uno strumento tradizionalmente applicato in luoghi di lavoro quali fabbriche ed uffici, nel momento in cui si va diffondendo anche nelle scuole, costituisce il suggello, anche simbolico, di un processo di aziendalizzazione in atto ormai da anni nella realtà della scuola italiana. Credo che sia superfluo ricordare che la professione dell’insegnamento non è assimilabile o inquadrabile in una logica aziendalista, date le originali peculiarità che la caratterizzano e la distinguono nettamente dalle funzioni impiegatizie e dalla produzione di manufatti. Infatti, l’educazione e la cultura non sono merci misurabili, quantificabili o alienabili economicamente. Il ruolo docente è una professione di tipo intellettuale, che comporta anche impegni straordinari in termini di studio, aggiornamento, preparazione delle lezioni, correzione dei compiti ecc., che vanno oltre l’orario di servizio certificato da una firma o dal timbro del cartellino, a meno che non si decida di installare una macchinetta elettronica anche nell’abitazione di ogni singolo docente. Veniamo ora ad un altro punto. Il costo economico di un orologio marcatempo non è di poco conto. Non conosco le cifre esatte, ma certamente si tratta di apparecchiature che, in quanto elettroniche, hanno un prezzo decisamente superiore a 1500 euro, e probabilmente possono superare i 2000/2500 euro. Vi invito a smentirmi. Ebbene, io mi domando: considerando il misero budget finanziario della scuola in cui lavoro, il cui Fondo di Istituto è di per sé ridotto e limitato nelle sue dimensioni, tale somma non poteva essere investita in modo più proficuo per sovvenzionare progetti e attività didattiche di qualità, così da elevare, ampliare e potenziare l’offerta formativa della scuola? Ciò avrebbe consentito di promuovere e migliorare anche l’immagine della scuola all’interno del contesto socio-ambientale in cui è inserita. Al contrario, l’acquisto di un apparecchiatura indubbiamente costosa ha comportato seri tagli alle spese previste per l’arricchimento dell’offerta culturale. Queste ed altre motivazioni mi hanno indotto ad espormi contro l’introduzione dell’orologio marcatempo, che è (ripeto) un aggeggio tecnologico inutile e costoso, che suscita reazioni negative e controverse tra i lavoratori. Eppure c’è chi trae un vantaggio dall’impiego di tale sistema di controllo elettronico. Tale vantaggio consiste anzitutto nel permettere un controllo a distanza, ossia di evitare e risparmiare al controllore la “fatica quotidiana” di recarsi fisicamente sul luogo di lavoro per verificare l’orario di servizio dei propri dipendenti. Pertanto, il controllo elettronico giova solo al dirigente, che in tal modo non deve nemmeno scomodarsi da casa per effettuare i consueti controlli, che avvengono automaticamente. Chi è dunque il fannullone o il lavativo della situazione? Mi auguro di aver messo in luce la netta contraddizione tra le ragioni, più nobili, giuste e democratiche di chi, come il sottoscritto, si oppone fermamente al ricorso a questi sistemi di controllo, da un lato, e dall’altro il carattere verticista e autoritario dei metodi e delle procedure seguite da chi tenta di imporre uno strumento di controllo a distanza, che serve soltanto ad inasprire ed avvelenare i rapporti tra i lavoratori.

Davvero non ho capito cosa c'entro io in tutta questa vicenda. Ma lei non ha davvero nessun altro a cui trasmettere le sue ambasce?

Vorrei cortesemente sapere, se anche l'indennità di maternità fuori nomina è soggetta agli aumenti stipendiali.

Certo, dal momento che è calcolata sullo stipendio.

Gent.mo Dott. Santoro, sono una insegnante con contratto a tempo indeterminato con orario di insegnamento inferiore alla 18 ore. Vengo normalmente utilizzata per coprire colleghi assenti fino al raggiungimento delle 18 ore settimanali. Tra le ore di supplenza che svolgo, sistematicamente sostituisco, per tre giorni al mese, sempre lo stesso giorno della settimana, un collega che si assenta usufruendo dei permessi previsti dalla legge 104/92 art. 33 comma 3. Alla luce di quanto contemplato nell'art. 15 del CCNL 2002/2005 6° comma, cosa intende Lei la dove prevede che "essi devono essere possibilmente fruiti dai docenti in giornate non ricorrenti"? Con tutto il rispetto per le persone che soffrono e necessitano di assentarsi per motivi di salute, Le chiedo: il termine "possibilmente" può significare che il dirigente scolastico debba o possa acquisire agli atti la documentazione relativa a questa necessità ricorrente (per altro dovuta ad un familiare a carico)? Esiste una normativa specifica o legale di riferimento oltre a quelle citate?

Il riferimento è la norma contrattuale. "Possibilmente" nella lingua italiana ha significato non equivoco.

Convocazione Collegio Docenti con seguente o.d.g. "Nuovo modello di valutazione quadrimestrale (Circ. Min. n. 84 del 10/11/2005) - Iscrizioni a. s. 2006/2007". Appena iniziato il Collegio il Dirigente Scolastico comunica che si assume le sue responsabilità ma non farà deliberare il Collegio sulla Circolare n. 84 in quanto obbligatoria e basata su leggi approvate dal Parlamento. Alcuni insegnanti intervengono dichiarando che non sono d'accordo sull' impossibilità di deliberare. Un insegnante propone di adottare la nuova scheda senza introdurre la valutazione dell'IRC e delle attività cosiddette "alternative" in quanto la stessa Circolare Ministeriale offre questa possibilità, dato che è arrivata alle scuole dopo l'inizio dell'a. s. Inoltre la stessa Circolare afferma: "... con l'obiettivo che la modulistica vada, comunque, a regime in coincidenza con la completa estensione della riforma a tutte le classi del primo ciclo". La riforma, nel nostro Istituto Comprensivo, non è ancora estesa a tutte le classi del primo ciclo, manca la classe terza della secondaria di primo grado. E' corretto l'atteggiamento del Dirigente Scolastico?

Naturalmente no.

Cosa si potrebbe fare?

Lo sciopero della fame.

Buongiorno, sono una R.S.U e casualmente navigando mi sono imbattuta in questo interessante sito che chiarisce molteplici situazioni, in questo momento mi trovo anch'io ad avere delle domande da fare. E' corretta la richiesta che il D.A. fa ad una collaboratrice scolastica con invalidità del 47% di eseguire alcune mansioni legate al suo profilo, considerando che sino ad ora con il beneplacito dello stesso D.A. sia stata esente dalle stesse? Quali sono i criteri che regolano questa normativa? Quali sono i diritti e doveri? Premetto che la persona in questione non ha disabilità evidenti mka di origine scheletrico, che l'istituto si avvale della collaborazione di 2 persone socialmente utili e dell'impresa di pulizie che esimono il personale addetto dalle pulizie quotidiane e che quindi la richiesta può avere il carattere di temporaneità.

Ai sensi della legge sulla sicurezza il datore di lavoro non può adibire i dipendenti a mansioni che ne pregiudichino lo stato di salute, stante oltretutto le condizioni di invalidità accertate.

Gent.mo Prof. Santoro, sono un docente e mi rivolgo a Lei per avere un'informazione. Ho partecipato al corso di formazione di 32 ore per RLS. Il contratto prevede che il corso va fatto in orario di servizio ma, nel caso in questione è stato fatto in orario pomeridiano e serale. Quello che voglio sapere è: queste 32 ore che ho fatto in orario non scolastico come vanno retribuite? Quale è la tariffa di riferimento?

Come attività di non insegnamento, ben s'intende.

Egr. Prof. Santoro, vorrei sapere se i docenti di scuola materna hanno diritto ad usufruire del pasto anche se lavorano dalle 11 alle 16.

Sì.

E i collaboratori scolastici non hanno diritto al pasto?

No.

Qual'è la normativa di riferimento?

Il CCNL della scuola.

Sono un insegnante di Scienze Naturali, Chimica e Geografia in un Liceo Scientifico con cattedra strutturata in 20 ore settimanali di insegnamento: Avendo avuto l’incarico di Collaboratore del Preside con esonero dall’insegnamento, chiedo se detto esonero è da ritenersi sulla cattedra di 20 o di 18 ore ed, eventualmente, quali sono le fonti normative di riferimento. Tengo a sottolineare che le 2 ore aggiuntive non sono presenti nelle disponibilità dell’organico di diritto.

Se la cattedre non è in organico la risposta è 18.

Sono stata chiamata per la visita collegiale a fine mese io vorrei chiedere l'aspettativa di 6 mesi senza retribuzione perche ormai sono alla fine della malattia e possibile o deve essere il preside che me la concede?

Deve essere concessa.

Gentile prof. Santoro, può un collaboratore scolastico di ruolo accettare incarico annuale come assistente amministrativo anche nel prossimo a.s. 2006/2007, o il triennio valido è dal 2003/2004 2004/2005 2005/2006, la prego di darmi cortese risposta.

Tre anni massimo, a prescindere.

Gentile Sig. Santoro,è compatibile la carica di RSU con la carica di membro in una Commissione Edilizia Comunale?

Sì.

Grazie per l'informazione sul seguente argomento. Mi è stato riferito che la legge di riforma Moratti ha abolito le cosiddette "passerelle". Un'allieva del 1° anno professionale (IPR) sociale vorrebbe, a questo punto dell'anno, cambiare scuola e passare in un Ipr turistico. La Preside le nega il nulla osta, sostenendo che non si può più, che la legge 9 è abrogata dalla riforma Moratti. Sono, quindi, tornati in vigore gli esami integrativi di Settembre?

Mai sentita una cosa di questo genere.

Sono insegnante di lingua presso una scuola media, vorrei chiarimenti sull'art. 25 del DL n. 226 del 17/10/05 e in particolare se l'incremento di un'ora settimanale di lingua inglese interessa tutte le classi (prima, seconda e terza classe) o solo la classe prima in ingresso poichè vi sono diverse interpretazioni fra i colleghi docenti.

Tutte le classi.

Sto effettuando una supplenza temporanea, sono una docente precaria classe a043, dovrei chiedere il permesso di un giorno poichè devo ricoverare per un piccolo intervento chirurgico il mio bambino di cinque anni. Premetto che la mia supplenza è della durata di un mese, che tipo di permesso devo richiedere in segreteria?

Un permesso non retribuito.

Lavoro presso una scuola paritaria, quale assistente amministrativo, il dirigente scolastico mi ha chiesto di ottenere Intranet, in modo da potervi accedere, mi sa dire qual è la procedura da seguire?

No.

Chiedesi se i permessi di cui all'art. 33, comma 5, possano essere fruiti in termini assoluti o se, invece, siano da concedere solo in presenza di prestazioni documentate (visite specialistiche, terapie particolari....). Chiedesi, inoltre, se anche in questo caso si porge la questione della "unicità" del parente che assiste. Si prega di rispondere con sollecitudine e si coglie l'occasione per ringraziare per la cortese disponibilità.

Devono essere concessi senza altra formalità.

Scriviamo dal CTP Valle d'Aosta per un dubbio normativo/legislativo che si desidera superare, speriamo anche grazie alla sua collaborazione. II CTP con sede amministrativa in Aosta città ha istituito un corso di scuola media presso la scuola del comune di Morgex (da Aosta 35 KM), in orario 19,30 - 22,30. La scuola ospitante ha finora provveduto all'apertura e alla chiusura dei locali con personale ausiliario che, a causa di assenze per problemi di salute non è più possibile utilizzare. E' lecito chiedere ai docenti l'apertura e la chiusura dei locali, esonerandoli comunque da qualsiasi altra responsabilità ad esclusione del fatto stesso di portare con sè le chiavi per provvedere all'ingresso in aula e alla chiusura della stessa in uscita?

No. Ai docenti non possono essere messe in capo simili incombenze.

Salve! Sono un'insegnante nell'anno di prova nella scuola elementare. Vorrei indicazioni per trovare tutto il materiale riguardo alle nuove normative entrate in vigore con la riforma e soprattutto riguardo alle unità di apprendimento, portfolio e autovalutazione. Vorrei poter reperire questo materiale e fare come una dispensa per studiare tutto con attenzione ma non riesco a trovare i documenti completi. Mi può aiutare? Inoltre se può consigliarmi dei testi da studiare su questi argomenti. Ne sono stati pubblicati?

Sul ns. sito trova parecchio materiale sull'argomento.

Altro quesito: la relazione finale è con argomento a scelta e riguarda l'esperienza maturata durante questo anno scolastico di prova o posso scegliere un argomento del quale sono particolarmente interessata?

Lo deve concordare con il DS.

Volevo sapere in quali circostanze si può annullare una verifica.

Lo decide l'insegnante.

Sono un assistente tecnico in servizio presso il l. scientifico della pr. di BA, vorrei sapere come si calcolano le ore da assegnare agli assistenti tecnici della stessa area. Per gli istituti tecnici dove è previsto l'I.T.P.so che si calcolano le stesse ore sia per gli ass. tecnici che per gli I.T.P. Invece per il l.scientifico che non è prevista la figura dell'I.T.P. come si calcola per ogni classe? se è possibile fare riferimento a una normativa.

Si calcolano sulla base delle ore di utilizzo dei laboratori.

ULTIMAMENTE MI E' STATO POSTO UN QUESITO. PUO' UN DOCENTE DI RUOLO CHE GODE DELL'ESENZIONE DI 150 ORE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO, ESSERE DESTINATARIO ANCHE DI PROGETTI RIGUARDANTE LA FUNZIONE STRUMENTALE?

Sì.

SE SI, PERCHE', SE NO PERCHE'. GRAZIE.OTTIMO SERVIZIO.

Perché, perché, la domenica mi lasci sempre solo...

Egr. Prof. Santoro, vorrei sapere se l’anno di dottorato di ricerca è valido per il superamento del periodo di prova. Se la risposta è affermativa potrebbe indicarmi i riferimenti normativi.

Lei in che posizione giuridica si trovava per svolgere il dottorato?

Egregio dott. Santoro, sono un insegnante di sostegno con contratto a t. d. che scade il 30/06/2006 e che sta frequentando il corso speciale abilitante ai sensi della L. 143/04 presso la SISSIS di Catania. Potrebbe indicarmi dove posso avere tutte le informazioni relative al diritto allo studio, visto che non riesco ad avere certezze sulle modalità e tempi che tale diritto prevede per la mia figura di docente.

Le invio un libercolo.

Eg. Santoro, nella mia ricostruzione di carriera non è stato valutato un anno di servizio pre-ruolo prestato in una scuola pareggiata. Leggendo il D. L.vo 297/94, art. 360, mi sembra che quel servizio andrebbe valutato sia ai fini della carriera che ai fini pensionistici. Cosa ne pensa? Poiché ho già ricevuto il provvedimento di ricostruzione, qualora sia possibile riscattarlo, cosa posso fare? Quali sono gli eventuali riferimenti normativi da richiamare?

Art. 485 e sg. d. l.vo 297/94.

Salve, in merito alla trasparenza degli atti presso l'istituzione scolastica, il CCNL (Art. 6 c.2.j) afferma che "...sono materia di informazione successiva le seguenti: a) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; b) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonchè da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni.... ecc.). Similmente, le delibere del Consiglio di Istituto, se non vado errato, dovrebbero essere affisse all'albo entro 15 giorni dall'approvazione. Presso l'Istituto in cui insegno questi atti non vengono mai formalizzati, ne è possibile accedervi. Che suggerimento mi dà?

Ne faccia formale richiesta, ben sapendo che l'informazione successiva spetta alla RSU e non al personale scolastico in genere.

Gentile sig. Santoro, sono un docente di ruolo della scuola superiore ed ho appena vinto un posto come ricercatore universitario. Posso chiedere l'aspettativa per il passaggio in prova all'università conservando lo stipendio della scuola (che è più alto) o debbo per forza licenziarmi?

Può chiedere l'aspettativa, naturalmente senza assegni.

Se poi desiderassi tornare alla scuola, fino a quando posso chiedere la reimmissione in ruolo?

Non è previsto.

Egr. dott. Santoro, sono una docente di lingua inglese, già di ruolo nella scuola primaria. Da settembre 2005, a seguito di contratto a t.i. per superamento di concorso, sto effettuando l'anno di prova in un istituto di scuola secondaria di II grado. Non sono sicura se ho l'obbligo della formazione e, chiesto un po' in giro, nessuno è riuscito a chiarirmi le idee. Nella scuola dove presto servizio mi hanno passato una nota dell'USR della Campania nella quale, però, non è espressamente escluso che io (in qualità di neo-immessa ma proveniente da altro ruolo) debba anche seguire il corso di formazione. Potrebbe, gentilmente, rassicurarmi in merito, fornendomi, se esistono, esplici riferimenti normativi?

Ritengo che lei non sia tenuta, ma non conosco disposizioni chiarificatrici a riguardo.

Buongiorno, lavoro con contratto a tempo determinato fino al 30-06-2006 per 6 ore settimanali in una sola scuola e vorrei sapere se le ore pomeridiane da fare in tutto l'anno che ammonta a 40 per me si riducono.

Quelle collegiali sì.

Gentilissimo dott. Santoro, vorrei sapere dove posso trovare il mansionario del collaboratore scolastico specifico per la scuola materna. In particolare mi interessa sapere se pulire le parti intime dei bambini che non riesco a trattenere le feci (anche se già cinquenni) rientra nelle mansioni del collaboratore scolastico. Se no, a chi compete?

Spetta al collaboratore e anche alle insegnanti.

Caro prof Santoro, ho avuto la nomina dal csa al primo settembre al 30 giugno, dovendo frequentare la ssis dal 6 al 10 febbraio e dal 20 al 24 e non avendo avuto il permesso x le 150 ore d studio vorrei kiedere dei giorni di ferie, ma in segreteria mi hanno detto ke nn mi spettano. Saprebbe dirmi quanti giorni di ferie ho maturato sino ad ora e dirmi il riferimento normativo? Volevo inoltre kiederti se posso mettermi in aspettativa x studio col mio contratto x i suddetti giorni. Grazie

Aspettativa e ferie sono regolati dal CCNL della scuola.

Gent.mo Prof. Santoro, le pongo il seguente quesito: gli insegnanti ITP che sono impegnati in orario come codocenti, possono essere utilizzati per sostituire colleghi assenti?

No.

Grazie per l'attenzione. Potrebbe citarmi anche la norma o l'articolo del contratto a cui fare riferimento. La ringrazio nuovamente.

Non c'è una norma che lo preveda, quindi non è possibile.

Inviate le vostre richieste a:
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