Esami di Stato 2001-2002
PRIMA PROVA SCRITTA
(Per tutti gli indirizzi di ordinamento e sperimentali)
TIPOLOGIA A
Analisi del testo
Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga
con le ali maligne. Le meridiane di morte.
- ti ho visto - dentro il carro di fuoco. Alle forche,
Alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu.
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio.
Senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello(1) disse all'altro fratello:
"Andiamo ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Note: (1) è Caino che induce Abele a
seguirlo
Salvatore Quasimodo, siciliano (1901-1968), collaboratore delle
maggiori riviste letterarie del ventennio, insegnante di italiano al
Conservatorio di Milano, fu premio Nobel nel 1959.
Rappresentante autorevole dell'ermetismo, cioè di una scuola poetica
caratterizzata dalla concezione della poesia come linguaggio assoluto,
puro, suggestivo, musicale, a seguito dell'esperienza della guerra e del
dopoguerra si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano saper
dialogare con gli altri uomini ed esprimere i temi sociali. Questa
poesia, inserita nella raccolta "Giorno dopo giorno"
pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento.
1) Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo
in non più di dieci righe.
2) Analisi del testo
Spiega il significato delle espressioni "ali maligne",
"meridiane di morte" e confrontale con la definizione che il
poeta dà dell'uomo al verso 1. Interpreta la connessione tra
"scienza esatta" e "sterminio" e spiega il
significato della parola "persuasa" che fa da connettivo.
Illustra il senso della espressione "E questo sangue odora"
partendo dalla dura affermazione dei versi 7-9.
La proposizione "senza", il verbo "uccidere", la
congiunzione "come" si ripetono con insistenza nei versi 7-8.
Per comunicare che cosa? Rifletti sul rapporto tra l'uomo "senza
Cristo" e il ricordo di Caino e Abele.
Nei versi conclusivo i figli sono esortati a dimenticare i padri con
alcune metafore. Spiegane il significato.
3) Interpretazione complessiva e approfondimenti
Questa poesia è stata scritta nell'ultimo, atroce periodo della
Seconda guerra mondiale. Contestualizzala, scegliendo uno o più dei
seguenti ambiti di riferimento:
Altre liriche dello stesso Quasimodo;
Testi poetici di autori a lui contemporanei o correnti
artistico-letterarie coeve;
La situazione socio-economica e politica dell'Italia nella prima metà
del Novecento.
TIPOLOGIA B
Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti
proposti)
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve"
o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati
che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i documenti
e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentando la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua
trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione,
rassegna di argomento culturale, altro)
Se scegli la forma dell'articolo di giornale, individua nei documenti e
nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e
costruisci su di essi il tuo pezzo. Da' all'articolo un titolo
appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione.
1. Ambito artistico letterario
Argomento: Poeti e paesaggio natio
Documenti:
Traversando la Maremma toscana
Dolce paese, onde portai conforme
l'abito fiero e lo sdegnoso canto
e il petto ov'odio e amor mai non s'addorme.
pur ti riveggo, e il cuor mi balza in tanto.
Ben riconosco in te le usate forme
Con gli occhi incerti tra 'l sorriso e il pianto.
e in quelle seguo de' miei sogni l'orme
erranti dietro il giovanile incanto.
Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano:
e sempre corsi e mai non giunsi il fine:
e dimani cadrò. Ma di lontano
pace dicono al cuor le tue collina
con le nebbie sfumenti e il verde piano
ridente ne le piogge mattutine.
Giosuè Carducci, "Rime nuove", 1885
I Pastori
Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natìa
rimanga ne' cuori esuli a conforto
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
Il sole inbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquìo, calpestìo, dolci romori.
Ah perché non son io co' miei pastori?
Gabriele D'Annunzio, "Alcyone", 1903
da LIGURIA
Liguria
l'immagine di te sempre nel cuore,
mia terra, porterò, come chi parte
il rozzo scapolare che gli appese
lagrimando la madre.
Marchio d'amore nella carne, varia
come il tuo cielo ebbi da te l'anima.
Liguria, che hai d'inverno
cieli teneri come a primavera.
Brilla tra i fili della pioggia il sole,
bella che ridi
e d'improvviso in lagrime ti sciogli.
Ché non giovano, a dir di te, parole:
il grido del gabbiano nella schiuma
la collera del mare sugli scogli
è il solo canto che s'accorda a te.
Camillo Sbarbaro, "Rimanenze", 1922
TRIESTE
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo: e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena a l'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natìa.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
Umberto Saba, "Trieste e una donna", 1910-12
Addio, monti sorgenti dall'acque…
Addio, casa natìa…
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Disegno di R. GUTTUSO per l'edizione de "I
promessi sposi", EINAUDI, 1960 |
2. Ambito socio-economico
Argomento: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di stato sociale
Documenti:
"Il termine Welfare State venne usato per la prima volta in Gran
Bretagna dopo la prima Guerra mondiale, per descrive il tipo di stato
"ricostruito" dal governo laburista col più ampio consenso.
Il termine è sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). (...) Il
potere politico, nel Welfare State, poteva essere impiegato per
modificare, con mezzi legislativi e amministrativi, il gioco delle forze
del mercato in tre possibili direzioni.
1) Garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente
dal valore di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio;
2) Ridurre l'insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far
fronte a difficili congiunture: malattia, vechiaia, disoccupazione;
3) Garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito le
miglori prestazioni possibili (l'ottimo non il minimo) relativamente a
un complesso di servizi predeterminati".
A. Briggs "Welfare State: passato, presente, futuro". Mondo
Operaio II, 1985
"Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46
ha cambiato natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo
era quello dell'assistenza, di un riequilibrio precario delle
disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione
politica che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento
di sviluppo della grande industria (...) Dopo il 1945, l'incremento
molto sensibile delle spese sociali per il canale dello
stato-provvidenza, appare come uno dei motori necessari per dare impulso
alla crescita economica, mediante lo sviluppo della produttività del
lavoro (...) Il progresso sociale è una componente indispensabile dello
sviluppo, perché partecipa all'ampliamento del mercato interno, al
miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una ripresa
degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego".
F. Demier, "Lo stato sociale", in "Storia e
dossier", febbraio 1989
"L'attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e
assistenziale non riguarda solo l'aumento degli oneri finanziari. La
critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione,
centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e
giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E'
difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un
forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le
funzioni pubbliche nel campo della sicurezza sociale, abbia anche
distrutto l'ambiente sociale, indebolito il potenziale di iniziativa
personale e limitato l'autonomia dei singoli. L'individuo è stato
assoggetato alle rgole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso
la libera disponibilità su un'ampia parte dei propri beni. Molti
chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso,
attaverso il mercato o riando slancio alla funzione sociale dei gruppi,
come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia.
Quest'ultimo punto appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio,
alcolizzati, tossicodipendenti, malati di Aids o malati cronici
necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di
dedizione umana".
G. A. Ritter, "Storia dello Stato sociale", Roma-Bari 1996
"In realta, si profila l'esigenza di ripartire dal basso poiché,
se è vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda
dei cittadini ha rappresentato l'aspetto veramente dirompente rispetto
alla rottura del modello di welfare tradizionale, statocentrico e
monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e
funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno
svolto finora un ruolo del tutto residuale (...) Invece, laddove i
soggetti di offerta hanno operato "sporcandosi le mani" con i
bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati
più importanti in termini di innovazione dei modelli di intervento e
qualità delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto è tutta la
vicenda del Terzo settore nel campo dell'assistenza ai tossicodipendenti
ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori,
ecc.)".
Trentaquattresimo rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese
2000 - Sintesi, Censis.
3. Ambito storico-politico
Argomento: La memoria storica tra custodia del passato e progetto per
il futuro.
Documenti:
“Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia
ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di
nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato
brevemente con il suo piacere ed il suo dispiacere, attaccato cioè al
piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato…
L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto
senza parlarmi della felicità? L’animale voleva rispondere e dice:
Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire – ma
dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne
meravigliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter
imparare a dimenticare e di essere sempre accanto al passato: per
quanto lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo
accompagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in
un lampo è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia
torna come fantasma e turba la pace di un istante successivo.
Continuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via
- e improvvisamente rivola indietro, in grembo all’uomo. Allora
l’uomo dice ‘mi ricordo’.”
F. NIETZSCHE. Considerazioni inattuali – Sull’utilità e il danno
della storia per la vita 1884
“La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei
meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a
quello delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e
insieme più strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte
dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente
permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato
storico del tempo in cui essi vivono. Questo fenomeno fa sì che la
presenza e l’attività degli storici, il cui compito è ricordare ciò
che gli altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del
secondo millennio di quanto mai lo siano state nei secoli scorsi. Ma
proprio per questo motivo gli storici devono essere più che semplici
cronisti e compilatori di memorie, sebbene anche questa sia la loro
necessaria funzione".
E. J. HOBSBAWM, Il secolo breve, Milano 1997
“Mai si è parlato tanto di memoria storica da quando è caduto
il muro di Berlino nell’autunno ’89, e tuttavia questo discorrere
concitato restava ingabbiato nel nominalismo: i fatti riesumati non
erano che flatus vocis, il cui significato sembrava essere destinato a
sperdersi (…) La storia recente dell’uomo europeo si riassume in
questa incapacità di cadere nel tempo e di conoscerlo. Di lavorare
sulla memoria, ma anche di oltrepassarla per estendere i confini e
costruire su di essa (…) Quel che ci salva, che ci dà il senso del
tempo, è il nostro “esser nani che camminano sulle spalle dei
giganti”. I giganti sono le nostre storie, i successivi e
contraddittori volti che abbiamo avuto in passato, e in quanto tali
personificano il vissuto personale e collettivo che ci portiamo dietro
come bagagli. Dalle loro alte spalle possiamo vedere un certo numero
di cose in più, e un po’ più lontano. Pur avendola vista assai
debole possiamo, col loro aiuto, andare al di là della memoria e
dell’oblio”.
B. SPINELLI, Il sonno della memoria, Milano, 2001
“La memoria è il rombo sordo del tempo, scandisce il distacco
dal passato per tentare di capire quel che è accaduto”.
E. LOEWENTHAL, “La Stampa”, 25.1.2002
3. Ambito tecnico-scientifico
Argomento: Conoscenza, lavoro e commercio nell'era di INTERNET
Documenti:
"Cento anni fa, il 12 dicembre 1901, i tre punti del codice
Morse che stanno per la lettera "s" passarono per la prima
volta da una sponda all'altra dell'Atlantico, attraversarono l'etere.
Non lngo un cavo sottomarino ma nell'aria, da una stazione
trasmittente in Cornovaglia ad una piccola costruzione distante
tremila chilometri con sopra, appeso a un aquilone, un filo oscillante
nel vento rabbioso del Canada. Nacseva la radiotelegrafia a grande
distanza. Il suo inventore, Guglielmo Marconi, diventa di colpo famoso
nel mondo. Da allora quel nome significa progresso, cosmopolitismo,
modernità".
G. M. Pace, "La Repubblica", 12 dicembre 2001
"Con lo sviluppo delle tecnologie per il trattamento delle
informazioni e della telematica, la questione (quella del rapporto tra
istanze economiche e istanze dello Stato) rischia di divenire ancora
più spinosa. Ammettiamo per esempio che un'impresa come la IBM (International
Business Machines) sia autorizzata ad occupare un corridoio orbitale
attorno alla terra per piazzarvi dei satelliti di comunicazione e/o
delle banche di dati. Chi vi avrà accesso? Chi deciderà quali siano
i canali e i dati riservati? Lo Stato? Oppure esso sarà un utente
come tutti gli altri? Nascono in tal modo nuovi problemi giuridici e
attraverso di essi si pone la domanda: chi saprà? La trasformazione
della natura del sapere può dunque generare un effetto di retroazione
nei confronti dei poteri pubblici stabiliti tale da costringerli a
riconsiderare i loro rapporti di diritto e di fatto con le grandi
imprese e più in generale con la società civile".
J. F. Lyotard, "La condizione postmoderna", Milano 1989
"Dal lavoro interinale a quello su Internet. Non più solo
annunci sui quotidiani o sulle bacheche delle agenzie. Per chi è alla
ricerca di un impiego o desidera cambiare lavoro le proposte non
mancano. Grazie anche alle immancabili "partnership", parola
che indica le collaborazioni tra le agenzie di reclutamento web con
siti e portali, sia italiani sia esteri. (...)
Pensati per ci cerca un impiego o vuole cambiarlo, gli indirizzi di
ricerca del personale sono uno strumento rapido per fare incontrare la
domanda con l'offerta. Nati cinque anni fa negli Stati uniti e
soltanto da tre, con base in Scandinavia, sviluppatisi in Europa i
primi siti di ricerca del personale via Internet sono arrivati in
Italia. Dove, a tutt'oggi, ne esistono una ventina".
Supplemento a "Panorama", 15 novembre 2001 segue... (tra
poco gli altri ambiti...)
"Il commercio elettronico consiste nello svolgimento di
attività di business in via elettronica. Esso è basato sulla
elaborazione e trasmissione di dati, inclusi testi, suoni e immagini.
Ricomprende una molteplicità di attività, inclusive di attività
commerciali di beni e servizi, consegne online di contenuti digitali,
trasferimenti elettronici di fondi, scambi commerciali elettronici,
fatturazione elettronica, aste di vendita, progettazione e sviluppo
collaborativo tra partner, approvvigionamenti, marketing diretto
rivolto al consumatore e servizi postvendita. Esso comprende sia
prodotti (ad esempio, beni di consumo o attrezzature specializzate),
sia servizi (ad esempio servizi informativi, finanziari e legali);
attività tradizionali (ad esempio, cure mediche, formazione) e nuove
(ad esempio centri commerciali virtuali) (European Commision
1997)"
A. GRANDO - Commercio elettronico e progettazione logistica. Una
relazione sottovalutata, Milano, 2001
"Allo stesso modo io penso che siano stati rivoluzionari
miglioramenti tecnici, nei trasporti e nelle comunicazioni, realizzati
dalla fine della seconda guerra mondiale, ad aver consentito
all'economia di raggiungere gli attuali livelli di globalizzazione.
(...)
Sappiamo che questi processi informatici trasformano il mercato
finanziario internazionale creando un totale squilibrio tra l'economia
reale del mondo, la produzione di beni e servizi reali, e il fiume di
derivati, diritti, scommesse, insomma di tutte le transazioni
finanziarie che scorrono sui computer degli operatori. L'ammontare di
questo flusso finanziario è molte volte più grande del prodotto
totale reale del globo. Questo è dovuto alla tecnologia
dell'informazione che rende tutto ciò straordinariamente facile. E
rende addirittura possibile per gente comune (...) di entrare nel
mercato realizzando profitti, comprando e vendendo nell'arco della
giornata con promesse di pagamento senza trasferimenti reali di
denaro." E.J. HOBSBAWM, Intervista sul nuovo secolo, Bari, 2000
TIPOLOGIA C:
Tema di argomento storico
Secondo un giudizio storico largamente condiviso, con il Papa Giovanni XXIII
la Chiesa si lascia alle spalle le fasi più aspre della contrapposizione alla
modernità, quali, ad esempio, le pronunzie del “Sillabo” e la scomunica del
modernismo.
Si avvia al tempo stesso un lungo travaglio, culminato nel Concilio Vaticano II,
teso al dialogo ecumenico con i “lontani” e i “separati” e al confronto
con un mondo aperto a moderne prospettive politiche. Illustra questa importante
fase della storia della Chiesa ed il ruolo che essa ha avuto nel contesto
italiano ed internazionale.
TIPOLOGIA D
Tema di ordine generale
Paesi e città d’Italia custodiscono un immenso patrimonio
artistico e monumentale che, oltre a rappresentare una importantissima
testimonianza della nostra storia, costituisce al tempo stesso una
primaria risorsa economica per il turismo e per lo sviluppo del
territorio. Affronta la questione anche in relazione all’ambiente in
cui vivi, ponendo in evidenza aspetti positivi e negativi che, a tuo
giudizio, lo caratterizzano per la cura, la conservazione e la
valorizzazione di tale patrimonio.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore
dalla dettatura del tema.
Prima Prova
(Lingue: Slovena - Tedesca - Ladina)
Diario d'Esame
Una guida al lavoro delle Commissioni
Esami@edscuola.com
Forum Esami
di Stato
Tutta la normativa sui Nuovi Esami di
Stato
Temi maturità 1985-1996
Temi maturità 1997
Temi maturità 1998
Prima prova esami 1999
Prima prova esami 2000
Prima prova esami 2001
Le
soluzioni della maturità 2002
a cura di Tramontana
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