25.  Sono uno studente
di un istituto commerciale
per ragionieri
programmatori e frequento
il quinto anno.
Potrebbe fornire
indicazioni più
precise sul software
applicativo "......"
e più in particolare
sulle "....."
Nel settore informatico spesso emerge un atteggiamento del tipo:

"Non spiegarmi i perché, dimmi solo cosa devo fare".

Questa strada spesso porta alla frustrazione se non al fallimento professionale. Non è questo infatti l'ordine giusto per studiare ma è giusto l'esatto contrario. Tutti gli insegnanti sanno bene che in primis si devono acquisire i principi di una tecnologia, cioè si devono capire i suoi "perché", e poi si può usarla con efficacia.

"CAPIRE L'INFORMATICA" vuol dare un preciso contributo in questa direzione. Ha lo scopo di mettere in luce le ragioni di fondo della materia, vuol discutere ciò che conta, analizzare gli elementi di base spesso trascurati.
L'obbiettivo non è facile da raggiungere. Le difficoltà non sono soggettive, non dipendono da questo o da quello ma dal fatto che la materia è giovane e la definizione dei suoi fondamenti ha richiesto e richiede tutt'oggi uno sforzo particolare (vedi anche risposta1).

Questa puntualizzazione è necessaria di fronte alle domande su questoni specifiche che talora ricevo ed a cui risponderò privatamente. Infatti preferiamo mantenere nitida la caratteristica che distingue "CAPIRE L'INFORMATICA" da tutte le altre numerosissime rubriche diffuse in rete che 'aiutano a fare' invece noi vorremmo 'aiutare a capire'.

In conclusione allo studente dell'istituto commerciale e a chiunque altro mi porrà domande su particolari applicativi risponderò con una email personale.

 

Indietro

anno 2001


Nel 1959 i rappresentanti di aziende industriali e commerciali, di banche, di enti statali nonchè dei costruttori di computer, si riunirono in Washington D.C. per realizzare un linguaggio adeguato alle allora emergenti applicazioni economico-commerciali. L'anno prima era stato varato il Fortran il quale era orientato al calcolo scientifico ed ignorava le necessità del calcolo commerciale. Perciò si formò l'ormai noto comitato CODASYL (Conference On Data Systems Languages) che tracciava le caratteristiche di quello che poi sarebbe stato il Cobol (Common Business Oriented Language). La prima versione compariva nell'aprile 1960 come Cobol/60. Il Cobol/61 venne l'anno successivo e la versione Cobol/Extended arrivava nel 1963. Seguirono aggiornamenti nel 1968, 1969, 1970 e 1973 che per il vero mostravano i segni di arraffazzonati  rimaneggiamenti. Nel 1974 il Cobol/Ans apportava un aggiornamento complessivo, in particolare curava la portabilità, migliorava la sintassi e la compilazione. La programmazione strutturava rimaneva invece inspiegabilmente trascurata. Addirittura si dovette aspettare fino al 1985 per avere la versione Cobol/85 con le strutture di controllo adeguate (in specie mi riferisco alla scelta multipla che era assente). Questa versione talora prendeva enfaticamente il nome di Cobol/2. Negli ultimi anni sono comparse le versioni Cobol Object-Based e la versione Cobol con VisualAge di modesta diffusione.

Per oltre venti anni il Cobol rimase in testa nella graduatoria dei linguaggi più diffusi. Talora superò la quota del 60%. Ancora oggi i programmi Cobol non sono numericamente i più diffusi ma emergono tra quelli che vengono più spesso eseguiti tra gli applicativi. Quali le ragioni ?

Si capiscono chiaramente dalla breve storia che ho tracciato. Il Cobol non nasceva per essere venduto ai clienti da parte di una azienda, ma era voluto dagli utenti stessi che quindi non potevano che adottare in massa il prodotto che essi stessi avevano ideato. Ecco dunque il successo nonostante la presenza di difetti, di ritardi ecc.

 

Indietro

anno 2001

26. C'è una ragione della diffusione del Cobol tra tutti i linguaggi imperativi ?
=