FAQ/76
Domande e
Risposte sulla RSU
Salve, sono il professore di un liceo
scientifico, le vorrei posse un problema: in una mia classe che ha
dato segni di indisciplina a vari livelli (manomissione di compiti e
di registro di classe) sono stato insultato da due studenti; il
consiglio di classe si è riunito per discutere del fatto
tardivamente a causa del coordinatore (un pò lento nel
prendere decisioni in merito) e della preside: quest'ultima ha fatto
di tutto per ritardare la riunione del consiglio di classe stesso e
per prendere provvedimenti, anzi: per quanto riguarda la manomissione
del registro li ha puniti con una ramanzina ridicola che secondo lei
è bastata... "dovrete studiare di più" ha
detto, io le ho fatto notare che il loro profitto era già
decente e in alcuni casi buono... durante un tardivo consiglio di
classe, (un mese e mezzo dopo) seguito all'insulto di cui sono stato
fatto capo, lei ha trovato nello statuto degli studenti e studentesse
la fatidica frase che qui riporto: "art.5. Le sanzioni sono
sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del
danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità
scolastica" e quindi ha posto loro una opzione per evitare la
sospensione quando sono stati ascoltati in sede di consiglio di
classe: questi hanno scelto di pulire l'aula per i restanti giorni di
scuola alla fine delle lezioni... risolta così la storia. In
consiglio di classe io e altri tre colleghi ci siamo astenuti
motivando la scelta secondo il parere seguente: in base a tale
statuto gli studenti potranno sempre scegliere una opzione diversa
dalla sospensione! Le domando: è proprio invalicabile tale
comma dello statuto? Io lo trovo non "obbligatorio", ad una
prima lettura, e piuttosto come una sorta di opzione di cui bisogna
tenere conto ma non d'obbligo: proprio per come è scritta la
frase, non crede? e poi dato che "art. 6. Le sanzioni e i
provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. art. 7. Il
temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o
reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai
quindici giorni." Gli insulti sono stati reiterati io non vedo
come non sia stato possibile scavalcare lo statuto stesso fatto sta
che tutti i docenti del consiglio di classe, di fronte allo statuto e
a tale articolo hanno chinato il capo, tranne io e altri tre
astenutisi dal votare il provvedimento sanante la sospensione.
Lo Statuto non può essere letto in modo
così strampalato. E' possibile convertire la sanzione, che
sempre tale resta. Quindi se viene decisa la sospensione, tale
permane, anche se convertita in lavori di pubblica
utilità.
Egregio Prof. Santoro i 15 gg di matrimonio
possono far comprendere la data del matrimonio oppure dal matrimonio
devono decorrere i 15 gg?
Ma no, la possono ricomprendere.
Egr. Prof. Santoro, vorrei sapere se (e in
caso affermativo in base a quale legge) il docente è
obbligato ad effettuare lezioni di recupero in orario
extracurricolare durante l'anno scolastico o prima dell'inizio delle
attività in Settembre.
Se li delibera il consiglio di classe, gli IDEI
vanno fatti.
Volevo sapere se l'assenza del professore per
malattia del bambino di età inferiore all'anno è
oggetto di visita fiscale; se per i primi trenta giorni è
retribuita; se può essere prorogata da un secondo certificato
di altro medico (diverso dal primo) che attesti che il bambino
necessita di ulteriori cure.
Le mando un libello sulle
assenze.
Caro Pino Santoro, ho questa domanda. Lavoro in
una scuola statale e nel periodo delle elezioni è stata chiusa
dal 09 al 19 aprile per votazioni e ferie pasquali. Io ho fatto la
scrutatrice nel periodo del 08-09-10.....ho diritto alle ferie di
questi tre giorni?
No.
Gent.le prof. Santoro, desidero sapere se posso
usufruire dei permessi spettanti in base alla legge 104 anche nel
caso in cui la beneficiaria, mia madre, risiede in provincia diversa
da quella in cui dimoro. Premetto che, essendo figlia unica,
rappresento la sola familiare in grado di prestarle assistenza in
caso di necessità.
Sì.
Buongiorno egregio Sig. Santoro, sono un
assistente amministrativo, vorrei saper gentilmente quando e se
può un Dirigente o un DSGA richiedere una visita collegiale
per un assistente amministrativo che da tre mesi è in
malattia.
Il dirigente può, certo che
può.
Vorrei sapere se il congedo matrimoniale posso
usufruirlo anche 3 mesi dopo il matrimonio?
In teoria sì.
Innanzitutto, grazie per avermi risposto, e ho,
in merito al mio quesito, delle precisazioni da fare:
1. io sono in Dop sulla C290 (lab. di fisica), e quest'anno,
dopo 11 in servizio c/o la mia scuola (a 2 km da casa), rischio, per
l'ennesima volta di cambiare scuola e città (da Empoli a
Firenze) con tutto quello che ne consegue: si vive di 1 stipendio e
mezzo(mia moglie), 2 figli di cui uno di 4 anni, il mutuo ecc.
2. come detto nella precedente mail, dal 1997, in seguito al
trasferimento in Dop, venni utilizzato, dall'allora dirigente
scolastico, c/o l'ufficio tecnico per aiutare il collega titolare
dell'ufficio (in difficoltà gestionale). Da allora e fin ad
oggi, sono ancora di supporto (ma sono io ad occuparmi dei compiti
maggiormente onerosi e di responsabilità) in quanto, pur
rientrando nel 2001 dalla Dop, ho continuato, a completamento
cattedra + altre ore extra retribuite, a collaborare con l'UT.
3. dal '97, però, diverse cose son cambiate: la nostra
scuola è cresciuta notevolmente! Eravamo l'ITI, con sede +
succursale e con circa 550 alunni e il conseguente proporzionale
personale; all'ufficio tecnico 1 titolare + il sottoscritto di
supporto. Nel 2006/2007, la ns situazione, sarà la seguente:
ITI + ITG (istituto per geometri accorpatoci nel 1998) + IPIA
(istituito l'anno scorso e con 4 classi nel 2006/07), per un totale
di circa 1100 alunni + tutto il personale su 2 sedi + 2 succursali!!
Ti lascio immaginare le tante cose che in questa scuola l'ufficio
tecnico deve curare.
4. a questo punto, spero di esser stato più chiaro e
preciso sulla ns situazione e condizione, e ti riformulo la domanda:
premesso che, comunque in una situazione di crescita generale, io non
ne traggo alcun beneficio in quanto la mia materia, come ben sai, si
insegna solo all'ITI, e per me ci saranno solo 8-10 ore, che non
c'è la collaborazione di alcuno del personale ATA, mentre in
altri istituti, l'UT viene supportato da questo personale come ad
esempio accade al Meucci di Firenze, dove collaborano 3
amministrativi ed è l'ITI ns gemello e che non ha altri
istituti annessi come sopra indicato. Vorrei sapere, quindi, chi
dispone e in che modo del personale, se e in che modo c'è la
possibilità che per me ci possa essere un distacco, utilizzo
o, qualsiasi altra forma per trovare una "collocazione"
all'ufficio tecnico. Perché se aumenta il numero degli alunni,
aumentano, proporzionalmente anche gli ATA? Può, il dirigente
scolastico, richiedere un'altra "risorsa umana" che sia un
ITP, piuttosto che un ATA, di supporto all'UT?
Ritengo di no.
Sperando di esser stato chiaro e conciso, e certo
di una Tua attenta disamina di quanto fin qui esposto, Ti prego,
visto l'esiguo tempo per poter avanzare qualche richiesta, di farmi
avere notizie in merito al più presto.
Conciso, certo.
Gent.le prof. Santoro mi rivolgo a lei che e'
cosi competente in materia xche' avrei bisogno di alcuni chiarimenti
sui miei dubbi: sono di ruolo alla sc. primaria e fino al 15/04
dall'inizio dell'anno ero in congedo parentale (senza retribuzione
nell'ultimo mese xche' usufruito congedo del b/no piu' grande) adesso
volevo rientrare in servizio sia x motivi economici sia pratici in
quanto il rientro dopo il 30/4 comporta la messa a disposizione x
supplenze nel circolo e io al momento sono a piedi; la dirigente mi
ha chiesto di non rientrare x non avere la rivolta dei genitori e per
sua fortuna ho purtroppo accusato problemi di salute che mi hanno
indotto a chiedere malattia dal 18/4 al 22/4 adesso la segreteria mi
richiede la continuazione della malatttia dal 23/4 mentre io sono
intenzionata a chiederla dal 26/4 dopo il ponte della liberazione, la
segreteria puo' chiedermi questo?
No.
E' x il pagamento della
supplente?
In che senso?
Inoltre volevo chiederle anche: sono stata
dichiarata soprannumeraria a febbraio con graduatoria di plesso e non
di circolo non ho chiesto il trasferimento con domanda condizionata
con rientro in sede di precedente titolarita' nel quinquennio ma ho
accettato la seconda sede che avevo optato in seguito
ridimensionamento del prossiamo a.s. mi chiedevo se una domanda di
pensionamento venisse accolta nella scuola dove adesso sono titolare
posso essere si nuovo riassorbita nell'organico di plesso o il posto
va ad assegnazione provvisoria o a ruolo? in caso di risposta
affermativa mi avverte il c.s.a o devo fare
domanda?
La mobilità interna è regolata dal
contratto di scuola, non da quello nazionale.
Egregio sig. Santoro, è possibile
mantenere in un plesso una terza (scuola primaria) con due
insegnanti (37 ore totali) che svolgono tre rientri pomeridiani
e lezione il sabato?
Sì.
Egregio Sig. Santoro, vorrei conoscere il numero
minimo e massimo di alunni per classi della scuola primaria con
modulo e tempo pieno. Nel caso che risultino due seconde con un
totale di 24 bambini, è possibile accorparle in una sola
terza?
Sì.
Gentile redazione, la preside del liceo in cui
insegno in aprile fa adottare e deliberare l'adozione dei libri di
testo dai docenti e dai rappresentanti dei genitori e degli studenti
non della classe che è destinata nel successivo anno
scolastico ad usarli, ma di quella che nell'anno in corso li ha (i
docenti sono invitati a segnalare eventuali modifiche dei testi
già in uso). Questo avviene anche perché la nostra
preside non indica neanche orientativamente prima dell'adozione dei
libri di testo quali classi intende assegnare ai docenti l'anno
successivo (solo all'inizio di settembre a tre giorni dall'inizio
delle lezioni scopre le carte, con regolari sorprendenti
sconvolgimenti), sicché non può fare altrimenti. Tale
procedura nell'adozione dei testi è ammissibile e corretta? E
in caso contrario, in base a quale norma (circolare, decreto ecc.)
è contestabile? Grazie per l'attenzione e per l'eventuale
auspicata risposta.
Trova nel ns. archivio tutta la normativa relativa
all'argomento.
Gentilissimo dottor Santoro, sono un'insegnante
di scuola elementare arrivata nel plesso in cui lavoro nell'anno
scolastico 2004/2005. Per il prossimo anno scolastico si prevede la
riduzione di posti a causa della soppressione di una classe (escono 2
quinte e si apre una sola prima). Nessuna delle insegnanti del plesso
intende spostarsi all'interno del circolo spontaneamente e qualcuno
sostiene che sarebbe più giusto che fosse una delle quinte che
già "perdono la continuità" senza dover
sconvolgere gli altri assetti modulari. Cosa stabilisce la normativa
a tale proposito? Si fa riferimento a quanto stabilito dalla
contrattazione di istituto?
Sì.
E nel caso ci fosse un'incongruenza
tra quanto scritto sulla contrattazione (graduatoria di circolo
stilata secondo la tabella relativa alla mobilità) e quanto
affermato dal Pof (assegnazione delle classi secondo il
principio della continuità didattica), quale sarebbe il
criterio che legittimamente si dovrebbe applicare?
Quello stabilito dalla
contrattazione.
A chi spetta la decisione
ultima?
Al dirigente scolastico.
Gent.mo sig. Santoro, sono un insegnante di
sostegno con contratto a tempo determinato fino al 30/06/2006.
Purtroppo in questo perioso mio papà sta molto male (leucemia
mieloide cronica) ed ha bisogno di continua assistenza. Io ho
già preso 4 giorni di ferie per questo motivo ma non sono
stati sufficienti. Vorrei sapere se in questi casi ho diritto a
qualcosa, per esempio aspettativa (anche solo per un mese), o
altro.
Sì, ha diritto a beneficiare
dell'aspettativa.
Gentile dott. Pino Santoro, vorrei sapere se
l’attività di insegnamento prestata presso un Istituto
legalmente riconosciuto negli anni scolastici 1991/1992
1992/1993 - 1993/1994 in qualità di insegnante di laboratorio,
privo di abilitazione all’insegnamento, sia valutabile o da
considerarsi inesistente come affermato nella Sentenza n. 5131 del
12.03.2004 Cassazione Civile Sezione Lavoro.
Il servizio svolto privi del prescritto titolo non
si valuta.
Gentile sig. Santoro, un vicepreside che
usufruisce del semiesonero può essere retribuito per
le ore eccedenti svolte per sostituire colleghi
assenti?
Sì.
Può fare anche corsi di
recupero?
Sì.
Gent.mo Prof Pino, desideravo un Suo autorevole
parere in merito al seguente quesito: il docente collaboratore
vicario è esonerato dall'insegnamento nei giorni in cui
sostituisce il dirigente assente per ferie o
malattia?
No.
Il Dirigente Scolastico può concedere ad
un docente di sostegno a tempo determinato un permesso per motivi di
studio (art. 15 CCNL/03) se nel giorno richiesto per il permesso
è già stato programmato lo scrutinio del
2°quadrimestre?
Io dico di no.
Salve! avrei una domanda da porle: volevo sapere
se il professore ha diritto a far rifare un compito in classe valido
per lo scritto, ad un alunno il quale è stato assente. Quindi
in ore di normale lezione, senza preavviso e pur avendo 3 voti su 4
per pagella.
Sì.
Gentilissimo Pino Santoro, sono una RSU e vorrei
dei chiarimenti riguardo all'articolo 13, comma 9 del CCNL 2002/2005:
ferie. Il mio dirigente non concede ferie (uno dei sei giorni da
usufruire durante le attività didattiche) se non ha personale
che può sostituire l'insegnante che chiede le ferie. Il
dirigente dice che, se non ha personale con ore da restituire, dopo
aver chiesto permessi brevi, o insegnanti a disposizione nel circolo
che possono coprire tutto l'orario di chi chiede le ferie, non le
può concedere. Spiego il caso specifico: un'insegnante di un
plesso di scuola dell'infanzia di 3 sezioni ha chiesto un giorno di
ferie per il giorno 28 aprile 2006, il turno di detta insegnante
è 8.00/12.30 (ore 4.30). La suddetta insegnante nel modulo di
richiesta, previsto dalla direzione didattica, nella parte dove
veniva richiesto l'aggiustamento orario in tale giorno ha scritto
l'aggiustamento orario della collega di sezione: giorno 27 aprile
orario 12.30/16.00 anzichè 10.00/1600, giorno 28 aprile
9.00/15.30 anziché 12.00/16.00. In questo modo il servizio
funzionerebbe senza problemi, le ore con la massima presenza di
bambini sono coperte, nessuna insegnante avrebbe più di 28
bambini, nessuno farebbe ore in più e non verrebbero a
determinarsi oneri aggiuntivi. Il dirigente sostiene che se non ha un
docente che può coprire tutte le ore 4.30 del giorno 28 non
può concedere il giorno di ferie, il dirigente sostiene che se
nel plesso sono previste 6 insegnanti devono essere 6 insegnanti,
anche se i bambini fossero pochi. Ha ragione il dirigente? Io mi
chiedo come mai quando un insegnante è assente per malattia si
conta il numero delle "teste" per mandare una
supplente?
Disciplinate con il contratto di scuola queste
fattispecie, così evitate le
recriminazioni.
Con la presente chiedo se è normale il
comportamento di una scuola in base al servizio che ho effettuato: ho
avuto una nomina come coll. scolastica su posto vacante in attesa
dell'avente diritto. Svolgevo l'orario settimanale su cinque giorni
per 35 ore in quanto la scuola rientrava nei parametri per avere
diritto alla riduzione di orario. Lunedì 23 gennaio ha preso
servizio l'avente diritto. La Scuola mi ha fatto la nomina fino a
Venerdì 20.01. Pertanto non sono stata pagata e non ho avuto
il riconoscimento giuridico del Sabato. E'
corretto?
No.
Posso fare ricorso e in base a quale
articolo.
142 CCNL.
Egregio sig. Santoro, in base a quale legge o
decreto è possibile richiedere un'assemblea di tutti i
genitori di una classe (3) scuola primaria con presenti i
rappresentati RSU e la DS? Quanto tempo deve intercorrere fra la
domanda e la risposta? E se ci fosse un rifiuto da parte di DS deve
questo essere motivato? La ringrazio.
Cosa c'entra la RSU?
Egregio sig. Santoro, considerando la diminuzione
dei posti classe nella scuola primaria si dovranno distrubire tali
posti sulle classi riportando due moduli "anomali" (due
insegnanti su una classe ad un rapporto 2/3). Nel plesso una terza
usufruisce da tre anni di un percorso sperimentale che prevede 3
rientri e il sabato lezione. Nell'altro plesso la terza cosiddetta
"anomale" non usufrisce di ciò, la DS vuole attuare
un modulo 3/2 spostando un insegnante da un plesso all'altro.
L'utenza considerando che ha inscritto i proprio figli 3 anni fa
consapevole del modulo sperimentale e accettando tre rientri
pomeridiani può appellarsi a qualche decreto legge o
ministeriale o circolare che possa tutelare i 23 bambini di questo
plesso? La ringrazio.
Non ho capito cosa c'entra l'utenza con le questioni
organizzative interne alla scuola.
Egregio sig. Santoro, la continuità
didattica è considerata un diritto? in base a quale normativa?
La prego di rispondere dettagliatamente. La ringrazio.
Un diritto per chi?
Gent.issimo Prof. Santoro, mi rivolgo a Lei per
il seguente quesito: sono una docente di ruolo nella scuola primaria
e, per l'anno scolastico in corso, sono stata utilizzata per 5 ore su
una scuola unica, mentre per le restanti ore su un altro plesso.
Nella scuola unica è stata utilizzata anche un'altra docente
con incarico di tutor, per 21 ore. Le chiedo se tocca ad entrambe il
doppio punteggio oppure se spetta solo alla mia collega
tutor.
Doppio punteggio?
Spett. Dott. Santoro. Ho chiesto informazioni
riguardo a questo problema a diverse persone, ma ognuno lo interpreta
a modo suo. Insegno in una scuola a tempo pieno e ho una quinta
classe. Se una mia collega (con più anni di servizio) che
insegna nello stesso circolo, per il prossimo anno scolastico
richiederebbe l'assegnazione della prima classe della nostra scuola,
chi risulterebbe perdente posto: chi conclude la quinta classe o
l'insegnante della scuola con minor punteggio? La ringrazio e spero
di ricevere al più presto la sua
risposta.
Spetta alla contrattazione di scuola
stabilire i criteri.
Sono un'insegnante utilizzata nella biblioteca
della scuola. Tale utilizzazione é stata richiesta per motivi
di salute (riconoscimento del 75% d'invalidità e legge 104,
senza condizione di gravità). Ho un contratto part- time.
Desidero sapere se, durante il periodo di sospensione
dell'attività didattica estivo, sono tenuta a prestare
servizio. Se sì, in base a quale legge o
normativa?
Sì, certo che sì, visto che il suo
orario settimanale è di 36 ore.
Sono un assistente amministrativo in servizio
avrei bisogno di un'informazione relativa all'autoaggiornamento.
Adesso sto prendendo il patentino ECDL e vorrei sapere se la scuola
dove sono in servizio mi può rimborsare le spese sostenute
come autoaggiornamento ...... se si, potrei sapere anche dove
reperire la normativa con il relativo articolo. Grazie per la
collaborazione, buon lavoro.
Ritengo che lei non possa reclamare tale
rimborso.
Gradirei sapere se, in caso di visita medica,
è sufficiente portare il certificato attestante la visita, o
come sostiene il nostro DSGA su una nota della FNADA, si deve
certificare o far certificare dal medico, che tale visita, non poteva
essere effettuata in altro orario (pomeridiano), quindi senza
prendere il giorno di malattia???
Io di quello che dice il FNADA diffido, per costume
ed abito mentale. Per cui le consiglio di fare
altrettanto.
Inoltre in caso di prelievo di sangue per analisi
spetta o no il giorno per malattia, visto che sempre il nostro DSGA
sostiene il contrario (anche con certificazione dell'ospedale),
almeno che non si presenti un certificato del proprio medico
curante.
Il DSGA non ha titolo a pronunciarsi nel merito.
Faccia il suo mestiere.
Il nostro DSGA, è e-tutor di vari corsi
(fra cui quelli indire) per quasi tutta la provincia, i giorni che
non è presente a scuola, in quanto è presso altri
istituti a fare questi benedetti corsi, vuole che gli vengano
comunque segnate 6 ore di servizio (oltre a tutti i soldi che prende
per gli incarichi), vorrei sapere è
corretto????
E' in servizio, non c'è dubbio che questa
attività rientri nei suoi obblighi di
servizio.
Potrebbe indicarmi il n° minimo di giorni di
assenza di un docente per cui è possibile nominare un
supplente?
Dipende dall'ordine scolastico.
Quale è la normativa .....esplicita......a
cui si deve fare riferimento? Nonostante prolungate ricerche su
internet non sono stato in grado di avere una risposta.
Un grazie sentito e un augurio di buon
lavoro.
Risponda prima alla mia domanda.
Gentile prof. Santoro, in quali casi i
collaboratori scolastici hanno diritto alle trentacinque ore
settimanali.
In quelli previsti dal CCNL.
Sono una assistente amministrativa con
incarico di 2^ figura aggiuntiva già da diversi anni,
è vero che questo tipo di incarico potrà servirmi in
futuro ad aspirare al posto di Direttore SGA qualora fosse possibile
un concorso oppure è necessario essere la 1^ figura
aggiuntiva?
Ma lei crede davvero alle favole?
Sono un'insegnante con C.T.I. di L2 nellla scuola
primaria con un orario di servizio di 16 ore per allattamento che
scadrà il 19 maggio di quest'anno. Vorrei sapere se il
dirigente scolastico dopo tale data e fino alla chiusura della scuola
può utilizzarmi sulle classi che sono ora coperte dalla
collega supplente.
Sì, a patto che ricorrano le condizioni
previste dal CCNL per chi rientra dopo il 30
aprile.
Che succede se il contratto integrativo della
scuola non viene sottoscritto dalle RSU?
Dipende dal contratto.
E' vero che rimangono in vigore i criteri del
precedente contratto già firmato?
Se è previsto, sì.
Buongiorno, gentile prof. Santoro, sono un
ingegnere elettronico, nonchè insegnante di ruolo di
informatica in un ITIS. Mi trovo nella necessità di effettuare
attività lavorativa in aggiunta a quella di insegnante. Fino
ad oggi ho guadagnato con tale attività meno di 5000
euro/anno, per cui ho esercitato come "prestazione
occasionale". A partire da quest'anno dovrò aumentare i
guadagni e non potrò più fare così. Fatto salvo
il diritto del D.S. di negarmi il permesso, e volendo comunque
evitare il part time: devo necessariamente iscrivermi all'albo
professionale? Tenga conto che l'albo degli informatici non esiste,
per cui dovrei eventalmente iscrivermi a quello degli
ingegneri.
Meglio.
Se potessi instaurare con l'azienda
"committente" un "contratto di collaborazione a
Progetto" (legge Biagi, che, credo, mi consentirebbe di evitare
la P.IVA), incapperei nella incompatibilità con la funzione
docente?
No.
Gentile Dott. Santoro, gradiremmo informazioni
circa la possibilità e le modalità di fruizione dei
permessi di cui all'art. 33 L. 104, nel caso di due sorelle (docenti
di Scuola Superiore), che assistano entrambe
alternativamente la propria madre non essendo nessuna delle due
convivente con la medesima.
Non la so aiutare. L'unica cosa che conosco è
la circolare FP che le trasmetto in attach.
Salve! Ecco i miei quesiti per l'esperto,
che ringrazio per l'attenzione che vorrà darvi: il docente A,
in servizio nell'a.s. 05/06 nella scuola dove è giunto per
trasferimento, per l'a.s. 06/07 fa domanda condizionata di
trasferimento perché soprannumerario; se rientra per effetto
di pensionamenti e/o altri movimenti, cosa molto probabile, come si
colloca nella graduatoria d'istituto?
A pieno titolo.
La graduatoria d'istituto datata 1° marzo 06,
a far tempo dal 1° settembre 06, va solo aggiornata negli
ingressi ed uscite, oppure va riordinata sulla base del
punteggio?
Va riordinata.
Attualmente il docente B precede il docente A,
pur avendo meno punti di lui. Con quale ordine i docenti A e B
avranno diritto a scegliere sede e corso per il prossimo a.s., stante
la posizione in graduatoria il primo criterio pattuito in
contrattazione d'istituto?
Sulla base del punteggio.
Sono stata immessa in ruolo il 1 settembre 2001,
ai fini della ricostruzione di carriera mi dovrebbe essere
riconosciuto un anno precisamente 1998/99 fatto su sostegno senza
titolo, la segreteria sostiene che viene valutato dal 1 giugno 99 io
ero stata assunta fino al 30 giugno, mentre altri dicono che deve
essere valutato ai fini della carriera. Chi ha ragione, c'e' qualcosa
di scritto? Aspetto gentilmente una sua risposta.
Grazie!
Veda la L. 124/99.
In ufficio ci sono sempre delle discussione
quindi per risolvere i vari problemi io preferisco chiedere ad un
esperto come Lei che risponde sempre velocemente. Una nostra docente
ha chiesto congedo parentale al 30% dal 13/04/2006 al 29/04/2006 poi
ha prorogato l'assenza dal 02/05/2006 all'1/06/2006. I giorni
30/04/2006 e 1/05/2006 devo inserirli d'ufficio oppure la docente
può staccare l'assenza?
Se ha ripreso effettivamente servizio, può,
altrimenti no.
Gent.mo Sig. Santoro sono un insegnante di
sostegno di ruolo da 5 anni/ da due anni sono utilizzata in un scuola
media di Padova. Quest'anno il Dirigente Scolastico mi ha dato
l'incarico di seguire una mia collega neoassunta di sostegno (segue
un caso difficile, un ragazzo di 12 anni con H grave). Io non ho
esperienza, non so proprio come si fa il Tutor/ c'è anche
che questa collega è in un plesso diverso da dove sono io e
l'unica cosa che ho potuto fare è stato di andare a
trovarla nel mio giorno libero. Mi può dare dei
consigli... Grazie.
Non ho davvero alcun consiglio da darle. Mi
dispiace.
Gentile prof. Santoro, le volevo chiedere se sia
possibile accorpare all'ultimo anno, in quinta, una classe del corso
tradizionale geometri con una classe del progetto assistito
Cinque.
Sì.
Caro Pino, scusa se ti mando la stessa richiesta
per ben due volte ma, a scuola, hanno disattivato la posta
elettronica per cui non sono in grado di leggere un'eventuale tua
risposta. INFORMAZIONE: una mia collega ha usufruito della 104 con
invalidità del 75%. Ora é utilizzata nella biblioteca
della scuola. Desidera sapere se, durante l'interruzione
dell'attività didattica, deve venire a scuola e tenere
aperta la biblioteca oppure no. Le interessa in particolare il
periodo estivo. A quale legge o norma deve fare
riferimento?
Deve fare riferimento al fatto che il suo orario di
lavoro è di 36 ore settimanali e che fruisce di 36 giorni di
ferie l'anno come tutti i comuni mortali.
Un assistente tecnico con contratto a tempo
determinato dall'1/09/2005 fino al 31/08/2006 non ha mai assunto
servizio perchè dal 30/08/2005 è in malattia a causa di
un incidente. La scuola ha compilato il contratto in data
28/07/2005 , giorno in cui l'assistente ha avuto dal CSA la proposta
di assunzione, facendolo firmare all'interessato con la dicitura
:" ....con decorrenza dall'1/09/2005 e cessazione al 31/08/2006
presso l'istituto ....., dove dovrà presentarsi per
l'assunzione in servizio in data 1/09/2005".... In questo
contesto il contratto ha validità
giuridica?
No.
Gentile prof. Santoro, le scrivo questa mia,
per avere alcuneinformazioni certe. Desidero ricostruirle
il mio curriculum lavorativo presso il provveditorato agli studi di
Rimini: ho svolto attività di insegnamento della disciplina
Tecnica dei Servizi e Pratica Operativa (C520) presso
l'I.P.S.S.A.R. "Savioli - Malatesta" di Riccione dal
20/10/1978 al 09/09/1981 pre - ruolo e ruolo dal 10/09/1981 al
25/01/2000, giorno in cui per mia scelta (allora si trattava di
motivi strettamente personali) decado dall'impiego nella
comunicazione scritta inviata dal provveditorato
leggo..." per assenza arbitraria ai sensi dell'art. 127
lett. c. del D.P.R. 10/1/1957 n. 3 richiamato dall'art. 511 del
D.l.vo n. 297/94 (si parla degli art. 511/513)"... Dal
20/03/2000 sono tornata a lavorare nel privato, esattamente svolgo
l'attività di direttore d'albergo, per una società
alberghiera italiana.. Ora, sembra assurdo, ma per motivi di salute,
vorrei poter tornare a svolgere la precedente attività,
sarebbe possibile? Il sindacato presso il quale mi sono rivolta
telefonicamente mi ha detto che le probabilità sono
quasi nulle e che anche se presentassi la domanda in provveditorato
(quale sarebbe esattamente?) ci dovrebbero essere sette cattedre
vacanti mentre ne risulterebbe attualmente solo una,
destinata quindi ad un supplente... Quello che mi é stato
riferito è attendibile? Non c'é alcuna
possibilità per me di essere eventualmente riassunta visto che
comunque una cattedra é disponibile? Seri problemi di salute
mi impongono una scelta lavorativa diversa, per questo avrei pensato
di ritornare a fare l'insegnamento (che utopia...). La mia malattia
attuale (certificabile e riscontrata solo tre anni fa) potrebbe
essere elemento utile per prendere in esame la mia eventuale
riammissione? Se si come dovrei procedere? Nel 2001 avevo presentato
all'I.N.P.S. domanda di ricongiunzione dei periodi sopra indicati, mi
chiedo come mi devo comportare ora, non avendo saputo più
nulla (l'avevo fatta presso il patronato A.C.L.I.). La ringrazio per
l'attenzione prestatami, in attesa di una Sua cortese risposta,
La saluto cordialmente.
Non sono in grado di aiutarla. Si rivolga al CSA di
Rimini per sapere se la sua domanda di riammissione ha qualche
probabilità di essere accolta.
Spettabile Edscuola, desiderei avere alcuni
chiarimenti relativi al limite di assenze consentito per gli alunni
di scuola media secondaria di I grado. Secondo quanto previsto dalla
riforma Moratti con assenze che superano il 25% del monte ore
complessivo, ossia con 51 giorni di assenza, è prevista la
bocciatura automatica. Poichè al momento la riforma è
stata attuata solo nelle prime e seconde classi del suddetto ordine
di scuola, per gli alunni che frequentano la classe terza è
valido tale limite massimo di assenze o in questo caso si fa
riferimento alla vecchia normativa? Confidando nella vostra cortesia
attendo al più presto una risposta.
Alla vecchia normativa, secondo
me.
Gentile prof. Santoro, dovrei partorire a fine
giugno. Posso chiedere le ferie dopo l'astensione obbligatoria nei
mesi di attività didattica?
No.
Può indicarmi, inoltre, la normativa di
riferimento per l'astensione facoltativa e per l'eventuale
possibilità, per il prossimo anno scolastico, di chiedere un
orario ridotto.
Le invio un libello.
In una scuola dove è prevista la settimana
corta (articolata su 5 gg), per il personale ATA il sesto
è comunque considerato lavorativo e per frazioni di ferie
inferiori alla settimana vengono calcolati in ragione di 1,2. Lo
stesso criterio vale per le festività (ART.14 CCNL)? Es.:
ATA che richiede le festività dal mercoledi al venerdi e
poi dal lunedi richiede o ferie o rientra, quante festività
conteggio? tre gg (mer-gio-ven) o 4 gg (anche il
sabato)?
Io userei l'analogia: quindi sempre
1,2.
Siamo obbligati come docenti a frequentre corsi
di primo soccorso non deliberati dal collegio docenti? Il dirigente
ha sospeso le attività didattiche a tale scopo, obbligandoci a
recupare nelle giornate "libere" del sabato perchè
non vuole essere multato: nel qual caso farebbe pagare a noi le spese
ripartite. Come posso rifiutarmi avendo già firmato la
circolare della sospensione? Riconoscente per la sua libera puntuale
e anche giustamente ironica e sarcastica, quando serve,
attività.
La formazione 626/94 è obbligatoria, cara
collega. Detto senza sarcasmo.
Sarò breve: il Dirigente Scolastico
può obbligare i docenti a recarsi a scuola e firmare
quotidianamente la presenza durante il periodo estivo (fatta
eccezione per i giorni effettivi di ferie)?
Ma noooooo!!!!!
Egr. Prof Santoro, vorrei esporle una situazione
che mi sembra alquanto ingiusta, e spero mi possa aiutare. Sono stata
contattata per una supplenza di assistente amministrativo dal 1
aprile a tempo determinato fino al 10 giugno per 3 volte la
settimana. Mi sono sposata civilmente a Gennaio ma non ero in
servizio e comunque non ho richiesto i 15 giorni per la matrimoniale.
Adesso a Maggio mi sposo in chiesa, ho chiesto i 15 giorni e non mi
sono stati accettati, rispondendomi che già ero sposata
civilmente e il matrimonio in chiesa era solo una mia volontà,
quindi non ne avevo diritto. Come posso fare? E' giusto il loro
comportamento? Se non è giusto il loro comportamento posso
appellarmi a qualche legge? Vi ringrazio anticipatamente e spero che
mi possa rispondere al più presto.
Ritengo che lei abbia diritto al congedo, per cui
presenti domanda ed eventualmente impugni il
diniego.
Buongiorno, sono un insegnante di una scuola
paritaria. Nella nostra scuola sono iscritti molti studenti diciamo
particolari iscritti all'ultimo anno, e quindi in predicato di
sostenere gli esami di stato. Molti di questi studenti vengono da
altre città, e vengono a scuola per un giorno o due al mese,
alcuni addirittura un giorno ogni tre mesi. Il nostro preside
sostiene che per questi studenti è sufficiente un giorno di
presenza per interrogarli e quindi valutarli, magari con una
votazione molto bassa. Vorrei chiarirmi questo dubbio: è
proprio vero che è nel loro diritto, anche con uno o due
giorni di scuola in un quadrimestre avere una valutazione in sede di
scrutinio finale e non quindi NC che non consentirebbe loro di
arrivare agli esami? Esiste un riferimento normativo? Grazie
dell'attenzione.
A me non pare sussistano le condizioni per ritenere
valido l'anno scolastico.
Gent.le Prof.re, sono un ass. amm. in pensione
part-time il g. 9.1.06 scivolando per le scale della scuola sono
stata in infortunio sul lavoro l'INAIL mi ha chiuso l'infortunio il
g. 02/05 avendo fatto un patteggiamento di orario dal 01.09.2005
stabilendo 2 settimane 3h. 2 settimane 6 h. e 2 settimane libere la
fine dell'infortunio è coincisa con l'inizio delle due
settimane libere. Il D.S. con telegramma mi comunica che il giorno
03.05 dovevo riprendere servizio. Perchè devo riprendere
servizio se la malattia e l'infortunio sono a tutti gli effetti come
servizio? Quindi essendo le mie due settimane libere secondo me devo
riprendere servizio il g. 15.05. Mi può dare al più
presto gentilmente un suo parere,legato sempre alla normativa?
Grazie
Non deve riprendere servizio, secondo
me.
Egregio professore, vorrei sapere se c'è
un numero minimo per quanto riguarda l'erogazione dei pasti nelle
scuole.
Non ho capito la domanda.
Cari colleghi, aiutatemi, se non altro, a capire.
Questi in breve i fatti. Nel corso di un viaggio d'istruzione, in
virtù del rapporto di fiducia nel tempo istauratosi con gli
alunni di una mia classe, mi trovo, nel corso di una chiacchierata
con alcuni di loro, ad apprendere che questi ragazzi avrebbero, sia
pure occasionalmente, fatto uso di hascish e/o marijuana. Ho pensato
un pò sul da farsi e poi, ho ritenuto che la cosa migliore
fosse metterne al corrente le famiglie. Dopo aver parlato ancora
lungamente con i miei ragazzi, ho comunicato loro che avrebbero
avuto, tutti insieme, un incontro di confronto e chiarimento con i
loro genitori. I ragazzi dapprima si sono spaventati, ma alla fine
rassicurati anche dalla mia presenza, a conferma della fiducia che
essi ripongono nei miei riguardi, hanno accettato l'incontro. La
seconda parte del mio intervento si è rivolta ai genitori che
allarmati, minacciavano un immediato ricorso alle maniere forti e a
misure restrittive. Alla fine, però anch'essi hanno accettato
l'idea dell'incontro non come un giudizio sommario a carico dei
propri figli, ma piuttosto come un'opportunità per capire
delle dinamiche di comportamento e di relazione fra adolescenti,
mondo che di solito è precluso agli adulti. In un'atmosfera di
apprensione comune ma comunque di reciproca disponibilità
è avvenuto l'incontro, che a mio avviso è stato un bel
momento di civiltà e di crescita collettiva. Si è
potuto così comprendere la reale portata del problema e in
particolare ci si è soffermati sul fatto che, come dicevano i
ragazzi," fumare è un modo per essere in sintonia col
gruppo e chi non lo fa è out". Dopo un incontro durato
quasi tre ore è stato per me bello vedere che i figli
tornavano in classe con una consapevolezza in più ossia che
potevano contare sugli adulti anche senza essere immediatamente
giudicati. Questa situazione di rinnovata fiducia si è
tradotta immediatamente in uno stato di maggiore serenità da
parte degli alunni, che hanno cominciato a dare miglior prova di
sè anche sul piano del rendimento scolastico. Della cosa non
ho ritenuto di informare preventivamente il dirigente scolastico e
soprattutto la sua vicaria che con le sue modalità avrebbe
rischiato in primo luogo di creare un caso intorno a questi ragazzi
di 15 anni, che invece vanno tutelati proprio da questo, onde evitare
di creare in loro la sensazione di essere Diversi. In secondo luogo,
per il taglio dato a quest'incontro, ho ritenuto che esso potesse
essere parte integrante di un processo formativo a cui anche
l'insegnamento delle singole discipline deve essere a mio aviso
subordinato. La Vice però mi ha deferito al Preside che
ritenendomi responsabile per aver a suo avviso attivato dei
meccanismi che potrrebbero ritorcersi contro la scuola stessa, mi ha
detto che in quanto pubblico ufficiale, nel momento in cui sono
venuto a conoscenza dei fatti di cui sopra avrei dovuto
immediatamente comunicarlo per iscritto alle autorità
competenti per il tramite della presidenza, laddove, invece, con il
mio operato avrei di fatto coperto un reato. Mi ha diffidato, quindi,
per l'avvenire, dal raccogliere ancora confidenze dai ragazzi,
limitandomi ad insegnare solo Latino e Greco, lavoro per il quale, e
solo per il quale, io ricevo uno stipendio. E il mio ruolo di
educatore dove andrà a finire?
Lei non può prendere iniziative di questo
tipo senza informare la presidenza, al di là della sua buona
fede, per altro facilmente dimostrabile.
Gentile Santoro gli incarichi specifici vanno
assegnati prima al personale di ruolo o il contratto nazionale parla
di maggiore professionale intesa come professionalità portata
dai supplenti annuali?
Non c'è nessuna priorità in questo
senso, Spetta al contratto di scuola stabilire criteri e
modalità di attribuzione degli incarichi.
Gentilissimo dott. Santoro mi saprebbe indicare
qualche circolare che parla delle uscite didattiche nella scuola
dell'infanzia, a proposito del rapporto numerico insegnante alunno.
Io lavoro per una scuola comunale e per un'uscita di 24 bambini,
appartenenti a tre classi diverse dovremmo andarci in tre maestre e
la bambinaia. La coordinatrice ha detto che ne bastano 2 maestre e la
bambinaia. Le sembra giusto? Chi è che stabilisce che il
rapporto deve essere 1 maestra a 15 bambini?
Le scuole comunali sono soggette a normativa diversa
da quelle statali, per cui non so aiutarla.