APRILE 2002
Scuola Governo Parlamento
gennaio 2002
febbraio 2002
marzo 2002
aprile 2002
maggio 2002
giugno 2002
luglio 2002
agosto 2002
settembre 2002
ottobre 2002
novembre 2002
dicembre 2002
03 - 23 aprile Parlamento
Camera
|
Aula |
03 |
Ripresa lavori parlamentari
|
Commissioni |
7a |
11, 18,
22, 23 |
atti del governo, Schema
di direttiva concernente interventi per l'arricchimento dell'offerta
formativa per il 2002
Il 23 aprile la Commissione esprime parere favorevole
sullo Schema
di direttiva concernente interventi per l'arricchimento dell'offerta
formativa per il 2002
|
7a |
22,
23 |
in sede legislativa, DdL A.C. 2301
e 2309,
Docenti di scuole straniere operanti in Italia
Il 23 aprile la Commissione approva in sede
legislativa il DdL A.C.
2301
|
7a |
22,
23 |
in sede legislativa, DdL
A.C. 1315, Equipollenza tra diploma in educazione fisica e laurea in
scienze motorie e sportive
Risoluzione n. 7-0089 Santulli: Problematiche connesse
alla trasformazione degli istituti superiori di educazione fisica
Il 23 aprile la Commissione approva in sede
legislativa il DdL
A.C. 1315
|
7a |
09,
18 |
in sede referente, DdL A.C. 1773
e 2009, Regolarizzazione delle iscrizioni a diplomi universitari e di
laurea per l'anno accademico 2000-2001 |
7a |
10 |
sede referente, A.C. 1979,
Autonomia e competizione regolata tra le università
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7a |
09 |
in sede referente, DdL A.C. 2238,
Disposizioni concernenti la scuola, l'università e la ricerca
scientifica
|
7a |
09,
10, 11 |
atti del governo, Schema di
piano per l'ulteriore ripartizione dei contributi del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad enti ed organismi
vari per il 2002
L'11 aprile la Commissione esprime parere favorevole
con osservazione
(09.04.02) Paolo SANTULLI (FI), relatore, illustrando
i contenuti del documento in titolo, precisa che lo schema di piano in
esame provvede, in attuazione della legge n. 549 del 1995 e della
scorsa finanziaria, alla ripartizione di dettaglio, per il 2002, delle
risorse che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca eroga ad enti ed associazioni operanti nel settore
dell'istruzione.
Soffermandosi sulla normativa vigente in tale settore, ricorda che
l'articolo 32, commi 2 e 3, della legge finanziaria per il 2002 (legge
n. 448 del 2001) ha disposto l'accorpamento del complesso degli
stanziamenti statali in favore di enti, istituti, associazioni,
fondazioni ed altri organismi all'interno di un'unica unità
previsionale per ciascun Ministero. Precisa che l'importo complessivo
di tale unità previsionale viene di anno in anno definito dalla
tabella C della legge finanziaria e ripartito con decreto del Ministro
competente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze,
previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Precisa, inoltre, che il piano di riparto in esame fa seguito allo
schema di decreto ministeriale trasmesso alle Camere il 25 gennaio
scorso, su cui la nostra Commissione ha espresso parere favorevole
nella seduta del 14 febbraio. Ricorda che tale schema di decreto ha
provveduto alla prima ripartizione del complesso dei contributi di
competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della
ricerca, suddividendola tra fondi relativi al settore dell'istruzione
(ex Ministero della pubblica istruzione) e fondi relativi al
settore dell'università e della ricerca (ex Ministero
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica).
Con il provvedimento in esame si provvede pertanto alla specificazione
degli importi che, per il 2002, saranno erogati dal Ministero agli
enti e alle associazioni operanti nel settore dell'istruzione.
Dal punto di vista sostanziale, sottolinea che l'importo
complessivamente iscritto nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca per «Contributi ad
enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi» (unità
previsionale di base 25.1.2.1 - cap. 5843), ammonta, per il 2002, a 19
milioni e 219 mila euro. Lo schema di decreto ministeriale sopra
ricordato ha ripartito tale somma, assegnando 8 milioni 59 mila euro
agli enti di competenza dell'ex Ministero della pubblica
istruzione e 11 milioni 160 euro a quelli dell'ex Ministero
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica.
Precisa che entrambi gli importi scontano una riduzione del 12,8 per
cento rispetto a quelli previsti dalla legislazione previgente alla
legge finanziaria, riduzione che deriva dall'effetto combinato di
quanto disposto dall'articolo 32, comma 3, di tale legge (che, alla
lettera, prevede una riduzione del 10,43 per cento) e della
rimodulazione degli importi iscritti nella tabella C della medesima
finanziaria (rimodulazione conseguente all'approvazione di emendamenti
che disponevano una generale riduzione di tali importi). In valori
assoluti, la riduzione dei contributi rispetto alla legislazione
previgente è pari a 2 milioni 802 mila euro.
Osserva che i contributi più rilevanti riguardano il museo nazionale
della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci di Milano (che riceve
1 milione 285 mila euro), gli Istituti nazionali di valutazione del
sistema dell'istruzione (INVALSI) e di documentazione per
l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE) (541 mila euro ciascuno)
e il sistema degli istituti regionali di ricerca educativa (IRRE, che
ricevono complessivamente 5 milioni 68 mila euro). Per quanto riguarda
gli IRRE, segnala che, come in passato, non risultano tra i
beneficiari di contributi del Ministero quelli delle regioni a statuto
speciale Sicilia, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige (mentre figurano
quelli del Friuli-Venezia Giulia e della Sardegna).
Precisa che contributi minori riguardano l'Unione nazionale per la
lotta contro l'analfabetismo (180 mila euro), gli Istituti non statali
per ciechi e sordomuti e la Federazione nazionale delle istituzioni
pro-ciechi (155 mila euro), associazioni professionali per discipline
(140 mila euro), l'Opera nazionale Montessori (135 mila euro), enti ed
istituti operanti per l'insegnamento delle arti e della musica
(complessivamente 9 mila euro), oltre che il museo internazionale
della ceramica di Faenza (4 mila 500 euro).
Per quanto riguarda gli istituti operanti in favore di ciechi e
sordomuti, segnala che, mentre il riparto dello scorso anno indicava
puntualmente le somme destinate ai singoli istituti, quello in esame
prevede un contributo unico in favore delle istituzioni non statali
per ciechi e sordomuti e della Federazione nazionale delle istituzioni
pro-ciechi, da ripartire successivamente sulla base delle spese
sostenute ed opportunamente documentate. Precisa inoltre che anche i
contributi in favore delle associazioni professionali per discipline
(come avvenuto, in questo caso, anche in passato) saranno
successivamente suddivisi sulla base di una valutazione delle finalità
perseguite e dei progetti presentati dalle singole associazioni.
In relazione alle accennate previsioni della legge n. 549 del 1995,
segnala che al provvedimento sono allegati i documenti concernenti le
situazioni di preconsuntivo degli enti interessati dagli stanziamenti
(con l'eccezione del Museo internazionale della ceramica di Faenza,
che non rientra nel campo di applicazione della legge n. 549 del
1995). Osserva, poi, che la relazione di accompagnamento del piano di
riparto specifica che i conti consuntivi effettivi saranno allegati al
disegno di legge di bilancio per l'anno finanziario 2003.
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Senato
|
Aula |
09,
10, 11, 17 |
DdL AS 1052 Disposizioni per il
riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze
e l'interazione tra pubblico e privato (già approvato dalla Camera)
Il 17 aprile 2002 il Senato approva con emendamenti il
DdL AS 1052
(09.04.02) MALAN, relatore. Il testo proposto dalla
Commissione modifica alcuni articoli del decreto legislativo n. 165
del 2001, contenente il testo unico sull'ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche, allo scopo, per quanto
riguarda la dirigenza, di meglio definire il rapporto tra il
conferimento dell'incarico e l'accordo di natura privatistica con
l'amministrazione e di migliorare i meccanismi di flessibilità e di
mobilità attraverso una più efficace interazione tra pubblico e
privato e con forme di agevolazione per coloro che intendano svolgere
attività o incarichi presso organismi operanti in sede
internazionale. Di particolare rilievo è l'articolo 3, che apre le
funzioni dirigenziali, con contratti a tempo determinato, anche ai
dirigenti non appartenenti ai ruoli della pubblica amministrazione,
purché in possesso di idonei requisiti professionali; è prevista la
cessazione degli incarichi dirigenziali di vertice decorsi 90 giorni
dal voto sulla fiducia al Governo e si stabiliscono particolari
meccanismi di valutazione del rendimento, con possibilità di revoca
dell'incarico o anche di recesso dal rapporto di lavoro; vengono
istituiti i ruoli dei dirigenti per i singoli Ministeri e si indica,
tra i meccanismi di accesso, anche il corso concorso selettivo di
formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica
amministrazione. L'articolo 6 prevede che all'inizio della legislatura
il Governo possa confermare, revocare, modificare o rinnovare, entro
sei mesi dal voto sulla fiducia, le nomine conferite dal Governo
uscente nei sei mesi precedenti la scadenza naturale della legislatura
o nel mese antecedente lo scioglimento anticipato delle Camere: a tale
riguardo, occorre ricordare che il precedente Governo ha operato ben
101 nomine dopo lo scioglimento delle Camere. L'articolo 7 prevede le
procedure di mobilità, istituisce l'area della vicedirigenza,
stabilendone le funzioni, e crea un'area contrattuale autonoma per i
professionisti degli enti pubblici della X qualifica funzionale, i
ricercatori e i tecnologi degli enti di ricerca, compreso l'ENEA.
|
Commissioni |
7a |
09,
10, 11, 16, 17 |
DdL
A.S. 1306, Delega al Governo per
la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale
DdL A.S. 1251,
Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione
Dibattito
|
7a |
18 |
in sede consultiva, A.S. 21271, Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica
amministrazione |
7a |
03,
10, 11, 16 |
in sede consultiva, Schema di
direttiva per l'anno 2002 concernente gli interventi prioritari, i
criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul
monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti
dalla legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante "Istituzione del
fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per
gli interventi perequativi"
Il 16 aprile la Commissione esprime parere favorevole
sullo Schema di direttiva
(03.04.02) Riferisce alla Commissione il senatore BRIGNONE, il
quale ricorda anzitutto che fu lui stesso a proporre, nel corso
dell'esame parlamentare del disegno di legge poi divenuto la legge n.
440 del 1997, che le Commissioni parlamentari esprimessero il proprio
parere sullo schema di direttiva annuale concernente gli interventi da
svolgere a valere sul Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento
dell'offerta formativa. Ritiene infatti che si tratti di un passaggio
fondamentale nella gestione dell'universo scolastico, tanto più nel
quadro dell'autonomia, che egli invita a considerare non certo come
finalità in sé, bensì come strumento per il miglioramento
dell'offerta formativa.
Egli compie poi una comparazione dello schema di direttiva attualmente
in esame rispetto agli schemi presentati negli scorsi anni: al
riguardo, egli sottolinea da un lato l'introduzione di nuovi criteri
di riparto, a fianco di quelli tradizionali, resi necessari dalle
riforme in atto o in divenire; dall'altro, la fluttuazione delle
risorse disponibili, che dai 400 miliardi del 1998 (primo anno di
applicazione della legge), cui si aggiungevano comunque 100 miliardi
del 1997 non spesi per il ritardo con cui è intervenuta
l'approvazione definitiva della legge, sono salite ad oltre 600
miliardi nel 1999 (al fine di dare maggiore concretezza all'avvio
dell'autonomia) per poi scendere a 370 miliardi nel 2000 e risalire a
521 miliardi nel 2001.
Passando ad un'analisi di dettaglio dello schema di direttiva, il
relatore osserva poi che esso si articola in cinque paragrafi, il
primo dei quali volto a definire gli interventi prioritari secondo un
elenco che non sta peraltro ad indicare – sottolinea - priorità
nelle priorità. Fra gli interventi ivi previsti, il relatore ricorda
in particolare le iniziative volte all'ampliamento dell'offerta
formativa nel nuovo quadro dell'autonomia, rimarcandone il carattere
innovativo rispetto al passato, quando i predetti interventi erano
finalizzati alla piena realizzazione dell'autonomia (anni 1999 e 2000)
ovvero al potenziamento dell'autonomia stessa (anno 2001). Egli cita
altresì gli interventi formativi per il personale della scuola;
l'insegnamento delle lingue comunitarie, con particolare riguardo alla
prosecuzione del Progetto Lingue 2000; l'innalzamento del livello di
scolarità e del tasso di successo scolastico (con riferimento al
quale chiede dati dettagliati al rappresentante del Governo);
l'espansione dell'offerta formativa assicurata dalle scuole paritarie
(finalità di cui sottolinea il carattere innovativo); il
potenziamento e la qualificazione dell'integrazione scolastica degli
alunni in situazioni di handicap; il sostegno delle attività
riferite alla professionalizzazione degli istituti professionali
(prevalentemente riferite al biennio post-qualifica); la
collaborazione con le regioni e gli enti locali ai fini dell'obbligo
formativo, dell'istruzione e formazione tecnica superiore nonché
dell'educazione permanente degli adulti (finalità di cui pure
sottolinea il carattere innovativo).
Con riferimento al secondo paragrafo, dedicato alla specificazione
degli interventi, egli rimarca in particolare la novità costituita
dall'indicazione di adottare gli interventi predetti anche in coerenza
con le esigenze delle comunità locali e comunque secondo un organico
piano dell'offerta formativa, comprensivo delle attività
complementari ed integrative a favore degli studenti, fra cui
interventi per la loro socializzazione e formazione personale, nonché
l'accrescimento della cultura musicale e il potenziamento dell'attività
sportiva.
Lo schema di direttiva prevede altresì, prosegue il relatore, che
siano realizzate specifiche iniziative finalizzate alla comunicazione
del processo di riforma sia all'interno che all'esterno del sistema
scolastico. Al riguardo, egli sottolinea che non si tratta in alcun
modo di attività di carattere pubblicitario, sia pure in senso lato,
bensì di iniziative svolte a sviluppare una più ampia consapevolezza
dei ruoli specifici nel nuovo modello di scuola autonoma riformata.
Il secondo paragrafo specifica inoltre che fra gli interventi rivolti
all'attuazione dell'obbligo formativo sono considerati prioritari
quelli finalizzati all'informazione e all'orientamento dei giovani e
delle loro famiglie.
Infine, esso prevede interventi di monitoraggio e valutazione delle
attività relative, oltre che all'obbligo formativo, all'istruzione e
formazione tecnica superiore e all'educazione degli adulti, da
realizzarsi attraverso l'aggiornamento delle banche dati, gli
specifici Osservatori, nonché programmi concordati con le regioni,
gli enti locali, ovvero altri soggetti pubblici e privati.
Il relatore si sofferma indi sul terzo paragrafo, relativo ai
finanziamenti per la realizzazione dei piani dell'offerta formativa.
Al riguardo, sottolinea che gli importi assegnati alle singole scuole
- che saranno assegnati per il 30 per cento in parti uguali a tutte le
scuole, per il 60 per cento in proporzione alle loro dimensioni e per
il restante 10 per cento per azioni perequative e di supporto -
saranno quantificati dopo aver dedotto una somma pari ad oltre 20
milioni di euro per iniziative complementari ed integrative a favore
degli studenti.
Quanto al quarto paragrafo, recante i criteri generali per la
ripartizione delle somme destinate agli interventi, il relatore
sottolinea positivamente che la parte più consistente dello
stanziamento è destinata a livello periferico per una immediata
utilizzazione a carattere decentrato, mentre l'Amministrazione
centrale si riserva una quota assai contenuta, pari ad appena 10
milioni di euro.
Il quinto paragrafo reca infine le modalità di gestione delle somme
suindicate.
Il relatore dà conclusivamente lettura della seguente proposta di
parere, che si riserva di integrare con le osservazioni che
eventualmente emergeranno nel dibattito:
"La 7a Commissione del Senato,
esaminato lo schema di direttiva per l'anno 2002, predisposto dal
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca,
concernente l'individuazione degli interventi prioritari e criteri
generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul
monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi stessi, ai
sensi dell'articolo 2 della legge 18 dicembre 1997, n. 440;
rilevato che le disponibilità finanziarie per l'anno 2002 stanziate
nel capitolo 1722 dello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca ammontano a
237.442.454 €;
considerato che le priorità individuate nello schema di direttiva
sono le seguenti:
a) iniziative volte all'ampliamento dell'offerta formativa nel nuovo
quadro dell'autonomia didattica, organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo promosse dalle istituzioni scolastiche,
anche associate in rete, nell'ambito dei rispettivi piani dell'offerta
formativa;
b) interventi formativi e di aggiornamento per il personale della
scuola;
c) prosecuzione di attività del Progetto Lingue 2000 e sviluppo delle
lingue comunitarie in percorsi curriculari e non;
d) innalzamento del livello di scolarità e del tasso di successo
scolastico;
e) iniziative volte all'espansione e valorizzazione dell'offerta
formativa da parte di scuole riconosciute paritarie ai sensi della
legge 10 marzo 2000, n. 62, impegnate nella realizzazione
dell'autonomia;
f) iniziative per l'ulteriore integrazione scolastica di alunni in
situazione di handicap, particolarmente sensoriale, nonché di
alunni ricoverati in ospedale;
g) interventi perequativi diretti al sostegno delle attività riferite
all'area di professionalizzazione degli istituti professionali, nel
biennio post-qualifica;
h) interventi in collaborazione con le regioni e gli enti locali,
nell'ambito dell'obbligo formativo, dell'istruzione e della formazione
tecnica superiore, nonché dell'educazione permanente degli adulti;
considerato inoltre che:
a) vengono previste, a favore degli studenti, attività complementari
ed integrative inserite in un organico piano dell'offerta formativa,
che comprendono interventi per costituire e potenziare la
socializzazione e la formazione personale degli studenti, con riguardo
alla cultura musicale e sportiva;
b) varie iniziative sono adottate in coerenza con le esigenze delle
comunità locali e in collaborazione con le regioni e gli enti locali;
c) le scelte effettuate corrispondono alle indicazioni della legge 18
dicembre 1997, n. 440, ed alle esigenze derivanti dai processi di
riforma recentemente intervenuti ed in divenire;
ritenuta opportuna la realizzazione di specifiche iniziative
finalizzate alla comunicazione dei processi di riforma rivolte
soprattutto alle componenti degli studenti e delle famiglie, al fine
di sviluppare una più ampia consapevolezza dei loro ruoli specifici
nel nuovo modello di scuola autonoma riformata;
preso atto della ripartizione dell'intera somma disponibile per l'anno
2002, come indicata nel paragrafo 4 dello schema di direttiva;
valutato positivamente:
a) che la gestione delle somme è rimessa solo in piccola parte
all'Amministrazione centrale per la realizzazione di attività e
programmi a carattere nazionale, mentre viene privilegiata
l'assegnazione agli uffici scolastici regionali ed alle istituzioni
scolastiche per una immediata utilizzazione a livello decentrato;
b) che le assegnazioni alla gestione delle istituzioni scolastiche per
l'attuazione dei progetti contenuti nel piano dell'offerta formativa
vengono ripartiti secondo il criterio ormai consolidato del 30% degli
importi in parti uguali alle singole scuole, del 60% in misura
proporzionale alle dimensione delle istituzioni scolastiche calcolate
in relazione alle unità di personale e al numero degli alunni, del
10% agli uffici scolastici regionali per azioni perequative di
supporto, nonché per il monitoraggio dei finanziamenti erogati;
pur nella consapevolezza che la dotazione finanziaria di alcuni
specifici interventi appare non del tutto idonea alle necessità;
esprime parere favorevole".
|
7a |
09,
16 |
in sede consultiva,
Piano per l'ulteriore ripartizione di una quota dello
stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario
2002, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni
ed altri organismi
Il 16 aprile la Commissione esprime parere favorevole
con osservazioni sul Piano
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11 - 19 aprile Governo
19 |
Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,15 a
Palazzo Chigi
Il Presidente Berlusconi ed il Ministrio Lunardi hanno
riferito sul grave incidente avvenuto ieri a Milano, a seguito dello
schianto di un aereo da turismo contro il grattacielo “Pirelli”,
sulle cui cause sono state avviate immediatamente indagini approfondite.
Il Consiglio ha quindi rivolto espressioni di profondo cordoglio ai
familiari delle vittime e l’augurio di una pronta guarigione ai
feriti. Ha altresì espresso il plauso e la riconoscenza del Governo e
del Paese per l’opera meritoria delle Forze dell’ordine, dei Vigili
del fuoco e della Protezione civile, che sono intervenuti ed hanno
operato tempestivamente. (...)
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per gli Affari
Regionali, La Loggia:
- uno schema di disegno di legge con il quale si adegua l’ordinamento
della Repubblica alle modifiche introdotte al titolo V della
Costituzione dalla legge n.3 del 2001, prevedendo le norme necessarie
per rendere operative le nuove funzioni delle Regioni e degli enti
locali. Il testo sarà trasmesso al parere della Conferenza unificata;
(...)
Il Ministro Sirchia ha poi presentato lo schema del Piano sanitario
nazionale per il triennio 2002-2004, predisposto sulla base anche delle
proposte formulate dalle Regioni e dalle Province autonome, che dovrà
essere trasmesso al parere delle organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative ed alle competenti Commissioni parlamentari.
Il Consiglio ha condiviso il Piano e ne ha autorizzato la sottoposizione
ai predetti pareri.
Previa relazione del Ministro Sirchia, è stata altresì approvata una
direttiva del Presidente del Consiglio per l’indizione della
“Giornata nazionale dell’epilessia” (prima domenica di maggio di
ogni anno), ai fini di una corretta ed esauriente informazione
all’opinione pubblica sulla prevenzione nel settore, a cura delle
Amministrazioni pubbliche.
Il Ministro Moratti ha illustrato le Linee guida sulla politica del
Governo in materia di ricerca scientifica e tecnologica, per il prossimo
triennio. Nel sottolineare la valenza strategica ed economica che il
settore della ricerca assumerà sempre più negli anni futuri (in
ragione anche del processo di globalizzazione in atto), il Ministro
Moratti ha precisato che le scelte strategiche nascono da
un’approfondita analisi del nostro sistema della ricerca e da una
precisa identificazione dei suoi punti di forza e di debolezza, nonché
dalla valutazione delle grandi opportunità che si aprono per la ricerca
sullo scenario internazionale. Le Linee guida identificano quattro assi
strategici, completati da interventi di tipo trasversale:
- avanzamento delle frontiere della conoscenza, con l’obiettivo di
formare il nuovo capitale umano necessario per sostenere lo sviluppo del
sistema scientifico nazionale e di sviluppare l’attività di ricerca
fondamentale;
- sostegno della ricerca orientata allo sviluppo di tecnologie chiave
abilitanti a carattere multisettoriale;
- potenziamento delle attività di ricerca industriale e relativo
sviluppo tecnologico, finalizzato ad aumentare la capacità delle
imprese a trasformare conoscenze e tecnologie in prodotti, processi,
servizi a maggiore valore aggiunto;
- promozione della capacità d’innovazione nei processi e nei prodotti
delle piccole e medie imprese e creazione di aggregazioni sistemiche a
livello territoriale.
Una quinta area d’intervento, che può essere considerata trasversale
ai quattro assi, è rappresentata dal potenziamento della rete di grandi
infrastrutture per la ricerca di base, di base orientata e applicata e
dall’accentuazione dei processi di internazionalizzazione delle
attività di ricerca .
Attraverso le linee guida – ha inoltre sottolineato il Ministro
Moratti – il Governo si pone l’obiettivo di elevare, entro la fine
della legislatura, i finanziamenti assegnati al sistema ricerca da parte
del settore pubblico dall’attuale 0,6 per cento del PIL all’1 per
cento. Ciò significa, assumendo una crescita media annua del PIL pari
al 2,5 per cento per i prossimi quattro anni, un incremento complessivo
dell’investimento pubblico nel periodo 2003-2006 di 14.175 milioni di
euro. La maggiore spesa pubblica dello Stato determinerà
automaticamente, attraverso il meccanismo del cofinanziamento, un
investimento globale pubblico/privato pari a circa 23.625 milioni di
euro. L’effetto complessivo è di portare gli investimenti complessivi
per la ricerca (pubblico+privato) dall’attuale 1,07 per cento a oltre
il 2 per cento nel prossimo quadriennio.
Sui predetti orientamenti sono stati già acquisiti i pareri dei diversi
soggetti interessati (Università, enti di ricerca, associazioni di
categorie industriali, sindacati). Le determinazioni conclusive
formeranno oggetto di un apposito documento che fornirà le Linee guida
per il Programma nazionale della ricerca. Lo stesso, già approvato dal
CIPE, sarà illustrato alla Conferenza Stato-Regioni e gli indirizzi e
le priorità strategiche in esso definiti saranno inseriti nel Documento
di programmazione economico-finanziaria.
Il Consiglio ha concordato sulle iniziative del Ministro Moratti,
apprezzandone i contenuti. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,15
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16 |
Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 11,20 a Palazzo
Chigi
Il Consiglio, appositamente convocato, ha approvato,
su proposta del Ministro della Giustizia, Castelli, un regolamento
recante norme di attuazione e di coordinamento del procedimento
elettorale per l’elezione dei magistrati componenti del Consiglio
superiore della magistratura (in base alla nuova disciplina introdotta
dalla legge n.44 del 2002); sul regolamento si è espresso
favorevolmente il Consiglio di Stato. L’urgenza del provvedimento è
determinata dalla imminente scadenza del mandato degli attuali
componenti del CSM. La seduta ha avuto termine alle ore 12,10.
|
11 |
Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,25 a
Palazzo Chigi
Il Presidente Berlusconi ha svolto una relazione sugli
esiti della Conferenza unificata svoltasi a Palazzo Chigi il 4 aprile
scorso, precisando che in quella sede il Governo ha assunto, nei
confronti delle Regioni e delle altre Autonomie locali, i seguenti
impegni:
- sostenere e valorizzare il processo autonomistico in tutte le sedi
istituzionali;
- pervenire con le Regioni e le altre Autonomie locali ad un’intesa
interistituzionale per sciogliere i più rilevanti nodi interpretativi e
di attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione. L’intesa
sarà di ampio respiro e di alto profilo politico ed avrà come
fondamento i principi di sussidiarietà e di pari dignità;
- segnalare ai Presidenti delle Camere l’esigenza di consentire la
partecipazione delle istituzioni locali alla Commissione parlamentare
per le questioni regionali, attuando, il più rapidamente possibile, il
disposto dell’articolo 11 della legge costituzionale 18 ottobre 2001,
n.3;
- esprimere parere negativo sugli emendamenti invasivi dell’autonomie
delle Regioni e degli Enti locali e vigilare sui disegni di legge in
itinere, verificando che non contengano norme invasive;
- predisporre un disegno di legge delega per la riforma del testo unico
sugli Enti locali;
- addivenire in tempi rapidi all’approvazione del disegno di legge di
attuazione del Titolo V della Costituzione;
- individuare nella Conferenza unificata la principale sede di confronto
delle idee e dei progetti comuni di sviluppo e utilizzare lo strumento
del “tavolo tecnico paritetico” per l’istruttoria delle
problematiche di comune interesse, in un clima di serena e leale
collaborazione.
Il Documento di programmazione economico-finanziaria, infine, costituirà
un’importante occasione di verifica dello stato di attuazione dei
principi autonomistici,
nonché dell’effettivo recepimento degli stessi nella cultura
giuridica e nella prassi legislativa ed amministrativa del Paese.
Previa relazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tremonti,
il Consiglio ha approvato un decreto-legge recante disposizioni
finanziarie e fiscali in materia di riscossione, razionalizzazione del
sistema di formazione del prezzo dei prodotti farmaceutici, adempimenti
ed adeguamenti comunitari, cartolarizzazioni, valorizzazione del
patrimonio e finanziamento delle infrastrutture.
In particolare, si prevede la concentrazione nell’unica data del 20
giugno del termine per i versamenti dei saldi d’imposta riguardanti la
gran parte dei contribuenti Irpef ed Irpeg, nonché una più funzionale
rideterminazione del termine di riversamento all’Erario delle entrate
tributarie riscosse tramite gli intermediari.
Inoltre, sono previste misure per il contenimento del costo dei farmaci
al pubblico e per una migliore rappresentazione sulle confezioni
farmaceutiche del principio attivo del farmaco.
Per avviare poi l’ottemperanza ad una decisione dell’Unione europea,
che ha considerato aiuto di Stato il regime di agevolazioni fiscali
sulle ristrutturazioni bancarie, viene disposta la sospensione di tali
agevolazioni fino alla definizione dei giudizi innanzi alle Corti di
giustizia europee, già promossi dallo Stato italiano e dalle banche
contro tale decisione.
In attesa del riordino della disciplina civilistica delle cooperative
(in attuazione della cosiddetta legge Mirone) si prevede una temporanea
rideterminazione del sistema delle agevolazioni fiscali di cui hanno
goduto fino ad oggi le cooperative; tale intervento si pone peraltro
nella prospettiva di un regime fiscale proprio della cooperazione
costituzionalmente riconosciuta più coerente con il quadro comunitario.
Si dispone altresì per la costituzione della società “Patrimonio
dello Stato S.p.A” per la valorizzazione, la gestione e
l’alienazione del patrimonio dello Stato, le cui azioni sono
attribuite al Ministero dell’Economia e delle Finanze il quale può
trasferirle a titolo gratuito, parzialmente o totalmente, alla Cassa
Depositi e Prestiti. Questa è autorizzata, inoltre, a costituire la
“società per il finanziamento alle infrastrutture S.p.A.” destinata
appunto al finanziamento di opere infrastrutturali, di grandi opere
pubbliche e di investimenti per lo sviluppo economico. La società
raccoglie la provvista necessaria mediante l’emissione di titoli e
l’assunzione di finanziamenti su cui vige la garanzia dello Stato.
Inoltre, al pagamento dei creditori dell’Efim e delle società
controllate dall’Ente continua ad applicarsi la garanzia dello Stato
e, al fine di favorirne il processo di ricapitalizzazione, funzionale al
raggiungimento degli obiettivi previsti nel piano 2002-2006, il
Ministero dell’Economia è autorizzato a sottoscrivere nel 2002 un
aumento di capitale di Alitalia S.p.A nella misura massima di 893,29
milioni di euro. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 15,10.
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