FAQ/87
Domande e
Risposte sulla RSU
Mi rivolgo a te per cercare di chiarire un
dubbio che affligge tanti colleghi precari che insegnano in due o
più scuole, ho letto tutte le tue risposte in merito ma non
sono riuscito a sciogliere i miei dubbi. Io insegno su una c.o. in
due scuole (9 + 7), mi pongo il problema delle 40 ore di riunioni fra
collegi e consigli. I presidi giocano a rimpiattino (come al
solito!), citandomi il famoso art. 27 com. 3, entrambi i presidi
vorrebbero che io abbia l'esonero o il pagamento per le ore eccedenti
delle riunioni dall'altro preside: l'esonero te lo dà l'altra
scuola, io no!! così mi sento rispondere! oppure: hai
più ore nell'altra scuola e spetta a lei pagarti o esonerarti,
viceversa: hai meno ore nell'altra scuola spetta a lei pagarti o
esonerarti!! e io nel mezzo a sentirmi frustrato e troppo piccolo per
controbattere!! Cosa devo fare? come comportarmi? sentivo dire
che il numero di ore delle riunioni è proporzionale alle ore
di insegnamento e quindi con una semplice proporzione (18: 40=9:x -
18:40=7:x) si potrebbero calcolare le ore di riunioni in una e
nell'altra scuola.... perché tanto so bene che non me le
pagheranno mai!!, ma quale è il riferimento a cui devo
appellarmi per fare accettare ai presidi una tale situazione? Il
contratto di lavoro non mi dà risposte né prende in
considerazione i casi di cattedre su due o più scuole!
Possibile che non ci sia una chiara e precisa regolamentazione per
situazioni che diventano anno per anno sempre più comuni?!
Puoi illuminarmi?, non si tratta di essere sfaticato o di cercare
sempre di evitare le riunioni ma non mi sembra giusto che debba fare
80 ore (e una collega con tre scuole 160!) con lo stesso stipendio di
chi ne fa 40!!! eventualmente qualche collega che è nella
mia stessa condizione ne sa di più e può dirmi qualcosa
in merito?
Vedi l'art. 86 del CCNL, in particolare il secondo comma,
lettera c).
Gentilissimo prof. Santoro vivo un contesto a me
nuovo sono un assistente tecnico di ruolo, laureato e
abilitato in A060 ho accettato (utilizzando art. 58) un
incarico annuale dal CSA su A060 per 4 ore settimanali di
cui un ora di serale e tre al mattino in due scuole diverse. Ora mi
chiedo e le chiedo ma non avrei potuto chiedere il part time nel mio
profilo?
No.
Altro quesito le ferie chematurero' fino al 30
giugno in qualità di docente, potrò utilizzarle nel
profilo di assistente tecnico? Quando rientrerò a luglio e
agosto?
No.
Vede nessuno riesce a darmi risposte certe
perchè, dicono, il contesto è ingarbugliato e
nuovo, la prego mi erudisca sull'argomento, mi aiuti a capire
perchè già il fatto di aver rinunciato al mio
stipendio per il servizio mi angoscia spero di aver investito per il
futuro.
Mah...
Gent.issimo Prof. Santoro, sono un insegnante di
scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di primo grado,
che anche quest'anno svolge pratica sportiva in ore extracurriculari.
Nel progetto presentato al DS ho inserito il tetto massimo di ore che
si possono svolgere cioè 208 ore, che il Ds ha contestato. Mi
domando: c'è una normativa in merito alle ore di gruppo
sportivo che si possono svolgere nell'arco dell'anno scolastico?
Settimanalmente se ne possono fare 6, il calcolo sarebbe semplice,
però il DS la pensa diversamente. Puntualizzo che ogni anno
scolastico cambio DS. In attesa di una sollecita risposta porgo
distinti saluti.
Fino ad un massimo di 6, dice il CCNL. Questo rappresenta un
vincolo per l'insegnante, non per gli studenti.
Gentilissimo Direttore, la ringrazio della
cortese attenzione. Già entrata di ruolo lo scorso anno (A.S.
2005/2006) dalle GP di Teramo per la cl. conc. A043 ho presentato
nella scuola media ove prestavo servizio tutti i documenti di rito,
ivi compreso il certificato di idoneità fisica rilasciato
dalla Asl. Quest’anno (A.S. 2006/2007) sono stata immessa in
ruolo dalla graduatoria del Concorso ordinario per la A051 nella
provincia di CH. Il 1/09/06, dopo aver regolarmente preso servizio
nel Liceo assegnatomi, ho compilato una serie di moduli, tra i quali
uno che citava: “i documenti di rito sono stati presentati
presso..” L’ho riempito affermando di aver consegnato
tutti i documenti di rito presso la segreteria della scuola media ove
avevo prestato servizio l’anno precedente e ho fatto subito
presente ciò all’applicata che era incaricata di far
compilare la modulistica. Ero tranquilla. Per 30 giorni tutto tace.
Sabato 30, dopo le mie 4 h di lezione, tornata a casa, circa alle
13.00 arriva la telefonata dell’applicata sopra citata che mi
chiede di consegnare i documenti di rito. Faccio nuovamente presente
di averli consegnati l’anno precedente poiché già
di ruolo (avevo letto il vademecum di Tassella) e che oltretutto
glielo avevo già detto e scritto sul modulo. Lei ammette che
essendo alla sua prima esperienza lavorativa non sapeva che fare (e
che una collega nella mia stessa situazione li aveva prodotti
nuovamente su sua sollecitazione e che si era dimenticata di me!) e
che non trovava riferimenti normativi a tal proposito, sebbene tutti
a voce le avessero detto che avevo ragione. Dunque ti chiedo
cortesemente: esistono riferimenti normativi precisi che asseriscono
che chi è già di ruolo nella scuola non debba
ripresentare una seconda volta i documenti di rito? In caso contrario
i 30 giorni di tempo per produrli sono tassativi? (l’applicata
dice di no) E a decorrere dalla presa di servizio nella scuola o
alla firma del contratto del C.s.a (che io non ho ancora firmato
perché non ancora pronto)? Avendo assodato che chi ha
già fatto la formazione non debba ripeterla devo comunque
essere affiancata da un tutor?
Non deve riconsegnare i documenti, che la scuola
acquisirà d'ufficio. Deve rifare l'anno di prova, ma non la
formazione.
Salve, sono un docente
di ruolo presso l'Istituto d'Arte di Bagheria (Palermo), desideravo
poter avere dei chiarimenti riguardenti la corretta suddivisione
dell'orario scolastico nelle scuole superiori, in particolare negli
istituti d'arte. La mia cattedra è di 18 ore settimanali e so
che il giorno libero è a discrezione del Dirigente scolastico,
nella scuola dove lavoro viene concesso ma spesso nella suddivisione
delle ore esiste la cattiva abitudine di mettere N. 6 ore di lezione
in un unica giornata che sono molto stancanti..... A volte in altri
giorni vengono intercalate ore libere (buca), quindi un insegnante
entra alle prime ore ed esce alle ultime ore con due o tre ore
libere... Esiste per legge un chiarimento certo sulla suddivisione di
un orario scolastico dell'insegnante? Oppure è tutto a
discrezione del Dirigente scolastico? Considerando che la regione di
appartenenza è la Sicilia ci sono delle leggi differenti per
lo statuto?
Spetta al contratto di scuola regolare questi aspetti della
vita scolastica.
Buongiorno sono un'insegnante di religione nella
scuola media inferiore; gli studenti che non si avvalgono hanno
scelto lo studio non assistito cioè restano in classe e fanno
altro; qual è la mia responsabilità nei loro confronti
se si fanno male mentre sono fuori dall'aula ("posso andare in
bagno? e tornano dopo venti minuti perchè tanto "io non
faccio religione")?
Lei non ha nessuna responsabilità, visto che non si
avvalgono.
Vorrei conoscere il numero massimo di bambini
che può essere iscritto in una classe materna con 2
insegnanti?
28.
Caro prof. Santoro anche nella mia scuola si
deve aspettare Marzo o Aprile per la contrattazione d'istituto. Nel
frattempo il DSGA ha pensato bene di rubacchiare dolcemente dei
consensi al personale amministrativo, chiedendo loro di effettuare
ogni giorno 5 ore e mezza di servizio per poter recuperare un
pomeriggio a settimana le restanti 3 ore, adducendo che non
c'è disponibilita di effettuare straordinario. Tra l'altro il
personale ci tiene a fare straordinario, non fosse altro per
utilizzare le ore a recupero dei prefestivi, in quanto c'è la
pretesa di far utilizzare le ferie a copertura degli stessi. Tutto
ciò è normale?
Sì, tranne che obbligare il personale a chiedere
ferie.
In questo istituto è stato istituito il
corso EDA, se il collaboratore scolastico si assenta per 20 giorni,
chi deve nominare il supplente? La scuola dove presta servizio oppure
il centro territoriale che lo gestisce?
La seconda che hai detto.
Buogiorno, il Direttore Scolastico della scuola
media che frequenta mio figlio non vuole rilasciarci il nulla-osta.
Abbiamo fatto richiesta ad un'altra scuola media dello stesso
territorio, la quale ci ha confermato la possibilità di
accogliere nostro figlio. Può il preside della scuola uscente
negarci questo documento?
Secondo me no.
Quanto è il massimo di ore frontali
giornaliere per un'insegnante di scuola dell'infanzia della provincia
di Roma?
A Roma come nel resto d'Italia non c'è un tetto, a
meno che non lo fissi il contratto di scuola.
Egregio dott. Santoro grazieper il sostegno che
ci dai quotidianamente. Ho bisogno di sapere quali siano i compiti
del c.d. personale educativo, gli "educatori" o
"istitutori" che dir si voglia. Il DS può pretendere
che io svolga le mie ore di sostegno al pomeriggio per aiutare il
ragazzo disabile a fare i compiti? Gli educatori che
fanno?
Non lo può pretendere.
GENTILE PINO SANTORO, SONO UN COLLABORATORE
SCOLASTICO DOPO TANTI ANNI CHE LAVORO NELLA SCUOLA, ATTUALMENTE SONO
IN UNA SCUOLA DELLA PROVINCIA DI NAPOLI. QUELLO CHE STA SUCCEDENDO
QUI E' INVEROSIMILE, TI CHIEDO E' POSSIBILE CHE IL D.S.G.A.
NELL'ORDINE DI SERVIZIO DEI COLLABORATORI SCOLASTICI ATTRIBUISCA AD
UN COLLEGA L'INCARICO DI CORDINATORE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI E
NON RESPONSABILE DEI SERVIZI AUSILIARI COME SUCCEDE IN TANTE SCUOLE
IN ATTESA DELLA SUA RISPOSTA DISTINTI SALUTI.
Sì, è possibile.
Egregio prof. Santoro, Le sottopongo il seguente
quesito: in un contratto part-time (18 h) con prestazione
lavorativa verticale (Giovedì, Venerdì e
Sabato), quanti sono i giorni effettivi di malattia da
considerarsi, qualora il periodo di malattia cominci
il Giovedì di una settimana e termini il Sabato della
settimana successiva?
Basta contare i giorni.
Gentile Professor Santoro, approfitto della sua
compentenza per porre una altro quesito. In una scuola elementare vi
è un alunno che soffre di epilessia che, in caso di attacco
improvviso ha bisogno della somministrazione per via rettale di un
farmaco "salvavita". Chi è competente alla
somministrazione? Il primo che si trova nelle vicinanze? Il
Collaboratotre scolastico? Il Docente? Possono rifiutarsi? E
soprattutto se c'è l'obbligo di intervento trattandosi di
somministrazione di farmaci e quindi non assistenza di base? Il mio
parere è questo: prima di tutto procurarsi l'autorizzazione da
parte dei genitori; in secondo luogo il D.S. dovrebbe individuare
alcune persone (Docenti, assisenti e C.s.) ed incaricarle "per
iscritto" (previa disponibnilità). Aspetto un suo parere
in merito e la ringrazio ancora per la
disponibilità
Sono d'accordo con lei.
Gentile Redazione, vorrei sottoporbi un quesito.
Sono un collaboratore del dirigente scolastico e l'ho sostituito per
22 giorni questa estate mentre era in ferie. L'art. 69 del CCNL 95
recita che spetta l'indennità di funzione superiore al docente
che sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di "impedimento
o assenza". Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
della mia scuola sostiene che le ferie non sono "assenza"
per cui per il suddetto periodo non mi spetterebbe alcun
compenso.
Non sono d'accordo con lui.
Gentile prof. Santoro, le chiedo cortesemente di
dirmi il Suo parere rispetto alla legittimità della richiesta
del mio dirigente di farmi recuperare i dieci minuti dell'intervallo
che, invece di trascorrere in classe, facendo la dovuta sorveglianza,
sono costretta ad impiegare per trasferirmi alla sede staccata del
mio istituto, dove prendo servizio al termine dell'intervallo. Mi si
chiede, infatti di cumulare il recupero di questi minuti
"persi" mettendoli a disposizione per eventuali supplenze.
Le pare legittimo? Nei trasferimenti non sono, forse, in servizio? La
ringrazio della sua risposta anche a nome dei numerosi colleghi del
mio istituto che si trovano in questa situazione.
Io
dirigenti del genere li mando a ca..re. Veda lei se è il
caso.
Gent.mo Prof., io sono attualmente in
aspettativa per destinazione all'estero del coniuge. Vorrei sapere:
che durata ha questo tipo di aspettativa (mio marito lavora qui
stabilmente)?
Dura per tutto il tempo in cui suo marito si trova
all'estero.
Nel caso di una gravidanza potrei mettermi in
maternitá direttamente senza riprendere a
lavorare?
Sì.
Posso svolgere un altro lavoro qui all'estero
finchè rimango in aspettativa?
No.
Gentile Dario Cillo, sono un papa' ed ho dei
gemelli alla scuola Materna hanno tre anni compiuti ad agosto e
quindi sono al primo anno di scuola materna comunale. La mia domanda
e' questa, le maestre quali compiti hanno oltre a quelli didattici
come da programma, es. sono tenute a cambiare la mutandina a un
bambino se questi fa' "pipi addosso"? ad accompagnarli in
bagno? a lavarli il musetto se si sporcano troppo quando
mangiano? a mettergli il bavaglino? e cosi di seguito tutte quelle
cose alle quali le maestre rispondono NON SIAMO TENUTE A FARLO.
Qualcuno non addetto ai lavori dice che devono provvedere i
bidelli, ed ancor di piu' il Direttore ha disposto che in questi
casi le maestre devono telefonare ai genitori i quali devono correre
a scuola in occasioni di pipi' addosso ed altro. Mi chiedo dunque
quali sono le norme che regolano l'attivita' delle maestre e dei
bidelli e quali sono i loro compiti. Le sarei grato se potesse
aiutarmi a risolvere questo dilemma grazie.
Non la so aiutare, visto che le scuole comunali non sono
scuole statali.
La sottoscritta D.S.G.A., pur avendo affrontato
lo studio approfondito di tutta la normativa in oggetto e cercato di
recepire gran parte della giurisprudenza nel frattempo consolidatasi
che, per il sovrapporsi di leggi e pronunciamenti, ne ha determinato
un quadro poco chiaro e di difficile applicazione al personale
docente della scuola, PREMESSO CHE: IL DOCENTE " X" HA
RIVOLTO APPOSITA ISTANZA, DOCUMENTATA E SUFFRAGATA DA
AUTODICHIARAZIONI VARIE, AL FINE DI ESSERE AMMESSO AL BENEFICIO DI
FRAZIONAMENTO ORARIO DEI PERMESSI PER ASSISTENZA A FAMILIARE DISABILE
DI CUI ALLA LEGGE 104/1992 E IN PARTICOLARE ALL' ART. 5.1 DELLA
CIRCOLARE INPDAP N. 34 DEL 10 LUGLIO 2000, CON RIFERIMENTO AGLI ART.
19 E 20 DELLA LEGGE 53/2000. DAL CONTEGGIO EFFETTUATO PER LA
DETERMINAZIONE DELLA MEDIA GIORNALIERA ORARIA (circ. INPS n. 133 del
17 luglio 2000) E' EMERSO CHE LA STESSA E' DA CONSIDERARSI DI 4 ORE E
DI CONSEGUENZA DI 12 ORE MENSILI (18 H SETTIMANALI: 5 GG LAVORATIVI =
3,62 arrotondato per eccesso a 4) sottopone il seguente quesito: al
fine di salvaguardare gli interessi legittimi del docente lavoratore
a fruire delle agevolazioni di cui alle premesse e nel contempo
salvaguardare quelli dell'utenza; al fine di salvaguardare gli
interessi legittimi degli studenti, a cui, secondo la normativa
vigente si deve assicurare oltre ai 200 giorni di lezione anche le
ore di docenza previste annualmente per ogni ambito disciplinare;
vista l' aticipicità del settore scuola; al fine di evitare il
verificarsi di situazione che addurrebbe nocumento all'interesse
legittimo degli alunni, in quanto contrasterebbe con ogni
considerazione di opportunità funzionale e di efficienza
didattica "E' LEGITTIMO APPLICARE L'ISTITUTO GIURIDICO
DELL'ANALOGIA DEL DIRITTO CONCEDENDO AL DOCENTE IN OGGETTO LA
RIDUZIONE DI 3 ORE SETTIMANALI DI INSEGNAMENTO PER UNA SINGOLA
DISCIPLINA E UNA SINGOLA CLASSE PROCEDENDO ALLA SOSTITUZIONE CON
DOCENTE SUPPLENTE TEMPORANEO, COME AVVIENE PER LA RIDUZIONE
DELL'ORARIO EX ART. 10 DELLA LEGGE 1204/71, CHE AL FINE DI EVITARE
CHE IN UNA SINGOLA CLASSE PRESTINO SERVIZIO PIU’ INSEGNANTI
NELL'ARCO SETTIMANALE LA RIDUZIONE PUO' ESSERE EFFETTUATA TOGLIENDO
ALL'INSEGNANTE PREDETTA UNA O PIU’ MATERIE, UNA O PIU' CLASSI
(TELEX MINISTERIALE 22 FEBBRAIO 1985, PROT. N. 278 E SUCCESSIVE
CIRCOLARI E DISPOSIZIONI APPLICATIVE) INVECE DI PROCEDERE ALLA
SOSTITUZIONE CON ORE ECCEDENTI PRESTATE DAI COLLEGHI DI ALTRE
DISCPLINE (che non assicurerebbero lo svolgimento del programma
specifico).
Naturalmente sì.
Gentilissimo Pino, prima di tutto sento il
dovere di farti mille ringraziamenti per i puntuali e preziosissimi
consigli che in questi lunghi anni di mio precariato mi hai dato,
finalmente ho raggiunto il traguardo del mitico ruolo. In questi
giorni sto preparando le domande per richiedere le certificazioni per
la ricostruzione di carriera, per il riscatto del pre-ruolo,
buonauscita, pensione. Ti pongo questa domanda, per gli anni svolti
in scuole legalmente riconosciute si devono richiedere gli stessi
certificati della scuola pubblica? Oppure si deve fare una richiesta
diversa? In caso di richiesta diversa puoi darmi qualche riferimento?
Grazie ancora di tutto.
Ti giro un piccolo vademecum.
Gent.le Prof., sono un insegnante e vorrei
sapere se posso fare domanda per un bando di mobilita' per ricoprire
un posto di 'categoria D' (per laureati) all'Universita'. Le mie
perplessita' sono le seguenti:
1) il facsimile di domanda dell'Universita' richiede che la
mobilita' avvenga nell'ambito delle stesse categoria: ma nella scuola
non ci sono categorie, quindi come faccio a sapere se un insegnante
di ruolo di scuola secondaria é equiparabile a una
"categoria D" della pubblica amm.ne? Esiste da qualche
parte qualche decisione, sentenza, tabella o precedente in merito, da
citare nella mia domanda?
Non l'ho presente.
2) benché di ruolo, non ho ancora fatto
l'anno di prova, in quanto sono sempre stato in congedo straordinario
presso l'Universita' per svolgere un assegno di ricerca: questo
comporta qualche problema?
No.
Prezioso Prof. Santoro, ho da porle un quesito
che mi sta un po’ preoccupando. Una mia collega immessa in
ruolo quest’anno in una provincia diversa da quella in cui
risiede, ha deciso di fruire dei mesi del congedo parentale (ex
astensione facoltativa), rinviando così all’anno
prossimo il periodo di prova. Ha scoperto però che gli effetti
sia giuridici sia economici del superamento dell’anno di prova
si produrranno soltanto dall’anno scolastico successivo.
E’ vero? Questo discorso vale anche per me che, entrata di
ruolo quest’anno sono costretta per complicanze della
gravidanza a interrompere l’attività lavorativa? Anche
nella mio caso gli effetti giuridici ed economici del superamento
dell’anno di prova si produrranno dal prossimo anno scolastico?
E ancora: questo seppure breve periodo di lavoro effettuato nel mese
di settembre potrà rientrare nel computo dei 180 gg necessari
per il superamento del periodo di prova? La ringrazio.
Le mando un libercolo sull'argomento.
Sono un'insegnante di un Istituto Tecnico di
Mestre, nel quale nel recente collegio straordinario richiesto dai
docenti per ridiscutere una delibera precedentemente adottata inerente
la riduzione oraria da 60 a 50 minuti delle 2°, 3° e
4°ore (con recupero da effettuarsi nella copertura delle
supplenze brevi), il dirigente scolastico non ha voluto mettere ai
voti una mozione presentata con la finalità di riportare tali
ore a 60 minuti. Ha pertanto sciolto il collegio e se ne è
andato non senza prima non concedere la parola, dopo un suo
intervento, ad un docente, che la chiedeva per controbattere le sue
argomentazioni. Chiedo: può un dirigente arrogarsi il diritto
di non far votare una mozione presentata dai
docenti?
No.
Può non concedere la parola senza
oltretutto giustificarne il motivo?
No.
Può sciogiere la seduta e andarsene senza
che sia stato messo ai voti quanto richiesto?
No.
Avrebbero potuto in questo caso i docenti
continuarla anche in sua assenza eleggendo un
presidente?
No.
Sono un'insegnante di scuola primaria in
servizio nella provincia di Milano. Quest'anno sono passata di ruolo
con decorrenza giuridica ed economica dal 01.09.06. Fino al 31/08/06
ero assunta con contratto a tempo determinato per supplenza annuale
(l'anno 2005 -06 era il settimo anno di supplenza annuale). Il
01.06.06 ho partorito un bambino e sono stata in astensione
obbligatoria dall'1.06.06 al 31.08.06. Non avendo usufruito delle
ferie (nè in estate in quanto ero in astensione obbligatoria,
nè durante gli altri periodi di sospensione delle
attività didattiche) posso chiederne la
retribuzione?
Sì.
Salve, sono un docente di un Istituto
Professionale per l'Industria e l'Artigianato, sono stato nominato
responsabile della terza area professionalizzante, nel preparare il
progetto mi sono accorto che la disponibilità finanziaria non
permetterà di utilizzare docenti esperti provenienti dal mondo
del lavoro e delle professioni; premesso questo le domando: quante
ore possono essere assegnate a docenti a tempo indeterminato, con
documentate competenze, all'interno di queste attività visto
che sono gli unici che con diverse motivazioni accetterebbero una
retribuzione oraria così bassa (€ 28.41). Ringrazio
anticipatamente per la sua cortesia.
Fino a 6 settimanali.
Gentilissimo dott. Santoro, le scrivo per
conoscere il suo parere sul nostro orario settimanale. Come
saprà l'orario delle insegnanti di scuola materna è di
25 ore e nel nostro caso è distribuito in 5 giorni
perchè l'Istituto ha adottato la "settimana
corta". In nome dell'autonomia è possibile, a giorni
alterni, cominciare alle 10.30 e finire alle 16.30 ed avere in un
giorno, ogni due settimane, un buco di 4 ore, vale a dire 8.30-10.30
e rientro 14.30-16.30? I laboratori devono essere svolti
necessariamente di pomeriggio? Spero di essere stata chiara e attendo
la sua risposta
E' possibile.
Egr. Prof. Santoro sono un docente a tempo
indeterminato, posso godere del permesso per svolgere la funzione di
revisore dei conti?
Sì.
GENTILE PROF. SANTORO SONO UNA PROFESSORESSA
DELLE SUPERIORI, DI RUOLO DA UN ANNO, VORREI SAPERE LA
RETRIBUZIONE NETTA DELL'ORA DI STRAORDINARIO CHE DI TANTO IN TANTO FACCIO
A SCUOLA. GRAZIE.
Sui 25 euro o giù di lì.
Il DS non ha accettato l'orario che prevede tre
docenti in compresenza nella stessa ora sulla stessa classe.
Può farlo?
Sì.
Insegnante T.I. A059, titolare in una scuola ma
con due sedi di servizio. Per assenze dovute a visite mediche,
accertamenti diagnostici etc alla scuola di titolarità basta
il documento giustificativo dell'ASL o del medico che ha effettuato
la prestazione. La seconda sede di servizio (alla quale porto la
documentazione in fotocopia e per conoscenza) dice che se la durata
della visita etc non supera la metà dell'orario di servizio
DEVO chiedere un permesso a recupero e che se voglio prendere tutta
la giornata di malattia DEVO portare ANCHE il certificato del medico
curante. Chi ha ragione? A chi devo rendere conto, alla scuola di
titolarità o all'altra? Quali sono le pezze d'appoggio che
posso portare? Ho letto che esiste una C.M. 301 del 27/06/96 che
tratta tale argomento ma non riesco a recuperarla in rete. Può
aiutarmi a trovarla? Grazie.
Non deve chiedere il permesso orario, visto che l'assenza
rientra tra quelle per malattia, da documentare nei modi previsti dal
CCNL.
Gentile Dr. Santoro, sono un'insegnante di
scuola primaria a tempo indeterminato dal1986/87. Ho visto, pochi
giorni fa, un Dottorato di Ricerca presso l'Università di
Roma3. Le pongo, se posso, due quesiti: né il mio CSA,
né la scuola sanno indicarmi la normativa di riferimento per
fare domanda di congedo. Esiste un modulo che posso scaricare da
qualche parte?
No.
Essendo in possesso dell'abilitazione per
l'insegnamento nella scuola secondaria superiore (Lingua Inglese),
posso chiedere il passaggio di ruolo in questi tre anni, o devo
aspettare la fine del dottorato?
Può.
In caso di risposta affermativa alla domanda
precedente, come farei per l'anno di prova?
Lo sosterrà al suo rientro.
A seguito della sospensione di 1 giorno di
attività scolastica per atti vandalici il dirigente scolastico
ha deciso di recuperare tale giorno dall'anticipo dell'anno
scolastico già deliberato dal Collegio dei docenti. E' una
procedura corretta senza convocare né RSU né il
Consiglio di istituto?
Sul calendario è competente il Consiglio di istituto,
non altri.
Sono un'assistente amministrativa con incarico
annuale (01/9/2006-30/06/2007) in servizio part-time (18 ore
settimanali). Volevo sapere quanti giorni di festività
soppresse mi spettano.
3.
Gent.mo Santoro, il mio dirigente scolastico non
ritiene che io possa avere la aspettativa per il dottorato di ricerca
perché non avendo fatto l’anno di prova
(quest’anno sono entrata di ruolo) non ho conseguito la
conferma in ruolo, a sostegno di ciò cita l’articolo 18
del CCNL 2002/2005 che rimanda all’art. 453 del testo unico
(n° 297 del 1994). Cosa ne pensa lei? E' possibile che io non
abbia diritto all’aspettativa? Quali argomenti normativi
posso utilizzare oltre alla legge 476/1984 la legge 448/2001 e CM
120/2002, già sostenuti a sostegno della mia domanda?
Cosa c'entra, mi scusi, l'art. 453 con il dottorato di
ricerca?
Sul sito della FNADA ho trovato che è il
Consiglio di Circolo che destina e assegna le quote del fondo
d'istituto dal momento che ora tali fondi arrivano indivisi. E'
così? Finora le quote per i vari profili sono state
concordate con la RSU della scuola.
Lasci perdere la FNADA.
Da circa quindici anni faccio parte della
commissione elettorale dell'istituto (assolutamente irregolare visto
che l'O.M. 215 afferma che la commissione elettorale dura in carica
per due anni e può essere rinnovata per altri due anni) e
vengo retribuito con il fondo d'istituto secondo gli accordi fra la
RSU e la dirigenza scolastica; quest'anno, a detta del nuovo
dirigente, sembra che i componenti della commisssione
elettorale non possano essere retribuiti. Desidererei sapere
quale norma regola questa situazione per potere,
eventualmente, replicare alle affermazioni del dirigente. Grazie
anticipatamente per la cortese risposta.
Decide la contrattazione di scuola.
P.S. E' vero che anche i segretari dei consigli
di classe non possono essere remunerati mentre i coordinatori
sì?
Decide la contrattazione di scuola.
Gentile Sig. Santoro, volevo chiederle se
è possibile assegnare una nota disciplinare a due alunni che
pur risultando assenti in classe hanno tentato di disturbare la
lezione chiamando i compagni dalla via adiacente l'edificio
scolastico.
Direi di no.
Carissimo Pino scusami se insisto a chiederti
se Il Dirigente Scolastico, malgrado il parere negativo del collegio
dei docenti e in assenza di criteri, può spostare un alunno da
una classe all'altra motivando il trasferimento con la richiesta dei
genitori? Faccio presente che il coordinatore del consiglio di classe
ha espresso parere negativo per la situazione già complessa
della nuova classe? Spero tantissimo in una tua
risposta.
Secondo me può.
Gentil professor Santoro, sono un'insegnante
immessa in ruolo nella scuola media inferiore, in servizio presso la
scuola media superiore, volevo chiedervi se mi è possibile
fare l'anno di prova presso codesta scuola?
Sì.
Gentile Pino, insegno in una scuola primaria e
dal 26 settembre sono costretta a rimanere a scuola per 20 minuti
oltre l'orario di servizio perchè il bus scolastico, gestito
dal comune, arriva in ritardo a prelevare gli alunni. Il dirigente
della scuola è intervenuta presso il comune senza risultati:
cosa possiamo fare perchè questa questione non ci veda
penalizzate ogni giorno? Potremmo in corso d'anno spostare in avanti
l'orario delle lezioni? o chiedere di recuperare il tempo
"perso" nella giornata di
contemporaneità?
Entrambe le strade possono essere
percorse.
Gent.mo Prof. Santoro, sono un' insegnante di
ruolo nella scuola media, sono al quarto mese di gravidanza,
attualmente in malattia per 16 giorni per cause collegate alla
gravidanza. Il medico mi ha consigliato di non riprendere
l'attività di insegnamento per motivi di salute. Come mi devo
comportare nei confronti della scuola? A quali conseguenze vado
incontro (riduzione stipendio, ...)?
A nessuna conseguenza.
Gent.mo Santoro, avrei bisogno di rintracciare
la normativa inerente l'organizzazione degli insegnamenti nel liceo
classico; intendo dire non solo il n. di ore delle differenti
discipline (5h. italiano, 5 latino, 4 greco, ...) ma anche
la ripartizione delle medesime: es. Ginnasio: A052, 18 h.
(5 it. 5 lat. 4 gr. 2 st. 2 geo.); ...; Liceo: A052, 17 h. (4+4
lat+3+3+3 gre.) + 1. Potrebbe essere negli allegati al DM
1°dicembre 1952? Non riesco a trovarli e non sono neppure sicura
che sia lì.
Quelle vecchie norme non sono più in vigore. Oggi si
satura a 18 ore, con l'unico vincolo di non scindere l'insegnamento
della stessa materia all'interno della stessa
classe.
Gent.mo Prof. Santoro, sono una docente di
scuola media a tempo indeterminato attualmente in maternità .
Vorrei sapere se posso sospendere la facoltativa a partire dal 23
dicembre e riprenderla l'8 gennaio (rispettivamente primo e ultimo
giorno delle vacanze natalizie) oppure se devo riprendere servizio al
fine di non utilizzare la maternità durante questo periodo di
sospensione delle lezioni.
Deve riprendere effettivo servizio.
Vorrei inoltre sapere se, interrompendo la
facoltativa in quel periodo, quei gioni di vacanza natalizia
rientrano lo stesso nel calcolo dei 150 continuativi prima del 30
aprile o interrompono la continuità e annullano la norma per
cui non si riprende servizio sulle classi dopo tale
data.
Interrompono il calcolo.
Caro Pino, so che, con l'autorizzazione del DS,
è possibile esercitare la libera professione ed insegnare.
Sono di ruolo nella scuola superiore e mi trovo nella condizione di
poter fare delle lezioni per un centro di formazione professionale
pubblico ed altri enti anche privati. Al momento non posso esercitare
la libera professione in quanto non ho partita IVA nè vorrei
riaprirla. E' comunque per me possibile fare lezioni remunerate
magari con contratti di collaborazione che prevedano semplicemente la
ritenuta d'acconto?
Sì, previa preventiva
autorizzazione.
Gentile Prof. Santoro, vorrei i riferimenti
normativi circa i diritti e i doveri del docente di sostegno. In
particolare Le chiedo: in caso di assenza del docente curricolare,
quando è compresente il docente di sostegno, la scuola
è tenuta comunque a predisporre le sostituzioni durante tali
ore?
Sì.
In caso di assenza dell'alunno diversamente
abile il docente di sostegno è tenuto a sostituire eventuali
colleghi assenti in altre classi?
Sì.
Gent. Dott. Cillo, sono una mamma membro
Genitore del Consiglio d'Istituto. Dopo sei anni di appartenenza al
Consiglio quest'anno ci siamo ritrovati con una Preside che, agendo
con leggerezza e superficialità, ha creato una situazione di
grave disagio per una classe del plesso Elementare; dopo ripetuti
incontri e scontri con Genitori, Sindaco, Preside, Docenti e
Consiglio d'Istituto nell'ultima seduta del Consiglio il Presidente
ed un Genitore membro hanno rassegnato le dimissioni (per altro
puramente formali visto che a Novembre ci sarà il rinnovo
delle cariche). Ora ci troviamo in una situazione a dir poco anomala:
il Presidente, d'accordo con noi Genitori membri, non ha firmato i
verbali degli ultimi due Consigli perché ci hanno trovato in
totale disaccordo con la Preside e perché riportano fatti e
delibere che non sono stati nè discussi nè votati; il
numero legale dei Genitori membri è venuto a mancare e nella
lista dei non eletti figura un solo nominativo. Domande: cosa succede
ora al Consiglio d'Istituto? E' ancora operativo? Le decisioni prese
nelle ultime due sedute, sono valide e applicabili oppure no visto
che manca l'approvazione del Presidente? Cosa succede se, nella
presentazione delle candidature per il rinnovo delle cariche, non si
raggiunge il numero di genitori richiesto (8)? Ci sarà lo
stesso un Consiglio o si continua a tentare finché non si
raggiunge il numero di candidature necessario? Un altro chiarimento:
pochi giorni fa la Preside ha affisso in una bacheca pubblica un
estratto del verbale della penultima riunione del Consiglio
contenente ben dieci omissis (????) ma tale estratto non è
firmato nè dal Segretario nè dal Presidente! Lo poteva
fare?
Veda la CM 215/91 per il rinnovo del Consiglio. Per tutto il
resto servirebbe l'intervento di un commissario.
Caro Prof. Santoro, su che base si ha la
distinzione, a proposito dei progetti di istituto, fra ore frontali
(di insegnamento) e non frontali? Le ore nelle quali io faccio
counselling agli studenti, insegnado loro come procurasi informazioni
relativamente alla scelta post-diploma, o in cui insegno loro a
compilare un curriculum in vista di stage lavorativi, o li seguo
spiegando loro come procedere alle preiscrizioni universitarie sono
da considerarsi ore frontali o no?
Secondo me sì.
Gent.mo Prof. Santoro, sono docente di Liceo
Scientifico incaricato di Funzione Strumentale relativamente
all'orientmento in Uscita. Svolgo la funzione - da anni - all'interno
di un progetto d'Istituto e di solito il mio impegno va ben oltre le
100 ore annue. Visto che le situazioni, per quanto riguarda
l'entità del servizio prestato, sono molto difformi
quest'anno, in sede di presentazione del progetto, ho formalizzato il
mio impegno in 75 ore (provocatoriamente). Mi è stato detto
che le RSU si sono opposte a tale dichiarazione e che l'impegno
della F.S. non poteva essere inferiore a 118 h/anno (cifra risultante
dalla divisione del compenso F.S. per la retribuzione oraria dei
docenti). La cosa ha fondamento?
Naturalmente no, visto che si tratta di un compenso
forfettario.
Gentilissimo Prof. Santoro, sono docente di
ruolo da cinque anni di ed. musicale nella scuola media. Dal
1982 inoltre, sono docente di pianoforte e teoria presso una
associazione privata di Milano che organizza corsi di musica per
adulti dalle 20.00 alle 23.00 per un numero di sei ore a settimana
ripartite in due serate. Quest'anno l'associazione mi chiede di
firmare un contratto a progetto. Dunque le chiedo: esiste
incompatibilità tra il ruolo docente nella scuola media e la
firma di questo contratto?
No.
Devo chiedere autorizzazione scritta al Preside
o è sufficiente quella verbale.
Serve la richiesta scritta.
Gentile sig. Santoro, le chiedo se è
obbligatorio partecipare ai corsi di formazione deliberati dal
Collegio dei docenti e se chi non partecipa è tenuto a portare
la giustificazione. Mi spiego meglio in sede di C.D. il Dirigente
scolastico propone un corso di formazione per gestire i progetti POF.
Il C.D. lo approva e quando viene indetto il corso il D.S. esige la presenza
di tutti i docenti. Se non ho intenzione di frequentarlo cosa
succede.
E' passibile di sanzione disciplinare.
Egr. Prof. Santoro, potrebbe dirmi se, in
riferimento ad una "Contrattazione di Istituto" che si
svolge alla presenza di Dirigente, DSGA, RSU, e rapresentatze Snals e
Uil, ed ha nell'Ordine del Giorno problematiche di primaria
importanza inerenti al personale ATA in organico all'Istituto, si
debba OBBLIGATORIAMENTE adempirere alla stesura di un
Verbale?
No.
Egregio Prof., un dipendente riconosciuto ai
sensi legge 104/92 con una invalidità superiore ai 2/3 ha
diritto ai 3 giorni mensili di permesso?
Se è in condizioni di gravità
sì.
Egregio Prof. Santoro un docente entrato di
ruolo quest'anno, l'anno prossimo fa la ricostruzione di carriera
dopo passato l'anno di prova ovviamnete se il docente ha 11 anni di
pre ruolo nello stato va nella 3^ fascia stipendiale ma prende pure
gli arretrati per gli anni nei quali era precario, ma se fosse stato
di ruolo avrebbe preso uno stipendio maggiore nelle fasce di
competenze e non ovviamente nella prima fascia stipendiale? In
pratica già al 3^ anno di precariato il docente in questione
avrebbe preso lo stipendio con il primo scatto di anzianità?
Se si prendono gli arretrati qual'è la norma che lo prevede e
nel caso positivo il docente prenderebbe migliaia di euro di
arretrati?
Prende gli arretrati, claro che
sì.
Gentile Pino Santoro, vorrei cortesemente sapere
se un docente di ruolo al terzo anno di servizio può ottenere
l'anno sabbatico. O deve aspettare di avere 10 anni di servizio?
Può darmi qualche riferimento normativo?
Secondo me può.
Egregio Prof. Santoro, Le scrivo in merito al
problema che vado ad esporle relativo alla prossima ricorrenza del 2
novembre, premetto che sono originario della Calabria e lavoro in
Veneto: il lunedì 30/10 è il mio giorno libero, per il
mertedì ho intenzione di chiedere un giorno di ferie, il
mercoledì ricorre la festività e per giovedì,
venerdì e sabato voglio prendere dei giorni di
malattia.
Ma come, sa in anticipo che si ammalerà? E magari
conosce già in anticipo il giorno della sua
morte?
Alcuni colleghi sostengono che non si possa
legare la malattia alle ferie, ho chiesto alla segreteria della
scuola ma non mi hanno saputo dire nulla di preciso, mi rivolgo
quindi a lei per capire se è corretto o se vado incontro a dei
problemi ed eventualmente quali possono essere.
La galera, a questo va incontro.
Gent.mo Sr Santoro, sono una docente di lingua
in una scuola superiore con sperimentazione linguistica e quindi
ho un'ora di compresenza alla settimana con il docente di
conversazione in tutte le classi. Il preside ci ha comunicato in
collegio che non avendo disponibilità sufficiente di docenti
per le supplenze in caso di necessità utilizzerà la
compresenza anche con un ordine di servizio. Il quesito
é: come va fatto l'ordine di servizio? il registro che si
usa quotidianamente per coprire le ore di supplenze dove vengono
predisposte i nominativi dei docenti assenti e i docenti impegnati
nella supplenza sottoscritto dal resposabile delegatodal preside puo'
essere considerato un ordine di servizio?
Certo.
Se uno si rifiuta cosa
succede?
Rischia da 3 a 5 anni, senza
condizionale.
Egregio prof. Santoro, sono docente part time (8
ore) in una scuola media. Ho appena iniziato a frequentare la siss e
quindi ho quasi tutti i pomeriggi impegnati dalle lezioni. Il preside
ha fissato il collegio docenti in un pomeriggio proprio in un giorno
in cui dovrei frequentare la siss e tra l'altro non avrei neanche
lezione a scuola. Sono obbligata a partecipare al collegio docenti
pur avendo un part time, o posso chiedere al preside il permesso di
assentarmi? (tra l'altro le 150 di permesso sono richiedibili solo
dall'anno solare 2007).
Chieda. Se è fortunata, forse ottiene quello che
desidera.