SETTEMBRE 2006
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2006
febbraio 2006
marzo 2006
aprile 2006
maggio 2006
giugno 2006
luglio 2006
agosto 2006
settembre 2006
ottobre 2006
novembre 2006
dicembre 2006
Parlamento
Le Aule tornano a
riunirsi il 19 settembre 2006.
Governo
29 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce
alle ore 11,05 a Palazzo Chigi.
La seduta è stata sospesa alle ore 13.00 ed è ripresa
alle ore 13.50.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e
delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha approvato il Disegno di
Legge
Finanziaria per il 2007 e il Disegno di legge concernente il bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2007 e bilancio
pluriennale per il triennio 2007-2009. Il Consiglio dei Ministri ha,
inoltre, approvato un decreto legge recante disposizioni urgenti di
carattere finanziario e un disegno di legge delega al Governo per il
riordino dei tributi statali.
La Finanziaria 2007 si sviluppa secondo tre principi guida strettamente
interconnessi: crescita, risanamento, equità.
L’importo complessivo della manovra, realizzata tutta con interventi di
natura strutturale, è pari a 33,4 miliardi di euro (circa 2,2 punti di
pil), di cui:
- 18,6 miliardi (circa 1,2 punti di pil) per interventi finalizzati a
promuovere la crescita, lo sviluppo economico, l’equità e la giustizia
sociale;
- 14,8 miliardi (circa 1 punto di pil) destinati alla riduzione del
deficit.
La manovra consegue gli obiettivi di destinare risorse consistenti per
la crescita economica, avviare il risanamento strutturale dei conti
pubblici, aumentare l’equità sociale e la protezione degli strati
sociali più deboli. Avvia, inoltre, profonde riforme della spesa
pubblica attraverso nuovi Patti con gli Enti locali e intese con le
parti sociali, in particolare sul fronte della sanità, del federalismo
fiscale e delle pensioni.
Le risorse destinate al finanziamento di interventi per sviluppo,
crescita ed equità, sono ripartite tra:
- taglio del cuneo fiscale per imprese e famiglie;
- interventi per lo sviluppo che riguardano: Infrastrutture, Rete
ferroviaria e stradale, Fondo per competitività e sviluppo, Fas, Fondo
ricerca industriale e di base, Mezzogiorno, Turismo, Cultura,
Agricoltura, Territorio, Ambiente;
- interventi sociali che andranno a finanziare: Fondo occupazione e
indennità disoccupazione, Fondo per le politiche sociali, Donne,
Famiglia, Asili nido e anziani, Fondo per i non autosufficienti,
Inclusione sociale immigrati, Politiche per la casa, Giovani, Sport,
Scuola, Aiuti internazionali;
- funzioni fondamentali dello Stato, che riguardano: Contratto pubblico
impiego, Missioni di pace, Difesa, Funzionamento giustizia,
Funzionamento istituzioni scolastiche, Contratti programma imprese
pubbliche.
Sul fronte del reperimento delle risorse, la manovra agisce –
coerentemente all’impostazione individuata con il Dpef 2007-2011 – sui
quattro grandi blocchi della spesa pubblica (funzioni dello Stato,
sanità, previdenza, autonomie locali) e introduce norme e meccanismi
finalizzati a migliorare l’efficienza della politica tributaria e a
combattere i fenomeni dell’evasione e dell’elusione fiscale.
Sul fronte del risanamento dei conti, la manovra rispetta entrambi gli
impegni assunti dall’Italia in sede europea:
- riportare il rapporto deficit-pil al di sotto del 3% entro il 2007: il
disavanzo scende infatti al 2,8% dal 4,8% del 2006, dopo essersi
mantenuto ininterrottamente sopra il 3% a partire dal 2001;
- operare una correzione strutturale del deficit pari all’1,6% nel
biennio 2006-2007.
Gli interventi approvati consentono, inoltre, di tornare a far scendere
il rapporto debito-pil – cresciuto nel 2005 e nel 2006 dopo dieci anni
consecutivi di riduzione – portandolo al 106,9% (dal 107,6% del 2006), e
di ricostituire un avanzo primario (pari al 2%, rispetto a -0,3% del
2006), premessa indispensabile per una riduzione strutturale del peso
del debito negli anni futuri.
Nell’ambito della manovra viene adottata una riforma della distribuzione
dei carichi fiscali finalizzata a ridurre il carico fiscale di
lavoratori e famiglie con redditi medi e redditi bassi (91,10% dei
contribuenti), che permette di attivare risorse per sostenere le
famiglie, specialmente quelle con figli. Sono, in particolare, sostenuti
i redditi dei lavoratori dipendenti e autonomi e quelli dei pensionati,
aumentando la capacità di spesa della maggior parte delle famiglie
italiane.
Per il settore sociale e i ceti più deboli, oltre alle agevolazioni e ai
sostegni previsti dalla riforma della distribuzione dei carichi fiscali,
la Finanziaria prevede una serie di misure per il settore della scuola e
dell’istruzione e per la famiglia.
Nell’ambito degli interventi per l’economia e per lo sviluppo, sono
state approvate misure per l’energia e l’ambiente tese a ridurre i
consumi, salvaguardare l’ambiente, stimolare l’innovazione e creare
nuove opportunità occupazionali.
Inoltre, per rilanciare il sistema produttivo e al fine di perseguire
una maggiore efficacia delle misure di sostegno all’industria, sono
finanziati progetti di innovazione industriale individuati nell’ambito
delle aree tecnologiche dell’efficienza energetica, della mobilità
sostenibile, delle biotecnologie, delle nuove tecnologie per il made in
Italy e delle tecnologie innovative per il patrimonio culturale
italiano.
Specifiche misure sono previste per il Mezzogiorno: differenziazione del
cuneo fiscale nel rispetto del regime de minimis, introduzione del
credito d’imposta sugli investimenti, creazione di zone franche urbane.
Sono stati previsti investimenti infrastrutturali aggiuntivi per il Sud.
In particolare, le risorse finanziarie in precedenza stanziate per la
realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina saranno utilizzate per
infrastrutture e azioni a difesa del suolo in Calabria e Sicilia. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 21,30.
Di seguito il comunicato del MPI:
Finanziaria: I principali
provvedimenti per la scuola
(Roma, 2 ottobre 2006) Ecco i principali punti qualificanti per la
scuola contenuti nella manovra finanziaria:
PRECARI: Assunzione di 150 mila nuovi docenti e 20 mila Ata,
amministrativi tecnici ausiliari, in 3 anni dal 2007 al 2010. Blocco
delle graduatorie permanenti dal 1 gennaio 2010 e attivazione di nuove
regole di reclutamento del personale docente per evitare la formazione
di nuovo precariato.
EDILIZIA SCOLASTICA: Stanziati 250 milioni di euro in tre anni. Regioni
ed enti locali attiveranno ciascuno finanziamenti di pari importo per
l'edilizia scolastica. Solo a seguito di questi patti di intervento
finanziati per un terzo dallo Stato un terzo dalle Regioni e un terzo
dagli enti locali potrà essere concessa la proroga per la messa a norma
degli edifici fino al 2009.
OBBLIGO DI ISTRUZIONE A 16 ANNI. L'obbligo scolastico verrà elevato a 16
anni con l'istituzione di un biennio unitario e il conseguente
innalzamento dell'età per l'accesso al lavoro dai 15 ai 16 anni.
AUTONOMIA SCOLASTICA. Il Ministero attribuirà direttamente alle scuole
la somma per le autonomie scolastiche, portandola da 100 milioni di euro
a 2 miliardi e 700 milioni. I fondi serviranno per il funzionamento
amministrativo e la gestione dei servizi.
LIBRI DI TESTO. Per ridurre i costi delle famiglie è autorizzato il
noleggio dei libri di testo da parte delle istituzioni scolastiche,
delle reti di scuole e delle associazioni di genitori. La Finanziaria
estende poi le agevolazioni sull'acquisto dei libri di testo previste
per le scuole medie inferiori anche al biennio delle superiori.
CLASSI PRIMAVERA: Per consolidare l'offerta educativa e per venire
incontro alle esigenze delle famiglie verranno istituite classi
primavera dedicate ai bambini fra i 2 e i 3 anni secondo un progetto
educativo a cui il ministero contribuisce con personale adeguatamente
formato, d'intesa con gli enti locali, in via sperimentale.
INSEGNANTI DI SOSTEGNO: Progressivo superamento dell'astratto parametro
di 1/138 (un insegnante di sostegno ogni 138 studenti sani) si passerà
ad una individuazione del numero degli studenti diversamente abili
aventi effettivamente diritto tramite lo stretto raccordo e la verifica
tra banche dati ASL e uffici scolastici regionali.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA: Stanziati 30 milioni di euro l'anno a sevizio
degli studenti e introdotta la defiscalizzazione di 1000 euro per tutti
gli insegnanti, anche quelli con incarico per un anno, per la spesa
effettuata per l'acquisto di personal computer.
SCUOLE PARITARIE: Ripristinato il fondo per le scuole paritarie tagliato
dal governo Berlusconi in modo particolare per le scuole materne.
ISTRUZIONE TECNICA: Per la prima volta gli IFTS, Istruzione Formazione
Tecnica Superiore, faranno parte dell'Ordinamento nazionale
dell'Istruzione. Si tratta di un'offerta formativa post-diploma ad alta
specializzazione, alternativa al percorso universitario, la cui
promozione servirà a valorizzare la cultura tecnico scientifica.
CENTRI PROVINCIALI PER L'ISTRUZIONE DEGLI ADULTI: anche l'educazione
degli adulti entra a far parte dell'Ordinamento nazionale
dell'Istruzione. Viene quindi rafforzata e qualificata l'offerta per il
recupero scolastico degli adulti, l'alfabetizzazione degli stranieri e
per aiutare e sviluppare la formazione lungo tutto l'arco della vita.
SVILUPPO AUTONOMIA SCOLASTICA. Dalla riorganizzazione e
razionalizzazione di 19 enti di servizio nascerà l'Agenzia nazionale per
lo sviluppo dell'autonomia scolastica con compiti di ricerca su
educazione, pedagogia, formazione del personale della scuola,
collaborazione con enti locali e Regioni e sinergie anche a livello
internazionale a sostegno e sviluppo dell'autonomia delle scuole.
Vengono poi introdotte norme innovative per superare il contenzioso
relativo al reclutamento dei dirigenti scolastici e per accelerare le
procedure di nomina.
|
22 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce
alle ore 10,50a Palazzo Chigi.
La seduta è stata sospesa alle ore 13.40 ed è ripresa
alle ore 17,40.
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica
amministrazione, Luigi Nicolais:
- un disegno di legge in materia di modernizzazione ed efficienza delle
amministrazioni pubbliche e di riduzione degli oneri burocratici per i
cittadini e per le imprese. In materia di riduzione e certezza dei tempi
dei procedimenti amministrativi il provvedimento apporta significative
modifiche alla legge n. 241 del 1990. Tra le misure previste: fissazione
del termine perentorio di trenta giorni per la conclusione dei
procedimenti di competenza delle amministrazioni statali e degli enti
pubblici, salvo diversa ed espressa previsione da parte delle
Amministrazioni; determinazione, da parte delle Autorità di garanzia e
di vigilanza, del termine di conclusione dei procedimenti di competenza;
introduzione della disciplina delle conseguenze del ritardo
dell’Amministrazione nella conclusione del procedimento, una fattispecie
di responsabilità civile, sotto la giurisdizione del giudice
amministrativo, che implica un ristoro in denaro in caso di inosservanza
del termine; disciplina, analogamente a quanto previsto in altri
ordinamenti europei, del risarcimento del danno ingiusto causato al
cittadino dalle amministrazioni pubbliche per inosservanza dolosa del
termine di conclusione di un procedimento; fissazione del termine
massimo entro il quale gli organi consultivi di un’amministrazione
pubblica chiamati a rendere un parere, ovvero gli organismi competenti a
esprimere valutazioni tecniche necessarie all’adozione di un
provvedimento, debbano esprimersi. Ulteriori significative misure di
modernizzazione e razionalizzazione dell’amministrazione pubblica
prevedono l’introduzione di misure per la digitalizzazione degli atti e
dei documenti sul processo amministrativo, contabile e tributario, la
riduzione dei tempi di approvazione del programma statistico nazionale;
l’introduzione di significative penalizzazioni pecuniarie per i
dirigenti pubblici titolari di procedimenti amministrativi che risultino
inadempienti. In materia di riduzione di oneri per cittadini e imprese e
di rafforzamento della tutela degli utenti di servizi pubblici viene
prevista la sostituzione del certificato di agibilità con la
dichiarazione di conformità degli edifici e degli impianti alla
normativa vigente, rilasciata dal direttore dei lavori; vengono
modificate disposizioni del codice della strada in tema di accertamenti
medici per il conseguimento della patente di guida; è previsto che per
il riconoscimento della personalità giuridica il notaio possa verificare
requisiti e condizioni. Sono altresì previste quattro importanti deleghe
in materia di: semplificazione e riassetto delle disposizioni in materia
anagrafica (compresa l’anagrafe degli italiani residenti all’estero);
introduzione di sanzioni per i gestori di servizi aeroportuali,
soprattutto a fini di una migliore regolazione del trasporto aereo;
riforma del Codice della strada anche a fini di adeguamento e
semplificazione dell’apparato sanzionatorio; riordino degli enti di
ricerca in un’ottica di “sburocratizzazione”. Viene altresì ampliato
l’ambito applicativo della disciplina in materia di conferenza di
servizi. Il disegno di legge verrà inviato alla Conferenza unificata per
il parere;
- uno schema di regolamento, da inviare al parere del Consiglio di
Stato, che adegua alcune disposizioni della normativa in materia di
anagrafe della popolazione residente a quanto previsto dal recente
codice dell’amministrazione digitale e ai principi di autocertificazione
presenti nell’ordinamento; (...)
su proposta del Ministro delle comunicazioni, Paolo Gentiloni:
- un regolamento che allinea a quella del resto d’Europa la normativa
nazionale in materia di omologazione dei sistemi e degli apparati da
impiegare nelle reti pubbliche nazionali di telecomunicazioni, rendendo
la nostra legislazione in materia meno vincolante e più coerente con gli
obiettivi di libera circolazione delle merci sanciti dal Trattato di
Maastricht; (...)
- uno schema di regolamento per il riordino della disciplina
ordinamentale del Consiglio superiore delle comunicazioni; si tratta del
primo provvedimento di riordino di un organismo pubblico adottato in
conseguenza della conversione del decreto-legge per il contenimento e la
razionalizzazione della spesa pubblica (n. 223 del 2006), il quale,
all’articolo 29, dispone che ogni Amministrazione riordini gli organismi
che intende mantenere in funzione riducendo significativamente la spesa
per il loro funzionamento. Verrà acquisito il parere del Consiglio di
Stato sul provvedimento.
su proposta del presidente del Consiglio, Romano Prodi, del Ministro
delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, e del Ministro della
solidarietà sociale, Paolo Ferrero:
- un decreto-legge per contenere il problema del disagio abitativo per
particolari categorie di cittadini: famiglie con un reddito inferiore a
27 mila euro, in cui siano presenti figli a carico, ultrasettantenti,
malati terminali o disabili oltre il 66 per cento di invalidità
residenti nei capoluoghi di provincia con oltre 10 mila abitanti. Per
queste categorie gli sfratti vengono sospesi fino al 30 giugno 2007.
Accanto a questa necessaria misura, il Governo introduce
nell’ordinamento disposizioni tese ad avviare il problema a una
soluzione più radicale, con la previsione di programmi ragionati di
edilizia sovvenzionata e agevolata da parte dei Comuni e l’avvio di un
tavolo di concertazione per la definizione di un piano nazionale di
edilizia residenziale pubblica. A questo piano parteciperanno, oltre ai
Ministeri interessati, anche rappresentanti dell’ANCI, delle Regioni,
delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli inquilini, delle
associazioni della proprietà edilizia, delle associazioni dei
costruttori edili e delle cooperative; (...)
Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per le riforme e
l’innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, a
esprimere il parere favorevole del Governo sull’Atto di indirizzo per il
rinnovo contrattuale del personale dirigente del comparto Regioni e
Autonomie locali (Area II), biennio economico 2004-2005.
Il Consiglio ha quindi adottato le seguenti deliberazioni:
La seduta ha avuto termine alle ore 18,10.
|
15 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,20
a Palazzo Chigi.
La seduta ha avuto termine alle ore 11.30. |
8 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,20
a Palazzo Chigi.
Il Consiglio ha esaminato e approvato i seguenti
provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, Fabio Mussi:
- uno schema di regolamento, sul quale verrà acquisito il parere del
Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, per
l’organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro.
(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 12,55.
|
|