FAQ/88
Domande e
Risposte sulla RSU
Egregio dott. Santoro, premesso che il mio
quesito non riguarda la mobilità, le invio questa mail nella
speranza che mi possa dare cortesemente una indicazione utile al caso
(anche un altro indirizzo mail cui segnalare la questione). Vorrei
sapere se le ferie non godute durante il periodo estivo sono
recuperabili. Mi spiego: non ho fatto domanda di ferie in quanto in
astensione obbligatoria avendo partorito in data 28 giugno
2006.
Sì, ne frisce durante i periodi di sospensione delle
attività didattiche.
Desidero sapere quando inizia e quando finisce
la responsabilità della scuola nei confronti dei propri
allievi e se la famiglia può autorizzare anche per iscritto la
scuola (elementare) a lasciare andare a casa i propri figli da soli o
accompagnati da un fratello minorenne.
Può, ma non libera la scuola dalla
responsabilità.
Nella nostra Istituzione abbiamo deciso di
dividere gli incarichi specifici, esiste però un problema,
l'assistente amministrativa del CTP può usufruirne. Noi
abbiamo tre incarichi specifici per la scuola media (ass. amm.) ma
nessuno per il CTP a noi accorpato. Aspetto un chiarimento in merito.
Grazie
Certo che può.
Egregio Professore, vorrei sapere se un DSGA con
contratto a tempo indeterminato ha diritto alla liquidazione
dell'Indennità di Amministrazione dopo essere stato assente ai
sensi dell'art. 42 comma 5 del decreto legislativo 26/03/2001 nr. 151
nei seguenti periodi: dal 28/08/2006 al 08/09/2006; dal 11/09/2006 al
22/09/2006; dal 25/09/2006 al 27/09/2006; dal 02/10/2006 al
14/10/2006.
Sì.
Caro Pino, dato che le tue informazioni mi sono
state preziose in passato (grazie!), mi rivolgo a te per cercare di
chiarirmi le idee circa la compatibilità o
incompatibilità fra il fare l'insegnante a tempo pieno (di
ruolo alle scuole superiori) e l'essere tra i soci fondatori e
amministratori di un'associazione onlus, come mi accingo a fare. So
che non è possibile avere incarichi in società a fini
di lucro (a questo proposito, mi chiedevo se diventarne semplice
socio rientrerebbe nell'"avere incarichi"). So anche che
non si può avere altro lavoro dipendente e che non si possono
esercitare attività commerciali e industriali, ma non mi
è chiaro se essere amministratore di un'associazione onlus
(immagino con forma di collaborazione coordinata e continuativa) e
magari tenere dei corsi per questa, da questa retribuiti
(collaborazione a progetto), possa appunto essere considerato
esercitare attività "commerciale". Secondo la mia
interpretazione no, ma vorrei la tua opinione in
merito.
L'unica deroga prevista dalla legge riguarda le
società cooperative. Altrimenti scatta
l'incompatibilità.
Sono un insegnante di Trattamento Testi con
cattedra orario dall'anno scol. 2004/005, composta da 7 ore al corso
serale per studenti lavoratori (sezione staccata a Seravezza-LU)
dell'Istituto Professionale "G. Marconi di Viareggio, dal
Lunedì al Venerdì, più 11 ore a
disposizione presso un'altra scuola nelle ore diurne. Al corso
serale per studenti lavoratori comprendente due classi, terza e
quinta OGA., sono stata designata anche come responsabile
del corso serale per il terzo anno consecutivo. Da qui
nasce una mia richiesta di informazioni su personale ATA. Porto a
conoscenza che nel mio primo anno del corso serale, è stato
assegnata una persona con mansioni ausiliarie per tutto l'anno
scolastico, il secondo anno 2005/06 è stata assegnata una
persona con mansioni ausiliarie per sole tre ore, cioè, ci
garantiva l'apertura della scuola e la pulizia delle aule dalle ore
18,30 alle ore 20,30 e la chiusura della scuola
veniva effettuata da me tutte le sere che c'era
lezione. In questo anno scolastico 2006/07 ci è stata
assegnata un ausiliaria par-time con orario che ci garantisce
la sua prestazione di ausiliaria per due ore, dalle ore
16,30 alle ore18,30 quando inizia il serale. Mi domando com'è
possibile che si riduca così il personale in una scuola con
ore di lezione che vanno dalle ore 18.30 alle ore 23,45, e che quando
gli studenti entrano a scuola non c'è personale se non solo
gli insegnanti della lezione e che se un insegnante arriva in
ritardo o non arriva affatto nessuno riesce gestire la
situazione? Non c'è una normativa o legge che ci permette di
avere del personale senza gravare gli insegnanti di un ruolo che
a loro non compete? Non so se sono riuscita a spiegare il problema
che mi assilla, e mi rivolgo con cortesia a Lei Santoro perchè
La ritengo una persona molto informata nell'ambiente della scuola. La
ringrazio.
Rifiutatevi di fare i bidelli. E' l'unico
modo.
Gent. mo Prof.re, da titolare su lingua inglese
presso un istituto, ma utilizzata su sostegno in un altro, ci si
può candidare rsu e funzioni strumentali?
Sì.
Non sono cariche che dovrebbero dare garanzie di
continuità?
Non è detto.
Vorrei informazioni circa le modalità ed
i tempi previsti per la presentazione delle liste di candidati al
consiglio d'istituto per la componente genitori nella scuola
secondaria di I grado. La segreteria della scuola di interesse presso
la quale mi sono rivolta finge di non saperne nulla per prendere
tempo, il dirigente scolastico è introvabile, la mia
sarà sicuramente una lista scomoda! Certa in un vostro
positivo riscontro grazie ancora per l'aiuto.
Trova sul ns. sito la OM 215/91.
Salve sono una custode di scuola elementare da
sei anni passata allo stato avrei bisogno di una delucidazione non
riesco a trovare un contratto nazionale o regionale dei custodi
scusate ma è possibile che in cambio dell'all'oggio di
custodia il dirigente possa chiedermi di fare tutto ciò che
vuole?
No, visto che deve applicare il CCNL della
scuola.
E' possibile sapere come è il regolamento
riguardo agli antifurti?
Non esiste, che io sappia.
Il nostro circolo ha due scuole elementari ed
una materna il nostro dirigente ci chiede di dare alla polizia
municipale (con la quale sono collegati gli antifurti) il nostro
numero di cellulare per essere rintracciati in qualsiasi momento ed
intervenire oppure ci vorrebbe fornire di cellulari di servizio...
dobbiamo accettare?
Sì.
... se si si tratta di reperibilità e
quindi compensata adeguatamente? ci hanno fatto un'offerta di
€ 250 lorde annue
Ottimo.
Gentile edscuola, vi scrivo per chiedere quanto
sia il compenso previsto dal contratto per un'ora di lezione oltre a
quelle di cattedra (corsi di recupero, ore oltre la diciottesima,
ecc.). Avrei anche bisogno di conoscere cosa indicano alcuni codici
del cedolino (cioè quali voci extra indicano). Ad esempio Cod.
806/4AA e 806/4AB. Potete indicarmelo voi oppure potete dirmi a chi
posso girare la domanda?
Le ore eccedenti vengono liquidate secondo le
modalità previste dall'art. 70 del CCNL
4/8/1995.
Gent.mo Prof. Santoro, sono una docente di
scuola media a tempo indeterminato attualmente in maternità.
Vorrei sapere se posso sospendere la facoltativa a partire dal 23
dicembre e riprenderla l'8 gennaio (rispettivamente primo e ultimo
giorno delle vacanze natalizie) oppure se devo riprendere servizio al
fine di non utilizzare la maternità durante questo periodo di
sospensione delle lezioni.
Deve riprendere servizio.
Vorrei inoltre sapere se, interrompendo la
facoltativa in quel periodo, quei giorni di vacanza natalizia
rientrano lo stesso nel calcolo dei 150 continuativi prima del 30
aprile o interrompono la continuità e annullano la norma per
cui non si riprende servizio sulle classi dopo tale
data.
No, non rientrano.
Ciao sono passata di ruolo su A060 a settembre
2005 in una provincia x e per motivi di salute non ho potuto fare
l'anno di prova, cosa che sto facendo quest'anno nella mia provincia
di residenza (dove ho ottenuto assegnazione provvisoria per
ricongiundimento al marito e figli), ciò che chiedo è:
avendo avuto l'assegnazione provvisoria sul sostegno (AD01) l'anno di
prova (180 giorni) mi viene considerato lo
stesso?
Sì.
Gent.mo Prof. Santoro, sono in aspettativa per
dottorato di ricerca con la conservazione del trattamento economico,
previdenziale e di quiescienza in esssere all'inizio del corso, ai
sensi della Legge 28.12.2001 n. 448 art 2, 1° comma. Ora sto
concludendo il mio terzo ed ultimo anno di corso. La tesi
dovrà essere consegnata entro il 15 marzo 2007, e la
discussione avverrà un mese dopo, all'incirca. Ora la
segreteria dell'ufficio del dottorato dell'università mi ha
detto che il III ed ultimo anno di corso, dal loro punto di vista,
finisce il 31 dicembre 2006 anche se la data dell'esame è
successiva, e che pertanto io debbo riprendere servizio il 1 gennaio
2007. Per questo il mio preside è incerto, e, per evitare
rischi vuole interrompere l'aspettativa. Tuttavia la circolare
ministeriale 120 del 4.11.2002 recita: "la richiesta di congedo
non è commisurata a mesi o ad un anno, ma all'intera durata
del dottorato". Dal mio punto di vista osservo che un dottorato
si conclude con l'esame finale, che richiede la stesura della tesi e
la preparazione della discussione, e non con il semplice termine
delle lezioni. Ed inoltre nello stesso art. 2, 1° comma della
legge 448 del 28.12.2001, quando si fa riferimento all'obbligo del
dipendente di non cessare il rapporto di lavoro, il termine previsto
è quello di "due anni successivi il conseguimento del
dottorato". Lei che cosa ne pensa?
Che ha ragione l'università.
Gentile dott. Santoro sono un insegnante di
scuola primaria in ruolo dallo scorso anno. La mia domanda è
la seguente: ho la possibilità di aprire un asilo nido o
attività simili nonostante la mia professione semplicemente
facendo domanda all'esercizio della libera professione al mio
dirigente?
No.
Egr. Dott. Santoro, si vuole sapere se al
Collaboratore Vicario che sostituitsce il Dirigente Scolastico in
ferie compete l'indennità di funzioni
superiori.
Sì.
Caro prof. Santoro seguo con molto interesse le
risposte che Lei dà ai molti quesiti che le vengono posti, ed
anche io per la seconda volta le porgo una domanda. Premetto che sono
un assistente amministrativo di un Istituto Comprensivo e che
attualmente svolgo la funzione di Direttore S.G.A. in sostituzione
del titolare della mia stessa scuola assente per gravissimi motivi di
salute. Mi trovo ad operare nella scuola con pochi collaboratori
scolastici e con alcuni che usufruiscono della legge 104 personale.
Inoltre nella scuola secondaria di 1° grado si effettua il tempo
prolungato e 2 collaboratori scolastici effettuano per due giorni
alla settimana il rientro pomeridiano svolgendo le 36 ore di servizio
settimanali su cinque giorni. Nei giorni in cui effettuano i
rientri essi fanno 9 ore di servizio curriculare con mezz'ora di
pausa e mi hanno chiesto di fare nello stesso tempo un'ora di
straordinario ciascuno, cioè 10 ore giornaliere, per sopperire
alla carenza di personale e poter effettuare le normali pulizie delle
aule. Io asserisco che non è possibile farlo così come
stabilito dal CCNL mentre uno dei terminali associativi di un
sindacato sostiene di si. Spero che Lei possa darmi una risposta
in tal senso. Ringraziandolo anticipatamente Le porgo Distinti
Saluti.
Ha ragione lei.
Gent.mo Prof. Santoro, vorrei sottoporre alla
Sua cortese attenzione due quesiti: nella scuola dell'infanzia dove
presto servizio c'è la pessima abitudine di alcuni genitori di
lasciare i loro figli oltre l'orario scolastico, ragion per cui noi
insegnanti siamo costrette a rimanere a scuola finchè l'ultimo
bambino va a casa. Ovviamente a nulla servono i continui solleciti di
noi insegnanti, stufe di dover proseguire la permanenza a scuola
oltre l'orario di servizio (anche noi abbiamo una famiglia). Le
chiedo: nella contrattazione RSU è possibile trovare una
soluzione a questo annoso problema? Ad esempio, incentivando i
collaboratori scolastici presenti a farsi carico dei bambini rimasti,
oppure sommare il "tempo eccedente" e stabilire un
recupero o altro per noi insegnanti?
Sì.
Si avvicina il rinnovo delle RSU e noi
insegnanti vorremmo recarci alle riunioni sindacali, ma abbiamo il
seguente problema: orario di servizio primo turno 8,00-13,00, orario
di servizio secondo turno 12,00- 16,00. Se è un diritto
partecipare alle assemblee sindacali, come è possibile recarci
tutte contemporaneamente?
Non è possibile.
In alcune scuole dell'infanzia, quando viene
indetta una riunione sindacale, il dirigente autorizza la chiusura
all'ora stabilita dall'assemblea, es. dalle ore
11,00.
Sbaglia.
Nella scuola dell'infanzia dove presto servizio,
solitamente la collega del primo turno si reca all'assemblea e
quella del secondo turno resta a scuola o viceversa a seconda
dell'accordo con la collega di sezione, ma le sembra giusto? Esiste
una modalità da portare in contrattazione per risolvere questo
problema? E' legale il divieto del Dirigente di negare il diritto di
partecipare all'assemblea sindacale ad alcune colleghe per assicurare
il servizio?
Siete tutte tenute a partecipare all'assemblea
pomeridiana.
Buongiorno, mi può precisare quale limite
temporale s'intende per assenza breve, per cui si ricorre alla
sostituzione del D.S.G.A. dal parte dell'Assistente
Amministrativo?
Non è precisato.
Si può frammentare fra più
Assistenti amministrativi la sostituzione per assenza breve del
D.S.G.A.?
No.
Caro Pino, ti chiedo scusa se abuso della tua
pazienza e competenza, ma vorrei sottoporti un quesito che mi
assilla, innanzitutto come mamma, ma anche come insegnante.
Situazione: nel nostro comune esiste un servizio di scuolabus per gli
alunni delle scuole da quella dell'infanzia alla secondaria di I
grado. Recentemente l'amministrazione ha informato le famiglie che
gli alunni potranno essere "depositati" alla loro fermata
solo in presenza di un genitore o responsabile adulto, e questo per
le numerose e recenti sentenze in materia, le quali attribuiscono la
responsabilita' del minore, in caso di assenza del genitore,
all'autista dello scuolabus (il famoso "abbandono di
minore") anche dopo la discesa dal mezzo. L'unica eccezione e'
ammessa solo per i ragazzi della secondaria, dietro liberatoria del
genitore. Abbiamo fatto richiesta all'amministrazione se non era
possibile estendere questa liberatoria anche alle ultime classi della
primaria, ma la risposta e' stata negativa. Abbiamo osservato, pero',
che la primaria del nostro comune consente ai genitori, sempre per
gli alunni delle ultime classi, di firmare una liberatoria alla
scuola per permettere ai bambini di rientrare a casa a piedi, e
abbiamo rilevato che questo ci sembrava contraddittorio. Ci e' stato
risposto che la contraddizione e' nella legge stessa, che
stabilirebbe che la scuola, nel momento in cui l'alunno varca il
cancello, non e' piu' responsabile, indipendentemente dalla presenza
o meno di un adulto che lo preleva, mentre lo e' l'autista. Ora io mi
chiedo: possibile che la normativa faccia "due pesi e due
misure"? Se la scuola fa uscire mio figlio dall'istituto senza
la mia presenza e senza la mia autorizzazione, non e' responsabile
tanto quanto l'autista? Se una liberatoria esime la scuola da ogni
responsabilita', non dovrebbe essere lo stesso per l'autista? Ha
senso che io genitore possa fare una dichiarazione con la quale
autorizzo mia figlia ad uscire da scuola da sola, percorrere mezzo
paese, attraversare una strada statale, ma non possa farne una per
consentirle di scendere dallo scuolabus, percorrere 100 metri senza
attraversamento di strada ed entrare nel cancello di casa
nostra??
Le liberatorie non liberano, per cui ognuno si adatta alla
bell'e meglio.
Vorrei saper se esiste una circolare
ministeriale o un parere vincolante dell'Aran per essere candidato
RSU. Grazie.
Dubito si interessino del suo caso.
Gentilissimo dott. Santoro non sapendo a chi
chiedere mi permetto di rivolgerle un quesito: il pof va elaborato
annualmente? Sul sito del ministero si dice: "L' elaborazione
annuale dei piani dell'offerta formativa è oggi l'occasione
per le istituzioni didattiche di dotarsi di percorsi formativi
individualizzati..." e si fa riferimento al d.l n. 59 del 19
febbraio 2004. C' è una legge che afferma che è
obbligatorio rinnovarlo annualmente?
No.
Come collegio possiamo predisporre un pof di
durata quinquennale?
Sì.
Gentilissimo prof. Santoro, sono un'insegnante
di sostegno immessa in ruolo dal settembre del 2005 nella scuola
media. Mi sono state assegnate due classi: una terza in cui sto
seguendo un'alunna (sempre presente), e una prima, in cui
l'alunno, dall'inizio dell'anno è venuto solo per 2 ore (una
settimana fa e poi di nuovo assente) e che usufruisce di 18
ore (suddivise tra me e una collega con nomina annuale dall'USP). A
seguito di trasferimento di un alunno diversamente abile, con 18 ore
di sostegno e affidato a due docenti titolari nella scuola media in
cui ho chiesto, ed ottenuto,l'assegnazione provvisoria, mi trovo in
situazione di soprannumerarietà per 9 ore (poichè altre
9 ore erano state affidate alla collega con nomina annuale e quindi
soprannumeraria anche lei). Le chiedo: potrò restare nella
stessa scuola, e con quali compiti? Oppure l'USP potrà
mandarmi altrove, come dice il mio Dirigente? Siccome il DS
dovrà scegliere quale alunno togliermi, è legale che mi
tolga l'alunna che sto seguendo dall'inizio delle attività
didattiche iniziate l'11settembre e quindi da più di un mese,
e affidarla ad una delle colleghe titolari della scuola, rimasta
senza alunno? Oppure posso invocare la continuità didattica,
visto che l'altro alunno affidatomi non è mai venuto, se si
eccettuano le 2 ore della settimana scorsa? Ho bisogno che mi citi i
riferimenti normativi. La saluto e ringrazio infinitamente per
l'aiuto che potrà offrirmi.
Non si sposta personale di ruolo dopo il ventesimo giorno
dall'inizio delle lezioni, per cui rimarrà a disposizione
nella scuola di assegnazione.
Il dirigente scolastico può percepire dei
compensi da parte della scuola di cui è dirigente per
attività di consulenza su progetti finanziati da fondi diversi
dal FIS o rientra tutto nella onnicomprensività del
trattamento economico?
Rientra nella onnicomprensività.
Sono una docente a tempo indeterminato, so che
normalmente in questo periodo si deve produrre la domanda per
ottenere le 150 ore per permesso studio, poichè la mia scuola
é sempre in ritardo nel comunicarci le circolari, come potrei
essere informata tempestivamente per non perdere tale
diritto?
Presenti la domanda.
Caro Santoro, sono un insegnante precario che
lavora a 200 km da casa e nella mia scuola sono stato nominato, senza
volerlo, segretario di un consiglio di classe. Il problema nasce dal
fatto che ai coordinatori e segretari sono stati assegnate diverse
attività da svolgersi in orario pomeridiano (finendo spesso
dopo le 19:00 il che per me significa tornare a casa dopo le 21:00).
Ti chiedo se posso rifiutarmi di accettare questo incarico di
segretario.
No.
Caro Pino Santoro innanzitutto buona sera. Le
espongo brevemente la mia storia, certa di un suo valido supporto.
Sono una insegnante di scuola elementare a tempo indeterminato che a
seguito di domanda di assegnazione provvisoria presta servizio in un
CTP-Scuola carceraria. Il problema nasce dal fatto che oggi il
Dirigente/Coordinatore ha emesso un ordine di servizio (foglio A4 con
gli orari dei docenti con data e firma ma senza alcun protocollo) che
prevede il mio orario di servizio sia presso la sede carceraria
(corsi di alfabetizzazione per stranieri L2) che presso il CTP (corsi
serali di alfabetizzazione per stranieri L2), a seguito di contatti
vie brevi intercorsi con il Provveditorato agli studi, sembrerebbe
che l'unica dotazione organica prevista, e di conseguenza il posto
conferitomi in assegnazione provvisoria, sia il posto riservato agli
insegnanti dei ruoli speciali (insegnanti in possesso del diploma
conseguito con corsi svolti in collaborazione con il Ministero di
Grazia e Giustizia). Il mio problema è sapere se posso
presentare RIMOSTRANZA ai sensi dell'art. 17 del D.P.R. 3/57 e quali
motivazioni da addurre per l'individuazione del supposto
illeggittimo. Inoltre vorrei sapere se l'ordine di servizio venisse
reiterato a chi dovrei rivolgere il quesito? Al Provveditorato o al
altri organi?
Non penso che lei possa far valere nessuna buona ragione per
non adempiere all'ordine di servizio.
Egr. Prof. Santoro, sono docente a tempo
indeterminato, riconosciuta dalla Commissione Medica per
l'accertamento sanitario delle monorazioni civili "persona
portatrice di handicap con grado di invalidità superiore ai
2/3 e/o minorazioni iscritte alla 1^ , 2^ e 3^, categoria della
Tabella A annessa alla legge 648/50, ai sensi della legge
104/1992". Posso godere dei tre giorni di permesso mensili,
così come ne usufruiscono i parenti delle persone con
handicap?
Se manca la situazione di gravità
no.
Nel mese di Luglio 2006 sono passato di ruolo a
Siena, con invalidità civile del 48% e con legge 104/92 in
quanto portatore di handicap superiore ai 2/3.
Secondo lei il 48% è superiore ai due
terzi?
Il 29 settembre 2006 a visita di controllo da
48% mi hanno riconosciuto il 35%. Il mio ruolo è in
discussione?
No.
Il 48% mi è stato ridato per ben 2 volte
da agosto 2003 ed ero a tutti gli effetti invalido quando sono
passato di ruolo, che colpa ho in questa situazione? Un diritto
acquisito si può perdere?
Ma no, chi glielo ha detto?!
Gentile professore, nella mia scuola media si
verificano alcuni episodi che mi sembrano strani e vorrei il suo
parere. La commissione orario è formata da 3 insegnanti (SM, e
2 di tecnica) che durante le prime di 3 settimane di lezione, non
entrano mai in classe ma si fanno sostituire dai colleghi, oltre a
questo percepiscono un pagamento. E' prassi
normale?
Direi di no.
Ci sono sezioni a tempo prolungato quindi si
pratica l'RCP (3 insegnanti sulla stessa ora x 3 moduli (ore di 50
minuti) a gruppetti di alunni alternati x materia: L1, SM, L2) per il
primo mese gli insegnanti non sono impegnati in queste
attività quindi hanno rispettivamente 2, 4 e 6 ore libere alla
settimana. Siccome io insegno L3 e non sono coinvolta
nell'attività RCP, sin dal primo giorno di scuola lavoro per
21 moduli in classe con 7 classi. Inoltre ogni insegnante, sempre per
il recupero dei 10 minuti del modulo di 50 m., è a
disposizione della scuola per altri 14 moduli annuali (ore blu) per
le supplenze. E' giusto che, mentre i miei colleghi hanno
settimanalmente tutte quelle ore libere, io debba anche fare
supplenze fino a raggiungere 22 o 23 moduli
settimanali?
Direi di no.
Chiedo cortesemente delucidazioni in merito
all'autorizzazione all'esercizio della libera professione. Sono un
insegnante di scuola superiore insegno un laboratorio di architettura
in un liceo d'arte, ho chiesto l'autorizzazione al preside per
l'esercizio alla libera professione di architetto, mi ha chiesto
oltre all'iscrizione all'albo degli architetti, anche l'iscrizione
all'albo professinale degli insegnanti medi, a me risulta che
l'iscrizione è obbligatoria solo per i docenti non di ruolo
abilitati (Regio decreto 2480 del 9.12.26) è cosi', oppure mi
devo iscrivere e comunque l'autorizzazione alla libera professione
implica obbligatoriamente l'iscrizione?
Ha ragione lei. Purtroppo, dal tenere delle richieste, ho la
chiara percezione che il suo dirigente sia un
imbecille.
Egregio Prof. Santoro, vorrei sapere per quali
motivi un docente, precario o di ruolo, può essere licenziato.
Grazie.
Per esempio se risulta assente ingiustificato per più
di 15 giorni...
Vorrei avere, se possibile, soluzione ad un mio
problema. Il mio dirigente scolastico vuole che portiamo i bambini
della nostra scuola primaria, durante l'intervallo pomeridiano, in un
vicino parco pubblico, aperto e senza servizi igienici, sostenendo
altresì che non esiste un numero legale nel rapporto
insegnanti alunni nelle uscite, e che nel caso accada qualcosa la
responsabilità è sua. Io non credo a tutto questo, ma
le mie colleghe temono sue ritorsioni se rifiutano. Avete un
argomento legale che mi dia ragione? Ho provato a discuterne, ma
ricevo in cambio solo urlacci...
Non spetta al dirigente la programmazione
dell'attività didattica.
La scuola è obbligata al pagamento di una
visita fiscale di un dipendente all'asl a cui si è fatta
richiesta.
No.
Desidero sapere se il docente che presta
collaborazione in altra scuola statale, ai sensi dell'art. 32 ccnl
2002-05 (collaborazioni plurime), possa essere retribuito con il
fondo di istituto di quest'ultima.
Sì.
Desidererei sapere se un docente che gode dei
benefici della L. 104 art. 33 può effettuare ore eccedenti per
la sostituzione dei colleghi assenti.
Ma certo.
Desidero sapere se esiste il famoso giorno per
visita specialistica, non in una struttura pubblica, ma dal dentista,
dall'oculista, dal ginecologo ecc e perchè non andare nel
giorno libero?
Esistono le assenze per malattia.
Desidero sapere cosa si allega al momento della
richiesta del docente. Nella mia scuola il preside faceva presentare
assieme alla domanda una richiesta del medico curante e in seguito
l'effettiva visita specialistica effettuata: pero' ora una docente si
rifiuta di presentare qualsiasi cosa, ma solo la domanda dove
chiede il giorno di visita specialistica. E' la prassi giusta? La
docente dice che è lei che decide se andare dallo specialista,
e non il suo medico, ma non vuole 1 giorno di malattia perchè
c'è la visita fiscale.
E allora chieda un giorno per motivi personali, che
può autocertificare.
Salve sono una insegnante di scuola primaria,
quest'anno ho svolto le funzioni di rappresentante di lista alle
ultime elezioni politiche. Ho richiesto i giorni di riposo - due - e
il dirigente scolastico ha disposto che il recupero avvenisse durante
i giorni di chiusura della mia scuola per festività. Secondo
me non era possibile, vero?
Vero.
Gent.mo Dr. Santoro mi rivolgo a lei sperando di
avere una risposta al mio quesito. Nel mio circolo didattico sono
stati presentati diversi progetti tra cui uno di recupero (presentato
dalla collega del modulo di 3^), in orario aggiuntivo, a favore di 3
alunni per 150 ore complessive. La mia domanda è questa:
può il collegio far passare un progetto del
genere?
Mi pare una stupidaggine.
Con un costo elevatissimo 4.560,00 € che
coinvolga solamente 3 alunni? Non sarebbe meglio trovare altre
soluzioni?
Sì.
Per tali progetti è stabilito un numero
minimo di alunni? ( alcuni anni fa si parlava di 15 alunni), visto
che anche altri alunni avrebbero bisogno di tale
intervento?
Lo decide autonomamente la scuola.
Vorrei sapere se i tre giorni di permessi
retribuiti per lutto (art 15 CCNL 2002-2005) debbono essere
consecutivi o se ne può fruire in modo discontinuo e se
così, in quale lasso di tempo è possibile
fruirne.
Il contratto non prevede che debbano essere fruiti in unica
soluzione.
L'art. 17 della legge-quadro sul volontariato
(266/91) prevede che "i lavoratori che facciano parte di
organizzazioni iscritte nei registri di cui all'art. 6, per poter
espletare attività di volontariato, hanno diritto di usufruire
delle forme di flessibilità di orario di lavoro o delle
turnazioni previste previste dai contratti o dagli accordi
collettivi, compatibilmente con l'organizzazione aziendale". In
relazione alla suddetta legge è stato modificato l'art. 3
della legge 93/1983 (Legge-quadro sul pubblico impiego), con la
precisazione: "Gli accordi sindacali disciplinano i criteri per
consentire ai lavoratori che prestino nell'ambito del comune di
abituale dimora la loro opera volontaria e gratuita in favore di
organizzazioni di volontariato riconosciute idonee dalla normativa in
materia, di usufruire di particolari forme di flessibilità
degli orari di lavoro o di turnazioni, compatibilmente con
l'organizzazione della amministrazione di appartenenza". Infine,
il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento
del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), art. 7,
comma 3, dice "Le amministrazioni pubbliche individuano criteri
certi di priorità nell'impiego flessibile del personale,
purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del
lavoro, a favore dei dipendenti in situazione di svantaggio
personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in
attività di volontariato ai sensi della Legge 11 agosto 1991,
n. 266". A questo punto Le chiedo: può un Dirigente
Scolastico escludere tassativamente dalla contrattazione di istituto
le esigenze di insegnanti che facciano parte di organizzazioni di
volontariato, con l'affermazione che "per gli insegnanti non
può essere prevista questa forma di flessibilità, in
quanto il contratto scuola la prevede per gli ATA, ma non
espressamente per i docenti"?
E' un fesso, non c'è alcun dubbio che è un
fesso.
E possono le RSU essere d'accordo con
lui?
Sono dei fessi, non c'è alcun dubbio che sono dei
fessi.
Nel caso specifico, l'insegnante sono io, che mi
sono vista rifiutare la richiesta del sabato come "giorno
libero" settimanale, motivata da documentate esigenze
organizzative della Associazione di volontariato di cui faccio parte.
Comunque, al di là del mio problema personale, quello che mi
chiedo (e Le chiedo) è: può una contrattazione
d'Istituto ignorare e scavalcare una serie di
leggi?
Purtroppo sì (vedi "tutor" morattiano).
PS. Quanto al sabato libero, sono d'accordo con il suo
DS.
Si è verificato il caso di una classe di
una scuola primaria in cui non si è eletto nessun
rappresentante dei genitori per mancanza di disponibilità tra
gli stessi. Chiedo di sapere che cosa dispone la normativa in tali
casi.
Nulla.
Salve sono un insegnante chiamata al ruolo nel
settembre del 2004 in questi 2 anni ho usufruito del congedo
parentale in quanto ho una bambina alla quale è stata
riconosciuta la legge 104 e lo stato di gravità ora la domanda
che le pongo è questa: esiste una legge che mi consenta di
sostenere anno di prova lavorando in ufficio sempre per la scuola
oppure è possibile rinviare ulteriormente l'anno di prova
senza perdere questa grande occasione lavorativa ma soprattutto
tutelando mia figlia.
Può rinviare l'anno di prova.
Gentile edscuola, vorrei sapere se il primo
Collaboratore del Preside (Vicario) con esonero totale, istituto
superiore, può avere un giorno libero.
Certo che sì.
Gentile Redazione, gradirei sapere se c'è
incompatibilità tra la carica di RSU e quella di collaboratore
del Preside.
No.
Gentile sig. Santoro. Sono un DS incaricato. La
scorsa estate ho dato disposizione telefonica (ero in ferie) alla
segreteria perchè mandasse un cuscino di fiori ai funerali
dell'ex Preside della mia scuola a nome di tutto l'istituto. La
scuola era presente in forma ufficiale (Labaro, ex alunni, un nutrito
gruppo di docenti) e mi è sembrato giusto sottolineare il
ricordo della ex dirigente con un omaggio floreale. Le DSGA allora in
carica mi ha dato il beneplacito per i fondi. Ora il dsga neo
subentrato alla precedente si rifiuta di pagare la fattura. Io
(poichè la somma è esigua) non ho difficoltà a
pagare di tasca mia. Ma vorrei sapere se è corretto che il
dsga si rifiuti di saldare un conto in sospeso benchè io sia
disponibilissima ad assumermi completamente per scritto la
responsabilità della spesa.
Non è corretto.
Inoltre, per i DSGA esistono altre remunerazioni
oltre le 100 ore di strordinario e l'eventuale percentuale sui
progetti?
No.
E' possibile per un docente di scuola primaria
effettuare una sostituzione di un docente di scuola
media?
No.
Può un docente di sostegno scuola media
effettuare sostituzioni alla scuola elementare?
No.
Chi le scrive è un impiegato del Circolo
Didattico Statale "S. Satta" di Monastir Provincia di
Cagliari. Il nostro circolo funziona su due Comuni sia per la
scuola primaria che per la scuola materna. La scuola
materna funziona con 5 sezioni nel comune di Ussana e con 4 nel
comune di Monastir, con un organico in ciascun comune per
far funzionare le sezione dalle ore 8,00 alle ore 16,00. Nel
comune di Monastir il 01 ottobre è cominciato il servizio
mensa pertanto le lezioni si svolgono con l'orario prima indicato.
Nel comune di Ussana per motivi non noti l'ente locale non ha neanche
bandito l'appalto per erogare il servizio mensa, pertanto i docenti
di tale caseggiato svolgono il loro orario di servizio dalle ore
08,00 alle ore 13,00 in compresenza. Il quesito è il
seguente: In caso di assenza per qualsiasi motivo o ragione di un
docente nelle scuole materne di Monastir, è leggittimo lo
spostamento di un docente del comune di Ussana in quanto è
presente il doppio organico, e se nessuno dei
colleghi è assente svolge il suo orario in
compresenza?
Certo.
Egr. Prof. Santoro gradirei sapere se a una
insegnante nell'anno di prova può essere attribuita una
funzione strumentale.
Sì.
Vorrei inoltre sapere se il Dirigente Scolastico
può, dopo la presentazione e l'attribuzione di 1 area a 2
funzioni strumentali, definire lui i compiti di
ognuna.
No.
Stimato direttore, le scrivo per porle un
quesito circa la fruibilità delle ore per diritto allo studio.
Sono in possesso di una laurea in Pedagogia e due anni fa mi sono
iscritta alla laurea specialistica in psicologia. Poiché mi
sono stati attribuiti degli esami a debito, io ho sostenuto tutti gli
esami possibili (fino a 80 crediti) per ogni anno, adesso mi
rimangono il tirocinio, il seminario laureandi e al tesi, per cui ho
dovuto iscrivermi (per il terzo anno, che non esiste e che non si
chiama primo fuori corso). La domanda è questa: posso
richiedere le 150 ore per un terzo anno, anche se la durata legale
è di due?
No.
Gentile Signor Santoro, vorrei sapere se la
normativa permette che un insegnante che usufruisce dell'esonero di
150 ore per diritto allo studio possa svolgere attività
scolastiche (progetti, corsi terza area professionalizzante, ore
eccedenti di insegnamento etc...) che esulino dal normale orario di
servizio. Se possibile, vorrei anche dei riferimenti normativi
precisi.
Sì, può.
Sono un'insegnante di ruolo con cattedra su due
scuole. Vorrei sapere se le ore per spostarsi da una scuola all'altra
sono da considerarsi ore di buco.
No.
Inoltre esiste una normativa sulla formulazione
dell'orario del docente con il numero massimo di ore buco e di ultime
ore?
No.
GENTILE DOTT. SANTORO, SONO UN'INSEGNANTE DI
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO. RICOPRO QUESTA RUOLO A SEGUITO DI UN
PASSAGGIO DALLA SCUOLA PRIMARIA. AL 31 AGOSTO 2006 HO CONCLUSO L'ANNO
DI PROVA (CON VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE ECC..) OTTENENDO LA
CONFERMA IN RUOLO. A SETTEMBRE 2006 HO INOLTRATO LE PRATICHE PER LA
RICOSTRUZIONE. LA SEGRETRIA DELLA SCUOLA IN CUI SONO TITOLARE MI HA
DETTO CHE MI VERRA' RICONOSCIUTO IL SERVIZIO PRESTATO ALLA SCUOLA
PRIMARIA SECONDO LE SEGUENTI MODALITA': PER INTERO I PRIMI QUATTRO
ANNI E PER I RIMANENTI 2/3. CIO' VALE SIA A FINI ECONOMICI SIA
GIURIDICI?
Sì.
Gentilissimo prof. Santoro, un docente in
periodo di prova può essere candidato RSU nell'istituto dove
ha l'assegnazione provvisoria?
No.
Salve, gradirei chiarimenti sul
"potere/autorità" del collaboratore del preside. I
fatti: il collegio ha votato per la riduzione d'orario a 50 minuti,
tutte le ore della mattinata, da sei e da sette, dando
disponibilità di recupero di tre ore. Nel mio orario ho
indicato il recupero nelle giornate in cui ho un'ora di buco. Mi
capita che il sabato inizio alla seconda ora e termino alla sesta,
con buco alla quarta. Il giorno precedente, ieri, la collaboratrice
M'IMPONE di entrare in servizio alla prima ora, per coprire una
classe scoperta. Io ho espresso le mie rimostranze, ribadendo che
avevo dato la disponibilità alla quarta ora, che il mio orario
iniziava alla seconda ora, ma lei mi ha obbligata a firmare e
dichiarare: non accetto, dicendomi poi che il preside avrebbe potuto
tenerne conto. CHIEDO: ha la collaboratrice potere assoluto sulla mia
giornata, chiedendomi incondizionatamente di allungarla di un'ora?
quali conseguenze per me che ho dichiarato di non accettare? Come
difendersi dagli "abusi di potere?"
Non spetta a lei indicare il recupero, ma alla
scuola.
Una docente a tempo indeterminato ha chiesto 30
gg di malattia ed ha ricevuto la visita del medico fiscale che le ha
convalidato i giorni. Noi nel frattempo abbiamo proceduto a regolare
convocazione .Ora dopo una settimana la docente vuole rientrare a
scuola. Lo può fare?
No, a meno che non si tratti di una guarigione
miracolosa.
Egr. prof. Santoro vorrei cortesemente sapere
cosa fare o a chi inoltrare eventuale ricorso quando gli incarichi
delle funzioni strumentali non vengono attribuite tenendo conto delle
indicazioni previste dalla vigente normativa. Mi spiego meglio. Nella
mia scuola sono state deliberate sei aree e ogni area doveva essere
attribuita a due docenti, contestualmente non sono stati però
deliberati i compiti di ognuna di esse. Messo a conoscenza il
Dirigente e il Collegio, dopo la presentazione delle domande e prima
della assegnazione, dell'illegalità della procedura, si
è ugualmente proceduto all'attribuzione.
Spetta al collegio stabilire criteri e modalità di
attribuzione.
Gradirei inoltre sapere se ad un docente di anno
di prova può essere attribuita una funzione
strumentale.
Sì.
GENTILE DOTT. SANTORO, SONO UN'INSEGNANTE DI
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO. RICOPRO QUESTA RUOLO A SEGUITO DI UN
PASSAGGIO DALLA SCUOLA PRIMARIA. AL 31 AGOSTO 2006 HO CONCLUSO L'ANNO
DI PROVA (CON VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE ECC..) OTTENENDO LA
CONFERMA IN RUOLO. A SETTEMBRE 2006 HO INOLTRATO LE PRATICHE PER LA
RICOSTRUZIONE. LA SEGRETRIA DELLA SCUOLA IN CUI SONO TITOLARE MI HA
DETTO CHE MI VERRA' RICONOSCIUTO IL SERVIZIO PRESTATO ALLA SCUOLA
PRIMARIA SECONDO LE SEGUENTI MODALITA': PER INTERO I PRIMI QUATTRO
ANNI E PER I RIMANENTI 2/3. CIO' VALE SIA A FINI ECONOMICI SIA
GIURIDICI?
Sì.
INOLTRE NON CAPISCO COME SI CONCILIA QUESTA
DISPOSIZIONE CON IL CONTENUTO DEL TESTO UNICO (297/94) ALL'ART
487.
485, legga il 485.