SETTEMBRE 2007
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2007
febbraio 2007
marzo 2007
aprile 2007
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
agosto 2007
settembre 2007
ottobre 2007
novembre 2007
dicembre 2007
Parlamento
I lavori delle Camere
riprendono lunedì 10 settembre.
Camera
|
Aula |
24,
25, 26 |
DdL AC 3025 - Conversione in legge del
decreto-legge 7 settembre 2007, n.
147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori
universitari |
Aula |
11 |
DdL AC 2272 - ter -
A - Disposizioni
urgenti in materia di pubblica istruzione (già articoli 28, 29, 30 e 31
del disegno di legge 2272, stralciati con deliberazione dell'Assemblea
il 17 aprile 2007) |
Commissioni |
7a |
18,
19, 20 |
DdL AC 3025 - Conversione in legge del
decreto-legge 7 settembre 2007, n.
147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio
dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori
universitari |
7a |
20 |
Norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento
(seguito esame C.
563 Fabris, C.
2474 Formisano e C.
2843, approvata dalla 7^ Commissione del Senato – rel. Barbieri) |
Governo
28 - 29 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 17,15 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, ha approvato
all’unanimità l’annuale manovra finanziaria, consistente in:
- Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008:
- Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica e
finanziaria per gli anni 2008-2011;
- disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato-
legge Finanziaria 2008;
- disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno
finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2111;
- un decreto-legge che reca disposizioni urgenti in materia finanziaria.
La manovra si completerà con un collegato “di sessione”
previdenza-lavoro, che dà seguito al Protocollo di luglio 2007.
La manovra complessiva si sviluppa a partire dagli obiettivi raggiunti
con la Finanziaria dello scorso anno e orienta le risorse pubbliche
verso la crescita, l’equità sociale e la stabilità.
Punti essenziali del complesso delle misure approvate sono: una
Finanziaria più snella e trasparente; l’avvio della riduzione della
pressione fiscale; il riutilizzo delle risorse derivanti dalla lotta
all’evasione fiscale per casa, non autosufficienti, fasce deboli; la
semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le imprese; la
piena applicazione del Protocollo del 23 luglio scorso; un forte impulso
alle infrastrutture, all’università e alla ricerca; la razionalizzazione
e le risorse aggiuntive per la sicurezza; il sostegno alla cooperazione;
la riqualificazione della spesa pubblica e la riduzione dei costi della
politica.
L’azione di risanamento dei conti pubblici, che nel 2007 ha permesso di
raggiungere risultati migliori delle previsioni, proseguirà nel 2008 con
la progressiva riduzione del deficit e del debito.
Il rapporto deficit-PIL, che per il 2007 è del 2,4%, sarà del 2,2% nel
2008, confermando gli obiettivi di finanza pubblica sottoscritti in sede
europea. Il debito pubblico, che ha ripreso a scendere nel 2007, si
ridurrà progressivamente fino a portarsi sotto il 100% già nel 2010.
L’avanzo primario, che nel 2006 era pressoché azzerato, nel 2007 è stato
significativamente ricostituito (2,5% del PIL) e nel 2008 sarà pari al
2,6%. La pressione fiscale, rispetto al tendenziale, diminuisce.
Il Bilancio dello Stato è stato semplificato attraverso una
riclassificazione per missioni e programmi che consente una sua lettura
trasparente e agile.
Gli interventi approvati dal Consiglio dei Ministri si articolano in:
- decreto-legge per 7,5 miliardi di euro con effetti immediati sul 2007;
-
disegno di legge finanziaria per gli anni 2008-2010 del valore di 11
miliardi.
Il decreto legge prevede riduzioni fiscali per 2,2 miliardi di euro e
investimenti per circa 3,4 miliardi. In questo ambito, sono stati
destinati 910 milioni in aiuti alla cooperazione allo sviluppo, 500
milioni di euro per l’anticipo del contratto del pubblico impiego e 150
milioni aggiuntivi per il capitolo 5 per mille.
Il disegno di legge finanziaria, la cui entità è inferiore di oltre un
terzo alla manovra dello scorso anno, è interamente dedicato a equità e
sviluppo, non dovendo destinare risorse alla riduzione del deficit. Le
risorse sono reperite attraverso maggior gettito per 6,3 miliardi di
euro e tagli di spesa per 4,6 miliardi.
Con le misure fiscali del decreto-legge si realizza l’obiettivo previsto
nella Finanziaria per il 2007 di redistribuire una parte delle entrate
ottenute con il recupero dell’evasione.
Questi i principali provvedimenti fiscali contenuti nel decreto-legge e
nel disegno di legge:
- un sostegno economico corrisposto per via fiscale ai contribuenti
IRPEF per i quali l’imposta netta sia risultata uguale a zero a causa
delle modeste condizioni di reddito, commisurate anche all’ampiezza
dell’eventuale nucleo familiare. Il sostegno economico si tradurrà in
150 euro netti per ogni contribuente e per ciascuno dei familiari a suo
carico. I lavoratori dipendenti ed i pensionati potranno ottenere queste
somme attraverso il datore di lavoro o l’ente previdenziale (il
sostituto di imposta) e gli altri contribuenti interessati attraverso la
dichiarazione dei redditi;
- sconti fiscali anche per l’abitazione, sia per i proprietari, sia per
gli affittuari. Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili
con un reddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno
sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore
detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30
per cento dell’aliquota base dell’Ici. Compresa la detrazione già in
vigore, lo sconto di imposta non potrà superare i 303,29 euro l’anno per
contribuente. Per gli affittuari (con contratto di affitto registrato),
lo sconto sarà di 300 euro l’anno per gli inquilini con reddito
complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro l’anno
per i contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e
30.987 euro lordi l’anno. La detrazione non è prevista per i titolari di
alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone già fortemente
scontato. Agli affittuari a basso reddito o a coloro i quali non sono
tenuti a pagare l’Irpef (tanto sono bassi i loro redditi) verranno
corrisposte le stesse somme;
- per i non autosufficienti sono previsti interventi pari a 200 milioni
di euro;
- novità e semplificazioni degli adempimenti fiscali sono previste per
circa un milione di piccoli imprenditori. Per le imprese l’IRES scende
di 5 punti e mezzo, dal 33 al 27,5%, a partire dal 1° gennaio 2008. Di
questo taglio potranno beneficiare anche le società di persone e le
ditte individuali che reinvestono gli utili in azienda. Anche l’IRAP
cala significativamente, passando dal 4,25 al 3,9%. Il complesso delle
misure fiscali di semplificazione e taglio delle aliquote non avrà costi
per lo Stato.
Il decreto-legge destina consistenti risorse per gli investimenti e per
la mobilità.
In particolare: come anticipo spese per il 2008 alle FF.SS. vanno 1,03
miliardi di euro e all’ANAS 215 milioni.
Per quanto concerne le infrastrutture:
- 150 milioni di euro alle opere infrastrutturali nelle città per il
150esimo anniversario dell’Unità d’Italia;
- 80 milioni di euro per la Salerno-Reggio Calabria;
- 1,38 miliardi di euro per la mobilità urbana (metro C Roma, mobilità
Milano, metro Napoli, Mose Venezia e altro);
- 550 milioni per l’edilizia residenziale pubblica.
Il disegno di legge 2008-2010 finanzia per il triennio i capitoli
“contratti pubblico impiego” (1,85 miliardi nel 2008, 650 milioni per il
2009 e altrettanti per il 2010) e quello riguardante previdenza e lavoro
(2,08 miliardi di euro per il 2008, 1,23 per il 2009 e 2,75 per il
2010), includendo in questo gli impegni sottoscritti con il Protocollo
sul welfare, oggetto di un apposito provvedimento di prossima
approvazione.
Con la riqualificazione della spesa pubblica si reperiscono risorse per
3,72 miliardi di euro nel 2008, 3,89 nel 2009, 4,05 nel 2010. Un
risultato che è conseguito attraverso il miglioramento della gestione e
manutenzione degli immobili pubblici, la razionalizzazione del bilancio
dello Stato, minori spese per acquisti di beni e servizi e risparmi
derivanti da proposte di razionalizzazione nei singoli ministeri. Il
complesso delle norme tese a ridurre i cosiddetti “costi della politica”
produrrà a regime un risparmio di 1 miliardo di euro, con riflessi
virtuosi sul bilancio dello Stato, sul Patto di stabilità interno e sui
bilanci delle società partecipate. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 3,45 del 29 settembre 2007.
Di seguito le dichiarazioni del Governo ed il
comunicato del MPI:
(Roma, 29 Settembre 2007) Contestualmente alla
presentazione della legge finanziaria, il governo si è assunto l’impegno
di sostenere l’iter delle riforme istituzionali, stabilire un confronto
permanente con le regioni - anche in previsione della stipula di nuovi
patti collaborazione - e procedere alla piena attuazione degli accordi
relativi ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: RIFORME ISTITUZIONALI
Nel momento in cui si avvia l’iter della seconda manovra finanziaria
della legislatura e mentre il Parlamento affronta il tema della
legislazione di attuazione del Titolo V della Costituzione, il Governo
sottolinea l’urgenza di alcune riforme indispensabili per migliorare il
funzionamento delle istituzioni parlamentari e di Governo, per dare un
assetto coerente alle relazioni tra Stato centrale e autonomie regionali
e locali e per rafforzare la fiducia dei cittadini nel funzionamento
delle istituzioni e della democrazia.
In coerenza con il programma presentato nella primavera del 2006, il
Governo ribadisce il proprio sostegno al lavoro già compiuto nella
Commissione Affari Costituzionali della Camera e sollecita una rapida
approvazione dei disegni di legge di riforma costituzionale.
Al lavoro compiuto nella Commissione Affari Costituzionali hanno
contribuito come relatori sia esponenti della maggioranza che
dell’opposizione. Il lavoro affronta la riforma dell’attuale sistema
bicamerale del Parlamento, la riduzione del numero dei parlamentari ed
il rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio.
11 Governo, per quanto di sua competenza, ha operato ed opererà per
rendere possibile l’approvazione di tali riforme, che sono
indispensabili all’Italia ed al rinnovamento della nostra democrazia. In
particolare sottolinea l’importanza e l’urgenza dei seguenti temi:
A) Riduzione del numero dei parlamentari. In tale prospettiva il Governo
ribadisce il suo orientamento — già contenuto nell’audizione del 23
aprile scorso alle commissioni competenti delle Camere — affinché i
deputati passino dagli attuali 630 a 450 e i senatori dagli attuali 315
a 200. Questa riduzione deve entrare in vigore fin dalla prossima
legislatura.
B) Rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio, attraverso
l’attribuzione del potere di proporre non solo la nomina ma anche la
revoca dei ministri, l’attribuzione della fiducia del Parlamento al solo
candidato alla Presidenza, l’introduzione della sfiducia costruttiva.
C) Revisione del bicameralismo paritario, prevedendo che solo alcune
materie come quelle elettorali, costituzionali e quelle relative ai
rapporti tra Stato centrale ed Autonomie regionali e locali siano
riservate ad entrambe le Camere, mentre per le altre materie
l’intervento del Senato resta solo eventuale, riservando l’ultima parola
sempre alla Camera dei Deputati. Ciò presuppone che il rapporto di
fiducia tra Governo e Parlamento si instauri esclusivamente alla Camera
dei Deputati.
D) Attribuzione al Governo del potere di incidere sull’ordine dei lavori
delle Camere e fissazione di limiti ulteriori al potere governativo di
adozione di atti aventi forza di legge.
E) Correzioni di alcuni aspetti del Titolo V relativi al sistema delle
competenze concorrenti.
Su questi temi, inclusi gli importanti provvedimenti relativi
all’attuazione del Titolo V della Costituzione, quali il Nuovo Codice
delle Autonomie e il disegno di legge per la riforma in senso federale
della finanza regionale e locale, già approvati dal Consiglio dei
Ministri, il Governo eserciterà il massimo impegno affinché si pervenga
alle riforme ipotizzate, tenendo conto delle proposte che verranno dalle
opposizioni, alle quali presterà una significativa attenzione, in modo
da realizzare la massima convergenza possibile.
Il Governo ritiene necessario — anche sostenendo proposte di legge già
presentate alla Camera e al Senato — procedere in questa legislatura
alla modifica del quorum previsto dall’art. 138 della Costituzione,
elevando la maggioranza per l’approvazione, in seconda lettura, di leggi
di revisione costituzionale.
Ciò impedirà che le riforme costituzionali possano essere approvate
dalla sola maggioranza parlamentare anziché attraverso un ampio
consenso.
In ogni caso dovrà essere mantenuta la facoltà di sottoporre a
referendum le leggi di revisione della Costituzione.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: PUBBLICO IMPIEGO
Il Governo, con la legge finanziaria per l’anno 2008, prevede lo
stanziamento di consistenti risorse aggiuntive per i rinnovi
contrattuali del pubblico impiego dirette a consentire, entro il
medesimo 2008, la rapida chiusura del biennio contrattuale 2006-2007
secondo le intese e gli accordi sul pubblico impiego sottoscritti nel
corso del 2007.
Considerando di difficile attuazione la chiusura delle trattative per il
successivo periodo contrattuale entro il 31 marzo 2008, renderà
disponibili, con la Legge finanziaria del 2008, ulteriori risorse
finanziarie corrispondenti a circa 700 milioni di euro per l’anno 2008 e
a circa 1.200 milioni di euro per gli anni seguenti.
Relativamente alla prossima stagione contrattuale auspica che, in
attuazione dello specifico impegno sottoscritto con le organizzazioni
sindacali nell’ambito dell’intesa del 29 maggio 2007, si giunga in tempi
brevi alla definizione della durata triennale degli accordi.
Contestualmente il Governo, attraverso un serio ed approfondito
confronto con le parti sociali, si impegnerà a compiere i passi
necessari per assicurare le occorrenti disponibilità finanziarie.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: RAPPORTO GOVERNO - REGIONI
Le Regioni hanno proposto al Governo, in relazione alla Finanziaria
2008, oltre alla conferma del Patto per la salute, un Patto per lo
sviluppo e un Patto fiscale.
Il Governo riconosce il valore strategico per il Paese e la necessità di
questa impostazione basata sul principio della leale collaborazione. Si
impegna da qui all’approvazione definitiva della manovra di bilancio
2008 ad attivare un confronto permanente per le Regioni, con l’obiettivo
di arrivare alla stipula di veri e propri "Patti" come già lo scorso
anno è avvenuto per la Sanità.
Finanziaria, ecco il decalogo per la scuola (MPI
- Roma, 01 ottobre 2007)
1. Meno fondi ai partiti più sicurezza nelle scuole
Con il taglio del 10% dei rimborsi ai partiti politici si finanzierà la
messa in sicurezza degli edifici scolastici. Questi fondi verranno
utilizzati dai Ministeri delle Infrastrutture e della Pubblica
Istruzione per finanziare la messa in sicurezza degli edifici
sull’intero territorio nazionale.
2. Risorse per il funzionamento delle scuole…
Cento milioni di euro andranno al funzionamento delle scuole (la somma è
iscritta nella tabella A), fondi che vanno a sommarsi ai 154 milioni di
euro stanziati nel decreto-legge. Le Istituzioni scolastiche sono state
escluse dalle riduzioni delle spese di funzionamento previste per tutta
la Pubblica amministrazione.
… e per valutazione e recuperi scolastici
Si confermano i 220 milioni di euro previsti dalla scorsa Finanziaria
per: corsi di recupero, potenziamento del sistema nazionale di
valutazione, scuole aperte il pomeriggio, sezioni primavera, educazione
degli adulti, istruzione tecnica superiore post- diploma.
3. Detrazioni fiscali, aggiornarsi costerà di meno
Ogni insegnante, anche il supplente annuale, avrà diritto a detrarre
dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’auto-aggiornamento e la
formazione (libri, corsi, stage…) fino a un importo massimo di 500 euro.
4. Precari, arrivano 10.000 Ata in più (personale tecnico e
amministrativo)
Nel piano di assunzione dei precari arrivano 10.000 Ata in più, che si
aggiungono ai 20.000 già previsti nella precedente Finanziaria, di cui
10.000 già nominati per questo anno scolastico.
5. Diversamente abili: aumentano da 48.000 a 65.000 i posti
dell’organico di diritto degli insegnanti di sostegno.
Si passa dall’emergenza alla stabilizzazione e alla specializzazione
Aumentano da 48.000 a 65.000 i posti dell’organico di diritto. Viene
autorizzato un contingente di circa 94.000 posti di sostegno complessivi
rispetto all’attuale contingente di circa 91.000. Saranno, soprattutto,
insegnanti non precari: oggi solo circa la metà degli insegnanti di
sostegno sono di ruolo; si porta la percentuale al 70%. Questa modifica
evita l’incertezza di ogni inizio anno sulla effettiva erogazione del
servizio che spetta alla scuola e garantisce una maggiore continuità
didattica. I nuovi criteri fissati consentono quindi di assicurare un
rapporto medio nazionale tendenziale di 1 insegnante di sostegno ogni 2
alunni diversamente abili, anche attraverso compensazioni tra Province
diverse, fermo restando il rispetto dei principi sull’integrazione degli
alunni diversamente abili fissati dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 e
dalla legge 4 agosto 1977, n. 517.
6. Migliorare la qualità: parte una sperimentazione fra Scuole e
Autonomie locali
E’ prevista la sperimentazione in alcune Province, perché Regioni ed
enti locali abbiano la reale possibilità di prendersi in carico la rete
scolastica e quella dell’offerta formativa; per migliorare l’utilizzo
del personale e delle risorse e per favorire, attraverso appositi
accordi territoriali, il rapporto con le Regioni e gli enti locali.
L’obiettivo è quello di migliorare la qualità dei servizi offerti, dalla
formazione di mediatori culturali e linguistici per i figli
dell’immigrazione, all’assistenza ai diversamente abili, per un maggiore
coordinamento dell’offerta formativa sul territorio. Eventuali risparmi
confluiranno in un fondo che rimarrà a disposizione delle scuole e degli
enti locali “virtuosi”.
7. Nessuna riduzione di organici
Non ci sarà nessuna ulteriore riduzione di organici del personale della
scuola e, anzi, verrà diluito in tre anni (2008-2010), l’obiettivo di
razionalizzazione fissato nella precedente Finanziaria.
8. Azzerata la clausola di salvaguardia
La ridefinizione/rimodulazione azzera gli effetti della clausola di
salvaguardia per il 2007 che prevedeva un taglio automatico di risorse
da parte del Ministero dell’Economia contemporaneamente all’eccesso di
spesa rispetto agli obiettivi di contenimento. Raggiunto parzialmente
l’obiettivo del 2007, a causa dell’aumento della popolazione scolastica,
la clausola di salvaguardia non si applica.
9. Reclutamento, nuovi concorsi per gli insegnanti: tirocinio e
verifiche
Per evitare che si continui ad alimentare nuovo precariato, superato
dalla chiusura delle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie
ad esaurimento, ci saranno nuove modalità di reclutamento degli
insegnanti con corsi di specializzazione universitari, con forte
componente di tirocinio, concorsi periodici e verifica delle capacità
didattiche degli insegnanti prima della loro immissione in ruolo a tempo
indeterminato.
10. Misure contro il caro scuola
Con il Decreto legge vengono assegnati alla scuola 304 milioni di euro
complessivi per l’obbligo di istruzione, il recupero scolastico e il
miglioramento dell’offerta formativa e per il funzionamento delle
scuole.
150 milioni di euro vanno per il sostegno alle famiglie contro il caro
scuola e per favorire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione fino a
16 anni.
Presentazione Legge
Finanziaria 2008
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21 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
(...)
Su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, è
iniziato l’esame di uno schema di regolamento (da inviare al parere del
Consiglio di Stato) che disciplina condizioni e modalità per la stipula
di convenzioni con le scuole primarie paritarie. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,55.
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13 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,40 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero:
un disegno di legge che promuove una partecipazione piena e compiuta
delle persone sorde (in Italia circa 70.000) alla vita collettiva,
assicurandone l’integrazione sociale, economica e politica, in
attuazione della recentissima Convenzione di New York sui diritti delle
persone con disabilità (30 marzo 2007). Il provvedimento, che è stato
predisposto in stretta collaborazione con le associazioni di tutela e
promozione dei diritti di tali persone, verrà completato da un
successivo regolamento che disciplinerà in dettaglio i seguenti aspetti:
interventi diagnostici precoci, abilitativi e riabilitativi per tutti i
bambini nati o divenuti sordi, ai fini dei necessari interventi
protesici e logopedici (anche attraverso la configurazione di apposite
figure professionali); misure volte a favorire la diffusione di
strumenti e modalità di accesso all’informazione ed alla comunicazione;
garanzie per l’uso effettivo della lingua italiana dei segni (LIS) e di
ogni soluzione idonea per favorire la comunicazione delle persone sorde
nei rapporti con la pubblica amministrazione e nei giudizi civili e
penali. Il disegno di legge verrà inviato alla Conferenza unificata per
il parere sugli aspetti di competenza; (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,50.
|
7 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 11,00 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente
del Consiglio, Romano Prodi, una rilevante modifica al regolamento
interno del Consiglio dei Ministri (emanato dal Presidente Ciampi nel
1993), tesa a garantire che ogni provvedimento posto all’ordine del
giorno del Consiglio sia corredato dalla attestazione del proponente che
l’atto risulta compatibile con l’ordinamento comunitario. Sarà potestà
del Presidente del Consiglio differirne l’approvazione qualora tale
compatibilità non risulti all’atto della consueta verifica istruttoria,
ovvero, ove l’incompatibilità si evidenziasse successivamente
all’approvazione, disporne il riesame nell’immediato Consiglio
successivo. (...)
Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per le riforme e le
innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ad esprimere
il parere favorevole del Governo sui seguenti Atti:
- ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale
del comparto Enti pubblici non economici (quadriennio normativo
2006-2009 e biennio economico 2006-2007);
- ipotesi di accordo per l’istituzione del Fondo nazionale di previdenza
complementare per i lavoratori dei Ministeri, degli Enti pubblici non
economici, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’ENAC e del
CNEL.
In prossimità della scadenza del mandato del Presidente Mario Egidio
Schinaia, il Consiglio dei Ministri ha nominato, su proposta del
Presidente Prodi, il nuovo Presidente del Consiglio di Stato nella
persona del professor Paolo SALVATORE. Nel porgere al prof. Salvatore
gli auguri più fervidi di buon lavoro, il Consiglio ha rivolto
ringraziamenti sentiti al Presidente Schinaia per l’eccellente attività
svolta al servizio della magistratura amministrativa e delle
istituzioni. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,00.
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5 |
Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a
Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente
del Consiglio Prodi e del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe
Fioroni, un decreto-legge volto a consentire alle istituzioni
scolastiche di programmare gli interventi di competenza fin dall’inizio
dell’anno scolastico, realizzando le condizioni per un avvio ordinato
delle attività; le disposizioni urgenti intendono superare, in
particolare, lo stato di incertezza in cui si trova il settore in
relazione a richieste provenienti dalle famiglie in materia di
“tempo-scuola” (con la reintroduzione di classi funzionanti a tempo
pieno) e agli adempimenti connessi allo svolgimento degli esami di
Stato, nonché a disciplinare questioni connesse al personale della
scuola. Viene inoltre assicurato il finanziamento dei concorsi per
ricercatori universitari.
La seduta ha avuto termine alle ore 10,50.
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