FAQ/82
Domande e
Risposte sulla RSU
L'accettazione della nomina di "direttore
responsabile" di una testata giornalistica televisiva privata
(telegiornale tv privata) di proprietà di una s.r.l. è
compatibile con la funzione docente di ruolo?
Sì.
Sono docente di economia aziendale di ruolo dal
1992 con contratto part time dall'anno scolastico 2002/2003.
Desidero conoscere requisiti e modalità per poter
usufruire di un "anno sabatico" di permesso senza
retribuzione a partire dall'anno scolastico
2006/2007.
Aspettativa senza assegni di cui all'art. 26, 14 comma della
L. n. 448 del 23.12.98.
Carissimo Pino, con la presente si chiede di
conoscere quanto segue: se una docente con C.T.D. senza che sia stato
instaurato il rapposto di lavoro con l'avvenuta assunzione in
servizio per aver fruito del congedo per maternità a vario
titolo dal 1/9/2005 al 24/05/2006 e, essendosi verificato il decesso
del bimbo al 10° giorno dalla nascita per complicazioni e quindi
senza aver diritto all'astensione facoltativa, chiede gg. 3 (dal
25/05 al 27/05/06) di malattia, il trattamento economico le compete
per intero o con la riduzione del 100%? Nel caso sia dovuto il
trattamento economico per intero citare le disposizioni vigenti e nel
caso invece, non è prevista alcuna retribuzione, se i relativi
atti vanno inviati alla Ragioneria Prov.le dello Stato per
l'apposizione del visto di regolarità. Per completezza di
informazione la docente ha prorogato l'assunzione in servizio
con l'instaurazione del rapporto di lavoro in data 28/05/06, e
ovviamente tutti i periodi fruiti per maternità le sono stati
corrisposti gli emolumenti al 100% perchè la fruizione di tale
assenza è tassativamente prevista dalla
legge.
Io non faccio il consulente
dell'amministrazione.
Il quesito che pongo riguarda la formazione
degli ordinamenti scolastici dopo l'avvento dell'autonomia
scolastica. In particolare, se un indirizzo scolastico prevede
insegnamenti facoltativi, può essere modificato opportunamente
inserendo un insegnamento piuttosto che un altro?
Sì,
Se non sono previsti insegnamenti facoltativi,
è possibile inserirli ed in che modo effettuare la scelta
sulla classe di concorso attinente alla materia
inserita?
Spetta alla scuola decidere.
Inoltre vorrei sapere se le scuole private
(parificate o legalmente riconosciute) hanno qualche particolare
deroga sulla normativa che permetta maggiore flessibilità
organizzativa.
Non mi occupo di scuole private.
Un caso: nella scuola (ITIS ad indirizzo
chimico) si vorrebbe inserire al quinto anno la materia di
microbiologia (A060) per un ora di chimica delle fermentazioni (A013)
in tutto tre ore. Si è provato a proporre l'insegnamento
(esperto esterno) nell'area di progetto con problemi a reperire i
fondi. Sarebbe possibile cambiare parzialmente l'ordinamento
scolastico dell'ITIS ad indirizzo DEUTERIO inserendo la materia con
motivate giustificazioni anche nel POF?
Certo.
Sono un docente di latino e greco di un liceo
vittorio di Napoli. Vorrei ricevere da qualche esperto di
legislazione scolastica paritaria, alcune informazioni per quanto
accadutomi. Nel 2005, non avendo esami nella mia scuola sono stato
chiamato in qualità di presidente per esami di licenza media
in scuole paritarie, dove ho svolto per dieci giorni i miei
adempimenti connessi alla funzione assegnatami. Non ho ricevuto
alcuna indennità economica. Ho fatto vari solleciti senza
alcun risultato. Mi veniva detto dalla segreteria della scuola
paritaria che dipendeva esclusivamente dall'istituto di Napoli dove
gli espletamenti economici per commissari e presidenti erano state
assegnati. Dopo un anno e più il 6 luglio 2006 sono stato
contattato dalla segreteria della scuola che mi comunicava la
liquidazione dell'importo, che avrei ricevuto a fine luglio, il tutto
ammontava ad euro 28 e 65 centesimi. Ora mi chiedo e rivolgo a voi la
medesima domanda: è possibile che l'importo quotidiano per un
presidente impegnato in una scuola paritaria sia di circa 4 euro al
giorno?
Sì.
Caro Pino, sono un insegnante di scuola media.
Vorrei sapere se c'è una normativa a cui appellarmi per poter
modificare l'ordine del giorno dei collegi docenti. L'ordine del
giorno è stabilito dal Dirigente Scolastico o può
essere integrato durante lo svolgimento della
riunione?
Dipende da che cosa stabilisce il regolamento che la scuola
ha predisposto.
Caro Santoro. E'
legittimo concedere l'aspettativa ad un collaboratore
scolastico di ruolo per art. 58 - contratto 2002/005 con
estensione del triennio 2003-2006 anche se già goduti i
tre anni complessivamente previsti?
Sì.
Gentilissimo prof. Santoro, sono un'insegnante
di Scuola Primaria nominata dal Preside Collaboratrice vicaria in un
circolo Didattico con 31 classi di Scuola Primaria e 7 sezioni di
Scuola dell'infanzia distribuite in 4 plessi. Ritiene che ci siano le
condizioni per il semiesonero?
Art. 3, comma 88 L. 350/2003: "Fermo
restando quanto previsto dall’articolo 22 della legge 28
dicembre 2001, n. 448, e dall’articolo 35 della legge 27
dicembre 2002, n. 289, l’articolo 459 del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative
alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16
aprile 1994, n. 297, é sostituito dal seguente:
"Art. 459. - (Esoneri e semiesoneri per
i docenti con funzioni vicarie) - 1. Nei confronti di uno dei docenti
individuati dal dirigente scolastico per attività di
collaborazione nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative
ed amministrative, a norma dell’articolo 25, comma 5, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell’articolo 31
del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale
del comparto scuola, di cui all’accordo del 24 luglio 2003,
pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 188
del 14 agosto 2003, può essere disposto l’esonero o il
semiesonero dall’insegnamento sulla base dei criteri indicati
nei commi da 2 a 5.
2. I docenti di scuola dell’infanzia ed elementare
possono ottenere l’esonero quando si tratti di circolo
didattico con almeno ottanta classi.
3. I docenti di scuola media, di istituti comprensivi, di
istituti di istruzione secondaria di secondo grado e di istituti
comprensivi di scuole di tutti i gradi di istruzione possono ottenere
l’esonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno
cinquantacinque classi, o il semiesonero quando si tratti di istituti
e scuole con almeno quaranta classi.
4. L’esonero o il semiesonero dall’insegnamento
può essere anche disposto sulla base di un numero di classi
inferiore di un quinto rispetto a quello indicato nei precedenti
commi, quando si tratti di scuole o istituti funzionanti con plessi
di qualunque ordine di scuola, sezioni staccate o sedi coordinate.
5. Negli istituti e scuole che funzionino con sezioni
staccate o sedi coordinate, fermi restando i criteri sopra indicati,
l’esonero o il semiesonero può essere disposto nei
confronti dei docenti addetti alla vigilanza delle predette sezioni
staccate o sedi coordinate, anche se essi non siano tra i docenti
individuati ai sensi del comma 1".
Volevo proporle i seguenti quesiti: sono un
insegnante di scuola secondaria superiore; è compatibile con
la professione docente impartire lezioni private presso un istituto
privato non parificato che organizza ripetizioni, corsi per recupero
di anni scolastici ecc.?
Sì.
E' possibile essere membro di una commissione
degli esami di stato tra i cui candidati c'è uno studente a
cui si è dato lezioni private negli anni scolastici
precedenti, ma non nel corrente anno scolastico?
No.
Egregio Prof. Santoro al fine della
ricostruzione di carriera l'anno di militare vale? Se un docente
è entrato di ruolo nelle scuole superiori e negli anni
precedenti ha insegnato fuori ruolo come insegnante elementare questi
anni di insegnante elementare (fuori ruolo) valgono alfine della
ricostruzione di carriera per le scuole superiori?
Vedi l'art. 485 del d. l.vo 297/94.
Nel nostro istituto I.T.C.G. da alcuni anni
vengono decise dal C.D delle ore di compresenze realizzate
nell'ambito della flessibilità. Il D.S. ha deciso di eliminare
queste ore in quanto afferma che tali ore devono essere recuperate
dagli alunni. E' vero? Anche se i docenti fanno tutte le ore? Possono
essere recuperate con le ore dei progetti pomeridiani POF? con le
visite guidate? Inoltre devono essere recuperate tutte le ore dagli
alunni?
Le compresenze non possono determinare una diminuzione del
tempo scuola da garantire agli studenti.
Gentile Pino Santoro, sono stata immessa in
ruolo con decorrenza 1 settembre 2006 come personale educativo, ma
essendo in astensione obbligatoria (data presunta parto il 20
settembre) non potrò prendere fisicamente servizio per quella
data. Vorrei sapere se i giorni dell'astensione obbligatoria si
contano nei giorni richiesti dalla legge per supereare
il periodo di prova (180 giorni), oppure se il periodo di prova
inizia da quando prendo fisicamente servizio (presumo il 20
dicembre).
Si contano.
Gentilissimo Pino, sono insegnante di ruolo;
intendo partecipare ad un concorso per Dottorato di ricerca presso
l'Università. La legge n. 476 del 13-8-1984 (norme in materia
di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università -
G.U. n. 229 del 21-8-1984) stabilisce che il pubblico dipendente
ammesso ai corsi di dottorato di ricerca è collocato, a
domanda, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni
per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di
studio ove ricorrano le condizioni richieste. La Legge 28.12.2001 n.
448, art. 52 - comma 57 - ha in parte integrato la suddetta Legge
476/84. Potresti chiarirmi il significato del seguente periodo
aggiunto all'art. 2 - 1° comma: "In caso di ammissione
a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio o di rinuncia a
questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento
economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte
dell'amministrazione pubblica presso la quale è instaurato il
rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di
ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione pubblica cessi
per volontà del dipendente nei due anni successivi, è
dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del
secondo periodo". Cosa si intende con l'espressione secondo
periodo? Quali importi dovrei "ripetere"? Quelli relativi
al triennio di studio o quelli relativi al periodo lavorativo
post-dottorato dal momento della ripresa del servizio fino al momento
del licenziamento?
Quelli relativi al dottorato.
Gentile dottor Santoro, visto l'art. 88 delle
legge finanziaria n. 350 del 24 dicembre 2003, che non fa menzione,
è ancora valido il comma 9 dell'art. 23 della legge 9 agosto
1978, n. 463 che prevede che: "nei circoli ditattici affidati in
reggenza l'autorizzazione dell'esonero può essere disposta a
prescindere dal numero delle classi funzionanti"? La norma
può essere applicata agli istituti
comprensivi?
La questione dovrebbe essere a breve affrontata da MPI e
OO.SS.
Si chiede gentilmente l'interpretazione
dell'art. 160 delle finanziaria 2006 inerente gli acquisti di beni e
servizi della P.A., ossia se vi è l'obbligo o meno di aderire
alla convenzione CONSIP da parte delle scuole.
La finanziaria 2006 non consta di 160 articoli, ma solo di
uno.
Gentile prof. Santoro sono laureata in
consevazione dei beni culturali vecchio ordinamento e vorrei
chiederle se posso accedere alle siss per la 51/A o 52/A, poi essendo
insegnante elementare di ruolo come potrei conciliare le due cose?
Lavoro e studio.
Discuta del problema con l'università. Può
inoltre chiedere di fruire dei permessi per il diritto allo
studio.
Gent.mo Dr. Santoro, la ringrazio per la
risposta al mio quesito, vorrei conoscere, se è possibile
l'art. che regola l'indennità di funzione superiore da
corrispondere al vicario. Anche al mio Dirigente Scolastico sorge il
dubbio se l'interruzione di 2 ore per il collegio annulli quanto
disposto dal CCNL 24/7/03 art. 142, in quanto ho sostituito
ininterrottamente per tutto il periodo dal 12/06 al 30/06/ 06 il D.S
dalle ore 8,30 alle ore 13,30 per 19
giorni consecutivi.
Il 2 febbraio 2004 è stato sottoscritto in via
definitiva l'accordo di interpretazione autentica dell'art. 142 del
CCNL di comparto del 2003. Si è risolta così la
questione dell'indennità di reggenza, dell'indennità di
funzioni superiori e dell'indennità di direzione, che, a
seguito di una “dimenticanza”, non erano state ricomprese
nel citato CCNL del 2003. Riassumo velocemente i termini della
vicenda.
1. INDENNITA' DI FUNZIONI SUPERIORI E DI REGGENZA.
L'indennità di funzioni superiori e di reggenza è stata
istituita con l'art. 69 del CCNL del comparto scuola del 1995;
l'indennità è pari al differenziale di livello tra lo
stipendio del dirigente scolastico e quello del docente al momento
vigenti. Essa spetta:
· ai presidi incaricati;
· al docente vicario che sostituisce il dirigente per
un periodo superiore a 15 giorni;
· al dirigente cui è affidata una scuola in
reggenza e al docente vicario della medesima scuola, nella misura del
50%.
Tutto è filato liscio finché non è stato
firmato il primo CCNL dell'Area V (dirigenza scolastica). Da quel
momento le disposizioni del citato articolo 69 non dovevano
più valere più per i dirigenti; nel contratto dell'Area
V, però, è stato stabilito che per il pagamento
dell'indennità di reggenza rimanevano in vigore le
“norme vigenti”, l'art. 69 del CCNL di comparto del 1995
è stato cioè recuperato dal primo contratto dell' Area
V. Per quanto riguarda l'indennità di funzioni superiori non
ci dovevano essere problemi, dato che naturalmente l'art. 69 rimaneva
in vigore per i Presidi incaricati e i docenti con funzione vicaria;
in effetti, il MIUR si è attenuto a questa interpretazione
(C.M. n. 1496/2002), mentre alcuni USR hanno sollevato problemi per
l'indennità di reggenza. I problemi più grossi sono
però sorti in occasione della stipula del CCNL di comparto del
2003, quando nella prima versione si erano “dimenticati”
di queste indennità e che sono state ripescate tramite
un'aggiunta all'elenco delle norme che rimanevano in vigore, elenco
contenuto nell'art. 142 del contratto. E' però poi sorto un
altro problema, quello della copertura finanziaria; la questione
è stata risolta con l'accordo di interpretazione autentica
stipulato in via definitiva nel 2004: le indennità non sono a
carico del contratto di comparto, per cui vanno imputate alla
fiscalità generale.
2. INDENNITA' DI DIREZIONE. L'indennità di direzione
è stata introdotta dal CCNL del 1999, all'art. 21, e definita
dall'art. 33 del CIN, sempre del 1999; è suddivisa in una
quota fissa corrisposta mensilmente per dodici mensilità e in
una quota variabile, corrisposta per anno scolastico, in base alla
complessità della scuola. Con la C.M. n.118, prot. 1356 del
14/04/2000, il MIUR ha emanato le disposizioni applicative per la
corresponsione dell'indennità agli aventi diritto:
· dirigenti scolastici;
· presidi incaricati;
· vicari o altri docenti che sostituiscono il
dirigente durante i periodi di assenza, di qualsiasi durata;
· dirigenti scolastici a cui è stata affidata
la reggenza di un'altra scuola e docente vicario della medesima
istituzione scolastica, nella misura del 50%.
Anche per l'indennità di direzione c'è stata
una telenovela, che però possiamo ormai considerare risolta in
via definitiva a seguito della stipula dell'accordo di
interpretazione autentica. Fermo restando che essa non spetta
più ai dirigenti di ruolo e che la quota fissa viene pagata ai
Presidi Incaricati direttamente sullo stipendio, le scuole devono
liquidare:
· la quota variabile ai Presidi Incaricati;
· l'intero importo ai docenti che sostituiscono il
dirigente, in proporzione ai periodi assenza;
· la metà dell'importo ai docenti delle scuole
date in reggenza.
Naturalmente, le scuole devono richiedere all'USR i fondi
necessari.
Sono un docente (precario storico) della scuola
primaria, inserito in graduatoria permanente nella provincia di
Milano. Come ogni settembre presento le autocertificazioni di rito
nella scuola scelta al CSA. Qualche dubbio si ha sempre (sia da parte
mia che da parte della scuola) sul certificato di sana costituzione
fisica. E' da presentare non è da presentare. Mi è
stato detto che la Regione Lombardia ha emanato la Circolare 33/SAN
dove si legge che il suddetto certificato è stato abolito. E'
possibile un ulteriore chiarimento.
Purtroppo no, visto il conflitto di attribuzioni. La legge
statale prevede il certificato, che alcuni legislatori regionali
hanno abolito. Cosa vuole che le dica... viva
l'Italia!
COSA SI DEVE FARE QUANDO L'RSU DI ISTITUTO PORTA
AVANTI SOLO GLI INTERESSI DI ALCUNI. ARRIVANDO AL PUNTO DI IGNORARE
ERRORI MATERIALI NELLA SUDDIVISIONE DEGLI INCARICHI SPECIFICI. OSSIA
UNA MANCANZA DI UNA PARTE DI QUOTA RELATIVA AD INCARICHI SPECIFICI
FATTA NOTARE CON RELATIVA LETTERA (PER MERO ERRORE MATERIALE) VIENE
RIPRISTINATA SOLO A PATTO DI CONTRATTARE UNA QUOTA UGUALE PER LE
ALTRE COLLEGHE.
Cacciarla.
Gent.mo Professore, sono un'insegnante di
scienze di un liceo di Milano. Le chiedo se un dirigente può
ridurre a 18 ore la cattedra di scienze naturali, chimica, geografia
nel liceo scientifico per costituirne un'altra. Le ricordo che ho
sempre avuto una cattedra di 20 ore (due corsi) e ciò mi crea
evidenti danni economici.
Secondo me il dirigente fa bene a comportarsi
così.
Salve sono una docente di scuola primaria,
quest'anno mi è capitato di svolgere le funzioni di
rappresentante di lista alle ultime elezioni politiche, chiaramente
subito dopo ho richiesto i due giorni di riposo spettanti, ma il mio
Dir.te mi ha risposto che potevo prenderli solamente durante la
chiusura della scuola - feste pasquali - è lecito, secondo me
è un abuso. Mi fa sapre grazie
E' un abuso.
Gentilissimo prof.re, è compatibile che
una mia collega (assistente amministrativo) partecipi come semplice
socia ad una società (snc) in cui non ha poteri di
amministrazione o cariche particolari e non partecipa come socia
d'opera.
Sì.
Gli articoli 18 e 33 del CCNL che comtemplano la
possibilità di esperienze di lavoro nell'ambito dello stesso o
di altro comparto sono compatibili con comma 9 art. 508 del testo
unico?
Sì, sulla base di quanto dispone l'art. 2, comma 2
del decreto legislativo 165/2001.
Grazie per la risposta del giorno 19-08-2006.
Domanda: il CCNL del 24-07-2003 art. 13 comma 13 recita che le ferie
sono sospese nel caso di malattia documentata superiore a tre giorni.
Se durante il periodo di ferie il dipendente subisce un lutto
(parente entro il 2° grado) si applica ugualmente l'interruzione
delle ferie come per la malattia?
No.
Gentilissimo Pino, a fine luglio sono stato
nominato in ruolo sulla A037 e pochi giorni dopo sono stato assegnato
ad un liceo. Essendo al momento lettore di italiano in Germania ho
chiesto un anno di aspettativa per motivi di studio e ricerca (forse
ti ricorderai del mio email). Il dirigente scolastico però non
la autorizza adducendo la seguente motivazione: secondo l’art.
453 del DPR 297 del 1994 le aspettative per incarichi e borse di
studio sono concesse solo dopo che l’interessato abbia
conseguito la conferma in ruolo, quindi dopo che abbia effettuato il
primo anno di servizio. Ma a mio avviso la mia richiesta non rientra
in quelle per motivi di incarichi e borse di studio, ma in quelle per
motivi di studio e di ricerca. Per questo tipo di motivi non si deve
avere gia’ conseguito la conferma in ruolo, e inoltre la
CM del 27 giugno 1996 n. 301 dice che con l’espressione motivi
di studio e di ricerca si deve intendere ciascuno situazione
meritevole di apprezzamento e tutela in quanto attinente al
miglioramento ed ampliamento della preparazione professionale del
dipendente. Ho ragione io o ha ragione il
dirigente?
Tu. Nel tuo caso vale l'art. 18 del CCNL.
Punto.
Sono un rappresentante di classe degli studenti
in un liceo. L'articolo 8 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 prevede
che negli atti scritti rivolti alle P.A. la firma di un minorenne
debba essere sempre accompagnata da quella del tutore. Grande
imbarazzo dello studente: far controfirmare le richieste di assemblee
ai genitori? Se tale disposizione può essere fortunosamente
aggirata da un rappresentante studentesco con sottili disquisizioni
sulla norma, diversamente è per lo studente ordinario. Come
poter convocare un'assemblea, promuovere una qualsiasi petizione o
depositare gli accordi per la costituzione di un'associazione
studentesca senza il diritto di firma? Spero che tali diritti non
siano rimessi ad una condizione di tacita connivenza trasversale alla
legge. Grazie. Vale!
Non capisco cosa intenda lei per "connivenza
trasversale alla legge". In ogni caso: vale atque
vale.
Gentilissimo Pino, già le ho scritto, ma
forse non sono stato molto preciso. Sono un insegnante di ruolo della
scuola media superiore; operato di tonsille un anno fa e in seguito
ho avuto numerosi problemi alla gola e mi è stata riscontrata
da uno specialista, non della mia asl, una laringite cronica. Lo
specialista mi ha prescritto un ciclo di cure termali annuali di 15
gg. Posso usufruire della malattia per sottopormi a tali cure? chi
decide il periodo di tale cura e quali sono le procedure? Ho provato
a documentarmi ma le norme non mi sembrano molto chiare e anche
medico e scuola non mi hanno saputo rispondere. Si ringrazia
anticipatamente.
Può usare la malattia.
Gentilissimo professor Santoro sona stata
immessa in ruolo quest'anno per la scuola dell'infanzia dalla
graduatoria del concorso ordinario, gradirei conoscere in che cosa
consiste l'anno di prova e le norme che regolano i trasferimenti e le
assegnazioni provvisorie. Grazie
Le mando una circolare del mio istituto sull'argomento.
Quanto alla mobilità, fa fede il contratto integrativo
annuale.
Può un dirigente scolastico obbligare i
docenti ad un recupero coatto dei 10 minuti (tutte le ore sono da 50
minuti) convertendoli in ore di sostituzione di colleghi assenti che
non vengono, ovviamente, retribuite?
Dipende.
Inoltre, potrebbe cortesemente inviare anche a
me le schede sui contratti a progetto e prestazioni occasionali in
merito all'incompatibilità con un incarico annuale a tempo
pieno come docente?
Certo.
Egregio sig. Santoro, le volevo porre una
domanda, nella mia scuola il dir. scol. ha liquidato con il fondo
d'istituto i docenti, escludendo da tale liquidazione tutto il
personale ata, premesso che da contratto ci spettano totali 1200 ore,
il dirigente nel mese di luglio 2006 ha pagato appunto solo i doc. IO
sono Rsu, le chiedo se tale comportamento e legale, se ci sono degli
articoli per poter punire questi signori. Ritengo che ci debba essere
pari diritto e dignità nei posti di lavoro, sopratutto nella
scuola. Mi dica cosa posso fare.
Verifichi se questa liquidazione configura un inadempimento
contrattuale oppure no, e quindi proceda con formale
diffida.
Sono una docente di Educazione musicale nella
scuola media con 25 anni di servizio e vorrei sapere da lei se
posso usufruire anch'io dell'anno
sabbatico.
Sì.
Gradirei sapere entro quando devo produrre
domanda ed avere da lei un modello.
Non ne sono in possesso. Non c'è comunque un termine
entro cui produrre la domanda.
Salve, vorrei porLe alcune domande riguardanti
il mio caso. Sono stata assunta a tempo indeterminato, come
personale educativo, con decorrenza 1 settembre 2006, ma sono in
astensione obbligatoria (in qualità di supplente con incarico
annuale) dal 20 luglio - parto presunto il 20 settembre. Al riguardo
vorrei sapere: i documenti da presentare a scuola per
l'assunzione a tempo indeterminato, entro i 30 gg. dalla presa
servizio (sana e robusta costituzone, casellario giudiziario,
etc.), io li devo presentare entro il 30 settembre oppure entro
i 30 gg. dalla data in cui prenderò fisicamente servizio (una
volta terminato il periodo di astensione
obbligatoria);
La seconda che hai detto.
Una volta che prendo servizio effettivo a
scuola, vorrei sapere se la riduzione dell'orario per
l'allattamento incide sul conto dei 180 gg. del periodo di
prova, oppure non incide contandomi nel periodo di prova anche i
gioni in cui godo di permessi.
Invio un libercolo sull'argomento.
Beneficiando della 104/92 art. 21
(personale), vorrei sapere se i 3 gg. di permesso ogni
mese sospendono il conteggio dei 180 gg., in quanto assente
dal servizio, oppure no?
Vedi risposta precedente.
Vorrei inoltre sapere se, il passaggio di
cattedra alla scuola elementare (sono già iscritta nelle
graduatorie proviciali della scuola primaria), dopo aver svolto
il periodo di prova (180 g.), può essere richiesto
subito (insieme alla domanda di assegnazione a sede definitiva,
presumibilmente a febbraio 2007) oppure si devono aspettare 3
anni?
Bisogna aver superato il periodo di
prova.
Gent.ma Redazione, il mio quesito è il
seguente: a fine luglio sono stata nominata con contratto a tempo
indeterminato nella A043. Dovendo concludere il dottorato di ricerca
dovrò richiedere per quest’anno ed anche il successivo
l’aspettativa. Posso rimandare l’anno di
prova?
Sì.
Se si, è possibile per i due anni
dell’aspettativa che intendo richiedere?
Sì.
Ci possono essere problemi al rinvio della anno
di prova?
No.
Gentile Sig. Santoro, nelle FAQ/69 di
RSU@edscuola.com leggo una sua precedente risposta: "D. Spett.
Educazione&Scuola, sono un docente di ruolo nella scuola che a
breve sarà chiamato come ricercatore all'Università. La
domanda è questa. Posso chiedere, alla luce del art. 18 comma
3 del contratto scuola (il dipendente è inoltre collocato in
aspettativa, a domanda, per un anno senza assegni per realizzare,
nell'ambito di un altro comparto della P.A., l'esperienza di una
diversa attività lavorativa o per superare un periodo di
prova) l'aspettativa per 3 anni pari al periodo di conferma come
ricercatore? Dall'articolo del contratto sembra che il periodo debba
considerarsi un anno a prescindere. R. Ha diritto ad essere collocato
in aspettativa per l'intero periodo". Io mi trovo con lo stesso
dubbio e la sua risposta è quello che speravo, ma avrei
bisogno di qualche indicazione specifica sul suo fondamento normativo
o su eventuale giurisprudenza.
Veda gli artt. 69 e 70 del DPR 3/57.
Gentilissimo signor Santoro, ho due genitori
anziani ed uno, purtroppo, seriamente malato. Mio fratello usufruisce
della 104, ma la mattina prima di recarmi a scuola, sono io a
prendermi cura di loro. Fino allo scorso anno, la commissione orario
mi ha aiutato facendomi entrare quattro giorni su 5 alla seconda ora.
Ovviamente ho lavorato sempre nella quinta e sesta ora e il sabato ho
sempre avuto cinque ore piene. Il mio giorno libero lo lasciavo
decidere alla commissione per facilitare il compito e per
ringraziarla. Quest' anno non c'è più il vecchio team
orario. Vorrei sapere se, presentando un certificato medico che
attesti le condizioni di salute dei miei genitori, posso chiedere di
entrare alle 9. 20 anche quest' anno. Se la risposta fosse
affermativa, gentilmente può scrivermi in base a quale norma o
parametro posso avanzare questa richiesta?
Il CCNL rimette alla contrattazione di scuola il compito di
disciplinare questi aspetti di natura
organizzativa.
Gent.mo dott Santoro, un docente di Disegno e
storia dell’arte nel liceo scientifico con cattedra di 20 ore,
già così strutturata e di fatto esistente nell’O.
di diritto e di fatto, ha ottenuto il semidistacco sindacale, con 10
ore di insegnamento su un corso completo e 10 ore da assegnare al
docente da nominare. Chiedo di sapere se al docente titolare resta la
cattedra di 20 ore o di 18 (da comunicare alla
DPSV).
Di venti.
Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia
immessa in ruolo nell'anno scolastico 2005\2006. Vorrei sapere quale
documentazione dovrò produrre per ottenere la ricostruzione
della carriera e a chi dovrò presentarla.
Grazie.
Le mando un libercolo.
Sono docente di scuola secondaria superiore a
Rovigo e svolgo attività professionale di Ingegnere.
L’anno scorso ho fatto domanda di part-time e mi è stato
concesso. Quest’anno ho chiesto l’assegnazione
provvisoria presso un ITIS del mio paese che si trova in provincia di
Padova e anche questa richiesta è andata a buon fine. Il
problema è che il CSA di Padova mi ha assegnato una cattedra
completa, mentre il mio part-time dovrebbe durare ancora un anno.
Premesso che sarei disponibile a rientrare anticipatamente a tempo
pieno, il CSA di Rovigo dice che non è possibile prima dello
scadere dei due anni, mentre il Dirigente Scolastico della nuova sede
dice che per lui io sono a tempo pieno e che quindi devo fare
l’orario che mi verrà assegnato, a meno di diversa
comunicazione dall’alto. Il CSA di Padova ha preso tempo per
darmi una risposta su come risolvere la questione, e tutti in coro mi
chiedono perché non ho chiarito nella richiesta di
assegnazione che ero in part-time. Io sono andato a rivedere la
domanda ed in effetti non ho trovato nel modulo predisposto nessun
cenno a tale situazione, che pertanto è passata sotto
silenzio. Come vede la soluzione del problema? Devo fare qualche
passo o aspettare che qualcuno (CSA…) mi trovi la soluzione?
Grazie.
Lei ha diritto a permanere in part-time. Non c'è
alcun dubbio.
Vorrei, cortesemente, sapere se è
possibile una cosa de genere: nel mio istituto ci sono 3 docenti di
Religione con le seguenti caratteristiche: Anno Scolastico 2005/2006.
INS. A: viene immesso in ruolo nella scuola primaria con 22h di
cattedra nel ns Istituto; INS. B: viene immesso in ruolo con cattedra
così formata: 16h di scuola primaria in una scuola dove
è titolare, 2h nella scuola primaria nel ns Istituto dove non
ha sede di titolarità e 6 ore nella scuola dell’Infanzia
sempre nel ns Istituto; INS. C: incaricato annuale, così
ripartito: 6h di scuola media nel nostro Istituto, 6 nella primaria e
2h alle superiori, sia la primaria che le superiore in altro Istituto
scolastico. Anno scolastico 2006/2007. Nel corso della determinazione
d’organico di fatto, l’Istituto perde una classe della
scuola media e ne aumenta una alla scuola primaria. Ad Agosto arriva
le seguente proposta da parte del competente Ufficio di Curia: INS.
A: non viene menzionato in quanto ha la cattedra; INS. B: la cattedra
gli viene cambiata così: 16h di scuola primaria nella scuola
dove è titolare, 4h nella scuola primaria non sede di
titolarità, 3,30 ore nella scuola dell’Infanzia; viene
fatto presente alla Scuola, da parte della Curia, di fare un
contratto per un’ulteriore 1.30h al docente per coprire una
sezione della scuola dell’infanzia.
INS. C: incaricato annuale, così ripartito: 5h di
scuola media nel nostro Istituto, 6 primaria e 1h alle superiori, sia
la primaria che le superiore in altro Istituto scolastico. Dopo
questa nomina faccio presente al responsabile dell’ufficio di
curia che al docente B era stata cambiata la composizione della ore
rispetto alla nomina di immissione in ruolo, che avrebbe fatto 22,30
di insegnamento e che la Scuola non avrebbe fatto un contratto per
1.30h per un docente non titolare, avrebbe semmai dato le 2h in
più al docente titolare nell’Istituto. Mi viene
obiettato che l’ins B deve fare le 2 ore nella scuola primaria
altrimenti non può fare 2 ore di programmazione. Faccio
presente che l’anno prima il docente era di ruolo per 22h e
quindi le cose sono due: o ha lavorato di meno lo scorso anno o che
quest’anno lavora di più. E’arrivata questa
proposta: INS B: 16h di scuola primaria nella scuola dove è
titolare, 4h nella scuola primaria non sede di titolarità,
3,30 ore nella scuola dell’Infanzia; dovrà fare
un’ora e 30 minuti di programmazione invece di 2h. Ma se non
sbaglio una cosa sono le ore di programmazione e una cosa sono le ore
di insegnamento oppure no? Il docente potrebbe richiedere un compenso
aggiuntivo per i 30’ oltre l’orario di cattedra? Chi
è che stabilisce di togliere 30 minuti di programmazione?
Esiste una norma che indichi che fino a 14h di insegnamento nella
primaria il docente debba fare solo 1h di programmazione? INS C:
incaricato annuale, così ripartito: 5h di scuola media
più 1,30h di scuola dell’infanzia nel nostro Istituto, 6
primaria e 1h alle superiori, sia la primaria che le superiore in
altro Istituto scolastico. Domanda: ma può un docente
insegnare in ogni ordine e grado? Dalle materne alle superiori? In 3
istituti diversi? Con un numero così esiguo di ore? Posso
rifiutare questa proposta? Le chiedo se gentilmente mi vuol dare il
Suo parere, corredato da alcuni riferimenti normativi.
GRAZIE.
Nulla quaestio circa la proposta di sistemazione
dell'insegnante B. Inaccettabile invece, a mio parere, lo spezzatino
relativo all'insegnante precario, proprio per i regimi orari diversi
previsti dal CCNL della scuola.
Mitico Santoro, approfitto della sua sapienza
per avere una informazione: spetta al preside scegliere il vicario
collaboratore, ma può scegliere anche due collaboratori (ist.
comprensivo con circa 550 alunni, un collaboratore nella sede
staccata e due nella sede) e pagarlo attingendo dal Fondo di
Istituto? E anche il vicario deve essere pagato prelevando dal fondo
di istituto? Non sarebbe più corretto utilizzare le funzioni
strumentali con il conosciuto iter per la loro
nomina.
Il DS non può pagare con il Fondo più di due
collaboratori.
Gent. prof., sono insegnante in una scuola
primaria di Siena. Oggi, alcuni giorni prima del collegio dei
docenti, il preside mi ha convocata e mi ha chiesto di assumere la
funzione di insegnante-vicario per l'anno scolastico 2006/07. Io mi
sono riservata la possibilità di dare una risposta in questi
prossimi giorni. Vorrei chiederle alcune delucidazioni: quali
sarebbero i miei compiti se accetto tale funzione?
Senz'altro quello di sostituire il DS in caso di assenza o
impedimento.
Il DS mi ha risposto solamente dicendomi che
"non mi dovevo preoccupare perchè Lui si sarebbe
assentato molto raramente e quindi non avrei avuto problemi".
Come può ben capire, sono rimasta sconcertata da questa
risposta e non so come decidere. Premetto che il nostro DS è
una persona che sta poco a contatto con noi insegnanti (dobbiamo
chiedere un appuntamento per parlare con Lui, e ci viene concesso
solo dopo alcuni giorni e a una precisa ora), quindi sarei veramente
sola e senza una guida. Se può farlo, mi risponda alla mia
casella di posta, quanto prima. Grazie
Pretenda una lettera di incarico circostanziata, in cui
siano chiariti i compiti e le responsabilità
delegate.
Egregio dott Santoro nel mio Istituto di
Istruzione Superiore comprendente diverse sedi, è stato
trasferito un collaboratore scolastico a tempo determinato
residente in un paese vicino ad una delle sedi staccate dell'Istituto
stesso ed ha chiesto, ovviamente, di essere assegnato a questa sede,
dove risultano disponibili due posti di collaboratore scolastico. A
fine agosto, sui posti di C.S. ancora disponibili nell'I.I.S. hanno
ricevuto la nomina a tempo determinato due altri collaboratori,
entrambi beneficiari della legge 104, uno per l'art. 21 ed un altro
per l'art. 33, entrambi chiedono la precedenza nell'assegnazione
della sede staccata all'interno dell'Istituto, chiedendo due posti
nella sede staccata in cui dovrebbe essere assegnato il C.S.
trasferito. Se per l'assegnazione del personale alle sedi staccate i
criteri stabiliti nella contrattazione di Istituto prevedono prima la
sistemazione del personale a tempo indeterminato, per garantire
continuità, possono i due collaboratori a tempo determinato
beneficiari della legge 104 pretendere di scegliere i due posti
presso la sede staccata all'interno dell'Istituto con precedenza
anche rispetto al collaboratore in servizio a tempo indeterminato?
Presso tale sede, se si accettasse la richiesta dei C.S. sunnominati,
su tre posti di C.S. in organico, due sarebbero beneficiari della
L.104. La ringrazio per la consueta gentilezza.
Se il contratto di scuola stabilisce la priorità
nella scelta della sede al personale di ruolo, tale vincolo va
rispettato.
Gentilissimo prof. Santoro, le scrivo per avere
un consiglio in merito agli artt. 33 e 58 CCNL. Sono un D.S.G.A. a
tempo determinato (art. 58) al terzo anno consecutivo fino al
31/08/2006. Il CSA di Trapani nella convocazione del 24/07/2006
non mi ha voluto ridare l'individuazione per stipula di
contratto a tempo determinato per l'anno scolastico
2006/2007, nonostante l'invito del sottoscritto a visionare e
conseguentemente prendere atto della circolare n. 131 del 08/03/2006
del Dipartimento per l'Istruzione, Direzione Generale del personale
della Scuola Ufficio I, a firma del Dott. Giuseppe Cosentino,
considerato il fatto che il funzionario preposto all'individuazione
delle proposte di assunzione non ne era a conoscenza. Ho naturalmente
presentato il tentativo di conciliazione obbligatoria il 28 luglio
2006 (art. 130 CCNL) ma, l'amministrazione rimane dello stesso
parere, nella seduta del 17/08/2006. Le chiedo, quale strada
intraprendere, considerato che per il CSA di Palermo (come del resto
in tutto il territorio nazionale) la circolare n. 131 non ha creato
alcun problema, avendo indiviaduato colleghi che erano già al
terzo anno come me.
Non le resta che il giudice del lavoro.
Sono una insegnante di scuola elementare che
usufruisce dei benefici della L. 104 per problemi di salute
personali. Nel plesso di appartenenza si è perso un posto: il
contratto di Istituto stipultato dal Dirigente e dalle RSU ha
previsto la continuità didattica come priorità nello
stilare la graduatoria, continuità che io, avendo insegnato in
una classe quinta nello scorso anno scolastico, non posseggo. La L.
104 mi dà diritto a non essere spostata dal proprio
plesso?
Ritengo proprio di no.
Gentilissimi, sono un'insegnante di ruolo da
circa 25 anni nella scuola elementare statale di Roma, quest'anno
avrei deciso di prendermi 10 mesi di aspettativa senza motivazione,
quindi non certificabile (mie personali motivazioni). Tale richiesta
e' soggetta a discrezione del Dirigente Scolastico o basta una mia
domanda scritta per ottenere l'aspettativa?
L'aspettativa di cui all'art. 18 del CCNL deve essere
motivata.
Salve, la domanda è: una moglie di un
militare comandante Stazione Carabinieri, trasferito d’ufficio
cinque anni fa come collaboratrice scolastica, è stata
assegnata ad un istituto comprensivo beneficiando della legge 100.
Questa moglie, sempre ai sensi della legge 100 può chiedere
l’utilizzazione in un plesso del comune di residenza (diverso
dalla sede centrale) occupato da circa 25 anni già da altri
collaboratori scolastici?
No.
Il Preside vuole seguire la graduatoria di
istituto e ciò penalizzerebbe la moglie del Comandante in
quanto verrebbe assegnata ad un plesso diverso del comune di
residenza.
Ha ragione.
Docente di lettere alle medie, dal 1 settembre
sarò pensionataa -part time (verticale) con 10 ore
settimanali. Dal 4 settembre, tutte le mattine,
fino all'inizio delle lezioni, i docenti sono convocati per la
programmazione: sono tenuta ad essere presente tutti i giorni? Come
dovrò poi regolarmi con gli straordinari e le attività
che richiedono compenso aggiuntivo? Dove reperire informazioni sui
miei doveri e diritti prima di stipulare il contratto con il
dirigente?
Si legga il CCNL della scuola.
Si chiede se l'attività dei docenti
impegnati nei corsi di recupero IDEI, relativi all'anno scolastico
2005/2006, nel periodo dal 4 all'8 settembre 2006, in orario
antimeridiano, debba essere retribuita come attività
aggiuntiva di insegnamento.
Certo.