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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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Parlamento

I lavori delle Camere riprendono lunedì 10 settembre.

 

Camera

 

Aula 24, 25, 26 DdL AC 3025 - Conversione in legge del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori universitari
Aula 11 DdL AC 2272 - ter - A - Disposizioni urgenti in materia di pubblica istruzione (già articoli 28, 29, 30 e 31 del disegno di legge 2272, stralciati con deliberazione dell'Assemblea il 17 aprile 2007)
Commissioni
7a 18, 19, 20

DdL AC 3025 - Conversione in legge del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori universitari

7a 20 Norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento (seguito esame C. 563 Fabris, C. 2474 Formisano e C. 2843, approvata dalla 7^ Commissione del Senato – rel. Barbieri)

Governo

28 - 29 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 17,15 a Palazzo Chigi

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, ha approvato all’unanimità l’annuale manovra finanziaria, consistente in:
- Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008:
- Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica e finanziaria per gli anni 2008-2011;
- disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato-
legge Finanziaria 2008;
- disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2111;
- un
decreto-legge che reca disposizioni urgenti in materia finanziaria.
La manovra si completerà con un collegato “di sessione” previdenza-lavoro, che dà seguito al Protocollo di luglio 2007.
La manovra complessiva si sviluppa a partire dagli obiettivi raggiunti con la Finanziaria dello scorso anno e orienta le risorse pubbliche verso la crescita, l’equità sociale e la stabilità.
Punti essenziali del complesso delle misure approvate sono: una Finanziaria più snella e trasparente; l’avvio della riduzione della pressione fiscale; il riutilizzo delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale per casa, non autosufficienti, fasce deboli; la semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le imprese; la piena applicazione del Protocollo del 23 luglio scorso; un forte impulso alle infrastrutture, all’università e alla ricerca; la razionalizzazione e le risorse aggiuntive per la sicurezza; il sostegno alla cooperazione; la riqualificazione della spesa pubblica e la riduzione dei costi della politica.
L’azione di risanamento dei conti pubblici, che nel 2007 ha permesso di raggiungere risultati migliori delle previsioni, proseguirà nel 2008 con la progressiva riduzione del deficit e del debito.
Il rapporto deficit-PIL, che per il 2007 è del 2,4%, sarà del 2,2% nel 2008, confermando gli obiettivi di finanza pubblica sottoscritti in sede europea. Il debito pubblico, che ha ripreso a scendere nel 2007, si ridurrà progressivamente fino a portarsi sotto il 100% già nel 2010. L’avanzo primario, che nel 2006 era pressoché azzerato, nel 2007 è stato significativamente ricostituito (2,5% del PIL) e nel 2008 sarà pari al 2,6%. La pressione fiscale, rispetto al tendenziale, diminuisce.
Il Bilancio dello Stato è stato semplificato attraverso una riclassificazione per missioni e programmi che consente una sua lettura trasparente e agile.
Gli interventi approvati dal Consiglio dei Ministri si articolano in:
-
decreto-legge per 7,5 miliardi di euro con effetti immediati sul 2007;
-
disegno di legge finanziaria per gli anni 2008-2010 del valore di 11 miliardi.
Il decreto legge prevede riduzioni fiscali per 2,2 miliardi di euro e investimenti per circa 3,4 miliardi. In questo ambito, sono stati destinati 910 milioni in aiuti alla cooperazione allo sviluppo, 500 milioni di euro per l’anticipo del contratto del pubblico impiego e 150 milioni aggiuntivi per il capitolo 5 per mille.
Il disegno di legge finanziaria, la cui entità è inferiore di oltre un terzo alla manovra dello scorso anno, è interamente dedicato a equità e sviluppo, non dovendo destinare risorse alla riduzione del deficit. Le risorse sono reperite attraverso maggior gettito per 6,3 miliardi di euro e tagli di spesa per 4,6 miliardi.
Con le misure fiscali del decreto-legge si realizza l’obiettivo previsto nella Finanziaria per il 2007 di redistribuire una parte delle entrate ottenute con il recupero dell’evasione.
Questi i principali provvedimenti fiscali contenuti nel decreto-legge e nel disegno di legge:
- un sostegno economico corrisposto per via fiscale ai contribuenti IRPEF per i quali l’imposta netta sia risultata uguale a zero a causa delle modeste condizioni di reddito, commisurate anche all’ampiezza dell’eventuale nucleo familiare. Il sostegno economico si tradurrà in 150 euro netti per ogni contribuente e per ciascuno dei familiari a suo carico. I lavoratori dipendenti ed i pensionati potranno ottenere queste somme attraverso il datore di lavoro o l’ente previdenziale (il sostituto di imposta) e gli altri contribuenti interessati attraverso la dichiarazione dei redditi;
- sconti fiscali anche per l’abitazione, sia per i proprietari, sia per gli affittuari. Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con un reddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici. Compresa la detrazione già in vigore, lo sconto di imposta non potrà superare i 303,29 euro l’anno per contribuente. Per gli affittuari (con contratto di affitto registrato), lo sconto sarà di 300 euro l’anno per gli inquilini con reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro l’anno per i contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e 30.987 euro lordi l’anno. La detrazione non è prevista per i titolari di alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone già fortemente scontato. Agli affittuari a basso reddito o a coloro i quali non sono tenuti a pagare l’Irpef (tanto sono bassi i loro redditi) verranno corrisposte le stesse somme;
- per i non autosufficienti sono previsti interventi pari a 200 milioni di euro;
- novità e semplificazioni degli adempimenti fiscali sono previste per circa un milione di piccoli imprenditori. Per le imprese l’IRES scende di 5 punti e mezzo, dal 33 al 27,5%, a partire dal 1° gennaio 2008. Di questo taglio potranno beneficiare anche le società di persone e le ditte individuali che reinvestono gli utili in azienda. Anche l’IRAP cala significativamente, passando dal 4,25 al 3,9%. Il complesso delle misure fiscali di semplificazione e taglio delle aliquote non avrà costi per lo Stato.
Il decreto-legge destina consistenti risorse per gli investimenti e per la mobilità.
In particolare: come anticipo spese per il 2008 alle FF.SS. vanno 1,03 miliardi di euro e all’ANAS 215 milioni.
Per quanto concerne le infrastrutture:
- 150 milioni di euro alle opere infrastrutturali nelle città per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia;
- 80 milioni di euro per la Salerno-Reggio Calabria;
- 1,38 miliardi di euro per la mobilità urbana (metro C Roma, mobilità Milano, metro Napoli, Mose Venezia e altro);
- 550 milioni per l’edilizia residenziale pubblica.
Il disegno di legge 2008-2010 finanzia per il triennio i capitoli “contratti pubblico impiego” (1,85 miliardi nel 2008, 650 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010) e quello riguardante previdenza e lavoro (2,08 miliardi di euro per il 2008, 1,23 per il 2009 e 2,75 per il 2010), includendo in questo gli impegni sottoscritti con il Protocollo sul welfare, oggetto di un apposito provvedimento di prossima approvazione.
Con la riqualificazione della spesa pubblica si reperiscono risorse per 3,72 miliardi di euro nel 2008, 3,89 nel 2009, 4,05 nel 2010. Un risultato che è conseguito attraverso il miglioramento della gestione e manutenzione degli immobili pubblici, la razionalizzazione del bilancio dello Stato, minori spese per acquisti di beni e servizi e risparmi derivanti da proposte di razionalizzazione nei singoli ministeri. Il complesso delle norme tese a ridurre i cosiddetti “costi della politica” produrrà a regime un risparmio di 1 miliardo di euro, con riflessi virtuosi sul bilancio dello Stato, sul Patto di stabilità interno e sui bilanci delle società partecipate. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 3,45 del 29 settembre 2007.

Di seguito le dichiarazioni del Governo ed il comunicato del MPI:

(Roma, 29 Settembre 2007) Contestualmente alla presentazione della legge finanziaria, il governo si è assunto l’impegno di sostenere l’iter delle riforme istituzionali, stabilire un confronto permanente con le regioni - anche in previsione della stipula di nuovi patti collaborazione - e procedere alla piena attuazione degli accordi relativi ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: RIFORME ISTITUZIONALI
Nel momento in cui si avvia l’iter della seconda manovra finanziaria della legislatura e mentre il Parlamento affronta il tema della legislazione di attuazione del Titolo V della Costituzione, il Governo sottolinea l’urgenza di alcune riforme indispensabili per migliorare il funzionamento delle istituzioni parlamentari e di Governo, per dare un assetto coerente alle relazioni tra Stato centrale e autonomie regionali e locali e per rafforzare la fiducia dei cittadini nel funzionamento delle istituzioni e della democrazia.
In coerenza con il programma presentato nella primavera del 2006, il Governo ribadisce il proprio sostegno al lavoro già compiuto nella Commissione Affari Costituzionali della Camera e sollecita una rapida approvazione dei disegni di legge di riforma costituzionale.
Al lavoro compiuto nella Commissione Affari Costituzionali hanno contribuito come relatori sia esponenti della maggioranza che dell’opposizione. Il lavoro affronta la riforma dell’attuale sistema bicamerale del Parlamento, la riduzione del numero dei parlamentari ed il rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio.
11 Governo, per quanto di sua competenza, ha operato ed opererà per rendere possibile l’approvazione di tali riforme, che sono indispensabili all’Italia ed al rinnovamento della nostra democrazia. In particolare sottolinea l’importanza e l’urgenza dei seguenti temi:
A) Riduzione del numero dei parlamentari. In tale prospettiva il Governo ribadisce il suo orientamento — già contenuto nell’audizione del 23 aprile scorso alle commissioni competenti delle Camere — affinché i deputati passino dagli attuali 630 a 450 e i senatori dagli attuali 315 a 200. Questa riduzione deve entrare in vigore fin dalla prossima legislatura.
B) Rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio, attraverso l’attribuzione del potere di proporre non solo la nomina ma anche la revoca dei ministri, l’attribuzione della fiducia del Parlamento al solo candidato alla Presidenza, l’introduzione della sfiducia costruttiva.
C) Revisione del bicameralismo paritario, prevedendo che solo alcune materie come quelle elettorali, costituzionali e quelle relative ai rapporti tra Stato centrale ed Autonomie regionali e locali siano riservate ad entrambe le Camere, mentre per le altre materie l’intervento del Senato resta solo eventuale, riservando l’ultima parola sempre alla Camera dei Deputati. Ciò presuppone che il rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento si instauri esclusivamente alla Camera dei Deputati.
D) Attribuzione al Governo del potere di incidere sull’ordine dei lavori delle Camere e fissazione di limiti ulteriori al potere governativo di adozione di atti aventi forza di legge.
E) Correzioni di alcuni aspetti del Titolo V relativi al sistema delle competenze concorrenti.
Su questi temi, inclusi gli importanti provvedimenti relativi all’attuazione del Titolo V della Costituzione, quali il Nuovo Codice delle Autonomie e il disegno di legge per la riforma in senso federale della finanza regionale e locale, già approvati dal Consiglio dei Ministri, il Governo eserciterà il massimo impegno affinché si pervenga alle riforme ipotizzate, tenendo conto delle proposte che verranno dalle opposizioni, alle quali presterà una significativa attenzione, in modo da realizzare la massima convergenza possibile.
Il Governo ritiene necessario — anche sostenendo proposte di legge già presentate alla Camera e al Senato — procedere in questa legislatura alla modifica del quorum previsto dall’art. 138 della Costituzione, elevando la maggioranza per l’approvazione, in seconda lettura, di leggi di revisione costituzionale.
Ciò impedirà che le riforme costituzionali possano essere approvate dalla sola maggioranza parlamentare anziché attraverso un ampio consenso.
In ogni caso dovrà essere mantenuta la facoltà di sottoporre a referendum le leggi di revisione della Costituzione.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: PUBBLICO IMPIEGO
Il Governo, con la legge finanziaria per l’anno 2008, prevede lo stanziamento di consistenti risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego dirette a consentire, entro il medesimo 2008, la rapida chiusura del biennio contrattuale 2006-2007 secondo le intese e gli accordi sul pubblico impiego sottoscritti nel corso del 2007.
Considerando di difficile attuazione la chiusura delle trattative per il successivo periodo contrattuale entro il 31 marzo 2008, renderà disponibili, con la Legge finanziaria del 2008, ulteriori risorse finanziarie corrispondenti a circa 700 milioni di euro per l’anno 2008 e a circa 1.200 milioni di euro per gli anni seguenti.
Relativamente alla prossima stagione contrattuale auspica che, in attuazione dello specifico impegno sottoscritto con le organizzazioni sindacali nell’ambito dell’intesa del 29 maggio 2007, si giunga in tempi brevi alla definizione della durata triennale degli accordi.
Contestualmente il Governo, attraverso un serio ed approfondito confronto con le parti sociali, si impegnerà a compiere i passi necessari per assicurare le occorrenti disponibilità finanziarie.
DICHIARAZIONE DEL GOVERNO: RAPPORTO GOVERNO - REGIONI
Le Regioni hanno proposto al Governo, in relazione alla Finanziaria 2008, oltre alla conferma del Patto per la salute, un Patto per lo sviluppo e un Patto fiscale.
Il Governo riconosce il valore strategico per il Paese e la necessità di questa impostazione basata sul principio della leale collaborazione. Si impegna da qui all’approvazione definitiva della manovra di bilancio 2008 ad attivare un confronto permanente per le Regioni, con l’obiettivo di arrivare alla stipula di veri e propri "Patti" come già lo scorso anno è avvenuto per la Sanità.

Finanziaria, ecco il decalogo per la scuola (MPI - Roma, 01 ottobre 2007)
1. Meno fondi ai partiti più sicurezza nelle scuole
Con il taglio del 10% dei rimborsi ai partiti politici si finanzierà la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Questi fondi verranno utilizzati dai Ministeri delle Infrastrutture e della Pubblica Istruzione per finanziare la messa in sicurezza degli edifici sull’intero territorio nazionale.
2. Risorse per il funzionamento delle scuole
Cento milioni di euro andranno al funzionamento delle scuole (la somma è iscritta nella tabella A), fondi che vanno a sommarsi ai 154 milioni di euro stanziati nel decreto-legge. Le Istituzioni scolastiche sono state escluse dalle riduzioni delle spese di funzionamento previste per tutta la Pubblica amministrazione.
e per valutazione e recuperi scolastici
Si confermano i 220 milioni di euro previsti dalla scorsa Finanziaria per: corsi di recupero, potenziamento del sistema nazionale di valutazione, scuole aperte il pomeriggio, sezioni primavera, educazione degli adulti, istruzione tecnica superiore post- diploma.
3. Detrazioni fiscali, aggiornarsi costerà di meno
Ogni insegnante, anche il supplente annuale, avrà diritto a detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’auto-aggiornamento e la formazione (libri, corsi, stage…) fino a un importo massimo di 500 euro.
4. Precari, arrivano 10.000 Ata in più (personale tecnico e amministrativo)
Nel piano di assunzione dei precari arrivano 10.000 Ata in più, che si aggiungono ai 20.000 già previsti nella precedente Finanziaria, di cui 10.000 già nominati per questo anno scolastico.
5. Diversamente abili: aumentano da 48.000 a 65.000 i posti dell’organico di diritto degli insegnanti di sostegno.
Si passa dall’emergenza alla stabilizzazione e alla specializzazione
Aumentano da 48.000 a 65.000 i posti dell’organico di diritto. Viene autorizzato un contingente di circa 94.000 posti di sostegno complessivi rispetto all’attuale contingente di circa 91.000. Saranno, soprattutto, insegnanti non precari: oggi solo circa la metà degli insegnanti di sostegno sono di ruolo; si porta la percentuale al 70%. Questa modifica evita l’incertezza di ogni inizio anno sulla effettiva erogazione del servizio che spetta alla scuola e garantisce una maggiore continuità didattica. I nuovi criteri fissati consentono quindi di assicurare un rapporto medio nazionale tendenziale di 1 insegnante di sostegno ogni 2 alunni diversamente abili, anche attraverso compensazioni tra Province diverse, fermo restando il rispetto dei principi sull’integrazione degli alunni diversamente abili fissati dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 e dalla legge 4 agosto 1977, n. 517.
6. Migliorare la qualità: parte una sperimentazione fra Scuole e Autonomie locali
E’ prevista la sperimentazione in alcune Province, perché Regioni ed enti locali abbiano la reale possibilità di prendersi in carico la rete scolastica e quella dell’offerta formativa; per migliorare l’utilizzo del personale e delle risorse e per favorire, attraverso appositi accordi territoriali, il rapporto con le Regioni e gli enti locali. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità dei servizi offerti, dalla formazione di mediatori culturali e linguistici per i figli dell’immigrazione, all’assistenza ai diversamente abili, per un maggiore coordinamento dell’offerta formativa sul territorio. Eventuali risparmi confluiranno in un fondo che rimarrà a disposizione delle scuole e degli enti locali “virtuosi”.
7. Nessuna riduzione di organici
Non ci sarà nessuna ulteriore riduzione di organici del personale della scuola e, anzi, verrà diluito in tre anni (2008-2010), l’obiettivo di razionalizzazione fissato nella precedente Finanziaria.
8. Azzerata la clausola di salvaguardia
La ridefinizione/rimodulazione azzera gli effetti della clausola di salvaguardia per il 2007 che prevedeva un taglio automatico di risorse da parte del Ministero dell’Economia contemporaneamente all’eccesso di spesa rispetto agli obiettivi di contenimento. Raggiunto parzialmente l’obiettivo del 2007, a causa dell’aumento della popolazione scolastica, la clausola di salvaguardia non si applica.
9. Reclutamento, nuovi concorsi per gli insegnanti: tirocinio e verifiche
Per evitare che si continui ad alimentare nuovo precariato, superato dalla chiusura delle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie ad esaurimento, ci saranno nuove modalità di reclutamento degli insegnanti con corsi di specializzazione universitari, con forte componente di tirocinio, concorsi periodici e verifica delle capacità didattiche degli insegnanti prima della loro immissione in ruolo a tempo indeterminato.
10. Misure contro il caro scuola
Con il Decreto legge vengono assegnati alla scuola 304 milioni di euro complessivi per l’obbligo di istruzione, il recupero scolastico e il miglioramento dell’offerta formativa e per il funzionamento delle scuole.
150 milioni di euro vanno per il sostegno alle famiglie contro il caro scuola e per favorire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni.

Presentazione Legge Finanziaria 2008

21 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a Palazzo Chigi

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
Su proposta del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, è iniziato l’esame di uno schema di regolamento (da inviare al parere del Consiglio di Stato) che disciplina condizioni e modalità per la stipula di convenzioni con le scuole primarie paritarie. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,55.

13 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,40 a Palazzo Chigi

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero:
un disegno di legge che promuove una partecipazione piena e compiuta delle persone sorde (in Italia circa 70.000) alla vita collettiva, assicurandone l’integrazione sociale, economica e politica, in attuazione della recentissima Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità (30 marzo 2007). Il provvedimento, che è stato predisposto in stretta collaborazione con le associazioni di tutela e promozione dei diritti di tali persone, verrà completato da un successivo regolamento che disciplinerà in dettaglio i seguenti aspetti: interventi diagnostici precoci, abilitativi e riabilitativi per tutti i bambini nati o divenuti sordi, ai fini dei necessari interventi protesici e logopedici (anche attraverso la configurazione di apposite figure professionali); misure volte a favorire la diffusione di strumenti e modalità di accesso all’informazione ed alla comunicazione; garanzie per l’uso effettivo della lingua italiana dei segni (LIS) e di ogni soluzione idonea per favorire la comunicazione delle persone sorde nei rapporti con la pubblica amministrazione e nei giudizi civili e penali. Il disegno di legge verrà inviato alla Conferenza unificata per il parere sugli aspetti di competenza; (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,50.

7 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 11,00 a Palazzo Chigi

Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, una rilevante modifica al regolamento interno del Consiglio dei Ministri (emanato dal Presidente Ciampi nel 1993), tesa a garantire che ogni provvedimento posto all’ordine del giorno del Consiglio sia corredato dalla attestazione del proponente che l’atto risulta compatibile con l’ordinamento comunitario. Sarà potestà del Presidente del Consiglio differirne l’approvazione qualora tale compatibilità non risulti all’atto della consueta verifica istruttoria, ovvero, ove l’incompatibilità si evidenziasse successivamente all’approvazione, disporne il riesame nell’immediato Consiglio successivo. (...)
Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ad esprimere il parere favorevole del Governo sui seguenti Atti:
- ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del comparto Enti pubblici non economici (quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007);
- ipotesi di accordo per l’istituzione del Fondo nazionale di previdenza complementare per i lavoratori dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’ENAC e del CNEL.
In prossimità della scadenza del mandato del Presidente Mario Egidio Schinaia, il Consiglio dei Ministri ha nominato, su proposta del Presidente Prodi, il nuovo Presidente del Consiglio di Stato nella persona del professor Paolo SALVATORE. Nel porgere al prof. Salvatore gli auguri più fervidi di buon lavoro, il Consiglio ha rivolto ringraziamenti sentiti al Presidente Schinaia per l’eccellente attività svolta al servizio della magistratura amministrativa e delle istituzioni. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,00.

5

Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a Palazzo Chigi

Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio Prodi e del Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, un decreto-legge volto a consentire alle istituzioni scolastiche di programmare gli interventi di competenza fin dall’inizio dell’anno scolastico, realizzando le condizioni per un avvio ordinato delle attività; le disposizioni urgenti intendono superare, in particolare, lo stato di incertezza in cui si trova il settore in relazione a richieste provenienti dalle famiglie in materia di “tempo-scuola” (con la reintroduzione di classi funzionanti a tempo pieno) e agli adempimenti connessi allo svolgimento degli esami di Stato, nonché a disciplinare questioni connesse al personale della scuola. Viene inoltre assicurato il finanziamento dei concorsi per ricercatori universitari.
La seduta ha avuto termine alle ore 10,50.

 



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