FEBBRAIO 2002
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2002
febbraio 2002
marzo 2002
aprile 2002
maggio 2002
giugno 2002
luglio 2002
agosto 2002
settembre 2002
ottobre 2002
novembre 2002
dicembre 2002
05 - 28 febbraio Parlamento
Camera
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Aula |
20 |
La Camera approva definitivamente la
Legge comunitaria 2001 (Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee) |
Commissioni |
7a |
7,
26 |
in sede referente, DdL
AC. 1315, Equipollenza tra diploma in educazione fisica e laurea in
scienze motorie e sportive |
7a |
26 |
in sede referente, DdL A C. 1773
e 2009, Regolarizzazione delle iscrizioni a diplomi universitari e di
laurea per l'anno accademico 2000-2001 |
7a |
5,
6, 7, 13, 14, 19, 20, 21, 28 |
in sede referente, DdL
Organi Collegiali della Scuola
(28.02.02) (Il) presidente, precisa che l'XI
Commissione ha respinto sia la proposta di parere favorevole del
relatore sia la proposta alternativa di parere contrario presentante
nel corso dell'esame in sede consultiva. (...)
(Il) presidente, dà lettura del parere favorevole espresso dalla V Commissione, con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione: dopo l'articolo 9, aggiungere il seguente:
«9-bis (Disposizione finanziaria). Dall'attuazione della presente legge non debbono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato».
Comunica quindi che la I Commissione ha espresso parere favorevole, con la seguente condizione:
«1) sia riformulato il disposto dell'articolo 4, commi 1, 3 e 4 che disciplinano in maniera puntuale e specifica la composizione e le modalità di convocazione del Consiglio della scuola e le modalità di individuazione del Garante dell'utenza nonché l'articolo 5, comma 3, che disciplina in maniera altrettanto puntuale e specifica le modalità di convocazione del Collegio dei docenti, in quanto l'attuale formulazione appare lesiva delle competenze attribuite ad altri soggetti ed in particolare dell'autonomia dei singoli Istituti scolastici che non potrebbero tra l'altro rapportare il numero dei componenti del Consiglio della scuola alle dimensioni delle Istituzioni scolastiche e alle differenti esigenze organizzative e gestionali che ne discendono»;
e con la seguente osservazione:
«a) valuti la Commissione l'opportunità della norma prevista dall'articolo 1, comma 2, secondo la quale le disposizioni della presente proposta di legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione alla luce del disposto dell'articolo 117, secondo comma, lettera n), della Costituzione che demanda alla competenza esclusiva dello Stato la materia delle norme generali sull'istruzione».
(...)
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire
in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento.
Il 21 febbraio 2002 la Commissione approva il testo
del DdL
Organi Collegiali della Scuola
Il termine per la presentazione di emendamenti al
testo unificato delle proposte di legge C. 774 e abb., in materia di
organi collegiali della scuola, è fissato alle ore 19 del 19 febbraio
2002
|
7a |
12,
14 |
Il 14 febbraio la Commissione
esprime parere favorevole sullo Schema di decreto ministeriale
concernente la ripartizione dei contributi del Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca ad enti ed organismi vari per il 2002 |
7a |
5 |
Interrogazioni a risposta
immediata |
Senato
|
Aula |
5 |
L'Aula esprime parere
favorevole al rientro dei Savoia in Italia con 235 voti favorevoli, 19
no e 15 astenuti |
Commissioni |
7a |
6 |
in sede consultiva, Schema di
decreto ministeriale concernente ripartizione delle somme iscritte nello
stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca relative a contributi ad enti, istituti, associazioni,
fondazioni ed altri organismi per l'esercizio finanziario 2002 |
7a |
5,
6 |
in sede consultiva, Schema di
decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di
organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca |
7a |
12 |
Interrogazioni
Il sottosegretario SILIQUINI risponde
all'interrogazione n. 3-00215 della senatrice Pagano sul passaggio di
competenze dai provveditorati agli studi ai nuovi uffici scolastici
regionali, comunicando che tutti i direttori generali regionali hanno
adottato i provvedimenti di articolazione dei rispettivi uffici,
secondo le linee guida approvate dalla Conferenza unificata
Stato-regioni-autonomie locali e previo assenso delle regioni. I
provveditorati agli studi hanno pertanto garantito l'ordinaria
amministrazione (regolare avvio dell'anno scolastico e trasferimento
delle competenze amministrative alle istituzioni scolastiche autonome)
fino al 31 dicembre 2001; indi, i decreti di organizzazione degli
uffici scolastici regionali hanno previsto nella generalità dei casi
la soppressione dei provveditorati e il relativo subentro dei Centri
di Servizi Amministrativi.
Per quanto la riforma degli organi collegiali di cui al decreto
legislativo n. 233 del 1999, il Sottosegretario ricorda che il
decreto-legge n. 411 del 2001 ha prorogato la durata in carica di
quelli attualmente vigenti fino al 31 dicembre 2002, mentre il disegno
di legge per la riforma dell'organizzazione di Governo all'esame del
Senato (A.S. n. 905) dispone il rinnovo della delega per il loro
riordino.
La senatrice PAGANO si dichiara insoddisfatta della risposta,
osservando che, a quanto le consta, non tutte le direzioni regionali
hanno adottato i rispettivi decreti di organizzazione. Inoltre, nel
corso dell'esame in Senato di un disegno di legge genericamente
recante norme sulla scuola, l'università e la ricerca (A.S. n. 761,
ora A.C. n. 2238), il Governo ha riproposto una norma sulla Tesoreria
speciale e provinciale delle strutture periferiche, che attenua
considerevolmente la spinta riformatrice in favore del decentramento.
Quanto infine agli organi collegiali, ella ne deplora l'ulteriore
proroga disposta dal decreto-legge n. 411 e lamenta che ne sia stata
prevista un'ulteriore riforma rispetto a quanto già recato dal
decreto legislativo n. 233 del 1999.
Il sottosegretario SILIQUINI risponde quindi all'interrogazione n.
3-00302 della senatrice Acciarini, dando conto dell'attuale vacanza di
complessivi 99 posti dirigenziali nell'Amministrazione, di cui 83 al
centro-nord. Informa peraltro che la dotazione organica è in via di
ridefinizione, in considerazione della sostituzione dei provveditorati
agli studi con i Centri di Servizi Amministrativi e la conseguente
contrazione di posti dirigenziali.
Valutate le esigenze funzionali e strutturali del Ministero, si è
quindi ritenuto di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
la copertura di almeno 40 posti dirigenziali: è stata così
autorizzata la copertura di 20 posti mediante lo scorrimento delle
graduatorie ancora valide dei concorsi espletati dal Ministero, nonché
l'assunzione di 27 unità del secondo corso-concorso dirigenziale
bandito dal Dipartimento della funzione pubblica, le cui procedure di
inquadramento non sono state ancora formalizzate.
Dopo aver dato conto del numero degli idonei ancora disponibili sulle
graduatorie tuttora valide, il Sottosegretario conclude ricordando che
la legge finanziaria per il 2002 ha imposto il divieto di nuove
assunzioni di personale a tempo indeterminato, prevedendo come unica
eccezione la nomina dei 27 vincitori del corso-concorso.
La senatrice ACCIARINI si dichiara insoddisfatta, lamentando che la
risposta del Sottosegretario non abbia centrato l'aspetto cruciale
dello strumento ispettivo, relativo alla situazione ordinamentale
precedente il blocco delle assunzioni disposto dall'ultima manovra
finanziaria. Ella ribadisce pertanto la propria contrarietà
all'assunzione di dirigenti provenienti dal corso-concorso indetto dal
Dipartimento della funzione pubblica, ritenendo preferibile procedere
all'assunzione di personale già in graduatoria del Ministero, oltre
che in possesso di esperienza ultraventennale e di specifiche
competenze.
Inoltre, ella ritiene che il Ministero sottovaluti le necessità degli
organici dirigenziali, nonostante gli indispensabili adattamenti
conseguenti al nuovo quadro ordinamentale.
|
7a |
5, 7 |
dibattito sulle Comunicazioni del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca sugli esiti degli
stati generali della scuola
(07.02.02) Terminato il dibattito, interviene in
replica il ministro MORATTI, che ricorda come l'organizzazione degli
Stati generali della scuola abbia tratto origine dall'esigenza di
riflettere e intervenire sulle criticità inerenti la legge n. 30 del
2000, relative sia a profili organizzativi (come il problema della
cosiddetta "onda anomala"), sia a questioni di merito. Gli
Stati generali del resto hanno rappresentato solo uno dei momenti di
confronto e non l'unica sede di dibattito.
Rispondendo poi ad alcuni quesiti posti dagli intervenuti, il Ministro
assicura alla senatrice Soliani che tutte le componenti interessate
alla riforma della scuola hanno potuto prendere parte agli Stati
generali, con ciò riferendosi non solo agli studenti, ai docenti,
alle famiglie e ai dirigenti scolastici, ma anche ai rappresentanti
delle autonomie territoriali. Ricorda altresì che quelle assise erano
state a loro volta precedute da consultazioni condotte a vasto raggio,
grazie non solamente agli approfondimenti condotti dalla commissione
guidata dal professor Bertagna, ma anche a un questionario predisposto
dall'ISTAT e distribuito a oltre 8 mila cittadini.
Di non minore portata era stato il confronto con il Parlamento, in
quanto già in occasione dell'esposizione delle linee programmatiche
del Ministero ella aveva avuto modo di illustrare alle Commissioni
parlamentari gli aspetti della riforma del precedente Governo che
riteneva più criticabili e che sono poi rientrati negli indirizzi
impartiti alla commissione ministeriale competente. La revisione della
legge n. 30 del 2000, d'altro canto, si è resa inevitabile a seguito
della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha dato al Paese un
nuovo assetto istituzionale di cui il Governo ha dovuto tenere conto
nell'elaborare il disegno di legge che ha ricevuto l'assenso
dell'ultimo Consiglio dei ministri.
Sulla proposta governativa, del resto, il Ministro garantisce che si
svolgerà il più ampio confronto, senza tuttavia far sì che esso
assuma dei connotati quasi referendari, come richiesto dal senatore
Cortiana. L'impegno del Governo è infatti rivolto a consentire il
necessario sviluppo del dibattito attorno alla progettata riforma,
senza con ciò – come giustamente sottolineato dal senatore
Tessitore – sottrarsi all'assunzione delle proprie responsabilità.
Non vi è peraltro alcuna intenzione di azzerare l'esistente e di
riaprire completamente i termini della discussione, come denunciato da
molti senatori intervenuti. Si è invece tenuto conto di quanto è
stato positivamente realizzato finora pur nell'ambito dell'inevitabile
dialettica fra maggioranza e opposizione.
Il Ministro riferisce poi che il disegno di legge governativo verrà
sottoposto la settimana prossima alla Conferenza Stato-regioni per poi
essere presentato successivamente al Parlamento, al quale il Governo
non intende sottrarre la funzione primaria di rappresentanza degli
interessi generali. La proposta governativa reca infatti principi e
criteri direttivi dettagliati e non si discosta molto nei suoi
contenuti da un normale disegno di legge. Il Ministro dichiara
peraltro di aver acceduto all'idea della delega legislativa, che
renderà più agevole l'attuazione della riforma soprattutto dal punto
di vista della necessaria copertura finanziaria, unicamente dinanzi
alla garanzia che nel provvedimento sarebbero stati fissati
"paletti" rigorosi per l'esercizio della funzione
legislativa da parte del Governo.
Quanto alle preoccupazioni emerse in merito ai distinti percorsi di
istruzione e formazione, ella sottolinea che non si è trattato di una
scelta autonoma del Governo, bensì di una conseguenza dell'assetto
costituzionale che assegna la formazione alla competenza esclusiva
delle regioni. L'omogeneità del sistema nazionale tuttavia verrà
assicurata al livello di validità dei titoli, materia che rientra
nella competenza statale e che dovrà essere commisurata anche
rispetto ai parametri europei.
In risposta poi alle considerazioni della senatrice Acciarini, il
Ministro dichiara di essere consapevole del patrimonio derivante dalla
tradizione legata all'istruzione tecnica e tuttavia, pur riconoscendo
le difficoltà che potrebbero sorgere di fronte al processo
riformatore, ribadisce che ormai ci si trova in un contesto diverso.
In proposito, esprime l'auspicio che le regioni apportino un positivo
arricchimento al sistema dell'istruzione, grazie al migliore raccordo
con il territorio e con le connesse opportunità lavorative che esse
dovrebbero garantire.
Ricordando come anche la senatrice Franco avesse formulato alcune
preoccupazioni circa il doppio sistema di istruzione e formazione, il
Ministro risponde che il disegno di legge governativo punta a
realizzare un sistema unitario, integrato e aperto, nel quale il
passaggio tra sistema dei licei e formazione professionale sarà
sempre consentito e financo assistito. L'apertura sarà inoltre
assicurata anche dal punto di vista degli sbocchi universitari, perché
coloro che avranno scelto la formazione professionale potranno
accedere all'istruzione superiore frequentando un quinto anno di corso
integrativo e superando l'esame di Stato. Si offrono quindi pari
opportunità a tutti, nel rispetto delle attitudini e delle vocazioni
degli studenti, ma anche con la facoltà di modificare le scelte
iniziali durante tutto il percorso educativo.
Ella accoglie infine con favore le sollecitazioni del senatore
Brignone sull'importanza che la qualità del corpo docente assume per
il successo dell'azione riformatrice e del senatore Gaburro sul
rilievo che occorre dare alla formazione dei docenti. In proposito il
Ministro ritiene si debbano individuare dei percorsi di studio
universitari sufficientemente flessibili che permettano di soddisfare
la doppia esigenza di un'adeguata capacità di insegnamento e di una
approfondita conoscenza delle discipline di competenza degli
insegnanti.
|
7a |
5,
6 |
in sede deliberante, DdL 1028,
Norme in materia di docenti di scuole straniere operanti in Italia |
7a |
|
PdL
AS 1052, Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per
favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato
(già approvato dalla Camera il 23 gennaio 2002) |
01 - 21 febbraio Governo
21 |
Il Consiglio dei
Ministri si è riunito alle ore 10,10 a Palazzo Chigi
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per
l’Innovazione e le Tecnologie, Stanca:
- un decreto-legge che individua le necessarie risorse finanziarie per
le esigenze logistiche ed organizzative connesse allo svolgimento
della Conferenza internazionale “E-government per lo sviluppo” che
si terrà a Palermo nei giorni 10 e 11 aprile prossimi. Si tratta di
un avvenimento di grande rilevanza (cui parteciperanno Delegazioni di
più di 70 Paesi) finalizzato ad individuare le modalità di utilizzo
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per aiutare
i Paesi in via di sviluppo a dotarsi di Pubbliche Amministrazioni
efficienti e trasparenti, che favoriscano il processo democratico
interno. L’iniziativa è conseguente alle decisioni prese al Vertice
G8 di Genova, a seguito delle quali l’Italia ha assunto la
leadership nella diffusione delle nuove tecnologie nelle Pubbliche
Amministrazioni in quei Paesi in via di sviluppo che non hanno, ovvero
soltanto parzialmente, sfruttato le potenzialità di tali importanti
strumenti tecnologici; (...)
su proposta del Ministro dell’Interno, Scajola:
- un disegno di legge che, al fine di agevolare l’esercizio del
diritto di voto in occasione delle consultazioni elettorali politiche,
amministrative (provinciali e comunali) nonché referendarie,
stabilisce che l’apertura dei seggi sia articolata su due giorni:
domenica dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Il
provvedimento contiene, altresì, disposizioni in materia
tecnico-organizzativa finalizzate a snellire ed accelerare le
operazioni di voto, evitando il ripetersi di lunghe file ai seggi che,
in occasione delle ultime consultazioni elettorali, hanno creato non
poche difficoltà;(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,45.
|
14 |
Il Consiglio dei
Ministri si è riunito alle ore 18,15 a Palazzo Chigi
In apertura dei lavori, il Vicepresidente del
Consiglio Fini ha riferito in ordine alla situazione attuale e
all’andamento del fenomeno droga nel Paese negli ultimi periodi ed
ha illustrato le nuove politiche che il Governo intende assumere in
materia di tossicodipendenza, anche sulla base delle indicazioni
fornite dal Commissario straordinario per le politiche antidroga.
Inoltre, sulla base degli elementi contenuti nella mozione approvata
dalla Camera il 30 gennaio, Fini ha fornito gli indirizzi generali per
la presentazione, da parte delle Amministrazioni dello Stato, dei
progetti finanziati dal Fondo nazionale d’intervento per la lotta
alla droga.
Il Ministro Frattini ha poi svolto una relazione sull’Analisi di
impatto della regolamentazione (AIR), strumento essenziale per
verificare preventivamente l’effettiva utilità di un atto
normativo, ribadendo la priorità assegnata dal Governo al
miglioramento della produzione legislativa e alla valutazione degli
effetti della normazione su cittadini e imprese. Ha quindi illustrato
il ruolo di coordinamento del Comitato di indirizzo AIR, appositamente
costituito, evidenziando la necessità di una forte
responsabilizzazione e fattiva collaborazione dei Ministeri. Ogni
Dicastero dovrà quindi individuare un referente per l’AIR che
svolga funzioni di raccordo all’interno delle singole
amministrazioni e con il Comitato e selezionare due casi-pilota di
diversa complessità normativa, da sottoporre all’AIR in via
sperimentale. Frattini ha infine sottolineato l’importanza di una
specifica e continuativa attività di formazione, che sarà assicurata
dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
Il Consiglio ha quindi approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro dell’Istruzione, Moratti:
- un disegno di legge che prevede l’istituzione dei ruoli degli
insegnanti di religione cattolica degli istituti e delle scuole di
ogni ordine e grado, in attuazione dell’Intesa del 1985 con la
Conferenza episcopale italiana.
Il provvedimento prevede in particolare:
- l’istituzione di due distinti ruoli regionali (articolati per
ambiti territoriali corrispondenti alle diocesi) relativi,
rispettivamente, ai docenti della scuola materna ed elementare ed a
quelli della scuola secondaria;
- la possibilità di accedere ai predetti ruoli previo superamento di
concorsi (indetti su base regionale) per titoli ed esami, per la cui
partecipazione sono richiesti i titoli di qualificazione professionale
previsti nell’Intesa con la CEI;
- l’assunzione con contratto a tempo indeterminato disposta dal
dirigente regionale, d’intesa con l’Ordinario diocesano competente
per territorio, il quale a tal fine riconosce l’idoneità
all’insegnamento; (...)
Il Consiglio ha altresì approvato in via definitiva (a seguito del
parere reso dalla Conferenza unificata) un disegno di legge
costituzionale sulla devoluzione di poteri alle Regioni, che modifica
l’articolo 117 della Costituzione. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 20,30.
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7 |
Il Consiglio dei
Ministri si è riunito alle ore 10,00 a Palazzo Chigi
In apertura dei lavori, il Vicepresidente Fini ha
riferito sull’incontro svoltosi lunedì scorso con le Organizzazioni
sindacali per la definizione dei rinnovi contrattuali nel settore del
pubblico impiego. Le intese raggiunte, con piena soddisfazione di
entrambe le parti, si caratterizzano per alcune importanti novità
finalizzate ad incentivare l’efficienza e la produttività della
pubblica amministrazione, prevedendosi anche riconoscimenti economici
individuali per i dipendenti più meritevoli. L’apertura manifestata
al tavolo negoziale - ha sottolineato il Vicepresidente Fini - si è
resa necessaria per chiudere con tempestività un contratto che vede
coinvolte milioni di persone, le cui aspettative non potevano essere
ulteriormente disattese.
Il Consiglio ha ringraziato il Vicepresidente Fini ed il Ministro
Frattini ed ha espresso unanime consenso al loro operato, auspicando,
altresì, che la conclusione positiva di una così importante fase
negoziale favorisca la soluzione di altre delicate questioni ancora
aperte.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
Su proposta del Ministro Frattini, il Consiglio ha espresso avviso
favorevole in ordine all’ipotesi di accordo relativa al contratto
collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’aera V della
dirigenza scolastica, riferito al periodo 1° settembre 2000-31
dicembre 2001, con alcune precisazioni richieste dal Ministero
dell’Economia. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,50.
|
1 |
Il Consiglio dei
Ministri si è riunito alle ore 9,55 a Palazzo Chigi
Il Ministro Maroni ha svolto un’ampia relazione
sullo stato delle relazioni sindacali e sull’andamento degli
scioperi, nonché sui contatti in materia di pensioni.
Il Ministro Frattini dal canto suo, insieme al Vice Presidente Fini,
ha riferito sull’andamento della fase di confronto con le
organizzazioni sindacali che hanno proclamato per il 15 febbraio lo
sciopero generale del pubblico impiego. Su sua proposta, è stato
autorizzato a sottoscrivere un protocollo (con contenuti di proposte
normative e di emendamenti sui limiti della legge rispetto alla
contrattazione) in sede di tavolo permanente di confronto
Governo-OO.SS. in materia di riordino organizzativo delle
amministrazioni e del sistema pensionistico. Frattini ha inoltre
rappresentato al Consiglio dei Ministri l’opportunità di valutare
una maggiore disponibilità di risorse finanziarie per i contratti,
attraverso la piena applicazione dell’accordo del luglio 1993, ma
anche tramite una particolare valutazione delle risorse destinate al
miglioramente dell’efficienza delle amministrazioni e degli enti
pubblici.
Con riferimento al problema delle navi clandestine che trasportano
extra comunitari, il Consiglio, dopo un articolato e ampio dibattito
introdotto dal Ministro Bossi, ha deciso - su proposta dei Ministri
Scajola e Martino – di presentare un apposito emendamento al disegno
di legge sull’immigrazione (vedi allegato) per rafforzare l’azione
di contrasto in mare aperto dell’immigrazione clandestina e
potenziare il concorso della Marina militare nella prevenzione e
contenimento del grave fenomeno.
Previa relazione del Ministro dell’Istruzione, Moratti, il Consiglio
ha approvato in prima lettura un disegno di legge che, in coerenza con
i principi della Costituzione, ridisegna il sistema educativo
nazionale dell’istruzione e della formazione professionale,
definendo le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali
delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione
professionale.
Il disegno di legge modifica significativamente la legge n.30 del 2000
sui cicli scolastici, prevedendo, in particolare, nel rispetto delle
competenze attribuite allo Stato e alle Regioni e dell’autonomia
delle istituzioni scolastiche:
- l’articolazione del sistema educativo in: scuola dell’infanzia;
primo ciclo, che comprende la scuola primaria di durata quinquennale e
la scuola secondaria di secondo grado di durata triennale; secondo
ciclo, che comprende i licei, di durata quinquennale, e i percorsi
dell’istruzione e formazione professionale, la cui durata dovrà
essere definita dalle Regioni;
- l’innalzamento del diritto-dovere di istruzione e di formazione a
dodici anni complessivi, ovvero al conseguimento di una qualifica
professionale;
- la flessibilità nell’iscrizione alla prima classe della scuola
dell’infanzia o alla scuola primaria, consentita anche ai bambini
che compiono i tre anni di età, ovvero i sei, entro il 30 aprile
dell’anno scolastico;
- la flessibilità complessiva dell’intero sistema educativo,
attuata attraverso modalità e garanzie per assicurare i passaggi in
ogni momento tra il sistema dell’istruzione e quello della
formazione professionale.
Il provvedimento sarà trasmesso al parere della Conferenza unificata.
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri Sirchia e Moratti:
- un decreto-legge che provvede a:
- prorogare al 31 agosto 2002 i contratti di lavoro a tempo definito
dei medici;
- differire fino al 31 dicembre 2002 le attuali modalità negoziali
per la determinazione del prezzo dei farmaci registrati con la
procedura di mutuo riconoscimento;
- integrare il numero dei componenti della Commissione nazionale per
la formazione continua (a seguito del recente accordo con le Regioni)
per consentire l’immediata operatività del predetto Organismo,
nella sua nuova composizione;
- prorogare gli organi centrali, regionali e provinciali
dell’Associazione italiana della Croce Rossa fino all’approvazione
del nuovo Statuto e, comunque, non oltre il 30 giugno 2002;
- prorogare il termine (trenta mesi anziché diciotto) entro cui gli
Atenei devono adeguare gli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi
di studio alla riforma introdotta dalla legge 127 del 1997, nonché la
durata in carica (fino al 31 ottobre 2002) dei componenti del
Consiglio universitario nazionale. Viene inoltre stabilito (in
attuazione di uno specifico ordine del giorno del Senato) che spetta
all’autonomia statutaria delle Università la determinazione
dell’elettorato attivo ai fini dell’accesso alle cariche ed agli
organi accademici, nonché la composizione degli organi collegiali;
(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,35.
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