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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/97
Domande e Risposte sulla RSU

Gentile Dott. Santoro, sono un DSGA, e sono anche una procuratrice legale. Non ho mai esercitato prima d'ora la libera professione per esigenze familiari ma adesso potrei. Vorrei un confronto con lei sull'argomento: è compatibile la professione forense con la carica di Dsga nella pubblica amministrazione? Le mie ricerche sono giunte fino alla sentenza della Corte Costizionale n° 339 del 21/11/2006 nella quale la Corte dichiara legittimo il divieto dell'esercizio della professione forense per i pubblici dipendenti anche con rapporto part-time (fatta eccezione per i docenti) previsto dall'art. 1 della legge 25 novembre 2003 n° 339. Voglio aggrapparmi alla speranza che il divieto riguardi solo i casi di pubblici dipendenti con rapporto part-time!!!! Ma temo che non è così. Le chiedo se esiste un'altra norma o sentenza che consente lo svolgimento di entrambe queste professioni. Aspetto un suo parere.

No, purtroppo no.

Egregio sig. Santoro, nell'istituto, in cui lavoro, accogliamo oramai dal 2002 (dopo il terremoto) tre classi dello stesso circolo ma appartenenti ad un altro plesso. Siamo stati sempre considerati due plessi distinti e separati dal punto di vista amministrativo e didattico. Ultimamante, però, ci è stato riferito dal nostro dirigente che qualora un docente delle classi in questione dovesse mancare, noi insegnanti appartenenti all'altro plesso dovremo accollarci l'onere di vigilare sugli alunni della classe scoperta, dividendo i bambini in piccoli gruppi. E' lecito assumersi la responsabilità per alunni che non sono i nostri? Il dirigente dice di sì e con lui anche il responsabile della sicurezza, che ha affermato che in situazioni di emergenza è obbligatorio gestire la situazione in questi termini. Grazie

Per l'emergenza è possibile, ma solo per quella.

Spett.le Edscuola, Vi chiedo cortesemente di indicarmi gli estremi delle norme che introducono l'adozione alternativa nella scuola Primaria. Grazie.

Non so cosa sia, davvero.

Gentilissimo Prof. SANTORO, gradirei conoscere dove deve essere presentata ed i termini di scadenza (prescrizione) della domanda di ricostruzione di carriera, le preciso che sono un docente immesso in ruolo in data 01.09.2001 e con conferma in ruolo dal 02.09.2002 con titolarità nella provincia di Caserta e sede di servizio nella provincia di Napoli (assegnazione provvisoria) e che in data 30.10.06 ha accettato sempre per la medesima classe di concorso un nuovo contratto (solo nomina giuridica) per entrare nella provincia di residenza (Napoli).

Presenti la domanda presso la sua sede di titolarità.

Inoltre i servizi pre-ruolo possono essere autocertificati ai fini della ricostruzione di carriera.

No.

Sono un'assistente Amministrativa. Il DSGA della mia scuola starà in astenzione obbligatoria fino al 28/02/2007 ed è sostituita dall'assistente amministrativa che a sua volta è stata sostituita da un supplente temporaneo. La mia domanda è: il supplente temporaneo può essere nominato anche per il periodo di allattamento?

Sì.

Sono un'insegnante di scuola primaria in allattamento. Ho un orario di lavoro sfalsato, distribuito su sei giorni. In alcuni giorni l'orario è di solo due ore mentre in altri è di sei ore. C'è la possibilità di fruire delle sei ore settimanali previste in modo cumulato (tipo due ore nei giorni più lunghi)?

Sì.

Buongiorno a tutti. Nella mia scuola in una seconda elementare, un bimbo correndo è finito contro una finestra e ha frantumato il vetro in mille pezzi. Fortunatamente ferendosi solo alle mani. Verificando in altre classe ci siamo accorti che alcune hanno dei vetri sottilissimi come nella classe dove è successo il fatto. Vorremmo ora sensibilizzare il preside e /o il comune per risolvere la questione. Qualcuno mi può dire come ci si deve muovere e normativa di riferimento.

L. 626/94. Scrivete al dirigente segnalando il problema.

Gentile dott. Santoro, per fortuna c’è Lei a dare qualche certezza in questo mondo scolastico sempre più incerto e friabile!!! Un docente a tempo indeterminato, in aspettativa per motivi personali, può svolgere incarichi temporanei autorizzati (gli stessi che svolgeva quando era in servizio)? La mia dirigente sostiene di no, che in aspettativa senza assegni non si può svolgere nessun altro lavoro, se pur compatibile con quello subordinato!!! Lei cosa può dire a tale proposito?

Io dico di sì.

Ci sono riferimenti normativi che chiariscono questa situazione?

Li chieda alla sua dirigente, visto che afferma cose che la normativa non prevede.

Egr. Sig., sono un assistente tecnico e volevo porVi un quesito; la seguente è la mia carriera lavorativa:
1) Collaboratore scolastico di ruolo dal 01/03/72 al 14/09/2002;
2) Assistente tecnico con incarico a tempo determinato e rinnovato anno per anno, secondo normativa vigente, dal 15/09/2002 al 30/09/2005, con retribuzione da Assistente tecnico con gradone 0;
3) Assistente tecnico di ruolo dal 01/09/2005 con retribuzione da Assistente tecnico con gradone 28.
Ho richiesto la ricostruzione di carriera e non mi vedo riconosciuto, ai fini economici, il periodo di lavoro da Assistente tecnico non di ruolo (2); chi si è occupato della ricostruzione mi dice che i programmi ministeriali non prevedono questo caso. Q U E S I T O. COSA POSSO FARE PER VEDERMI RICONOSCIUTO, AI FINI ECONOMICI, QUESTO PERIODO DI LAVORO CHE VA DAL 15/09/2002 AL 30/09/2005, CONSIDERANDO CHE HO SUBITO UN DANNO ECONOMICO PER BEN TRE ANNI?

Ricorso.

Gentilissimo, nel mio istituto, il DS ha scelto un docente di educazione fisica come suo vicario; il docente ha fatto richiesta del semiesonero dall'insegnamento (fa solo 8 ore di lezone a settimana). La RSU ha fatto notare al DS che il suddetto docente non può svolgere le attività complementari di educazione fisica essendoci un espresso divieto di attribuire le ore per attività complementari di educazione fisica a chi gode dell'esonero dall'insegnamento (Ministero dell'Istruzione ˆ nota del DIP. SERVIZI. TERRITORIO del 28 agosto 2002). La richiesta non ha ottenuto buon esito. Cosa può fare la RSU per raggiungere l'obiettivo?

La RSU sbaglia.

Lo stesso docente, avendo tanto tempo libero, fa scorpacciate di supplenze per sostituzione di colleghi assenti: la RSU ha fatto notare al DS che sommando le sue ore di lezione + le supplenze settimanali + le ore di pratica sportiva supera le 24 ore settimanali. Il DS ha risposto che le ore di pratica sportiva non rientrano nel computo delle 24 ore settimanali. E' così?

No. Non è vero.

Sono un'insegnante della scuola secondaria di primo grado, vorrei chiederle consiglio in merito a quanto mi è accaduto: stamane alle ore 7.40 ho avvisato una custode della scuola presso cui presto servizio che sarei arrivata in ritardo a causa di un guasto all'auto. Giunta in classe alle ore 8.15 anzichè 7.50, ho riscontrato che i miei alunni erano privi di sorveglianza. Ho aperto il registro per firmare la presenza e nello spazio riservato alla firma dell'insegnante ho trovato la firma del dirigente scolastico e, nello spazio riservato alle assenze degli alunni il dirigente aveva apposto insegnante assente. Nella medesima colonna ho motivato il mio ritardo ed ho firmato apponendo l'orario d'inizio della lezione. Come devo comportarmi con il dirigente che non ha atteso il mio arrivo ed ha lasciato la classe priva di sorveglianza? Una collega della RSU mi ha consigliato di attendere che il dirigente mi chieda chiarimenti o prenda provvedimenti. In tal caso come mi consiglia di rispondere?

Attenda gli sviluppi.

Gentile Sig. Santoro sono un'insegnante a tempo indeterminato di scuola primaria. Per necessità familiari mi sono dovuta trasferire in altra provincia e il DS della scuola in cui mi trovo in servizio mi ha assegnato 12 classi con il seguente orario: 7 ore in prima (5 di mat. 1 di ed. mot. e 1 di informatica), 2 ore in seconda (1 di ed. mot. e 1 di musica), 10 ore di ed. motoria su altre 10 classi (dalle prime alla quarte), 3 ore di disponibilità per le supplenze! I posti vacanti sono stati assegnati alle insegnanti incaricate. Ho sempre lavorato con serietà, svolgendo diversi incarichi all'interno della scuola. Oggi mi ritrovo disgustata e calpestata nei miei diritti e nella mia professionalità. La prego di aiutarmi a capire se tutto questo marasma in cui sono finita è legale e se ho la possibilità di difendermi. Dimenticavo seguo 270 alunni di cui non ricordo neanche i nomi!

Mi permetta una battuta: però fa tanta ginnastica.

Gentile Santoro, da tempo son diventato di ruolo. Scuola secondaria, A036. Vorrei iscrvermi ad un dottorato di ricerca a Barcelona per il 2007-08. E' vero che posso farlo e chel'amministrazione scolastica è tenuta a versarmi comunque e normalmente la retribuzione mensile per la durata ufficiale del dottorato???

In Italia sì.

Cordiali saluti e grazie ancora per gli antichi scambi epistolari.

Prego.

Gent.mo Dario Cillo, mi rivolgo a Lei per capire se è possibile fare retromarcia rispetto alla mia attuale posizione nella scuola. Sono una insegnante con contratto a tempo indeterminato, titolare presso un Liceo linguistico in Puglia e risiedo in Abruzzo. Insegno nella A546 (lingua e civiltà tedesca) e sono ormai 6 anni che chiedo invano il trasferimento a Pescara (o province limitrofe) per ricongiungimento al coniuge e figli. Attualmente sono però in aspettativa per motivi di studio e lavoro, in quanto ho un contratto a titolo gratuito di docenza di letteratura tedesca presso la Facoltà di Lingue dell'ateneo di Chieti-Pescara. L'aspettativa richiesta decorreva dall'11.09.2006 e termina il 31.08.2007 (un'anno scolastico, praticamente). Da ottobre sono però entrata in un dottorato di ricerca, che prevede, in caso di servizio a tempo indet. presso la scuola, un congedo straordinario (se non sbaglio), congedo retribuito a quanto mi risulta dalla posizione di altri dottorandi di mia conoscenza. Mi chiedevo, allora, e volgo a Lei la domanda: é possibile interrompere l'aspettativa, dimostrando, magari, che non ci sono più le condizioni che ne hanno reso necessaria la richiesta (tenere corsi di letteraturà tedesca, che potrei aver già svolto nel primo semestre)? Come si renderà conto la mia richiesta è legata al trattamento economico, che, al momento non ricevo nè dalla scuola e neppure dall'università (il dottorato è senza borsa) e, che invece (in caso di interruzione dell'aspettativa) potrei avere con il congedo straordinario per frequentare il Dottorato.

Secondo me non è necessario interrompere l'aspettativa. Basta semplicemente modificare il motivo della concessione.

Egregio dottor Santoro, sono una docente di materie letterarie della scuola secondaria di primo grado in pensione dal 1^settembre 2006 per dimissioni volontarie, nel calcolo della ricostruzione degli anni di preruolo in totale otto (di cui due anni di servizio alla scuola primaria nel doposcuola - a.s 1970/71e 1971/72 con la relativa qualifica) non mi sono stati calcolati i due anni in cui ho prestato servizio nel doposcuola perché, a dir dei sindacati e dei funzionari vari non sono validi per la carriera, ma solo a livello pensionistico. Da tale situazine è scaturito che io non ho raggiunto l'ultimo scalone con un danno finanziario. Vorrei, pertanto, conoscendo la sua valida competenza, il suo parere in merito.

Purtroppo non mi occupo di materia pensionistica. I servizi riconoscibili comunque sono quelli indicati nell'art. 485 del TU.

Egr. dott. Santoro, gradirei un parere sull'assegnazione dei docenti ai plessi. La nostra contrattazione d'istituto così recita: L'assegnazione a domanda ai plessi nell'ambito dell'organico funzionale del personale già titolare precederà quella del personale neo trasferito e, a tal fine, la continuità didattica non costituisce elemento ostativo. In caso di concorrenza, l'assegnazione sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.I. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente. Nell'assegnazione a domanda ai plessi, dopo aver soddisfatto le richieste del personale già titolare, si terrà conto delle agevolazioni previste da norme di legge o pattizie secondo il seguente ordine di priorità: beneficiari della legge 104/92, art. 21; beneficiari della legge 104/92, art. 33, comma 5 e 7. Quanto indicato nella contrattazione d'istituto è legale, oppure i beneficiari della legge 104/92 nell'assegnazione ai plessi hanno sempre la precedenza, anche se neo trasferiti?

E' legale.

Inoltre, la contrattazione d'istituto può prevedere lo scambio di sede tra coniugi nell'ambito di plessi dello stesso istituto comprensivo?

Sì.

Sono un insegnante di sostegno, ho vinto il concorso per la scuola materna nel 2002: questo titolo (insegnante di sostegno), mi consente anche di insegnare come titolare nella sezione?

Non ho capito la domanda.

Gent.mo Prof. Santoro, sono stata immessa in ruolo nel mese di luglio 2006 su posto comune come insegnante elementare (scuola primaria), ho lavorato per 13 anni come incaricata annuale specialista di religione alla scuola elementare e lo scorso anno scolastico sono stata immessa di ruolo come insegnante di religione dopo regolare anno di prova. Questi anni verranno valutati ai fini pensionistici considerato che sul cedolino mi sono state applicate le regolari trattenute?

Sì.

Ai fini della domanda di trasferimento quanti punti mi verranno assegnati?

Pochi.

Gentile Prof. Santoro, avrei bisogno di qualche chiarimento per quanto riguarda le modalità di nomina dei commissari esterni per gli Esami di Stato. Vorrei sapere se avrà la precedenza un commissario proveniente da diverso comune ma insegnante in una classe terminale, o il commissario proveniente dallo stesso comune in cui si dovranno svolgere gli esami ma non insegnante in classe terminale. Inoltre non ho capito se esiste il divieto o no di svolgere gli esami nello stesso distretto in cui si insegna. Se insegno nel distretto 1, che comprende solo due comuni, potrò essere commissario esterno in uno di questi comuni o obbligatoriamente dovrò andare in un altro distretto?

Veda la normativa attuativa della L. 1/2007, reperibile anche nei ns. archivi.

Egregio, le chiedo gentilmente se puo' dare una risposta al seguente quesito. In caso di docente titolare su una cattedra con due insegnamenti come per esempio Matematica e Fisica ai Licei, essendo nominato come commissario esterno il docente di matematica, puo' essere nominato commissario interno in fisica pur appartenendo alla stessa classe di concorso A049?

Secondo me no.

La normativa non e' molto chiara, ma questo crea diversi problemi non solo ai licei ma anche negli istituti professionali e tecnici dove un docente titolare su una classe di concorso ha diverse materie di insegnamento, alcune delle quali assegnate al commissario esterno. Come si puo' risolvere la questione?

Non capisco dove stia il problema.

Vorrei porVi il seguente quesito: "Nei passaggi di ruolo (dalla scuola media a quella superiore) con variazione della posizione stipendiale il TFS, già maturato con molti anni di servizio nel ruolo precedente, subirà variazioni a danno del dipendente?"

No.

Faccio parte del Consiglio d'Istituto di un Istituto Comprensivo come rappresentante dei genitori. Volevo un chiarimento riguardo all'approvazione dei progetti da gestire con il fondo d'autonomia. Di fronte ad una lunga lista presentata alcuni consiglieri hanno fatto osservare che alcuni erano più "importanti" di altri e che quindi si poteva fare una graduatoria per eliminare quelli meno votati. Uno dei docenti ha subito obiettato che il collegio docenti aveva già deciso che ogni progetto doveva essere approvato riducendo con pari percentuale la quota di ognuno fino a rientrare nella disponibilità del fondo. Volevo sapere se effettivamente il collegio docenti può prendere una decisione del genere ignorando il parere del Consiglio d' Istituto.

Sulla valutazione dell'efficacia didattica dei progetti spetta al collegio decidere, non al Consiglio.

Gent.mo Pino Santoro, sono un'insegnante in ruolo nella scuola primaria da 6 anni. Quest'anno mi sono reiscritta all'università poichè intendo completare gli studi mancanti alla laurea. La mia facoltà richiede obbligo di frequenza, per cui avevo pensato di richiedere l'aspettativa per diritto allo studio dal mese di febbraio-marzo fino al termine delle attività didattiche in modo da concentrare tutta la frequenza in quel periodo. Ne ho parlato con il dirigente, che tuttavia mi ha risposto che rifiuterà la mia richiesta perchè il budget per le supplenze è limitato!! Posso oppormi in qualche modo o devo buttare 1000 euro di tasse universitarie a vuoto? Ma il supplente che sostituisce un insegnante in aspettativa viene pagato dalla scuola? Se per l'anno prossimo ho bisogno di alcuni mesi di aspettativa e ne faccio richiesta il mese di settembre è ancora la scuola che paga il supplente o le spese gravano sul C.S.A.? L'altra soluzione sarebbe il part-time ma vorrei evitare di chiederlo perchè a me servono solo alcuni mesi in modo da coprire I 2/3 della presenza, mi sembra eccessivo chiedere il part time. Sono specialista di lingua inglese su 9 classi, non credo di creare particolari disagi alla comunità scolastica assentandomi per qualche mese non retribuito! Cosa mi consigli di fare?

Domanda di aspettativa.

Gentile prof. Santoro, sono un'assistente amministrativo che sta sostituendo il DSGA. Nel caso in cui in quei giorni mi dovessi assentare perdo tutta la sostizione o solo i giorni di assenza?

Solo i giorni di assenza.

Inoltre nello stesso periodo di sostituzione del DSGA è possibile sostituire una collega assente?

Non ho capito la domanda.

Spero possiate aiutarmi. Sono un'insegnante a tempo indeterminato di un liceo scientifico in provincia di Palermo e vorrei sapere fino a che età del bambino è possibile fruire dei 30 giorni di  congedo parentale con retibuzione al 100%. Qualcuno mi dice solo entro i tre anni, altri sostengono fino agli otto anni.

3 anni.

Salve avrei bisogno di sapere quando un alunno assente per 5 gg deve presentare il certificato medico per essere riammesso a scuola, e cortesemente la circolare di riferimento.

Gli alunni rimasti assenti per malattia per più di cinque giorni sono riammessi a scuola dietro presentazione di una dichiarazione del medico curante circa la natura della malattia e l'idoneità alla frequenza (art. 42/u.c. del d.p.r. 22 dic. 1967, n. 1518).

Cara CGIL, sono un docente di Scuola Primaria. Nel circolo di appartenenza di cui sono titolare mi sento un insegnante fortunato poichè mi sento libero d'insegnare e non abbiamo particolari restrizioni. Malattie, permessi, problemi da trattare con i vari dirigenti con ricevimenti ad personam, sono concessi in maniera sempre esaustiva. Ho però un problema di natura personale e di coscienza come iscritto alla CGIL. Sento ultimamente da più parti che la CGIL ha chiesto tramite RSU ad alcuni dirigenti un foglio firma giornaliero come garanzia del lavoratore. Mi si dice la normativa per favore, vorrei saperla visto che non si parla di altro. Strano però che una norma così chiara sia fonte di tanti problemi. Scopro ora infatti che mi hanno leso un altro diritto negandomi la firma sulla presenza nel posto di lavoro per ben 4 anni e non lo sapevo.. Io nella mia ignoranza non lo sapevo che fosse un diritto fondamentale. Allora comunico che non conosco la norma così come non la conosce gran parte delle scuole materne, elementari, medie e superiori, dei D.S. in cui ho lavorato poiché non esiste un foglio firme nelle scuole in cui molti di noi hanno prestato servizio. Siccome qualche docente potrebbe essere ingannato, perché qualche D.S., o collega, potrebbe alterare un foglio firma cartaceo quotidiano che nessuno controlla, penso sia giusto che si vada nelle scuole a proporre il cartellino elettronico come nelle fabbriche. Così il nostro diritto alla presenza è ancor più garantito. Infatti se un lavoratore si dimentica di firmare come fa a dire che il giorno prima c'era? A fiducia? Ma allora fiducia per fiducia basta la parola e non la firma. Meglio sarebbe andarci in periodo elettorale perché il valore dell'obiettivo "foglio firma" o "cartellino" sarà foriero di sicuro successo. La CGIL sarà sicuramente d'accordo se permette a dei suoi rappresentanti di scrivere e parlare sull'obbligo un libro firma come diritto obbligatorio.

Noi per fortuna non abbiamo nulla a che fare con la CGIL.

Gentilissimo Prof. Santoro, sono una docente di lettere della secondaria di primo grado. Ho già usufruito in un passato non molto recente della sua valida consulenza. Ora ne avrei di nuovo necessità. Sono stata insegnante di sostegno x la scuola elementare, con relativo titolo si specializzazione polivalente. In quel periodo, ero di ruolo, feci anche la cosiddetta riconversione del titolo x la secondaria, in un regolare corso, istituito dal provveditorato x insegnanti appunto di ruolo. Ho sempre pensato che quel diploma mi valesse x le superiori, ma ora, leggendo sul titolo originale, c'è scritto "diploma di specializzazione polivalente, scuola media". Potrebbe avere validità anche x le superiori, anche perchè raccogliendo voci di colleghi, hanno tutti il "pezzo di carta" con la dicitura "secondaria" o "superiore". Può delucidarmi in merito?

Purtroppo no.

Vorrei sapere se in caso di assenza dell'insegnante di Scienze motorie, il collega che lo sostituisce può portare gli alunni in palestra per fare attività sportive.

Sì.

In questo caso gli alunni e il docente 'supplente' sono assicurati?

Sì.

Se il collega è nominato su posto di sostegno ma è laureato in scienze motorie, può portare gli alunni in palestra quando sostituisce l'insegnante titolare di scienze motorie perchè assente?

Sì.

E l'insegnante di matematica può fare attività sportiva con gli alunni in caso di assenza dell'insegnante titolare di scienze motorie?

Sì.

Sono un docente a tempo ind. della scuola media ho vinto un concorso in una fondazione lirico sinfonica italiana... ho usufruito di un'aspettativa dalla scuola l'ho chiesta nel 2001 per superare il periodo di prova in teatro.. lo stesso teatro mi ha concesso 3 anni di aspettativa e sono tornato a scuola ho mantenuto così i due posti di lavoro.... sono in conflitto di incompatibilità o no?

Sì.

Può enuncare quali sono gli articoli e le parole esatte degli stessi?

No.

Buongiorno, le spiego la mia situazione: a luglio di quest'anno sono stata nominata di ruolo come docente di scuola primaria. Non ho mai preso servizio prima perchè in astensione obbligatoria post parto, attualmente in astensione facoltativa. Per motivi personali non posso rientrare al lavoro ma devo dedicarmi alla mia famiglia. Come si danno le dimissioni? con quanto preavviso? a chi indirizzarle? Graie per il preziosissimo aiuto!

La domanda andava presentata entro il 10 gennaio.

Gentile prof. Santoro, sono docente di un istituto d'istruzione superiore e volevo sapere se il docente vicario, con esonero dal servizio, in mancanza di docenti disponibili può sostituire colleghi assenti e se per questo può essere retribuito con ore eccedenti l'orario di servizio. Grazie

Che possa sostituire non c'è dubbio, quanto al pagamento questo potrebbe essere riconosciuto se la sostituzione viene fatta oltre il suo orario d'obbligo.

Caro Santoro, so che è possibile usufruire dell’astensione facoltativa (congedo parentale) in modo frazionato. Se un docente di scuola primaria chiede di assentarsi il lunedì e il martedì per tutto l’anno scolastico (2 mesi circa), chi la deve sostituire? I colleghi del plesso o è possibile nominare un supplente?

E' possibile nominare un supplente.

Le varie voci che determinano il FIS confluiscono tutte nel fondo comune o debbono essere ripartite distintamente per Docenti ed Ata? Cosa stabilisce la comunicazione di servizio del MIUR n. 1609 del 2/12/2003 in tal senso o, qual'è l'nterpretazione più corretta? La contrattazione d'Istituto decidento in un senso o nell'altro può essere considerata illegittima?  

Le risorse del Fondo non hano vincolo di destinazione.

Salve, sono un docente eletto tra la RSU volevo un suo parere circa la richiesta di recupero presentata dai colleghi impegnati nei seggi elettorali come scrutatori e presidenti. Il caso in esame è quello di un seggio composto da docenti che hanno operato nell'orario didattico dalle 10,15 alle 13,15. I docenti componenti il seggio avevano nei giorni delle elezioni e dello scrutinio 1 ora il primo giorno due al secondo ed al terzo ed uno dei docenti era libero il giorno dello scrutinio. I docenti essendo stati impegnati per più ore rispetto all'orario di servizio pretendono di recuperare le ore in cui sono stati impegnati nel seggio. E' da precisare che nelle ore di attività nel seggio i colleghi, per le ore in cui avrebbero avuto lezione, sono stati sostituiti nell'attività didattica con personale a disposizione o altro. Delle due una o il dirigente, che ha chiesto il mio parere come RSU responsabilizzandomi non poco, non concede i recuperi vantati rischiando una denuncia per condotta antisindacale, o concede il recupero con ulteriore aggravio economico per l'erario ed in caso di verifica della Corte dei conti paga di tasca propria. I pareri dei sindacati sulla questione sono discordi sia all'interno dello stesso sindacato che tra i vari sindacati. L'interpretazione della norma non è univoca ... è una bolgia. Io al dirigente, vista la normativa, ho consigliato di non concedere recuperi. Ho la sensazione che mi sfugge qualcosa. Insomma, i colleghi, devono o no recuperare?

Neanche per idea.

Spett.le dott. Santoro, rivolgo alla Sua gentile attenzione due quesiti in merito ai permessi spettanti per malattia del figlio e per ferie: sono un docente di ruolo, ho un figlio di anni quattro - in base all'art. 47 del T.U. Legge 8 marzo 2000 n. 53. "Ciascun genitore, alternativamente, ha altresì diritto di astenersi dal lavoro, nel limite dei cinque giorni lavorativi all'anno, per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i tre e gli otto anno" i 5 giorni sono retribuiti al 100%?

No.

Inoltre: ho già usufruito dei 3 giorni per motivi personali e dei 6 giorni per ferie. Le chiedo: posso usufruire di altri giorni per ferie retribuiti al 100%?

No.

Spett.le redazione, scrivo per conto di mio fratello che ha 42 anni è sieropositivo e lavora nella scuola con contratto a tempo determinato come collaboratore scolastico. Pur essendo in buone condizioni fisiche si assenta spesso per malattia di breve durata ma ricorrente o per fare i normali controlli al reparto di malattie infettive presso il quale è in cura e questo gli sta creando notevoli difficoltà. Ovviamente non ha dichiarato la sua sieropositività, ma avendo ormai quasi superato i limiti di conservazione del posto di lavoro vi chiedo: la sieropositività è compatibile con l'idoneità fisica al pubblico impiego?

Ritengo di sì.

La sieropositività può considerarsi come grave patologia e quindi attraverso la necessaria procedura ottenere che le assenze dal lavoro non entrino nel computo dei giorni di malattia?

Sì.

Quale tutela giuridica è accordata a questa malattia nel settore del pubblico impiego e specificatamente nella Scuola?

Quella riferita a qualsiasi altra patologia.

Buongiorno, sono un assistente tecnico. Volevo sapere due cose: se non c'è l' ITP, gli alunni possono stare e lavorare in laboratorio solo con l'assistente?

No.

Quante ore l'assistente tecnico deve avere libere nella settimana per la manutenzione dei mezzi tecnici?

12.

Salve Prof. Santoro Pino, gradirei una sua consulenza riguardo all'assegnazione degli incarichi aggiuntivi remunerati col Fondo di istituto. Nella mia scuola siamo 2 assistenti tecnici, di cui uno full time ed uno part time misto a 30 ore settimanali così distribuito: settembre, ottobre, novembre, 36h settimanali; dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio 30h settimanali; giugno 36h settimanali, luglio completamente a casa, agosto 36h settimanali. Al collega part time sono stati affidati tutti gli incarichi aggiuntivi del nostro profilo, previsti dalla contrattazione di istituto. Vorrei sapere se è legale poichè il contratto mi sembra che non lo preveda.

E' legale.

Gradirei conoscere la normativa concernente l'aspettativa per coniuge all'estero. Mi interessa sapere per quanti anni il titolare di cattedra in aspettetiva mantiene la titolarita' prima che la cattedra venga resa disponibile per eventuali trasferimenti.

Mantiene la cattedra.

Egregio, vorrei chiarimenti circa l'attribuzione sullo statino paga della voce "tfr" alla casella relativa, in basso, del tipo di liquidazione. In effetti, il mio collega entrato come me in ruolo dal punto di vista giuridico (per effetto della legge Legge 20 agosto 2001, n. 333) come il sottoscritto il 1 settembre 2000, benché assunti entrambi con contratto economico il 1 settembre 2001, rileva sul propio statino paga la voce, a nostro giudizio corretta, "tipo di liquidazione: tfs"; mentre sul mio statino tale voce diventa "tipo di liquidazione: TFR", e naturalmente la cosa mi preoccupa. Parrebbe, secondo norma ora citata, che entrambi avremmo diritto al medesimo trattamento TFS, in quanto in ruolo giuridico prima del 31/12/2000. O mi sbaglio?

Quello che conta è il ruolo economico, secondo me.

Gent. Prof. Santoro, sono assistente tecnico con contratto annuale, avendo due bimbe piccole in età di scuola materna volevo sapere se ho diritto ad ore di permesso per inserimento all'asilo? il mio orario di lavoro è 8-14 mentre l'ingresso delle bimbe all'asilo è alle 8.15 il che mi crea problema!

Può chiedere di fruire dell'orario flessibile.

Egregio Dott. Santoro, mia cugina ha avuto una supplenza di 7 giorni in una scuola elementare. Ha preso la supplenza e dopo due giorni causa gravidanza a rischio ha dovuto interrompere ed ha presentato il certificato medico. E' vero che come punteggio non matura niente, ma prende lo stipendio fino alla fine dell'anno scolastico?

L'indennità, non lo stipendio.

Ringrazio vivamente per il riscontro alla mia mail di qualche giorno fa, in cui chiedevo se per un'insegnante a tempo indeterminato fosse possibile mettersi in aspettativa non pagata per svolgere un'attività professionale occasionale. Il gent.mo Sig. Santoro mi risponde che ciò è legittimamente possibile. Potrei chiederla proprio per motivi di lavoro o dovrei giustificarla adducendo presunti motivi di famiglia?

Meglio.

Pregherei di darmi i riferimenti normativi in quanto il mio Dirigente è forse "sinceramente" scarsamente informato.

Però riceve lauto compenso, per la sua ignoranza.

Carissimo prof. Santoro, desidererei sapere se è possibile istituire un orario settimanale con ore di 50 minuti antimeridiane e di 60 pomeridiane in una scuola primaria in cui opero. Può l'autonomia scolastica prevedere questo?

Sì.

Preciso che non ci sono problemi esterni (tipo trasporti) che obblighino tale strutturazione oraria.

E allora la motivazione deve essere di natura didattica.

Gent.mo Dottor Santoro, sono un'insegnante della classe di concorso A051 immessa in ruolo, a seguito di concorso ordinario, con nomina giuridica dal settembre 2000 e con nomina economica dal settembre 2001. Presto servizio dal 2001 nello stesso Liceo, alla cui segreteria ho chiesto, dopo l'anno di prova, la ricostruzione della carriera. Preciso che sono in III fascia e che non ho preruolo. La segreteria è, ad oggi inadempiente, perché mi dice che, non avendo preruolo e non avendo riscattato gli anni dell'università, non ho diritto alla ricostruzione. Le pongo ora i miei quesiti: 1) consapevole di non poter vantare nulla a fini economici, la scuola nella quale insegno non deve comunque rilasciarmi una certificazione in cui si attesti la mia situazione?

No.

Anche perché quest'anno ho inoltrato domanda di trasferimento e, per quanto ne so, è la scuola nella quale ho superato l'anno di prova che deve procedere alla ricostruzione. Io vorrei solo avere tutte le carte in regola; 2) l'anno non coperto da effettivo servizio per retrodatazione della nomina giuridica non rientra ai fini della ricostruzione?

No,

O va in automatico già in busta paga? 3) il dottorato di ricerca è equiparato al preruolo dei docenti incaricati nelle università, anche quando tale periodo non è stato riscattato?

No.

Con l'elezioni RSU non è stata rieletta una rappresentante del personale ATA che era anche RSL. Essendo stata invitata dal proprio sindacato a ricoprire la carica di RSA, può continuare o riconfermare anche la nomina di RSL?

No.

Nell'Istituto Comprensivo Statale in cui lavoro ci sono grossi problemi per l'assenza del DSGA e il bilancio dell'anno scorso non è ancora concluso, poi devono passare i Revisori dei Conti del Ministero che visioneranno la previsione del bilancio dell'anno 2007. In tale bilancio è prevista una spesa di euro 11.000,00  circa per operatori esterni non statali (una pedagogista clinica, dei mediatori linguistici), mentre secondo la finanziaria non possiamo spendere più di quanto è stato speso nell'anno 2004 e cioè euro 6.200,00; oltretutto i soldi da utilizzare provengono da finanziamenti di enti esterni come la Circoscrizione. Secondo il D.S. l'utilizzo di questi fondi dipende dall'interpretazione della finanziaria da parte dei Revisori dei Conti e quindi siamo ancora bloccati con le attività didattiche connesse ai progetti che coinvolgono gli operatori. Se tutto questo le risulta vero e non ci sono altre alternative, si può a questo punto dell'anno rimandare parte dei progetti a ottobre/novembre/dicembre, con l'approvazione del Collegio Docenti?

Sì.

Infine ci ha detto che il Ministero ha bloccato tutte le spese e che l'unico "escamotage" è quello di spendere in dodicesimi, cioè la cifra euro 6.200,00 divisa nei 12 mesi, spendendola mese per mese. Ma dove si trova la circolare a cui si riferisce?

Non c'è nessun blocco, ma un ritardo nella predisposizione dei bilanci dovuto alle novità introdotte dalla finanziaria.

Siamo delle collaboratrici scolastiche di una scuola statale chiediamo al dottor Santoro se una di noi è in permesso (2 ore per allattamento) DEBBA ESSERE SOSTITUITA DA UNA SUPPLENTE O MENO.

No.

Gentile dr. Santoro, gradirei il suo parere circa le modalità di concessione delle festività soppresse. Fermo restando che il personale docente può chiederne la fruizione nei periodi intercorrenti tra la fine delle lezioni e l'inizio delle stesse nell'anno scolastico successivo, alcuni dirigenti sindacali sostengono che la concessione non può essere negata, pur a fronte di attività programmate (Collegio dei Docenti o riunioni di programmazione di inizio anno). Io sono invece del parere che la concessione resti comunque subordinata all'insussistenza di esigenze di servizio, sia pur non relative allo svolgimento delle attività didattiche con gli alunni.

Sono d'accordo con lei.

Gent.mo prof. Santoro, una supplenza dal 18/1 al 17/6, compresi gli scrutini, può essere valutata, sia per le graduatorie interne che per la progressione di carriera, come 1 anno di preruolo (servizio non di ruolo prestato ininterrottamente dal 1 febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale) anche se dal 18/1 al 9/4 si è usufruito dell'astensione obbligatoria per maternità?

Sì.

Gentilissimo Pino Santoro, sono un'insegnante di lettere con contratto a tempo indeterminato. Ho un figlio di tre anni e mezzo e avrei bisogno di sapere fino a che età del bambino è possibile fruire del primo mese di congedo parentale con retribuzione al 100%.

Tre anni.

"Il Dirigente Scolastico, pur nel risoetto degli art. 89, 90, 91 e 92 del CCNL 2002/2005, concernenti i provvedimenti disciplinari per il Personale ATA, può derogare dai criteri sopra indicati, previa convocazione della RSU, per situazioni eccezionali e nell'interesse della funzionalità ed efficacia della scuola o in presenza di fatti che rendano necessario un cambiamento di sede, per prevenire o interrompere il verificarsi di situazioni inidonee al contesto scolastico, per palese incompatibilità ambientale, per provvedimenti disciplinari. Pertanto, il Personale ATA dipendente da questa Iistituzione scolastica che si renda protagonista di comportamenti inidonei al buon ufficio dei compiti assegnatigli si applica quanto descritto nell'ultimo capoverso. Per incompatibilità ambientale si intende la presenza di almeno una delle seguenti condizioni: frequenza/intensità della conflittualità con i superiori; i coleghi o con altro personale in servizio nel nostro istituto comprensivo; i docenti; l'uenza; la quantità dei conflitti; comportamenti che, pur non configurandosi come illeciti o meritevoli di provvedimenti disciplinari, tuttavia causano turbativa, necessità di interventi, di richiami, precisazioni,richiesta chiarimenti, osservazioni e raccomandazioni frequenti da parte del Dirigente Scolastico e del Direttore SGA. Copia della presente intesa è pubblicizzata a cura del Direttore Amministrativo a tutto il personale dipendente tramite circolare o esposizioni all'albo in ogni sede" Questa parte, a mio avviso scandalosa, dell'accordo stipulato tra la Dirigenza di un Istituto comprensivo e la RSU in carica, che, tra l'altro, vede la partecipazione nella RSU stessa, del DSGA. Vorrei sapere se, secondo Lei, ricorrono nelle clausole concordate tra le parti, degli atteggiamenti anti sindacali e/o comunque non leciti e/o anticostituzionali, poichè a me parrebbe che anziché proteggere i lavoratori (in questo caso ATA), danno alla Dirigenza un supporto a danno degli stessi lavoratori, nonchè delle "armi" improprie di dissuasione verso qualsiasi tipo di rimostranza lecita. Tra l'altro questo documento è stato redatto in data 27 Ottobre 06, ma è stato reso ufficiale solamente in data 29 Gennaio 07. Le pare normale? La RSU, secondo me, firmando questo accordo, ha operato contro gli interessi dei lavoratori e non a loro vantaggio. Se, per caso, nel personale ci fosse qualche persona "sotto tiro", ogni provocazione rivoltagli da chiunque diventerebbe una potenziale occasione per trasferirla, con l'avvallo della RSU. Per motivi di riservatezza, non posso indicarLe di quale Istituto si tratta, ma spero che Lei, gentilmente, possa comunque rispondermi. Grazie in anticipo.

E' un bell'accordo, non ce che dire. Magari lo avessi anch'io nella mia scuola!

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