FAQ/73
Domande e Risposte sulla
RSU
Gentilissimo prof. Santoro , vorrei sapere se gli
insegnanti tecnico pratici (ITP) hanno il diritto-dovere di
accompagnare gli alunni nei viaggi d'istruzione.
Grazie.
No. Li accompagnano se vogliono.
Gent.mo dott. Dario Cillo, sono dirigente
scolastico incaricato dell'Istituto comprensivo di Massa Lubrense e,
non essendo riuscito a districarmi tra le tante norme in materia, le
chiedo una risposta chiara ad un semplice quesito: un lavoratore
dipendente chiede un periodo di congedo parentale per il figlio di
età compresa tra tre e otto anni, ma non per la malattia dello
stesso; ha diritto alla retribuzione per tale periodo e, se la
risposta è affermativa, in quali termini?
Le mando un libello sulle assenze del personale,
così si addottora.
Gent.mo Professore, sono un insegnante che il
10-01-2006 ha presentato domanda di pensionamento con 37 anni di
servizio e 58 di età. Le chiedo gentilmente: è
possibile revocare tale domanda anche se i termini sono
scaduti?
Può, visto che le operazioni di gestione
della mobilità del personale non sono ancora
completate.
Gentile prof. Santoro, sono un'insegnante di
scuola media e oggi ho dovuto richiedere per urgenti problemi di
famiglia un'ora di permesso per tornare a casa anticipatamente. Nella
mia scuola per fare ciò è necessario recarsi in
segreteria, richiedere il modulo apposito, compilarlo e consegnarlo.
Purtroppo non ho potuto farlo perché l'impiegata mi ha detto
che ero venuta al di fuori dell'orario di ricevimento. Mi sono
rivolta pertanto direttamente al dirigente per avere il permesso.
Ritengo però che il comportamento della segretaria configuri
una grave violazione dei miei diritti di lavoratore ed intendo
protestare. Volevo chiederle se sa se ci siano già stati casi
simili e come si sono risolti. Inoltre mi chiedo se sia giusto
applicare gli stessi orari di ricevimento per i genitori e per i
docenti, o se questi ultimi, lavorando all'interno della scuola non
avrebbero diritto ad un'orario di apertura della segreteria
più lungo.
Le scuole godono di ampia autonomia organizzativa.
Porti all'attenzione del Consiglio di istituto questo
problema.
Gentilissimo Professore,
ho prestato per diciotto anni servizio di ruolo nella scuola materna.
Quest'anno sono passata alla scuola elementare per chiamata da
graduatoria permanente. Sono quindi in anno di prova. Durante il
primo anno di insegnamento alle materne ho frequentato l'anno di
formazione con esito positivo. Nella scuola, sede provvisoria in
quanto neo immessa in questo ruolo, dove presto servizio di scuola
elementare hanno avviato la procedura per farmi frequentare l'anno di
formazione. Sono tenuta a farlo?
No.
Ho letto il protocollo n° 196 - oggetto:
periodo di prova e formazione ...anno 2005/06 - sul sito del
ministero e mi è venuto il dubbio. Devo
farlo?
No.
Gent. prof. Santoro, sono un'insegnate di
trattameto testi (A75) in ruolo dall'84 come vincitrice di concorso
nella classe A117 (steno-dattilografia) passata poi con passaggio di
cattedra ad insegnare Stenografia. Attualmente in servizio in un
Istituto Tecnico Commerciale, le chiedo: dovevo fare anche il io il
corso abilitante per la A76, oppure ho già la suddetta
abilitazione visto l'accorpamento per ambiti? Sono molto preoccupata
visto che una mia collega (che sta in graduatoria dopo di me!) lo sta
frequentando. Grazie della sua cortese risposta.
Dovrebbe partecipare a corsi di riconversione
professionale, che io sappia.
Buongiorno, sono un'insegnante precaria della
Scuola Secondaria (assunzione a settembre e licenziamento a giugno).
Ho un bambino per il quale non ho usufruito della maternità
facoltativa e aspetto un altro bimbo per il 27 ottobre 2006. Il mio
desiderio è di prendere cattedra a settembre 2006, usufruire
della gravidanza obbligatoria e successivamente di quella facoltativa
per il secondo nato in modo da non rientrare a scuola per tutto
l'anno scolastico. Sono però anche docente a contratto presso
l'Università e arrivo al dunque con la mia
domanda: potrò richiedere alla scuola il nulla osta per
l'attività accademica pur usufruendo della maternità
facoltativa?
Sì.
E ancora: durante la maternità facoltativa
quale deduzione viene applicata allo stipendio?
70%.
In quale busta paga vengono pagati gli arretrati
del contratto per le insegnanti delle scuole dell'infanzia
comunali?
Non ne ho la più pallida
idea.
Egregio prof Santoro le scrivo per porgerle il
seguente quesito: immesso in ruolo, come docente laureato, nel
settembre 2001, nella ricostruzione di carriera vengo inquadrato al
2° anno di ruolo con una anzianità di servizio di sei
anni. Dai conteggi effettuati dalla ragioneria provinciale di Palermo
al momento del pagamento la tesoreria provinciale mi liquida come
arretrati non sei anni ma l'integrazione a partire dal secondo anno
di ruolo e quindi mi sono ritrovato con un anno di arretrati
anzichè sei. In provincia di Pavia, in una situazione analoga
alla mia ad un mio amico e collega gli hanno liquidato computandogli
l'integrazione di tutti e sei gli anni. Dove hanno operato nella
maniera corretta?
Mi scusi, ma io come faccio a
saperlo?
Gent.mo prof. Santoro, se il CSA forma una
cattedra di 17 ore su tre scuole, il docente a cui viene assegnata
tale cattedra deve o non deve fare unora in più, a
disposizione, per arrivare a diciotto ore?
Certo.
Potrei avere il riferimento normativo della
risposta?
Il CCNL della scuola.
Buongiorno, sono un docente del Liceo scientifico
Statale "E. Fermi " di Canosa; desidero porre un quesito ma
non ho trovato altre pagine in cui farlo per cui mi scuso se sono
fuori luogo e vi invito ad indicarmi come fare. Grazie. Premesso che
la nostra sede ha una sezione staccata a Minervino Murge, il
Dirigente scolastico all'inizio dell'a.s. ha nominato tre suoi
collaboratori di cui la responsabile la sezione staccata con esonero
parziale ed è stato nominato docente vicario un prof. della
sede centrale. Il quesito è il seguente: dovendosi il D.S.
assentarsi per un periodo chi può nominare suo sostituto, la
responsabile della sez. staccata perchè ha l'esonero o il
docente vicario?
Il vicario, naturalmente.
Sono stata dipendente del MIUR sino a circa due
anni fà, poi sono stata dichiarata inabile in modo assoluto e
permenente a qualsiasi lavoro dal collegio medico militare. Posso far
parte di una società di capitali relativamente solo alla quota
sociale? Cioè senza prestare alcuna opera ma investendo solo
capitali? La società in questione è una
s.r.l.
Certo.
Nella mia scuola, un istituto comprensivo, dopo
una lunga trattativa effettuata nel corso di incontri regolarmente
verbalizzati, era stato stilato il contratto. Quando il DS ha
convocato la Rsu per la firma 2 su 3 hanno rifiutato di firmare per
il mancato accoglimento di una richiesta ulteriore: il
pagamento con il fondo di istituto dei 5 minuti di presenza a scuola
dei docenti prima dell'inizio delle lezioni ritenuto dal DS
illegittimo. Nessuna delle due parti intende recedere e adesso,
senza il contratto, il DS ha bloccato tutti i progetti con
accesso al fondo. Può farlo?
Sì.
E chi ha ragione circa la
richiesta?
Il DS.
Gentilissimo Pino, ti chiedo se i giorni per
grave patologia, non rientrando nella malattia, contribuiscono
comunque al calcolo dei diciotto mesi di assenza dopo i quali scatta
l' ulteriore periodo senza assegni e se questo vale anche per il
personale a t.d. annuale (massimo 9 mesi nel triennio?)-artt. 1 e 2
del CCNL del 24/07/2003.
No. Non rientrano nel calcolo.
Sono delegato sindacale - RSU - presso un
istituto tecnico e vorrei sfruttare la posta elettronica interna
(server di posta elettronica di istituto) con la relativa lista di
indirizzi e_mail dei colleghi per fare informazione-comunicazione in
maniera più spedita. Posso utilizzare questo strumento
(interno) senza incorrere in accuse di spamming o quant'altro oppure
devo ottenere preventivamente le singole autorizzazioni dai
colleghi?
La seconda che hai detto.
Gentile prof. Santoro, sono un'insegnante di
scuola primaria e mi trovo in una situazione anomala: tre anni fa
è stata creata nel plesso in cui lavoro una classe formata da
34 alunni. Essendo inusuale, sulla carta è stata divisa in due
sezioni: nella sez. A ci sono un'insegnante a tempo pieno (io) e due
part-time e nell'altra sezione due insegnanti a tempo pieno. In
classe sonopresenti contemporaneamente solo due insegnanti della
stessa sezione e il nuovo Dirigente sostiene che non è legale,
per cui, tra una settimana il nostro orario sarà rifatto
e saremo mischiate. In tutto questo il part-time gioca un ruolo
fondamentale perchè lavorando a stretto contatto pesa
comunque su una delle insegnanti a tempo pieno, sempre la stessa.
Vorrei sapere se a questo punto è legale per noi docenti
richiedere la scissione delle due sezioni (i genitori sono contrari e
il Dirigente dice di no perchè il part-time peserebbe
solo su una delle sezioni, ma per noi a tempo pieno la
situazione è divenuta insostenibile) e se i diritti del
part-time possono superare e ledere quelli del lavoratore a tempo
pieno.
Non ho capito niente.
Insegno matematica in un liceo scientifico
(classe A047). Vorrei sapere se è il dirigente a decidere a
quale classe di concorso assegnare l'insegnamento della matematica di
un corso PNI (classe 047 o classe A049) o se ci sono decreti
specifici.
Veda il piano di studi che cosa dice a
riguardo.
Gentile dottore, Le chiedo gentilmente quante
sono le ore di riunione OBBLIGATORIE per i docenti della scuola media
e come sono divise. 40 di consigli di classe e collegi docenti + 40
di programmazione obbbligatorie? Noi abbiamo già superato,
tanto che ai docenti delle discipline sono state abbonate alcune
riunioni. Come è la normativa esatta? Cosa possiamo fare se
realmente abbiamo superato il tetto? La segretaria della scuola ci ha
fatto sapere che non pagherà per le ore in
eccedenza.
Lei conosce l'art. 27 del CCNL? E' detto tutto
lì.
Gent.mo Prof., le pongo una questione urgente. La
formazione in servizio è da riferire unicamente a docenti di
ruolo o è in servizio anche un incaricato
annuale?
A tutti.
Con la riforma, la mia scuola ha deciso di far
far un'ora di informatica ai docenti di tecnica al fine di non far
perdere ore. Un docente non avendo questa competenza senza avvisare
il collegio docenti, ha fatto fare queste ore ad un altro collega di
altra disciplina pagandolo con fondi del comune. Il docente di
tecnica non è stato mai quasi presente alle lezioni. E'
corretto tutto ciò? Grazie
Ma no, che discorsi!
Sono uninsegnante della provincia di Roma
in aspettativa per raggiungimento al coniuge allestero (legge
Signorello). Attendo, ormai con impazienza, gli arretrati maturati
come da contratto. Qualcuno si è arrogato il
diritto di metterci in attesa per poter ottenere un, anche se pur
misero, diritto acquisito. Dal 23 gennaio, data in cui tutti i
colleghi hanno riscosso quanto sopra, a tuttoggi ancora
attendo. Così come me tanti altri colleghi. Non devo certo
spiegare a nessuno la motivazione della mia urgenza, semmai sono io
che esigo una seria spiegazione, la norma, la circolare esplicativa
che mi sottrae ad un diritto elargendolo quando e secondo quale
criterio? E praticamente impossibile poter sapere come stanno
realmente i fatti, è uno scarica barile. Come sempre la solita
vergogna italiana! Bisogna necessariamente ricorrere alla
magistratura, mediante denuncia, per poter ottenere i propri diritti?
Sperando di avere quanto mi spetta in termini brevissimi, aspetto una
Vostra risposta.
Ma noi non siamo l'amministrazione scolastica,
né abbiamo nulla da spartire con essa.
Gentile sign.re Santoro, sono
un'insegnante di un Istituto Professionale, Istituto per il
quale la normativa prevede quattro ore di approfondimento nelle
classi prime, seconde e terze. Il nostro capo di Istituto ha inserito
in orario le ore di approfondimento solo dopo le vacanze di
Natale, in alcuni casi non tenendo conto delle indicazioni dei
vari Consigli di Classe. So già che quanto fatto non è
corretto. Alle richieste di chiarimento il Dirigente ha
sempre risposto dicendo che "tutto è fatto sulla
base delle esigenze dell'Istituto", ha anche utilizzato
parte delle suddette ore per far aderire le classi ad un progetto.
Adesso voglio però sottoporle la mia situazione che è
anche la situazione di molti colleghi del nostro Istituto. La mia
cattedra è di 16 ore + 2 ore di disposizione, le due ore di
disposizione sono utilizzate in due delle mie classi per lo
approfondimento e variano quasi di settimana in settimana. Può
il Dirigente in mattinata emettere una circolare con la quale
sospende per quel giorno le ore di approfondimento, e
chiedere che le stesse debbano essere recuperate in un secondo
momento? (la motivazione delle circolare è legata al fatto che
gli alunni in questione in quel giorno erano tutti
assenti).
No.
Può chiedere di recuperare le
suddette ore in attività di sostituzione, così come
avviene per quelle ore di permesso non retribuito?
No.
Paradossalmente nel caso in cui una classe
dovesse non entrare, i docenti di quella classe dovrebbero
recuperare le ore non svolte e ciò mi sembra del tutto
assurdo. Inoltre sempre per le ore di approfondimento che sono tutte
in coda (7-ma ora di lezione) ha introdotto ore di buco a tutti I
docenti coinvolti anche nei casi in cui ciò era possibile
evitarlo. Ad una richiesta di scambio fra due colleghi, senza che il
risultato finale variasse, ha semplicemente risposto "no!".
Le chiedo ancora: cosa bisogna fare affinchè I nostri diritti
non vengano lesi in questo modo
"puerile"?
Aprite una vertenza di tipo sindacale all'interno
della vs. scuola.
Nella mia scuola media ci troviamo in questi
giorni a dover comunicare al CSA i numeri delle iscrizioni e le
classi. Inoltre la schermata sul computer ci chiede di indicare per
ogni classe se è a tempo normale o prolungato. Lo scorso anno
avevamo tre sezioni a TP ed una a TN. Ora, con quale criterio
indichiamo se le quattro sezioni sono a TN o TP? Le scelte dei
genitori per le attività opzionali concorrono a determinare
l'individuazione delle classi a TN o TP???
Certo. Valgono le regole dello scorso
anno.
Ho dieci classi, due plessi, circa 200 bambini e
mi ritrovo per il secondo anno a combattere per avere l'ora
opzionale, la terza, almeno in quinta. Faccio orario pieno di 22 ore.
Per il prossimo anno prevedo purtroppo 3 plessi. Voglio scendere a 20
ore frontali. Che margine di trattativa posso
avere?
Spetta alla contrattazione di istituto stabilire
regole circa l'utilizzazione del personale.
Gent. Prof. Santoro, le risulta che nella
contrattazione di istituto devono essere indicate le ore relative
all'impegno dei docenti anche di progetti finanziati da enti esterni
alla scuola (fondazioni, provincia, ecc.)?
Sì.
Gentile dott. Santoro, le
sottopongo il seguente quesito: un docente che usufruisce della legge
104 art. 33 c. 5 e che ha altri fratelli residenti nella stessa
città, ha diritto a non essere inserita nella graduatoria di
istituto per l'individuazione dei soprannumerari? il DS di quali
strumenti dispone per verificare l'unicità della
possibilità di assistenza visto che le dichiarazioni personali
sono ambigue, spesso si limitano a sostenere "non godo della
104" o "dichiaro di non poter assistere..." senza
esplicitare un motivo oggettivamente valido? Grazie per i chiarimenti
che vorrari darmi spero in tempo utile alla mia
necessità.
Il dirigente si orienta sulla base delle
dichiarazioni, che devono evidenziare condizioni di impedimento
oggettive.
Chiedo gentilmente qualche risposta ai seguenti
quesiti che la legge Moratti pone per il liceo classico. La riforma
prevede forse l'istituzione di diversi indirizzi nei quali far
confluire le attività obbligatorie a scelta dello studente? Si
possono inserire nelle attività obbligatorie altri
insegnamenti vedi multimedialità? Può uno studente
scegliere tutte le tre ore obbligatorie per una sola materia per
esempio una seconda lingua comunitaria per i cinque anni? Su
richiesta di genitori e alunni si può utilizzare e organizzare
opzionalità facoltative per consolidare la conoscenza della
lingua inglese a dir poco indispensabile? C'è forse stata una
risposta attuativa alla nota di rilievo del consiglio nazionale della
P.I. 19.12.2005 per rettificare l'anomalia introdotta e rientrare
nell'alveo della delega prevista? Non c'è nessuna
possibilità di salvare una sperimentazione sempre di liceo
classico di un decennio che con due lingue straniere (tre ore per
ciascuna per 5 anni) ha ottenuto più che buone risposte da
utenza e successo formativo per gli studenti? Siamo consapevoli che
due o tre ore di lingua comunitaria fanno differenza e che tre ore
possono essere considerate numero minimo per apprendere una L2?
Grazie INFINITE anche per suggerimenti.
Purtroppo non la so aiutare.
Carissimo Pino, sono docente a t.i., da marzo
sarò in aspettativa per motivi di famiglia almeno fino alle
vacanze di Pasqua. Tutti (sindacalisti, segretarie, presidi, ecc.
avevo chiesto anche a te, ma non ho ancora ricevuto la tua risposta,
per cui scusami se ti importuno magari inutilmente) continuano a
dirmi che per chiedere ferie durante le vacanze di Pasqua devo
rientrare in servizio almeno giorno, ma nessuno sa dirmi dove sta
scritto. Non vorrei rientrare anche per non spezzare la
continuità didattica del supplente. Tu avresti il riferimento
normativo di questa fantomatica clausola? Inoltre, ammesso che non
sia vero che devo rientrare almeno un giorno, a te risulta, come mi
è stato detto, che le ferie non rientrino nel computo dei 150
giorni di assenza continuativa per poter rientrare a disposizione a
maggio? Nel CCNL (art. 34) si parla solo di assenza con diritto alla
conservazione del posto, non è specificato DI CHE TIPO
dev'essere l'assenza. Oltretutto è scritto "150 giorni
[...] ivi compresi i periodi di sospensione dell'attività
didattica". Anche in questo caso, se hai i riferimenti normativi
mi fai un enorme favore, così magari capisco la logica che ci
sta dietro e ti rompo di meno!
Se non rientri in servizio effettivo il periodo
delle vacanze ti viene computato nell'aspettativa. Quanto ai 150
giorni, nulla conta la natura dell'assenza, visto che è una
disposizione che mira a salvaguardare gli alunni è i loro
diritti.
Egr. Direttore, sono un Dirigente Scolastico di
un Circolo Didattico e sottopongo alla Sua cortese attenzione un
quesito (plurimo) in merito allazione di rivalsa da operarsi
nei confronti di terzi in caso di infortunio in itinere per un
docente. Il fatto si è svolto con la seguente dinamica: un
docente che stava arrivando a scuola a piedi è stato urtato
dallautocisterna del rifornimento del gasolio che stava
entrando nel cortile della scuola. Linsegnante e lautista
si incolpano reciprocamente della responsabilità e non si
è addivenuti a conciliazione amichevole. I danni sono
fortunatamente limitati ma, data la prognosi di 7 gg., ho inoltrato
la denuncia allINAIL come vuole la prassi. Qui nasce il
problema. LINAIL di Ferrara sez. Avvocatura
chiede che la Scuola, ai sensi della Circolare n° 20 del 1°
aprile 1987, identifichi il responsabile dellevento,
intraprendendo direttamente lazione di rivalsa,
compreso il costo di trattazione della pratica da parte
dellINAIL stessa, fissato in ¤ 590,60 da Decreto
Ministero Economia e Finanze e ministero del Lavoro 14 maggio
2002.
Punto 1 Chi
è il responsabile visto che le parti non concordano? Come
può lo scrivente intentare azione verso una parte?
Punto 2
Lassicurazione dellautomezzo contesta la tesi e non
è disponibile alla liquidazione delle spese per cui è
probabile un contenzioso. Di chi e come?
Punto 3 Di
fronte al diniego della controparte, cosa deve fare lo scrivente che
nellazione non è coinvolto, non ha assistito, non ha
interesse alcuno?
Punto 4 Chi
paga i ¤ 590,60? Lo Stato direttamente o tramite questa Scuola
che dello Stato è emanazione?
Sono spiacente di
importunarla con tanti e tali quesiti ma, data la sostanziale
novità della materia e un imbarazzante silenzio delle varie
Istituzioni a vario titolo preposte, non so letteralmente che pesci
pigliare. Confido pertanto in preziosi suggerimenti da parte Sua e
quindi ringrazio con fiduciosa anticipazione e porgo distinti
saluti.
Capisco il suo problema. Le consiglio di
interpellare l'Avvocatura dello Stato per il tramire della direzione
generale regionale.
Sono un insegnante e vorrei sapere quanto segue:
esiste una normativa specifica sulla possibilità da parte di
un alunno di cambiare sezione durante il corso dell'anno scolastico
oppure la decisione ricade nell'ambito dell'autonomia scolastica? In
quest'ultimo caso a chi spetta la decisione? E quanto peso
hanno nella decisione le motivazioni addotte dall' alunno?
E' possibile. La decisione spetta al dirigente
scolastico.
Egregio Professore, sono un insegnante della
scuola dell'infanzia, quest'anno ho chiesto il semiesonero per
l'utilizzo su progetti provinciali. Ebbene sono stata utilizzata su
un progetto che rientra nella dispersione scolastica, l'unica
perplessità è l'orario di utilizzo perchè
mi chiedono di effettuare 18 ore più le 12,30 di servizio
nella scuola di titolarità. Così facendo in un mese non
copro più 100 ore ma bensì 122 ore. E' possibile? Se
si, quale è la normativa di riferimento?
Non ho capito come sia possibile concederle un
semiesonero e farla lavorare più di quello per cui è
pagata.
Sono una giovane laureata in lettere e come tanti
sono iscritta nelle graduatorie di III fascia per le supplenze a
tempo determinato. Da circa 1 anno, fortunatamente ricevo incarichi
di "supplenza breve e saltuaria" di diversa durata. La mia
curiosità è questa: in merito al recente e tanto
agoniato rinnovo del contratto docenti... chi riceve supplenze come
la mia ha diritto a qualcosa in termini economici? arretrati intendo.
E a quale tabella contrattuale devo fare riferimento? Sul contratto
scolastico che ho firmato si fa riferimento ai CCNL del 24/7/2003.
Perchè... se ora c'è un nuovo contratto? Non ho diritto
all'adeguamento? Con questo tipo di supplenze non accumulo, inoltre,
anni di anzianità?
No.
Spero vivamente in una Sua risposta...visto che
ho un po' di confusione, essendo agli inizi, in materia di
retribuzione. La ringrazio per l'attenzione e Le formulo i miei
complimenti per il sito internet!!
Grazie. Quanto agli adeguamenti stipendiali, la
macchina amministrativa procede con molto ritardo,
purtroppo.
Salve, sono un'insegnante di sostegno con
incarico annuale presso un istituto alberghiero della provincia di
Salerno. La scorsa settimana ho presentato domanda per usufruire di
alcuni giorni di congedo parentale, ma, poiché mia figlia ha
sei anni, mi è stato detto che non ho diritto ad alcuna
retribuzione. Preciso che non ho usufruito di nessun giorno di
congedo parentale negli anni precedenti. Come stanno le cose? Ho
provato ad effettuare qualche ricerca in internet, ma la situazione
non mi appare molto chiara.
Non ha diritto alla retribuzione.
Gentile professor Santoro, può mandarmi il
famoso "libretto di istruzioni" per chiedere la
ricostruzione di carriera? Grazie per la disponibilità, la
competenza e l'ironia con cui ci aiuta.
Mando il libello.
Gentilissimo Pino, ho letto moltissime delle tue
risposte alle FAQ sul tema ma non sono riuscita a capire come
funzionano le cose. Sono una insegnante di ruolo nella classe A049
Matematica e Fisica attualmente sono in congedo per maternità
fino al compimento dell'anno del mio bimbo (24 Marzo 2006), la
segreteria della mia scuola mi ha assicurato che dopo tale data
potro' prendere un periodo di aspettativa non retribuita almeno fino
alla fine dell'anno: a che titolo posso prendere tale
periodo?
Per famiglia, ai sensi dell'art. 18 del
CCNL.
Hai dei modelli per produrre la domanda? (nella
mia scuola le 3 segretarie amministrative sono assenti fino a quando
non so.... per vari motivi di
gestione...!!!)
Ti mando un libello.
A settembre il bimbo comincerà a
frequentare il nido: quali sono i permessi che potrò prendere
per l'inserimento? Credi sia opportuno prendere ancora qualche
settimana di aspettativa?
Sì.
Potresti inoltre mandarmi il tuo libretto sulle
assenze nella scuola?
Certo.
Sono sicura che mi risponderai come sempre con
sollecitudine e competenza! Grazie ciao
Ciao.
In ufficio abbiamo questo quesito e non riusciamo
a trovare la soluzione vorrebbe aiutarci? Quanti giorni di ferie
matura un'assistente amm. in servizio dal 10/09/2005 al 30/06/2006
che lavora part-time per 6 ore 1 giorno solo la settimana il
sabato?
6/36 dei 2,5 giorni per ogni mese di servizio.
Nei giorni scorsi, mi è stato detto che
non c'è obbligo di affissione all'albo delle delibere del
Consiglio di Istituto. A me, invece, risultava che andavano
affisse. In caso affermativo (cioè di obbligo di affissione
delle delibere), qual è la normativa che mi devo andare a
rivedere?
Le delibere fanno affisse.
Egregio Prof Santoro, Le chiedo se un Istituto
tecnico per geometri può utilizzare un ITP (VI livello,
transitato dagli EELL allo Stato ex assistente di cattedra), dopo
avergli ridotto le ore di assistenza da 18 a 8 e per la restante
parte delle 10 ore, utilizzarlo come a disposizione per supplenze
nelle ore di docenza ordinaria e cioè VII livello. Il
tutto secondo il Dirigente scolastico perchè la qualifica
di ITP alla cattedra di topografia non esiste più nella tab
C!
Non spetta al dirigente questa decisione, ma al
collegio ed alla contrattazione di scuola.
Gentilissimo Pino, ti chiedo se i giorni per
grave patologia, non rientrando nella malattia, contribuiscono
comunque al calcolo dei diciotto mesi di assenza dopo i quali scatta
l' ulteriore periodo senza assegni e se questo vale anche per il
personale a t.d. annuale (massimo 9 mesi nel triennio?) artt. 1 e 2
del CCNL del 24/07/2003.
Non contribuiscono.
Egregio Prof. Santoro le volevo
chedere: i sei gg per motivi personali e o familiari di cui all'art.
19 comma 7 se usufruti dal personale docente a tempo determinato
con nomina del provvediotore vengono valutati ai fini del
servizio oppure no? Io so che si scalano a livello economico dalle
ferie non godute ma a livello di servizio valgono?
No.
Carissimo Pino, il 10 marzo esaurirò i 6
mesi di congedo parentale che ho richiesto per accudire mia figlia.
Il dirigente scolastico mi ha già detto a voce che mi
concederà l'aspettativa per motivi di famiglia fino a fine
aprile. Dovendo fare domanda formale, mi chiedevo se proprio non
esiste un modo per non rimetterci lo stipendio e i contributi, almeno
per qualche giorno, nel periodo fra l'11 marzo e il 30 aprile, per
esempio: posso chiedere 3 giorni di permesso retribuito e 6 di ferie
durante le attività didattiche, ai sensi dell'art.15 comma 2
del CCNL 2002/05, senza tornare in servizio prima?
Sì.
Posso chiedere ferie (quelle dell'anno scorso, di
cui non ho usufruito perchè ero in maternità) durante
le vacanze di Pasqua (11 giorni?)
Sì, a patto che rientri effettivamente in
servizio.
Nel caso in cui risponda affermativamente alle 2
domande precedenti, la scuola deve riconfermare sempre lo stesso
supplente o deve ogni volta riscorrere la graduatoria? Il supplente
sarebbe pagato durante le mie ferie? E se le cumulassi, prendendo
complessivamente 20 giorni (o anche più, se è possibile
non contare i sabati e le domeniche come ferie) e non rientrando in
servizio per 7 giorni prima e dopo le vacanze di Pasqua (art. 37
comma 3)?
Siccome devi rientrare in servizio, il supplente
salta.
Navigando in Internet ho trovato il Vostro sito,
molto interessante (sono un docente scuola superiore). Vi pongo il
seguente quesito: riguardo i 6 giorni di ferie durante lattività
didattica (dato per scontato che ci siano docenti che prestano le
sostituzioni senza oneri per la scuola come da CCNL), questi possono
essere concessi se nel pomeriggio è stato convocato un
Collegio Docenti o vi sono i Consigli di Classe?
In teoria sì.
Gent. dott. Santoro, Le chiedo un chiarimento in
merito all'art. 50 - orario di lavoro ATA. Se una prestazione di
lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative il personale
usufruisce a richiesta o non di una pausa di 30 minuti al fine di
recuperare delle energie psicofisiche, le ore fatte sono 8 ore e 20
minuti, le ore eccedenti sono 2 ore e 20 minuti, oppure 1 ora e 50
minuti? Nel contratto integrativo del nostro Istituto non è
menzionato alcuna specifica in merito.
La pausa allora è obbligatoria, per cui 1 ora
e 50 minuti.
Carissimo, nella mia scuola negli ultimi anni non
è mai stato corrisposto il trattamento di missione ai docenti
che hanno accompagnato classi all'estero in viaggio d'istruzione
perchè la Preside prima diceva che non c'erano soldi, ora dice
che la finanziaria ha abolito il trattamento di missione (per altro
la finanziaria all'art 213 abolisce la missione nazionale, mentre
quella all'estero, art. 214, è fatta salva); così le
RSU sono solo riuscite a contrattare un forfait di un tot di ore da
dividere tra tutti gli accompagnatori. I dubbi sono molteplici:
può la preside stabilire senza coinvolgere gli organi
collegiali che non ci sono soldi per le missioni?
No.
Secondo te come potremmo
agire?
Pretendendo il mal tolto.
Sono un'insegnante a t.i., componente del
Consiglio d'Istituto ed RSU. Ho chiesto al Dirigente Scolastico copia
dei verbali del Colegio dei Docenti e del consiglio d'Istituto
nell'esercizio delle mie funzioni e mi è stata rifiutata
perchè, dice, non è stata motivata e non è stata
richiesta ai sensi della 241. E' possiblile tale
rifiuto?
Lei purtroppo ha a che fare con un
cretino.
Potrebbe darmi delle delucidazioni, magari
inviandomi del materiale, relativamente alla
gravidanza?
So che dura nove mesi, di solito.
Con precisione, non ho ben capito se, quando si
è in astensione obbligatoria e si è chiamati per una
supplenza temporanea, al termine di tale supplenza, finisce il
rapporto economico e anche il discorso relativo ai
punti.
Finisce il discorso relativo ai
punti.
Gentile prof. Santoro, circa un mese fa le posi
un quesito sul servizio prestato nelle scuole pareggiate e lei mi
rispose di leggere l'art. 485 del decreto legislativo
297/94. Poiché la vicepreside del mio istituto continua a
dirmi che il mio servizio non vale, vorrei esporle il mio
caso e chiederle lumi. Ho insegnato per due anni, dal 01/12/1985 al
31/08/1987, in un istituto legalmente riconosciuto ai sensi del D.M.
14/05/1974 che è stato pareggiato (credo si dica così)
nel 2000. Leggo nell'art. 485 del d.l. 297/94: "Al personale
docente delle scuole di istruzione secondaria ed artistica, il
servizio prestato presso le predette scuole statali e pareggiate,
comprese quelle all'estero, in qualità di docente non di
ruolo, è riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini
giuridici ed economici, per intero per i primi quattro anni e per i
due terzi del periodo eventualmente eccedente, nonché ai soli
fini economici per il rimanente terzo. I diritti economici derivanti
da detto riconoscimento sono conservati e valutati in tutte le classi
di stipendio successive a quella attribuita al momento del
riconoscimento medesimo." Se interpreto correttamente, questi
due anni mi valgono sia per la domanda di trasferimento che per la
graduatoria interna dell'istituto. Per di più, se sono
riconosciuti come servizio di ruolo, dovrebbero addirittura valere 6
punti ad anno e non 4, come il normale preruolo? La
vicepreside del mio istituto continua ad insistere che questo
servizio non mi vale perché quella scuola non era pareggiata
quando io ho insegnato lì, e non importa se è stata
pareggiata dopo. Potrebbe rispondermi lei, per favore, e fare
finalmente chiarezza? Posso conteggiare questi due anni nel mio
servizio sia nella domanda di trasferimento che nella graduatoria
dell'istituto? Se sì, valgono 6 punti ciascuno oppure
4?
Ha ragione la sua vicepreside.
Egr. Dott. Santoro, sono un'ins. elementare di
ruolo. Nella mia scuola ogni docente pacchettizza un'ora di
contemporaneità a settimana che viene utilizzata per le
supplenze. Secondo un calendario prefissato dobbiamo andare a scuola
alcune giornate libere (per recuperare queste 33 ore). Nulla da dire
su questa forma di flessibilità. Il punto è questo: si
è assentata una docente di sostegno per 3 giorni. A mio
avviso, richiedendo questo tipo di supplenza anche il titolo del
sostegno, non dovevamo sostituirla noi docenti che prestiamo servizio
su posto comune, ma doveva essere chiamato un supplente dalle
graduatorie di circolo specializzato. Fra le tre colleghe che abbiamo
sostituito l'insegnante di sostegno, solo una era anche in possesso
della specializzazione per il sostegno (ma presta servizio su posto
comune). La Ds poteva obbligare solo quest'ultima a effettuare la
supplenza e non me e la mia collega senza titolo,
giusto?
No. Va bene così.
Gent.mo Pino, sono un'insegnante di ruolo della
classe AO58 "Scienze e meccanica agraria". Le scrivo per
tre quesiti: dovendo prendere qualche giorno di malattia, il medico,
nel certificato, deve indicare necessariamente la diagnosi, o per la
legge sulla tutela della privacy può evitare di scriverla?
Non deve indicare alcuna
diagnosi.
Se il medico fiscale, durante il periodo di
malattia, viene una volta, posso aspettarmi una seconda
visita?
No.
Trattandosi di una patologia di natura
"delicata", posso essere sottoposta a visita?
Sì.
Per una mia collega, anche lei di ruolo: dovendo
chiedere dei giorni di congedo parentale che terminano un giorno
prima delle vacanze pasquali, volendo proseguire con il congedo, deve
riprendere servizio al termine delle vacanze per evitare che nel
computo vengano inclusi tali giorni, oppure può proseguire
presentando un'altra istanza di congedo parentale? Cioè:
chiede il congedo dall'1/04 al 13/04; le vacanze iniziano il 14/04 e
terminano il 18/04; il 19/04 può rimettersi in congedo
presentando altra separata istanza senza prendere servizio per
evitare che i gironi di vacanza vengano
conteggiati?
No. Deve ri prendere servizio.
Spero di non aver fatto confusione!!!! RingraziandoLa
anticipatamente per la disponibilità Le porgo i miei saluti.
Saluti.
Chiedesi di sapere se i 150 o i 90 giorni di cui
all'art. 34 del C.C.N.L. 24 luglio 2003 debbano sussistere alla data
del 30 aprile o se, invece, possono essere computati retroattivamente
a partire dall'ultimo giorno di assenza continuativa (es. 4
giugno).
La prima che ha detto.
Gentile sig. Santoro, vorrei sapere, per legge,
quante sono le ore di lingua inglese obbligatorie nella scuola
elementare (1 ora nella prima, 2 nella seconda e
poi...?)
Vedi il d. l.vo 59/2004.
Gentile professore Santoro, sono stata immessa
in ruolo sul sostegno nella scuola media (decorrenza giuridica sett.
2005) e sono in servizio (dal 17 settembre 2005 a giugno 2006) su
nomina del preside presso una scuola media su posto di lettere
(A043). Posso svolgere l'anno di formazione anche se il mio incarico
è di lettere?
Sì.
Vorrei inoltre chiederle di inviarmi il suo
libretto sull'anno di formazione. Grazie tante.
Prego.
Gentilissimo Dott. Santoro, vorrei alcuni
chiarimenti sui compiti da svolgere nella segeteria dai docenti
utilizzati (legge art. 113) sugli orari di servizio e se
è possibile citare qualche decreto legge
sull'argomento.
36 ore, alle dirette dipendenze, per quanto riguarda
gli aspetti organizzativi, del DSGA.
Salve Professore sono una supplente su posto di
sostegno, a volte mi capita di dover fare ore di supplenza su
insegnanti assenti nella classe in cui seguo la bambina assegnatami,
si tratta di una prima media, chiaramente questo durante le mie ore
di insegnamento e non in ore a disposizione o di buco, come le debbo
considerare: come straordinario oppure fanno parte del mio monte
ore di 18 ore settimanali?
Si tratta d un abuso, se l'alunna che segue è
presente.
Gentile e paziente Santoro, potrebbe chiarirmi
quali, essendo passata dalla scuola primaria alla scuola secondaria,
obblighi ho? Io credo di dover solo effettuare i 180 gg ma la
segreteria è incerta su eventuali corsi
formativi.
Nessun corso.
Gentili Signori, insegno Inglese presso una
scuola elementare: potete confermarmi che una specialista, come nel
mio caso, non può lavorare più di due pomeriggi a
settimana, a maggior ragione per una compresenza di materia non
pertinente, come disegno? Le mie 22 ore dovrebbero includere solo ed
esclusivamente la mia materia?
Sì, solo la sua materia, nel caso fosse
possibile.
Egregio Dott. Santoro, sono un'insegnante di
scuola primaria specialista lingua inglese, in part-time a 12 ore. Da
poco ho ottenuto i benefici della L.104 in situazione di
gravità per il figlio. Nel plesso siamo in 2 insegnanti di
lingua e io ho il minor punteggio. Nel caso si verifichi una
contrazione dell'orario che possibilità ho di restare nel
plesso? Mio figlio frequenta la scuola in cui insegno solo
perchè ha bisogno di assistenza per poter mangiare e per la
somministrazione di farmaci. Il contratto di istituto a questo
proposito precisa: "nel caso di contrazione di posto all'interno
del plesso sentita la disponibilità dei docenti, si
procederà al trasferimento interno secondo: 1) minor punteggio
nella graduatoria di circolo 2) minore anzianità nel circolo
3) assenza di continuità didattica."
Quindi la risposta la conosce
già.
Gent.mo prof. Santoro, vorrei un chiarimento
circa la mia situazione lavorativa. Nel corso del corrente a.s. ho
avuto lassegnazione provvisoria, come docente di sostegno,
nella provincia in cui risiedo. Il Dirigente scolastico
allinizio dellanno mi ha conferito lincarico, su
due ragazzi diversamente abili, come docente di Sostegno per 9 + 9
ore. Il 10 gennaio scorso uno dei ragazzi che seguivo si è
ritirato, non ancora quindicenne (15 anni li farà ad ottobre
p.v.), per cui ho perso nove ore. Adesso il completamento
dellorario lo sto facendo in unaltra scuola, dopo aver
avuto comunicazione dal CSA. La mia domanda è la seguente:
perché vengo spostato in unaltra sede per completare
lorario, pur essendoci, nella sede in cui ho avuto
lassegnazione provvisoria, diversi insegnanti di sostegno con
incarico annuale o con incarico dato dal Dirigente Scolastico? Non
potevo essere utilizzato nella stessa sede in cui ho chiesto
lassegnazione provvisoria? E qual è la normativa che
regala questi casi?
Non avrebbe dovuto spostarsi, secondo me, viste le
norme che impediscono di spostare personale di ruolo dopo il
ventesimo giorno di inizio delle lezioni.