FAQ/71
Domande e Risposte sulla
RSU
Egr. Prof. Santoro mi è stato riferito dal
mio Dirigente Scolastico che i 3 giorni di permesso per la legge 104,
in base a quello che afferma una circolare dell'INPS (n. 133 del
2000) non possono essere presi in maniera continuativa nell'arco del
mese, ma devono essere frazionati. Volevo accertarmi della
veridicità della notizia e se non è vero come posso
dimostrarlo. Grazie infinite
Non conosco questa circolare. Comunque so cosa dice
la legge, che sicuramente una circolare non può modificare
(art. 33, comma '): "Successivamente al compimento del terzo
anno di vita del bambino, la lavoratrice madre o, in alternativa, il
lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in
situazione di gravità nonché colui che assiste una
persona con handicap in situazione di gravità parente o affine
entro il terzo grado, convivente, hanno diritto a tre giorni di
permesso mensile, fruibili anche in maniera continuativa a condizione
che la persona con handicap in situazione di gravità non sia
ricoverata a tempo pieno".
Buon giorno, sono un'insegnante di scuola
dell'infanzia neoimmessa a ruolo, con 14 anni di servizio ma in
realtà ZERO in quanto 5 prestati in scuola paritaria e i
precedenti, ovviamente, in scuola autorizzata. Una domanda mi sorge
spontanea: se la scuola paritaria è ritenuta a tutti
gli effetti facente parte del sistema scolastico nazionale... per
quale motivo il servizio prestato non è riconosciuto ai fini
della ricostruzione di carriera? Grazie per
l'attenzione.
Veda l'art. 485 del d. l.vo
297/94.
Egr. Prof. Santoro, sono uninsegnante di
Educazione Fisica di una scuola secondaria di 1 grado con funzioni
vicarie con esonero dallinsegnamento. Avendo letto una sua
risposta ad un collega che diceva che chi ha cariche elettive non fa
parte dei soprannumerari in una eventuale contrazioni di organico, le
chiedo: cosa si intende per cariche elettive?
Cariche nelle amministrazioni pubbliche (consigli
comunali, provinciali, ecc.)
Un collega che usufruisce della legge 104
(assistenza a un genitore invalido al 100%) con minor punteggio
può precedermi comunque in graduatoria se per cariche elettive
si intende anche la funzione vicario?
Sì, la precede. Per altro la sua funzione non
è elettiva, come ben tutti sanno.
Caro Pino, ho due quesiti da proporti. Può
un insegnante con contratto part-time a 2/3 svolgere l'incarico di
collaboratore del dirigente scolastico?
Sì.
Un master annuale (60 crediti) conseguito nel
dicembre 2005 dà diritto all'attribuzione del relativo
punteggio nella graduatoria interna? (in segreteria mi hanno detto
che il punteggio spetta solo se il titolo è stato conseguito
prima del 1/9/2005)
Vedi la tabella di valutazione allegata al CCNI
sulla mobilità.
SONO UN DOCENTE IN POSSESSO DI LEGGE 104 ART.21,
E' POSSIBILE CHE IL DIRIGENTE DISPONGA UN MIO EVENTUALE TRASFERIMENTO
NELLA SUCCURSALE PIU' DISTANTE DALLA MIA
RESIDENZA?
I criteri di assegnazione ai plessi sono stabiliti
dal contratto di scuola.
Caro Dott. Santoro, grazie per la celerità
nel rispondere. Avrei un'altra domanda che mi sta più a cuore.
Come sa, sono un prof. di ruolo, in servizio presso un'ipia corso
serale in Assegnazione Provvisoria su una cattedra di fatto. Verso la
fine di novembre è partita anche la classe prima del
corso serale ed il preside ha chiesto ad alcuni di noi di coprirne le
ore, nelle proprie materie. (La mia cattedra + le ore eccedenti
è una cattedra di fatto e non di diritto). A me ha dato 4
ore in più, quindi ne faccio 18+4 = 22. Il contratto che mi ha
fatto firmare recita: Contratto individuale di lavoro a T.D. di
n. 4 ore settimanali di Elettrotecnica. Il dirigente vista la
disponibilità in organico di n.4 ore..., accertata la
disponibilità del prof...., visto l'art 21 comma 16 dell'OM
371/94 che consente il conferimento della nomina per dette ore ad un
docente in servizio nella scuola con contratto a T.I. della stessa
materia entro le 24 ore, STIPULA con il prof.... il presente
contratto individuale come di seguito regolato: Prestazioni per n. 4
ore di insegnamento aggiuntive di Elettrotecnica, a far data dal
01/12/2005 e fino al termine dellas 2005/2006 (10.06.2006). Io non
avevo letto bene il contratto e mi sono reso conto della data finale,
e che non menziona il pagamento dell'IIS nelle ore, e che è
fino al 30 Giugno. Mi sono rivolto al Preside che mi ha detto che
essendo ore di fatto e non di diritto, il pagamento è fino a
Giugno e non Agosto, per l'IIS non sapeva. Dott. Santoro io non sono
d'accordo, perchè c'è una legge di cui non ricordo gli
estremi che parla chiaro e dice che per i prof. di ruolo le ore
eccedenti vanno pagate al 31 Agosto, e non fa differenza tra ore di
fatto e di diritto. La prego, mi dica come stanno le cose, e gli
estremi della Legge e se ho tempo di impugnare quel contratto e far
valere i miei diritti (pagamento IIS e fino al 31 Agosto). Sicuro di
una sua risposta chirificatrice, la saluto e la
ringrazio
Pagamento IIS non c'è dubbio, ma non fino ad
agosto.
Gentilissimo Santoro, sto sostenendo quest'anno
l'anno di prova. Non sono stata ancora contattata invece per fare
l'anno di formazione: a chi posso rivolgermi per sapere quando (e se)
iniziera'? Se durante quest'anno scolastico non dovesse essere
attivato l'anno di formazione come verra' considerato il mio anno di
prova?
Viene attivato. Dia un'occhiata alla nota MIUR 3
febbraio 2006.
Il collegio dei docenti della mia scuola (IPSIA)
è stato chiamato a votare per l'individuazione della classe di
concorso da assegnare all'ufficio tecnico tra quelle previste dal
D.M. 39/98 senza motivare o argomentare la proposta. Su 44 presenti,
il risultato è stato: 21 per la 24/C; 3 per la 27/C; 2 per la
26/C; 18 gli astenuti. Premesso che gli astenuti hanno inteso, con
l'astensione, contestare la procedura, la votazione si può
ritenere valida?
Sì.
Nella maggioranza assoluta dei voti
"validamente espressi" non sono da considerare anche gli
astenuti?
No.
Quando si vota, il docente non deve avere,
sempre, la possibilità delle tre opzioni:
"favorevole", "contrario" e
"astenuto"?
No.
Nel nostro caso solo con l'astensione si poteva
contrastare, dissentire ed esprimere volontà contraria alla
votazione.
Bene: è ciò che è
avvenuto.
Egr. sig. Santoro, sono una insegnante di
matematica con una cattedra di 20 ore, alla prima maternità ho
usufruito dell'allattamento con una riduzione dell'orario di 6 ore
rinunciando a una classe su cui fu nominata una supplente; adesso
dovrei rientrare dalla seconda maternità e avrei voluto
fare lo stesso, ma mi è stato detto che devo scegliermi un'ora
al giorno e quelle ore saranno coperte internamente. E' giusto cosi'
tenendo presente che nell'orario ci sono anche due giorni da 6 ore.
Veda il d. l.vo 151/2001 cosa dispone a
riguardo.
La dura vertenza sorta nellIstituto
Comprensivo di SantAngelo dei Lombardi sintetizza in modo
emblematico le diverse e molteplici contraddizioni insite nel mondo
della scuola in generale. In particolare emerge unantitesi tra
due opposte concezioni della cultura, delleducazione, del
diritto allistruzione. Da un lato si colloca una linea
burocratica e verticistica, che confonde un ambiente educativo e di
apprendimento quale la scuola, con unazienda o, peggio ancora,
con una caserma; dallaltro lato si contrappone una visione
più aperta, elastica, più democratica e più
attenta alle istanze della collegialità e ai bisogni reali
della comunità scolastica e sociale, formata dalle nuove
generazioni e dalle famiglie, oltre che dai lavoratori della scuola.
Tale dicotomia, che rischia di generare conflitti, antagonismi e
vertenze molto aspre (come nel caso dellI.C. di
SantAngelo dei Lombardi), si snoda a partire da un grave motivo
di controversia, che cela una perversa ipocrisia di fondo: il docente
che timbra il cartellino registra la sua presenza nellIstituto
(come se fosse unazienda) ma non in classe, laddove invece
è chiamato a svolgere il proprio dovere professionale che
è di natura didattico-educativa, per cui esercita un ruolo
chiave e decisivo nel processo dialettico di
insegnamento/apprendimento. La vertenza riflette anche una
profonda divergenza di interpretazione rispetto alla cosiddetta
autonomia scolastica, che tanti, troppi dirigenti
scolastici (autoproclamatisi manager) scambiano per
tirannia o arbitrio personale. Infatti, latteggiamento spesso
arrogante, unilateralista e intransigente dei presidi, è il
frutto di una mentalità dirigista che mortifica le spinte
vitali e le potenzialità emancipatrici che possono derivare
dallapplicazione dellautonomia scolastica intesa come
valorizzazione delle risorse umane, professionali, intellettuali e
sociali presenti sul territorio, nel quale le scuole possono e devono
assumere una funzione di traino e di promozione
culturale.
E io, scusi, cosa c'entro?
Nella contrattazione integrativa dIstituto
è stato previsto di destinare una parte del contributo
alunni per il finanziamento di progetti didattici rivolti a
tutta la scuola (composizione F.I.: economie 2004/2005 + F.I. +
contributo alunni). I revisori dei conti hanno obiettato che IL
CONTRIBUTO ALUNNI RISULTA DESTINATO AL COMPENSO DI ATTIVITA
DIDATTICHE CONCERNENTI IL P.O.F. E AGGIUNTO AD ESSO .... ed
hanno espresso PARERE CONTRARIO SULLA COMPATIBILITA FINANZIARIA
DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DELLA SCUOLA. E giusto
tale parere? In base a quale normativa?
Sinceramente non lo so. Io conosco l'art. 83, comma
3 del CCNL. Forse l'obiezione dei revisori origina dal fatto che le
famiglie devono essere informate della destinazione del
contributo.
Può un dirigente scolastico produrre un
richiamo scritto sui voti del registro personale dell'insegnante
risalenti a prima di Natale e a 2 giorni dagli
scrutini?
Non ho capito l'oggetto della
contestazione.
Può assistere all'improvviso alla lezione
del docente?
Sì.
Lo deve avvertire? Lo deve motivare? Può
l'insegnante rifiutarsi?
Può e basta.
Sono una docente di ruolo nella scuola secondaria
di 2° grado (cattedra di 18 ore settimanali). Avendo la
possibilità di usufruire dei benefici della legge 104 per
assistenza a familiare (madre convivente) con handicap grave, chiedo
se è possibile frazionare in permessi orari, i tre giorni
previsti dal comma 3, art. 33 della legge 104 (rif.CM - Ministero del
Lavoro e della Previdenza Sociale n. 161 del 03/12/1996). Qualora
fosse possibile, vorrei sapere quante sono le ore di spettanza, in
considerazione sia dell'orario di cattedra, sia delle ore da dedicare
alle attività funzionali all'insegnamento (collegi, consigli,
colloqui, ecc.). Potrebbe comunicarmi gli estremi normativi a cui
fare riferimento? Tali permessi devono essere richiesti con congruo
anticipo, o possono essere richiesti al momento della
fruizione?
Non ritengo che gli insegnanti possano avvalersi di
tale opportunità.
Gentilissimo Santoro, tra le sue risposte alle
FAQ ho letto che è possibile frequentare i corsi abilitanti
durante un periodo di malattia. Le chiedo: lo si può fare
anche nel lasso di tempo in cui si è passibili di visita da
parte del medico fiscale e se si, come si può giustificare
l'eventuale irreperibilità? In ogni caso, può darmi i
riferimenti normativi?
Si deve essere reperibili durante le fasce orarie,
per esplicita previsione contrattuale.
Caro Pino, vorrei sapere quali sono le norme che
disciplinano i casi in cui il docente si trova in ritardo sull'orario
di servizio?
Non ho capito la domanda.
Cosa e come è tenuto a fare il dirigente
scolastico?
Contestare la mancanza.
La materia può
essere oggetto di contrattazione integrativa
d'istituto?
No.
La ringrazio anticipatamente della risposta che
vorra' darmi. Sono un'insegnante di ruolo di una scuola superiore,
vorrei chiedere per quanto riguarda le visite specialistiche se la
richiesta all'ufficio personale docente va' fatta qualche giorno
prima.
Ma certo.
Se il giorno in cui il docente richiede la visita
specialistica ha degli scrutini pomeridiani come si deve comportare?
Gli deve fare oppure essendo in malattia per visita specialistica
puo' stare a casa, e per ultimo vorrei sapere se la donazione del
seme per una fivet rientra nelle visite
specialistiche.
Se non c'è coincidenza, "gli" deve
fare. Quanto al seme, lo si può spargere anche in altri
momenti.
Desidero conoscere i riferimenti normativi circa
la regolamentazione delle ore eccedenti retribuite per i supplenti
incaricati annuali. A TAL PROPOSITO la scuola non vuole retribuirmi
dopo che ho svolto un tale servizio ma vuole darmi in cambio ore di
recupero se ciò è vero lo ritengo una vergogna
perché discrimante per noi docenti a tempo
determinato.
Non è possibile il recupero. Le ore devono
essere pagate.
Sono un'insegnante di scuola materna mi sono
state concesse per l'anno solare 2006 le 150 ore per il diritto allo
studio dal csa di Milano. La mia Dirigente dice che io devo prendermi
o usufruire delle ore di studio non solo nell'orario di servizio ma
anche durante tutte le riunioni o collegi che avvengono in orario
diverso dall'orario di servizio. Cosa devo fare? E soprattutto se
durante l'anno solare in questione si cambia sede di servizio e si
interrompe il servizio luglio e agosto io posso usufruire delle 150
ore se non le ho consumate da settembre a dicembre dello stesso anno
in un'altra sede di servizio?
Sì.
La prego di citarmi tutta la normativa in
questione grazie.
Veda il CCDR della Lombardia sulle modalità
di fruizione dei permessi.
I docenti, sono obbligati, per legge, ad apporre
la propria firma di presenza su un apposito registro giornaliero? Se
non sono obbligati, come si deve comportare un Dirigente scolastico
per esercitare il dovuto controllo? Specie alla prima ora, quando si
verificano assenze improvvise di docenti, come assicura la copertura
della classe scoperta in maniera tempestiva? Gradirei conoscere la
vostra autorevole opinione, supportata eventualmente da una
qualsivoglia normativa.
La scuola decide autonomamente come operare queste
forme di controllo, attraverso i suoi organi di
governo.
Buongiorno, mia moglie è un'insegnante
elementare neo immessa in ruolo (01.09.2005), completerà i 180
giorni necessari per l'anno di prova a metà del mese di marzo.
Desideravo chiederle se potrà subito dopo quella data chiedere
l'astensione anticipata dal servizio per maternità
difficile (già al secondo mese di gravidanza) e presentarsi
poi a giugno per sostenere il colloquio finale davanti alla
commissione di valutazione. Il Dirigente potrebbe creare
problemi?
Non ne vedo la ragione.
E se a giugno volesse chiedere assegnazione
provvisoriada Asti a Catania essendo in maternità la cosa
potrebbe essere complicata?
No. Sempre che non abbia problemi a compilare il
modulo.
Cosa può chiedere il Dirigente
Scolastico nelle direttive di massima? E' giusto che il D.S. chieda
di ricevere il pubblico negli spazi antimeridiani?
Perché non potrebbe?
Approfitto di questo spazio per porvi un quesito:
"Può un docente in aspettativa continuare a presiedere
alle riunioni del Consiglio di Istituto mantenendo diritto di voto e
continuando ad assumere responsabilità nell'ambito dei
progetti che il Consiglio propone?"
Sì.
Gentile prof. Santoro, Le espongo il mio caso e
vaglierà se c'è possibilità di azione: Sono
docente di Disegno e Storia dell'Arte c/o un liceo scientifico
annesso ad un ITCG-LS, con codice diverso, della provincia di Napoli.
Ho maturato 27 anni servizio, e sono in suddetto ist. dall''88. Nello
stesso liceo l'anno scorso è stato dato un corso Socio -Psico
pedagogico. Per una mortalità scolastica verificatasi al liceo
d'appartenenza avevo 16/20ore. Il Preside aveva detto che
avrebbe mantenuto la stessa cl. di concorso del liceo scient.A025,
per cui non mi ero preoccupata pensando di completare l'orario con le
due ore dell'unica classe che si era formata di Socio/Psico/Ped., per
un tot. di ore 18/20. Invece, con grande sorpresa, il 31 agosto 2005
sono stata avvisata telefonicamente dalla segr. dell'ITCG-LS di
presentarmi il giorno successivo c/o un liceo di un altro paese
distante 20 Km per completamento orario di 4 ore per un tot. di
20 ore! Colta di sorpresa ho preso servizio, e scoprivo che il
Preside aveva fatto richiesta della cl. di concorso A061 per il
Soc/Psico/Ped. Dunque in presenza di una sezione di liceo
scientifico nel mio ist. e con 5 sezioni di liceo scientifico c/o
l'ITCG sede principale e di tre cattedre complete e di
ore disponibili in crescendo, mi chiedo con quale criterio si
predilige la cl. A061? Premetto che da un sodaggio è venuto
fuori che sui 20 Soc/Pis/Ped della prov. di Napoli 18
hanno l'A025 e solo in 2 l'A061(in quanto questi sono
in conpresenza del solo liceo classico e per utilizzare gli
stessi docenti presenti hanno saggiamente adottato la suddetta cl di
concorso). Morale: il provveditorato non ha nominato sulle due ore
del Pedagogico ed il Preside , non provvisto di una graduatoria
interna, ha provveduto con una nomina "arbitraria".
Quest'anno non ho presentato domanda di trasferimento e quando
saranno assegnate le cattedre di "fatto" farò la
richiesta di completamento orario c/o l'ITCG-LS, al quale il mio
liceo è annesso. Cosa posso fare per far cambiare idea al
dirigente in questione? e convincerlo a richiedere l'A025 invece
dellA061, che crea macroscopici disagi al provveditorato ed alla
sottoscritta ed avvantaggia la sola supplente che non è in
graduatoria e fa punteggio...a descapito di chi ne avrebbe diritto.
Sicura della Sua disponibilità resto in attesa di un Suo
consiglio. Distinti saluti.
L'attribuzione delle classi di concorso atipiche
dovrebbe essere valutata dal collegio dei docenti e non lasciata
all'esclusiva discrezionalità del dirigente, in quale per
altro deve garantire l'informazione preventiva alle
RSU.
Gentilissimo Pino, grazie per le tue precise
risposte, vorrei porti un altro quesito: ho fatto la domanda di
passaggio di ruolo da ITP, retribuito con il 6° livello
(insegnante diplomato), ad educazione tecnica scuole medie dove si
è retribuiti con il 7° livello. Qualche collega sostiene
che avendo già il 6° livello rischio di rimanere con tale
retribuzione verrebbe, quindi, meno il motivo per cui ho chiesto il
passaggio. Se cortesemente, dovendo eventualmente ritirare la
domanda, mi puoi rispondere velocemente dicendomi se vado ad
acquisire il 7° livello.
Sì.
Gentile prof. PIno Santoro, sono un Dirigente
Scolastico e vorrei sottoporle il seguente quesito: se per una fatale
coincidenza, in una scuola dell'Infanzia si trovano nello stesso
momento il DS, il DSGA, i Docenti ed i Collaboratori Scolastici,
a chi compete pulire un bambino di tre anni che malauguratamente
si è fatto la "cacca" addosso appena entrato a
scuola e la madre non è reperibile perchè lavora
in fabbrica e ritorna a prendere suo figlio al termine delle lezioni,
cioè alle ore 16.30? Nella contrattazione d'Istituto si
è stabilito di remunerare le tre Collaboratrici Scolastiche
presenti con un incentivo di 80 ore per ognuna per coprire tutte
le esigenze della scuola in questione, compresa la pulizia personale
degli alunni. Ebbene, alla prima occasione su menzionata le tre
operatrici si sono rifiutate perchè la mansione non rientrava
nelle loro competenze. Su mia segnalazione scritta nell'ottemperare
l'accordo con la RSU, mi hanno fatto pervenire la risposta di un
Sindacato che ha risposto che la mansione non rientrava nelle
competenze delle CC.SS. in quanto il profilo prevede la pulizia della
persona e non l'igiene della persona. Dopo vari contatti con diversi
Sindacati della Provincia di Napoli è venuto fuori che
nell'occasione richiamata bisogna coinvolgere la famiglia e che c'era
una vertenza aperta con Il Dirigente Regionale per redimere la
questione. A questo punto ho chiamato dei colleghi del Nord che mi
hanno risposto che da loro questi problemi non esistono perchè
ognuno sa cosa fare in ogni occasione. Un dubbio mi viene: la scuola
ha ancora bisogno dei CC.SS. se si limitano solo a fare sorveglianza
alla porta degli edifici senza nulla aggiungere se non si paga ogni
azione che richiede movimento oltre il loro naso? Sarebbe meglio
assumere la Vigilanza privata che garantisce
più efficienza e Sicurezza. Se i genitori mi
denunciano per omessa assistenza ai minori in una pubblica funzione
ritenuta essenziale, chi ne pagherebbe le spese se il Sindacato nella
lettera di cui sopra mi ha diffidato dall'utilizzare il personale in
detta mansione? Mi aiuti con una risposta, se possibile, diretta
chiara ed inequivocabile a questo indirizzo.
Le dirò la sincera verità, ritengo che
in via principale questo compito spetti alle insegnanti, le quali
devono perseguire come obiettivo didattico l'autonomia personale dei
bambini. I collaboratori, come dice la parola stessa, collaborano con
gli insegnanti anche nell'effettuazione di queste incombenze (come
ben saprà, il loro mansionario prevede esplicitamente la
collaborazione con gli insegnanti, per cui sfido qualsiasi sindacato,
di destra, di sinistra o di centro a lanciare diffide
beote).
Gentile direttore, mi rivolgo a Lei per avere
informazioni puntuali che mi ha sempre dato con grande
professionalità. Nel mio Istituto è attivo
un indirizzo di Liceo Linguistico che propone diverse
attività di scambio di alunni con scuole straniere. Gli
insegnanti sono retribuiti con un'indennità di missione
secondo le disposizioni contenute nella C.M. 23 Luglio 1996 n. 358.
La recente circolare n. 6/2006 del gennaio 2006 annulla la precedente
oppure non riguarda gli scambi la cui normativa resta invariata?
Annulla la precedente, visto che la finanziaria ha
apportato modifiche per quanto riguarda l'indennità di
missione.
Vorrei avere precisi riferimenti legislativi che
dimostrino che il docente non ha obbligo di accompagnare gli studenti
delle superiori alla sede esterna alla scuola per partecipare
all'assemblea d'istituto, quando questa inizia dopo la seconda ora di
lezione grazie.
La legge consente agli insegnanti che lo desiderino
la partecipazione alle assemblee di istituto, senza porre a loro
carico alcun obbligo, neanche rispetto alla semplice vigilanza, che
deve essere garantita dal dirigente scolastico o da un suo delegato.
Chiara a riguardo la nota 3 maggio 1979, n. 565, seguita dalla nota
18 luglio 1979, n. 2317 e dalla C.M. 27 dicembre 1979, n. 312,
esaustiva dellargomento ed applicativa degli artt. 42 e sg. del
DPR 416/74, poi confluiti in quelli del testo
unico.
Salve, un collega di strumento assente agli
scrutini del primo quadrimestre può farsi sostituire da un
qualsiasi collega, o dobbiamo sostituirlo noi che insegnamo un altro
strumento musicale, anche se non abbiamo nessun allievo in quella
sezione?
Basta un qualsiasi altro collega.
Lavoro nella scuola e vorrei avere, per cortesia,
chiarimenti sull'art. 3 DPR 395/88 a proposito di: cumolo permessi
(in quante ore consiste?); è possibile includere in questo DPR
anche i giorni per effettuare esami, ed in caso ne usufruiscano
supplenti, il giorno di assenza è
retribuito?
Veda il CCD della sua regione su questo
argomento.
Gent.mo, sono al mio primo anno di servizio
presso la scuola con contratto dal 1 settembre al 30 giugno. L'anno
precedente ho avuto brevi supplenze e non sono riuscita ad accumulare
i 180 gg. Ho vinto l'assistentato nell'ambito del progetto
Socrates-Comenius (INDIRE) per tre mesi. DOMANDA: POSSO RICHIEDERE ED
USUFRUIRE DI ASPETTATIVA? QUALI SONO I RIFERIMENTI
LEGISLATIVI?
Art. 18 del CCNL.
Sono un itp di cucina di ruolo che ha prodotto
domanda nell'ufficio personale docenti della scuola di
appartenenza, per usufruire della legge 104 avendo il proprio
genitore in condizioni di handicap,faccio presente che mio padre che
ha bisogno di assistenza dista dalla mia abitazione abituale circa
203 km. percorribili con un'auto in circa 2 ore. Nonostante questa
distanza posso usufruire della legge 104? Se si al rientro dei giorni
usufruiti devo portare della documentazione giustificatva? sempre se
la risposta sara' affermativa come mi devo comportare se questi
giorni non mi verranno concessi. Ultima cortesia sempre se la
risposta sara' affermativa, mi puo' cortesemente nominare delle leggi
o circolari che affermano questo mio diritto,
grazie.
D. l.vo 151/2001.
Sono stata assunta in data 1/9/06 in
qualità di docente con contratto aninsei in una scuola
superiore della mia regione. Secondo tale contratto è previsto
un massimo di 110 ore da destinare a attività collegiali e
affini. Considerato che tra scrutini, ricevimenti, consigli vari
arriverò a fine anno a raggiungere 90 ore circa di tali
attività, la scuola continua a farmi fare ore eccedenti il mio
orario nelle classi dicendomi che devo "compensare".
Inoltre oggi mi hanno "proposto" di tenere corsi di
recupero per tutta la scuola (ovviamente non retribuiti) per 100 ORE
perchè secondo loro nei periodi di chiusura della scuola
(vacanze di Natale, Pasqua, mese di luglio e agosto, poichè
non sono impegnatacon esami di maturità) io risulto essere in
ferie e in definitiva godo così di 226 ore di ferie mentre me
ne spetterebbero solo 105.... possono farlo? posso io rifiutarmi? La
ringrazio infinitamente se vorrà
rispondermi.
Purtroppo non la so aiutare. Io, con le scuole
private, come Boselli e la Bonino, non intrattengo buoni
rapporti.
Sono un'insegnante di scuola elementare con
contratto a tempo determinato, le scrivo perchè a tutt'oggi
nessuno ha saputo darmi un indicazione precisa su come io possa
godere della riduzione d'orario per l'allattamento. Sono rientrata in
servizio il 16 di novembre e la dirigente della scuola per cui
lavoro, ben sapendo che avrei chiesto la riduzione per allattamento,
mi ha messa sul modulo verticale classi 2 e 3 (i posti disponibili a
settembre erano 3 di cui 2 sul tempo pieno). Il mio orario frontale
è il seguente: LUNEDì 8.30-10.30 (CL.3°);
11.30-13.00 (CL.2°) = h 3 1/2; MARTEDì 8.30-11.30
(CL.2°); 13.00-14.00 (CL.3°); 17.00-19.00 PROGRAMMAZIONE = h
6; MERCOLEDì 8.30-11.30 (CL.3°); 14.00-16.30 (CL.2°);
h 5 1/2; GIOVEDì 10.30-13.00 (CL.3°); 13.00-16.30
(CL.2°) = h 6; VENERDì 10.30-13.00 (CL.2°) = h 2 1/2.
Tot. h 23 1/2. Le uniche compresenze nel mio orario sono con
l'insegnante di inglese il giovedì dalle 10.30 alle 11.30 e
dalle 15.30 alle 16.30. L'ora di mensa è dalle 13.00 alle
14.00. La dirigente al mio rientro dalla maternità mi ha
detto, e mai messo nero su bianco, che avrei goduto della riduzione
durante le ore di compresenza di inglese, durante le ore di
programmazione e durante tutte le 40 ore (collegi, colloqui ecc..).
Delle 40 ore so per certo che 9 sono già state fatte prima del
16/11. N.B. Nella scuola non esiste un calendario delle riunioni e a
tutt'oggi non ho avuto l'onore di vedere una programmazione almeno
annuale dell'ambito logico-matematico (la mia area di insegnamento).
La programmazione settimanale me la faccio io da sola a casa. La
settimana scorsa ho preso appuntamento con la dirigente e le ho fatto
notare che dal mio orario settimanale manca 1/2 ora di servizio e che
"forse "la riduzione non funziona proprio cosi'. La mia
visita ha avuto sicuramente effetto, la dirigente ha cambiato
l'orario dell'insegnante di inglese aggiungendo 2 ore di conpresenza
il lunedi' dalle 9.30 alle 10.30 e il mercoledi' dalle 10.30 alle
11.30. Cosi' facendo non solo ha ridotto le già esigue ore del
mio ambito in terza ma ha creato "scompiglio" anche nelle
altre classi in cui opera la collega; un esempio su tutti: una classe
rimane scoperta per 1ora! Immagino superfluo sottolineare le
conseguenze di tutto cio' in quantità di stress e stanchezza
derivanti da questa situazione a cui si aggiungono le lamentele delle
colleghe coinvolte dai cambiamenti. Vorrei inoltre sapere
dov'è opportuno inserire la 1/2 ora che manca nel mio orario
Io e la mia bambina aspettiamo fiduciose una sua risposta, grazie in
anticipo!
Perché a me queste responsabilità?
Spero lei conosca la norma, contenuta nel d. l.vo 151/2001. Tutto il
resto deve essere concordato con la dirigente. Non fosse possibile,
chieda l'intervento dell'Ufficio provinciale del
lavoro.
Gentile dott. Santoro, insegno in un liceo
scientifico di Milano e vorrei sottoporle un quesito: so che per le
scuole di II grado (come per tutte le altre) è previsto un
minimo di 200 giorni di lezione; ora, dal momento che, a causa
della neve, il comune ha chiuso le scuole, ci troviamo nella
condizione di dover recuperare. Mi chiedevo, pertanto, se esistesse,
così come per le scuole elementari e medie, la
possibilità di svolgere o 200 giorni di lezione o (in
alternativa) un certo numero di ore (e se è possibile,
quante). Inoltre ne approfitto per domandarle se, anche in caso di
chiusura forzata (come quella suddetta), la scuola sia costretta a
recuperare. La ringrazio per l'attenzione.
Veda che cosa ha stabilito la giunta della sua
regione in merito al calendario scolastico. In ogni caso le chiusure
necessitate da causa di forza maggiore non devono essere
recuperate.
Egregio sig. Santoro, nel nostro Istituto, in
un'indirizzo di studi, non si è formata negli ultimi 3
anni scolastici una classe iniziale. Allo stato attuale, su questo
indirizzo, sono in corso la classe 4 e 5. Per il prossimo anno
scolastico sono pervenute un numero di iscrizioni tali da poter
comporre una classe 1°. Si può costituire la classe o
esiste una normativa specifica a cui fare
riferimento?
Se il corso di studi è attivo
sì.
Vorrei sapere se esiste incompatibilità
nel mantenere la carica di presidente del consiglio di circolo e la
carica di collaboratore vicario.
Non vedo alcuna
incompatibilità.
Vorrei sapere se è possibile svolgere del
lavoro autonomo in qualità di architetto essendo
contemporaneamente insegnante par time presso una scuola media
inferiore
Sì.
Le risulta che siano state abolite le
indennità per le visite di istruzione? Il mio DSGA mi ha
riferito che ciò riguarda solo i revisori dei conti.
Vorrei un chiarimento in merito.
Veda speriamo l'ultima finanziaria di
Berlusconi.
Gentili rappresentanti RSU...
Noi non rappresentiamo nessuno...
sono entrata nei ruoli della scuola elementare
nell'anno 2000; ho seguito il corso on-line e redatto la relazione al
termine dell'anno di prova. Successivamente, sono entrata nei ruoli
della scuola media ed ho di nuovo seguito il corso on-line e redatto
la relazione al termine dell'anno di prova. Quest'anno, a seguito di
passaggio di ruolo, insegno presso una scuola superiore. So di non
dover seguire il corso on-line, ma devo redigere la relazione finale?
Deve superare la prova, che anche questo
contempla.
Gentili Signori, mi trovo nella seguente
situazione: sono di madrelingua tedesca, ho la doppia cittadinanza
tedesca ed italiana, ho frequentato le scuole medie inferiori in
Germania, la maturità è stata conseguita in Italia, poi
ho conseguita la laurea in scienze geologiche (1992). Come esperienza
lavorativa rilevante ai fini della scuola ho fatto alcune supplenze
brevi come collaboratore esperto linguista in alcune scuole ad
indirizzo tecnico nell'area milanese. Inoltre ho insegnato per circa
10 anni presso due università (una statale ed una privata) in
qualità di professore a contratto. La mia domanda è la
seguente: quali possono essere le possibilità di insegnamento
nelle scuole statali per me? Ovvero a chi mi posso rivolgere per
poter trovare una risposta alla mia domanda? Posso frequentare a
Milano (o vicinanze) una scuola di specializzazione per
l'insegnamento superiore? Posso, data l'esperienza ambire a
frequentare il SSIS per il tedesco?
Per il tedesco no, visto che è priva di
laurea in lingue. Può però insegnare nelle scuole
secondarie con lasua laurea in scienze. Sarebbe meglio conseguire
prima l'abilitazione, attraverso la frequenza della
SSIS.
Salve sono un assistente tecnico, poiché
mi trovo nella condizione di avere un fratello invalido a carico
posso usufruire della legge 104?
Sì.
Gent.mo Prof. Santoro. Sono una docente di lingua
francese presso la scuola media di primo grado e vorrei porLe questo
quesito. Ai fini della ricostruzione della carriera può essere
valido il mio precedente servizio prestato nell'Università in
qualità di collaboratrice ed esperta linguistica, con
contratto a tempo indeterminato, presso la Facolta di Lingue e
Letterature Straniere?
Veda l'art. 485 del d. l.vo 297/94. Tutto quello che
è riconoscibile è scritto lì.
Sono un dipendente ATA e lavoro in un Istituto
d'Istruzione Superiore che racchiude, l'ITC definito come Istituto
accorpante, l'ITG definito come istituto accorpato e la Casa
Circondariale definita come sezione staccata all'ITG. Preciso che
l'organico ATA deriva dal totale degli alunni iscritti. Vorrei sapere
perchè per quanto riguarda la definizione dell'organico ATA il
numero degli iscritti della casa Circondariale non si deve
conteggiare? Qual'è la normativa?
Le mando la tabella dello scorso anno, in attesa che
venga approvata quella di quest'anno.
Gentile redazione educazione e scuola, sono una
docente di inglese in un liceo scientifico. Oggi abbiamo fatto una
riunione di materia noi tutti docenti di lngue per cominciare a
riflettere sui nuovi contenuti e quadri orari previsti dalla riforma.
Sono emersi diversi spunti di riflessione e domande. Abbiamo visto
che per quanto riguarda il liceo scientifico esite la
possibilità di avere 2 lingue a 2 ore alla settimana oppure
scegliere solo inglese x 4 ore alla settimana. E allora ci chiediamo:
chi sceglie se fare 2 ore inglese e altra lingua o 4 ore solo
inglese? la scuola o i genitori? Se scelgono i genitori la scuola
come fa ad organizzarsi di volta in volta? Se sceglie la scuola noi
docenti dobbiamo già predisporre delle minisperimentazioni?
Per le lingue si possono anche utilizzare quelle 3 ore
"vaganti"? Se si sceglie di fare 4 ore inglese è
possibile fare anche un'altra lingua prendendo ore dal 20%
facoltativo? Mi rendo conto che abbiamo le idee un po' confuse e
forse abbiamo fatto degli errori interpretativi ma stiamo tendando di
capire qualcosa di più. Ci potete dare delle indicazioni?
oppure devono ancora arrivare dal Miur altre
precisazioni?
La riforma nasce morta, per cui davvero lascerei
perdere.
Buongiorno, approfitto di questo spazio per porvi
un quesito: "Può un docente in aspettativa continuare a
presiedere alle riunioni del Consiglio di Istituto mantenendo diritto
di voto e continuando ad assumere responsabilità nell'ambito
dei progetti che il Consiglio propone?" Gradirei avere una
risposta tempestiva, scusate, anzi, se vi scrivo con tanto ritardo
rispetto al fatto che ho bisogno della risposta per
domani.
Presiedere alle riunioni, ritengo di sì, ma
non alle attività che la scuola mette in
campo.
Stimato dott. Santoro, Le scrivo
nuovamente per ricevere da Lei un parere che mi aiuti a fare
luce su una questione che mi sembra controversa e che non sono
riuscito a chiarirmi neanche consultando qualche sindacato, il Csa di
Napoli, la segreteria della mia scuola. Sono un docente a tempo
determinato con incarico annuale che è risultato vincitore di
un concorso per dottorato di ricerca che è cominciato il 1
febbraio u. s. Inizialmente non avevo vinto la borsa, ma ora, per la
rinuncia di alcuni colleghi, potrei usufruirne. Non so però se
mi conviene. La valutazione è tuttavia subordinata alla
possibilità o meno di usufruire del congedo straordinario o
soltanto dell'aspettativa per motivi di studio: ne parlo come di due
istituti diversi perché, se ho ben capito, il congedo
straordinario non interrompe la maturazione del
punteggio, né i contributi pensionistici, mentre
l'aspettativa sì. Ho letto con attenzione la normativa
riguardante il congedo straordinario per motivi di studio. Non mi
è ancora chiaro, però, se tale congedo possa essere
richiesto anche da un docente assunto a tempo determinato. L'art. 2
della legge n. 476 del 13 agosto 1984 concedeva ai dipendenti
pubblici il diritto di avvalersi di un congedo straordinario per
motivi di studio ai vincitori di una borsa di studio. La circolare n.
376 del 04/12/84 esclude, è vero, dai destinatari della norma
i dipendenti pubblici «assunti precariamente per esigenze
straordinarie e circoscritte nel tempo»: ma questa definizione
può applicarsi ad un docente incaricato dal CSA, che lavora
alle dipendenze del Ministero dell'Istruzione per nove-dieci mesi
all'anno, tutti gli anni? O si riferisce a categorie professionali
oggi scomparse (come i salariati)? L' art. 52 comma 57 della legge n.
448 del 28 dicembre 2001, modificando l'art. 2 della legge n. 476 del
13 agosto 1984, garantisce al non ulteriormente specificato
«pubblico dipendente» il diritto di godere del congedo
straordinario per motivi di studio anche se non sia vincitore di
borsa di studio e di conservare il trattamento economico,
previdenziale e di quiescenza a lui spettanti. L'art. 52 comma 57
della legge n. 448 del 28 dicembre 2001, modificando l'art. 2 della
legge n. 476 del 13 agosto 1984, garantisce al non ulteriormente
specificato «pubblico dipendente» il diritto di godere
del congedo straordinario per motivi di studio anche se non sia
vincitore di borsa di studio e di conservare il trattamento
economico, previdenziale e di quiescenza a lui spettanti. D'altra
parte, il CCLN 2002-2005 all'art. 18 comma 1 stabilisce il diritto
all'aspettativa per motivi di famiglia anche per il personale docente
a tempo determinato e nel successivo comma 2 afferma che «ai
sensi della predetta norma il dipendente può essere collocato
in aspettativa anche per motivi di studio, di ricerca o dottorato di
ricerca». Certo, il dettato della norma non si distingue per
chiarezza, ma sembra legittimo inferire che nell'accezione di
«dipendente» siano compresi tutti i soggetti indicati
nella «predetta norma», ai cui sensi si richiama il comma
in questione; quindi anche i docenti a tempo determinato.
Perché mai, infatti, costoro, inclusi nel comma 1, dovrebbero
essere esclusi dal comma 2, che al precedente espressamente si
richiama? La circolare ministeriale n. 120 del 4 novembre 2002,
infine, ricava alcuni precetti fondamentali dalle ultime due leggi
sopra citate, stabilendo che il congedo stroardinario
non dipenda dalla decisione discrezionale del dirigente
scolastico. Ora, vorrei sottolineare che nessuno degli interventi
normativi citati, ad eccezione della sola circolare n. 376 del
04/12/84, esclude esplicitamente dal diritto di congedo straordinario
il personale docente a tempo determinato, ma si riferisce
genericamente ai "pubblici dipendenti", senza fornire
ulteriori precisazioni sulla natura del loro rapporto di lavoro con
l'ente pubblico presso cui prestano servizio. Sarei, pertanto,
propenso a ritenere legittimo che anche un docente assunto a tempo
determinato come il sottoscritto possa chiedere di usufruire del
congedo straordinario per motivi di studio. A suffragare tale
ipotesi, concorre anche l'ordinanza di un giudice del lavoro del
Tribunale di Caltagirone che, in data 11/04/2005, accoglieva il
ricorso di un docente a tempo determinato che si era visto rifiutare
il congedo straordinario dal suo dirigente scolastico. Da ultimo, ho
appena saputo che proprio nella scuola presso la quale sono
attualmente in servizio un docente a tempo determinato ha chiesto ed
ottenuto, qualche tempo fa, il congedo straordinario per motivi
di studio. D'altra parte, sono a conoscenza di alcuni pareri, come
quello di Mario Rossi, contrari all'estensione del congedo
straordinario ai docenti non di ruolo. Qual è il Suo
parere al riguardo?
La legge non discrimina, per cui la circolare conta
poco.
Sono un'insegnante in servizio presso una scuola
elementare di Velletri (Rm), con incarico a tempo determinato fino al
30/06/2006. Risiedo in Palma Campania (Na) e sono pendolare in quanto
raggiungo la mia scuola giornalmente con proprio mezzo. Ho uno zio,
ovvero il fratello di mia madre e quindi parente di terzo grado,
riconosciuto invalido al 100% e beneficiario della Legge 104 e sono
io ad assisterlo. Il quesito che Vi pongo è il seguente:
essendo io incaricata dal C.S.A. a tempo determinato, posso
presentare la domanda alla mia scuola per beneficiare dei tre giorni
mensili di permesso retribuito? Premetto che mio zio risiede in San
Giuseppe Vesuviano (Na), paese a soli Km 6 da Palma Campania e che i
suoi familiari più vicini sono impossibilitati ad assisterlo.
Fiduciosa in una Vostra risposta al più presto possibile, Vi
ringrazio anticipatamente e Vi invio cordiali
saluti.
Sì.