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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/94
Domande e Risposte sulla RSU

E' lecito che il consiglio di un istituto professionale che il ministero individui come sede di esame per lo svolgimento degli esami per i privatisti (dirigenti di comunità), deliberi che l'intero ammontare della somma risultante dalle cosiddette "tasse di esame" (che poi, in realtà, dovrebbero solo essere contributi di laboratorio per quei corsisti che devono sostenere prove di laboratorio) venga del tutto divisa: al 50% per compensare i docenti impegnati nella sessione di esame preliminare in aggiunta al compenso ministeriale, al 50% per compensare il personale ata per il lavoro in più che detti esami comportano? Tale divisione della somma (per altro risultante molto cospicua) viene giustificata col fatto che "essendo contributi di privatisti sono "contributi di privati e quindi non obbligati", pertanto il C.d'I. può finalizzarli come vuole. Chiedo: se sono contributi di laboratorio, o comunque tasse di esame non devono obbligatoriamente essere utilizzate per il funzionamento della scuola e non a compensare il personale, in una scuola poi dove mancano molte cose utili alla didattica?

Si tratta di una vera bestemmia, secondo me.

Salve, scrivo per mia madre, è un insegnante di francese di ruolo, da pochi mesi si è messa in pensione ma parlando con delle sue colleghe è venuta a sapere che lei potrebbe rientrare di nuovo nella scuola e andarsene in pensione anche fra 2 anni perchè proprio allora raggiungeva il massimo di insegnamento e così riusciva a prendere qualcosina in più, e tra l'altro lei potrebbe usufruire della legge 104 in quanto ho una sorella con dei problemi... che già usufruiva prima di andare in pensione.. La domanda quindi è questa può rientrare e mettersi in pensione fra 2 anni e se si dove e a quale legge posso fare riferimento.

Chieda la riammissione in servizio, entro il 10 gennaio.

Se alla riunione regolarmente convocata dal dirigente 5 gg prima non si presentano tutte le persone elette, ovvero si presenta una sola parte sindacale è corretto proseguire una trattativa, se questa prevede decisioni urgenti?

Sì.

Sono una docente di liceo. Sono membro del Cd’I e, avendo partecipato ai lavori del’organo collegiale so che nell’a.s. 2005/6 non è stato approvato nessun emendamento al regolamento di Istituto ma all’albo della scuola risulta esposto un regolamento che non corrisponde a quello approvato e consegnato agli alunni già negli anni precedenti. Come si può intervenire per fare chiarezza?

Chiedendo lumi al dirigente.

Nel regolamento in bacheca è anche prevista una sanzione relativa al superamento del 20% delle assenze annue che prevede la collocazione dell’alunno nel livello più basso della banda di oscillazione del credito. E’ legittimo?

Sì.

Può il Collegio dei docenti deliberare in merito?

Sì.

Come si impugna una delibera del Collegio?

Al TAR.

Siamo un gruppo di docenti di educazione fisica, in servizio in diversi licei della città. In riferimento agli arretrati spettanti dal 01 gennaio 2003 al 30 settembre 2006, per l'adeguamento della base di calcolo delle ore eccedenti l'orario d'obbligo, ogni ufficio di segreteria ha fatto calcoli diversi. Vorremmo avere la tabella per poter capire come fare il calcolo. Sicuramente qualcuno sbaglia!!

Non c'è dubbio. Le tabelle stipendiali sono allegate al CCNL.

Egregio prof. Santoro, durante una riunione il mio dirigente ha affermato che in sede di consiglio di classe un giudizio disciplinare può essere modificato, perchè si tratta di pure proposte, dagli altri insegnanti. Siamo tutti sconvolti e volevo sapere se esiste veramente una legge simile ed evenmtualmente qual è. La ringrazio a nome dei coordinatori della mia scuola.

Sconvolti? Ma se da quando mondo è mondo le valutazioni sono appannaggio dell'equipe pedagogica!

Egregio prof. Santoro, le chiedo chiarimenti su un quesito riguardante la malattie e le ferie del personale ATA nella scuola. Io so che un dipendente in malattia non può andare in ferie senza aver ripreso almeno un giorno di servizio, è così?

No.

Altrimenti può indicarmi dove trovare la normativa?

Nel CCNL.

Sono una docente scuole medie superiori di ruolo dovendo recarmi fuori regione per un visita medica specialistica come devono essere richiesti il giorno precedene alla visita e il relativo ritorno?

Come permessi per motivi personali.

Sono una docente di scuola media a tempo indeterminato. Dovendo recarmi presso una struttura pubblica per una prestazione specialistica (cure odontoiatriche), usufruisco di un giorno di congedo per malattia. Se in quel giorno è prevista una riunione collegiale pomeridiana sono obbligata comunque a rientrare nel pomeriggio?

No.

Gentile Prof. Santoro, un docente con contratto a tempo indeterminato, in distacco sindacale, che ha l'opportunità di usufruire di un contratto di consulenza con la RAI in qualità di esperto in didattica della propria disciplina, deve chiedere l'autorizzazione per lo svolgimento di tale incarico alproprio dirigente scolastico o al segretario generale dell'organizzazione sindacale presso la quale è distaccato?

No, non è necessario.

E quali sono le norme alle quali riferirsi?

Art. 53 del d. l.vo 165/2001.

Gentile Sig. Santoro, esiste una norma che regola l'assegnazione del numero dei collaboratori scolastici ai vari plessi? L'assegnazione del numero è a sola "discrezione" del D.S., oppure può essere materia di contrattazione d'istituto?

L'assegnazione è materia di contrattazione di istituto.

Gentile Direttore vorrei porle il seguente quesito. Un genitore mi ha richiesto la fotocopia di una verifica scritta, corretta e valutata. Sono obbligato a consegnarla?

Lei personalmente no, ma la scuola sì.

La valutazione non costituisce un dato sensibile dell'insegnante?

Spero lo dica per scherzo.

Caro Pino, dopo averti tediato per anni, ti comunico che sono diventata RSU. Ti pongo un quesito: un'assistente amministrativa della mia scuola ha avuto l'incarico annuale dal CSA ad anno iniziato mentre era già in servizio su chiamata del dirigente; pertanto si è assentata dal lavoro per andare alle convocazioni. Il DSGA dice che non le compete nessuna retribuzione, mentre l'impiegata sostiene che negli anni passati in altre scuole è stata regolarmente pagata, però non ricorda in base a quale normativa. In effetti  anch'io quand'ero supplente prima del duemila non percepivo retribuzione, può esserci, però, qualche provvedimento successivo che non riesco a trovare che avvalori la tesi dell'impiegata?

Purtroppo no.

Gentile prof Santoro, vorrei sapere se ad un'insegnante di scuola elementare distaccato dall'insegnamento che svolge mansioni di segreteria gli può essere assegnato un incarco specifico (ex funzione aggiuntiva per assistenti amministrativi).

Sì.

Se può svolgere attività aggiuntive di segreteria con relativo compenso dal fondo d'istituto, e se lo può fare, con quale fondo deve essere pagata: fondo docenti o ATA?

Con la quota ATA, secondo me.

Egregio Signor Santoro sono un insegnante che ha acquisito il diritto alla Pensione. Ho chiesto ed ottenuto di avere il Part Time dal lavoro e dalla pensione (riduzione del orario di lavoro a 9 ore settimanali + metà pensione). La mia scelta è stata determinata dalla paura che le nuove norme preannunciate dal governo potessero penalizzare i miei diritti pensionistici, Io ho scelto un part time verticale (lavoro 3 giorni alla settimana). Nello scorso anno io ero impegnato sia nei corsi di Approfondimento (sono in un Istituto professionale!) sia nei corsi di recupero nelle mie classi. Questo anno il preside mi ha comunicato che io non potrò svolgere nessuna attività aggiuntiva (né i corsi di recupero, ne le ore di approfondimento che mi venivano pagate con i fondi di Istituto!). Io ho letto che in effetti esiste un divieto in tale senso per il Part time ma vale anche nel caso di un Part time con pensione?

Sì-

Inoltre io leggevo che erano incompatibile le attività aggiuntive continuative mentre i corsi che io svolgevo sono saltuari e si svolgono soltanto a richiesta.. La prego di darmi conferma se io sono escluso da qualsiasi attività aggiuntiva comunque svolta oppure se esistono delle eccezioni e quali.

Attività aggiuntive a carattere continuativo. Lo dice il CCNL.

Salve sono assistente ammnintrativo di scuola media statale, chiedo: se un docente è assente per malattiva fino al 22.12.2006 e si riassenta dall'8.1.2007 (giorno di ripresa delle lezioni), le vacanze di natale dal 23.12.2006 al 7.1.2007 come vengono considerate?

Come servizio.

Gentilissimo professor Santoro, sono un insegnante elementare e ho due quesiti da porLe: dopo il terzo anno, e fino all'ottavo, si ha diritto a cinque giorni di congedo per malattia del proprio figlio. Sono retribuiti? Si devono giustificare? Sempre a proposito del congedo per maternità, i mesi di assenza retribuita al 30%, non fruiti nei tre anni, possono essere spesi fino all'ottovo anno?

Le mando una scheda.

Gentil dott. Santoro, sono stata immessa in ruolo a novembre con decorrenza giuridica 1.09.06 ma economica 1.09.07. La presa di servizio corrisponde a quale delle due?

Alla seconda.

Le chiedo questo per via della presentazione dei documenti di rito: so di avere 30 giorni dalla presa di servizio (appunto!) per presentarli. Nella mia segreteria mi dicono che li devo presentare l'anno prossimo alla scuola definitiva.

E' così.

Non ci capisco più nulla.

Davvero?

Gentile Dottor Santoro avrei necessità di una sua consulenza. Il nostro Consiglio di Circolo è composto da 8 docenti, 8 genitori e 2 Ata, qualche giorno fa 6 docenti si sono dimessi a causa di forti contrasti con la componente genitori e per la surroga di questi c'è solo un docente nella lista dei non eletti che non accetterà comunque l'incarico. Mi chiedo cosa può succedere? Può un Consiglio monco funzionare ugualmente? Cosa dice in merito la normativa? Su questi aspetti siamo tutti molto ignoranti. La ringrazio se mi vorra dare qualche delucidazione in merito, nell'attesa le auguro un Buon Natale ed un felice nuovo anno.

Veda l'OM 215/91.

Carissimo Pino, in data 19/12/2006 dopo aver parlato con il vice-preside della necessità di assentarmi in data 22/12/06 e dopo aver consegnato relativa domanda in segreteria, sempre in data 19/12/06, e premettendo che nei giorni successivi il sottoscritto ha effettuato regolari lezioni fino al 21/12/06, premesso quanto sopra, la mia domanda è la seguente: puo' la presidenza rifiutare la mia domanda avvisandomi il 22/12/06 tramite telegramma adducendo motivi di servizio?

Mi pare una prassi inconsueta.

Sono un coll. Scol. a T.D. (dal 01/09 al 31/08) in servizio presso il CTP di Scalea al secondo anno scolastico consecutivo. Nell’anno precedente ho avuto vari incarichi tra questi quello inerente alla reperibilità in caso di attivazione dell’allarme collegato con il comando dei Carabinieri del posto. Le motivazioni erano le seguenti: unico collaboratore in servizio al CTP con mansioni di chiusura dell’edificio e residente a 11 Km dal posto rispetto agli altri colleghi residenti in località molto più distanti. Diversamente in questo A.S. mi sono state tolte le chiavi e date a un altro collaboratore (ignorando la continuità) sempre del CTP, ma con incarico al 30/06 e sembra che la reperibilità dell’allarme sia destinata a una collaboratrice della S.M.S. residente a circa 25 Km dalla Sede, tutto questo non per favorire altri ma per danneggiare il sottoscritto in quanto sono stato (aimè) promotore di iniziative di carattere sindacale. Chiedo a Voi esiste una regolamentazione sulle reperibilità in questione? O coloro che gestiscono i soldi dello Stato possono fare e disfare come meglio credono senza che nessuno li possa regolamentare??? Grazie anticipate. P.S. Non ditemi di chiedere delucidazioni alle RSU perché se mi trovo in questa situazione è proprio grazie al loro timore nei confronti del dirigente a prendere posizioni a favore del personale ATA tra l’altro una RSU è il DSGA dell’Istituto.

L'attribuzione degli incarichi è materia di contrattazione di scuola, per cui alle RSU di istituto deve per forza rivolgersi.

Buongiorno, se possibile gradirei sapere se un Dirigente scolastico può dare due giorni liberi all'unica docente che si dichiara disponibile a fare due pomeriggi. Grazie

No.

Carissimo Prof. Santoro, il dubbio in questione riguarda il compenso da attribuire ad ogni funzione strumentale nel caso anomalo in cui il D.S per dimenticanza non abbia informato il Collegio della possibilità di attivare più funzioni strumentali (invece che le solite 4), disponendo di un finanziamento pari alle "vecchie" 6 quote di euro 1.549,48 ciascuna. Questo accade da circa quattro anni con un accumulo di euro 12.000 mai utilizzato. La RSU della scuola, nonostante abbia sempre firmato il contratto negli anni passati (recante la dicitura: si dispone di 6 quote ma si utilizzeranno solo 4 quote di 1.549,48..) si è accorta solo adesso della gravità di questa eccedenza e sostiene che bisogna sanare il tutto distribuendo alle passate funzioni strumentali la somma in più. Secondo te, si può fare una volta che i contratti nei quattro anni trascorsi sono stati regolarmente firmati?

No.

Se la risposta è no, potremmo ora attivare un consistente numero di funzioni strumentali oppure cos'altro?

Questa potrebbe essere una soluzione.

La stessa cosa è capitata per la quota di incarico aggiuntivo dell'ormai unico e solo assistente amministrativo. Gli toccherebbe prendere le cinque quote che ogni anno arrivano?

Cosa c'entrano le quote con la misura del compenso che spetta alla contrattazione di scuola definire?

Grazie per lo spazio, sei un valido aiuto per chi legge la tua rubrica. Auguri di buon Natale e prospero 2007.

Auguri.

La RSU della scuola dove lavoro ha decurtato, di sua iniziativa e in maniera diversa (a chi il 60% in meno e a chi lo 0% in meno) allo scopo di farle rientrare nel budget previsto, le ore per le attività aggiuntive retribuite con FIS, deliberate dal collegio educatori. E' lecito tutto ciò?

No.

Possono la RSU e i delegati sindacali nel contratto d'istituto concordare con il Dirigente Scolastico l'assegnazione di una F.S. alla quale il Collegio Docenti aveva respinto il Progetto?

No.

I fatti: a giugno il CD delibera le aree d'interesse per procedere in settembre, dopo la presentazione delle richieste di assegnazione da parte dei docenti, alla nomina dei responsabili delle Funzioni Strumentali. Su un'area d'interesse è presentata una sola domanda di partecipazione, pertanto viene assegnata al docente che ne aveva fatto richiesta. Il progetto presentato dal docente titolare della F.S. in questione però è respinto, in sede deliberativa, dal Collegio Docenti. In sede di contratto d'istituto la motivazione per l'assegnazione è che comunque il CD aveva prima votato in maniera favorevole alla nomina del docente. In altri istituti scolastici mi risulta che si è proceduto in maniera opposta, cioè non assegnandola perchè il progetto presentato era stato respinto dal CD. Come si configura in termini normativi siffatta situazione?

La contrattazione di scuola non ha titolo ad indicare modalità e criteri di individuazione delle funzioni strumentali.

Gentile dott Santoro, ho maturato da quest'anno i diritti per la pensione, tuttavia non intendo presentare domanda di pensionamento (scadenza 10/01/2007) in quanto sto per affrontare il concorso riservato per presidi incaricati. Non ho intenzione di tornare ad insegnare, per cui mi é stata suggerita la DISPENSA CON DIFFIDA per il prossimo anno scolastico qualora non superassi detto concorso. Le chiedo cortesemente chiarimenti in merito a tale procedura con riferimenti normativi. La rigrazio e Le porgo sinceri auguri di un felice anno nuovo.

Non conosco questa prassi. Mi dispiace.

Egregio prof. Santoro, gradirei una sua risposta relativamente all'organizzazione oraria che il mio Istituto vorrebbe attuare: se il collegio docenti ha deliberato un'organizzazione scolastica per tutte le scuole primarie dell'Istituto di 30 ore settimanali, può il Consiglio d'istituto deliberare diversamente, portando a 27 ore quello per la classe prima?

Sì.

In generale è corretto dire che al Col. Docenti spetta il compito di stabilire l'orario settimanale del curricolo formativo, inteso dal punto di vista didattico, mentre il C. Istituto delibera in materia di orari di apertura/chiusura della settimana scolastica, attenendosi alle deliberazioni del C. docenti?

Sì, anche se spetta al Consiglio impartire le disposizioni generali, al cui il Collegio è tenuto ad attenersi.

Gent.mo dott. Pino Santoro, sono un'insegnante della scuola dell'infanzia e avendo raggiunto 37 a,10,m e 6 gg. ho potuto presentare la domanda per andare in pensione dal 1 sett. 2007. Il mio rammarico è che l'aliquota con cui verrò pagata è quella dei 22-25 anni di lavoro perchè lo scatto di gradone attuale finirà il 12/2007. Sono di ruolo dal '74 con 2 anni di preruolo e circa 3 anni riscattati come artigiana e mi è impossibile concepire questa cosa. Il sindacalista mi ha consigliato di andare in pensione, poichè non ci sono certezze dal 2008. Mi scuso se le ho rubato del tempo così prezioso e la ringrazio per la sua risposta. Intanto Le formulo i miei più sinceri auguri di un BUON ANNO 2007.

Mi scusi ma non ho capito la domanda.

Caro Pino, ti invio il seguente quesito: in alcune scuole noto che danno l'incarico specifico (art. 47 CCNL) al personale non di ruolo e secondo me va dato prima al personale di ruolo Ata e poi ai precari vorrei un tuo parere in merito. Secondo me è ancora in vigore l'art. 50 del CIN/99 che prevede l'attribuzione secondo la graduatoria interna. In qualche scuola a quelli che hanno avuto il riconoscimento dell'art. 7 gli danno un'ulteriore compenso economico aggiuntivo dei fondi dell'ex f.a. Vorrei un tuo parere?

Non è così. Spetta alla contrattazione di scuola stabilire criteri e modalità di attribuzione degli incarichi.

Gentile prof Santoro, sono una insegnante entrata in ruolo a settembre 2004. Vorrei informazioni sul FONDO ESPERO: i sindacati lo consigliano, e tra l'altro aderire entro il 31 dicembre 2006 darebbe un bonus. Io non ho capito in cosa consiste tale bonus, se io aderisco e poi voglio recedere posso?

No.

Cosa conviene fare?

Aderire.

Gentilissimo Pino, potresti, per favore, darmi la tua opinione sulla seguente questione? L'estate scorsa sono stato immesso in ruolo. Dopo aver preso servizio, il 02.09.06 ho richiesto e ottenuto, secondo l’art. 18 del CCNL, un’aspettativa di un anno senza retribuzione per motivi di studio poiché sto lavorando ad progetto di ricerca presso un’università tedesca. Il periodo di aspettativa scadrà il 31.08.07. Adesso mi si prospetta la possibilità di fare un dottorato di ricerca in Germania, anche se senza borsa di studio. Posso richiedere un’ulteriore aspettativa? In caso di risposta affermativa, la posso richieder per tre anni oppure, siccome ne ho gia' avuto uno, solamente per due?

Se l'università che le concede il dottorato è italiana, non ci sono problemi, altrimenti l'aspettativa non può superare i due anni e mezzo in cinque anni.

Volevo fare i miei complimenti agli organizzatori del sito... davvero ben fatto... e utilissimo per noi studenti... avevo da fare una semplicissima domanda: sarebbe possibile avere chiarimenti dettagliati sulle norme che regolano le assemblee di Istituto? è in corso una diatriba in molte scuole della mia città tra studenti e presidi riguardante il numero di assemblee concesse... se sono in numero eguale ai mesi dell'anno escluso il primo e l'ultimo o solo 4...

Veda l'art. 13 del d. l.vo 297/94.

Gentile Dott. Santoro, quando sono entrata in ruolo nell'a.s. 2001-2002, ho subito fatto presente che volevo mettere mia figlia a carico mio, poichè mio marito era  lavoratore autonomo. A distanza di più di 5 anni scopro di non aver mai percepito gli assegni familiari per i figli (che nel frattempo sono diventati tre!) Scusi, ma "mettersi i figli a carico" non vuol proprio dire percepire gli assegni? Pare che in busta io abbia solo le deduzioni per i figli... Non ci capisco più niente! Chi ha sbagliato? Io, o la amministrativa della mia scuola che non è stata chiara su questo punto? E come posso chiedere gli assegni arretrati che, mi sembra, si possono recuperare solo per gli ultimi 5 anni? Non sa che beneficio mi rende se vorra' avere la cortesia di illuminarmi....

Penso che avrebbe dovuto presentare specifica richiesta, per beneficiare degli assegni.

Sono docente di una scuola secondaria superiore eletta rsu in una scuola in cui sono utilizzta. Ho diritto ad essere utilizzata nella stessa scuola per i 3 anni o no? Grazie.

No.

Sono un novello Assistente Amministrativo e conosco poco la normativa. Potreste gentilmente darmi lumi e riferimenti normativi circa la soluzone di questo dilemma?

Ci provo.

Sono nati dubbi circa le ore di lavoro da espletare nel caso in cui l'orario di lavoro non sia standard (6 per 6 o 7,12 per 5). Tutto parte dalla ritenere che un giorno di lavoro debba sempre considerarsi di 6 ore. Primo caso: il lunedi si lavora per 7 ore , il sabato per 5. Alcuni colleghi sostengono che l'assenza al lunedì per ferie, malattia o festività debba considerarsi di 6 ore e pertanto, il lavoratore debba eseguire in un altro giorno l'ora necessaria per coprire l'usicita anticipata del sabato. Ritengono che anche l'assenza di sabato, per ferie, malattia o festività debba considerarsi equivalente a 6 ore lavorative e quindi, la 7 ora del lunedì non bebba essere svolta e, se svolta debba considerarsi straordinario. Ritengono che nel caso di assenza al sabato per recupero ore il lavortore debba richiedere il recupero di 6 ore perchè in caso contrario la settima ora del lunedì risulterebbe straordinario.

Stupidaggini.

Secondo caso: (la settimana è di 5 giorni due di questi sono di 9 ore per avere il sabato libero). Gli stessi colleghi ritengono che l'assenza per festività, malattia o ferie fatta nel giorno in cui siano previste 9 ore di lavoro debba considerarsi di 6 ore e, anche in questo caso il lavoratore debba espletare le altre tre ore in uno o più giorni.

Ancora stupidaggini.

Gentile prof. Santoro, sono un docente con contratto a tempo indeterminato presso l'Istituto Statale d'Arte, vorrei gentilmente sapere se posso accettare un incarico a tempo determinato (incarico annuale) presso l'Accademia di Belle Arti congelando la mia titolarità e nel caso fosse possibile per quanto tempo? Eventualmente mi dia indicazione degli estremi della normativa in questione.

Può. Veda l'art. 18 del CCNL.

Si chiede se è possibile che al dipendente ata vengano riconosciute come ore di lavoro eccedente l'orario effettuato prima che lo stesso manifestasse un malore e si vedesse costretto a lasciare il servizio producendo successivamente certificazione medica per l'intera giornata lavorativa?

Neanche per idea.

Preg.mo Professor Santoro, vorrei proporle un quesito abbastanza importante. Nella mia scuola di Cesena, suddivisa in sede centrale e due succursali, il Capo d'Istituto ha nominato un Vicario e n. 2 collaboratori, uno per sedi. La cosa inverosimile è che a uno dei due ha concesso l'esonero dell'attività didattica, aggravando altri insegnanti, ma la cosa che mi fa arrabbiare e quella che il suddetto Preside ha preso la dirigenza di altre scuole. Come è possibile tutto questo? Potrebbe darmi delle delucidazioni?

E' possibile.

Gentile professore, sono un educatore scolastico in servizio presso un Convitto Nazionale la settimana scorsa il Dirigente scolastico, dopo aver stilato una lista degli educatori in rigorosoordine alfabetico, ha diramato un ordine di servizio che ci impone di coprire i colleghi che svolgono il servizio notturno assenti per malattia. Tutto questo non è un abuso di potere?                               

Perché mai?

Gent.le prof. Santoro, la disturbo per porle una domanda: il dirigente della mia scuola ha posto un lucchetto alla bacheca dell'albo sindacale motivando che tale chiusura si è resa necessaria in quanto nulla può essere affisso, se non prima aver visionato lui stesso il contenuto, sue testuali parole. Il contenuto incriminante è riferiito ad una richiesta pubblicata all'albo della scuola del segretario provinciale della FLC CGIL, dove si chiede l'informazione successiva del contratto scuola, perchè vi sono delle incogruenze sui compensi di alcuni dipendenti, inoltre si chiede l'avvio della contrattazione scuola anno scolastico 2006-2007. E' evidente l'abuso di potere. Cosa si può fare? Il Segretario provinciale m'ha detto che ricorrerà all'art. 28, per atteggiamento antisindacale, condivide?

Assolutamente sì.

Gent.mo Prof, desiderrei un Suo autorevole parere in merito al seguente quesito: sono un insegnante  figlio di un portatore di handicap grave di cui all'art. 3 della legge 104/92. Ebbene, mia madre risiede nel mio stesso comune con una delle mie sorelle affetta da patologia grave per la quale è stata dichiarata permanentemente invalida a qualsiasi lavoro proficuo. Gli altri due figli sono residenti e domiciliati in altra provincia distante oltre 170 KM. Per usufruire dei famosi 3 giorni per assistere il familiare in situazione di handicap ho prodotto, oltre alla documentazione dell'Asl comprovante la patologia grave di mia madre, una autocertificazione in cui dichiaro di essere l'unico figlio in grado di prestare assistenza continuata alla propria madre, in quanto gli altri figli sono impossibilitati da situazioni oggettive. Il Dirigente scolastico ritiene tale autocertificazione non conforme in quanto (a suo parere) io non posso dichiarare per gli altri figli e vorrebbe le dichiarazione dei miei fratelli citando l'art. 9 del contratto sulla mobilità (ciò cozza con il DPR n. 403 del 20 ottobre 1998 che all'art. 2 comma due recita: "La dichiarazione di cui all'art. 4 della legge 4 gennaio 1968 n.15 che il dichiarante rende nel proprio interesse può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relative ad altri soggetti di cui egli abbia diretta conoscenza"). Inoltre vorrebbe le autocertificazioni di parenti o affini entro il 3 grado anche se non risultano inseriti nel nucleo familiare. Io asserisco, invece, che le certificazioni di cui all'art. 9 del contratto sulla mobilità, attengono esclusivamente alle documentazioni necessarie a corredo delle domande di trasferimento. Come riferimento normativo io cito, invece, la circolare n. 133 del 17 luglio 2000 dell'INPIS e la circolare n. 14/00 del 16 novembre 2000 (della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica) in cui all'art. 9 comma 3 recita testualmente: "Il dipendente che intenda avvalersi dei benefici in questione, oltre a produrre la certificazione medica di cui all'art. 4 della legge 104/92, attestante lo stato di handicap grave di cui è affetto il familiare disabile, deve rendere una dichiarazione, anche autocertificata, con la quale attestare il possesso delle prescritte condizioni". Chi dei due ha ragione?

Lei.

Un'ultima curiosità: nel caso in cui il soggetto in situazione di handicap abbia due figli lavoratori dipendenti uno dei due deve presentare formale rinuncia per far si che il beneficio spetti all'altro o basta il semplice atto notorio del richiedente?

Ci deve essere la formale rinuncia.

Gentile Prof. Santoro, sono un'insegnante di scuola primaria e le vorrei chiedere chiarimenti a proposito dell'autocertificazione: ho chiesto due ore di permesso pomeridiano (programmazione) e, il giorno dopo, ho compilato relativo modello di autocertificazione (motivi personali: la sottoscritta si reca in uno studio notarile). Il dirigente mi rimanda indietro la scartoffia in fotocopia e con una nota di suo pugno: "indicare lo studio notarile". Sono tenuta a specificare?

I permessi brevi possono essere chiesti soltanto per le attività di insegnamento (art. 16 CCNL).

Gent.mo dott. Santoro, il D.S.G.A. della scuola sostiene di non avere obbligo di firma, per rilevare le sue presenze giornaliere a scuola. Io ritengo che l'obbligo sia normativamente riconosciuto dall'art. 89 del C.C.N.L. 24.7.2003, che fa riferimento all'obbligo della rilevazione delle presenze per il personale a.t.a., e che pertanto il mancato adempimento comporti conseguenti e legittime sanzioni disciplinari a Suo carico. Gradirei una Sua risposta.

Sono d'accordo con lei.

Sono un Assistente Tecnico di ruolo, in possesso di Laurea in Economia e Commercio. Vorrei sapere se posso accedere alla sostituzione del DSGA.

No.

Egregio Professore Le chiedo: se un dipendente ATA con contratto a tempo indeterminato si assenta dal servizio ai sensi dell'art. 42 comma 5 del Decreto Legislativo del 26/03/2001 nr. 151, matura il diritto alle ferie?

No.

Egr. Prof. Santoro, un'insegnante di ruolo può chiedere il part-time in corso di anno scolastico?

No.

E chiederne parimenti la revoca in corso di anno scolastico?

No.

L'aspettativa (oltre i sei mesi di astensione facoltativa al 30%) per accudire figlio minore di anni tre è regolata allo stesso modo dell'aspettativa per motivi di famiglia o esiste un istituto con differenti regolamentazione e diritti?

Si tratta di istituti diversi.

Si può chiedere aspettativa per frazione di mese?

Sì.

Si può chiedere (anticipatamente) aspettativa alternata a malattia relativa a ricovero ospedaliero programmato per intervento?

Sì.

Se si chiede aspettativa fino al termine delle lezioni si è pagati nei mesi estivi o l'aspettativa prosegue automaticamente nei mesi di luglio ed agosto?

Si è pagati.

Egr. prof. Santoro innanzitutto Le porgo il mio augurio per un felice anno nuovo e che Lei continui sempre a darci dei chiariimenti ai nostri problemi. Il mio quesito come Direttore SGA è il seguente: nel mio Istituto Comprensivo il personale ATA ha chiesto a maggioranza la chiusura dei prefestivi durante la sospensione dell'attività didattica. Questi prefestivi sono stati deliberati dal Consiglio d'Istituto. Pertanto nei giorni 23 e 30 dicembre l'Istituto è rimasto chiuso. Puntualmente in questi giorni un assistente amministrativo ha presentato il certificato di malattia. Quello che io chiedo è se esiste una normativa in merito per non concedere i suddetti giori, oltre a quella morale nei confronti degli stessi colleghi come ho fatto notare allo stesso dipendente.   

Purtroppo no.

Gent.le Dott. Santoro, sono assistente amministrativa di ruolo dal 1977. Nell'a.s. 2006/2007 il CSA mi ha assegnato una supplenza al 30/06/2007 da docente A050. Ho accettato, usufruendo dell'art. 58. Al 1 settembre 2006, per motivi di salute debitamente documentati, non avevo usufruito delle ferie in qualità di assistente maturate nell'a.s. 2005/2006. In qualità di docente sino al 30/06/2007 non mi è consentito richiederle nè entro il 30/4/2007 nè entro il 30/6/2007. A quest'ultima data le ferie maturate da docente (2006/2007) mi verranno retribuite dalla DPT del Tesoro. Al rientro il servizio in qualità di assistente il 1/7/2007 potrò richiedere la fruizione delle ferie pregresse, visto che l'art. del contratto cita "di norma" entro il 30 aprile e quindi prevede delle eccezioni? Ad esempio, se fossi in maternità potrei usufruirne e così anche se fossi in malattia prolungata ecc.?

Secondo me sì.

Gent.mo prof. Santoro, sono IDR entrata in ruolo nel 2005/06, non ho fatto i 180 giorni perchè in maternità. Sono rientrata a settembre effettuando 105 giorni di servizio; posso stare a casa in congedo parentale per 60 giorni?

Lo chiede a me?

Se nel frattempo (febbraio e marzo), si dovesse fare il corso di formazione potrei parteciparvi o dovrei rientrare in servizio?

Può partecipare.

Nel mio circolo nessuna delle rsu elette è disponibile ad assumersi l'incarico di rls. Può il collegio individuare al suo interno una unità diponibile?

No.

Gent.issimo Dott. Santoro, sono un'insegnante di sostegno per l'ordine di scuola elementare immessa in ruolo quest'anno presso la provincia di Trento. Premettendo che abito in Sicilia, non ho ancora assunto servizio in quanto alla data del 1 sett. 2006 mi trovavo in astensione obbligatoria. L'astensione è scaduta il 30 novembre e al momento ho preso 10 gg. di malattia (fino al 10 dicembre 2006), inoltrando, peraltro, la domanda di congedo parentale. Ora il mio dubbio è: il congedo parentale mi consente di non prendere servizio posticipando il tutto al 1 settembre 2007 o devo necessariamente assumere servizio entro quest'anno scolastico e firmare così il contratto a tempo indeterminato? La segreteria della scuola infatti continua a dirmi che ciò non è necessario (per tutelare la continuità della supplente) mentre qualche sindacato mi dice di assumere servizio. Qual è la verità?

La prima.

Gent.mo dott. Santoro, sono un ingegnere, docente a tempo indeterminato di elettronica. Prossimamente dovrò sostenere la verifica finale di un corso di formazione per Responsabili della Sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 626/94); tale verifica si svolgerà in orario in cui ho lezione e durerà 4 ore. Preciso che il corso è svolto in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri provinciale, che rilascerà l'attestato, in caso di verifica positiva. Queste le mie domande: 1. Ho il diritto di usufruire di un permesso retribuito, nel senso del comma 1 dell'art.15 CCNL vigente?

2. Devo autocertificare la partecipazione all'esame nella domanda di permesso retribuito indirizzata al D. S.?

Sì.

3. Il D. S. può negarmi il permesso per esigenze di servizio?

Sì.

RingraziandoLa per la risposta formulo di nuovo la mia richiesta cercando di essere più preciso. Il Dirigente Scolastico, credo in base a quanto previsto dalla legge 662 del 1996, ha manifestato la volontà di non ricorrere alle supplenze per coprire le assenze brevi per malattia pertanto, ha diramato un ordine di servizio che "obbliga" gli altri educatori a coprire il servizio notturno dei colleghi assenti.
1. Se il mio servizio giornaliero (13:00 - 18:15) prevede che io sia in classe per 5 ore e trenta possono obbligarmi a rientrare in servizio (alle ore 21:00) per coprire ANCHE il servizio notturno? (c'è un limite massimo al monte ore giornaliero previsto per il personale educativo?)

No, non possono.

2. Qualora si decidesse di sostituirmi dal mio servizio abituale per permettermi la copertura del collega malato, avrei diritto ad un minimo di preavviso per il cambio di servizio imposto dalla direzione?

Sì.

3. Se per il personale docente le sostituzioni dei colleghi avvengono utilizzando le ore di compresenza, è possibile togliermi dalla classe di cui sono unico titolare per farmi prestare servizio in altre classi di convittori? (la mia classe verrebbe coperta da un collega che non vi ha mai prestato servizio)

Ritengo di sì.

Gradirei maggiori informazioni sulle leggi che regolano le materie trattate in questi quesiti in modo da potermi documentare e svolgere il mio servizio senza sentirmi vittima di alcun soppruso.

La materia è soggetta alla regolazione della contrattazione di scuola.

Salve e Buon Anno, mi saprebbe dire se, un docente a tempo indeterminato, in utilizzo, può essere eletto come rappresentante RSU, presso la scuola in cui ha chiesto il suddetto utilizzo?

Secondo me no.

Salve sono laureata in scienze dell'educazione ed iscritta al 3° anno di scienze della formazione primaria il mio diploma è la licenza scientifica. Ho letto un passo della nuova finanziaria dove dice che per gli iscritti in sdfp entro il 31 maggio del 2007 possono richiedere l'iscrizione con riserva nelle graduatorie permanenti valide per il biennio 2007-2009. Non so se l'ho interpretata bene se è sì io ci faccio parte?

Sì, ne fa parte.

Lavoro come segretaria di un grosso istituto paritario di Padova. Quest'anno per la prima volta mi viene richiesto di partecipare agli scrutini per provvedere alla registrazione dei voti attraverso il programma informatico che gestisce questa operazione e tramite il quale è poi possibile la stampa di registro generale e pagelle. Questa operazione fino allo scorso anno veniva fatta da un docente appartenente al Consiglio della classe interessata agli scrutini. Quest'anno, poichè secondo la preside non ci sarebbero docenti in grado di provvedere alla cosa (in realtà si tratta di una procedura semplicissima, basterebbe una "formazione" di circa mezz'ora che potrei fare io e poi la necessaria attenzione durante le fasi di registrazione dei voti), mi è stato chiesto di essere presente agli scrutini. Chiedo se ciò è possibile e corretto sia da un punto di vista formale (non sono un docente appartenente al Consiglio di Classe) sia da un punto di vista contrattuale.

Sì.

E se anche la mia presenza fosse possibile, come regolarmi per vedere riconosciute le eventuali ore in esubero visto che normalmente gli scrutini si svolgono in orari e giorni fuori dal mio normale orario di lavoro (tempo pieno - 38 ore settimanali).

Non vedo difficoltà alcuna.

Inviate le vostre richieste a:
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