- La pubblicità ci insegue con il tam tam dei suoi
messaggi e con grappoli (cluster in gergo) di spot e di immagini multicolori,
facilmente riconoscibili. Quando vuol farlo in modo più sottile e velato ricorre alla
pubblicità indiretta, espressa in diverse formule:
|
|
- La "Pubblicità redazionale": compare
su giornali e riviste come un normale articolo di informazione, imitando
limpaginazione e la grafica degli altri articoli. Il "pezzo" cita
continuamente un prodotto o elogia l'iniziativa di una azienda.
- La "Pubblicità cinematografica": appare
nei films e serials televisivi, in cui sono volutamente inquadrati o ripetuti il nome di
un determinato prodotto (il pacchetto di sigarette che l'attore gira tra le mani, la marca
di liquore posato sul tavolo).
- La "pubblicità proibita": reclamizza
un prodotto vietato dalla legge. E il caso delle sigarette: non potendo, in Italia,
far pubblicità esplicita di esse se ne parla indirettamente scrivendo il loro nome su
capi di abbigliamento, su località turistiche, auto da corsa, safari avventurosi
("Marlboro adventure team '87. Vieni e scopri il Marlboro Country". Kim e Camel
Trophy).
- La "sponsorizzazione": unazienda
finanzia attività di tipo culturale (l'Olivetti ha sovvenzionato il restauro dei
cavalli di bronzo di Venezia; la Banca Sanpaolo il Museo Egizio di Torino), ambientale (il
Metano dà una mano al Parco nazionale di Cogne), sportive (una squadra di calcio,
di ciclismo, di basket), o ricreative (un programma televisivo: Dash a Fantastico,
Standa a Domenica in). In cambio, ovviamente, la società ha un grande lancio
pubblicitario e vede crescere la propria immagine e, di conseguenza, le proprie
vendite.
- Una pubblicità indiretta è sicuramente, tra i diversi tipi
di pubblicità, la più subdola e quindi la più pericolosa. Se una comunicazione
pubblicitaria è chiaramente riconoscibile, chi la riceve sa ciò che ha davanti. La può,
quindi, rifiutare o accettare, criticare o ammirare. Ma se la forma sotto cui si presenta
è nascosta dietro una buona azione (il restauro di un palazzo o monumento) o tra i
lustrini di una trasmissione di intrattenimento, risulta molto più difficile da
riconoscere e più facile da assimilare senza rendersene conto.
|