FAQ/80
Domande e
Risposte sulla RSU
In merito alla procedura per l'attribuzione della
posizione economica prevista dall'art. 7 si chiede di avere
chiarimenti sui seguenti aspetti:
1 - L'assistente amministrativo che risulti inserito in
posizione utile della graduatoria stilata per l'attribuzione delle
posizioni economiche previste dall'art. 7 può rinunciare, dopo
la frequenza del corso di formazione, al beneficio nel momento in cui
gli venisse attribuito? Quali conseguenze
comporterebbe?
Se partecipa alla procedura, non capisco perché vi
debba rinunciare.
Gent.le dott. Santoro, sono un'insegnante di Ed.
Artistica nelle scuole medie ed opero in classi a 30 e 40 ore
settimanali. Lo scorso anno mi è stato imposto di fare 2 ore
settimanali di lezione in ogni classe (mi risulta invece che nelle
classi a 40 ore, la legge me ne abbia assegnate 3). Secondo questo
criterio, il prossimo anno, avrò 16 ore curricolari e ne perdo
quindi 2. Come posso far valere il mio diritto ad avere il
massimo delle ore concesse dalla Riforma? A quale normativa posso
fare riferimento e chi decide se devo fare il massimo o il minimo
delle ore?
Lo decide il collegio dei docenti.
Egregio Prof. Santoro, vincitore di cattedra di
Italiano e Latino (A051) con il concorso (espletato a Roma) indetto
nel 1998, ed entrato quindi in ruolo a Latina nel 2001 (con
decorrenza giuridica dal 2000), sono da circa cinque anni in attesa
della registrazione del mio contratto presso la Ragioneria dello
Stato di Latina, in quanto quest'ultima pretende, per effettuare
detta registrazione, la copia originale o la copia conforme delle
graduatorie del detto concorso con il "visto di legge",
cosa che il CSA di Roma si rifiuta, nonostante svariate richieste da
parte del Provveditorato di Latina, di fornire. Ho perfino inviato,
tramite un avvocato, una richiesta stragiudiziale al CSA chiedendo
conto del suo comportamento, ma non ho ricevuto risposta. Poi, circa
un paio di mesi fa, il mio Provveditorato mi assicura che da Roma
hanno inviato la documentazione che è stata a sua volta girata
alla Ragioneria, e che devo solo attendere un po' di tempo per la
registrazione del contratto. Bene, dopo un mese vado in Ragioneria,
dove mi dicono che la situazione non è affatto cambiata, in
quanto loro hanno ricevuto una semplice fotocopia della graduatoria
senza nè firme nè timbri nè alcun altro visto
legale, e che quindi si tratta, per dirla con le stesse parole
dell'impiegata della Ragioneria, di "carta straccia". Tra
tutto questo gioco al "rimpallo", tra il CSA di Roma che
non vuole fornire la documentazione firmata e vistata, e la
ragioneria di Latina che invece la pretende per fare la registrazione
del mio contratto (mentre il Provveditorato di Latina si limita a
fare da intermediario, senza troppo impegnarsi a risolvere la
questione), la mia registrazione, e quindi la mia successiva
ricostruzione di carriera, attendono da anni, e io sto sempre allo
stipendio base. Mi dia un consiglio per sbloccare questa situazione,
la prego: devo adire le vie legali?
Certo.
Tenga conto che sono nelle mie stesse
condizioni TUTTI i docenti, vincitori di quel concorso, che
hanno avuto la malaugurata idea di scegliere poi la cattedra a
Latina. Grazie in anticipo per il suo aiuto, e grazie per tutto
ciò che fa per i docenti della scuola italiana, a tutti i
livelli.
Troppo buono.
Carissimo Pino, scusa l'insistenza ma ho bisogno
di un chiarimento urgente. In una faq mi hai detto che è
possibile effettuare anno di prova anche in una classe di concorso
diversa da quella di titolarità. Così per l'a.s.
2005/06 chiedo ed ottengo assegnazione provvisoria per la classe A346
(io sono titolare per A546), ho effettuato 180 giorni di servizio ed
ho pronta la relazione finale. Ora mi sono venuti dei dubbi atroci.
So che si può effettuare anno di prova in classe di concorso
affini, mi chiedo A546 (tedesco) A346 (inglese) sono classe di
concorso affini? Ti prego rispondimi appena puoi sono in tilt e dammi
dei rifermenti. L'anno di prova che ho effettuato è valido?
Grazie
Gli insegnamenti affini sono quelli a cui è possibile
accedere con il medesimo titolo di studio.
Gent. sig. Santoro, sono un'assistente
amministrativa di ruolo con un part-time di 30h su 36 con il sabato
libero. A febbraio ho fatto la richiesta di aumento della percentuale
a 35/36 rimanendo sempre con il sabato libero e aumentando 1 ora al
giorno da lunedì a venerdì. Non ci sono cambiamenti per
quanto riguarda il personale che al sabato rimane tale e quale.
Può il Dirigente Scolastico opporsi a tale richiesta
obbligandomi a restare a casa un'altra giornata? Visto che per motivi
personali non posso rinunciare al sabato libero sarei costretta a
tornare a 30 ore, con un danno economico rilevante. Cosa mi
consiglia?
Che l'articolazione del part-time va concordata con il
dirigente scolastico.
SONO UNA DOCENTE SPECIALISTA DI RELIGIONE
CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA LA DOMANDA E’..
SIAMO CHIAMATI ANCHE NOI A REDIGERE UNA QUALCHE DOCUMENTAZIONE
(PORTFOLIO, DOCUMENTI DI VALUTAZIONE…) PER TUTTI I
BAMBINI CHE SI SONO AVVALSI DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA?.. LA NOTA PREVISTA DALL’ART. 309 DEL TESTO UNICO DEL
DL 297/1994.. FA RIFERIMENTO SOLO ALLA SCUOLA PRIMARIA O ANCHE ALLA
SCUOLA DELL’INFANZIA?
Lo chieda al suo dirigente scolastico.
In caso di assenza del personale ATA, per motivi
di salute superiore a 16 gg (non continuativi), la funzione
aggiuntiva può essere decurtata? Nel caso che:
1) nel contratto integrativo della scuola sono stati definiti
sì i criteri per l'attribuzione ma non è stato
specificato nulla in caso di assenza.
2) il personale non è stato sostituito per cui non
c'è stato alcun aggravio di spesa.
No, non può essere decurtata.
Gentile dott. Santoro, il mio quesito riguarda i
dottorati di ricerca presso le Università: mi hanno detto che
un docente di scuola superiore a t.i. che volesse proseguire con
l'alta formazione può accedere al concorso specificando o
scegliendo il "dottorato senza borsa" : in questo caso il
docente potrebbe frequentare il corso di dottorato per tre anni fino
al conseguimento del titolo con la conservazione del posto nella
scuola di provenienza percependo lo stipendio come se fosse in
servizio effettivo?
Esatto.
Spett.le redazione, il preside incaricato di
questo istituto statale d'arte ha emesso un decreto di trattenuta
oraria, per n. 3 ore, per assenza ingiustificata di una docente. Si
prega voler comunicare la normativa al riguardo, se bisogna
comunicare alla D.P.T. della Provincia la quota da trattenere alla
docente, e se corrisponde a 1/78 dello stipendio in godimento per n.
ore.
Sì.
Gentile dottor Santoro, insegno dal 1973 nella
scuola "primaria" e da 20 anni nello stesso plesso. Circa
dieci giorni fa ho richiesto per iscritto alla mia Dirigente
Scolastica (la domanda è stata protocollata) un
"trasferimento interno" ad altro plesso per il prossimo
anno scolastico. Oggi ho contattato la Dirigente per conoscere una
sua decisione in merito e mi è stato risposto che quella sede
le era già stata chiesta "a voce" da una giovane
collega tuttora in congedo per maternità. Desidererei sapere
se per questi casi esiste una normativa precisa o se la Dirigente
può decidere a sua completa discrezionalità senza tener
alcun conto di eventuali "precedenze".
Veda il contratto di scuola.
Buongiorno sig. Santoro, non so se mi trovo
nella rubrica giusta del suo sito, comunque il mio quesito è
questo: sono docente di ruolo in aspettativa per ricongiungimento al
coniuge all'estero dal 1° sett. 2005. Lo scorso anno ho chiesto
ed ottenuto l'aspettativa limitatamente ad un anno, per cui il 1°
sett. 2006 dovrei prendere servizio nella scuola di assegnazione (in
seguito alle operazioni di mobilità), che fra l'altro è
la stessa a cui avevo chiesto l'aspettativa. In realtà avrei
potuto chiederla per un tempo indefinito, ma con mia moglie pensavamo
di rientrare entro 1 anno. Poiché invece, in virtù
della prosecuzione del lavoro di mia moglie, abbiamo deciso di
prolungare ulteriormente la nostra permanenza all'estero per un
tempo non ben definito, le mie domande sono le seguenti:
a) posso chiedere il prolungamento
dell'aspettativa?
Sì.
b) qualora mi venisse concessa, ho letto che in
caso di aspettativa prolungata oltre 1 anno, si perde il posto in
quella scuola e, quando si rientra, viene assegnato il primo posto
disponibile nella provincia in questione. Me lo
conferma?
Non è così.
c) durante l'aspettativa, si ha il diritto di
svolgere un'attività professionale (in questo caso
all'estero)?
Secondo me sì.
Gent. Sig.re Giuseppe Santoro, la ringrazio per
i suoi consigli. Vorrei sottoporle un giudizio scritto sul verbale
per lo scrutinio finale delle classi prime e seconde liceo. E’
il coordinatore che riferisce sull’andamento didattico
disciplinare della classe. La classe durante l’anno ha avuto un
comportamento non sempre corretto perché durante le lezioni la
maggior parte degli alunni ha avuti momenti di stanchezza e di
distrazione ostacolando il normale svolgimento del programma.
Tuttavia un buon gruppo di alunni ha mostrato maturità e
responsabilità. Per alcuni alunni ammessi alla classe
successiva senza alcuni debiti per presenza di alcune carenze meno
gravi, s’invia lettera di commissione affinché
provvedano a colmare e recuperare tali lacune al fine di affrontare
adeguatamente il prossimo anno scolastico. Ricorda che nei
confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in
una o più discipline, comunque tale da non determinare una
carenza nella preparazione complessiva e per i quali sarà
proposta promozione con debito formativo si terrà conto dei
punti a e b comma 5 dell’art. 13 dell’O.M. 90 del 21
maggio 2001. Si può ravvisare una discordanza tre l parere del
coordinatore e quello previsto dall’O.M.?
No.
Durante lo svolgimento di uno scrutinio finale
riguardante una seconda liceale, il Preside ricorda che
l’Istituto a norma dell’art. 4 del regolamento
dell’autonomia ha individuato e approvato nei collegi docenti
dal 3 aprile 2000 al 16 maggio 2006 le modalità e i criteri di
valutazione degli alunni, nel rispetto della normativa nazionale. Lo
scrutinio è datato 12\06\06. Il giorno 16 maggio 2006 viene
convocato un collegio docenti con il seguente ordine del giorno:
criteri di valutazione per lo scrutinio finale. Il preside da lettura
dei criteri di promozione e non approvati dal collegio docenti in
data 29\2\2000 che vengono confermati all’unanimità.
Così come viene riconfermato il criterio per
l’approvazione del debito. La maggioranza del collegio ritiene
di non dover dettagliare casi particolari in questa fase rispetto
alla norma vigente. Se un ragazzo dovesse essere non ammesso cosa
potrebbe accadere al consiglio di classe secondo queste
regole?
Nulla.
Un allievo si avvale dell’insegnamento
della religione cattolica. In caso di bocciatura a maggioranza
l’insegnante ha diritto di esprimere il proprio voto e questo
conta nel computo finale?
Sì.
Spesso una collega ripete che le materie
d’indirizzo di una scuola hanno un peso maggiore nelle
decisioni di un consiglio di classe. E’
vero?
No.
Gent.mo sig.re Santoro nel formulare le
valutazioni finali i docenti devono tener conto anche dei risultati
conseguiti dagli studenti nei corsi integrativi di
recupero?
Sì.
Sig.re Santoro, sono un’insegnante alle
prime armi e molti comportamenti sulla didattica e sulla
interpretazione delle normative vigenti da parte dei colleghi
più esperti a volte non mi risulta molto chiara. In un verbale
per lo scrutinio finale di una seconda liceale la non promozione a
maggioranza deve riportare i nomi dei docenti che hanno espresso
parere favorevole e quelli che hanno espresso parere
contrario?
Sì.
Il preside deve partecipare alla votazione in
ogni caso?
Sì.
Tutti i docenti presenti al consiglio di classe
sono tenuti a votare o si possono astenere?
Devono votare.
Gent.mo sig.re Santore la scuola è
obbligata ad effettuare gli IDEI o qualunque altra forma di
recupero?
Sì.
Sig.re Santoro, ritengo che non si possa trovare
un’uniformità collegiale su eventuali debiti non
recuperati ma che la discussione si debba rimandare ad ogni singolo
consiglio di classe: la mia collega sottolinea che l’eventuale
uniformità collegiale è da stabile per situazioni,
qualora si vogliono contemplare di deroga alla normativa, altrimenti
in una condizione di espressione non collegiale eventuali deroghe
alla normativa possono essere prese solo in condizioni di
unanimità del consiglio di classe. Comunque il preside ha dato
lettura e informativa alle famiglie dei criteri di promozione durante
il collegio del 16\05\06. Il collegio ritiene di non dover
dettagliare casi particolari rispetto alle norme vigenti. Durante gli
scrutini finali come mi devo comportare e cosa posso chiedere al
collegio docente per non incorrere in ricorsi e tutelare il mio
operato che spero saprò condurre secondo la normativa
vigente? Mi scuso ma non riesco a capire quali siano i criteri di
questo collegio decente e nessuno riesce a spiegarli in modo chiaro.
Cosa posso fare?
Una doccia, possibilmente fredda.
Sono un'insegnante della scuola dell'infanzia
statale. Quest'anno desidero fare richiesta di mobilità
interna nel mio circolo. Problema: la mia collega di
sezione a settembre andrà in pensione. La sezione in cui
operiamo rimarrà quindi scoperta. Domanda: il d. s. per
motivi di continuità, può impedirmi lo spostamento? Se
motivo lo spostamento per avvicinamento alla famiglia e per problemi
sopraggiunti familiari il D.S. può impedirmi il cambiamento di
sede?
La materia è regolata dal contratto di
scuola.
Nei locali di un Istituto Comprensivo,
senza nessuna concessione da parte del Consiglio
d'Istituto, viene svolto un corso di formazione di agricoltura
da parte della Regione ad operatori fuori dell'ambito scolastico nei
mesi di giugno, luglio ed agosto in orari antimeridiani e pomeridiani
utilizzando, secondo me impropriamente, i collaboratori scolastici in
fuori dall'orario di servizio (apertura e chiusura della scuola),
senza aver consultato e quindi aver presposto una intesa con le RSU,
ammesso che sia competenza delle stesse. Può concepirsi un
arbitrio così illegale? Cosa può succedere se i
collaboratori, costretti a prestare servizio per conto di altre
amministrazioni, si dovessero rifutare o precedere con azioni
sindacali?
L'utilizzo del personale è improprio, per cui la cosa
deve essere ricondotta entro i binari della
legittimità.
Sono titolare nella scuola dell'infaniza ad
indirizzo montessoriano. Ho prodotto domanda di utilizzazione per il
prossimo anno scolastico su posto di sostegno, dal quale provengo.
Nel caso non riuscissi ad ottenere l'utilizzazione, nel mio plesso
arriveranno due insegnanti di sostegno, una delle quali è in
possesso del titolo di specializzazione montessoriana, previo accordo
con la collega, potrebbe essere spostata dal Dirigente
sull'insegnamento curricolare ed io essere spostata su sostegno? E'
legale? La ringrazio per la sollecitudine.
Previo accordo, secondo me nulla osta.
Gent.mo dott Santoro,
considerata la sua grande competenza e disponibilità, le
chiedo se è possibile per un collaboratore del dirigente con
funzione vicaria ottenere il semiesonero in presenza di n° 30
classi (per un totale di poco più di 760 alunni) distribuite
in tre plessi, nello stesso paese, e se e in che modo le RSU di
istituto potrebbero sostenere tale richiesta. Ci sono altre fonti
normative a cui fare riferimento oltre la CM n° 45 e la legge
finanziaria?
No.
Sono un'insegnante di scuola media superiore che
da diversi anni opera in regime di part time. Desidero sapere se,
essendo part time posso chiedere l'esonero dalla partecipazione agli
esami di maturità anche nel caso in cui insegnassi in una
classe terminale.
Secondo me no.
Cortese professore ho un contratto a tempo
determinato 31 agosto come ata, vorrei chiederle due domande, la
prima è: il direttore dei servizi amministrativi a predisposto
il piano di ferie ed a favorito il personale di ruolo, dicendomi che
per necessità a bisogno di 3 coll. scolastici nel periodo
luglio, agosto è per questo motivo può concedermi solo
15 o 20 giorni, il resto delle ferie a suo dire mi verranno
retribuite dal ministero del tesoro con decreto inviato
dall'istituto. cosa devo fare? possono farlo? o devono per legge
darmi i 36 giorni che mi spettano di ferie.
Lei li chieda. Le ferie sono un diritto.
La seconda domanda: il ministero retribuisce le
ferie non godute per il motivo sopra citato.
Sì, se cause di forza maggiore ne hanno impedito la
fruizione.
Sono entrato in organico d'istituto nell'a.s.
05-06 per trasferimento a domanda e quindi, nella graduatoria
interna, pur avendo un punteggio alto, sono stato inserito all'ultimo
posto e dichiarato soprannumerario. Sono però rientrato grazie
al trasferimento di due colleghi. In questi giorni il dirigente
sta effettuando le assegnazioni dei docenti alle classi e, in
base al contratto d'istituto, sta seguendo l'ordine di graduatoria
interna. Come posso convincerlo a riposizionarmi nella
graduatoria in base al punteggio? Il CCNI sulla mobilità
non mi aiuta, non prevede una nuova graduatoria e il dirigente
sostiene che, proprio in base a quel contratto, la mia posizione per
l'a.s. 06-07 è irrimediabilmente in fondo, seguito solo
dal docente che entrerà il prossimo primo settembre. Quale
normativa posso citare per ottenere il riposizionamento in
graduatoria e quindi un posto migliore in base al mio
punteggio?
Se il criterio da seguire è quello della graduatoria
interna, lei non occupa di certo l'ultimo posto.
Egr. Prof Santoro, potrebbe dirmi quali sono, in
termini di legge o regolamento, i tempi massimi consentiti per la
stesura del Verbale di un Consiglio di Istituto, ed in che termini se
ne può chiedere la copia? Se il Verbale fosse di particolare
importanza per il mio mio lavoro di ATA , e legato alle mansioni per
l'anno successivo, come potrei fare per entrarne in possesso nel
minor tempo possibile senza sentire respinta una eventuale mia
richiesta? Il mio problema è che, se il verbale del Consiglio
di Istituto tenutosi in data 14 Giugno, venisse redatto o esposto a
Settembre, potrei avere delle difficoltà ad impugnare
eventuali decisioni particolarmnte lesive nei miei confronti. La
ringrazio ancora una volta anticipatamente del riscontro che
vorrà darmi.
Spetta al regolamento che il consiglio si dà definire
questi aspetti.
Gentile Sig. Santoro, Le pongo il seguente
quesito: sono un'insegnante di scuola media ed ho ricoperto
l'incarico di fiduciaria della DS (incaricata annuale) con altre
tre colleghe; soltanto una di noi ha accettato la deroga a
firmare in vece della DS; nel caso in cui la nostra scuola, a
settembre, fosse senza DS quale sarebbe la posizione di chi,
nell'anno scolastico 2005/2006, ha coadiuvato la DS nei suoi compiti?
il nostro incarico si può considerare concluso con il 31
agosto 2006?
Sì.
Abbiamo da poco terminati gli esami di licenza
media, che già qualcuno - la mente non va in vacanza? -
comincia a pensare ai prossimi esami. Il quesito è questo: la
Riforma Moratti ha introdotto la seconda lingua comunitaria. Ma
come per la prima lingua comunitaria all'esame si ha la prova
scritta, si dovrà provvedere ad una prova scritta anche per la
seconda lingua oppure si può benissimo lasciar
perdere?
Si deve provvedere.
Spett.le redazione, quando il piano delle
attività dell'anno scolastico di una scuola secondaria
superiore non riporta attività dopo gli scrutini finali e se
nessuna circolare del dirigente riporta ragguagli in merito,
può un docente non apporre la propria firma sul registro delle
presenze in tale lasso di tempo?(seconda metà di
giugno)
Certo.
E' sufficiente la
reperibilità?
Certo.
Sono un dipendente dell'Università e vi
chiedo: l'art. 9 del CCNQ afferma che la carica di componernte della
RSU è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi
istituzionali (...), così come ampiamente ribadito nella
circolare esplicativa ARAN prot. 3072 dell'8 aprile 2004. In via
analogica, la incompatibilità con l'incarico di membro del
Consiglio di Amministrazione si estende anche ai terminali
associativi designati dalle OO.SS., tenuto innanzitutto conto della
sovente sovrapposizione tra le competenze del Consiglio di
Amministrazione e le materie oggetto di contrattazione sindacale? In
sostanza: un componente eletto nel C.d.A., non più RSU per
incompatibilita, può sedere al tavolo sindacale come
rappresentante designato da una O.S.? Inoltre: chi deve firmare i
permessi per attività sindacale di un RSU?
Consiglio di amministrazione di che cosa?
Sono una docente di lingua francese nella
scuola media e mi farebbe piacere sapere quali sono le
modalità per richiedere un assistente di madre lingua.
Sarò grata a tutti coloro che mi permetteranno di fare questa
esperienza. Grazie in anticipo!!!!
Non la so aiutare.
Gent. Santoro, vorrei da lei la conferma che chi
sostituisce il dirigente scolastico per un periodo inferiore a gg15,
non hà diritto ad alcuna indennità.
Non ha diritto.
Spett.le redazione, sono un insegnante delle
medie inferiori, e vi scrivo perché non riesco a capire le
notizie riportate dai giornali sulla scuola in generale: il ministro
tesoro chiede soldi alla scuola? Avanzi di amministrazione …li
chiama.. Qualcuno dovrebbe dirgli che spesso si avanza perchè
non si può spendere..nei tempi voluti
Non li chiede alla scuola.
Il ministro tesoro dice che ci sono molti
insegnanti. Venga a vedere che le classi sono formate da 24- 25
alunni mediamente.
Non è vero.
Si dice che verranno nelle scuole della stato
500 mila alunni stranieri molti non parlano italiano.. Occorre
chiedere al ministro istruzione chi dovrà occuparsi della loro
alfabetizzazione visto che le cattedre vanno a 18
ore?
Questo è vero. Proviamo a
chiederglielo.
PURTROPPO ANCHE QUESTO GOVERNO COMINCIA
MALE
Anche questo, purtroppo, è vero.
Gentilissimo dott. Santoro, sono un insegnante
di educazione fisica di scuola media in ruolo dall'a.s.
1985/1986, ho lavorato nella Scuola Media di Madrid dall'a.s.
2000/2001 fino all'anno scorso e vorrei avere
alcune delucidazioni sull'aspettativa secondo la legge
Signorello (LL.11/02/1980 nº 26 e 25/06/1985 nº 333).
Premetto che la mia coniuge è cittadina spagnola e lavora
per una ditta di alberghi spagnola. L'anno scorso ho fatto richiesta
presso la mia scuola di titolarità per usufruire di questo
tipo di aspettativa e mi è stata concessa. Quando ricevetti il
decreto di aspettativa, lo conservai senza controllare alcuni dati
(mea culpa), e solo ora vedo che il dirigente scolastico me l'aveva
concessa secondo il DPR 3/57, il DPR 417/74 e il decreto legislativo
nº297 del 16/04/1994, insomma in nessun caso appaiono gli
estremi di legge per i quali io avevo espressamente richiesto
l'aspettativa. Adesso succede questo: oggi telefono a scuola per
comunicare la mia intenzione di proseguire per almeno un altro anno
l'aspettativa e la segreteria mi dice che non ci sono problemi ma che
potrei avere maggiori delucidazioni dalla Ragioneria Provinciale;
telefono e parlo con la direttrice amministrativa che letteralmente
mi investe dicendomi che io non avrei mai dovuto avere diritto
all'aspettativa per la legge Signorello perchè né mia
moglie è cittadina italiana né lavora per una ditta
italiana. Io so per certo che questo non è vero, dato che un
mio collega, nella stessa situazione, ha ottenuto questo tipo di
aspettativa ed è già al secondo anno (solo che lui, sul
decreto ha specificate le leggi opportune). Visto che la Ragioneria
provinciale ha l'ultima parola sull'approvazione o meno, non so come
comportarmi. Mi scusi per questo lungo e probabilmente confuso
soliloquio, però sono sinceramente molto preoccupato, visto
che c'è in ballo il futuro della mia famiglia (ho due figli di
12 e 7 anni).
Ritengo che la Ragioneria abbia ragione.
SONO UNA DOCENTE DI RUOLO E DAL 28.06.06 SONO IN
COMPLICANZA GESTAZIONE PER TUTTO IL PERIODO ESTIVO POSSO USUFRUIRE
DELLE FERIE NELL'ANNO SCOLASTICO SUCCESSIVO VORREI UNA RISPOSTA
IMMEDIATA GRAZIE.
Sì, naturalmente nei periodi di sospensione
dell'attività didattica.
Gentile Dott. Santoro, avrei bisogno di sapere i
riferimenti normativi riguardo al caso di un dipendente del
Provveditorato agli studi di Perugia da anni "in prestito"
alla scuola come insegnante di sostegno e ora richiamato in ufficio
per i mesi estivi (cosa che negli anni passati non era avvenuto)
perchè pare che tra un incarico annuale e l'altro debba
necessariamente tornare a svolgere le mansioni del propriocontratto
di lavoro. Grazie.
Non conosco l'istituto giuridico e contrattuale del
"prestito".
Gentile Sig. Santoro, sono un'insegnante di
lettere nella scuola media. Mi mancano 6 anni per il
pensionamento. Da un anno ho chiesto un partime orizzontale di 14 ore
(78,8% dell'orario). Vorrei sapere come potrebbe influire sulla mia
pensione se continuassi partime per i 6 anni di servizio che mi
rimangono. So che posso chiedere il riscatto dei periodi non
lavorati. Nel caso che io lo faccia, la mia pensione sarà
completa? Grazie per il suo interessamento.
Sì.
Buongiorno… volevo sapere se essere socio
di una SAS è compatibile con il lavoro dipendente statale come
insegnante in una scuola elementare?
Sì, se l'apporto è soltanto in termini di
quote.
Sono una insegnante dell'ITC Piero Calamandrei
di Roma. Nella mia commissione ben tre studenti hanno un punteggio
tra prove scritte e credito che li esclude dalla possibilità
di essere promossi pur sostenendo un colloquio da 35 (hanno 18
punti). Vorrei sapere se, qualora gli studenti non si presentassero
all'orale, sia necessaria una qualche dichiarazione dello studente
per poter concludere l'esame con esito negativo. Il nostro presidente
ha detto che gli studenti si devono presentare comunque all'orale: a
me sembra una crudeltà inutile!
Ritengo anch'io che debbano concludere tutte le
prove.
Carissimo Pino Santoro, non è la prima
volta che ti scrivo; finora ho apprezzato tantissimo i tuoi
interventi, le tue risposte, la tua precisione, la tua
affidabilità, il tuo impegno, la tua verve; un esempio da
seguire. lo dico senza retorica e non per essere ruffiano; finora non
hai mai tradito le mie aspettative, anzi hai sempre dato più
di quello che chiedevo. Per questo voglio presentare a te un problema
che mi sta molto a cuore, ancor prima di approfondire la questione
tramite le vie tradizionali dei sindacati. So che saprai illuminarmi.
Sono prof di matematica e fisica abilitato ssis rigorosamente
precarissimo e giunto ormai alla fine del primo anno di esperienza
nelle scuole. Gran bel lavoro, grandi soddisfazioni. Ma.... i ma ci
sono sempre!!! Il 'ma' che più mi fastidia riguarda i
dirigenti scolastici che a mio avviso dovrebbero stare a cuccia e
tornare a fare i presidi!!! Ho potuto toccare con mano come nella
scuola di oggi l'autonomia della professione docente e la
libertà di insegnamento sono messe a rischio dall'ingerenza
dei dirigenti scolastici (oltre che delle famiglie... sigh!). Sia
chiaro che ciò non riguarda tutti i dirigenti e tutti gli
istituti, ma la cosa grave è che il sistema giustifica questo
stato di cose. Penso che sia una conseguenza di una cattiva
impostazione dell'autonomia scolastica che da troppa importanza e
troppo potere ai dirigenti a scapito della collegialità della
scuola e dunque dei docenti. In alcuni istituti il dirigente impone
la sua didattica e la sua metodologia anche nei minimi dettagli e
assume le connotazioni di un padrone se non proprio di un tiranno.
Queste cose non le posso concepire nemmeno in una scuola privata che
fra l'altro riceve soldi pubblici e assegna punteggio utile per le
graduatorie nazionali (ma questa è un'altra storia),
figuriamoci per la scuola pubblica! La differenza è che nella
scuola privata tutti debbono chinarsi per forza al dirigente, che
è anche legalmente il datore di lavoro e il padrone della
scuola, il che è già assolutamente un'offesa ai
principi più sani dell'educazione e dell'istruzione oltre che
della democrazia e dei diritti umani (ma questa è un'altra
storia); nella scuola pubblica succede che pochi eroici professori si
prendono la briga di osteggiare il dirigente rischiando note
disciplinari, non accettazione di permessi etc. etc. mentre la
maggior parte dei prof fanno i lecchini del dirigente, lo
assecondano, timbrano cartellini, si fanno sommergere da carte e
cartacce a costo di soffocare l'insegnamento con la burocrazia; tanto
ai dirigenti (quelli cattivi, non tutti!), con questa storia
dell'autonomia e con i pochi fondi che ricevono le scuole, interessa
soltanto risparmiare soldi a scapito della buona didattica, dare
all'istituto una parvenza di decenza per buttare fumo negli occhi ai
genitori; questi a loro volta, troppo spesso osteggiano i docenti e
si inchinano ai dirigenti; ovvio, col berlusconismo che corre, vuoi
mettere uno che guadagna uno stipendio vero e ha il macchinone (il
dirigente) con uno che fa la fame (il prof)?! E poi questi prof che
tartassano e annoiano i poveri ragazzi con le conoscenze più
fondanti per l'intelletto, che si fanno in 4 nel tentativo di
trasmettergli qualcosa di sostanzioso, vero, umano! Ma lasciategli
inseguire il successo, la carriera e la ricchezza materiale!! a cosa
serve quell'escrescenza grigia che invade la nostra testa? Ti riporto
alcune testimonianze, mia e di una mia collega delle scuole medie: in
un liceo dove ho insegnato all'inizio dell'anno sono capitato in una
classe di figli di papà, ho organizzato dei lavori di ricerca
in gruppo sulla storia (le origini, la rivoluzione copernicana) e la
filosofia della scienza; i ragazzi viziati e vagabondi si sono
inizialmente rifiutati di farli, dicendo che bisognava fare il
programma perchè poi dovevano affrontare gli esami alla fine
del liceo (notare che era una terza classe!!! il colmo!!!); insomma
loro sapevano cosa fare e io prof no, sbagliavo ad assegnare quei
lavori!!! comunque fin qui nulla di che! con i tempi che corrono,
ordinaria amministrazione di un supplente neofita! gli ho detto che
si dovevano affidare al prof. e rispettare le sue decisioni
perchè il prof. è l'esperto e il responsabile della
loro educazione ed istruzione! in apparenza si sono rassegnati, ma
due ragazze sono andate in bagno e ne hanno approfittato per chiamare
la preside!! è venuta in classe e ha detto che dovevo fare il
programma!!! non sono nato ieri e gli ho risposto educatamente che
ero io il prof, e sapevo io cosa fare! al che lei si è
ridimensionata e ha detto ai ragazzi, si è vero è lui
il prof e dovete seguire le sue indicazioni! che essere squallido! da
allora ha continuato a mettere becco nella mia didattica! a un certo
punto in combutta con i ragazzi mi ha caldamente consigliato di non
fare un'ultima verifica scritta! ovviamente io l'ho fatta! e allora
mi ha convocato e mi ha chiesto una relazione sul mio operato (avevo
finito la supplenza); ha cercato un qualunque appiglio, un errore nel
mio servizio, ma non ha trovato nulla; a quel punto incazzato nero
gli ho dato il ben servito: ho scritto la relazione debitamente
protocollata come atto d'ufficio e vi ho descritto tutti gli
accadimenti accusando la preside di non adempiere alle sue funzioni
di dirigente, di non comportarsi come prescrive il suo ruolo, di aver
limitato e offeso la mia libertà professionale, di essere
antidemocratica etc etc.; ancora, mi dicono i colleghi, è
incazzata nera con me!!! tiè pigliati questo!! Mi dispiace
solo non averla denunciata in primis, la prox volta che mi capita
qualcosa del genere è la prima cosa che faccio! Che pena
vedere invece altri prof lecchinare al seguito della preside,
soprattutto nel colleggio docenti che in quella scuola ha perso il
suo senso democratico ed è diventato espressione dei suoi
capricci!! Non ho una grande stima di molti colleghi, e mi dispiace
dirlo! farsi mettere sotto da una squallida del genere!!! vergogna!!!
Invece alla mia collega è capitato un preside ancora peggiore:
si intromette nel lavoro dei prof., gli dice in dettaglio cosa fare e
cosa non fare, tratta i prof. come pezze, davanti ai ragazzi
sminuisce i prof., non dà valore alle note disciplinari dei
prof, nel collegio docenti approva le istanze senza nemmeno far
votare a volte, dice ai prof. di non dare troppi compiti ai ragazzi,
impone ai prof. lo svolgimento del programma (che poi ormai non
esiste più...), scrive circolari ai ragazzi in cui offende
l'operato dei prof. e cerca di ingraziarsi i ragazzi, nega permessi a
suo piacimento, alla mia collega ha minacciato di sospendere lo
stipendio (cosa che non sta nè in cielo nè in terra
penso). Ma sono tante le esperienze indirette che giungono alle mie
orecchie da diverse scuole; il succo è sempre quello. Al di
là della viltà dei miei colleghi, è evidente che
qui c'è qualcosa che non va proprio a livello normativo. Mi
appello alla tua conoscenza: dove sono scritte le norme che
chiariscono il ruolo del dirigente soprattutto in rapporto a quello
dei prof e del collegio docenti? Su internet non le trovo. So che
gilda e cobas insistono molto su questo punto ma non indicano norme.
E poi volevo proprio sentire la tua opinione.
D. l.vo 165/2001.
Quali le opportunità di capovolgere
l'attuale trend e fondare un sistema educativo in cui siano al centro
i docenti e gli studenti (cioè i datori e i fruitori del
servizio) e in cui i dirigenti ritornino presidi e stiano buoni buoni
con le loro carte per amministrare gli istituti in base a criteri di
alta qualità educativa decisi a livello democratico e
collegiale (oltre che nazionale, almeno nei punti fondamentali)? Io
non voglio una scuola azienda come la Moratti, io non voglio essere
un dipendente dei presidi, io osservo la costituzione, la democrazia,
faccio gli interessi dei cittadini italiani, del paese, di tutti gli
uomini che vogliono elevarsi nello spirito e nella vita, punto e
basta. Spero di non averti annoiato. Aspetto trepidante una tua
risposta.
Gli organi di governo della scuola ed i loro poteri sono
ancora quelli definiti dai decreti delegati del 1974. Più
democratici di così...
Gentile Prof. Santoro, sono un insegnante con
titolarità nella sede x, residenza nella città y,
distante circa 200 km dalla sede di titolarità e
amministrativamente sotto due diversi CSA. Ho il vincolo triennale
come neoassunto dal 2004 (posso fare domanda di trasferimento nella
mia provincia di residenza il prossimo febbraio per l'anno scolastico
2007/08). Quest'anno ho chiesto l'assegnazione provvisoria nella mia
provincia. Ho problemi di salute, per cui sto pensando di chiedere
l'inidoneità all'insegnamento con utilizzo in altri compiti
(sono al corrente dell'art. 35 della finanziaria 2003, ma spero venga
cancellato). Vorrei mettermi in malattia a settembre (tra parentesi,
devo fare l'assunzione di servizio?) non chiedendo
l'inidoneità ancora. Per chiederla, aspetterei di avere la
sicurezza del trasferimento nella provincia di residenza a marzo. O
sarebbe meglio chiederla già a settembre? Ma se mi mandano a
lavorare nella sede di titolarità magari come inidoneo
permanente e poi non posso più trasferirmi nella mia
città di residenza? Come posso fare? Grazie per
l'aiuto.
Le conviene prima ottenere il trasferimento, e poi chiedere
l'inidoneità.
Gent.mo Sig. Santoro questa la mia situazione:
entrata di ruolo nella scuola dell'infanzia nell'anno scolastico
1991/92, ho ottenuto per l'a. s. 2005-06 il passaggio di ruolo nella
scuola primaria. Con riferimento allo stesso anno scolastico ho
ottenuto l'assegnazione provvisoria in provincia diversa da quella di
titolarità per ricongiungimento al coniuge. Ho così
maturato i 180 gg di servizio necessari per il periodo di prova in
una sede di servizio diversa da quella di titolarità,
svolgendo anche la relativa relazione. All'atto della mia conferma in
ruolo la direzione di servizio ha richiesto a quella di
titolarità il contratto individuale di lavoro a tempo
indeterminato per il passaggio di ruolo. Quest'ultima ha sostenuto,
differentemente dalla direzione servizio, che di ciò deve
occuparsi il CSA di titolarità e non il Dirigente Scolastico.
Personalmente non sono stata chiamata a firmare alcunchè.
Esiste però il decreto di passaggio, quello di assegnazione
provvisoria, il servizio prestato nella scuola pimaria nel corrente
a.s. Come devo muovermi?
Stia ferma.
Caro Santoro, desidererei avere notizie in
merito al diritto di maternità a seguito di contratto
scolastico. La domanda è la seguente: ESISTE UN MINIMO DI
GIORNATE LAVORATIVE (parlo di supplenze visto che appartengo alla
terza fascia-graduatoria d'istituto) PER VANTARE IL DIRITTO DI
MATERNITA'?
Cosa significa "vantare il diritto alla
maternità"?
In segreteria siamo quattro assistenti
amministrativi, tre di ruolo e uno nominato fino al 30 giugno. Dei
tre di ruolo una si trova in congedo obbligatorio per
maternità fino al 20 settembre e con la sua supplente il
dirigente ha stipulato un contratto fino al 30 giugno, un altro
attende da un giorno all'altro la chiamata per un intervento
chirurgico che prevede una lunga convalescenza. Considerato che il
lavoro nei mesi estivi non diminuisce (conferme in ruolo,
aggiornamenti graduatorie, liquidazione fondo istituto, arretrati
stipendi supplenti di due anni...) e che ai due tapini rimasti in
servizio dovrebbero essere garantiti almeno 15 gg. di ferie estive, a
che cosa ci possiamo appellare per convincere il nostro Dirigente a
mantenere in servizio almeno una delle due
supplenti?
Alla necessità di garantire il
servizio.
Caro Pino, vorrei sapere se alla prova
suppletiva esami di licenza media, per gli scritti di matematica e
lingua straniera, da tenersi prima dell'inizio delle lezioni anno
scolastico successivo, si deve riunire tutta la commissione d'esame o
soltanto la sottocommissione di appartenenza dell'alunno. Chi deve
ratificare le prove?
Ritengo che debba essere riconvocata tutta la
commissione.
Gent.mo Prof., vorrei saper quale e a quanto
ammonta il compenso previsto per le funzioni di docente vicario del
Ds nella scuola elementare?
Lo stabilisce la contrattazione di
scuola.
E poi sono previsti esoneri dall'orario di
lezione?
Dipende dalle dimensioni dell'istituto.
Gentile Pino, vorrei porti il seguente
quesito: se una cattedra è di sedici ore di insegnamento
e nell'istituto c'è uno spezzone residuo della medesima
disciplina di quattro ore, si ha l'obbligo di accettarlo o ci si
può rifiutare?
Fino a 18 ore il completamento è
obbligatorio.
A me sembra che il contratto parli chiaro:
nessun obbligo oltre le diciotto ore!
Appunto.
Se la scuola occupa 1 solo plesso,
l'assegnazione dei docenti alle classi, fatti salvi i criteri
esplicitati nella contrattazione di istituto, deve essere
preventivamente discussa dal dirigente con le rsu?
No.
Gent. Pino Santoro, sono un insegnante tecnico
pratico di ruolo vorrei per cortesia delucidazioni riguardo alla
possibilità di poter prendere altre 6 ore (da laureato
visto che sono ingegnere) oltre il normale orario di 18 ore di
servizio presso un ITIS, nella graduatoria A016 presso un'altro
Istituto per geometri, è compatibile avere ore eccedenti
presso un'altra istituzione?
No.
Le ore di approfondimento nell'istituto
professionale in cui lavoro sono articolate, come del resto avviene
al mattino, in unità orarie da 50 minuti, e ciò per
esigenze logistico-organizzative, non certo per ragioni didattiche.
Il nuovo dirigente scolastico vorrebbe pagarle per il tempo di lavoro
effettivamente svolto (quindi appunto per 50 minuti), basandosi sul
fatto che si tratta di ore aggiuntive. Le Rsu, al contrario,
sostengono che dovrebbero essere pagate per intero (come faceva il
preside precedente), dato che la scansione oraria delle lezioni non
è dovuta a esigenze dei docenti. Lei cosa ne
pensa?
Che ha ragione la RSU.