FAQ/97
Domande e
Risposte sulla RSU
Gentile Dott. Santoro, sono un DSGA, e sono
anche una procuratrice legale. Non ho mai esercitato prima d'ora la
libera professione per esigenze familiari ma adesso potrei. Vorrei un
confronto con lei sull'argomento: è compatibile la professione
forense con la carica di Dsga nella pubblica amministrazione? Le mie
ricerche sono giunte fino alla sentenza della Corte Costizionale
n° 339 del 21/11/2006 nella quale la Corte dichiara
legittimo il divieto dell'esercizio della professione forense per i
pubblici dipendenti anche con rapporto part-time (fatta
eccezione per i docenti) previsto dall'art. 1 della legge 25
novembre 2003 n° 339. Voglio aggrapparmi alla speranza che il
divieto riguardi solo i casi di pubblici dipendenti con rapporto
part-time!!!! Ma temo che non è così. Le chiedo se
esiste un'altra norma o sentenza che consente lo svolgimento di
entrambe queste professioni. Aspetto un suo
parere.
No, purtroppo no.
Egregio sig. Santoro, nell'istituto, in cui
lavoro, accogliamo oramai dal 2002 (dopo il terremoto) tre
classi dello stesso circolo ma appartenenti ad un altro
plesso. Siamo stati sempre considerati due plessi distinti e
separati dal punto di vista amministrativo e didattico. Ultimamante,
però, ci è stato riferito dal nostro dirigente che
qualora un docente delle classi in questione dovesse mancare, noi
insegnanti appartenenti all'altro plesso dovremo accollarci l'onere
di vigilare sugli alunni della classe scoperta, dividendo i bambini
in piccoli gruppi. E' lecito assumersi la responsabilità per
alunni che non sono i nostri? Il dirigente dice di sì e con
lui anche il responsabile della sicurezza, che ha affermato che in
situazioni di emergenza è obbligatorio gestire la situazione
in questi termini. Grazie
Per l'emergenza è possibile, ma solo per
quella.
Spett.le Edscuola, Vi chiedo cortesemente di
indicarmi gli estremi delle norme che introducono l'adozione
alternativa nella scuola Primaria. Grazie.
Non so cosa sia, davvero.
Gentilissimo Prof. SANTORO, gradirei
conoscere dove deve essere presentata ed i termini di
scadenza (prescrizione) della domanda di ricostruzione di
carriera, le preciso che sono un docente immesso in ruolo in data
01.09.2001 e con conferma in ruolo dal 02.09.2002 con
titolarità nella provincia di Caserta e sede di servizio nella
provincia di Napoli (assegnazione provvisoria) e che in data
30.10.06 ha accettato sempre per la medesima classe di concorso un
nuovo contratto (solo nomina giuridica) per entrare nella provincia
di residenza (Napoli).
Presenti la domanda presso la sua sede di
titolarità.
Inoltre i servizi pre-ruolo possono essere
autocertificati ai fini della ricostruzione di carriera.
No.
Sono un'assistente Amministrativa. Il DSGA della
mia scuola starà in astenzione obbligatoria fino al 28/02/2007
ed è sostituita dall'assistente amministrativa che a sua volta
è stata sostituita da un supplente temporaneo. La mia domanda
è: il supplente temporaneo può essere nominato anche
per il periodo di allattamento?
Sì.
Sono un'insegnante di scuola primaria in
allattamento. Ho un orario di lavoro sfalsato, distribuito su
sei giorni. In alcuni giorni l'orario è di solo due ore mentre
in altri è di sei ore. C'è la possibilità di
fruire delle sei ore settimanali previste in modo cumulato (tipo due
ore nei giorni più lunghi)?
Sì.
Buongiorno a tutti. Nella mia scuola in una
seconda elementare, un bimbo correndo è finito contro una
finestra e ha frantumato il vetro in mille pezzi. Fortunatamente
ferendosi solo alle mani. Verificando in altre classe ci siamo
accorti che alcune hanno dei vetri sottilissimi come nella classe
dove è successo il fatto. Vorremmo ora sensibilizzare il
preside e /o il comune per risolvere la questione. Qualcuno mi
può dire come ci si deve muovere e normativa di
riferimento.
L. 626/94. Scrivete al dirigente segnalando il
problema.
Gentile dott. Santoro, per fortuna
c’è Lei a dare qualche certezza in questo mondo
scolastico sempre più incerto e friabile!!! Un docente a tempo
indeterminato, in aspettativa per motivi personali, può
svolgere incarichi temporanei autorizzati (gli stessi che svolgeva
quando era in servizio)? La mia dirigente sostiene di no, che in
aspettativa senza assegni non si può svolgere nessun altro
lavoro, se pur compatibile con quello subordinato!!! Lei cosa
può dire a tale proposito?
Io dico di sì.
Ci sono riferimenti normativi che chiariscono
questa situazione?
Li chieda alla sua dirigente, visto che afferma cose che la
normativa non prevede.
Egr. Sig., sono un assistente tecnico e volevo
porVi un quesito; la seguente è la mia carriera lavorativa:
1) Collaboratore scolastico di ruolo dal 01/03/72 al
14/09/2002;
2) Assistente tecnico con incarico a tempo
determinato e rinnovato anno per anno, secondo normativa vigente, dal
15/09/2002 al 30/09/2005, con retribuzione da Assistente tecnico con
gradone 0;
3) Assistente tecnico di ruolo dal 01/09/2005 con
retribuzione da Assistente tecnico con gradone 28.
Ho richiesto la ricostruzione di carriera e non mi vedo
riconosciuto, ai fini economici, il periodo di lavoro da Assistente
tecnico non di ruolo (2); chi si è occupato della
ricostruzione mi dice che i programmi ministeriali non prevedono
questo caso. Q U E S I T O. COSA POSSO FARE PER VEDERMI RICONOSCIUTO,
AI FINI ECONOMICI, QUESTO PERIODO DI LAVORO CHE VA DAL 15/09/2002 AL
30/09/2005, CONSIDERANDO CHE HO SUBITO UN DANNO ECONOMICO PER BEN TRE
ANNI?
Ricorso.
Gentilissimo, nel mio istituto, il DS ha
scelto un docente di educazione fisica come suo vicario; il
docente ha fatto richiesta del semiesonero dall'insegnamento (fa
solo 8 ore di lezone a settimana). La RSU ha fatto notare al DS
che il suddetto docente non può svolgere le attività
complementari di educazione fisica essendoci un espresso divieto di
attribuire le ore per attività complementari di educazione
fisica a chi gode dell'esonero dall'insegnamento (Ministero
dell'Istruzione ˆ nota del DIP. SERVIZI. TERRITORIO del 28
agosto 2002). La richiesta non ha ottenuto buon esito. Cosa
può fare la RSU per raggiungere
l'obiettivo?
La RSU sbaglia.
Lo stesso docente, avendo tanto tempo libero, fa
scorpacciate di supplenze per sostituzione di colleghi assenti: la
RSU ha fatto notare al DS che sommando le sue ore di lezione + le
supplenze settimanali + le ore di pratica sportiva supera le 24 ore
settimanali. Il DS ha risposto che le ore di pratica sportiva non
rientrano nel computo delle 24 ore settimanali. E'
così?
No. Non è vero.
Sono un'insegnante della scuola secondaria di
primo grado, vorrei chiederle consiglio in merito a quanto mi
è accaduto: stamane alle ore 7.40 ho avvisato una custode
della scuola presso cui presto servizio che sarei arrivata in ritardo
a causa di un guasto all'auto. Giunta in classe alle ore 8.15
anzichè 7.50, ho riscontrato che i miei alunni erano privi di
sorveglianza. Ho aperto il registro per firmare la presenza e nello
spazio riservato alla firma dell'insegnante ho trovato la firma del
dirigente scolastico e, nello spazio riservato alle assenze degli
alunni il dirigente aveva apposto insegnante assente. Nella medesima
colonna ho motivato il mio ritardo ed ho firmato apponendo l'orario
d'inizio della lezione. Come devo comportarmi con il dirigente che
non ha atteso il mio arrivo ed ha lasciato la classe priva di
sorveglianza? Una collega della RSU mi ha consigliato di attendere
che il dirigente mi chieda chiarimenti o prenda provvedimenti. In tal
caso come mi consiglia di rispondere?
Attenda gli sviluppi.
Gentile Sig. Santoro sono un'insegnante a tempo
indeterminato di scuola primaria. Per necessità familiari mi
sono dovuta trasferire in altra provincia e il DS della scuola in cui
mi trovo in servizio mi ha assegnato 12 classi con il seguente
orario: 7 ore in prima (5 di mat. 1 di ed. mot. e 1 di informatica),
2 ore in seconda (1 di ed. mot. e 1 di musica), 10 ore di ed. motoria
su altre 10 classi (dalle prime alla quarte), 3 ore di
disponibilità per le supplenze! I posti vacanti sono stati
assegnati alle insegnanti incaricate. Ho sempre lavorato con
serietà, svolgendo diversi incarichi all'interno della scuola.
Oggi mi ritrovo disgustata e calpestata nei miei diritti e nella mia
professionalità. La prego di aiutarmi a capire se tutto questo
marasma in cui sono finita è legale e se ho la
possibilità di difendermi. Dimenticavo seguo 270 alunni di cui
non ricordo neanche i nomi!
Mi permetta una battuta: però fa tanta
ginnastica.
Gentile Santoro, da tempo son diventato di
ruolo. Scuola secondaria, A036. Vorrei iscrvermi ad un dottorato di
ricerca a Barcelona per il 2007-08. E' vero che posso farlo e chel'amministrazione
scolastica è tenuta a versarmi comunque e normalmente la
retribuzione mensile per la durata ufficiale del
dottorato???
In Italia sì.
Cordiali saluti e grazie ancora per gli antichi
scambi epistolari.
Prego.
Gent.mo Dario Cillo, mi rivolgo a Lei per capire
se è possibile fare retromarcia rispetto alla mia attuale
posizione nella scuola. Sono una insegnante con contratto a tempo
indeterminato, titolare presso un Liceo linguistico in Puglia e
risiedo in Abruzzo. Insegno nella A546 (lingua e civiltà
tedesca) e sono ormai 6 anni che chiedo invano il trasferimento a
Pescara (o province limitrofe) per ricongiungimento al coniuge e
figli. Attualmente sono però in aspettativa per motivi di
studio e lavoro, in quanto ho un contratto a titolo gratuito di
docenza di letteratura tedesca presso la Facoltà di Lingue
dell'ateneo di Chieti-Pescara. L'aspettativa richiesta decorreva
dall'11.09.2006 e termina il 31.08.2007 (un'anno scolastico,
praticamente). Da ottobre sono però entrata in un dottorato di
ricerca, che prevede, in caso di servizio a tempo indet. presso la
scuola, un congedo straordinario (se non sbaglio), congedo retribuito
a quanto mi risulta dalla posizione di altri dottorandi di mia
conoscenza. Mi chiedevo, allora, e volgo a Lei la domanda: é
possibile interrompere l'aspettativa, dimostrando, magari, che non ci
sono più le condizioni che ne hanno reso necessaria la
richiesta (tenere corsi di letteraturà tedesca, che potrei
aver già svolto nel primo semestre)? Come si renderà
conto la mia richiesta è legata al trattamento economico, che,
al momento non ricevo nè dalla scuola e neppure
dall'università (il dottorato è senza borsa) e, che
invece (in caso di interruzione dell'aspettativa) potrei avere con il
congedo straordinario per frequentare il Dottorato.
Secondo me non è necessario interrompere
l'aspettativa. Basta semplicemente modificare il motivo della
concessione.
Egregio dottor Santoro, sono una docente di
materie letterarie della scuola secondaria di primo grado in pensione
dal 1^settembre 2006 per dimissioni volontarie, nel calcolo della
ricostruzione degli anni di preruolo in totale otto (di cui due anni
di servizio alla scuola primaria nel doposcuola - a.s 1970/71e
1971/72 con la relativa qualifica) non mi sono stati calcolati i due
anni in cui ho prestato servizio nel doposcuola perché, a dir
dei sindacati e dei funzionari vari non sono validi per la carriera,
ma solo a livello pensionistico. Da tale situazine è scaturito
che io non ho raggiunto l'ultimo scalone con un danno
finanziario. Vorrei, pertanto, conoscendo la sua
valida competenza, il suo parere in merito.
Purtroppo non mi occupo di materia pensionistica. I servizi
riconoscibili comunque sono quelli indicati nell'art. 485 del
TU.
Egr. dott. Santoro, gradirei un parere
sull'assegnazione dei docenti ai plessi. La nostra contrattazione
d'istituto così recita: L'assegnazione a domanda ai plessi
nell'ambito dell'organico funzionale del personale già
titolare precederà quella del personale neo trasferito e, a
tal fine, la continuità didattica non costituisce elemento
ostativo. In caso di concorrenza, l'assegnazione sarà disposta
sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di
valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata al
C.C.N.I. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie
del personale docente. Nell'assegnazione a domanda ai plessi, dopo
aver soddisfatto le richieste del personale già titolare, si
terrà conto delle agevolazioni previste da norme di legge o
pattizie secondo il seguente ordine di priorità: beneficiari
della legge 104/92, art. 21; beneficiari della legge 104/92, art. 33,
comma 5 e 7. Quanto indicato nella contrattazione d'istituto è
legale, oppure i beneficiari della legge 104/92 nell'assegnazione ai
plessi hanno sempre la precedenza, anche se neo
trasferiti?
E' legale.
Inoltre, la contrattazione d'istituto può
prevedere lo scambio di sede tra coniugi nell'ambito di plessi dello
stesso istituto comprensivo?
Sì.
Sono un insegnante di sostegno, ho vinto il
concorso per la scuola materna nel 2002: questo titolo (insegnante di
sostegno), mi consente anche di insegnare come titolare nella
sezione?
Non ho capito la domanda.
Gent.mo Prof. Santoro, sono stata immessa in
ruolo nel mese di luglio 2006 su posto comune come insegnante
elementare (scuola primaria), ho lavorato per 13 anni come incaricata
annuale specialista di religione alla scuola elementare e lo scorso
anno scolastico sono stata immessa di ruolo come insegnante di
religione dopo regolare anno di prova. Questi anni verranno valutati
ai fini pensionistici considerato che sul cedolino mi sono state
applicate le regolari trattenute?
Sì.
Ai fini della domanda di trasferimento
quanti punti mi verranno assegnati?
Pochi.
Gentile Prof. Santoro, avrei bisogno di qualche
chiarimento per quanto riguarda le modalità di nomina dei
commissari esterni per gli Esami di Stato. Vorrei sapere se
avrà la precedenza un commissario proveniente da diverso
comune ma insegnante in una classe terminale, o il commissario
proveniente dallo stesso comune in cui si dovranno svolgere gli esami
ma non insegnante in classe terminale. Inoltre non ho capito se
esiste il divieto o no di svolgere gli esami nello stesso distretto
in cui si insegna. Se insegno nel distretto 1, che
comprende solo due comuni, potrò essere commissario
esterno in uno di questi comuni o obbligatoriamente dovrò
andare in un altro distretto?
Veda la normativa attuativa della L. 1/2007, reperibile
anche nei ns. archivi.
Egregio, le chiedo gentilmente se puo' dare una
risposta al seguente quesito. In caso di docente titolare su una
cattedra con due insegnamenti come per esempio Matematica e Fisica ai
Licei, essendo nominato come commissario esterno il docente di
matematica, puo' essere nominato commissario interno in fisica pur
appartenendo alla stessa classe di concorso A049?
Secondo me no.
La normativa non e' molto chiara, ma questo crea
diversi problemi non solo ai licei ma anche negli istituti
professionali e tecnici dove un docente titolare su una classe di
concorso ha diverse materie di insegnamento, alcune delle quali
assegnate al commissario esterno. Come si puo' risolvere la
questione?
Non capisco dove stia il problema.
Vorrei porVi il seguente quesito: "Nei
passaggi di ruolo (dalla scuola media a quella superiore) con
variazione della posizione stipendiale il TFS, già maturato
con molti anni di servizio nel ruolo precedente, subirà variazioni
a danno del dipendente?"
No.
Faccio parte del Consiglio d'Istituto di un
Istituto Comprensivo come rappresentante dei genitori. Volevo un
chiarimento riguardo all'approvazione dei progetti da gestire con il
fondo d'autonomia. Di fronte ad una lunga lista presentata alcuni
consiglieri hanno fatto osservare che alcuni erano più
"importanti" di altri e che quindi si poteva fare una
graduatoria per eliminare quelli meno votati. Uno dei docenti ha
subito obiettato che il collegio docenti aveva già deciso che
ogni progetto doveva essere approvato riducendo con pari percentuale
la quota di ognuno fino a rientrare nella disponibilità del
fondo. Volevo sapere se effettivamente il collegio docenti può
prendere una decisione del genere ignorando il parere del Consiglio
d' Istituto.
Sulla valutazione dell'efficacia didattica dei progetti
spetta al collegio decidere, non al Consiglio.
Gent.mo Pino Santoro, sono un'insegnante in
ruolo nella scuola primaria da 6 anni. Quest'anno mi sono reiscritta
all'università poichè intendo completare gli studi
mancanti alla laurea. La mia facoltà richiede obbligo di
frequenza, per cui avevo pensato di richiedere l'aspettativa per
diritto allo studio dal mese di febbraio-marzo fino al termine delle
attività didattiche in modo da concentrare tutta la frequenza
in quel periodo. Ne ho parlato con il dirigente, che tuttavia mi ha
risposto che rifiuterà la mia richiesta perchè il
budget per le supplenze è limitato!! Posso oppormi in qualche
modo o devo buttare 1000 euro di tasse universitarie a vuoto? Ma il
supplente che sostituisce un insegnante in aspettativa viene pagato
dalla scuola? Se per l'anno prossimo ho bisogno di alcuni mesi di
aspettativa e ne faccio richiesta il mese di settembre è
ancora la scuola che paga il supplente o le spese gravano sul C.S.A.?
L'altra soluzione sarebbe il part-time ma vorrei evitare di chiederlo
perchè a me servono solo alcuni mesi in modo da coprire I 2/3
della presenza, mi sembra eccessivo chiedere il part time. Sono
specialista di lingua inglese su 9 classi, non credo di creare
particolari disagi alla comunità scolastica assentandomi per
qualche mese non retribuito! Cosa mi consigli di
fare?
Domanda di aspettativa.
Gentile prof. Santoro, sono un'assistente
amministrativo che sta sostituendo il DSGA. Nel caso in cui in quei
giorni mi dovessi assentare perdo tutta la sostizione o solo i giorni
di assenza?
Solo i giorni di assenza.
Inoltre nello stesso periodo di sostituzione del
DSGA è possibile sostituire una collega assente?
Non ho capito la domanda.
Spero possiate aiutarmi. Sono un'insegnante a
tempo indeterminato di un liceo scientifico in provincia di Palermo e
vorrei sapere fino a che età del bambino è possibile
fruire dei 30 giorni di congedo parentale con retibuzione al
100%. Qualcuno mi dice solo entro i tre anni, altri sostengono fino
agli otto anni.
3 anni.
Salve avrei bisogno di sapere quando un alunno
assente per 5 gg deve presentare il certificato medico per essere
riammesso a scuola, e cortesemente la circolare di
riferimento.
Gli alunni rimasti assenti per malattia per più di
cinque giorni sono riammessi a scuola dietro presentazione di una
dichiarazione del medico curante circa la natura della malattia e
l'idoneità alla frequenza (art. 42/u.c. del d.p.r. 22 dic.
1967, n. 1518).
Cara CGIL, sono un docente di Scuola Primaria.
Nel circolo di appartenenza di cui sono titolare mi sento un
insegnante fortunato poichè mi sento libero d'insegnare e
non abbiamo particolari restrizioni. Malattie, permessi, problemi da
trattare con i vari dirigenti con ricevimenti ad personam, sono
concessi in maniera sempre esaustiva. Ho però un problema di
natura personale e di coscienza come iscritto alla CGIL. Sento
ultimamente da più parti che la CGIL ha chiesto tramite RSU ad
alcuni dirigenti un foglio firma giornaliero come garanzia del
lavoratore. Mi si dice la normativa per favore, vorrei saperla visto
che non si parla di altro. Strano però che una norma
così chiara sia fonte di tanti problemi. Scopro ora infatti
che mi hanno leso un altro diritto negandomi la firma sulla presenza
nel posto di lavoro per ben 4 anni e non lo sapevo.. Io nella mia
ignoranza non lo sapevo che fosse un diritto fondamentale. Allora
comunico che non conosco la norma così come non la conosce
gran parte delle scuole materne, elementari, medie e superiori, dei
D.S. in cui ho lavorato poiché non esiste un foglio firme
nelle scuole in cui molti di noi hanno prestato servizio. Siccome
qualche docente potrebbe essere ingannato, perché qualche
D.S., o collega, potrebbe alterare un foglio firma cartaceo
quotidiano che nessuno controlla, penso sia giusto che si vada nelle
scuole a proporre il cartellino elettronico come nelle fabbriche.
Così il nostro diritto alla presenza è ancor più
garantito. Infatti se un lavoratore si dimentica di firmare come fa
a dire che il giorno prima c'era? A fiducia? Ma allora fiducia per
fiducia basta la parola e non la firma. Meglio sarebbe andarci in
periodo elettorale perché il valore dell'obiettivo
"foglio firma" o "cartellino" sarà foriero
di sicuro successo. La CGIL sarà sicuramente d'accordo se
permette a dei suoi rappresentanti di scrivere e
parlare sull'obbligo un libro firma come diritto
obbligatorio.
Noi per fortuna non abbiamo nulla a che fare con la
CGIL.
Gentilissimo Prof. Santoro, sono una docente di
lettere della secondaria di primo grado. Ho già usufruito
in un passato non molto recente della sua valida consulenza.
Ora ne avrei di nuovo necessità. Sono stata insegnante di
sostegno x la scuola elementare, con relativo titolo si
specializzazione polivalente. In quel periodo, ero di
ruolo, feci anche la cosiddetta riconversione del titolo x la
secondaria, in un regolare corso, istituito dal provveditorato x
insegnanti appunto di ruolo. Ho sempre pensato che quel diploma mi
valesse x le superiori, ma ora, leggendo sul titolo originale,
c'è scritto "diploma di specializzazione polivalente,
scuola media". Potrebbe avere validità anche x le
superiori, anche perchè raccogliendo voci di colleghi, hanno
tutti il "pezzo di carta" con la dicitura
"secondaria" o "superiore". Può
delucidarmi in merito?
Purtroppo no.
Vorrei sapere se in caso di assenza
dell'insegnante di Scienze motorie, il collega che lo sostituisce
può portare gli alunni in palestra per fare attività
sportive.
Sì.
In questo caso gli alunni e il docente
'supplente' sono assicurati?
Sì.
Se il collega è nominato su posto di
sostegno ma è laureato in scienze motorie, può portare
gli alunni in palestra quando sostituisce l'insegnante titolare di
scienze motorie perchè assente?
Sì.
E l'insegnante di matematica può fare
attività sportiva con gli alunni in caso di assenza
dell'insegnante titolare di scienze motorie?
Sì.
Sono un docente a tempo ind. della scuola media
ho vinto un concorso in una fondazione lirico sinfonica italiana...
ho usufruito di un'aspettativa dalla scuola l'ho chiesta nel 2001 per
superare il periodo di prova in teatro.. lo stesso teatro mi ha
concesso 3 anni di aspettativa e sono tornato a scuola ho mantenuto
così i due posti di lavoro.... sono in conflitto di
incompatibilità o no?
Sì.
Può enuncare quali sono gli articoli e le
parole esatte degli stessi?
No.
Buongiorno, le spiego la mia situazione: a
luglio di quest'anno sono stata nominata di ruolo come docente di
scuola primaria. Non ho mai preso servizio prima perchè in
astensione obbligatoria post parto, attualmente in astensione
facoltativa. Per motivi personali non posso rientrare al lavoro ma
devo dedicarmi alla mia famiglia. Come si danno le dimissioni? con
quanto preavviso? a chi indirizzarle? Graie per il preziosissimo
aiuto!
La domanda andava presentata entro il 10
gennaio.
Gentile prof. Santoro, sono docente di un
istituto d'istruzione superiore e volevo sapere se il docente
vicario, con esonero dal servizio, in mancanza di docenti disponibili
può sostituire colleghi assenti e se per questo può
essere retribuito con ore eccedenti l'orario di servizio.
Grazie
Che possa sostituire non c'è dubbio, quanto al
pagamento questo potrebbe essere riconosciuto se la sostituzione
viene fatta oltre il suo orario d'obbligo.
Caro Santoro, so che è possibile
usufruire dell’astensione facoltativa (congedo parentale) in
modo frazionato. Se un docente di scuola primaria chiede di
assentarsi il lunedì e il martedì per tutto
l’anno scolastico (2 mesi circa), chi la deve sostituire? I
colleghi del plesso o è possibile nominare un
supplente?
E' possibile nominare un supplente.
Le varie voci che determinano il FIS
confluiscono tutte nel fondo comune o debbono essere ripartite
distintamente per Docenti ed Ata? Cosa stabilisce la comunicazione di
servizio del MIUR n. 1609 del 2/12/2003 in tal senso o, qual'è
l'nterpretazione più corretta? La contrattazione d'Istituto
decidento in un senso o nell'altro può essere considerata
illegittima?
Le risorse del Fondo non hano vincolo di
destinazione.
Salve, sono un docente eletto tra la RSU volevo
un suo parere circa la richiesta di recupero presentata dai
colleghi impegnati nei seggi elettorali come scrutatori e presidenti.
Il caso in esame è quello di un seggio composto da
docenti che hanno operato nell'orario didattico dalle 10,15 alle
13,15. I docenti componenti il seggio avevano nei giorni
delle elezioni e dello scrutinio 1 ora il primo giorno due al secondo
ed al terzo ed uno dei docenti era libero il giorno dello
scrutinio. I docenti essendo stati impegnati per più ore
rispetto all'orario di servizio pretendono di recuperare le ore
in cui sono stati impegnati nel seggio. E' da precisare che
nelle ore di attività nel seggio i colleghi, per le ore in
cui avrebbero avuto lezione, sono stati sostituiti
nell'attività didattica con personale a disposizione o altro.
Delle due una o il dirigente, che ha chiesto il mio parere come
RSU responsabilizzandomi non poco, non concede i recuperi
vantati rischiando una denuncia per condotta antisindacale,
o concede il recupero con ulteriore aggravio economico per
l'erario ed in caso di verifica della Corte dei conti paga
di tasca propria. I pareri dei sindacati sulla questione
sono discordi sia all'interno dello stesso sindacato che tra i
vari sindacati. L'interpretazione della norma non è
univoca ... è una bolgia. Io al dirigente, vista la
normativa, ho consigliato di non concedere recuperi. Ho la sensazione
che mi sfugge qualcosa. Insomma, i colleghi, devono o no
recuperare?
Neanche per idea.
Spett.le dott. Santoro, rivolgo alla Sua gentile
attenzione due quesiti in merito ai permessi spettanti per malattia
del figlio e per ferie: sono un docente di ruolo, ho un figlio di
anni quattro - in base all'art. 47 del T.U. Legge 8 marzo 2000 n. 53.
"Ciascun genitore, alternativamente, ha altresì diritto
di astenersi dal lavoro, nel limite dei cinque giorni lavorativi
all'anno, per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i
tre e gli otto anno" i 5 giorni sono retribuiti al
100%?
No.
Inoltre: ho già usufruito dei 3 giorni
per motivi personali e dei 6 giorni per ferie. Le chiedo: posso
usufruire di altri giorni per ferie retribuiti al
100%?
No.
Spett.le redazione, scrivo per conto di mio
fratello che ha 42 anni è sieropositivo e lavora nella scuola
con contratto a tempo determinato come collaboratore scolastico. Pur
essendo in buone condizioni fisiche si assenta spesso per malattia di
breve durata ma ricorrente o per fare i normali controlli al reparto
di malattie infettive presso il quale è in cura e questo gli
sta creando notevoli difficoltà. Ovviamente non ha dichiarato
la sua sieropositività, ma avendo ormai quasi superato i
limiti di conservazione del posto di lavoro vi chiedo: la
sieropositività è compatibile con l'idoneità
fisica al pubblico impiego?
Ritengo di sì.
La sieropositività può
considerarsi come grave patologia e quindi attraverso la necessaria
procedura ottenere che le assenze dal lavoro non entrino nel computo
dei giorni di malattia?
Sì.
Quale tutela giuridica è accordata a
questa malattia nel settore del pubblico impiego e specificatamente
nella Scuola?
Quella riferita a qualsiasi altra
patologia.
Buongiorno, sono un assistente tecnico. Volevo
sapere due cose: se non c'è l' ITP, gli alunni possono stare e
lavorare in laboratorio solo con l'assistente?
No.
Quante ore l'assistente tecnico deve avere
libere nella settimana per la manutenzione dei mezzi
tecnici?
12.
Salve Prof. Santoro Pino, gradirei una sua
consulenza riguardo all'assegnazione degli incarichi aggiuntivi
remunerati col Fondo di istituto. Nella mia scuola siamo 2 assistenti
tecnici, di cui uno full time ed uno part time misto a 30 ore
settimanali così distribuito: settembre, ottobre, novembre,
36h settimanali; dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio
30h settimanali; giugno 36h settimanali, luglio completamente a casa,
agosto 36h settimanali. Al collega part time sono stati affidati
tutti gli incarichi aggiuntivi del nostro profilo, previsti dalla
contrattazione di istituto. Vorrei sapere se è legale
poichè il contratto mi sembra che non lo
preveda.
E' legale.
Gradirei conoscere la normativa concernente
l'aspettativa per coniuge all'estero. Mi interessa sapere per quanti
anni il titolare di cattedra in aspettetiva mantiene la titolarita'
prima che la cattedra venga resa disponibile per eventuali
trasferimenti.
Mantiene la cattedra.
Egregio, vorrei chiarimenti circa l'attribuzione
sullo statino paga della voce "tfr" alla casella relativa,
in basso, del tipo di liquidazione. In effetti, il mio collega
entrato come me in ruolo dal punto di vista giuridico (per effetto
della legge Legge 20 agosto 2001, n. 333) come il sottoscritto il 1
settembre 2000, benché assunti entrambi con contratto
economico il 1 settembre 2001, rileva sul propio statino paga la
voce, a nostro giudizio corretta, "tipo di liquidazione:
tfs"; mentre sul mio statino tale voce diventa "tipo di
liquidazione: TFR", e naturalmente la cosa mi preoccupa.
Parrebbe, secondo norma ora citata, che entrambi avremmo diritto al
medesimo trattamento TFS, in quanto in ruolo giuridico prima del
31/12/2000. O mi sbaglio?
Quello che conta è il ruolo economico, secondo
me.
Gent. Prof. Santoro, sono assistente tecnico con
contratto annuale, avendo due bimbe piccole in età di scuola
materna volevo sapere se ho diritto ad ore di permesso per
inserimento all'asilo? il mio orario di lavoro è 8-14 mentre
l'ingresso delle bimbe all'asilo è alle 8.15 il che mi crea
problema!
Può chiedere di fruire dell'orario
flessibile.
Egregio Dott. Santoro, mia cugina ha avuto una
supplenza di 7 giorni in una scuola elementare. Ha preso la supplenza
e dopo due giorni causa gravidanza a rischio ha dovuto interrompere
ed ha presentato il certificato medico. E' vero che come punteggio
non matura niente, ma prende lo stipendio fino alla fine dell'anno
scolastico?
L'indennità, non lo stipendio.
Ringrazio vivamente per il riscontro alla mia
mail di qualche giorno fa, in cui chiedevo se per un'insegnante a
tempo indeterminato fosse possibile mettersi in aspettativa non
pagata per svolgere un'attività professionale occasionale. Il
gent.mo Sig. Santoro mi risponde che ciò è
legittimamente possibile. Potrei chiederla proprio per motivi di
lavoro o dovrei giustificarla adducendo presunti motivi di
famiglia?
Meglio.
Pregherei di darmi i riferimenti normativi in
quanto il mio Dirigente è forse "sinceramente"
scarsamente informato.
Però riceve lauto compenso, per la sua
ignoranza.
Carissimo prof. Santoro, desidererei sapere se
è possibile istituire un orario settimanale con ore di 50
minuti antimeridiane e di 60 pomeridiane in una scuola primaria in
cui opero. Può l'autonomia scolastica prevedere
questo?
Sì.
Preciso che non ci sono problemi esterni (tipo
trasporti) che obblighino tale strutturazione
oraria.
E allora la motivazione deve essere di natura
didattica.
Gent.mo Dottor Santoro, sono un'insegnante della
classe di concorso A051 immessa in ruolo, a seguito di concorso
ordinario, con nomina giuridica dal settembre 2000 e con nomina
economica dal settembre 2001. Presto servizio dal 2001 nello stesso
Liceo, alla cui segreteria ho chiesto, dopo l'anno di prova, la
ricostruzione della carriera. Preciso che sono in III fascia e che
non ho preruolo. La segreteria è, ad oggi inadempiente,
perché mi dice che, non avendo preruolo e non avendo
riscattato gli anni dell'università, non ho diritto alla
ricostruzione. Le pongo ora i miei quesiti: 1) consapevole di non
poter vantare nulla a fini economici, la scuola nella quale insegno
non deve comunque rilasciarmi una certificazione in cui si attesti la
mia situazione?
No.
Anche perché quest'anno ho inoltrato
domanda di trasferimento e, per quanto ne so, è la scuola
nella quale ho superato l'anno di prova che deve procedere alla
ricostruzione. Io vorrei solo avere tutte le carte in regola; 2)
l'anno non coperto da effettivo servizio per retrodatazione della
nomina giuridica non rientra ai fini della
ricostruzione?
No,
O va in automatico già in busta paga? 3)
il dottorato di ricerca è equiparato al preruolo dei docenti
incaricati nelle università, anche quando tale periodo non
è stato riscattato?
No.
Con l'elezioni RSU non è stata rieletta
una rappresentante del personale ATA che era anche RSL. Essendo stata
invitata dal proprio sindacato a ricoprire la carica di RSA,
può continuare o riconfermare anche la nomina di
RSL?
No.
Nell'Istituto Comprensivo Statale in cui lavoro
ci sono grossi problemi per l'assenza del DSGA e il bilancio
dell'anno scorso non è ancora concluso, poi devono passare i
Revisori dei Conti del Ministero che visioneranno la previsione del
bilancio dell'anno 2007. In tale bilancio è prevista una spesa
di euro 11.000,00 circa per operatori esterni non statali
(una pedagogista clinica, dei mediatori linguistici), mentre secondo
la finanziaria non possiamo spendere più di quanto è
stato speso nell'anno 2004 e cioè euro 6.200,00; oltretutto i
soldi da utilizzare provengono da finanziamenti di enti esterni
come la Circoscrizione. Secondo il D.S. l'utilizzo di questi
fondi dipende dall'interpretazione della finanziaria da
parte dei Revisori dei Conti e quindi siamo ancora bloccati
con le attività didattiche connesse ai
progetti che coinvolgono gli operatori. Se tutto questo le
risulta vero e non ci sono altre alternative, si può a
questo punto dell'anno rimandare parte dei progetti a
ottobre/novembre/dicembre, con l'approvazione del Collegio
Docenti?
Sì.
Infine ci ha detto che il Ministero ha bloccato
tutte le spese e che l'unico "escamotage" è
quello di spendere in dodicesimi, cioè la cifra euro 6.200,00
divisa nei 12 mesi, spendendola mese per mese. Ma dove si trova la
circolare a cui si riferisce?
Non c'è nessun blocco, ma un ritardo nella
predisposizione dei bilanci dovuto alle novità introdotte
dalla finanziaria.
Siamo delle collaboratrici scolastiche di una
scuola statale chiediamo al dottor Santoro se una di noi è in
permesso (2 ore per allattamento) DEBBA ESSERE SOSTITUITA DA UNA
SUPPLENTE O MENO.
No.
Gentile dr. Santoro, gradirei il suo parere
circa le modalità di concessione delle festività
soppresse. Fermo restando che il personale docente può
chiederne la fruizione nei periodi intercorrenti tra la fine delle
lezioni e l'inizio delle stesse nell'anno scolastico successivo,
alcuni dirigenti sindacali sostengono che la concessione non
può essere negata, pur a fronte di attività programmate
(Collegio dei Docenti o riunioni di programmazione di inizio anno).
Io sono invece del parere che la concessione resti comunque
subordinata all'insussistenza di esigenze di servizio, sia pur non
relative allo svolgimento delle attività didattiche con gli
alunni.
Sono d'accordo con lei.
Gent.mo prof. Santoro, una supplenza dal 18/1 al
17/6, compresi gli scrutini, può essere valutata, sia per le
graduatorie interne che per la progressione di carriera, come 1
anno di preruolo (servizio non di ruolo prestato ininterrottamente
dal 1 febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale)
anche se dal 18/1 al 9/4 si è usufruito dell'astensione
obbligatoria per maternità?
Sì.
Gentilissimo Pino Santoro, sono un'insegnante di
lettere con contratto a tempo indeterminato. Ho un figlio di tre anni
e mezzo e avrei bisogno di sapere fino a che età del bambino
è possibile fruire del primo mese di congedo parentale con
retribuzione al 100%.
Tre anni.
"Il Dirigente Scolastico, pur nel risoetto
degli art. 89, 90, 91 e 92 del CCNL 2002/2005, concernenti i
provvedimenti disciplinari per il Personale ATA, può derogare
dai criteri sopra indicati, previa convocazione della RSU, per
situazioni eccezionali e nell'interesse della funzionalità ed
efficacia della scuola o in presenza di fatti che rendano necessario
un cambiamento di sede, per prevenire o interrompere il verificarsi
di situazioni inidonee al contesto scolastico, per palese
incompatibilità ambientale, per provvedimenti disciplinari.
Pertanto, il Personale ATA dipendente da questa Iistituzione
scolastica che si renda protagonista di comportamenti inidonei al
buon ufficio dei compiti assegnatigli si applica quanto descritto
nell'ultimo capoverso. Per incompatibilità ambientale si
intende la presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
frequenza/intensità della conflittualità con
i superiori; i coleghi o con altro personale in servizio nel
nostro istituto comprensivo; i docenti; l'uenza; la quantità
dei conflitti; comportamenti che, pur non configurandosi come
illeciti o meritevoli di provvedimenti disciplinari, tuttavia causano
turbativa, necessità di interventi, di richiami,
precisazioni,richiesta chiarimenti, osservazioni e raccomandazioni
frequenti da parte del Dirigente Scolastico e del Direttore SGA.
Copia della presente intesa è pubblicizzata a cura del
Direttore Amministrativo a tutto il personale dipendente tramite
circolare o esposizioni all'albo in ogni sede" Questa parte, a
mio avviso scandalosa, dell'accordo stipulato tra la Dirigenza di un
Istituto comprensivo e la RSU in carica, che, tra l'altro, vede la
partecipazione nella RSU stessa, del DSGA. Vorrei sapere se, secondo
Lei, ricorrono nelle clausole concordate tra le parti, degli
atteggiamenti anti sindacali e/o comunque non leciti e/o
anticostituzionali, poichè a me parrebbe che anziché
proteggere i lavoratori (in questo caso ATA), danno alla Dirigenza un
supporto a danno degli stessi lavoratori, nonchè delle
"armi" improprie di dissuasione verso qualsiasi tipo di
rimostranza lecita. Tra l'altro questo documento è stato
redatto in data 27 Ottobre 06, ma è stato reso ufficiale
solamente in data 29 Gennaio 07. Le pare normale? La RSU, secondo me,
firmando questo accordo, ha operato contro gli interessi dei
lavoratori e non a loro vantaggio. Se, per caso, nel personale ci
fosse qualche persona "sotto tiro", ogni provocazione
rivoltagli da chiunque diventerebbe una potenziale occasione per
trasferirla, con l'avvallo della RSU. Per motivi di riservatezza, non
posso indicarLe di quale Istituto si tratta, ma spero che Lei,
gentilmente, possa comunque rispondermi. Grazie in
anticipo.
E' un bell'accordo, non ce che dire. Magari lo avessi
anch'io nella mia scuola!