... visto che Enrichetta aveva le lacrime agli occhi e lui non poteva assolutamente veder piangere una femmina, era troppo per il suo animo artistico e sensibile, promise che sì, le avrebbe dato la capanna, le funi, ma per carità non piangesse, perché era più di quanto potesse sopportare.

E in fretta e furia, con un accanimento straordinario si mise all'opera, a raccogliere erba, sterpi, ramoscelli flessibili e a intrecciarli con l'abilità di un provetto tessitore. In men che non si dica l'improvvisato marsupio fu attaccato alla cintura di Enrichetta con l'aggiunta di un raffinato nastro di erba verde pallido, ultimo tocco di un vero artista.

I due canguri non finivano più di ringraziarlo, ma egli non li ascoltò neppure, con l'occhio svagato, cercava nuovo materiale, per comporre un altro capolavoro.

Enrichetta e Agenore tornarono a casa tutti contenti e, dopo qualche ora, ...................