OTTOBRE 2007
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2007
febbraio 2007
marzo 2007
aprile 2007
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
agosto 2007
settembre 2007
ottobre 2007
novembre 2007
dicembre 2007
Parlamento
Camera
|
Aula |
1,
9, 10 |
Il 10 ottobre la Camera approva il DdL AC 2272 - ter -
A - Disposizioni
urgenti in materia di pubblica istruzione (già articoli 28, 29, 30 e 31
del disegno di legge 2272, stralciati con deliberazione dell'Assemblea
il 17 aprile 2007) Di seguito il comunicato del
MPI:
Scuola, dall’ "insostenibile pesantezza" degli
zainetti all’esonero del pagamento della Tarsu
Ecco le principali novità del ddl sull’istruzione approvato oggi
alla Camera
Bastico: soddisfazione per misure che danno certezze e strumenti
(Roma, 10 ottobre 2007) Ecco alcune delle principali novità
contenute nel ddl sull’istruzione approvato oggi alla Camera:
Tarsu, la pagherà il Ministero sulla base di una quota pro-studente:
si stabilisce che le scuole, singolarmente, non sono tenute al
pagamento della Tarsu, che viene corrisposta direttamente ai comuni
dal Ministero della Pubblica Istruzione, sulla base di una somma
concordata in sede di Conferenza Stato-Città (pari a 38,734 milioni
di euro) e rapportata alla numerosità degli studenti.
Nuove risorse per l’edilizia scolastica: vengono recuperate e
rimesse a disposizione delle Regioni le risorse non spese per
l’edilizia scolastica che potranno essere riutilizzate rapidamente
anche mediante modalità innovative di finanziamento (rimesse in
circolo con project financing).
Personale della scuola: il ddl contiene una serie di norme volte a
utilizzare pienamente le graduatorie dei concorsi per coprire tutti
i posti ancora vacanti (superando incarichi e reggenze) per i
dirigenti scolastici.
Zainetti, no all’insostenibile pesantezza: si affronta
"l’insostenibile pesantezza" degli zainetti scolastici. Sulla base
di studi scientifici si è appurato che costituiscono un vero e
proprio danno per la salute. Viene costituito un nucleo tecnico
scientifico per individuare il limite massimo tollerabile di peso e
dimensione degli zainetti e per studiare soluzioni alternative al
trasporto contemporaneo di tutti i libri. Viene prevista l’apertura
di un dialogo con gli editori per valutare le modalità di
realizzazione dei libri di testo, supportandoli con materiale
informatico e fascicolandoli in più dispense se fosse necessario,
dividendo le parti specifiche per gli insegnanti da quelle degli
alunni.
"Esprimo grande soddisfazione - ha commentato il Viceministro della
Pubblica istruzione Mariangela Bastico - perché le norme del ddl
collegate e complementari a quelle del decreto legge per l’inizio
dell’anno scolastico costituiscono un punto di riferimento di
certezze finanziarie e di strumenti utili che danno maggiore
serenità agli operatori della scuola, agli studenti e alle famiglie.
Dopo aver sollevato le scuole dal pagamento delle supplenze per
maternità ora interveniamo tagliando il pagamento della Tarsu. Per
le scuole poi che ancora oggi hanno dirigenti con una reggenza diamo
certezze di copertura di tutti i posti vacanti. C’è infine - ha
concluso Bastico - anche un’attenzione agli studenti e alle loro
spalle con l’alleggerimento degli zainetti. È una norma che vuole
affrontare il caro libri".
|
Aula |
2,
3 |
Il 3 settembre l'Aula approva il DdL AC 3025 - Conversione in legge del
decreto-legge 7 settembre 2007, n.
147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori
universitari |
Commissioni |
7a |
30,
31 |
Schema di regolamento di organizzazione del Ministero della
pubblica istruzione (esame atto n. 178) |
7a |
23,
30 |
Risoluzione 7-00160 Pedrini: Iniziative per l’educazione
stradale nelle scuole |
7a |
25 |
Norme generali sul sistema educativo di istruzione statale
nella scuola di base e nella scuola superiore (esame C.
1278 Garagnani, C.
1299 Diliberto e C.
1600 di iniziativa popolare – rel. De Simone) |
7a |
16,
17, 24 |
Risoluzione 7-00251 Sasso: Promozione nelle scuole di
progetti culturali e formativi volti a contrastare fenomeni di omofobia
e bullismo |
7a |
2,
11, 23, 30 |
Norme in materia di difficoltà
specifiche di apprendimento (esame C.
563 Fabris, C.
2474 Formisano e C.
2843, approvata dalla 7^ Commissione del Senato – rel. Barbieri) |
7a |
2 |
DdL AC 3025 - Conversione in legge del
decreto-legge 7 settembre 2007, n.
147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori
universitari |
7a |
4 |
Audizione informale del professore Serge Latouche in
materia di istruzione e formazione scolastica, con particolare
riferimento agli indirizzi attuali delle scienze sociali nell’ambito del
percorso formativo |
Senato
|
Aula |
23,
24, 25 |
Il 25 ottobre l'Aula approva il
DdL AS 1819 di conversione in
legge del
Decreto-Legge 159/07
recante "interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo
sviluppo e l'equità sociale" collegato alla manovra finanziaria |
Aula |
17 |
Il 17 ottobre l'Aula approva definitivamente il DdL AS 1829 - Conversione in legge del
decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori
universitari Di seguito i comunicati stampa di
Senato e MPI:
Con il provvedimento si reintroduce nella scuola
primaria l'organizzazione di classi funzionanti a tempo pieno, con
un orario settimanale di 40 ore comprensivo del tempo dedicato alla
mensa.
Si prevede inoltre la definizione di un piano triennale di
intervento da parte del Ministro della pubblica istruzione, d'intesa
con la Conferenza unificata, al fine di incentivare e sostenere su
tutto il territorio nazionale, e in particolare nel Mezzogiorno,
l'esperienza del tempo pieno e del tempo prolungato. Vengono
inoltre introdotte norme più rigorose per l'individuazione della
sede d'esame dei candidati esterni all'esame di Stato conclusivo
della scuola secondaria superiore. Viene poi ripristinato il
giudizio di idoneità o di non ammissione all'esame di Stato
conclusivo della scuola media di primo grado da parte del consiglio
di classe e viene prevista una ulteriore prova scritta, a carattere
nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di
apprendimento. Sono infine previste disposizioni urgenti per
l'assunzione di ricercatori consentendo l'utilizzazione delle somme
previste per l'anno 2007 e assegnandole al Fondo per il
finanziamento ordinario delle università e al Fondo di finanziamento
per gli enti di ricerca.
Scuola, torna l'esame di ammissione in terza
media, tempo pieno nella scuola primaria, sanzioni ai docenti, ecco
la legge di conversione del dl approvata oggi in Senato
Bastico, provvedimento utile che dà certezze e maggiori servizi
(Roma, 17 ottobre 2007) È stata approvata in via definitiva al
Senato la legge di conversione del decreto legge "disposizioni
urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico
2007-2008".
Questi i principali punti del provvedimento:
Tempo pieno nella scuola primaria
Si ripristina nella scuola primaria il tempo pieno come modello
didattico a 40 ore settimanali. Viene offerto in base alle richieste
delle famiglie nel quadro degli organici complessivi definiti
annualmente e in relazione alla disponibilità dei servizi
predisposti dagli enti locali. Viene, a tal fine, previsto un piano
triennale di intervento da definire in modo congiunto tra Stato,
Regioni, Province e Comuni e da approvare in Conferenza Unificata.
Esami di terza media
Viene ripristinato il giudizio di ammissione o di non ammissione
all'esame di terza media da parte del consiglio di classe e viene
prevista una ulteriore prova scritta, a carattere nazionale, per
valutare i livelli di apprendimento conseguiti dagli studenti. I
testi, uguali per tutte le scuole, sono definiti dall'Invalsi e
scelti dal Ministro della Pubblica Istruzione.
Esami di Stato
I candidati esterni (privatisti) che intendono partecipare agli
esami di Stato devono presentare le domande al competente ufficio
scolastico regionale. L'ufficio scolastico le attribuisce alle varie
commissioni, cercando di tener conto delle richieste dei candidati.
Questa norma intende rafforzare quelle già contenute nella legge di
riforma degli esami di Stato volta a ridurre gli abusi dei "diplomifici".
Aumento fondi per compensi commissari esami di Stato
Aumentano di 45 milioni di euro all'anno i fondi stanziati per i
compensi ai commissari degli esami di Stato.
Classi primavera
Sono destinati ulteriori 10 milioni di euro, messi a disposizione
dal Ministero della solidarietà sociale, per le classi primavera
rivolte ai bambini dai 2 ai 3 anni di età.
Sanzioni ai docenti
Si rendono più snelle e più incisive le procedure per le sanzioni
disciplinari al personale docente per comportamenti non compatibili
con la professione. Il parere del consiglio di disciplina non è più
vincolante. L'intero procedimento disciplinare deve essere concluso
entro 120 giorni. Il decreto, inoltre, ridisciplina la sospensione
cautelare, eliminando il parere del collegio dei docenti e
prevedendo che la sospensione possa essere disposta, in casi di
particolare urgenza, dal dirigente scolastico, salvo successiva
convalida entro 10 giorni da parte del dirigente dell'ufficio
scolastico regionale.
Il decreto prevede, inoltre, la sospensione del docente per
incompatibilità ambientale e per comportamenti lesivi della dignità
delle persone che operano in ambiente scolastico, degli studenti e
dell'Istituzione scolastica tali da risultare incompatibili con la
funzione educativa. Il dirigente scolastico adotta questa procedura,
salvo successiva convalida del dirigente dell'ufficio scolastico
regionale, entro 10 giorni. La mancata convalida provoca la revoca
del provvedimento. Il docente sospeso può produrre entro, 5 giorni,
memorie difensive.
Pagamento supplenti per maternità
La competenza viene attribuita direttamente al Ministero
dell'economia e delle finanze. Le scuole non pagheranno più con il
proprio budget le supplenze per maternità né dei docenti di ruolo né
dei supplenti. Le somme sono collocate nel capitolo del personale a
tempo determinato del Ministero della Pubblica Istruzione e
concretamente pagate dal Ministero dell'Economia.
Invalsi
Si riforma il Comitato di indirizzo dell'Invalsi rendendolo più
snello con la riduzione dei componenti da 8 a 3. Vengono definiti i
tempi per le verifiche periodiche che l'Invalsi deve effettuare
sulla conoscenza e abilità conseguita dagli studenti: seconda e
quinta elementare; prima e terza media; seconda e quinta superiore.
"Si tratta di innovazioni importanti - ha detto il Viceministro
della Pubblica istruzione Mariangela Bastico - per garantire agli
operatori della scuola, agli studenti e alle famiglie punti di
riferimento certi per un sereno anno scolastico. Il filo che collega
tutte queste disposizioni è quello di fornire da un lato servizi
educativi e scolastici sempre più ampi e qualificati alle famiglie e
ai ragazzi e maggiori opportunità e certezze dall'altro.
Sottolineo l'importanza del tempo pieno, molto richiesto dalle
famiglie e dalle associazioni dei genitori e molto utile per
innovare la modalità di insegnamento e porre le basi per ridurre gli
insuccessi e gli abbandoni scolastici.
Ritengo particolarmente importante l'ulteriore finanziamento per le
sezioni primavera, diffuse in modo capillare in tutto il Paese, che
danno l'opportunità a oltre 20 mila bambini dai 2 ai 3 anni di
entrare in un percorso educativo prima della scuola dell'infanzia.
Questo provvedimento - conclude Bastico - è volto a dare alcune
certezze sui momenti valutativi degli studenti in riferimento al
ruolo dell'Invalsi, agli esami di terza media e di maturità; è
volto, inoltre, a dare certezze finanziarie alle scuole,
sollevandolo dal pagamento di supplenze lunghe quali quelle per la
maternità."
|
Commissioni |
7a |
23,
24 |
Esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento,
degli atti:
- n. 177 - Schema di decreto del Presidente della
Repubblica recante il regolamento di riorganizzazione degli Uffici di
diretta collaborazione del Ministro della pubblica istruzione
- n. 178 - Schema di decreto del Presidente della
Repubblica recante il regolamento di riorganizzazione del Ministero
della pubblica istruzione
- n. 182 - Schema di decreto legislativo recante:
"Disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi
di istruzione"
|
7a |
9,
10, 11 |
- disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato-
legge Finanziaria 2008;
- disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno
finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2111;
- conversione in legge del decreto-legge
159/07 che reca disposizioni urgenti in materia finanziaria. |
7a |
3 |
Comunicazioni del Ministro della pubblica istruzione
sull'avvio dell'anno scolastico Il ministro
FIORONI fornisce anzitutto alcuni dati in ordine al numero di scuole, di
studenti e di personale docente e ATA. In particolare, comunica che gli
istituti scolastici statali sono 42.007, presenti in circa l'87 per
cento dei comuni italiani; questa diffusione rende possibile la
frequenza scolastica nella stesso comune di residenza per il 92 per
cento degli alunni della scuola dell'infanzia e di quella primaria, per
l'89 per cento degli studenti della scuola secondaria di primo grado e
per il 49 per cento di quelli frequentanti la scuola secondaria di
secondo grado.
Attualmente la popolazione scolastica ivi iscritta è di circa 7.800.000
alunni con un incremento di circa 12.000 unità rispetto all'anno scorso,
a cui vanno sommati gli studenti delle 57.000 scuole non statali.
Il Ministro fa presente che negli ultimi tempi si è registrato un
decremento costante degli alunni della scuola secondaria di primo grado
ed un incremento progressivo degli alunni delle scuole superiori, mentre
la popolazione scolastica della scuola dell'infanzia e primaria risulta
stabile. Rileva altresì che gli istituti tecnici continuano ad essere le
scuole più frequentate nel panorama dell'istruzione secondaria di
secondo grado.
Con riferimento al turn over del personale, esprime particolare
compiacimento per l'andamento positivo, atteso che il numero di docenti
neo nominati in ruolo supererà di circa 10.000 unità quello dei
pensionamenti. Pertanto rispetto allo scorso anno scolastico si
determinerà un aumento del personale docente con contratto a tempo
indeterminato pari a circa l'1,4 per cento. Ciò segnala a suo giudizio
una netta inversione di tendenza in termini di ringiovanimento della
classe docente.
Rammenta poi che nella legge finanziaria per il 2007 è previsto un piano
triennale di assunzioni per gli anni 2007-2009 pari a 150.000 unità di
personale docente e 20.000 di personale ATA. Al riguardo il Ministero ha
già assunto 50.000 docenti e 10.000 unità di personale ATA in linea con
la lotta al precariato ed è impegnato a completare le restanti
immissioni in ruolo fino al 2010. Comunica inoltre che nel disegno di
legge finanziaria per il 2008 è contemplata l'assunzione di ulteriori
10.000 unità di personale ATA in relazione alle esigenze di
funzionamento.
Passando al reclutamento dei dirigenti scolastici, tiene a sottolineare
l'inquadramento di circa 3.800 dirigenti attraverso lo scorrimento delle
graduatorie dei concorsi ordinari e riservati, mentre le restanti
assunzioni saranno disposte dal 1° settembre 2008.
Pone in luce poi l'entrata in vigore del nuovo regolamento per il
conferimento delle supplenze adottato con decreto ministeriale 13 giugno
2007. In merito, enfatizza le innovazioni previste che renderanno più
snelle ed efficaci le procedure anche mediante l'introduzione di
accorgimenti tecnici e di norme più restrittive in materia di sanzioni.
Il Ministro riferisce altresì sulla pubblicazione delle Indicazioni per
il curricolo della scuola primaria, attualmente in fase di
sperimentazione in modo da definire un assetto stabile alla normativa
prima di una modifica dei quadri orari.
Dopo aver sottolineato che tali misure non si configurano come riforme
straordinarie, puntualizza che le critiche rivoltegli in merito al ruolo
delle "tre I" non colgono nel segno atteso che l'obiettivo principale
della scuola è a suo avviso quello di assicurare la costruzione della
identità e della personalità degli studenti mediante l'acquisizione dei
saperi e delle competenze. Pertanto non ritiene necessaria una riduzione
delle ore di inglese e di informatica - materie che non possono comunque
sostituire quelle di base dovendosi chiaramente intendersi come
aggiuntive - ma giudica opportuno stabilire un ordine di priorità
fondato soprattutto sull'apprendimento dell'italiano, della storia,
della geografia e della matematica.
Ritiene infatti che, date le esigenze dei docenti e delle famiglie, non
debbano essere sottratti tempo e risorse agli ambiti fondamentali del
percorso didattico, al fine di assicurare radici solide e profonde al
sapere degli alunni. Precisa peraltro che in alcune università è stato
necessario inserire corsi intensivi di lingua italiana, a dimostrazione
dell'esigenza di valorizzare i saperi di base. Del resto, nell'incontro
tra docente e studente si creano a suo giudizio le premesse per lo
sviluppo futuro.
Passando alla questione del debito scolastico, comunica un dato
preoccupante in merito alla elevata percentuale di ragazzi promossi con
debiti, pari circa al 42 per cento; di questi ultimi circa il 43 per
cento presenta insufficienze in matematica. Ciò dimostra a suo avviso
sia una predisposizione al pensiero frammentato, non orientato
all'ideazione, che carenze oggettive influenti negativamente sulle
capacità logiche dell'alunno.
Con riguardo alla presunta scomparsa dalle Indicazioni dei riferimenti
alle diverse tipologie di educazione, tiene a precisare che l'eccessivo
numero di modalità educative si configura quale sovraccarico eccessivo,
tanto più che le autonomie scolastiche già vi dedicano ampio spazio.
Si sofferma poi sull'innalzamento dell'obbligo di istruzione rispetto al
quale è stato emanato il decreto attuativo delle disposizioni della
legge finanziaria per il 2007. L'obiettivo è assicurare l'acquisizione
dei saperi ragionando in termini di assi culturali e di
interdisciplinarietà.
Dopo aver ricordato le disposizioni contenute nella manovra finanziaria
per il 2007 relative alla riduzione delle ore negli istituti
professionali, rammenta che esse avevano lo scopo di precedere ed
indirizzare il prossimo riordino degli istituti tecnici e professionali
che avverrà entro giugno 2008.
Nel richiamare nuovamente le preoccupanti carenze degli alunni promossi
con riserva, puntualizza che è in atto la rimodulazione del sistema dei
debiti in quanto il mancato superamento degli stessi determina gravi
lacune nella formazione degli studenti soprattutto per quelli che
provengono da contesti socialmente più deboli. Le scuole devono pertanto
assumersi la responsabilità di garantire la frequenza dei corsi di
recupero, salvo decidere se è preferibile optare per la ripetizione
dell'anno.
Evidenzia altresì le misure normative in tema di valorizzazione delle
eccellenze, rispetto alle quali sono già in atto numerose iniziative
finalizzate ad attribuire incentivi economici per proseguire gli studi o
per svolgere approfondimenti di tipo professionale.
Quanto alla connessione tra il curriculum scolastico e l'ammissione
all'università, pone l'accento sulla necessità che il corso di studi di
istruzione secondaria superiore valga almeno 25 punti nei test per
l'accesso agli atenei. Ritiene altresì importante che tali modalità di
selezione siano elaborate tenendo conto dei programmi svolti durante la
scuola superiore.
Comunica inoltre che è in corso l'iter del decreto di modifica delle
sanzioni disciplinari contenute nello statuto degli studenti e delle
studentesse finalizzato a punire severamente le azioni che ledono la
dignità umana, onde evitare l'emarginazione delle vittime, che
certamente non costituisce un segnale di civiltà.
Svolge indi alcune considerazioni sulle misure contenute nel
decreto-legge n. 147 del 2007, esaminato dall'altro ramo del Parlamento,
sottolineando in particolare la modifica delle sanzioni disciplinari dei
docenti, in contrasto con la precedente impostazione eccessivamente
garantista, e auspicandone una rapida approvazione. |
Governo
31 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 19,45 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato in
via straordinaria, ha approvato, su proposta del Presidente del
Consiglio, Romano Prodi, del Ministro dell’interno, Giuliano Amato, e
del Ministro della giustizia, Clemente Mastella, un decreto-legge che
anticipa alcune disposizioni del disegno di legge in materia di
sicurezza urbana varato ieri dal Governo, al fine di contrastare episodi
di particolare violenza e di criminalità efferata. L’urgenza del
provvedimento muove dalla drammatica aggressione avvenuta oggi a Roma,
ma le misure approvate dal Consiglio questa sera non riguardano tale
crimine, per il quale si è già provveduto all’arresto dei responsabili
ed è in corso il relativo procedimento penale; il Governo intende
rendere immediatamente possibile l’esecuzione dell’allontanamento di
cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza nei termini che
già erano stati definiti dal disegno di legge in materia di sicurezza
urbana.
La seduta ha avuto termine alle ore 20,35.
|
30 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,10 a
Palazzo Chigi
(...) Il Consiglio ha quindi approvato i seguenti
provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:
- un regolamento che apporta alcune modifiche alla normativa vigente in
materia di iniziative complementari ed attività integrative nelle
istituzioni scolastiche, con particolare riferimento al funzionamento
delle consulte provinciali, nonché all’istituzione del Consiglio
nazionale dei presidenti delle consulte provinciali dello studente.
(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,50;
|
23 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 16,30 a
Palazzo Chigi
(...) Il Consiglio ha inoltre approvato i seguenti
provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro per le politiche europee, Bonino, e dei
Ministri di settore, il Consiglio ha approvato in via definitiva
quattordici decreti legislativi, sui quali sono stati acquisiti i pareri
prescritti, per il recepimento delle seguenti direttive comunitarie:
(...)
2005/36 e 2005/100, per il riconoscimento delle qualifiche professionali
e l’adeguamento di direttive sulla libera circolazione a seguito
dell’adesione di Bulgaria e Romania (co-proponenti i Ministri della
pubblica istruzione, dell’università e ricerca, della salute, della
giustizia); (...)
Il Consiglio ha infine autorizzato il Ministro per le riforme e le
innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ad esprimere
il parere favorevole del Governo sull’Ipotesi di contratto collettivo
nazionale quadro per la ripartizione dei distacchi e permessi alle
organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti (biennio
2006-2007). (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 20,45.
|
17 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 19,15 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio, appositamente convocato, ha preso in
esame il testo definitivo del disegno di legge che recepisce il
Protocollo sul welfare. Il Presidente Prodi e i Ministri competenti
hanno riferito sulle intese raggiunte con le parti sociali in ordine a
modifiche migliorative di natura tecnica e relative ad aspetti
previdenziali e ai contratti a termine. Il Consiglio ha quindi approvato
il disegno di legge, che sarà ora sottoposto al Presidente della
Repubblica ai fini della presentazione alle Camere. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 19,55.
|
12 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato il disegno di legge per
l’attuazione del protocollo fra Governo e Parti sociali del 23 luglio
2007 su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita
sostenibili e ulteriori norme in materia di previdenza sociale. Questi i
punti salienti del disegno di legge.
a) Completamento della riforma previdenziale:
- viene definito un nuovo sistema di età pensionabile attraverso
l’abrogazione del brusco innalzamento dell’età di pensione a 60 anni dal
1° gennaio 2008 (scalone) e la definizione di un percorso graduale;
- disciplina dei lavori usuranti: sono state individuate le risorse
(fondo decennale non inferiore a 2 miliardi di euro) che consentiranno
di andare in pensione con tre anni di anticipo ai lavoratori usuranti
che saranno definiti sulla base di quelli individuati nel “decreto
Salvi” del 1999, i lavoratori impegnati nei lavori con turni notturni, i
lavoratori addetti a linee a catena e ai mezzi pubblici pesanti;
- rafforzamento dell’impianto del sistema contributivo introdotto dalla
riforma del 1995, applicando dal 2010 (e poi triennalmente) i nuovi
coefficienti di trasformazione definiti nel 2005 e costituendo una
commissione per verificare e proporre modifiche che tengano conto delle
nuove condizioni economiche e del mercato del lavoro, al fine di
tutelare le pensioni più basse e le carriere discontinue dei giovani;
- definizione futura di un intervento sulle finestre di uscita per le
pensioni di vecchiaia che verranno portate a 4 per i lavoratori che
hanno 40 anni di contributi;
- miglioramento delle pensioni dei giovani mediante interventi sulla
totalizzazione, sul riscatto della laurea e dei contributi figurativi
nel caso di disoccupazione e lavori discontinui;
- intervento sui fondi in squilibrio: applicazione di un contributo di
solidarietà su quei fondi che provocano squilibri finanziari rilevanti;
- definizione di alcuni interventi solidaristici (blocco perequazione
pensioni alte e aumento delle aliquote contributive per la gestione
speciale di coloro che sono già iscritti a forme previdenziali);
- miglioramento della prestazione pensionistica per i giovani
parasubordinati attraverso l’aumento di un punto l’anno fino a tre punti
della contribuzione (in quota parte maggiore sui committenti) che dà
diritto alla pensione;
- riordino e razionalizzazione degli Enti previdenziali;
- detassazione parziale per i lavoratori dei premi di risultato da
attuarsi con 150 milioni di euro per il 2008.
b) Ammortizzatori sociali:
- il progetto di riforma si svilupperà nel tempo con l’obiettivo
dell’unificazione dei trattamenti di disoccupazione e mobilità e
l’universalizzazione degli strumenti per l’integrazione al reddito (con
la progressiva estensione e unificazione della cassa integrazione
ordinaria e straordinaria);
- l’intervento immediato prevede il miglioramento dell’indennità di
disoccupazione in termini di durata (da sei a otto mesi, mentre sarà di
12 mesi per gli ultracinquantenni) e in termini di importo (60%
dell’ultima retribuzione per sei mesi, 50% dal 7° all’8° mese, 40% nei
mesi successivi).
Inoltre l’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti (in altre
parole il sostegno al reddito
per coloro che hanno contratti di lavoro a termine di breve durata)
passerà dal 30 al 35% peri primi 120 giorni e al 40% per i successivi,
per una durata massima di 180 giorni. In ogni caso è garantita la
copertura previdenziale figurativa per l’intero periodo di godimento
delle indennità, con riferimento alla retribuzione percepita.
c) Mercato del lavoro:
il punto essenziale è costituito dalle modifiche normative da introdurre
per migliorare la qualità dell’occupazione in un mercato del lavoro
moderno e flessibile e di contrasto alla precarietà, attraverso la
revisione delle norme che regolano i rapporti di lavoro discontinui
previsti dalla legge 30 e da altre normative.
Gli interventi più significativi riguardano: la disciplina del contratto
a termine, il contratto a tempo parziale, l’abolizione del lavoro
intermittente previsto dal D.L.vo 276/03 e il potenziamento dei servizi
pubblici per l’impiego, che sono essenziali nel progetto di riforma
degli ammortizzatori sociali.
Inoltre è previsto il miglioramento delle norme sui disabili
(soprattutto il regime delle convenzioni), la conferma dell’agevolazione
contributiva dell’11,5% per l’edilizia che sarà resa strutturale per
favorire la diffusione del contratto a tempo indeterminato.
d) Competitività:
l’intervento riguarda l’incentivazione della contrattazione di secondo
livello al fine di sostenere la competitività delle aziende e migliorare
la retribuzione di risultato dei lavoratori.
- Il trattamento a favore delle aziende e dei lavoratori, che
contrattano il premio di risultato, viene migliorato, sia aumentando la
percentuale di sgravio alle imprese al 25%, sia innalzando il tetto del
premio ammesso allo sgravio (dal 3% al 5% della retribuzione lorda).
Nell’ambito di queste misure anche i lavoratori saranno sgravati dai
contributi previdenziali e sarà garantita la pensionabilità piena del
premio di risultato (oggi non prevista).
- Saranno detassate quote di premio di risultato per il 2008.
- Sarà abolita la contribuzione aggiuntiva, a carico delle imprese,
sulle prestazioni straordinarie, introdotta con la legge finanziaria del
1996.
e) Giovani:
E’ prevista una serie di misure atte a sostenere il reddito e la
previdenza per i giovani con carriere lavorative discontinue. In
particolare:
- copertura figurativa periodi di disoccupazione;
- totalizzazione e riscatto laurea;
- miglioramento previdenza parasubordinati;
- inoltre saranno attivati tre fondi di rotazione per i lavoratori
parasubordinati, per il microcredito e per i giovani lavoratori autonomi
per un ammontare di 150 milioni.
f) Donne:
Per favorire la partecipazione delle donne al lavoro il DDL prevede
interventi mirati a incentivare i regimi d’orario legati alla necessità
di conciliare lavoro e vita familiare, potenziando quanto già previsto
dall’articolo 9 della legge 53/2000. Inoltre si rafforzeranno le
iniziative di sostegno ai servizi per l’infanzia e per gli anziani non
autosufficienti. La programmazione dei fondi comunitari avrà un preciso
orientamento di accompagnamento, formazione e inserimento al lavoro per
le donne. Una particolare priorità sarà costituita per le giovani donne
nell’ambito uno dei fondi di credito sopra descritti e il potenziamento
delle azioni per evitare forme discriminatorie in materia di lavoro,
salari, carriere.
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e del Ministro
per l’attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata:
- un disegno di legge che regolamenta, per la prima volta in Italia, la
cosiddetta attività di lobbying. Il ddl si propone di soddisfare
esigenze di trasparenza, al fine di rendere conoscibili al cittadino i
molteplici fattori che incidono sui processi decisionali pubblici e a
garantire la partecipazione a tali processi dei rappresentanti di
interessi particolari, in condizioni di parità di trattamento.
L’iniziativa del Governo introduce disposizioni che intendono regolare
il rapporto tra i gruppi di pressione e i decisori pubblici. Qui di
seguito le principali novità introdotte:
a) massima trasparenza dell’attività di lobbying: i decisori pubblici
devono rendere disponibili a chiunque i documenti presentati dai
lobbisti;
b) obbligo dei decisori pubblici di citare nella relazione illustrativa
e nel preambolo degli atti normativi e degli atti amministrativi
generali l’attività di rappresentanza degli interessi svolta nei propri
confronti;
c) individuazione nel CNEL del soggetto garante dell’esercizio
dell’attività di lobbying;
d) istituzione presso il CNEL di un “Registro pubblico dei
rappresentanti di interessi particolari” al fine di garantire la
conoscibilità dell’attività dei soggetti che influenzano i processi
decisionali pubblici;
e) l’iscrizione a tale registro viene subordinata ad alcuni requisiti,
tra i quali, si segnala, il rispetto del Codice di deontologia che sarà
emanato dal CNEL, previa consultazione delle organizzazioni
rappresentative del settore;
f) previsione di un sistema di sanzioni reputazionali (pubblicazione sui
giornali) e pecuniarie (da 2000 a 20000 euro) per lo svolgimento
dell’attività di lobbying da parte dei soggetti non iscritti al
registro.
g) obbligo per i lobbisti di presentare, ogni anno, al CNEL una
relazione sull’attività di rappresentanza di interessi svolta;
h) trasmissione al Parlamento da parte del CNEL di un rapporto annuale
sull’attività di verifica svolta;
su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi:
- un disegno di legge per la nuova disciplina dell’editoria quotidiana,
periodica e libraria, che conferisce al Governo una delega per
l’emanazione di un testo unico finalizzato al riordino dell’intera
legislazione del settore. In coerenza con i principi costituzionali in
materia, la riforma promuove un crescente pluralismo ed un maggiore
sostegno all’innovazione, all’occupazione, alla trasparenza delle
provvidenze pubbliche; sul testo è stato acquisito il parere della
Conferenza unificata; (...)
su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni:
- un regolamento che modifica la disciplina vigente in materia di
statuto degli studenti, sul quale il
Consiglio di Stato ha espresso
parere favorevole ed è stato sentito il
Consiglio nazionale della
pubblica istruzione;
- uno schema di regolamento, sul quale verrà acquisito il parere del
Consiglio di Stato, per la disciplina delle convenzioni con le scuole
primarie paritarie (scuole non statali riconosciute, ai sensi del
decreto-legge n. 250 del 2005); (...)
Il Consiglio ha inoltre approvato, in esame preliminare, il Documento
programmatico relativo alla politica dell’immigrazione e degli stranieri
nel territorio dello Stato per il triennio 2007-2009, previsto
dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 (testo
unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e
norme sulla condizione dello straniero), sul quale è stato già acquisito
il parere del CNEL nonché l’avviso delle organizzazioni sindacali
maggiormente rappresentative e di associazioni attive nel settore. Il
Documento, che indica le azioni e gli interventi dello Stato in materia
di immigrazione, le misure di carattere economico e sociale nei
confronti degli stranieri che vivono in Italia ed i criteri generali per
la definizione dei flussi di ingresso dei cittadini di nazionalità
extra-comunitaria nel Paese, si sofferma particolarmente sugli
interventi per favorire l’inclusione sociale e l’accoglienza, sulle
politiche di contrasto alle discriminazioni razziste e xenofobe, nonché
al traffico di persone e alle presenze irregolari, sul partenariato e
sulla cooperazione a livello europeo ed internazionale. Il Documento
verrà ora trasmesso al Parlamento, previo parere delle Conferenze
Stato-Regioni e Stato-Città. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 12,45.
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