FAQ/78
Domande e
Risposte sulla RSU
Salve, sono insegnante a tempo determinato di
Arezzo. Sono stato nominato scrutatore per le prossime elezioni
amministrative. Insegno nella scuola superiore e ho l'orario, 18
ore settimanali, distribuito, come tutti i miei colleghi, su cinque
giorni, quindi ho un giorno libero, il sabato. Vorrei sapere, dato
che il sabato per me non è lavorativo, se ho diritto a due
giorni compensativi per l'attività di scrutatore (sabato e
domenica).
No.
Può un docente chiede un permesso
giornaliero di quindici minuti ex art. 33 L.104? Cosa di intende per
frazionamento orario del permesso - si deve frazionare in ore
giornaliere o anche in minuti?
Ore, non minuti.
Salve, vorrrei sapere, cortesemente, come
regolarmi con la richiesta dei giorni per malattia del figlio minore
di tre anni. Più precisamente, il pediatra ha prescritto 7
giorni di astensione dal lavoro per accudire il figlio in
malattia, all'interno dei 7 giorni cadevano una domenica ed
il mio giorno libero in cui normalmente non lavoro.
Posso chiedere solo 5 giorni lavorativi come richiesta di
astensione oppure perdo due giorni non lavorativi? Come devo
regolarmi? Esiste una normativa o qualche circolare a
proposito?
Fa fede il certificato medico.
Egregio signor Santoro sono una R.S.U. ormai da
6 anni nel mio Istituto, ma da quest'anno con l'arrivo di una preside
incaricata, tra l'altro nostra ex collega di 5 anni fà, solo
perchè esprimo il mio parere, che a volte è opposto
al suo, mi sono sentito minacciato in varie occasioni. Oggi
l'ultima: "la relazione finale della Funzione Strumentale la
voglio dettagliatissima, con tutti i minuti prestati oltre all'orario
di servizio ecc.." Forse perchè nel collegio di oggi
a noi FF. SS. voleva dare un registro da compilare per le Funzioni
Strumentali da presentare all'ultimo Collegio Docenti di circa 50
pagine che io ho rifiutato anche perchè dato praticamente alla
fine dell'anno scolastico; forse per aver detto
nel Collegio che i docenti che non erano impegnati negli esami
non erano obbligati a prestare servizio per tutto il mese di giugno,
ancora perchè 3 giorni fà, in qualità di
R.L.S. del mio Istituto, le ho mandato dopo la visita sui luoghi
di lavoro una lettara chiedendole di prendere i dovuti
provvedimenti a riguardo di molti pericoli (prese scoperte, serpenti,
formiche, calcinacci che si sono staccati al 3 piano, la mancanza di
alcune certificazioni ecc. che le erano già stati segnalati in
precedenza (ottobre). A chi posso rivolgermi per essere
tutelato? Sicuro di una sua risposta la ringrazio
anticipatamente.
Al suo sindacato.
Buonasera professore, vorrei porle questa
domanda: qual'è il percorso da seguire per diventare direttore
didattico? quale laurea occorre?
Una qualsiasi.
Gent.mo Prof, Santoro, sono un insegnante di
Economia aziendale (classe A017), in ITC indirizzo IGEA (biennio) e
Mercurio (triennio) e vorrei sottoporle due quesiti:
1. Nell'art. 35 della L.289/2002 (clausola di salvaguardia)
con il termine "sovrannumerari" il legislatore, secondo
Lei, si riferisce soltanto agli insegnanti che, per la riconduzione
delle cattedre a 18 ore, perderebbero la titolarità nella
scuola oppure, in modo estensivo, a tutti e quindi anche a quelli che
si vedono decurtate soltanto poche ore di insegnamneto (per es.
6)?
La prima che hai detto.
2. Si parla sempre di riconduzione delle
cattedre a 18 ore e allora, secondo Lei, è possibile che il
CSA possa costituire cattedre orario interne con orario superiore
alle 18 ore? Se si, quale è la fonte normativa che autorizzi
cio visto che, secondo me, come riportato anche nel CCNL,
l'insegnante della scuola superiore è obbligato a prestare
servizio per 18 ore; in organico di diritto le cattedre devono essere
di massimo 18 ore; l'innalzamento oltre le 18 ore e sino ad un max di
24 ore, da attuarsi con ore residuali in una fase successiva, rientra
in una facoltà e non in un obbligo da parte
dell'insegnante?
In questo caso si tratta di un abuso.
Eg. Pino Santoro, ho frequentato i corsi di
formazione per la qualificazione del personale ATA, che prevedono ore
in presenza e on line. Vorrei sapere se le ore on line, certificate
nell'attestato possono essere recuperate.
No.
Gentile dr., Le scrivo per chiedere alcuni
chiarimenti:
- sono un ATA con incarico di autista
- alla guida del mezzo che utilizzo giornalmente ho
attraversato diverse volte, a mia insaputa, durante il servizio, la
zona a traffico limitato (ZTL) della mia città, ma con
permesso scaduto.
- sono arrivate delle multe a scuola conseguenza
dell'attraversamento della ZTL col permesso scaduto.
Chiedo:
- il controllo del permesso per la ZTL, rientrava
nelle mie mansioni? o era compito di qualche assistente
amministrativo?
- inoltre, il controllo di bollo, assicurazioni, bollino blu,
rientrano nelle mie mansioni? o è compito di qualche
assistente amministrativo?
Spetta a lei accertarsi che il veicolo che conduce abbia
tutte le carte in regola.
Un questito veloce: se un docente (ma anche un
ATA) si sente male a scuola e va a casa es. un'ora prima della fine
del servizio, in assenza di certificazione medica (senza cioè
prendere un giorno di malattia visto che la maggior parte del
servizio è gia stata prestata, deve recuperare l'ora (che
viene in questo caso computata in conto ai permessi
brevi)?
Sì.
Gentilissimo
sig. Santoro, spero voglia ancora una volta dare risposta a questo
quesito. Conosco la sua precisione e disponibilità. Ho chiesto
una settimana di malattia dopo un intervento chirurgico, fino al 1
giugno. Da tempo avevo chiesto un congedo parentale per il 3 giugno.
Il due giugno è festa. La segreteria della scuola mi chiede,
ma senza citare norme scritte, di prendere come malattia o congedo
anche il giorno due. A me risulta che il giorno di festa viene
conteggiato se si trova al centro di due periodi di malattia o di due
periodi di congedo. Vorrebbe dare soluzione al quesito e darmi gli
estremi di legge perché io possa indicarli a scuola? So che
questo dovrebbe essere compito loro, e non mio (in questo caso,
suo...)
Non conosco le ragioni della richiesta, che mi sembra per
altro insensata.
Gent.mo prof. ho un quesito circa i permessi per
svolgere, per i prossimi referendum, la funzione di rappresentante di
lista in un comune diverso da quello lavorativo che dista più
di 700 km. Leggendo la normativa mi sembra di aver capito che:
premettendo che le operazioni di voto si svolgono la domenica e il
lunedì avrei diritto: alla giornata di venerdì per il
viaggio (sabato, domenica e lunedì presenza al seggio) alla
giornata di martedì come riposo per la domenica (lavoro 6 su
6), alla giornata di mercoledì per il viaggio. E' vero?
Sì.
Gent.mo prof. ho un quesito circa i permessi per
svolgere, per i prossimi referendum, la funzione di rappresentante di
lista in un comune diverso da quello lavorativo che dista più
di 700 km. Leggendo la normativa mi sembra di aver capito che:
premettendo che le operazioni di voto si svolgono la domenica e il
lunedì avrei diritto: alla giornata di venerdì per il
viaggio (sabato, domenica e lunedì presenza al seggio) alla
giornata di martedì come riposo per la domenica (lavoro 6 su
6), alla giornata di mercoledì per il viaggio. E'
vero?
Per il viaggio i permessi non sono
retribuiti.
Sono una docente dell'ITC "Pitagora"
di Taranto e ho presentato al Dirigente scolastico apposita richiesta
per essere indicata dalla scuola e-tutor in FORTIC2 - percorso A-B.
Nel collegio docenti del gennaio scorso il D.S. ha affermato che la
scuola poteva segnalare un solo nominativo per la funzione e-tutor e
ha invitato il collegio a scegliere. Il collegio, senza alcun esame
dei curricula presentati, si è espresso in favore di una
collega che insegna trattamento testi. Leggendo la circ. Prot. n. 137
del 17 gennaio 2006 all. B nota 1, però, si comprende che non
esiste la restrizione indicata dal mio Preside e, navigando in rete
ho appreso che altre scuole hanno segnalato più nominativi
e-tutor nel percorso A-B (si parla di tutor diversi nei diversi
moduli dello stesso corso). Le chiedo di sapere cosa prevede la
normativa FORTIC a tale proposito, se il mio D.S. ha "mal
interpretato", se successivamente al gennaio scorso è
stata data alle scuole la possibilità di inserire il
nominativo di altri docenti (analagamente a quanto avvenuto per i
percorsi C1 e A-B) o se sono io in errore. Trattandosi di una
stimolante opportunità professionale che attualmente mi
risulta preclusa gradirei una Sua autorevole risposta e, se
possibile, un Suo consiglio su come potermi inserire, tra gli
e-tutor. Preciso di non aver partecipato alla precedente edizione
FORTIC (non per mia scelta) in quanto anche in quella occasione il
D.S. ha detto di poter inviare il nominativo di un solo docente per
il percorso B e anche allora fu il collegio docenti a scegliere la
collega (non laureata) che insegna trattamento
testi.
Penso possa presentare domanda di
disponibilità direttamente alla direzione generale
regionale.
Egregio signor Santoro, ne approfitto della sua
bontà per chiederle se i genitori di un alunno diversamente
abile posso chiedere al consiglio di classe di non ammettere il
figlio agli esami di licenza media al fine di usufruire ancora della
scuola secondaria di primo grado da parte dell'alunno perchè
ritenuto non maturo per frequentare la secuola di sec.
grado.
Tale decisione non spetta ai genitori ma al consiglio di
classe.
Le scrivo per rivolgerle il seguente quesito: il
vicario del preside, con un esonero di sei ore settimanali,
può ricevere anche un compenso forfetario corrispondente a 100
ore per lo svolgimento delle sue mansioni?
Sì.
Il vicario con esonero può fare ore di
straordinario?
Sì.
Gentilissimo dott. Santoro sono un collaboratore
scolastico in ruolo che attualmente lavora come Ass.te tecnico con
contratto a T.D. essendo inserito nelle graduatorie di terza fascia.
Vorrei sapere in merito alla domanda da fare entro il 7/giugno/2006
per l'attribuzione della posizione economica orizzontale come
previsto dall'art. 7 del C.C.N.L. per il biennio 2004-2005, alcuni
chiarimenti.
1) Spariranno gli incarichi specifici per il
personale di ruolo?
No.
2) Ci sarà il solito maggior aggravio di
lavoro a fronte di un compenso annuo di 330??
Non so.
3) Dal momento che verrà fatta una
graduatoria vuol dire che non tutto il personale avrà tale
adeguamento?
Esatto.
4) Che vuol dire quando viene specificato che le
posizioni economiche destinate al personale dell'area A sono
ripartite in misura di un terzo delle risorse complessive
corrispondenti a 33 milioni di euro?
Quello che c'è scritto.
5) Che vantaggi avrà il personale
destinatario dell'attribuzione della posizione economica
orizzontale?
330 euro annui.
6) Infine dott. Santoro visto che ci sono
all'interno delle scuole pareri molto contrastanti circa la
'convenienza' o meno di fare tale domanda, secondo Lei vale la pena
presentare la domanda in questione?
Sì.
Gentilissimo Prof. Santoro, sono insegnante a
t.i. nella scuola secondaria. Per il prossimo anno accademico
sarò altresì incaricata di svolgere quale professore a
contratto un modulo di una disciplina di corso di laurea, presso
l'università della mia città (prestazione che
effettuerò a titolo gratuito, dietro un mero e simbolico
rimborso spese). Due quesiti:
1) dovrò dare una comunicazione 'ufficiale' di
ciò al Dirigente Scolastico della scuola presso la quale
sarò in servizio?
Sì.
Anche se si tratta di un incarico non
retribuito?
Sì.
2) è vero che esiste la
possibilità di fruire di appositi permessi - presumo non
retribuiti - per svolgere la attività di professore a
contratto presso l'Università?
Sì.
Egregio Prof. Pino Santoro, sono una Ass.te
Amm.va non di ruolo assunta in una direzione didattica dal 1
settembre 2005 fino al 30 giugno 2006, ed al quinto anno completo di
servizio nelle scuole. Quanti giorni di ferie mi spetterebbero?
Considerando che il lavoro è distribuito su 5 giorni la
settimana. In segreteria mi hanno detto che per il personale di ruolo
questi sono i giorni : 27 gg. (ferie) + 4 gg (festività
soppresse) = 31 gg. (solo per il personale di ruolo). Mentre a me,
secondo loro, spetterebbero solo 24 gg. In tutto. 27 (2.5 x 2
) = 22 gg. 4 2 = 2 gg. p.s. 2.5 sono i gg. di ferie che
si maturano al mese, considerando che finisco 2 mesi prima
l’anno scolastico diventano 5 i gg di ferie non
maturate… ma gli altri 2 che mi decurtano ancora dalle
festività soppresse? Secondo me mi spetterebbero 26 gg. Le
chiedo gentilmente di indicarmi la formula esatta per il calcolo
ringraziando. La anticipatamente La saluto.
Io dico 25. Una giornata di festività soppresse ogni
tre mesi di servizio.
GENT.MO DOTT. SANTORO, SONO UN'INSEGNANTE DELL'
ISIS FLAMINIO DI VITTORIO VENETO. INSEGNO LATINO E ITALIANO IN UNA
QUARTA LICEO SCIENTIFICO E LATINO, ITALIANO E STORIA IN UNA PRIMA
LICEO SCIENTIFICO. QUEST'ANNO HO CHIESTO IL PASSAGGIO DI CATTEDRA
DALLA 051 ALLA 052 E HO OTTENUTO LA CATTEDRA ALL'INTERNO DELLO STESSO
ISTITUTO CHE COMPRENDE OLTRE AL LICEO SCIENTIFICO, IN CUI HO
INSEGNATO COME DOCENTE DI RUOLO PER TRE ANNI, IL LICEO CLASSICO E
L'ITIS. HO CHIESTO DUNQUE AL PRESIDE CHE MI CONCEDESSE PER
CONTINUITA' DIDATTICA DI PORTARE L'ATTUALE QUARTA SCIENTIFICO
ALL'ESAME DI STATO E DI PRENDERE UNA CLASSE DEL LICEO CLASSICO.
RITIENE POSSIBILE CHE IL MIO DIRIGENTE POSSA CONCEDERMI
CIO'?
Ritengo di sì, se non ostano problemi di
articolazione delle cattedre.
Egregio Prof. Pino Santoro, Le chiedo
gentilmente, cosa e se mai in futuro mi servirà, il corso di
formazione inerente al Piano di Informazione integrata ATA Punto Edu
a cui ho partecipato visto e considerato che sono un'Ass.te Amm.vo
non di ruolo, e che purtroppo come ben Lei sa.... l'accordo firmato
all'art. 7 del contratto 2004-2005 che prevede l'attribuzione di
nuove posizioni economiche per il personale dei profili di area A) e
B) finalizzate alla progressiva valorizzazione professionale di tutto
il personale rappresentato dall'Intesa sull'applicazione dell'art. 48
del CCNL 24 luglio 2003 che regola i passaggi per mobilità
professionale dall'area di appartenenza alle aree superiori ....
bla...bla... l'art. 7 non prevede personale suppletivo...
perciò?
Dovrebbe chiederlo a chi ha firmato quell'accordo. Io
davvero non c'entro.
Un docente in servizio presso questa scuola,
beneficiaria per se stessa dell'art. 21 legge 104/92, richiede di
poter fruire anche dei benefici degli art. 3 comma 3 e art. 33 (della
medesima legge), dovendo assistere la propria madre ammala, non
convivente. La docente ha un fratello e una sorella residente nello
stesso Comune, che dichiarano che la docente, loro sorella, è
l'unica a poter fruire di tale beneficio di legge. Alla luce di
quanto dispone la Circ. INPS n. 133 del 17/10/2000 relativamente alla
continuità ed esclusività dell'assistenza e in
considerazione dei benefici di cui già fruisce la docente a
causa della sua patologia, chiediamo se è possibile il cumulo
dei due benefici.
Sì, visto che l'art. 21 non prevede la fruizione di
permessi.
Caro Pino, ho un figlio di tre anni e mezzo,
fino al compimento del terzo anno del bambino ho usufruito di 18 gg.
di astensione facoltativa. Posso io o mio marito arrivare ai 30 gg.
di astensione facoltativa con retribuzione intera?
No.
Ti chiedo inoltre, sono titolare di cattedra di
Ed. Fisica in un istituto sec. di
2° grado, per il prossimo A.S. si prevede la
riduzione di una classe, da nove ad otto, per cui mi conviene
chiedere: di rimanere a disposizione per le restanti due ore? di
completare la cattedra oraria presso il corso serale operante
nello stesso istituto? Oppure, trattandosi di istituto associati,
chiedere il completamento nell'altra scuola? Se mi suggerisci il
2° caso, come e quando devo farne richiesta?
Spetta all'amministrazione completare la tua cattedra. Tu
non devi fare nulla.
Può un genitore denunziare la scuola per
aver scelto, informando i genitori tramite assemblee di classe e
sentito il parere favorevole del consiglio di istituto, la settimana
corta?
No.
Un quesito sulle funzioni aggiuntive: c'è
un limite massimo di assenze per cui una volta assegnate il
dipendente può perdere le funzioni aggiuntive??? Noi abbiamo
due coll. scol. che hanno ottenuto ad inizio anno le funzioni
aggiuntive ma durante il corso dell'anno scolastico hanno fatto
più di 2 mesi di assenza?
Lo deve stabilire il contratto di scuola.
Può il preside indire un collegio dei
docenti straordinario (cioè non inserito nel calendario
precedentemente compilato) appena quattro giorni prima o ci sono
termini da rispettare visto che è possibile che il giorno
stabilito il docente può avere già degli impegni a cui
non può rinunciare?
Se è straordinario il preavviso di cinque
giorni non vale.
Ringrazio per la risposta che già mi
avete mandato, anche se purtroppo è negativa. Mi scuso se la
rivolgo di nuovo, cercando di essere più preciso nella
speranza di fornire nuovi elementi che possono favorire una risposta
positiva. Sono vincitore di un concorso come docente in ruolo presso
la regione Lazio, come docente per l'area elettrica, quindi ho
insegnato materie inerenti al diploma di perito elettrotecnico. Lo
stesso contratto di assunzione in ruolo prevede che, sempre sotto il
profilo di docente, poteva svolgere mansioni, mantenendo un costante
rapporto con le famiglie dei minori,finalizzata all'acquisizione di
una professionalità certificata e finalizzata all'inserimento
o reinserimento lavorativo, quindi svolgere azioni di orientamento
professionale, anche per fasce deboli o per giovani che uscivano
dalla scuola secondaria superiore. Per il processo di delega della
formazione professionale dalla regione alla provincia, il
sottoscritto si è trovato ad essere un dipendente della
provincia, con il contratto di assunzione stipulato dopo aver vinto
un concorso come docente. Il contratto precisa che il rapporto di
lavoro è regolato principalmente dal Contratto collettivo
nazionale di lavoro per il comparto Regioni-enti locali vigente nel
tempo anche per le cause di risoluzione dello stesso.
Indipendentemente dal concorso, il sottoscritto ha conseguito la
laurea in psicologia avendo sostenuto l'esame per l'iscrizione
all'albo degli psicologi della Regione Lazio. Quindi è
iscritto all'albo professionale dell'ordine degli psicologi del
Lazio. Concludendo ha vinto un concorso come docente, in quanto
perito elettrotecnico, ma è anche iscritto all'albo
professionale dell'ordine degli psicologi del Lazio. Rivolgo allora
di nuovo la domanda: può essere valido anche per le scuole di
formazione professionale gestite ora dalla provincia per i ragazzi in
obbligo formativo l'art. 508 comma 15 del decreto legislativo
297/1994 ai fini di ottenere l'autorizzazione a volgere libera
professione visto che sono iscritto all'albo Prof. dell'ordine degli
psicologi del Lazio, anche se il contratto di assunzione in ruolo fa
principalmente riferimento al CCNL del Comparto-Regione-enti locali e
i sottoscritto non è però stato assunto come
psicologo?
No.
Considerando altresì che ormai non vi
è più distinzione tra scuola e formazione professionale
per i ragazzi in obbligo formativo, dal momento che l'art. 68 della
legge 144/99 è istituitivo dell'obbligo di frequenza di
attività formative fino al diciottesimo anno di
età?
Ripeto: no.
Infatti l'obbligo formativo può essere
assolto o nel sistema dell'istruzione scolastica o nel sistema di
formazione professionale gestita dalle regioni, ma adesso dalla
provincia. Inoltre, occorre aggiungere che tutti i corsi per
l'obbligo formativo sono convenzionati con Istituti superiori.
Infatti i ragazzi dopo il terzo anno possono accedere ad un quarto
anno dell'istituto con il quale è stata fatta la convenzione
previa valutazione di crediti formativi effettivamente raggiunti.
L'unico punto che a mio parere è sfavorele è che il
contratto fa riferimento al CCNL del comparto regione-enti locali.
Però il contratto è del 1998 e la legge 144 è
del 1999, con la quale sembra svanire la differenza tra scuola e
formazione, quindi l'art. 508 comma 15 del decreto legislativo
297/1994 potrebbe per analogia essere valido. Mi scuso per la
lungaggine e ringrazio veramente di cuore se potreste analizzare
ulteriormente il quesito.
Si rassegni.
Sono una povera docente di francese di scuola
media, di ruolo da 15 anni. Dovrò realmente avere 9
classi (3 sezioni) visto che il mio istituto ha assegnato 2 ore delle
33 in orario settimanale?
Sì.
Gent.mo dott. Santoro, la disturbo per porLe un
quesito. Dal mese di gennaio c.a. sono in congedo parentale e lo
sarò sino al 10 giugno, giorno fissato quale termine delle
lezioni. Poichè gli scrutini finali, per le mie classi,
saranno il 12 giugno, mi chiedo se dovrò essere presente o se
sarà competenza dei colleghi che mi hanno sostituito sino alla
fine dell'anno scolastico. Sperando di essere stata chiara
nell'esposizione del quesito, La ringrazio anticipatamente per la
Sua, come sempre, puntuale risposta.
E' competenza dei colleghi.
Ho bisogno di una delucidazione circa il nostro
orario di servizio al termine delle attività didattiche.
Lavoro da 20 anni, ma i dirigenti che ho incontrato si sono
comportati ciascuno a proprio modo. Vorrei avere un quadro chiaro una
volta per tutte con i riferimenti legislativi di merito. Per quanto
mi riguarda, ritengo che, se è vero che i giorni di ferie che
ci spettano sono 32, è pur vero che andare a scuola dopo la
sospensione dell'attività didattica per fare nulla è
veramente uno spreco di tempo ed energie. Voglio andare a lavorare
anche d'estate, ma a lavorare non a chiacchierare con i bidelli per
completare il mio orario. La dirigente quest'anno ha stabilito che il
nostro orario di servizio essendo insegnanti di scuola primaria
è di 24 (forse 22) e tale deve restare per tutto il mese di
giugno, con l'unica differenza che non ci spetta più il giorno
libero, ma l'orario sarà spalmato su 6 giorni. Inoltre gli
aggiornamenti previsti si faranno probabilmente di pomeriggio.
Così i miei impegni di giugno sarebbero i seguenti: dal 12 al
17, presumibilmente dalle 8,30 alle 12,30, scrutini (io ho una sola
classe di 10 alunni!!), 20 consegna schede, stesso orario, 30
collegio, e tutti gli altri giorni comunque a scuola, perchè
siamo in servizio. Mi chiedo allora perchè non continuare
anche nei mesi di luglio e agosto questo orario? forse che dopo il 30
giugno lo stato ci licenzia? ci sono riferimenti normativi precisi o
ci si deve sempre affidare al buon senso del dirigente? come ci si
comporta con i 4 giorni di festività soppresse? posso
aspettarmi che non mi vengano concessi a giugno?
Veda l'art. 26, comma 4 del CCNL.
Gentile prof. Santoro, le pongo un quesito
legato alla ricostruzione di carriera, confidando nella sua nota
competenza per fare chiarezza sull'argomento. Sono un'insegnante di
matematica che nell'ormai lontano 2000 è stata dichiarata
vincitrice di concorso in quel di Novara per la classe A047
(Matematica), con decorrenza giuridica 01/09/2000 e decorrenza
economica 01/09/2001(contratto registrato dalla Ragioneria
Provinciale di Novara). Prima dell'effettiva presa in servizio
prevista per il 01/09/2001, ho ricevuto comunicazione di
essere stata immessa in ruolo nella classe A059 (Scienze
Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali) in Toscana, con
decorrenza giuridica ed economica alla data anzidetta. Ho quindi
deciso di prendere servizio in Toscana, inviando formale rinuncia a
Novara il 30/08/2001. Ciò premesso, mi chiedo se è
corretto l'operato della segreteria del mio istituto la
quale non mi ha riconosciuto ai fini della ricostruzione
della carriera l'anno giuridico 2000-2001. Come dire, oltre al danno
per non avere potuto insegnare (e guadagnare) nell'anno
suddetto, la beffa anche di non vedermelo riconosciuto come anno
giuridico perché il programma informatico attraverso il
quale caricare i dati accetta, per una determinata classe di
insegnamento, solo gli anni giuridici seguiti da una effettiva
presa di servizio. Il fatto che gli addetti all'ufficio
segreteria non possano inserire i dati richiesti da un software
mi sembra una motivazione debole per non vedermi riconosciuto un anno
che giuridicamente credo mi spetti per legge. Nel caso in cui
Lei sia del mio parere, cosa posso fare per difendere i miei diritti
o comunque convincere gli addetti ai lavori a rivedere
i "loro calcoli"?
Dubito lei abbia diritto al riconoscimento dell'anno
giuridico, avendo lei rifiutato l'incarico.
Seguo da diversi anni il lavoro che fate con il
vostro sito e in diverse occasioni lo ho segnalato come punto di
riferimento ad amici e colleghi. Ora ho pensato di rivolgermi a voi
per un dubbio che mi è sorto. Sono docente di italiano e
latino su incarico del preside per otto ore settimanali fino a fine
anno e probabilmente anche per i prossimi esami di stato. Nella
classe V insegno solo italiano, in quanto la cattedra è scissa
in due. In questo mese di maggio stiamo svolgendo gli esami di
idoneità alla classe V per due privatisti e mi hanno nominata
membro della commissione (nonché segretaria!) per italiano e
latino. Il mio dubbio è di natura economica, considerate le
poche ore che mi sono retribuite e il carico effettivo di ore che
è notevolmente aumentato in quest'ultimo periodo: il mio
contratto di otto ore copre anche l'esame di idoneità oppure
dovrei averne un altro con una retribuzione specifica? Ovviamente
alle mie, devo dire, timide allusioni alla questione ho ricevuto
risposte vaghe. In settimana mi rivolgerò alle colleghe RSU,
ma mi interessa molto anche il vostro parere.
Per coloro che sono impegnati negli esami di idoneità
non è previsto alcun punteggio aggiuntivo.
Non vorrei sembrare insistente, ma avevo inviato
ai primi di maggio un'altra mail a cui non ho avuto risposta. So che
rispondete sempre a tutti e con chiarezza e celerità e mi
permetto di riproporre il problema, perché la soluzione
sta diventando urgente. Sono la Dirigente di un Liceo. Chiedo per
cortesia un chiarimento sull'applicazione dell'art. 54 CCNL, relativo
alla riduzione dell'orario di lavoro del personale ATA a 35 ore
settimanali. Nella mia scuola i collaboratori scolastici richiedono
le 35 ore (gli amministrativi e tecnici no), in presenza della
seguente situazione: i collaboratori scolastci non effettuano le
pulizie (c'è l'appalto gestito dal Comune), hanno un orario di
lavoro articolato su 5 mattine e un pomeriggio (sempre fisso) e
l'ARAN mi dice che questa non è turnazione, la scuola è
aperta più di 10 ore per più di tre giorni alla
settimana. Secondo il personale, questo ultimo dato di fatto
(l'apertura prolungata per più di tre giorni alla settimana)
renderebbe doveroso da parte mia riconoscere il diritto alla
riduzione. Ma a me sembra di dover invece interpretare che l'istituto
delle 35 ore è applicabile nelle scuole con apertura
prolungata, ma che l'elemento decisionale risieda nell'orario a
turni, nella particolare gravosità, nelle significative
oscillazioni degli orari individuali rispetto a quello ordinario.
Come procedere? Inoltre la RSU ritiene che la riduzione dovrebbe
essere riconosciuta anche ai collaboratori della sede staccata che
effettuano sempre e solo l'orario 7,30-13,30: è corretto?
Grazie per la chiarezza e la disponibilità.
La questione è rimessa alla potestà negoziale
della contrattazione di istituto. Le sembrerà strano, ma
è così.
Buongiorno, sono un'insegnante di scuola
primaria appena entrata in ruolo e sto finendo la SSIS. Vorrei sapere
se la normativa vigente riguardo il dottorato di ricerca per i
docenti di ruolo è quella relativa alla circolare Ministeriale
4 novembre 2002, n.120 o se attualmente è in vigore una
più recente.
Il riferimento è corretto.
Inoltre vorrei dei chiarimenti riguardo
all'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio
e sul mantenimento del trattamento economico; si legge infatti nella
circolare che: al docente in aspettativa conserva il trattamento
economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'
Amministrazione pubblica presso la quale è instaurato il
rapporo di lavoro. Qualora, dopo il proseguimento del dottorato di
ricerca, il rapporto di lavoro con l'Amministrazione cessi per
volontà del dipendente nei due anni successivi (cioè
allo scadere dei due anni o prima?), è dovuta la ripetizione
degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo (quest'ultima
frase mi risulta un pò sibillina: a che ripetizione ci si
riferisce e di quale secondo periodo si parla?). Vi sarei grati
se poteste chiarirmi le idee ed eventualmente indicarmi la
normativa da consultare in rete.
Si restituisce la retribuzione percepita. Tutto
qui.
Vorrei sapere se per il pagamento delle ore
eccedenti di pratica sportiva bisogna calcolare e integrare
l'indennità integrativa.
Sì.
Salve, sto effettuando una supplenza su sostegno
dal 9 gennaio, la titolare è in astensione facoltativa. Nel
mese di maggio mi hanno rinnovato il contratto di settimana in
settimana non pagandomi il sabato, che è il mio giorno
libero,n e' la domenica. Premettendo che ne' le vacanze pasquali ne'
i ponti festivi mi sono stati retribuiti, volevo gentilmente sapere
se la scuola è nel giusto, visto che i sindacati affermano che
tutto dipende dalle disposizioni della titolare.
Grazie.
No, non è nel giusto, stante quello che stabilisce
l'art. 142 del CCNL.
In data settembre 2005 si è provveduto ad
attribuire delle ore eccedenti di una classe collaterale ad un
docente assunto con contratto a tempo indeterminato. Tali ore sono
pagate dalla D.P.S.V. (Direzione provinciale Tesoro). Esso è
rimasto assente per malattia in tale ore. Si chiede cortesemente
quale articolo di legge sul C.C.N.L. 2002-2005 o precedenti prevede
la decurtazione dello stipendio per un asssenza di malattia sulle ore
eccedenti in una classe collaterale. Devo fare il decreto. Grazie.
Le ore eccedenti si pagano soltanto se prestate: art. 17,
comma 8 CCNL.
Salve Prof. Santoro, sono un docente con nomina
annuale da CSA fino al 30 giugno 2006. Sono in congedo straordinario
senza assegni per motivi di studio (Assegno di Ricerca
Univ, Circolare Ministeriale Novembre 2002). La mia domanda
è: posso far domanda di disoccupazione con i requisiti ridotti
pur essendo stata in congedo?
Ritengo di no.
Gentilissimo Santoro, la disturbo ancora, questa
volta per avere alcune informazioni riguardo alle ferie. Sono un
ITP con contratto annuale dal 19/09/05 fino al 31/08/06. Lo
scorso Marzo ho prenotato (e pagato) una vacanza per il periodo dal
07//07 al 14/07. Purtroppo il DS della scuola in cui presto servizio
ha comunicato (ancora voci ufficiose ma, sembra, certe) che non
concederà ferie a nessuno prima del 15/07, ossia prima del
termine degli esami di Maturità. I miei colleghi dicono che
avrei dovuto sapere che per prendere le ferie è necessario
aspettare che gli esami siano terminati, per cui ciò che ha
affermato il DS non è un'imposizione bensì la prassi.
Preciso che la materia che insegno non è materia d'esame (si
insegna fino al 3° anno). Mi chiedo: è giusta la decisione
del DS? Se così fosse, cosa posso fare per non rinunciare alla
vacanza (e, soprattutto, ai soldi già sborsati)? Un'ultima
domanda: a quanti giorni di ferie ho diritto e come si fa il
conteggio?
Presenti la richiesta di ferie, ed impugni eventualmente il
diniego. Le ferie di cui ha diritto sono quelle previste dal
CCNL.
Gentile collega, mi trovo in aspettativa legge
Signorello e dovrei rientrare in servizio a Roma per 2 mesi dal primo
luglio. A quella data non è previsto alcun impegno scolastico.
Devo presentarmi fisicamente a scuola o può bastare una
comunicazione?
Basta la comunicazione.
Ho diritto alle ferie? In che
misura?
No, se non le ha maturate
naturalmente no.
Gentile Signor Pino Santoro, sono un
professore di strumento musicale nella scuola media. Vorrei
gentilmente porle una domanda: è fattibile chiedere
di completare il proprio orario di lavoro di 18 ore settimanali in 4
giorni anzichè 5 per esigenze di lontananza (devo percorrere
circa 200 Km al giorno andata e ritorno).
No.
E' vero che ci sarebbe una direttiva in tal
senso che permetterebbe di ridurre a 4 i giorni lavorativi quando
esistano i presupposti di cui sopra?
No. Il CCNL non lo consente.
Salve, le ho appena scritto ma avrei un altro
chiarimento da chiederle. Questo è il mio primo anno di lavoro
come insegnante sia in una scuola pubblica sia in una privata
paritaria, nella quale sarò anche commissario d'esami di
maturità e quindi in servizio fino a Luglio. Ho già
chiesto il pagamento delle ferie non godute alla scuola pubblica.
Posso farlo anche per la privata? E quando si può chiedere
l'assegno di disoccupazione per i mesi estivi? (questo è
il mio primo anno di lavoro in assoluto).
La domanda di disoccupazione con i requisiti ridotti andava
presentata a marzo.
Quest'anno il Preside ha programmato gli
scrutini finali dopo il 10 giugno e cioè dopo la fine delle
lezioni. Vorrei sapere se il Preside può costringere i docenti
ad essere presenti tutti i giorni (se sì con quale orario?)
oppure se l'obbligo di presenza è limitato ai giorni e
all'orario in cui ciascun docente è effettivamente impegnato
con gli scrutini. Grazie.
La seconda che hai detto.
Gentile Pino Santoro vorrei un chiarimento sulla
procedura per l'attribuzione delle posizioni economiche previste
dall'art. 7 del CCNL per il secondo biennio economico 2004/05. Sono
da 5 anni un assistente amministrativo dopo aver svolto per vari anni
servizio di ruolo nel profilo di assistente tecnico. Vorrei sapere se
ai fini del punteggio gli anni di servizio come assistente tecnico mi
valgono 2 punti per ogni anno oppure 1 punto per anno. Gradirei se
possibile una risposta urgente entro il 7 giugno.
Due punti.
Gentilissimo dott. Santoro, nella mia scuola si
stanno creando le premesse per l'insorgere di un contenzioso fra la
RSU e il DSGA. Preciso che il DSGA ha due cariche elettive nella
scuola: RSU ANQUAP e membro del Consiglio d'Istituto. Egli, non
soddisfatto del numero di ore forfetarie assegnategli nella
contrattazione, in base all'art. 87, comma 3, lett. b, del CCNL
2002-2005, ha fornito al collegio dei revisori dei conti una
relazione tecnico-finanziaria in cui evidenzia il fatto che nella
contrattazione con la RSU si rileva un vizio di forma nella procedura
amministrativa. Il DSGA, richiamando l'art. 86, comma 1, del CCNL
2002-2005, afferma che è di competenza del Consiglio
d'Istituto, non della RSU, la ripartizione delle risorse disponibili
fra personale docente e ATA, tenendo conto, anche delle consistenze
organiche delle aree, docenti e ATA, dei vari ordini e gradi di
scuola eventualmente presenti nell'unità scolastica. A mio
avviso, invece, è compito del Consiglio d'istituto approvare
il POF e quindi tutte le attività che richiedono di essere
retribuite con il fondo stesso e non stabilire la quota da assegnare
al personale docente e ATA. Ritengo utile aggiungere che negli ultimi
mesi il sindacato dei DSGA (ANQUAP) sta portando avanti la tesi
sostenuta dal mio Direttore amministrativo, facendo sorgere problemi
là dove sono presenti i propri rappresentanti RSU. Il terreno
per la contestazione è fertile, visto che è stata
istituita l'autonomia scolastica, la dirigenza, la privatizzazione
del rapporto di lavoro, ma non sono stati riformati gli organi
collegiali; si è di fronte a sovrapposizioni di competenze e
non è chiaro dove inizia e finisce il ruolo di ciascuno. Le
sarei estremamente grata se mi chiarisse le idee e mi descrivesse le
legittime competenze del Collegio dei docenti, del Consiglio
d'istituto e della RSU riguardo alla ripartizione del
fondo.
Il DSGA sbaglia. L'art. 6 del CCNL è chiaro a
riguardo.
Sono un docente a t.i. Vorrei sapere come
vengono disciplinate le assenze per visita specialistica. Il DS della
scuola in cui lavoro pretende che il medico cui mi rivolgo certifichi
l'orario di durata della visita o esame; pretende inoltre che dopo si
rientri al lavoro. Può dirmi se è giusto e quali
sono i riferimenti normativi?
Il riferimento è il CCNL, che prevede lei possa
fruire di una giornata di malattia in occasione di visite
mediche.
Egregio prof. Santoro i gg per le
festività soppresse possono essere chieste dal personale a
tempo determinato, se si vengono scalati dalle ferie non godute o
no?
Certo.
Inoltre vengno retribuiti al 100% e valgono ai
fini dei giorni lavorativi?
Sì.
Gentilissimo prof. Santoro La prego di aiutarmi
a risolvere questo caso. Premessa. Personale ATA nominato giudice
popolare con ben 3 udienze settimanali da gennaio 2006 a novembre
2006. L'orario obbligatorio di 36 ore sett.li si articola su 5
giorni con due prolungamenti di 3 ore ciascuno, dalle 14,15 alle
17,15 (lunedì e mercoledì). All'impiegata è
stata attribuita la ex funzione aggiuntiva. In organico solo 3
unità. Si chiede: quando queste udienze cadono nei giorni di
prolungamento (lunedì e mercoledì), l'impiegata
è tenuta a recuperare in altri giorni sett.li (non di udienza)
le 6 ore per poter beneficiare del sabato libero?
No.
E' regolare attribuire all'impiegata la ex
funzione aggiuntiva?
Sì.
Si possono retribuire ore di lavoro
straordinario nello stesso giorno d'impegno di Giudice Popolare, se
l'impiegata rientra a scuola dopo il Tribunale?
Sì.
Spett. Direzione, sono il dirigente del Liceo
Scientifico "Vallisneri" di Lucca. Ho un quesito da porre.
Qual è la procedura da seguire per attivare all'interno del
mio istituto un corso (es. linguistico o scientifico a opzione
internazionale come esiste a Roma c/o Liceo Gionnasio
"Virgilio" o al Liceo Ginnasio "Galvani" di
Bologna).
Deve ottenere l'autorizzazione dalla direzione
regionale.
Gentilissimo, il 21 febbraio 2001 firmo un
C.T.I. elementari sostegno con Como da graduatoria concorso
regionale, decorrenza giuridica settembre 2000, economica sett. 2001.
Devo assumere servizio il 1.9.2001 nella sede in provincia di Como
che ho scelto. Nell'a.s. 2000/2001 faccio un supplenza in
provincia di Macerata elementari sostegno dal 8 gennaio al 31 agosto.
Invio i documenti di rito a Como. Chiedo l'assegnazione provvisoria a
Macerata. Il 27 agosto 2001 firmo un C.T.I. elementari sostegno con
Macerata da graduatoria permanente, invio una rinuncia a Como e
il 1 settembre 2001 (giuridica e economica) assumo servizio nella
sede di Macerata. Anno di prova e formazione 2001/2002. Il DSGA ha
fatto un decreto di conferma in ruolo dal 1.9.2002 e
una ricostruzione di carriera considerando l'anno 2000/2001 come
pre-ruolo, sostenendo che il primo contratto con Como non è
valido perchè non ho assunto servizio a Como. Secondo me,
essendoci una motivazione per la non assunzione di servizo a Como
(cioè altro contratto), il periodo 2000/2001 dovrebbe essere
valido come anno di ruolo e anno di prova (la segretaria della scuola
di Macerata dove ho fatto la supplenza dal 8.1. al 31.8.2001
sosteneva che non avevo i 180 giorni per fare l'anno di prova in
seguito alla firma con Como). Cosa ne pensa?
Sono dello stesso avviso del suo DSGA.