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Riflessioni sul piano nazionale di formazione sulle tecnologie informatiche Alessandro Musumeci Egregio Prof. Donati, mi permetto anch'io di scriverle dopo aver letto attentamente i suoi recenti contributi sul piano nazionale di formazione informatica degli insegnanti. Di fatto mi sento parte in causa dato che da ottobre ad oggi, ovvero da quando ho assunto il ruolo di direttore generale dell'innovazione tecnologica del Ministero, ho speso buona parte del mio tempo per assicurare un corretto andamento a tale piano formativo.
Per cominciare qualche numero che e' ricavabile dal sito Invalsi all'indirizzo http://monfortic.invalsi.it/documenti/statoavanz070403.pdf o sul sito Indire all'indirizzo www.bdp.it Ad oggi si sono iscritti ai corsi A, B e C circa 190.000 docenti e ATA, sono stati attivati circa 8.000 corsi e hanno accesso al materiale didattico e ai forum circa 187.000 docenti e ATA.
Credo che questo testimoni il successo di tale iniziativa basata esclusivamente sull'iscrizione volontaria di migliaia di docenti e ATA. Essa non obbliga nessuno ad una valutazione finale ma lascia libero l'individuo di conseguire, se lo desidera, una certificazione al termine del corso (in molti casi finanziata dalle singole Direzioni Regionali in base ad un accordo con AICA).
Si tratta della piu' ampia iniziativa del genere a livello europeo, alla quale stanno guardando con interesse non solo diversi altri Ministeri (come indicato dal Ministro Lucio Stanca nel recente comitato dei Ministri sulla societa' dell'informazione del 18 marzo scorso, tale piattaforma si presta ad essere utilizzata come unico sistema per la formazione informatica della Pubblica Amministrazione) ma anche la stessa Commissione Europea per poterla replicare in altri paesi dell'Unione. Ne sono convinto. Ma non negherà i ritardi nel dare alla piattaforma quei contenuti che dovrebbero essere alla base di ogni formazione, a distanza o meno. Il docente sceglie il libro di testo ad aprile e va in classe a settembre. Le case editrici pianificano lo sviluppo e gli aggiornamenti dei testi scolastici almeno 2 anni prima di vederli adottati e venduti. Mi sembra che nel caso di ForTic si sia prima venduta la formazione e poi avviato lo sviluppo dei materiali didattici. L'on-line facilita l'editing, l'upgrade e la distribuzione, ma i tempi di sviluppo e redazione dei contenuti non cambiano rispetto alla formazione ed ai materiali tradizionali. Come Lei ha correttamente ricordato tale iniziativa e' nata da uno stanziamento di fondi derivanti dalla vendita delle licenze UMTS ed e' stata attivata dalla CM 55 del 2002 che e' stata pubblicata ben un anno dopo la presentazione in forma pubblica del programma. Le ricordo anche che ad integrazione della predetta circolare il servizio di cui ho assunto la direzione ha emanato diverse altre circolari fra cui: (...) Sono documentato (Educazione&Scuola è un'ottima fonte...) ma rammenti che il testo che racconta la "storia" della CM 55 è per l'appunto un testo storico, e come tale per nulla intende narrare ciò che è l'attuale svolgimento. Infatti scrivevo nel settembre scorso:Quando leggerete queste pagine il Piano nazionale di formazione per docenti alle TIC sarà – spero veramente – partito. A voi seguire la cronaca, qui facciamo Storia, quindi è necessario entrare nel merito dei contenuti del Piano, quello storico che si è evoluto dalla prima veste pubblica (febbraio 2001) al testo della Circolare ministeriale n. 55 del maggio 2002. Se poi si riferisce alla nuova rubrica su EdScuola, ebbene lì raccolgo soltanto quello che sulla rete, nella mailing list di EdScuola o del DidaWeb piuttosto che in un gruppo di Yahoo o un forum di docenti.org, i soggetti stessi coinvolti come corsisti, tutor, responsabili amministrativi e direttori dei corsi dicono (o meglio non dicono, dato che esprimono dubbi e incertezze ...) Il fine del pezzo è il sondaggio,. ed allora un po' di pepe è necessario per spingere chi legge ad esprimersi (il bello della rete è questo, essere lettori attivi e scrittori con un pubblico che risponde) Tali circolari e note sono state necessarie per focalizzare alcuni aspetti che risultavano lacunosi nella circolare 55 e al tempo stesso per assicurare una rapida partenza ai corsi A, B e C dopo un'attesa di circa 2 anni, assicurando nel contempo alle Direzioni Regionali la necessaria autonomia per adattare i corsi alle situazioni locali. Per fasare queste iniziative vengono organizzati periodici incontri dei referenti regionali, che sono inoltre in collegamento quotidiano con la direzione generale innovazione tecnologica per risolvere tempestivamente eventuali problemi.
Inoltre per assicurare una trasmissione riservata e sicura
delle userid e delle password necessarie all'accesso ai contenuti e ai
forum, e per consentire un maggiore scambio di idee e di esperienze,
abbiamo attivato dal mese di novembre la Posta Docente, alla quale
risultano ad oggi registrati circa 200.000 docenti. Tale sistema e'
liberamente utilizzabile sul sito
www.istruzione.it sia per i docenti
di ruolo che per quelli non di ruolo.
Mi pare francamente che di piu' non si possa fare per facilitare il corretto svolgimento di una iniziativa di queste dimensioni. Vorrei pero' approfittare della sua cortesia per chiedere, tramite la sua seguitissima rubrica, di segnalarmi ulteriori migliorie e aggiustamenti a tale piano di formazione anche per poter preparare nel modo migliore le successive edizioni e tenere conto dell'esperienza gia' fatta.
Scusandomi della lunghezza del mio intervento la saluto cordialmente.
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