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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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LUGLIO 2005


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Parlamento

 

Camera

 

Aula 26, 27, 30 Conversione in legge del Decreto Legge 30 giugno 2005, n. 115, recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione
Commissioni
7a 5, 28 Interrogazioni a risposta immediata
7a 19, 28 Iniziative in favore delle scuole paritarie
7a 5, 12, 28

Armonizzazione della normativa sul diritto allo studio

7a 13, 20, 28

Stato giuridico degli insegnanti della scuola (seguito esame testo unificato C. 4091 e C. 4095)

 

Senato

 

Aula 20, 28 Conversione in legge del Decreto Legge 30 giugno 2005, n. 115, recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione
Commissioni
7a 5, 6, 7, 12, 13, 14 Conversione in legge del Decreto Legge 30 giugno 2005, n. 115, recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione
7a 5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 21, 26, 27, 28 DdL 3497, «Nuove disposizioni concernenti i professori ed i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari»
7a 5, 6, 7 Indagine conoscitiva sull'integrazione e il dialogo tra culture e religioni diverse nel sistema italiano di istruzione

Governo

29 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,55 a Palazzo Chigi.

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Presidente Berlusconi:
- uno schema di regolamento che provvede a rendere operative recenti modifiche legislative apportate alla disciplina sul diritto di accesso ai documenti amministrativi, nonché ad integrarle con altre disposizioni vigenti così da realizzare un quadro normativo unitario, abrogando contestualmente il DPR n.352 del 1992. Sul testo sarà acquisito il parere del Consiglio di Stato; (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 12,25.

22 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,55 a Palazzo Chigi.

La seduta ha avuto termine alle ore 13.00.

15 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 17,35 a Palazzo Chigi.

(...) Il Consiglio dei Ministri, dopo ampia ed approfondita relazione del Ministro dell’economia e delle finanze, Siniscalco, ha approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria, che introduce la manovra di finanza pubblica 2006-2009.
Il DPEF ha una struttura coerente con quella del Programma nazionale di Stabilità, è redatto in base alle regole del nuovo Patto di stabilità e crescita europeo ed indica alcune linee di intervento necessarie per dare impulso alla crescita economica del Paese.
Nel DPEF, il Governo stima che l’attuale fase di ristagno non durerà a lungo e quindi per il 2006 e il 2007, in linea con la Commissione europea e in modo prudenziale, prevede una crescita intorno all’1,5%, lievemente superiore alla crescita potenziale.
Su questa ipotesi, l’indebitamento passerà dal 4,3% del 2005 al 3,8% del 2006 e al 2,8% del 2007 rispetto al PIL, mentre il rapporto debito/PIL scenderà dal 108,2, rispettivamente al 107,4 e 105,2 per cento, in linea con la raccomandazione all’Italia approvata dal Consiglio dei ministri economici e finanziari (Ecofin) del 12 luglio scorso.
Le specifiche azioni per dare impulso alla crescita economica saranno analizzate nell’ambito del processo di Lisbona e presentate nel Programma nazionale per la crescita e l’occupazione e dovranno essere basate su cinque classi d’interventi:
1) potenziamento delle infrastrutture del Paese;
2) liberalizzazioni nel mercato dei prodotti e soprattutto nei servizi;
3) alleggerimento del carico tributario sul prodotto e sul costo del lavoro delle imprese;
4) difesa del potere d’acquisto delle famiglie;
5) proseguimento nell’aggiustamento strutturale del bilancio pubblico, tenendo in considerazione il ciclo economico e la qualità della finanza pubblica.
Le linee programmatiche saranno riflesse nella legge finanziaria per il 2006.
Successivamente, sono stati approvati i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente del Consiglio, Berlusconi, e del Ministro della giustizia, Castelli:
- uno schema di decreto legislativo che dà attuazione alla delega conferita al Governo (in sede di conversione del decreto-legge recante disposizioni nell’ambito del Piano d’azione per lo sviluppo) a modificare il codice di procedura civile in materia di processo di cassazione, nonché a razionalizzare la disciplina dell’istituto dell’arbitrato. Quanto al primo aspetto della delega l’intervento normativo del Governo attua il recupero e la valorizzazione della tradizionale funzione di assicurare l’esatta osservanza ed uniforme interpretazione della legge e di garantire l’unità del diritto oggettivo nazionale (nomofilachia) che l’ordinamento giudiziario attribuisce alla Corte di cassazione; si tratta di un obiettivo che riveste particolare rilevanza nel nostro sistema giuridico ( fino ad oggi non vincolato al “precedente”) in quanto tende a garantire e consentire al supremo collegio lo svolgimento della funzione di orientamento della giurisprudenza di merito, in attuazione di uno dei principi della delega legislativa che prevede, tra l’altro, il “vincolo delle sezioni semplici al precedente delle sezioni unite” (con possibilità di discostarsene con ordinanza motivata), in coerenza con il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Per quanto invece attiene al secondo aspetto della delega, il Governo realizza una riforma complessiva dell’intera disciplina dell’arbitrato. Il provvedimento approvato oggi verrà sottoposto al parere dell’Assemblea generale della Corte di cassazione, come previsto dalla legge di delegazione, e successivamente a quello delle Commissioni parlamentari; (...)
su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Moratti:
- uno schema di regolamento per il riordino del sistema elettorale e della composizione degli organi dell’Ordine professionale degli psicologi,sul quale verrà acquisito il parere del Consiglio di Stato. (...)
Per esigenze di garanzia della normale prosecuzione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche, il Consiglio ha inoltre approvato, su proposta del Ministro Moratti, un decreto presidenziale che autorizza il trattenimento in servizio, fino al settantesimo anno di età, di 175 unità di personale dirigente di tali istituzioni. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 20,20.

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Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 17,30 a Palazzo Chigi.

Il Ministro dell’economia e delle finanze ha presentato le linee guida del Documento di programmazione economica e finanziaria 2006-2009. Il Documento fa propria la prossima raccomandazione del Consiglio Ecofin e sarà centrato sulle politiche per riavviare la crescita, l’innovazione e l’occupazione. (...)
Il Consiglio ha poi approvato:
su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali, Buttiglione:
- uno schema di regolamento per l’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici ad essa collegati (Istituto italiano per la storia antica, Istituto storico italiano per il medio evo, Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Istituto per la storia del risorgimento italiano, Istituto italiano di numismatica, Domus Mazziniana). Il provvedimento verrà trasmesso al Consiglio di Stato per il prescritto parere;
su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maroni:
- uno schema di decreto legislativo che riordina la disciplina delle forme di previdenza per l’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio e dà attuazione alla delega contenuta nell’articolo 1 della legge n.243 del 2004 al fine di assicurare i più elevati livelli di copertura previdenziale; il testo reca disposizioni tese ad incrementare l’entità di flussi di finanziamento alle forme pensionistiche complementari, a garantire l’omogeneità del sistema di vigilanza sul settore, a ridefinirne la disciplina fiscale, a monitorare la gestione delle risorse finanziarie derivanti dalle contribuzioni degli iscritti; il testo, sul quale si svolgerà un confronto con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro, verrà trasmesso al parere delle Commissioni parlamentari.
Il Presidente Berlusconi, durante l’esame del provvedimento, si è doverosamente allontanato dalla sala del Consiglio.
Successivamente, il Ministro per la funzione pubblica, Baccini, ha svolto un’ampia relazione circa l’attuale situazione del cosiddetto lavoro precario nella pubblica amministrazione, segnalando come il frequente ricorso a forme di lavoro flessibile, anche per lo svolgimento di compiti istituzionali delle amministrazioni, abbia determinato distorsioni e inefficenze alle quali occorre porre rimedio definendo una disciplina più rigorosa ed avviando, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, una progressiva stabilizzazione del predetto personale precario.
Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per la funzione pubblica ad esprimere il parere favorevole del Governo sui seguenti Atti:
- ipotesi di contratto collettivo quadro per la ripartizione dei distacchi e permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nelle aree della dirigenza, per il biennio 2004-2005;
- ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativa al personale non dirigente del comparto degli enti pubblici non economici;
- ipotesi di accordo per l’interpretazione autentica dell’articolo 52 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola, in materia di orario di lavoro notturno del personale educativo.
(... ) La seduta ha avuto termine alle ore 19.00.

 



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