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FAQ/8
Domande e Risposte su Metodologia e
Didattica
LAUREA DIDATTICA DELLA ORALITA'
Sono una studentessa di lettere moderne presso la facoltà di lettere di Bologna.sto preparando la tesi intitolata:'la didattica dell'oralità nella scuola dell'obbligo'.Vorrei informazioni, dei consigli o materiale su come svolgerla.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Il riferimento di base può essere l'importanza del linguaggio orale: lo affrontano tutti i testi di didattica della lingua italiana (v.
cataloghi LA SCUOLA BRESCIA, FABBRI, LA NUOVA ITALIA, SEI TORINO, ECC.)
Vedere i Programmi del 1985 in questa Rivista.
Uno schema appena abbozzato:
Il linguaggio orale e cultura orale:
Ong W.J., Oralità e scrittura, Il Mulino, Bologna, 1986.
Linguaggio e intelligenza
VygotskY L.S., Pensiero e linguaggio, Giunti-Barbèra, Firenze, 1967
Linguaggio orale e linguaggio scritto
(V. Rappresentazione attiva, iconica e simbolica accompagnate sempre dal linguaggio orale)
ecc ecc
SFRUTTAMENTO
INTELLETTUALE
Sono un professore di musica e da quasi quattro anni lavoro come
collaboratore esterno (art. 40 della legge 27 dicembre 1997, n 440, che
consente la stipula di contratti a prestazione d’opera con esperti per
sperimentazioni didattiche e per l’ampliamento dell’offerta formativa
e l’avvio dell’autonomia) in varie scuole elementari statali con
progetti di sperimentazione di educazione al suono e alla musica in
compresenza d’insegnanti di ruolo della stessa scuola (es. le lezioni
sono effettuate tutti i giovedì per un’ora per ogni classe, per un
totale di cinque ore al giorno per ogni settimana e per tutto l’anno
scolastico), voglio precisare che il progetto è progettato e ideato
dal sottoscritto e poi approvato dalla Direzione e dal Consiglio di
Circolo, nel progetto sono compresi:
1. Elaborazione e stesura del progetto
2. consulenza e fase operativa didattico-sperimentale
3. prove per allestimento spettacolo e saggio di fine anno scolastico con
funzioni didattiche
4. docenza di educazione musicale
5. composizione, elaborazione arrangiamento di brani originali
Sono ormai da quattro anni che faccio delle prestazioni occasionali con
contratto d’opera (specifico che sono in possesso di diploma di
conservatorio, disoccupato e al momento non sono titolare di nessuna
cattedra nella scuola statale) e quindi su questo mio tipo di lavoro
atipico che svolgo, ogni anno cambio sempre scuola, per vari motivi, sia
organizzativi e sia economiche, (purtroppo le direzioni e i consigli di
circolo dopo un anno massimo due di sperimentazione musicale nonostante l’esperienza
positiva del progetto che risulta molto costruttivo e importante sia per
gli alunni che perle maestre che imparano la materia e fanno aggiornamento
sulla musica), purtroppo contro il loro volere di continuare per l’anno
successivo, sono costretti a non rievocarmi il contratto d’opera per
mancanza di fondi economici (£ 50.000/60.000 lordi all’ora con
contratto d’opera come lavoratore occasionale, ogni anno scolastico £.
4.000.000/ 5.000.000/7.000.000 all’anno, senza assegni famigliari, senza
diritto di ferie, senza malattia, senza contributi per la pensione, ecc.)
Pensate che in questi anni ho insegnato come Esperto Musicale e quindi
come collaboratore esterno occasionale in due, tre scuole statali di
diverse città contemporaneamente in giorni diversi (es. il lunedì 5 ore
nella scuola di Gubbio, il mercoledì 5 ore nella scuola di Guidonia, il
giovedì 5 ore nella scuola di Roma)
L’altra cosa poco chiara è che in alcuni casi, il sottoscritto stipula
il contratto d’opera con l’amministrazione Comunale, è tramite il
comune io lavoro come esperto musicale nella scuola Elementare dello
stesso comune, però sono pagato come collaboratore occasionale (Il Comune
versa sulla somma il 20% di ritenuta d’acconto) dall’amministrazione
Comunale.
Purtroppo anche se quest’anno scolastico nuovo 2001/2002, mi è stato
riconfermato fortunatamente per la seconda volta dalla stessa scuola (o
meglio tramite il Comune che mi paga come collaboratore occasionale) l’insegnamento
in questi progetti sperimentali di educazione "al suono e alla
musica" come esperto di musica, in una delle tante scuole elementari
che fanno questo tipo di sperimentazioni, vi pongo una domanda che
purtroppo mi assilla tutti i giorni:
- Quale sarà il mio futuro?
- In quale scuola il prossimo anno lavorerò o continuerò il mio lavoro
di sperimentazione?
- il prossimo anno mi rievocheranno il contratto d’opera?
Un’altra domanda
- Non vi sembra che la scuola o il Ministero della pubblica
istruzione mi sta solo sfruttando?
- Come mai tutti i miei anni di servizio o meglio di insegnamento (che non
sono cumulabili come punteggi) non è stato possibile sfruttarli per il
concorso a titoli dei 380 giorni?
- Come posso sfruttare tutte queste situazioni ambigue da parte di questi
Enti pubblici per farmi risarcire dei danni materiali e morali, o magari
risarcirmi con un posto di lavoro a tempo indeterminato?
- Lavorando in orari fissi e giornate fisse per tutto l’anno scolastico
e lavorando più giorni alla settimana con scuole diverse ma sempre per
conto dello Stato (in effetti il mio datore di lavoro o che sia scuola
o il comune è sempre lo Stato italiano) vi sembra ancora una
collaborazione occasionale o viceversa, è un lavoro continuativo?
- Lavoro contemporaneamente come collaboratore esterno, in giorni diversi,
più giorni alla settimana, in diverse scuole statali, tramite contratti d’opera
stipulati da ognuna delle direzioni scolastiche o in collaborazione dell’amministrazione
Comunale dove risiede la scuola, stipulando il contratto direttamente con
il Comune ma avendo rapporti di lavoro solo con la Scuola, (Il Comune mi
paga, ma il datore di lavoro, che controlla, dove firmo sul registro delle
presenze lavorative e che riceve la mia prestazione è in effetti la
direzione scolastica). Non lo vedete un po’ ambiguo come rapporto di
lavoro?
- Avendo lavorato in più Enti pubblici (scuole elementari e relativi
comuni) contemporaneamente e avendo superato i 90 giorni lavorativi ho
diritto facendo ricorso a essere assunto a tempo indeterminato?
- Quali sono i tempi di prescrizione per fare ricorso?
- Secondo voi devo continuare a fare questo gioco ambiguo facendo finta di
niente, per poi sfruttarlo in via legale e quindi richiedere o un vero
posto di lavoro come insegnante, o chiedere i danni morali e materiali?
- ho 37 anni e questa è solo una sintesi della mia storia, non ho un
futuro, non ho diritto come tutti i lavoratori a niente, vi scrivo per
consigliarmi e per sfruttare al meglio questi miei anni d’insegnamento
(che sono tutti documentati tramite attestati, certificazioni,
contratti e documenti fiscali, delle suddette direzioni scolastiche e
Comuni), se c’è una possibilità di essere incanalato,
assorbito sempre come insegnante di musica, se con la riforma dei nuovi
curricoli, coll’autonomia delle Direzioni didattiche, ho il diritto di
essere assunto o all’estremo chiedere i danni morali e materiali per
sfruttamento del lavoro intellettuale ed artistico.
Sono disposto a portare avanti in via legale la mia posizione,
perché come potete constatare penso di essere stato solo sfruttato dalla
scuola statale e dall’Amministrazione pubblica italiana.
Aspetto al più presto vostri consigli (specialmente legali) e
suggerimenti.
RISPONDE NINO MARTINO
La legge
18 dicembre 1997, n. 440, istituiva, con l’art. 1, nell’ambito
dell’autonomia che allora compiva i primi passi, “un fondo per
l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli
interventi perequativi”. Tali fondi assegnati alle scuole consentivano la
stipula di contratti a termine con esperti esterni per la “piena
realizzazione dell’autonomia scolastica”.
Con l’art. 3 della stessa legge si coinvolgevano pure gli enti locali alla
partecipazione e alla concorrenza delle spese.
Successivi provvedimenti, hanno confermato tale possibilità da parte degli
istituti scolastici: il decreto
29 maggio 1998, n. 251 e la direttiva
29 maggio 1998, n. 252 e, più fondamentale di tutta la normativa, il decreto
del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 detto
“Regolamento dell’autonomia”.
Oggi è prassi consolidata stipulare contratti con professionisti o esperti
esterni alle istituzioni scolastiche per prestazioni e attività varie da
svolgere nell’ambito delle scuole appunto per “l’arricchimento e
l’ampliamento dell’offerta formativa”.
In estrema sintesi, e dopo tanta esperienza positiva, oggi, si può
affermare che l’autonomia scolastica, attribuita alle scuole, dà loro la
possibilità di stipulare contratti per l’espletamento di attività di
insegnamento aggiuntive ma non di assumere personale.
Lei, come libero professionista esterno, si impegna a svolgere quanto
stabilito nei contratti di prestazione d’opera che sottoscrive. Né
l’amministrazione scolastica può darLe oltre al compenso pattuito il
riconoscimento di altri diritti per il Suo futuro di eventuale dipendente
statale!
Da sempre, le parti si ritengono fuori da ogni obbligo non previsto,
appunto, dai contratti sottoscritti.
ISCRIZIONI
Volevo avere un chiarimento sulle iscrizioni dei ragazzi alla scuola superiore:
è possibile entro il 20/1/02 iscrivere il ragazzo in due istituti diversi ad es. liceo classico e liceo scientifico?
Se no, come si può fare per quei ragazzi che alla data del 10 o 20 gennaio ancora sono indecisi su quale dei due licei frequentare?
UMBERTO TENUTA
Non è possibile. Occorre che i ragazzi decidano. Poi potranno
eventualmente trasferirsi.
BACINI DI UTENZA
Vorrei gentilmente sapere se all'interno di un comune ci sono vincoli di residenza per l'iscrizione di mio figlio
alla 1a elementare.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Non ci sono vincoli, a condizione che la scuola cui si chiede l'iscrizione abbia la capienza per accogliere iscritti provenienti da altri bacini di utenza.
DISAGIO GIOVANILE
Con la presente chiedo se avete notizie utili per la mia tesi: una soluzione al disagio giovanile: la prevenzione attraverso le scuole per genitori
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Su Internet può trovare abbondantissimo materiale facendo delle ricerche sotto le voci disagio giovanile prevenzione scuole genitori utilizzando il motore di ricerca
http://www.google.it ricerca avanzata per le voci disagio giovanile
ANNO DI PROVA: TESINA MATEMATICA
Sono un docente di Scienze matematiche in una scuola media della provincia di Foggia desidererei avere informazioni sulla tesina finale da fare dopo l'anno di prova, se c'è qualche esempio potrebbe inviarmela
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Non esistono modelli.
Può tenere presenti i criteri didattici dell'educazione matematica che abbiamo esposto nei seguenti articoli della rubrica
DIDATTICA@EDSCUOLA.COM
- Principi
Metodologico-Didattici
- Problemi
Matematici
Negli articoli troverà anche indicazioni bibliografiche (Testi di SITIA, D'AMORE, TENUTA ecc).
Buon lavoro!
COMPETENZE
Sono un'insegnante di scuola elementare di un Istituto comprensivo di Roma e da quest'anno ho compilato gli orari dei docenti della sezione elementare. Inoltre, mi sono proposta in sede di collegio quale collaboratore per i servizi amministrativi.
Vorrei chiarimenti riguardo alle competenze dei collaboratori ed in modo specifico di quello delegato ai servizi amministrativi, qual è il monte ore di servizio aggiuntivo da effettuare rispetto alle attività didattiche curricolari, se vi è possibilità di distaccamento dalle attività didattiche, se vi è riconoscimento documentabile per aver fornito tali prestazioni e qual è il compenso relativo.
È necessario infine divenire una F.O.?
RISPONDE NINO MARTINO
Titolare per la determinazione e la compilazione dell'orario delle lezioni è il dirigente scolastico
(Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
297, art. 396 - Funzione direttiva, comma 2. "In particolare, al personale direttivo spetta: . . . alla formulazione dell'orario, sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio di circolo o d'istituto e delle proposte del collegio dei docenti...") che, quasi sempre, incarica un docente o una commissione. Il compenso per tale lavoro va assegnato secondo criteri stabiliti annualmente dal collegio dei docenti o/e in sede di contrattazione tra le RSU e il capo di istituto. Solo per l'espletamento del suddetto compito non sono previsti cambi di attribuzione o di ruolo.
L'ufficio di segretaria lavora con proprio personale direttivo e amministrativo; una figura di collegamento fra gli addetti alla segreteria e il corpo docente non è prevista.
La sezione III del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale del comparto Scuola 1999/2001 tratta del personale ATA delle sue funzioni, dei suoi compiti e delle sue mansioni.
Il "distaccamento dalle attività didattiche" può avvenire allorché un docente, su sua richiesta e per sopravvenute malattie o inconvenienti vari, è dichiarato non idoneo all'insegnamento da una commissione medica. Dopo, e solo dopo, può essere adibita ad altri servizi fra cui quelli amministrativi. Quanto detto sopra è regolato dagli articoli 512 e 514 del citato Testo Unico 16.4.1994, n. 297.
Le funzioni-obiettivo sono nate per tutt'altri compiti e funzioni.
RAPPORTO EDUCATORE-EDUCANDO
Desidererei delle informazioni bibliografiche sul seguente tema: la relazione socio - educativa nei convitti. Il rapporto educatore educando nella vita comunitaria degli istituti di educazione
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Alcuni testi:
- Ammaniti M., Dazzi N. (a cura di), Affetti. Natura e sviluppo delle relazioni interpersonali, Bari, Laterza, 1991
- Aureli T., Il comportamento nel contesto. Oltre il paradigma interazionista, "Età evolutiva", giugno 1993, n.45, Firenze, Giunti
- Doise W. e Palmonari A. (a cura di), Interazione sociale e sviluppo della persona, Bologna, Il Mulino, 1988
- Pontecorvo C., Ajello A. M. e Zucchermaglio C., Discutendo si impara. Interazione sociale e conoscenza a scuola, Firenze, La Nuova Italia, 1991
Può inoltre collegarsi al sito:
http://www.enaiprimini.org/insegnare/pacchetti/la_relazione_educat.htm
PROGETTO ARRICCHIMENTO FORMATIVO
Insegno in una scuola elementare a Tempo Pieno. I bambini frequentano dal lunedì al venerdi dalle ore 8.30 alle ore 16.30. Ho presentato un progetto di arricchimento formativo sulla multimedialità per 4 ore settimanali da realizzarsi con i bambini nel laboratorio di informatica. Ho chiesto di poter lavorare nelle ore in cui i bambini hanno la lezione frontale con il collega, mentre io sarei in orario aggiuntivo da retribuire col fondo di istituto. Il mio Dirigente afferma che un progetto di arricchimento formativo deve attivarvi oltre l'orario curricolare del bambino, o durante le ore della contemporaneità. Vorrei conoscere la sua opinione in merito e la normativa di riferimento.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Le attività aggiuntive sono... aggiuntive al normale orario e sono, peraltro, opzionali, per gli alunni, cosa che non verificherebbe se fossero attuate durante il normale orario
ATTIVITA' AGGIUNTIVE
Siamo un gruppo di docenti della scuola dell'infanzia funzionante per 5 giorni la settimana dalle ore 7.45 alle ore 16.00
Vorremmo portare avanti dei progetti durante l'orario frontale per i bambini (non nelle ore di contemporaneità) anche durante le ore di religione, ed in orario aggiuntivo per i docenti da retribuite col Fondo di Istituto.
Il Dirigente scolastico non concorda. Gradiremo avere dei chiarimenti.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Le sezioni di codesta scuola materna adottano il modulo orario giornaliero di otto ore e quindici minuti. Tutto previsto e disciplinato come uno dei possibili moduli di funzionamento dalla
Circolare ministeriale n. 235 del 14 settembre 1990 - Scuola materna statale. Funzionamento e orario di servizio del personale docente.
I progetti, nell'ampia e garantita libertà di insegnamento propria dei docenti, possono essere programmati e attuati nell'orario "normale" in momenti diversi. A seconda il caso e la necessità.
Nel Vostro caso, si vuol proporre l'orario aggiuntivo per i docenti? E perché? Quali sono i motivi e le necessità?
Al sig. dirigente scolastico, cioè al collegio dei docenti presieduto, appunto, dal dirigente scolastico, bisogna presentare un piano, in tempi dovuti (fine giugno, inizio settembre, allorché viene normalmente predisposto il Piano dell'Offerta Formativa di istituto) una programmazione motivata in cui si esplicano obiettivi, metodi, scansione delle verifiche e contenuti di insegnamenti e attività didattiche aggiuntive o meno. Nient'altro.
DIDATTICA DELLA GRAMMATICA NELLA SCUOLA MEDIA
Sono un insegnante di Italiano di scuola media; desidererei ricevere informazioni sulla didattica della grammatica.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Può consultare:
- La didattica della grammatica, AA.VV. (a cura di Bona Cambiaghi) Editrice La Scuola
Inoltre
- Lo Duca M.G., Esperimenti grammaticali La Nuova Italia
- Pecoraro A., Corsi L., Virgili E. Grammatica creativa Sansoni
- Ruwet N. Introduzione alla grammatica generativa La Nuova Italia
Infine, può fare delle ricerche in internet con www.google.it RICERCA AVANZATA DIDATTICA DELLA GRAMMATICA ecc
PROGRAMMI
DIDATTICI SCUOLA ELEMENTARE
Sono la rappresentante di classe di una 4^ elementare e mi è stato
rappresentato da alcuni genitori la necessita di disporre dei programmi
scolastici, vale a dire cosa devono studiare ed imparare i nostri figli
durante l'anno scolastico nelle singole discipline matematica, italiano,
geografia ecc.. Nonostante abbia provveduto a richiedere formalmente al
Dirigente scolastico questo programma, lo stesso pare che sia molto
difficile e complicato da reperire.Quindi vi chiedo se vi e una normativa,
una circolare o altro da cui risulta quello che in nostri figli devono
imparare durante l'anno scolastico.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
I Programmi didattici cui ancora
si deve fare riferimento sono quelli del 1985 (DPR 104/85).
Però, con l'entrata in
vigore del regolamento dell'autonomia, da questi Programmi i docenti debbono
desumere solo gli <<obiettivi formativi e le competenze>> ovvero
gli <<obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze
degli alunni>> in ordine alle singole discipline. In effetti, valgono
solo le indicazioni degli obiettivi, ma non le indicazioni didattiche.
Evidentemente, spetta ai docenti nel POF e nella Programmazione didattica
scandire gli obiettivi per annualità: nei Programmi ministeriali allegati
non sono indicati gli obiettivi della classe IV ma del secondo ciclo della
scuola elementare.
Se non è chiaro, mi faccia sapere.
GENITORI, GENITORI, DOVE SIETE?
Sono un genitore e comincio a vergognarmi per tutta la categoria. Devo infatti ammettere che hai ragione tu sulla LATITANZA della maggior parte dei genitori soprattutto come educatori.
La nostra esperienza è particolare (5 anni in Oriente e 2 in Europa); siamo tuttora
all'estero ma , nonostante le difficili condizioni ambientali, ho sempre seguito i miei figli da vicino, senza stargli troppo addosso. Sono e si sentono italiani a tutti gli effetti e il nostro rapporto
è straordinario (non lo dico solo io....).
Credo fermamente nel nostro compito di educatori e sottolineo con forza che per i nostri figli, che lo vogliamo o no, siamo dei MODELLI. Sembra banale, ma dobbiamo essere consci che nel momento in cui nasce, il bambino guarda a noi per apprendere tutto.
Sono convinta anche che attraverso una seria collaborazione insegnanti - genitori si
può veramente cambiare la scuola.
Una domanda: perché da maggio nessun genitore ha risposto a questo richiamo? Non ditemi che non
c'è più dialogo fra le generazioni!
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Grazie!
Ma il mio non era un giudizio.
Era solo un appello, un invito a discutere i problemi educativi dei propri figli.
Forse non si è ancora presa sufficiente consapevolezza del ruolo educativo che svolgono i genitori nei primi tre anni di vita del bambino e anche dopo.
Il destino dei figli è affidato in gran parte ai genitori, anche per quella che è la loro partecipazione alla gestione educativa e didattica della scuola.
Mi auguro che la sua voce non resti isolata.
TEMPO PIENO: ANCORA?
Sono un'insegnante della scuola elementare. E' vero che il tempo pieno sparirà a partire dal prossimo anno scolastico? Quali novità ci saranno?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Non sappiamo ancora quale sarà la riforma MORATTI. Ma, sulla base del Regolamento dell'autonomia scolastica, il tempo della nuova scuola non può che essere un tempo flessibile: felssibile in riferimento alle esigenze formative dei singoli alunni. alcuni alunni possono avere bisogno di tempi pieni o di tempi lunghi ed altri invece di tempi brevi. La flessibilità va correttamente intesa come personalizzazione, in riferimento alle caratteristiche personale ed alle esigenze formative dei singoli alunni più che del territorio.
Nessuna malinconia per il tempo pieno: lo dice uno che ha realizzato la prima esperienza di scuola a tempo pieno nel Mezzogiorno d'Italia!
TESI SCIENZE
Sono una studentessa del IV° anno di Scienze della Formazione Primaria con indirizzo Scuola Elementare, ho scelto di svolgere una tesi di laurea inerente a come vengono insegnate le Scienze nella scuola elementare italiana. Essendo alla ricerca di materiale chiedo a Voi se potete indirizzarmi su buoni testi anche a livello di apprendimento.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
L'editrice La scuola di Brescia, La Nuova Italia di Firenze, La SEI di Torino, la Fabbri di Milano ecc hanno pubblicato saggi sull'educazione scientifica secondo i Programmi didattici del 1985.
Gliene elnco alcuni:
MAGAGNOLI D., Insegnare nell'ambito scientifico, lA SCUOLA , BRESCIA
DEGLI ESPOSTI-MAGANOLI, L'insegnamento delle scienze nella scuola elementare, La Scuola, Brescia
BLEZZA, L'insegnamento delle scienze, SEI, Torino
BLEZZA, Didattica scientifica, Del Bianco, Udine
ARCA'- GUIDONI, Scienze, Fabbri, Milano
Veda anche La rivista DIDATTICA DELLE SCIENZE, ED. LA SCUOLA, BRESCIA
Può leggere anche il mio libro, almeno per la parte che riguarda le Scienze, ma non solo:
UMBERTO TENUTA, L'attività educativa e didattica nella scuola elementare - Come organizzare l'ambiente educativo e di apprendimento, La
Scuola, Brescia, 1989, ill., pp. 256
INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO
E' questo il mio primo anno nelle scuole elementari ed avrei più cose da chiederle. Mi limiterò alla più urgente: l'insegnamento individualizzato.
Spesso se ne parla per le situazioni di handicap, ma non è il mio caso.
Insegno su due classi terze (st, geog, st. soc., musica e inglese): in una ho una bambina ("X") molto lenta, parla poco, ha difficoltà nell'articolare correttamente le parole, non distingue i mesi dalle stagioni, in più è svogliata. Credo abbia bisogno di un insegnante appositamente per lei, ma naturalmente la madre non accetta.
Abbiamo quindi stilato una programmazione individualizzata.
Purtroppo io ho solo un'ora di compresenza e non posso seguirla molto, anche perchè le mie materie prevedono poche attività scritte, molti interventi da posto da parte dei bambini e così.... per seguire la classe, mi sento di non dedicarle l'attenzione che le spetterebbe. Le altre maestre nelle loro ore le fanno recuperare più che altro italiano e matematica. Inoltre nella stessa classe vi sono comunque bambini lenti, che dovrei davvero "recuperare" (quell'ora basterebbe), ma non insieme a X perchè sono livelli molto ma molto diversi...
Il progetto di recupero, potenziamento, e consolidamento nelle ore di compresenza è inoltre inerente al Progetto Ambiente: si farà
girdinaggio.
Nell'altra sezione stessa situazione. Bambini lenti, che andrebbero seguiti più da vicino, ma in più un bambino cinese, da poco giunto in Italia
("Chin").
E' un bambino vivace, intelligentissimo, educato, pieno di voglia di fare, di intervenire.
Mentre spiego inglese, o storia, o geografia, o faccio musica, o st sociali cerco un po' di farlo scrivere, un po' di coinvolgerlo... ma non posso certo dividermi in tre!! La classe è estremamente (per fortuna) partecipativa e guai a
lasciarli un attimo!
Inoltre: quale programmazione per Chin? Esiste una didattica specifica per bambini stranieri? Qual è il tempo che per legge devo dedicare a questi divesi tipologie di bambini (i più lenti da un canto, Chin e X dall'altra)?
Ho cercato dappertutto, anche su Internet: Intercultura è dovunque = a educare i ragazzi ITALIANI alle differenze culturali, mentre l'insegnamento individualizzato dice solo che devi differenziare l'insegnamento, con didattiche diverse, obiettivi diversi, modalità di verifica diverse a seconda delle situazioni. Non è granchè come aiuto...
Siamo pieni di bimbi stranieri: sono io a non essere aggiornata o è una carenza istituzionalizzata ?
E' possibile che ci si debba "inventare" una didattica così specifica? A chi posso rivolgermi? Il Ministero cosa prevede in proposito? Ci sono direttive ad hoc? O dobbiamo essere al solito noi insegnanti a "tappare i buchi", ricorrendo quindi solo a "pezze"?
Sto già comprando cartelloni, sussidari diversi, facendo fotocopie per i bambini, tutto a mie spese (insegno anche su una provincia diversa dalla mia, - con i costi che comporta - grazie alla "novità" di assunzione interprovinciale degli ultimi concorsi ordinari ): possibile che debba provvedere economicamente (e non solo) da sola anche per questo?
Ho studiato tanto: le elementari sembravano davvero "scuole intelligenti" rispetto al superiore, ma vedo con rammarico che è tutto su carta: la realtà è ben diversa, e tutto è affidato come al solito alla buona volontà e al buon senso del singolo insegnante (il preside, ottimo manager, non ci ha fornito alcun aiuto a riguardo)!
Mi scusi per la lungaggine: è un po' uno sfogo. Le sarei grata per qualunque suggerimento potrà darmi, libri compresi (che comprerò volentieri)
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Le posso suggerire quanto scritto espressamente sull'individualizzazione dell'insegnamento nei miei libri:
UMBERTO TENUTA, Il Piano dell’offerta formativa - Moduli e unità didattiche – La programmazione nella scuola dell’autonomia, ANICIA, ROMA, 2001, con CD-ROM
UMBERTO TENUTA, Individualizzazione – Autonomia e flessibilità dell’azione educativa e didattica, La Scuola, Brescia, 1998.
Le difficoltà sono quelle da lei rappresentate se non si individualizza l'insegnamento per tutti gli alunni e per fare questo occorre passare dalla lezione frontale all'apprendimento attraverso la riscoperta (V. Case dei bambini della Montessori: Volume
pubblicato da Garzanti: Montessori, La scoperta del bambino
Mi rendo conto quanto la cosa sia difficile, ma non ci sono alternative. L'individualizzazione si attua solo se, anzichè fare lezione, si organizzano situazioni di apprendimento, utilizzando opportuni
materiali didattici. Al riguardo, può consultare un altro mio libro
UMBERTO TENUTA, L'attività educativa e didattica nella scuola elementare
- Come organizzare l'ambiente educativo e di apprendimento, La Scuola, Brescia, 1989
Comunque, può leggere quanto scriviamo su questa rubrica
UN MAESTRO NON
E' UN MAESTRO SE SMETTE DI IMPARARE
Sono un ragazzo di Messina studio Scienze dell'educazione ed ho vissuto anche fuori dalla mia città conoscendo realtà diverse dalla mia.
Parlando con la gente comune non sento altro che commenti negativi sull'atto educativo degl'insegnanti e grosse divergenze tra quello che tutti vorrebbero di come fosse fatta la scuola,e quella che è, e da come gli insegnanti la concepiscono.Insegnanti tra l'altro senza cognizione né preparazione sulle metodologie, docimologie, sociologie, e regole psicologiche da tenere presente nell'atto educativo.
Per di più dopo tanti anni di servizio scolastico cominciati col piede sbagliato si interstardiscono presuntuosamente nelle loro convinzioni sull'efficacia dei loro "metodi" sentendosi addirittura arrivati ad uno stadio tale da non aver bisogno di imparare ancora.
Concludo il mio commento con la mia frase sperando in una vostra risposta :
-Il maestro non è un maestro se smette di imparare.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Lo diceva già uno dei più significativi maestri della scuola italiana, suo corregionale, tanti anni addietro: GIUSEPPE LOMBARDO RADICE!
ALUNNI ASSENTI E LEZIONE
Vorrei sapere se gli insegnanti possono spiegare quando la classe è meno della metà, esattamente quattro.
Se non mi sbaglio non si può spiegare quando gli alunni sono così pochi è vero?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Certamente come dice Lei; no!
No, perché poi il docente dovrebbe fare lezione di nuovo agli assenti.
L'insegnante utilizza il tempo per attività di approfondimento, di consolidamento ecc.
MATEMATICA E
FISICA
Potreste indicarmi degli indirizzi utili per avere informazioni sulla
didattica della matematica e della fisica?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Le indico solo alcuni indirizzi su Internet:
http://digilander.iol.it/fg9/corso/fgpropos.ZIP
http://www.math.unifi.it/~ottavian/ssis/pssis01.html
http://www.mi.infn.it/rnric/consd/28_6_2001/lin-sif.htm
Comunque, può fare delle ricerche in rete
sotto le voci MATEMATICA E FISICA BIBLIOGRAFIA DIDATTICA
Troverà abbondantissimo materiale.
ORE ECCEDENTI
Chiedo alla Vs. comprovata competenza e cortesia
risposta alle seguenti due domande:
1) In una Scuola Media Statale, un insegnante di ruolo con cattedra 18 ore,
é obbligato a mettere a disposizione un'ulteriore ora in caso di necessità
della scuola?
Il Dirigente scolastico ha deciso autonomamente che il corpo docente debba
rispondere a tale eventuale esigenza ed ha, altresì, deciso di retribuire
gli insegnanti con un compenso forfettario di £ 150.000 annue,
indipendentemente dal numero delle ore prestate, per cui un'ora o dieci ore
avranno identica retribuzione.
2) In base a quale disposizione di legge il Dirigente può assumere tale
decisione?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
"Dopo l'entrata in vigore
dell'orario definitivo delle lezioni, di norma viene predisposto un quadro
orario dei docenti disponibili ad effettuare ore eccedenti per un massimo di
6 ore settimanali.
Comunque, la disponibilità ad effettuare ore eccedenti non è obbligatoria.
Per quanto riguarda il pagamento delle ore di insegnamento eccedenti
l'orario d'obbligo prestate in sostituzione dei colleghi assenti o su
cattedre con orario settimanale superiore a quello obbligatorio di
insegnamento, si rimanda all'art.70 del CCNL del 4/8/95.
Allo stato attuale, non c'è alcuna disposizione di legge che autorizzi il
Dirigente scolastico ad assumere decisioni al riguardo".
UNITA' DIDATTICHE DI GEOGRAFIA
Frequento il 2ndo semestre della SISS (scuola di specializzazione per la formazione degli
insegnanti della scuola secondaria) e a breve scadenza dovrò sostenere l'esame di didattica della geografia. ci è stata assegnata l'elaborazione di un'unità didattica della geografia destinata ad una classe qualsiasi delle scuole
medie o superiori; la scelta degli argomenti è libera, ma il problema è che in questo corso nessuno ci ha mai mostrato esempi sviluppati di unità didattiche di geografia. potrei sapere dove trovare unità didattiche complete di geografia per farmi un'idea e soprattutto per far bella figura al prossimo imminente esame?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Mi auguro che il Prof Morpurgo cui indirizzo la presente le voglia dare tutte le informazioni richieste, stante la sua grandissima competenza. Per intanto legga il suo saggio sulla nostra rivista e cominci ad utilizzare gli indirizzi da lui forniti
Mi faccia sapere gli esiti.
RISPONDE PIERO MORPURGO
Un'unità didattica sulla geografia dovrà ovviamente accertare il livello di conoscenze geografiche dell'allievo (sa leggere una carta? conosce i simboli geografici? sa stabilire un percorso?).
Di più: conosce qualche elemento di toponomastica? (si potrebbe partire dal perchè le vie in cui abitano gli studenti hanno quella denominazione e sviluppare una breve ricerca in tal senso: Via Lago di Lesina a Roma si trova in un quartiere denso di riferimenti geografici spesso del tutto ignoti agli abitanti della zona). In ogni caso dovrà essere evidente che quel che si insegna è utilizzabile da ciascun allievo anche a distanza di anni. Per insegnare occorre sempre partire dai punti di riferimento che possiedono i ragazzi.
Si renderà poi indispensabile fare una breve introduzione sulla storia e sugli elementi della cartografia:
http://www.polito.it/,
http://www.aidp.it/art19/18.htm
e sulla proiezione di Mercatore che ci permette di tracciare linee rette su carte piane che hanno sempre gli stessi angoli:
http://www.cd-astro.org/CD/CD_TESTI/PROIEZ.HTM
.
Sarà necessaria una buona conoscenza della cronologia e di quella mentalità scientifica che si affermò nel '500 con Copernico, Vesalio, Fracastoro, Gesner, Bacone e
Mercatore:
http://galileo.imss.firenze.it/multi/luoghi/tavcron/02.html.
Un questionario: http://spazioweb.inwind.it/gpscienze/
A questo punto sarebbe interessante che un titolare di scuola nautica o un pescatore o un appartenente alla Marina facesse una lezione ai ragazzi su come si traccia una rotta: si tratterebbe di un momento appassionante e coinvolgente.
E' ben chiaro che l'unità didattica non potrà far a meno di coinvolgere i docenti di matematica e scienze come gli insegnanti di lingue, di italiano e di storia.
Un riferimento ai contesti regionali non guasta ad. es.:
cartografi antichi e Sardegna http://web.tiscali.it/alterstampe/cartogra.htm
la Sicilia http://www.rivistaprometheus.it/rivista/i1/cartografia.htm
il Cilento http://www.cilento.it/cultura/cartine/cartine1.htm
le carte del Museo Correr attualmente in esposizione a Venezia potranno costituire una meta per un 'viaggio di istruzione':
http://geoweb.venezia.sbn.it/geoweb/HSL/Caboto/Caboto.html
http://www.comune.venezia.it/museicivici/main.asp
La geografia costituisce la base di molte discipline ed è un insegnamento molto trascurato eppure offre stimoli incredibili: capita sempre più spesso di accogliere studenti stranieri in classe (extracomunitari è termine orrendo) che appaiono del tutto disorientati dalla nostra didattica che non considera gli allievi come singoli ma come un gruppo che deve 'fare il programma'.
Questi giovani appena arrivati cominceranno a studiare -nel nostro modo eurocentrico che ha pregi e difetti- se si offrirà loro una possibilità di ripercorrere i luoghi geografici e storici da dove si sono mossi. Si badi che in molti paesi non si studia mai nè la storia nè la geografia; per questo il ragazzo del Ghana si entusiasmerà a navigare in
http://www.ghanaweb.com/GhanaHomePage/ghana/general/gh_hist.html
così come l'allieva del Marocco potrà visitare il museo di Rabat e conoscere elementi indispensabili della loro e della nostra storia:
http://www.focusmm.com/morocco/mo_cult1.htm;
http://www.moroccoweb.com/en/politics/history/world/page1.html
http://www.multimania.com/museebelghazi/.
Infine una piccola avvertenza. I saggi che sono disponibili in edscuola hanno interessato i miei allievi, ma hanno anche evidenziato un difetto: le immagini che vengono visualizzate sui monitor colpiscono e coinvolgono, ma sono presto dimenticate. Per ciò suggerisco che l'insegnante abbia cura di far prendere appunti ai ragazzi e che una parte della lezione sia
dedicata al 'fare' degli allievi che proporranno temi geografici e storici da approfondire con l'ausilio dei
'motori di ricerca'.
PROGETTO DI INGLESE
Gentile Signor Tenuta, è la prima volta che le scrivo anche se frequento il vostro sito da un po' di tempo... Sono una maestra
neoimmessa in ruolo nella scuola elementare statale. Devo preparare una tesina per l'anno di formazione. Insegnando inglese, vorrei preparare un progetto per l'inserimento della lingua inglese in una classe seconda elementare. Vorrei lavorare nella preparazione di una fiaba in collaborazione con l'insegnante di lingua, introducendo dei piccoli elementi di civiltà inglese o qualche vocabolo o funzione relativa all'inglese. La scelta della classe non è casuale: si tratta di una classe con particolari problemi di tipo relazionale e avremmo pensato di dividere la classe in gruppi per favorire la collaborazione e un miglioramento della qualità delle relazioni. Il progetto deve essere limitato ad un pacchetto di due ore settimanali da distribuirsi nel secondo quadrimestre prossimo. Vorremmo utilizzare le varie tecniche relative al lavoro di gruppo, somministrando anche dei questionari ai bambini... Cosa ne pensa? Il progetto è ancora in embrione e forse le è sembrato un po' confuso.. Spero che mi possa aiutare, con qualche suggerimento o sito che mi possa aiutare a stendere il
progetto.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Ottima l'idea!
La Lingua straniera si insegna attraverso gli altri insegnamenti: matematica, scienze, storia ecc
Può fare delle ricerche su Internet ulizzando RICERCA AVANZATA di www.google.it
Se ha ancora bisogno, me lo faccia sapere e la metto in contatto con delle bravissime insegnati di Inglese.
Buon lavoro!
TEORIE APPRENDIMENTO MUSICALE
Chiedo cortesemente di poter avere suggerimenti e indicazioni bibliografiche per una tesi il cui titolo è: Teorie dell'apprendimento musicale.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Veda alla pagina http://members.tripod.it/alberomino/saggiosonia.htm, ma altre indicazioni può trovare in Internet facendo delle
ricerche sotto le voci teorie apprendimento musicale ecc
MODULI CUCINA
Il mio ragazzo deve sostenere la prova scritta per il corso concorso, vorrebbe un esempio di come impostare un modulo di cucina
riguardante uno dei seguenti argomenti:
1) le salse
2) le minestre
oppure, potrebbe indicarci un sito in cui effettuare tale ricerca?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Può fare delle ricerche
in Rete utilizzando le voci: cucina minestre salse
Veda lei poi di orientarsi anche su: Istituti Professionali Alberghieri
Comunque, legga sulla nostra rubrica tutto ciò che riguarda le unità didattiche ed i moduli didattici
NULLA OSTA
Se la famiglia decide di iscrivere i figli,durante la
frequenza del triennio (es: in 2° classe) o direttamente in 1°, in una
scuola media diversa da quella frequentata del quartiere di residenza, è
obbligata a richiedere il nulla osta o è libera di procedere in piena
autonomia di scelta?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
La richiesta del nulla osta va sempre
fatta, anche se la famiglia può richiedere l'iscrizione in altra scuola, a
condizione che questa abbia la possibilità di accogliere l'alunno.
MODULARITA'
Sono docente di Sc. Mat., Chim., Fis. e Nat. in una
scuola media dove, dallo scorso a. s., stiamo sperimentando la didattica
modulare.
Naturalmente, come all'inizio di ogni nuova sperimentazione, sorgono dubbi e
incertezze.
Chiedo:
1) la modularità comporta una programmazione identica per classi parallele
con attuazione di uno stesso modulo necessariamente nello stesso periodo
dell'anno scolastico?
2) laddove se ne ravvisi la necessità, il docente può tranquillamente
posporre, modificare e/o integrare un modulo precedentemente programmato?
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Modularità significa flessibilità,
ossia personalizzazione dei percorsi apprenditivi e formativi in riferimento
alle esigenze ed alle caratteristiche personali dei singoli alunni (livelli,
ritimi, stili di apprendimento). Il modulo si caratterizza peraltro per la
sua organicità, in riferimento agli obiettivi da perseguire.
Come tali, si dovrebbero avere moduli per gruppi di alunni, più che il
modulo per la singola classe o le classi parallele.
In tal senso, la risposta al primo quesito è negativa.
Considerato che il modulo è un momento della programmazione e che la
programmazione non è un documento, ma un processo programmatorio,
evidentemente laddove se ne ravvisi la necessità, il modulo può, anzi deve
essere modificato, in ogni momento.
Per approfondire la questione può consultare il volume UMBERTO TENUTA, Il
Piano dell'offerta formativa - Moduli e unità didattiche - La
programmazione nella scuola dell'autonomia, ANICIA, ROMA, 2001, con CD-ROM
Non esiti a contattarci per il seguito.
ORARIO FRONTALE
Sono un docente della scuola elementare
Ho chiesto di poter lavorare nel laboratorio multimediale nelle ore di lezione frontale che il bambino ha con la collega della classe, mentre io sarei in orario aggiuntivo da retribuire con i Fondi di istituto
Il Dirigente non accetta questa modalità perchè la classe, in orario frontale con un altro insegnate, non può essere divisa per gruppi
Gradirei avere dei chiarimenti
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Le cose stanno come dice il Dirigente!!!
ELEZIONI CONSIGLIO DI CIRCOLO
In vista delle elezioni del Consiglio di Circolo, può un insegnante firmare la presentazione di una lista di candidati e contemporaneamente candidarsi in un’altra lista?
RISPONDE ANTONIO MARTINO
La normativa vigente parla, ovviamente, di elettori per la presentazione delle liste dei candidati. La risposta alla sua domanda è quindi negativa. Un presentatore di lista non può rivestire anche il ruolo di candidato sia pure in altra lista.
Per una più ampio ragguaglio in merito, comunque, si veda l’O.M. n. 293 del 24 giugno 1996 e quella precedente O.M. n. 215 del 15 luglio 1991 che riordinò tutta la normativa sulle elezioni per il rinnovo degli organi collegiali a livello di circolo-istituto.
MATEMATICA: UNITA' DIDATTICHE
Vorrei informazioni di qualsiasi genere (testi, libri , Internet) sul seguente argomento che devo realizzare come unità didattica:
Le applicazioni delle leggi matematiche di proporzionalità diretta, inversa e parabolica per la scuola media (classe 3).
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Veda dei buoni testi di Matematica per la scuola media.
Può trovare del materiale su INTERNET, facendo delle ricerche, ad esempio, con Google, utilizzando ricerca avanzata:
VOCI: SCUOLA MEDIA PROPRORZIONALITà INVERSA, PARABOLICA UNITà DIDATTICHE
FRASI ESATTE: PROPORZIONALITà DIRETTA
AUTONOMIA LEGISLATIVA
Vorrei ricevere del materiale sul seguente argomento:
autonomia legislativa delle regioni autonome in materia di pubblica istruzione.
Se possibile vorrei essere informato sui seguenti autori e loro pubblicazioni:
D'Atena (L'autonomia legislativa delle regioni), Mazziotti (Studi sulla potestà legislativa delle regioni, Faso (Le minori potestà legislative delle regioni) chiedendo se sono in commercio edizioni aggiornate.
Vi sarei grato se potessi ricevere segnalazioni sul seguente argomento: edilizia scolastica nelle regioni autonome e prospettive future.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Può fare delle ricerche su Internet, anche per i testi.
CAMBIAMENTO DI ORARIO
Sono la mamma di un bambino di 8 anni che frequenta la III classe elementare in Francavilla Fontana (BR).
Il 1°ottobre dell'anno in corso, la direzione didattica ha comunicato per iscritto a tutti i genitori il seguente calendario scolastico:
tutti i giorni (sabato incluso) dalle 8,00 alle 12,30, martedì pomerigio dalle 14,15 alle17,15.
Il 22/10 u.s., i genitori sono stati invitati a scuola per eleggere il rappresentante di classe. In tale sede viene comunicato in via ufficiale che gli orari sino ad allora seguiti erano da considerarsi definitivi e che dal 1° gennaio al 31marzo sarebbe stato introdotto un secondo rientro obbligatorio: il venerdì, sempre dalle 14,15 alle 17,15.
Stabiliti in via definitiva tali orari, e su richiesta dei genitori, le varie strutture extrascolastiche (p.e.palestra, catechismo - divenuto ormai obbligatorio - ecc.), si sono conseguentemente adeguate.
Il 12/11 u.s. ci è stato comunicato che a partire dal giorno successivo (martedì di rientro), il suddetto orario pomeridiano doveva intendersi posticipato di 15 minuti (pertanto 14,30/17,30), secondo quanto deliberato dal consiglio di circolo.
Ciò, naturalmente, ha compromesso le varie organizzazioni che gravitano intorno ai rientri pomeridiani.
Tutto ciò premesso, e considerato che nessun genitore era a conoscenza di tale iniziativa, posto tra l'altro che non è intervenuto alcun atto verbale o scritto di comunicazione, chiedo se una simile decisione, divenuta ormai definitiva, possa essere adottata ad anno scolastico avviato.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Gli organi che hanno deciso l'orario lo possono cambiate anche durante l'anno, con le stesse procedure.
In queste situazioni è opportuno che i genitori, in gruppo, vadano a discutere con il Dirigente scolastico, anche per capire le ragioni.
PROGRAMMI DIDATTICI 1985
Vorrei conoscere il programma didattico della scuola elementare classe terza per poter seguire con più attenzione la vita scolastica di mio figlio
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Può leggere e scaricare i Programmi del 1985, ancora in vigore, seppure relativamente agli obiettivi formativi ed alle competenze, al seguente indirizzo
DPR 104/85 (Programmi Scuola Elementare)
DISCIPLINE SCUOLA SUPERIORE
Ho letto con interesse il Vs articolo con le novità sulla proposta di riforma dei cicli. E' possibile sapere quali sono le nove discipline della scuola superiore previste nella proposta di riforma? Vi ringrazio di cuore per il supporto che date a tutti i docenti.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Ancora sono in vigore i vecchi programmi e le sperimentazioni (veda PIANI BROCCA).
Ancora nulla si sa dei Nuovi Programmi. Può trovare la Bozza dei Nuovi curricoli su questa rivista.
CONSIGLIO DI CIRCOLO: NORMATIVA
Vorrei sapere quale è la normativa vigente sul Consiglio di Circolo scolastico.
RISPONDE UMBERTO TENUTA
Veda su questa rivista il DLvo 297/94
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