Chi
mi scrive è una signorina iscritta al forum di Edscuola software-edscuola@yahoogroups.com
la quale riceve strane ed indesiderate lettere.
Il problema però non le viene creato dal forum né da un bontempone in vena di scherzi. I fastidi provengono dai numerosi ed inqualificabili utenti di Internet che mettono in atto il cosidetto spamming. Si tratta di un vero e proprio reato (vedi anche risposta 81) che consiste nel lancio di uno stesso messaggio a migliaia ed anche milioni di utenti. Esso danneggia direttamente i malcapitati e peggiora l'efficienza del servizio postale che viene intasato da questa spazzatura telematica.Gli indirizzi vengono forniti da apposite aziende, ma più spesso gli hackers se li procurano da soli. Mediante programmi speciali visitano sistematicamente tutto il web e copiano i recapiti che vi sono esposti. Tra gli indirizzi più amati dai malviventi ci sono i forum (vedi ad esempio quello di Edscuola sopra citato), infatti basta inviare una sola nota ed il server del forum la rispedisce automaticamente a tutti gli iscritti, moltiplicando involontariamente gli effetti del reato. I messaggi di spamming
offrono Viagra, farmaci più o meno leciti, prodotti ed affari di varia
natura che il destinatario non ha mai chiesto.
C'è ad esempio un filone di scrittori africani che propongono strane mediazioni
economiche dietro lauti ed anticipati versamenti. C'è chi ti informa che hai vinto alla
lotteria oppure un viaggio all'estero. Lo spammer utilizza ogni volta un indirizzo IP di provenienza diversa, magari appartenente a personaggi del tutto ignari. Quindi di regola lo spammer non può essere identificato. I principali approcci al problema sono: la prevenzione e la difesa. La prima contromisura suggerisce di non lasciare il proprio email nelle pagine web così che esso non possa essere intercettato dai programmi raccoglitori. Per molti lasciare il proprio indirizzo è una necessità professionale, allora esso va esposto sotto forma di immagine (es. file gif) la quale non viene solitamente intercettata. Si deve anche omettere il proprio email negli spazi di commento, noti come guest book, nelle chat ecc. che lo spammer accuratamente esamina. I messaggi che lui invia riportano spesso una indicazione per non riceverli più: ad esempio ti dicono di rispondere "unsubscribe", di visitare un sito o altro. Non lo fare perché in questo modo lo spammer ha la certezza che il tuo email è attivo col risultato di aumentare la spazzatura informatica considerevolmente. La difesa principale viene fornita dai filtri. Sono istallati dai migliori provider per analizzare e selezionare la posta indesiderata oppure puoi istallarlo nella tua macchina. Il filtro riconosce i messaggi non richiesti sulla base delle disposizioni fornite dall'utente. Ad esempio scartano tutte le note con la parola "viagra"; accettano soltanto le lettere di precisi mittenti se l'utente vuole soltanto persone selezionate, ecc. I filtri cancellano direttamente il messaggio spam oppure lo mettono in evidenza lasciando l'ultima decisione al destinatario. La visione e la cancellazione di posta spamming richiede in questo caso una spesa di tempo. Il fenomeno ha dimensioni così
ampie da apportare un danno economico non
trascurabile alle aziende. Quasi la metà delle compagnie sarebbe colpita
oggi (2004) da questo atto doloso. Sebbene siano sofisticati, i compiti del filtro non
sono facili. La varietà e mutevolezza delle azioni con cui
viene commesso il reato, vanificano talora la sua azione. La tecnologia non ha in mano la soluzione allo spamming, né probabilmente potrà mai averla. Come tutti gli atti dolosi compiuti nella rete, lo spamming va perseguito dagli organi appositi quali i corpi di polizia e le istituzioni giuridiche. Aspettiamo che quanto prima nuove leggi permettano a queste organizzazioni di muoversi velocemente. Chiudiamo con una osservazione a carattere linguistico. Il termine spamming non viene dall'ipotetico verbo inglese "to spam" che non esiste, ma da una popolare ditta americana che vende carne in scatola e che richiama l'idea distribuire qualcosa a man bassa.
anno 2004 |
87.
Mi spiegate, per favore, che significano questi vostri messaggi che mi arrivano da un po' di tempo? Mi state prendendo in giro? |