Marshall Mc Luhan nacque nel 1911 e morì nel
1980 in Canada. Si dedicò in gioventù a studi letterari che poi perfezionò a Cambridge.
La sua attenzione si spostò quindi alla sociologia della comunicazione e negli anni
sessanta acquistò fama in tutto il mondo come il maggiore teorico dei "mass
media". Fondò e diresse il "Centro per la Cultura e la Tecnologia" presso
l'Università di Toronto che oggi continua assai felicemente l'opera intrapresa dal
maestro. Molti sono i libri da lui scritti i quali sono stati tradotti anche in italiano.
Il più famoso forse è "La galassia Guttenberg" (Ed. Armando Armando), ancora
va ricordato "Gli strumenti per comunicare" (Il Saggiatore). Mc Luhan viene
studiato dagli esperti di comunicazione ma non soltanto da essi. Il valore dei suoi
risultati è tanto ampio da toccare altri settori primo tra tutti l'Informatica. Perché ? Abbiamo già spiegato che l'informazione è sempre
un oggetto fisico. I bit sono impulsi di corrente, sono magnetini sul disco, i pixel sono
punti luminosi sul video e punti di inchiostro sulla carta, sono le buche ed i pieni sul
CD. Anche se si tratta di oggetti piccolissimi, la loro natura fisica è fondamentale per
avvicinare il computer (vedi domanda 13), né potrebbe essere altrimenti.
Una macchina infatti si può affrontare soltanto in un'ottica concreta. Se non
comprendiamo che il computer manipola, immagazzina, trasforma, produce informazioni che
sono oggettini fisici, la tecnologia appare confusa e tutta l'Informatica finisce per
diventare nebbiosa.
La grandezza di Mc Luhan risiede nel
fatto che non soltanto ha sviluppato accuratamente la concezione materiale dei mezzi di comunicazione ma
in aggiunta ha evidenziato le conseguenze che tale natura materiale produce
nell'uomo. Ha spiegato come la fisicità influenza la comprensione del messaggio. Ha messo in evidenza come
molti pregi e difetti dei mezzi di comunicazione di massa,
provengono dalla loro forma concreta. Dunque Mc Luhan ci
ha lasciato non soltanto degli studi interessantissimi, ad esempio sulla stampa, ma, cosa
preziosissima per noi, ha lasciato un metodo di indagine. Questo
approccio non era del tutto nuovo ma fu da lui perfezionato fino a diventare
una vera e propria rivoluzione metodologica rispetto a chi studiava soltanto
i contenuti della comunicazione.
Il metodo di Mc Luhan è felicissimo per
il settore informatico. Molti elementi informatici, grandi e
piccini (vedi la tastiera, il mouse, la finestra, l'icona, l'email, il chat, il
web e tantissimi altri ancora) sono strumenti comunicativi
e possiamo valutare le loro potenzialità a partire dalla loro struttura fisica.
Riusciamo a
prevederne i vantaggi/svantaggi prima ancora che entrino in funzione perché le
caratteristiche fisiche sono oggettive e si possono analizzare a tavolino.
Come esempio
prendiamo la posta elettronica ed osserviamo come essa sia rapida nella compilazione e
nella spedizione grazie alla rete, mentre non sia immediata nella risposta perché
richiede la scrittura. Ha l'efficacia del telefono ma, a differenza di questo, non impone
una risposta su due piedi dunque come prima deduzione diciamo che è più riposante. La
posta elettronica, che dilaziona la risposta nel tempo, permette di riflettere e dunque
permette di fornire un contenuto più profondo. Continuando ad osservare le
caratteristiche materiali, si nota che l'email non crea un diretto contatto umano mentre il telefono,
che trasmette la viva voce, sì. Questa caratteristica facilita i rapporti tra persone che
si conoscono e che vogliono sentirsi vicine seppure sono fisicamente
lontane. Le chiamate al cellulare tra amici, tra genitori e figli, lo dimostra ampiamente.
Come contropartita il "calore" del
mezzo telefonico induce difficoltà in ambito professionale. Molte
telefonate di lavoro sono precedute da un preambolo del tipo "Come stai?", "Che
fai?", il quale è in sostanza una perdita di tempo ma ha il vantaggio
di far accostare gradualmente due persone
estranee che d'improvviso si sentono in intimità.
Queste brevi note cercano di chiarire
come la costituzione fisica del mezzo di comunicazione condiziona i contenuti che vi
vengono trasmessi. Mc Luhan sottolineava questa proprietà con una frase diventata famosa:
"Medium is message (Il mezzo di comunicazione è esso stesso
un messaggio)". L'espressione paradossale evidenzia che il mezzo
induce precisi contenuti nell'uomo i quali sono ineliminabili perché dipendono dalla materia e
dalla tecnica, non dalla volontà di
chi usa il mezzo.
Grazie alla lezione di Mc Luhan siamo in
grado di analizzare le potenzialità ed i limiti di ciò che usiamo nel settore
informatico. Purtroppo, va messo in rilievo, molti addetti ignorano la
lezione di McLuhan. Apprendono alcuni flash sulla comunicazione da terze parti cioè a pezzi e bocconi.
Mancando di una preparazione di base, talora neppure capiscono oppure scambiano
le analisi per discorsi
folkloristici. Grazie all'ignoranza degli informatici, oggi trovano spazio imbonitori che
commentano Internet gonfiando le gote per ripetere quello che Mc Luhan e la sua scuola
illustrano con impareggiabile semplicità ed efficacia.
Se fosse preparato
il programmatore potrebbe cogliere
da sé e subito le qualità di ciò che costruisce, ad esempio la chiarezza espressiva delle schermate che
sta preparando
oppure la funzionalità del menu di scelte.
Mi sono convinto
che un impedimento
è
di tipo culturale. L'informatico tende a vedere ogni aspetto comunicativo al
singolare, come se fosse singolo e
di conseguenza non
ne coglie la reale portata. Ad esempio le caratteristiche dell'email non riguardano un
solo contatto, che non avrebbe peso alcuno, ma infinit contatti che
generano un
fenomeno sociale su scala mondiale. I miliardi di scritti via posta
elettronica
producono un evento enorme. In sostanza le analisi di Mc Luhan e della sua scuola mettono
in luce aspetti informativi che visti singolarmente sono bazzecole, ma siccome
si
ripetono miliardi e miliardi di volte producono fenomeni tali da cambiare la
vita degli uomini sulla faccia della terra. Spiegano la
forza rivoluzionaria dell'Informatica che gli addetti ai lavori dovrebbero
cogliere per primi. Il mio è dunque un aperto invito ad approfondire la
"teoria della comunicazione"
quanto meno nelle sue linee essenziali.
Indietro
anno 2001 |
35. In un suo libro lei parla molto
bene di Mc Luhan.. mi può chiarire i rapporti con l'Informatica? |