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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

BURNOUT?
Sociologicamente parlando…

 

Il burnout è una forma di alienazione (Dworkin 1987; LeCompte and Dworkin 1991; Dworkin and Townsend 1994).

L’alienazione è caratterizzata da:

q       isolamento;

q       estraneazione;

q       senso di mancanza di potere, norme e significato.

Soluzione: cambiamento strutturale della scuola!

A volte le aspettative sociali sono irrealistiche e le pressioni e le sfide che circondano l’educazione sono contraddittorie.

La società esige dalla scuola la cura delle malattie che essa stessa genera, e che non sa come affrontare.

Nel contempo, vengono sottratti fondi alla scuola e gli insegnanti avvertono una forte perdita di status.

 

Quando gli insegnanti, che già non hanno possibilità di carriera, non sono in grado di determinare le aspettative legate al loro ruolo, il senso di mancanza di potere che ne deriva porta ad una mancanza di significato professionale, e determina l’isolamento nei rapporti interpersonali e l’estraneamento dall’organizzazione della scuola.

Molti insegnanti avvertono fortemente il legame tra burnout, estraneazione ed isolamento.

La condizione di isolamento dai colleghi, inizia ad esser riconosciuta come una sindrome specifica, la “Sindrome della porta chiusa” –Closed door syndrome- (Bennett & LeCompte, 1990).

Lavorare con la porta chiusa è una caratteristica della professione che, per alcuni insegnanti, o per un certo periodo della vita nell’insegnamento, può funzionare positivamente, quasi come una protezione alla propria individualità ed autonomia, però:

isolamento ed estraneazione aumentano il rischio di burnout.


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