Tutor ForTIC a cura di Stefano Tommaso Donati (*)			F	orse
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07 - UN NUOVO MISTERO ITALIANO: FORTIC
13 ottobre 2003

Avevate pensato che fossi sparito? Che non avessi più nulla da dire su FORTIC? No, non è così! Son solo stato impegnato, come ognuno di voi, penso, nell'avvio del nuovo anno scolastico. Ma  non mi son dimenticato di voi e della rubrica; ed infatti sono qui!

Ma  mentre curavo la programmazione del nuovo anno cercavo di cogliere i primi ritorni di FORTIC. Ora, non so voi cosa state osservando - già in passato m'ero rivolto ai colleghi per avere riscontri o confutazioni - ma di nuovo mi ritrovo a chiedere se come a me pure a voi di FORTIC nel programmare quest'anno neanche l'ombra!

Insomma, mi attendevo che il counselor della mia scuola venisse a proporci qualcosa . . . "cari colleqhi, se volete provare quest'anno, con calma e con il mio aiuto, a portare la vostra classe nel laboratorio, eccomi, sono qui!".

Mi attendevo che almeno uno dei colleghi del consiglio di classe che lo scorso anno mi chiedeva questo e quello man mano che svolgeva il corso A ora, quasi patentato europeo nell'uso del computer, venisse a dirmi "Sai, quest'anno li porto anch'io in laboratorio, così la smettono di lamentarsi che solo tu li porti per fare lettere poi !". E invece no, abbiam fatto ore e ore di riunioni per concordare quante fotocopie al mese può  fare ognuno di noi prof senza mandare in rovina la scuola, ma di uso del computer coi ragazzi nulla! Ah, no, dimenticavo, un po' se n'è parlato per raccomandare di non stampare più a colori, così si risparmia sulle cartucce, tanto le fotocopie sono solo in bianco e nero!

Non sono ancora andato in laboratorio, per cui non posso dire nulla degli effetti del corso C sul nostro collega ATA che lo ha quasi terminato.

Comunque che i computer del laboratorio funzionino perfettamente con l'antivirus aggiornatissimo mi può anche far piacere, se non altro non lo farò più io per disperazione, ma mi chiedo a che è servito tutto lo sforzo che tanti hanno fatto per far marciare FORTIC, oltre al senso degli investimenti fatti!

Può spiacere l'idea che 150 miliardi di vecchie lire finiscano in nulla, non portino alcun beneficio ai nostri alunni (e a noi che certamente avremmo meno "conflittualità" in classe), ma di certo fa riflettere tanto impegno profuso da migliaia di tutor (d'accordo, con qualche eccezione, ma in fondo marginale), fa pensare anche la passione di tanti colleghi e di alcuni presidi nell'organizzare i corsi nonostante MonForTic, in fondo non mi lascia indifferente neanche Raimondo Bolletta - al di là delle critiche, anzi proprio per la stoicità con cui le ha affrontate. E pure chi è in testa a tutta questa operazione, l'ing. Alessandro Musumeci, che ha anche interagito in prima persona con questa piccola rubrica in rete, dimostrando quanto tenesse a FORTIC, ecco, a tutti costoro penso, al loro impegno, al loro lavoro, alle loro aspettative.

Tutto si sta risolvendo in una generale frustrazione? O bastano i monitoraggi di INVALSI a risollevare il morale? Ma sapete bene cosa ne penso io...

E allora la parola a voi! Ma questa volta non vi chiedo cosa ne pensate, ma cosa state osservando nelle vostre scuole: l'effetto FORTIC  si vede? si sente? la scuola è differente?