FAQ/85
Domande e
Risposte sulla RSU
Scusate il disturbo sono un collaboratore
scolastico unico addetto ad una palestra staccata dalla sede
centrale, dove esiste il timbro per il controllo orario, di circa 2,5
Km vorrei se possibile avere un informazione: il D.S.G.A.
può impormi di non timbrare il cartellino per potermi segnare
l'orario dalle 8 alle 14 pur facendone tutti i giorni di
più o in sostituzione di ciò impormi di andare in
auto o bicicletta in palestra per risparmiare un
ora circa di ore extra? (Le ore extra sono quasi tutti i
giorni). Faccio presente che nella palestra in questione oltre alle
normali pulizie e l'accompagnamento alunni retribuito con il fondo
d'istituto, con il sistema adottato da anni anche da colleghi
precedenti al sottoscritto, faccio pervenire il registro di classe
alla mattina e riporto l'ultimo registro in sede centrale e durante
l'inverno accendo il riscaldamento 20 minuti prima dell'inizio delle
lezioni oltre che l'accoglienza agli alunni (I.P.S.I.A.)
perchè di fatto questa palestra è una sede staccata non
riconosciuta come tale.
Non le possono imporre né la macchina né la
bicicletta.
Cortese professore per mancanza di figure
femminile (coll. SCOLASTICO) SONO STATO DESTINATO PER LA PRIMA VOLTA
COME SERVIZIO NELLA SCUOLA MATERNA, ALCUNI BAMBINI PIù PICCOLI
NON SONO AUTOSUFFICIENTI BISOGNA PULIRLI RIVESTIRLI ECC.ECC. UN MIO
COLLEGA MI A DETTO CHE NON POSSIAMO TOCCARLI NEANCHE CON UN DITO
SPECIALMENTE LE FEMMINUCCIE, IO MI SONO RIFIUTATO AVENDO PAURA DI
AVERE QUALCHè SANZIONE? COME STANNO VERAMENTE LE
COSE?
Il suo collega naturalmente sbaglia.
IO NON HO FATTO NESSUN CORSO E NON POSSEGGO
ATTESTATI PER QUESTE MANSIONI.
Non servono.
Sono un'insegnante utilizzata sul sostegno nella
scuola secondaria di 2° grado (istituto professionale) e, avendo
iscritto un alunno con distrofia di Duchenne che necessita di
assistenza anche in bagno, chiedo se un collaboratore scolastico
può rifiutarsi di assistere personalmente in bagno l'alunno,
prevedendo la funzione aggiuntiva finanziaria. In tal caso, a chi
spetta accompagnare in bagno il ragazzo? Grazie per l'attenzione e la
cortese risposta.
Il collaboratore non si può rifiutare.
Egregio Signor Santoro, vorrei un parere da lei
su quanto mi è successo. Sono una collaboratrice scolastica
annuale, da sei anni sempre presso la stessa sede; da aprile 2006 mi
trovo in interdizione anticipata dal lavoro poichè lavorando
in una scuola materna la Dirigente ha disposto che per la legge 626
non potessi più lavorarvi. Ad Agosto con le nuove nomine
purtruppo una prima di me mi ha preso il posto alla scuola materna,
ed io ho dovuto scegliere una scuola media. La domanda è:
essendo in astensione anticipata potevo essere spostata dalla sede
dove lavoravo ormai da sei anni?
Sì.
Salve volevo sapere se è possibile che il
Dirigente Scolastico ci faccia fare 6 ore da 55 minuti per sei giorni
alla settimana in un Istituto Tecnico Nautico e se è possibile
cambiare questa disposizione con qualche alternativa apparte il
recupero pomeridiano. Per ora l'inizio delle lezioni è fissato
alle 08.15 e l'uscita alle 13.55... non è un pò
eccessivo?
Non mi pare proprio.
Vorrei sapere se avendo un handicap superiore ai
2/3 legge 104 si ha diritto ai 3 gg. di permesso perchè sul
memorandum della CISL sembrerebbe di si. Aspetto con una certa
solllecitudine una vostra risposta grazie
Perché non lo chiede alla CISL?
Sono un docente di inglese presso una scuola
media superiore ad indirizzo turistico, pertanto lavoro in
collaborazione con il docente madrelingua della cui figura
però non conosco con esattezza gli obblighi normativi (tenuta
di un eventuale registro dei voti, obbligo al riguardo di una
programmazione di classe dettagliata e quant' altro ascrivibile a
questa materia); potrebbe per favore darmi ragguagli in merito oppure
darmi i riferimenti normativi da cui attingere queste
informazioni?
Veda la L. 124/99.
Chiedo gentilmente un parere sulla presente
questione: assunta come insegnante (IV livello) nel 1990
c/o un Istituto scolastico gestito dalle Suore Mercedarie con
contratto AGIDAE. Dal 1990 al 1995 lavoro come insegnante. Nel
1995 (senza lettera di licenziamento) ho dovuto firmare un
contratto (stesso istituto) come Assistente (II livello) e
tutt'ora occupo tale qualifica. Vorrei sapere se posso avanzare il
diritto alla reintegrazione della qualifica (a suo tempo accettata
per minaccia di licenziamento) o se ormai mi devo
rassegnare.
Non la so aiutare. Le suore mercenarie sanno il fatto
loro.
Gentile Dott. Santoro, il mio quesito è
il seguente: sono un insegnante con contratto a tempo indeterminato
nella secondaria superiore. Se accetto un dottorato senza borsa posso
mantenere lo stipendio della scuola, ma se capisco bene la legge,
dovrei poi restituire i tre anni di stipendio se, dopo il dottorato,
lascio la scuola prima di due anni. Volevo sapere se questa norma
sulla restituzione dello stipendio si applica solo se ci si licenzia
dalla scuola (ovvero si interrompe il rapporto di lavoro con lo
stato), oppure se vale anche se dopo il dottorato lascio la scuola
per un posto di ruolo nell'università oppure se dopo il
dottorato ottengo un assegno di ricerca o una borsa
postdottorato.
La prima che hai detto.
Come può essere organizzato il permesso
sulla 104 per un docente?? DUE ORE AL GIORNO in modo
indiscriminato??
Non ho
capito la domanda.
E' vero che le funzioni strumentali al POF per i
docenti e gli incarichi specifici per il personale ATA, non possono
essere assegnati al personale con contratto a tempo
determinato??
No.
Gent.mo dott. Santoro, rimanendo invariato
l'organico negli ultimi anni (tranne che per riduzione di classi),
nella nostra scuola è stato possibile destinare alcune ore
alle attività opzionali pomeridiane e a progetti interni
(stranieri , classi aperte...) poichè ufficialmente risultava
ancora su alcuni corsi il tempo prolungato, che è andato
progressivamente esaurendosi. Ora si vorrebbe reintrodurre nel tempo
scuola del prossimo anno scolastico un modello TP su più
corsi, in verticale. Quale "garanzia" (probabilità)
avremmo che ci venga confermato l'attuale organico (o che possa
venire ampliato), in base al futuro POF, che
includerà l'offerta di un tempo scuola di 36 ore curricolari
su molti corsi, possibilmente non solo per gli alunni in
entrata, ma anche per quelli già
frequentanti?
Nessuna.
Il dirigente scolastico che ruolo ha
nell'assegnazione di tale organico?
Formula una semplice proposta.
Ci sono maggiori possibilità di ottenere
il TP nell' anno scolastico 2007/08 se venisse già
parzialmente introdotto e attuato nel corso di questo anno
2006/07?
Non sono in grado di fare previsioni.
Siamo un gruppo di docenti del CTP di Grosseto,
ci chiedevamo se sia necessario esigere il certificato medico per
assenze di lungo periodo dagli adulti frequentanti i nostri corsi
istituzionali.
Nella mia regione il certificato medico addirittura non
viene neanche più rilasciato dai medici
curanti.
Ho chiesto il nulla osta al trasferimento di mia
figlia in un'altra scuola per cambio di domicilio, ma la Dirigente me
lo ha negato. Cosa devo fare?
Impugni il diniego.
Caro Pino Santoro, se possibile rispondimi
celermente. Sono entrata in ruolo nel 1983 nella scuola materna, ho
effettuato il corso di formazione e superato l'anno di prova
conseguendo la conferma in ruolo. Nel 2001 ho avuto il passaggio di
ruolo alla scuola elementare ed ho svolto il periodo di prova con i
180 gg previsti. Non ho rifrequentato il corso di formazione
nè ho discusso alcuna relazione con il comitato di
valutazione, perchè ricordo che in quel tempo, posto il
quesito al provveditorato, fu affermato che avendo
già effettuato l'anno di prova doveco svolgere un servizio
effettivo di almeno 180 gg. Adesso, dopo tanto tempo, presso il CSA
stanno procedendo alla ricostruzione della carriera ed hanno chiesto
la relazione della conferma in ruolo che allora avrebbe dovuto
redigere il Dirigente Scolastico del Circolo dove ho prestato
servizio e nel mio fascicolo personale non si trova. Come mi devo
regolare? Che strada devo intraprendere?
Spetta al dirigente pro tempore risolvere il problema, non
certo a te.
Gentile redazione, sono un'insegnante di lingue
con un incarico annuale presso una scuola secondaria di I e II grado
paritaria. E' il primo anno che insegno e ho un contratto a tempo
determinato con scadenza il 31 agosto. Mi sposerò a dicembre e
volevo avere delle delucidazioni in merito alla licenza matrimoniale.
Quanto tempo è concesso?
15 giorni.
Quali sono le formalità da espletare?
Devo presentare una domanda? Quanto tempo prima?
Presenti la domanda, claro que sì.
Gentile Professore, sono un'insegnante di
sostegno di scuola primaria, dopo tre mesi di astensione
obbligatoria, domani inizierò a lavorare con l'orario ridotto
per allattamento. Vorrei sapere quante ore di allattamento posso
chiedere e se posso ridurre anche l'orario di programmazione che
sarà quindicinale, quindi 4 ore pomeridiane. Certa di una
vostra risposta, grazie infinite.
6 ore la settimana, secondo modalità da concordare
con il DS.
Egregio dott. Santoro, mia moglie (insegnante di
ruolo della scuola dell’infanzia statale) si è laurata
in Psicologia con il vecchio ordinamento (5 anni). Ora sta svolgendo
il tirocinio e poi dovrà sostenere l’esame di stato:
può utilizzare i permessi di diritto allo studio? Se sì
a quale legge deve far riferimento (le hanno detto che il percorso di
studio post laurea non prevede l’utilizzo di tali permessi,
né in termini di ore che di giornate
complete).
E' vero. Il percorso post laurea non dà diritto ai
permessi.
Gent.mo dott. Santoro sono un'insegnante della
scuola primaria e nel mio team una collega è assente per
astensione facoltativa. Dopo una settimana non è stata
ancora chiamata una supplente per sostituirla a causa del complicato
ingranaggio delle chiamate, così ci troviamo nella situazione
di non poter usufruire del nostro giorno libero per non lasciare la
classe scoperta. Abbiamo chiesto al dirigente di coprire l'assenza
con una collega del tempo pieno della sede centrale che non
avendo ancora attuato il servizio mensa si trova in compresenza con
l'altra insegnante e quindi disponibile.Il dirigente ci ha risposto
di non poter fare questo. A questo punto chi ha ragione e
qual'è la normativa che avalla il diniego del
dirigente.
Il dirigente potrebbe, qualora lo
volesse.
Vorrei gentilmente sapere se il certificato di
sana e robusta costituzione (sono una supplente di materna)
può farlo anche il mio medico curante.
No.
Mitico Pino! Ho un dubbio in riguardo alle ore
di riunioni: ho una cattedra orario, su due scuole. So che devo fare
40 ore sia di collegi che di consigli di classe, divise in
concordanza con le ore che ho in ciascuna scuola, ma la domanda
è questa: le riunioni di materie: vanno con i consigli o con i
collegi? Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Collegi.
Gent.mo prof. Santoro, sono un docente a tempo
indeterminato di storia e filosofia (classe di concorso A037) presso
un liceo linguistico (progetto Brocca) per 18 ore, essendo
disponibili 3 ore di filosofia presso il liceo psico pedagogico,
posso insegnare questa materia o devo avere anche
l’abilitazione A036?
Serve l'abilitazione.
Gentile Pino Santoro, sono un’insegnante
elementare che lavora presso l’unico Istituto Comprensivo di
Cormons. Il Dirigente Scolastico ha fornito ai genitori degli alunni
una “liberatoria” che prevede che gli alunni possano
andare a casa da soli. Tale liberatoria prevede la firma di un
genitore che si prende così la responsabilità di quanto
sottoscritto. In questo caso, qual è la responsabilità
delle insegnanti che lasciano andare i ragazzini a casa da soli?
C’è qualche normativa a riguardo? La ringrazio e la
saluto cordialmente.
Regna, sotto il sole, la confusione più assoluta.
Quello che è certo è che la liberatoria non serve a
niente.
Prof. Santoro, nella mia provincia, e credo in
tutto il territorio nazionale, da un paio di mesi sono stati attivati
i corsi di formazione ForTIC, rivolti al personale della scuola. Ho
ricevuto, da poco, il calendario delle attività del corso TIC
C2 provinciale e ho notato che gli incontri sono stati fissati sempre
nelle ore pomeridiane. Le chiedo: l'art. 62 - Fruizione del diritto
alla formazione - CCNL 2002-2005 permette, al personale, di usufruire
di 5 gg per attività di formazione?
Sì.
Posso chiedere che, almeno, 5 degli incontri
previsti dal calendario siano tenuti al mattino, durante l'orario di
servizio?
Perché mai?
In caso di risposta negativa, come possono i
lavoratori usufruire dei 5 gg visto che inequivocabilmente,
frequentano un corso di formazione.
Sì.
Sono un insegnante della Scuola dell'Infanzia.
All'inizio di questo anno scolastico, la DS mi ha trasferito dalla
sezione A alla sezione B (sostituendomi con una collega della sezione
B) con la seguente motivazione: "per continuità didattica
a 10 bambini che l'anno scorso frequentavano la sez. B". E'
leggittimo questo provvedimento?
Se la prassi stabilita dall'art. 10 del d. l.vo 297/94
è stata rispettata, sì.
Premesso che il consiglio di circolo ha
deliberato di non accettare i bambini di due anni e mezzo, può
la stessa DS imporre l'accoglienza degli stessi al compimento dei tre
anni?
No.
Gent.le Santoro, presto servizio in tre istituti
con una distribuzione d'orario di 12h+4h+3h. Per le famose 40 ore
annue che di fatto poi sono 80 (40+40) per riunioni collegiali e
consigli di classe vorrei sapere se queste ore devono essere
ripartite per ogni istituto proporzionalmente alle ore
di servizio, se sono 40 per ogni istituto oppure come
bisogna comportarsi?
In proporzione, certo.
Inoltre l'ora settimanale di ricevimento
genitori fa parte di questo monte ore o no?
No.
E dati i tre istituti io devo fare 1
ora la settimana di ricevimento per ogni
istituto?
Non so cosa abbiano deciso i Consigli di istituto delle
scuole presso cui presta servizio.
Io sto facendo ore ed ore tra collegi,
dipartimenti e quant'altro e dal 1 sett. ho già
accumulato ben 18 h di riunioni collegiali la cosa mi crea veramente
grossi dubbi.
Beato lei, che è così
impegnato.
Gentilissimo SANTORO siamo alle prese con la
compilazione dell'orario settimanale nel mio liceo che tutto è
tranne che didattico. Il mio liceo ha una centrale e una succursale
distanti non più di dieci minuti di cammino una dall'altra.
Per un problema di capienza sono state sistemate le classi secondo il
numero degli alunni e quindi ginnasio e liceo si trovano nello stesso
stabile con docenti che fanno aventi e indietro anche cinque volte al
giorno. La vicepreside per ovviare sia alle proteste dei
collaboratori scolastici sia alle lamentele dei colleghi che non
hanno questo disagio ha deciso di perforare l'orario di alcuni di noi
in modo drastico. Vorrei sapere quanti “buchi“
può contenere un orario scolastico settimanale di un solo
docente e se c’è una normativa che tutela il docente
già condannato a questo giornaliero spostamento a non subire
altri disagi. Grazie
Buchi infiniti, creda a me. Quando alle passeggiate, fanno
bene alla salute, per cui non tutto il male vien per nuocere. Fossero
tutti qui i problemi gravi e seri, vivremmo probabilmente nel
migliore dei mondi possibili.
Cerco di essere più chiaro: una docente
con contratto a T. I. chiede le due ore giornaliere previste dalla
legge 104 per assistenza a 2 figli p.d.h. In questo caso, le ore e i
gg. sono in numero doppio?
Sì.
Carissimo Pino Santoro, sono una insegnante di
scuola elementare che ti scrive per dei chiarimenti riguardanti la
legge 104\92. Il nuovo dirigente della scuola dove insegno pretende,
dalle insegnanti che si assentano in virtù di tale legge, che
gli comunichino per iscritto almeno tre giorni prima il giorno in cui
ci assenteranno. Inoltre, qualora la comunicazione avvenga la mattina
stessa del giorno di assenza, bisogna portare un certificato medico
che attesti che la persona disabile abbia avuto bisogno della tua
presenza. Mi chiedo: tutto questo è previsto dalla legge? Come
si può prevedere, almeno tre giorni prima, di assentarsi
quando le esigenze di famiglia sono così varie e
imprevedibili? Il dirigente può pretendere una cosa del
genere?
Ritengo che le richieste del dirigente siano assolutamente
eccessive.
Gentile dott. Santoro, avremmo bisogno urgente
della sua competenza in relazione al problema dei doveri degli
insegnanti (di scuola primaria) al momento dell'uscita degli alunni
al termine delle lezioni. Il precedente DS ci ha sempre detto che
bastava che l'insegnante verificasse che il bambino fosse preso da un
adulto e, nel caso in cui non ci fosse nessuno, dopo cinque, 10
minuti veniva affidato ad un collaboratore scolastico. Quest'anno
invece il DS vuole che gli insegnanti controllino che i bambini siano
affidati ai genitori o a persone regolarmente delegate: ciò
significa, ad es, che io che ho 45 alunni, con una media di 3 deleghe
a testa, dovrei riconoscere al volo (visti i tempi e la confusione
all'uscita) circa 135 persone diverse (!). Nel caso in cui non ci sia
nessuno, siamo obbligati a rimanere con il bambino (anche per un'ora)
o a chiamare i carabinieri in quanto i collaboratori non vogliono (e
non possono) assumersi l'onere della sorveglianza. Siamo preoccupati
per queste responsabilità: ma nel CCNL questo è
previsto? Come possiamo tutelarci al massimo?
Il collaboratore non collabora ma neanche l'insegnante
può essere obbligato a svolgere lo straordinario. La questione
pertanto, qualsiasi cosa si decida, non ha soluzioni
accettabili.
Caro Pino, sono in astensione facoltativa
(congedo parentale) fino al 23 dicembre. Se il bambino si ammala in
questo periodo, posso sospendere l’astensione facoltativa per
malattia del bambino?
Sì.
Buongiorno, sono un Assistente Tecnico di un
istituto superiore. Su internet ho trovato un navigatore che scrive:
"La stessa dipendenza gerarchica degli Assistenti Amministrativi
e Collaboratori Scolastici competenza del Direttore dei S.G.A.,
diventa del Dirigente Scolastico per gli Assistenti Tecnici. E'
risaputo infatti che i D.S.G.A. non possono assegnare, ordini di
servizio, mansioni di lavoro (come normalmente avviene per gli
amministrativi e gli ausiliari) agli assistenti tecnici, ne'
verificare e controllare il lavoro svolto, sia per mancanza di
competenza specifica laboratoriale, sia perchè trattasi di
insegnamento didattico con la presenza del docente e degli
alunni". Al momento dell'espletamento del concorso riservato per
il passaggio all'attuale profilo professionale una domanda chiedeva:
da chi dipende gerarchicamente l'Assistente Tecnico? La risposta
giusta, verificata in seguito con le persone addette alla valutazione
era la seguente: l'assistente tecnico dipende gerarchicamnete dal
Dirigente Scolastico o da un suo delegato, nella fattispecie
l'insegnante dell'ora del laboratorio in cui presta servizio. Vorrei
sapere, se alla luce dei vari ccnl che si sono sussguiti (ho fatto il
concorso nel 1997) tale affermazione è ancora
vera.
Assolutamente sì.
Buongiorno, siamo un gruppo di mamme
e avremmo bisogno per cortesia di un'informazione urgente: nella
nostra classe (2 elementare) ci sono 30 bambini: non e' 28
il massimo di alunni consentiti per
classe?
Sì.
La preside si rifiuta di dividere la classe,
cosa possiamo fare? a chi rivolgerci?
Alla forza pubblica.
Gentile prof. Pino, devo subire un intervento
chirurgico che mi induce ad assentarmi dal servizio scolastico in
qualità di docente per circa un mese. Se il termine del
periodo di malattia lo faccio coincidere con l'inizio delle vacanze
natalizie (23 dicembre) queste ultime mi verranno considerate in
malattia?
No.
Gentile Dott. Santoro, grazie per la sua
preziosa risposta, ma, visto che è stato
così disponibile, La disturbo nuovamente ponendo il
seguente quesito. Spero di essere chiara nell'esposizione del
problema: nel mio circolo è presente un'insegnante con
contratto a tempo indeterminato part time, che, fino allo scorso
a.s., ha lavorato in classe su tre giorni consecutivi: mart-
merc-giov. La collega incaricata annuale sul completamento del part
time lavorava sulla stessa classe il lun-merc- e venerdì,
mentre il martedì ed il giovedì veniva chiamata per
supplenze brevi del circolo e retribuita a
completamento del suo orario di servizio. Quest'anno l'ins. di
ruolo part time è stata sollevata dalla classe ed
assegnata su un progetto. Quindi il problema è questo: l'ins.
nominata dal csa per completare il part time, non avendo classe e non
potendo essere messa su nessun progetto, può
essere utilizzata solo per le supplenze brevi del circolo,
intendendo per brevi solo quelle di un giorno, in quanto non POSSO
assegnarle incarichi più lunghi, neanche supplenze di tre o
quattro giorni? (purtroppo non posso spiegare i motivi ma, mi creda,
ci sono); queste supplenze brevi devono essere assegnate comunque
solo nei giorni in cui l'altro part time non è presente e,
quindi, devo ipotizzare la stessa presenza dell'incaricata nei giorni
dello scorso anno lun-merc-ven? (anche se il mercoledì
coincideva con la presenza della collega part time di ruolo); nei
rimanenti due giorni del mart. e del giov., posso destinare
l'incaricata part time ad un lavoro di riordino o catalogazione della
biblioteca o altro piccolo incarico nella scuola o devo destinarla
sempre alla copertura di supplenze brevi? se sono costretta a
nominarla sempre su classi da coprire, posso assegnarle solo
supplenze di un giorno, max. due, anche a costo di interrompere la
continuità? Se così non fosse, rischierei di doverla
nominare sulla stessa classe anche per 5 giorni. Ciò va
escluso per il bene di tutti, anche della stessa interessata! Ha
altri consigli da darmi? Sono molto preoccupata e vorrei risolvere
questo problema nel miglior modo possibile, tutelando gli interessi
di tutti.
Scusi, se è stata autorizzata un'attività di
progetto, sul quale insistono due part-time, non vedo perché
debba utilizzare diversamente il personale
coinvolto.
Sono un docente di ruolo, con 12 ore + 6 ore a
disposizione. Risiedo a 150 km di distanza dalla mia scuola ed ho 2
figli rispettivamente di 4 e 8 anni. Nella mia scuola da quest'anno
sono stati attivati i corsi serali. Io sono obbligato ad insegnare
per le 6 ore a disposizione?
No, visto che si tratta di organico
distinto.
Un assistente amministrativo ultracinquantenne e
con una anzianità di servizio di oltre 33 anni, qualora
sottoposto a visita collegiale venisse dichiarato inidoneo alla
funzione istituzionale, ma idoneo ad altre mansioni, avrebbe diritto
ad andare subito in pensione?
No.
Gent.mo Santoro, ho ottenuto il passaggio di
ruolo dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado. Ai fini
della ricostruzione della carriera come vengono conteggiati i 15 anni
di ruolo nella primaria? E per gli anni di studi universitari devo
chiedere il riscatto o è automatico?
Veda l'art. 475 e sg. del d. l.vo 297/94.
Gentilissimo Prof Santoro, sono un'insegnante
che ha ottenuto il passaggio di ruolo dalla scuola primaria alla
secondaria di primo grado. Oltre al periodo di prova devo frequentare
anche il corso di formazione e presentare una tesina
finale?
No.
Quando in una scuola o in una sezione staccata
si verifica contemporaneamente l'assenza del dirigente, dei
collaboratori o dei "fiduciari" nella sezione
staccata, chi è responsabile delle decisioni contingenti? E'
vero che il più anziano d'età è tenuto ad
assumerne la responsabilità? Se è così, a quali
riferimenti normativi ci si può riferire?
Non ci sono riferimenti normativi, che io
sappia.
Vorrei gentilmente sapere se ho diritto a
richiere un breve periodo di aspettativa non pagata per motivi di
studio (due mesi novembre dicembre 2006) per preparazione
concorso indetto dal Ministero Affari esteri (prove di accertamento
linguistico per il personale da adibire nelle scuole
italiane all'estero).
Sì.
Gen.mo signor Santoro sono una docente di musica
a tempo indeterminato nella scuola secondaria di 1° grado e nello
stesso tempo faccio parte di un coro di un certo livello artistico,
previa autorizzazione del DS, che mi coinvolgein attività
serali. In questo ultimo periodo è nata l'occasione di una
turnè all'estero della durata di 12 giorni. Vorrei sapere se
esistono per noi artisti permessi particolari o se purtroppo
dovrò ricorrere all'aspettativa senza assegni, come lo stesso
DS mi ha suggerito in modo da poter coprire la mia assenza con un
supplente. La ringrazio aspettando notizie.
Purtroppo esiste solo l'aspettativa.
Sono FS Orientamento in un IPSCT professionale
turismo... un alunno si è trasferito da una scuola Toscana con
la qualifica di operatore dell'impresa turistica le lingue straniere
imparate fino al terzo anno sono inglese e tedesco, nella mia scuola
invece inglese e francese... il ragazzo ha dichiarato la
consapevollezza della non presenza nel piano di istituto del tedesco,
abbiamo tuttavia alcuni docenti che possono seguirlo periodicamente,
cosa deve fare... uscire durante le lezioni di francese e studiare in
un'aula da solo e talvolta con la docente? e poi alla fine dell'anno
o del quadrimestre prima dovremo predisporre un accertamento? con
quale docente interno o esterno? Grazie e
complimenti.
Scusate, come ha fatto a trasferirsi se non c'è
l'insegnamento attivato presso la vs. scuola?
Gent.mo Prof., sono attualmente un docente AFAM,
ho preso servizio il 5 novembre 2003 per nomina come docente a tempo
indeterminato a seguito di concorso e il giorno precedente ho dato le
dimissioni dalla scuola secondaria di II grado in cui ero docente di
ruolo. La mia anzianità di servizio nel ruolo della secondaria
era di 17 anni (1 di pre-ruolo e 16 di ruolo - 7 nella scuola media e
9 nella secondaria di II grado). Attualmente percepisco un assegno
"ad personam", in attesa della ricostruzione della
carriera, che è pari all'importo del mio stipendio precedente.
La segreteria del Conservatorio sta procedendo alla ricostruzione
della carriera e le volevo chiedere se devo redigere qualche domanda
particolare per la ricostruzione degli anni di servizio
precedentemente prestati in diversi ordini di scuola o il tutto
avverrà in forma automatica, poiché aspettiamo che il
CSA di competenza invii il fascicolo con la ricostruzione definitiva
della mia carriera nella secondaria di II grado. Inoltre le chiedo se
conserverò l'anzianità giuridica ed economica sin qui
acquisita anche nel nuovo ruolo o ci saranno della modifiche (in
positivo o in negativo).
Lei ha un contratto di lavoro diverso, per cui diverso
sarà il suo inquadramento ed il suo trattamento
economico.
Egr. Prof. Santoro, le chiedo possibili
chiarimenti su una questione, che si è presentata di
recente nella mia scuola, relativa all'interpretazione
delle seguenti norme. L'ordinanza ministeriale n. 87 del dicembre
2004 stabilisce all'art. 1 la "modifica" delle norme
contenute nell'OM 21 maggio 2001, relative agli esami di
idoneità ed integrazione (art. 18 e sgg.), per cui bisogna
istituire un'apposita commissione. Ora, le chiedo se, secondo Lei,
alla luce anche degli articoli successivi della suddetta ordinanza,
l'abolizione degli esami integrativi e di idoneità si
riferisce soltanto al passaggio dal sistema della Formazione (e dal
mondo del lavoro, ecc.) a quello dell'Istruzione, o va intesa in modo
estensivo da comprendere così anche il passaggio da altri
ordini di scuola 'interni' al sistema
dell'Istruzione.
No, non va intesa in senso estensivo.
Salve, sono un'insegnante di scuola primaria ed
avrei necessità di sapere in base a quale graduatoria si
fà l'assegnazione alle classi ed ai plessi delle persone neo
trasferite (quella di mobilità).
Sulla base dei criteri stabiliti dal contratto di
scuola.
Vorrei inoltre sapere se dopo essere passata da
insegnamento su posto di sostegno a posto Comune ho diritto ancora
alla titolarità o per lo meno alla continuità sulla
classe nella quale è inserito il bambino che seguivo nell'a.s.
precedente.
No.
Sono un docente di sostegno nella
scuola elementare e seguo un alunno down al quale non
è stato assegnato il rapporto in deroga e un alunno non
grave, pertanto, il dirigente, volendo garantire all'alunno
down un maggior numero di ore, gli ha assegnato 18 ore e
all'altro bambino 4 ore. A tal proposito vorrei dei chiarimenti
riguardanti il numero minimo di ore che possono essere assegnate ad
un alunno seppur non in situazione di gravità per poter
garantire il diritto all'istruzione in quanto le 4 ore mi sembrano
ridicole. Inoltre quale normativa stabilisce che all'alunno down
vengano assegnate il massimo delle ore (22 ore).
Grazie
Spetta al gruppo di lavoro ripartire le ore, non al
dirigente.
Egregio signor Santoro sono un'assistente
tecnico di laboratorio, insegno in un istituto professionale faccio 6
ore settimanali quindi part-time a tempo determinato fino a giugno
2007 ho iniziato il 18/09/2006, volevo un'informazione dato che sono
gravida di 6 mesi volevo sapere se mi toccava il diritto alla
maternita' o ci sono dei vincoli particolari.
Certo che le tocca.
Fermo restando il diritto ad usufruire dei
giorni di congedo per assistere un disabile in famiglia e che
può usufruirne ogni qual volta che ne ravvisa la
necessità, il dipendente deve comunicare ad inizio
a.s. al D.S. in linea di massima - senza alcun vincolo - il
calendario delle sue probabili assenze per permettere al D.S. di
organizzare al meglio l'orario di servizio e le
sostituzioni?
No.
Caro Pino, per favore aiutami a chiarire questo
mio dubbio. Sono docente di sostegno alle superiori ed ho un alunno
per il quale si pensa di limitare il percorso a scuola solo
all'obbligo scolastico. E' iscritto al secondo anno di un tecnico
agrario che non prevede qualifica al terzo anno ma solo diploma al
quinto. Per quel che ci ho potuto capire con Berlinguer l'obbligo
scolastico era a 15 anni, con la Moratti sarebbe dovuto arrivare
progressivamente a 18 con almeno qualifica o diploma... Per il
corrente a.s. qual'è l'età? Il ministero ha preso
decisioni in merito? Qual'è la normativa ora
vigente?
Oggi c'è il diritto dovere, non
l'obbligo.
Gent.mo Pino, una neomamma chiede il tuo
prezioso aiuto. Ho ottenuto assegnazione provvisoria
interprovinciale. il primo settembre ho presentato, contestualmente
alla presa di servizio, domanda di riduzione orario per allattamento.
Al momento della assegnazione delle cattedre mi è stata data
d'ufficio una cattedra di 19 ore anziché 18 (con conseguente
riduzione di orario a 14 anziché a 13 ore, servizio in sede e
succursale, ecc...). Potrei rifiutare di svolgere l'ora eccedente o
sono obbligata ad accettare? sulla base di quale
normativa?
Puoi rifiutare, sulla base del CCNL.
Al momento, con 15 ore di servizio, il mio
orario si articola su 5 gg. ma, quasi sicuramente, al rientro
sull'orario di cattedra non avrò giorno libero e
lavorerò 6 giorni su 7 (fortunata...). La riduzione attuale di
orario va calcolata tenendo conto del numero di giorni lavorativi in
cui sono occupata adesso o di quelli in cui sarò presente a
pieno servizio? in pratica dovrei avere una riduzione di 5 o di 6
ore?
Sei.
Gentilissimo professore, avrei urgenza di sapere
se secondo la normativa vigente è possibile che in un liceo
socio-psico-pedagogico siano istituite cattedre della classe A037
(filosofia e storia) in luogo della A036 (filosofia e scienze umane);
tra l'altro in questo tipo di liceo storia è abbinata a
lettere.
E' possibile.
Buongiorno. Oggi ho sostenuto l'esame per
ammissione alla SSIS. L'azienda per cui lavoro che segue il ccnl
metalemeccanico deve retribuirmi l'esame, come se fosse un esame
universitario o non è concesso dal contratto
nazionale?
Non lo so. Io mi occupo di scuola.
Sono un'insegnante neoimmessa in ruolo e
chiedo ancora il suo aiuto: la documentazione di rito include solo
l'autocertificazione (titoli di studio, abilitazioni, godimento dei
diritti politici, stato di famiglia...) ed il certificato di
idoneità sanitaria all'impiego, oppure è necessaria
anche la dichiarazione dei servizi? Da qualche parte ho letto che
tale dichiarazione dei servizi può essere presentata solo al
termine dell'anno di prova, è così?
Le mando un libello.
Gent.mo Prof. Santoro mi potrebbe aiutare a
sapere di quanti giorni ho diritto di ferie all'anno. Io lavoro da 19
anni, quest'anno abbiamo attuato l'orario di 35 ore xciò ci
hanno riferito che avremmo avuto 26 giorni di ferie e giusto
così o manca qualcosa?
Il CCNL non dice questo.
Gent. prof. Santoro, ho un quesito da
sottoporle. Premessa. Gli otto corsi della nostra scuola sono
suddivisi in Percorso verde e Perc. blu, rispettivam. ad indirizzo
tecnologico-scientifico ed indir. linguistico-archeologico (decisione
presa anche in seguito alla riforma Moratti, per ovviare con ore di
laboratorio al taglio delle ore in alcune discipline). In base al
numero e alla distribuzione delle iscrizioni, a giugno in
Collegio docenti (c.d.) si stabilì che due
corsi ('E' ed 'H') seguissero l'indirizzo linguistico, mentre
tutti gli altri quello tecnologico-scientifico, come risulta dal
verbale. Nel primo c.d. di settembre la D.S. ci
comunica di aver modificato (con iniziativa personale) quella
decisione: in particolare il corso 'H' (tradizionalmente ad
indirizzo ling.- archeolog.) diventa tecnolog.-
scientif. (le iscrizioni degli alunni a quel corso sono state
dirottate ad altro corso). Alla richiesta di spiegazioni, la D.S.
risponde che ha agito in base alle competenze (???) dei docenti,
non si sa bene come accertate, soprattutto per i docenti
appena trasferiti. Il mio quesito è il seguente:
1) La D.S. poteva modificare la decisione presa dal
Collegio a giugno?
No.
Se no, che tipo di azione può
risultare più efficace per impugnare tale (arbitraria)
decisione? Dieci docenti (su 57) hanno firmato un documento di
protesta, inviato in copia anche al CSA, alla RSU e alle
OO.SS.
Il TAR è competente nel
merito.
2) Per effetto di questa decisione, tra
i docenti di francese uno perde due ore di cattedra,
mentre un'altra docente risulta favorita dalla decisione della
D.S.: infatti ha un orario completo, grazie al gioco
dell'assegnazione dei docenti alle classi (e quindi ai corsi). Quale
azione può intraprendere il docente che si sente
danneggiato?
Vedi sopra.
3) E le OO.SS. provinciali che cosa
possono/devono fare?
Nulla, in generale nulla.
4) Il Consiglio d'istituto non è stato
messo al corrente della variazione, nemmeno nella prima seduta del
nuovo anno scolastico. Come si può ufficalmente informarlo?
E chi può prendere l'iniziativa? Sono stata un po'
prolissa (mi scusi), ma ci tenevo a spiegarmi
bene.
Indirizzate una lettera al Presidente.
Gentilissimo professor Santoro, sono una docente
di scuola elementare che è stata immessa in ruolo
quest'anno. Avevo bisogno di alcuni chiarimenti sui documenti da
presentare: nella dichiarazione dei servizi pre-ruolo va messo il
servizio nelle scuole legalmente riconosciute senza versamento di
contributi?
No.
Ho fatto tra le altre cose un lavoro stagionale
in Francia per 3 mesi con versamento di contributi.Devo indicarlo
nella dichiarazione dei servizi pre-ruolo?
No.
E il servizio nella scuola per infermieri
professionali va indicato?
Sì.
La mia scuola mi ha fatto il contratto dal quale
risulta che la sottoscritta con provvedimento in data 5/9/06 è
stata individuata destinataria del contratto a tempo indeterminato.
La stessa deve però assumere servizio il 01/09/06. Non
c'è un'incongruenza di date? Come posso assumere servizio
prima che mi facciano il contratto?
E' possibile.
Egregio prof. Santoro, presso il C.T.P. di
Matera sono stati trasferiti due docenti di educazione tecnica, il
dirigente scolastico può utilizzare in orario antimeridiano
uno dei due docenti per l'insegnamento di informatica per gli alunni
della scuola secondaria di primo grado?
No.
Sono vicario da due anni di un istituto
comprensivo della provincia di Roma, nel passato a.s. ho percepito
un'indennità pari a circa 1500 euro, quest'anno il preside
vuole dividere questa cifra fra me ed il secondo collaboratore (che
segue sostanzialmente la scuola elementare). Puo' farlo? In
contrattazione i rappresentanti sindacali possono opporsi? In caso di
una assenza prolungata del DS la responsabilità dell'istituto
cadrebbe su me in quanto vicario o sarebbe divisa tra me ed il
secondo collaboratore?
Spetta alla contrattazione di scuola definire la misura del
compenso.
Salve prof. Santoro. Vorrei risolto un problema
da lei! Sono invalida civile permanente al 67%, con legge 104/92
articolo 3 comma 1, quindi usufruisco anche dell'art. 21 di
codesta legge. Mi trovo in una scuola media a "rischio", la
stessa in cui ho richiesto l'immissione in ruolo
avvenuta lo scorso anno. Senza una mia richiesta, mi
hanno assegnato un laboratorio pomeridiano, dove dovrei
fare il recupero di matematica di scuola media, non tanto agli
alunni della mia classe, ma agli alunni dell'intera scuola. La
preside ha stabilito che i professori dell'ex tempo
prolungato si organizzino in base alle materie da loro svolte;
così io insegnante di matematica sono sola, perchè
l'altro insegnante di matematica farà scacchi, ha
già i suoi alunni e non ne vuole altri. La scuola
è in possesso della mia documentazione inerente alla mia
invalidità permanente più la 104, come mai la
preside non se ne sia curata? L'anno scorso sono stata da supporto
presso un'altra classe piuttosto calma, ma adesso? Posso stare in
cattedra la mattina ed eventualmente fare attribuire questo incarico
ad un altro insegnante "normale"? Posso rifiutarmi di fare
questo laboratorio pomeridiano? L'altro professore di matematica in
base a quale legge può scegliersi gli alunni della sua classe,
lasciando a me i peggiori? In base a queste leggi
(invalidità civile del 67% e legge 104 art 3 comma 1)
posso avere un esonero per il pomeriggio ed, eventualmente, passare
le ore che devo fare, di mattina?
Non può invocare la sua invalidità per non
fare quello che deve, gentile collega.