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FAQ 19
Nel caso di svolgimento delle attività didattiche in orario antimeridiano e pomeridiano, a causa di insufficienti strutture, la famiglia dell'alunno " diversamente abile ", che in orario pomeridiano segue attività in un centro di riabilitazione, può far richiesta di inserire la classe, frequentata dal figlio, nel solo turno antimeridiano? Certamente Deve produrre certificazioni? Si relative alla frequenza del centro di riabilitazione Il D.S. può rifiutare tale richiesta? No Sono un insegnante di scuola elementare e vorrei sapere come reperire le normative che riguardano l'handicap(non solo a scuola) e in particolare vorrei sapere se esistono normative che regolano il trasporto di bimbi disabili durante uscite e
visite. In una delle mie classi è presente un bimbo di nove anni affetto da tetraplegia spastica e discinetica, finora, durante le gite, l'abbiamo sempre preso in braccio mettendo la
carrozzina nel bagagliaio e continuando a tenerlo in braccio per tutta la durata del viaggio, ora vorremmo regolarizzare la situazione ma è
tutt'altro che facile trovare una soluzione equilibrata anche per la carenza di notizie e di informazioni. E' compito dell'Istituzione scolastica noleggiare dei pulman attrezzati. E' IL DIRITTO ALLO STUDIO, un diritto che vale anche in questo caso.
Veda: - Elementare - Media Inferiore - Media Superiore In una scuola materna del nostro istituto comprensivo sarà inserito nei prossimi giorni un bambino con un handicap gravissimo, che necessita di assistenza continua. NO! Non è giusto pretendere l'assistenza materiale dall'insegnante, è giusto invece che questo tipo di assistenza venga esercitata dai collaboratori scolastici. Vorrei gentilmente sapere la legge regionale della Puglia che è seguita al PDR 616/77 nel quale all'art. 45 così recita: Veda le leggi relative all'assistenza scolastica. Ci sono poi quelle sul diritto allo studio in: https://www.edscuola.it/archivio/handicap/italia/dspuglia.html Propongo un quesito già inviato da un mio collega e rimasto,per evidente disguido,senza risposta. L'art.22 della Legge 675/96 considera "sensibili" i dati personali idonei a rilevare lo stato di salute. La Diagnosi Funzionale di un alunno diversamente abile è un documento che contiene dati sensibili e dovrebbe essere utilizzata solo per le finalità per cui è stata redatta. Poichè il PDF ed il PEI devono essere elaborati nel GLH operativo,collegialmente dai componenti previsti dalla Legge 104/92,la D.F.non può essere consultata nè fotocopiata neanche dai singoli insegnanti della classe frequentata dall'alunno interessato. Il P.E.I. è redatto, ai sensi del comma 5 del predetto art. 12, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla USL e/o USSL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno (https://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/dpr24294.html) Non dovrebbe,pertanto,essere consentito l'accesso a tale documento negli uffici di presidenza o segreteria,dove è archiviata, ma soltanto nel GLH operativo ufficialmente convocato. E' esatta tale interpretazione della Legge 675/96 ? top secret? Suvvia! Uno studente disabile ha diritto, in una scuola superiore di secondogrado, ad un numero minimo di ore di sostegno? Il numero minimo di ore di sostegno, non esplicitamente previsto da alcuna norma, è ricavabile dalla disposizione generale in base alla quale viene assegnato un docente di sostegno per ogni 4 alunni in situazione di handicap. Per cui, nel caso della scuola secondaria, fatte 18 le ore settimanali di servizio è sufficiente dividere le stesse per 4 per ottenere il numero minimo di ore settimanali di sostegno per ciascuno dei 4, salvo deroghe concordate dal Dirigente Scolastico con il G.L.H.O. (Gruppo Lavoro Handicap Operativo) in sede di Istituto in base alle esigenze e alle potenzialità di ogni singolo alunno. Per la scuola secondaria superiore il Collegio dei Docenti, sulla base della D.F. (Diagnosi Funzionale) può proporre il sostegno anche per più aree disciplinari, essendo state suddivise le materie di studio in quattro macroaree. Sono un insegnante di sostegno polivalente di scuola elementare a tempo indeterminato nella tipologia per handicap psicofisico da 5 anni. La materia va discussa coi sindacati. Non essendo specializzata, non gode di alcuna precedenza rispetto ad altri docenti non specializzati. 1) E' obbligatorio il registro personale per l'insegnante di sostegno? Quale norma lo impone? Il registro per il sostegno non è previsto da alcuna
norma. L'insegnante specializzato però deve avere un registro come i colleghi, in cui indicare il
diario di quanto fa per tutti gli alunni e le annotazioni, come tutti. Sono un insegnante di sostegno di un istituto superiore. Risponde Salvatore Nocera: 1) Vorrei sapere se con l'abolizione dei provveditorati e l'istituzione dei CSA sono stati aboliti anche i GLH e i GLIP provinciali. Risponde Salvatore Nocera: Desidero sapere se un docente che usufruisce della legge104 per motivi personali con un grado di invalidità superiore ai due terzi e con l'art 21 ha diritto ad avere i tre giorni di permesso e di usufruire di un orario di servizio più agevolato mantenendo le 18 otre settimanali.Se si in base a quale normativa. Tutte le agevolazioni previste dalla legge 104/92 (quindi anche quelle contemplate dall’art.33) sono a favore di disabili cui sia riconosciuto di essere in "stato di gravità" (art.3 della legge 104/92). Sono un insegnante di sostegno e opero in un istituto alberghiero dal primo settembre. Grazie alle informazioni trovate nelle vostre Faq, sono riuscita a recuperare la legge che trattava la questione della programmazione differenziata e del diploma o attestazione finale. Vi sarei molto grata se riusciste a risolvere una questione che fino ad oggi nessuno è riuscito a chiarirmi. Se un alunno segue la programmazione differenziata solo in alcune materie, alla fine degli studi ottiene il diploma o l'attestazione? Alcuni mi hanno detto che se l'alunno ha un programma differenziato in non più di tre materie, può avere il diploma; è vero? Vi prego nella celerità della risposta, sono giorni che navigo in internet inutilmente. L'OM 90/01 all'art. 11, a proposito della valutazione degli alunni in situazione di handicap, al fine del conseguimento del diploma di licenza media, richiede che il giudizio riguardi la valutazione globale della preparazione dell'alunno. Pertanto, come avviene per tutti gli alunni, il giudizio positivo o negativo dipende dalla valutazione di prevalenza di taluni aspetti ritenuti positivi su tal' altri ritenuti negativi ma non tali da inficiare il giudizio globale positivo. anche se a causa di talune negatività questo dovrà mantenersi nei limiti della sufficienza. Vorrei sapere in base a quale normativa il preside può negare il diritto alla fruizione all'aggiornamento nell'ambito dei 5 giorni previsti dal contratto, sentenziando che l'insegnante di sostegno non può essere sostituito dagli insegnanti curricolari e quando sostituito dai colleghi del sostegno, rende impossibile il normale svolgimento delle lezioni per sovraccarico di lavoro da parte dei colleghi del sostegno... I docenti hanno diritto alla libertà di insegnamento e all'aggiornamento culturale e professionale.E' dal lontano 1974 (decreti delegati) che l'aggiornamento viene considerato un diritto-dovere degli insegnanti, necessario per adeguarsi allo sviluppo della cultura, all'evoluzione delle scienze dell'educazione, e partecipare alla ricerca educativa. L'aggiornamento professionale è dunque parte costitutiva dell'essere insegnante. In una scuola della mia città si è verificata la presenza di quattro alunni disabili in una classe di 25 alunni. In una scuola di un paese vicino addirittura ho sentito dire che esiste una classe con 37 alunni di cui quattro disabili. Come è possibile che si verifichino queste situazioni? Si possono giustificare con la carenza di aule? Io direi che chi ha operato in questo modo vada denunciato. il D.m. 141/99 parla chiaro, come è chiara il facs simile di denuncia che si trova nella pagina dell'Osservatorio scolastico della rubrica Vi chiedo con immensa urgenza di risolvermi questo quesito. Mi potreste indicare con precisione la normativa che prevede il passaggio dal PEI differenziato alla programmazione di classe? Vedi l'art. 13 dell'Ordinanza Ministeriale 9 marzo 1995, n. 80 Sono un insegnante di sostegno delle superiori. Sì L'alunno disabile che segue una programmazione differenziata in terza media può svolgere esami differenziati in linea con il PEI. A conclusione dell'esame, l'alunno conseguisce la licenza media o un attestato (credito formativo) che consente l'iscrizione alla scuola media superiore? Approvare le norme sull’obbligo dal Consiglio di classe entro il 15 Maggio la relazione per la Commissione, in cui dovranno figurare gli obiettivi e le modalità perseguiti per la realizzazione del diritto allo studio degli alunni con handicap. Spetta al dirigente scolastico la scelta dei componenti del GLH d'Istituto? G.L.H. d'Istituto, ossia: il Gruppo di lavoro presso le istituzioni scolastiche (la cui costituzione è compresa tra gli obblighi che riguardano direttamente il Capo d'istituto) presiede alla programmazione generale dell'integrazione scolastica nella scuola e ha il compito di «collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal piano educativo individualizzato» (Legge n. 104/1992, art. 15, comma 2) dei singoli alunni. Leggi che ne sanciscono la costituzione: la legge 104 del 5 febbraio 1992, il successivo Decreto ministeriale 26 giugno 1992, dalla C.M. 258/83 ed infine dalla C.M. 262 del 22 settembre 1988. Le norme citate le trova http://www.edscuola.com/archivio/handicap/hnorme.html SONO UN INSEGNANTE DI SOSTEGNO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO ALLA PRIMA ESPERIENZA. HO STUDIATO LA NORMATIVA RIGUARDANTE L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA MA NON MI SONO CHIARI ALCUNI PUNTI CHE RIASSUMO QUI DI SEGUITO PONENDOVI QUESTI QUESITI: Per un Profilo Dinamico Funzionale esatto, occorre una corretta formulazione del Piano Educativo Individualizzato, ed è perciò indispensabile, una programmazione degli interventi che deve essere il frutto di una collaborazione interdisciplinare in ogni settore : docenti curricolari e specializzati, degli operatori della ASL (UONPI) e la collaborazione della famiglia. La conoscenza puntuale, estesa e approfondita della situazione individuale permetterà di trovare utili indicazioni operative per poter sviluppare le capacità dell'individuo con handicap per raggiungere un suo possibile traguardo. Nel modulo in cui insegno sono inseriti tre alunni con handicap riconosciuto, di cui uno particolarmente grave. E' CONTRO LA LEGGE INSERIRE TRE DISABILI IN UNA CLASSE Negli anni precedenti gli incontri di GLHO si svolgevano in numero di 2 per anno scolastico, in orario extrascolastico e vi partecipavano, oltre le operatrici dell'equipe della ASL ed i genitori, tutte le insegnanti di classe e l'assistente di base. Quest'anno l'equipe ha dato la disponibilità per questi incontri solo in un pomeriggio in un orario in cui le insegnanti sono impegnate in classe in lezione frontale, per cui vi potrà partecipare una sola insegnante curricolare e l'insegnante di sostegno, ma non le altre 2 insegnanti e l'educatrice che da quest'anno opera con il bambino più grave. Vi chiedo se ciò è legittimo e a quale normativa possiamo far riferimento in caso contrario, dal momento che il dirigente afferma che è sufficiente una rappresentanza degli insegnanti Vedi il DPR 24.02.94 (Handicap e USL) Mia moglie insegna in una scuola media e le è stato riconosciuto solo il comma 1 dell'art. 3, ma ha contemporaneamente una invalidità superiore ai due terzi (70%). Vorrei sapere se ha diritto ai tre giorni di permesso mensili, visto anche che tali requisiti danno diritto alle precedenza per i trasferimenti a domanda, secondo quanto previsto dalla ordinanza sulla mobilità, art. 9. Il Dirigente scolastico lo nega, perciò Vi chiedo, se il comportamento della scuola è sostanzialmente giusto, e in caso contrario, come asserisco, se Vi è possibile indicarmi gli estremi della norma a me favorevole, così da poterla esibire. E' descritto chiaramente in Agevolazioni sul Posto di Lavoro Sono il papa' di due bimbi che frequentano la scuola materna statale del comune di appartenenza e vorrei sapere se il trasporto su pulmino del comune, esistono dei tempi di percorrenza e se c'e un limite di tempo del suddetto trasporto. Esiste il buon senso. Non c'è normativa che stabilisca il tempo di percorrenza. Che protestino i genitori dei bimbi, è un mezzo che è stato sempre efficace. Rivolgetevi comunque ad una associazione consumatori, perchè quel trasporto viene pagato dal cittadino con le tasse. Sono un docente di sostegno della scuola secondaria, ed in particolare dell'istruzione professionale. Vi sarei grato se poteste darmi delle indicazioni operative circa l'annoso problema delle aree da assegnare agli allievi e su cui poi si basa l'assegnazione dei docenti di sostegno. Ritengo (correggetemi se sbaglio) che in un Istituto Professionale dovrebbe essere soprattutto l' area 3 (tecnico-pratica) quella più importante, in quanto si presuppone che un allievo che si iscriva ad un istituto professionale (diciamo pure almeno l'80% degli allievi in situazione di handicap che si iscrivono al superiore scelgono, anzi spesso, sono costretti, a scegliere questo tipi di scuola). Inoltre vorrei sapere se per l'assegnazione dell'area è più giusto privilegiare l'area in cui l'allievo presenta dei punti di forza (anche se minimi) oppure quelle in cui egli mostra delle lacune e se l'assegnazione ad un allievo di più di un'area può essere utile. Esiste a tale proposito una circolare in merito, che dia delle indicazioni operative? Infine, vorrei sapere se è vero che vi è una proposta per eliminare le aree per la secondaria, facendo un'unica graduatoria dei docenti di sostegno. Risponde Salvatore Nocera: Ho trentuno anni e da otto svolgo il lavoro di assistente materiale a minori portatori di handicap nelle scuole. Per poter svolgere questa mansione sei anni fa ho conseguito il diploma di specializzazione per assistente materiale, riconosciuto dalla regione Campania ai sensi della legge n.845 del 21/12/1978, pagato profumatamente. L'assistenza che i collaboratori scolastici possono fornire, è solo quella di ausilio materiale, per le esigenze di particolare disagio e per le attività di cura alla persona. Non è quella specialistica. Rassicurati e rassicura le famiglie di questi giovani. Insegnare a questi ragazzi ad essere autonomi e aiutarli a crescere con una certa sicurezza non è compito facile, non è un compito che può fare un collaboratore scolastico, anche se bravo. Apprezzo la tua sensibilità, e questo ti fa onore. So che per l'art 33 della 104 i parenti affini, qualora i genitori fossero impossibilitati a farlo, possono chiedere permessi per assistenza pur non conviventi: ora il mio Preside ha voluto tutte le dichiarazioni e i certificati ma non vuole riconoscermi questo diritto, a voi risulta? Risponde Salvatore Nocera: Come insegnante di religione di una scuola media del Nord Italia vivo da qualche tempo una situazione insostenibile. Nella mia classe, infatti, sono presenti due ragazzi iperattivi che fruiscono del sostegno ma non nella mia ora. Risponde Salvatore Nocera: Sono un insegnante e mi occupo dei bambini portatori di handicap, desidero, se è possibile, avere l'Allegato A del quadro normativo riguardante il "fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa..." legge 440/97. Questa è la 440/97 Congratulazioni, con il vostro supporto legislativo circa l'assistenza specialistica ai disabili. - educatore professionale - assistente educativo Deve aver fatto corsi di formazione professionale indetti dalla regione di appartenenza. - il traduttore dei segni L'ENS, fa corsi per la lingua dei segni per i non udenti - il personale paramedico di competenza della ASL, sono figure speciastiche per alcune patologie - personale psico-sociale. Psicologhe e altro per interventi anche nelle famiglie con disagio sociale. Perchè a volte è più utile intervenire lì, oltre che sul bambino Le chiedo di chiarirmi la provenienza , il titolo che abilita all'esercizio, le mansioni e i riferimenti normativi di tali figure. CARATTERISTICHE DEL PERSONALE EDUCATIVO ASSISTENZIALE Sono un'insegnante di Ed.Fisica presso la scuola media. Ho sempre fatto, almeno credo e così dicono i miei alunni, con serietà il mio lavoro ma dall'anno scorso.........la mia Dirigente.....i Dirigenti che non sanno fare i Dirigenti!!!!!!!!!!La mia situazione è questa: Mi pare che si dovrebbero mobilitare i genitori perchè i loro figli non fanno ginnastica. Cerca di sensibilizzare qualche mamma su questo. ma nel Pof non è prevista ????
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