GIUGNO 2007
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2007
febbraio 2007
marzo 2007
aprile 2007
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
agosto 2007
settembre 2007
ottobre 2007
novembre 2007
dicembre 2007
Parlamento
Camera
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Aula |
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|
Commissioni |
7a |
5,
6, 7, 20, 21 |
Scuola, imprese e società (esame C.
2272 ter Governo – rel. Sasso) |
7a |
5,
6, 7, 12, 13, 14 |
Norme generali sul sistema educativo di istruzione statale
nella scuola di base e nella scuola superiore. Definizione dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di nidi d’infanzia (esame C.
1278 Garagnani, C.
1299 Diliberto e C.
1600 di iniziativa popolare – rel. De Simone) |
Senato
|
Aula |
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Commissioni |
7a |
26,
27, 28 |
Audizione, ai sensi dell'articolo 46, comma 1, del
Regolamento, del Vice Ministro della pubblica istruzione Mariangela
Bastico sull'ultima sessione di esami di Stato conclusivi dei corsi di
studio di istruzione secondaria superiore |
7a |
26,
27, 28 |
Indagine conoscitiva sullo stato della scuola italiana:
seguito dell'audizione del Capo dipartimento per l'istruzione del
Ministero della pubblica istruzione |
7a |
5,
6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 21 |
CUSUMANO e BARBATO.- Nuove norme in materia di difficoltà
specifiche d'apprendimento (502)
ASCIUTTI ed altri. - Nuove norme in materia di difficoltà specifiche
d'apprendimento (1011)
Vittoria FRANCO ed altri. - Nuove norme in materia di difficoltà
specifiche d'apprendimento |
Governo
28 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 11,10 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio dei Ministri ha esaminato e approvato il
Documento di programmazione
economica e finanziaria per gli anni 2008-2011, presentato dal
Ministro dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, che
valuta gli andamenti reali e gli scostamenti rispetto agli obiettivi
fissati nei precedenti Documenti e l’evoluzione economico-finanziaria
internazionale e in particolar modo europea.
Il Dpef 2008-2011, presentato oggi dal Governo, pone l’accento su un
modello di crescita sostenibile sotto il profilo finanziario, sociale e
ambientale. Dopo gli interventi incisivi dei mesi scorsi, mirati a far
uscire i conti pubblici da una situazione di emergenza, l’esecutivo
intende agire adesso prioritariamente sul fronte dello sviluppo
economico, senza tuttavia mettere a repentaglio gli equilibri di
bilancio conseguiti.
Una crescita robusta e sostenibile è condizione necessaria affinché il
risanamento finanziario, dovuto alla manovra impegnativa e rigorosa
dell’anno scorso, si traduca in un miglioramento duraturo. Ma per far sì
che si trasformino in fenomeni strutturali, crescita e risanamento
dovranno risultare anche socialmente equi e sostenibili dal punto di
vista ambientale, come indicato nei capitoli specifici del documento.
I progressi compiuti nell’ultimo anno, nel solco delle linee guida di
politica economica illustrate nel Dpef del 2007, risultano molto
significativi e confermano la correttezza delle scelte operate dal
Governo:
- rispetto alle previsioni dello scorso anno, il tasso di crescita medio
del pil nel 2007-2001 è aumentato di oltre mezzo punto percentuale,
passando dall’1.3% all’1.84%;
- il debito pubblico quest’anno ritornerà a scendere, attestandosi al
105,1% del pil;
- l’anno scorso era previsto un deficit 2007 al 2.8% del pil, a fronte
del 2.5% stimato adesso; sempre l’anno scorso il deficit 2008 era
previsto al 2.9%, ora viene stimato al 2.2%;
- resta invariato l’obiettivo di conseguire l’azzeramento del deficit
nel 2011;
- la discesa del debito sotto il 100% del pil è anticipata al 2010 (nel
2001 il debito si prevede addirittura al 95%);
- la pressione fiscale inizia a diminuire l’anno prossimo e continuerà a
calare negli anni successivi;
- si conferma il rispetto degli obiettivi di rientro del deficit
concordati con Bruxelles.
In particolare sul fronte della finanza pubblica, per la prima volta da
molti anni non si è resa necessaria una manovra correttiva di metà anno
e la Legge finanziaria non dovrà reperire risorse da destinare alla
riduzione del deficit, visto che la strutturalità delle misure contenute
nella Legge finanziaria dell’anno scorso consente un miglioramento del
deficit tendenziale pari a 0.3 punti di pil nel 2008 (2.2%) rispetto al
2007 (2.5%).
Le prospettive più favorevoli non consentono, tuttavia, un allentamento
dell’attenzione. Dal lato della spesa, pur evidenziandosi uno scenario
complessivamente in linea con la RUEF, destano infatti preoccupazione
gli andamenti di alcune componenti della spesa sanitaria; vi sono
inoltre alcuni fattori di rischio legati alla spesa per interessi e ad
altre componenti della spesa corrente.
L’obiettivo di deficit al 2.2% nel 2008 presuppone quindi un rigoroso
controllo della spesa. Nel caso in cui questo non dovesse verificarsi,
il Governo è pronto ad intervenire in corso d’anno per consentire il
raggiungimento degli obiettivi previsti.
Per trasformare la ripresa congiunturale in atto in una crescita
duratura e sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e
finanziario è indispensabile ampliare l’orizzonte temporale di
riferimento dell’azione pubblica, favorire una maggiore equità
intergenerazionale e ridurre l’onere del debito per le future
generazioni. Si tratta di un processo non agevole nella sua
realizzazione concreta. E’ necessario tuttavia perseguire questo
obiettivo con determinazione.
La sostenibilità finanziaria ripristinata nel primo anno della
legislatura deve essere salvaguardata. Diventa quindi necessario
individuare da quale fonte possano affluire ulteriori risorse per le
iniziative che il Governo intendesse assumere. Queste non possono
giungere da un aumento ulteriore della pressione fiscale su coloro che
già pagano le tasse in un’attività regolare; anzi, il Governo intende
attenuare la pressione fiscale nel tempo e, come stabilito dalla Legge
Finanziaria 2007, è impegnato a destinare anche a questo scopo le
risorse che gradualmente si recupereranno attraverso il contrasto
all’evasione. Tuttavia, la riduzione potrà avvenire solamente se
l’andamento della spesa pubblica si svilupperà in linea con le
previsioni.
Se si esclude che le risorse aggiuntive possano pervenire da
inasprimenti fiscali, allora possono scaturire solo da un aumento della
qualità ed efficienza della spesa. Questo è il punto dove si incontrano
un più forte sviluppo economico, una maggiore equità e il risanamento
finanziario.
L’analisi di questo documento non è quindi centrata sulla distribuzione
di risorse aggiuntive, ma pone l’accento sull’uso più efficace ed
efficiente delle risorse esistenti. Particolare rilievo assume quindi
l’esercizio dello ‘spendere meglio’. Infatti, i margini di manovra
all’interno dei diversi settori per ulteriori risparmi e per una
maggiore efficacia della spesa pubblica restano ampi. Se in ogni campo
delle pubbliche amministrazioni (istruzione, università, giustizia,
lavori pubblici, sicurezza ecc.) si raggiungessero i livelli di
efficienza che già si osservano nei casi migliori, verrebbero generati
significativi risparmi di spesa, unitamente ad un miglioramento dei
servizi per il cittadino.
Evoluzione del rapporto deficit-pil dalla FINANZIARIA (settembre 2006)
al DPEF
Nuovo quadro programmatico alla luce del DPEF
Il Documento di programmazione economico-finanziaria verrà presentato al
Parlamento e sarà inviato al parere della Conferenza Stato-Regioni.
Il Ministro dell’economia e delle finanze ha illustrato al Consiglio un
atto di indirizzo per la predisposizione della legge finanziaria, una
novità di rilievo che si inserisce nel generale processo di
razionalizzazione della spesa pubblica e dei processi che la governano.
Il Consiglio ha condiviso l’iniziativa.
Il Consiglio ha altresì approvato, su proposta del Ministro
dell’economia e delle finanze, il disegno di legge sul Rendiconto
generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario
2006, parificato nella giornata di ieri dalla Corte dei conti, e il
disegno di legge per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei
bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2007.
Su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e del Ministro
dell’economia e delle finanze, Padoa-Schioppa, è stato approvato un
decreto-legge recante disposizioni in materia di finanza pubblica, con
riferimento all’allocazione di una parte delle risorse derivanti dal
cosiddetto “extra-gettito”. Tre i principali aggregati interessati dal
decreto-legge: pensioni basse, infrastrutture, ricerca. A questi tre
grandi settori si aggiungono altri capitoli, fra cui investimenti di
tipo sociale e, in particolare, uno per il servizio civile e le risorse
per il fondo globale per l’Aids.
È stato poi concluso l’esame, iniziato nella scorsa seduta, dello schema
di disegno di legge per il conferimento al Governo della delega a
disciplinare la riforma in senso federale della finanza di regioni e
degli enti locali, operata dall’articolo 119 della Costituzione. Il
disegno di legge approvato oggi su proposta dei Ministri dell’economia e
delle finanze, Padoa-Schioppa, dell’interno, Giuliano Amato, per gli
affari regionali e le autonomie locali, Linda Lanzillotta, e per i
rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti,
definisce i principi e i criteri direttivi per la disciplina del sistema
di finanziamento delle istituzioni regionali e locali nel rispetto
dell’autonomia finanziaria di entrata e di spesa garantita a comuni,
province, città metropolitane e regioni, nonché dei principi di
solidarietà e di coesione sociale, in maniera da sostituire
gradualmente, per tutti i livelli istituzionali, il criterio della spesa
storica. Vengono inoltre dettate regole per il coordinamento della
finanza pubblica, stabiliti criteri per l’istituzione e l’applicazione
di tributi propri da parte degli enti territoriali, disciplinati criteri
di riparto delle risorse da assegnare agli enti locali con finalità
perequative e di efficienza delle amministrazioni, indicati i criteri
per l’attribuzione di risorse aggiuntive e, infine, definiti i criteri
di finanziamento di Roma Capitale della Repubblica. Sul testo verrà
acquisito il parere della Conferenza unificata.
Il Consiglio ha inoltre approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro dell’interno, Giuliano Amato, e del Ministro
della solidarietà sociale, Paolo Ferrero:
- un disegno di legge che conferisce al Governo delega a modificare il
testo unico sull’immigrazione. La delega è diretta a fornire strumenti
normativi idonei per governare un fenomeno strutturale destinato a fare
parte del nostro assetto sociale, civile ed economico per gli anni
futuri e senza soluzioni d’emergenza, promuovendo l’immigrazione
regolare attraverso misure dirette a facilitare l’incontro fra domanda e
offerta di lavoro e l’integrazione degli immigrati, nonché a rendere
effettivo ed efficace il sistema dei rimpatri degli stranieri
irregolarmente presenti sul territorio nazionale, nel pieno rispetto dei
diritti umani e della dignità della persona. Il disegno di legge
approvato oggi in via definitiva dal Consiglio dei Ministri ha ricevuto
il parere della Conferenza unificata e verrà ora trasmesso al
Parlamento. Per un’analisi approfondita del suo contenuto si rinvia al
comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 24 aprile, giorno in
cui il Consiglio lo ha approvato in via preliminare.
su proposta del Ministro per le politiche giovanili e le attività
sportive, Giovanna Melandri, e del Ministro della solidarietà sociale,
Ferrero:
- un regolamento per l’emanazione dello statuto dell’Agenzia nazionale
per i giovani, organismo che svolge le funzioni di Agenzia italiana del
programma comunitario “Gioventù in azione” e promuove la cittadinanza
attiva, anche europea, delle giovani generazioni, sviluppando e
promuovendo solidarietà, tolleranza e coesione sociale, incoraggiando e
favorendo iniziative di integrazione e di cooperazione; sul testo è
stato acquisito il parere del Consiglio di Stato; (...)
Su proposta del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica
amministrazione. Luigi Nicolais, e del Ministro dell’economia e delle
finanze, Padoa-Schioppa, il Consiglio ha poi approvato un decreto che
autorizza il Ministero della pubblica istruzione ad assumere 3.811
dirigenti scolastici, a copertura di posti che si sono resi vacanti già
dall’anno scolastico 2006-2007. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 18,00.
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25 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 18,10 a
Palazzo Chigi
In apertura dei lavori, il Ministro dell’Economia,
Tommaso Padoa-Schioppa ha svolto una prima illustrazione delle linee del
Dpef.
Il Consiglio dei Ministri poi avviato l’esame dello schema di disegno di
legge per il conferimento al Governo della delega a disciplinare la
riforma in senso federale della finanza di regioni ed enti locali.
Sono stati inoltre approvati due decreti legislativi recanti nome di
attuazione dello Statuto speciale della regione Valle d’Aosta,
rispettivamente in materia di formazione artistica e musicale ed energia
elettrica, predisposti dalla apposita commissione paritetica. Ha
partecipato alla discussione il Presidente della Regione, Luciano Caveri.
(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 20,30.
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15 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,30 a
Palazzo Chigi
(...) Il Consiglio ha approvato i seguenti
provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:
- uno schema di regolamento per la riorganizzazione degli Uffici di
diretta collaborazione del Ministro, sul quale verranno acquisiti i
pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari; (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,45.
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5 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,40 a
Palazzo Chigi
(...) Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per
le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi
Nicolais, ad esprimere il parere favorevole del Governo sui seguenti
Atti: (...)
- atto di indirizzo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di
lavoro del personale dirigente (area VII) del comparto Università e
Istituzioni ed Enti di ricerca. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,25.
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1 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 17,30 a
Palazzo Chigi
Il Presidente ha dato lettura della lettera con la
quale il Vice Ministro dell’economia Vincenzo Visco ha rimarcato le
proprie posizioni, ma, allo scopo di agevolare una rapida soluzione del
problema creatosi con il Comando generale della Guardia di Finanza, ha
sollecitato una sospensione della parte della sua delega riferita alla
Guardia di Finanza. Il Consiglio ha preso atto e ha convenuto
sull’opportunità di accogliere la richiesta del Vice Ministro. La delega
(comma 3 dell’art. 1 del DPR 7 giugno 2006) è stata avocata dal Ministro
dell’economia, Tommaso Padoa-Schioppa.
Il Consiglio dei Ministri ha altresì deciso l’avvicendamento del
Comandante generale della Guardia di Finanza e ha nominato nella carica
il generale di Corpo d’Armata Cosimo D’Arrigo, avviando nel contempo la
procedura per la nomina del gen. Roberto Speciale a consigliere della
Corte dei conti.
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