IL DECALOGO DEL CONSUMATORE

tratto da Alla scoperta della pubblicità ingannevole
a cura dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato

Ecco i consigli che l'Antistrust dà agli utenti:

  1. Visibilità. La pubblicità dev'essere sempre ben riconoscibile, nel senso che è obbligatorio segnalare gli stacchi pubblicitari al cinema, alla tv e alla radio con una scritta o una sigla musicale.
  2. Testimonial. Giornalisti, personaggi dello spettacolo o della scienza, ecc. dovrebbero, in linea di principio, rimanere estranei agli interessi delle imprese.
  3. Mezzi di comunicazione. I messaggi maggiormente denunciati risultano quelli su mezzi cartacei (specie i postali), ma anche i telefonici.
  4. Product placement. Occorre fare attenzione ai messaggi che ripropongono più volte l'immagine o la citazione di un prodotto senza motivo apparente durante una trasmissione.
  5. Settori. Le categorie coinvolte in casi di pubblicità ingannevole sono praticamente tutte. In pole-position i maghi (col 94% dei messaggi denunciati riconosciuti colpevoli); seguono gli istituti privati di istruzione, le società di vendita per corrispondenza, le imprese di cosmetica, telematica, editoria e commercio.
  6. Garanzia. L'utilizzazione di questo termine nelle inserzioni pubblicitarie è vietata se non è seguita da chiarimenti che ne illustrino con chiarezza le modalità.
  7. Minori. La legge vieta i messaggi che influenzano i bambini abusando della loro credulità e inesperienza. Sono considerati ingannevoli anche gli spot che possono creare senso di colpa negli adulti se non acquistano il prodotto per il bambino.
  8. Salute e sicurezza. La pubblicità di prodotti che possono arrecare danni alla salute e alla sicurezza dei consumatori deve dare loro avvertenza in modo che non vengano trascurate le basilari regole di prudenza.
  9. Qualità. Il tipo di inganno più segnalato è quello relativo alle caratteristiche del bene pubblicizzato.
  10. Denuncia. Ogni cittadino può segnalare casi di pubblicità che ritenga ingannevole al seguente indirizzo: Autorità garante della concorrenza e del mercato - Uff. pubblicità ingannevole, v. Liguria, 26 - 00187 Roma (tel. 06/481621; fax 06/48162256).

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