luglio Scuola Governo Parlamento
31 luglio Avvio AS 2001-02
Il decreto legge 3 luglio 2001, n. 255 stabilisce che, limitatamente all'anno scolastico 2001/2002, entro la data del 31 luglio 2001, i dirigenti scolastici comunichino la formazione delle classi al dirigente territorialmente competente per la copertura, nella fase delle utilizzazioni, dei posti e degli spezzoni di orario che non sia stato possibile coprire con personale a disposizione all'interno della stessa istituzione scolastica.
A regime tale comunicazione dovrà avvenire entro il 10 luglio.
11 - 31 luglio Utilizzazioni ed Assegnazioni
Con la circolare 13 luglio 2001, n. 122 il MIUR dispone che per l'A.S. 2001-02 resta in vigore il CCDN per le utilizzazioni del 2000-2001 con le integrazioni stabilite entro il 25 luglio 2001 dai Contratti decentrati provinciali.
La circolare 6 luglio 2001, n. 119 stabilisce la seguente tempistica per le utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie per l'a.s. 2001-2002:
Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:
Modulistica Utilizzazioni e Assegnazione Provvisorie 2001
Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:
31 luglio Parificate: Ricognizione Handicap
La lettera circolare 6 luglio 2001, Prot. n. 98, fissa al 31 luglio il termine ultimo per l'invio, alla Direzione Generale per l'organizzazione dei servizi nel territorio - Ufficio VII -, della Scheda di ricognizione sugli alunni disabili frequentanti per valutare le esigenze finanziarie connesse all'integrazione scolastica.
Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:
Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:
circolare INPS 31 luglio 2001, n. 153
Banca dati ISEE. Primi chiarimenti ed istruzioni
lettera circolare 31 luglio 2001, Prot.
n. U4/1041
Corsi di formazione di qualificazione del personale dell'amministrazione
centrale e periferica - Artt. 19-20-21 del contratto collettivo nazionale
integrativo 1998-2001 del 21 settembre 1999 - Personale dell'area A
ordinanza 30 luglio 2001
Trasferimenti del personale docente e non docente delle Accademie e dei
Conservatori di musica
circolare Finanze 30 luglio 2001, n. 72
Ulteriori chiarimenti in materia di agevolazioni fiscali per l'acquisto di veicoli da parte di soggetti non vedenti e sordomuti
02 - 30 luglio Esami e Scrutini
Di seguito i comunicati del MIUR su esami e scrutini nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e nelle scuole elementari:
Roma, 30 luglio 2001 - E' in crescita il numero degli studenti dei primi due anni di scuola superiore che non vengono ammessi alla classe successiva: il biennio iniziale si conferma dunque come il banco di prova più selettivo nella carriera scolastica. Superato questo, le cose filano più lisce. Negli anni successivi il rapporto con lo studio presenta ostacoli minori, e la percentuale di successo scolastico aumenta. E' questo uno dei dati principali dell'indagine campionaria svolta dal Sistan, il servizio statistico del ministero dell'Istruzione, sui risultati degli scrutini dello scorso giugno.
Il passaggio più impervio è quello del primo anno: gli ammessi dalla prima alla seconda classe superiore sono passati dall'83,3% dell'a.s. 1999-2000 all'81,8% di quest'anno; gli ammessi dal seconda alla terza classe sono scesi dall'88,9% dell'anno scorso all'87,3%. I valori sono pressoché uguali invece per gli scrutini degli altri anni: in leggera diminuzione i promossi dal terzo al quarto anno (89,3% contro 89% di quest'anno) e dal quarto al quinto (90% l'anno scorso, 89,8% quest'anno).
Le ammissioni restano comunque fortemente condizionate dal debito formativo: i dati raccolti dal Sistan sull'incidenza del debito formativo negli scrutini dell'anno scolastico 2000-01 fanno rilevare che in tutta la scuola superiore il 42,6% delle promozioni è subordinato al successivo recupero. E la concentrazione più alta di promozioni con debito si riscontra ancora una volta nelle prime due classi: alla fine del primo anno il 43,4% degli studenti passa con il debito, alla fine del secondo gli ammessi con debito diventano il 43,9%. Percentuali che vengono poi compensate nei due anni successivi, in cui gli indebitati risultano il 40,9% alla fine del terzo anno e il 41,7% alla fine del quarto.
Per quanto riguarda infine l'efficacia dei corsi di recupero attivati nelle scuole secondarie superiori, l'indagine campionaria del Sistan rileva che solo il 37,8% degli studenti con debito frequenta i corsi e che di questi l'81,1%, a seguito della verifica prescritta dalla legge, risulta aver colmato le proprie lacune e saldato il proprio debito, con un'oscillazione che va dall'89,3% nei licei scientifici al 72,6% negli istituti professionali.Roma, 26 luglio 2001 - Oltre il 99% degli alunni delle scuole elementari e medie supera i rispettivi esami di licenza.
Secondo l'indagine campionaria svolta dal Sistan, il Servizio statistico del ministero dell'Istruzione, i risultati degli esami delle elementari e delle secondarie di primo grado appena conclusi sono pressoché identici a quelli dell'a.s. 1999-2000: il dato nazionale dei promossi alla licenza elementare è del 99,8%, contro il 99,7% dello scorso anno; stabile invece al 99,8% il valore percentuale delle promozioni all'esame di terza media nella tendenza degli ultimi cinque anni.
Per quanto riguarda l'andamento degli scrutini nelle scuole medie la percentuale dei promossi al termine del primo anno è stata del 95,3% - un punto in più rispetto allo scorso anno - e del 96,7% al termine del secondo anno, contro il 96% dello scorso giugno. Negli scrutini del terzo anno, infine, passa il 97,6% degli alunni. La media nazionale dei ragazzi ammessi a frequentare la classe successiva è del 96,5%, in aumento rispetto al 95,8% dell'anno scorso: nel corso dei tre anni si assiste a un progressivo aumento del successo scolastico. Nell'arco dei tre anni i valori medi più alti si riscontrano nelle scuole del nord (97% di promozioni), i più bassi nelle isole (94%).
Nella scuola elementare le percentuali di promozione sono altissime ed oscillano dal 99,6% del primo anno al 99,9% del quarto. I dati territoriali sono uniformi, senza scostamenti di rilievo tra le diverse aree del paese.
L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione (ex CEDE) rende noti i primi dati sugli esami di Stato 2001 e relativi al 20% delle commissioni; proponiamo di seguito una tabella comparativa relativa agli ultimi otto anni:
Candidati Promossi per aa.ss. | ||
Anno scolastico | Promossi (%) | |
Nuovo Esame di Stato | 2000/2001 | 97 |
1999/2000 | 96,03 | |
1998/1999 | 94,7 | |
Vecchia Maturità | 1997/1998 | 94,6 |
1996/1997 | 93,8 | |
1995/1996 | 93,3 | |
1994/1995 | 94,5 | |
1993/1994 | 94,9 |
Punteggio medio per sesso |
||
F | M | |
credito scolastico | 14,80/20 | 12,74/20 |
prima prova scritta | 11,11/15 | 10,60/15 |
seconda prova scritta | 11,74/15 | 11,32/15 |
terza prova scritta | 11,42/15 | 10,73/15 |
colloquio | 28,11/35 | 26,43/35 |
Altri dati:
Gli esami di Stato nel mese di luglio proseguono, in ragione di quanto previsto dall'art 12 dell'OM 29/01, secondo il seguente calendario:
Data variabile | Due giorni prima della data di inizio dello svolgimento
del colloquio (esclusi dal computo le domeniche e i giorni festivi
intermedi) la commissione rende noti i punteggi delle prove scritte ed il
calendario dei colloqui mediante pubblicazione all'albo. E' facoltà di ogni candidato richiedere alla commissione di conoscere il punteggio attribuito alle singole prove. La commissione riscontra tale richiesta entro il giorno precedente la data fissata per il colloquio del candidato interessato. Svolgimento Colloquio (art. 16, OM 29/01). Per l'espletamento dei colloqui, vengono convocati per primi, in base a sorteggio, i candidati interni; successivamente, sempre in base a sorteggio, i candidati esterni. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque. Con l'OM 116/01 il MPI modifica ed integra gli artt. 12, 20 e 21 dell'OM 29/01, consentendo al Presidente di commissione, cui incombe l'onere, sentiti gli altri componenti, di determinare il calendario delle operazioni delle due classi abbinate, e di valutare, in relazione a specifiche situazioni locali, l'opportunità di procedere alla valutazione finale ed alla conseguente pubblicazione dei relativi esiti in modo congiunto o disgiunto delle classi, avendo cura di far risultare a verbale le determinazioni assunte, sorrette da adeguate motivazioni. |
2 luglio | Prove suppletive:
|
In Educazione&Scuola:
03 - 27 luglio Mobilità 2001 - 2002
La nota 16 luglio 2001, n. 166, comunica che i movimenti del personale ATA non saranno pubblicati il 20 luglio 2001 come precedentemente segnalato.
L'OM 23/01, l'OM 72/01 e la CM 122/01 fissano i termini per la diffusione dei risultati delle domande di mobilità secondo il calendario di seguito riportato:
Tipo di personale | Diffusione risultati |
Dirigenti Scolastici | 25 luglio |
Docenti Materne | 11 luglio |
Docenti I grado | 24 luglio |
Docenti Il grado | 3 luglio |
Personale Educativo | 27 luglio |
Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:
In Mobilità, Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie
nota 27 luglio 2001, Prot.
n. 90/vm
Organici personale docente anno scolastico 2001/2002 - Schema di decreto
ministeriale
nota 27 luglio 2001, Prot. n. 367nbsp
C.M. n. 109 Prot. n.256 dell'11.6.2001 avente per oggetto:
"Procedimento di contrattazione integrativa nazionale e di sede. Comparti
ministero e scuola. Autorizzazione alla stipula dei contratti": chiarimenti
lettera circolare 26 luglio 2001, Prot. n. 3292/A2
Ricerca "Una nuova cultura della sicurezza stradale - Programma per un test di autovalutazione degli studenti"
nota 26 luglio 2001, Prot. n. 3315
Art.4 CCNI comparto scuola per gli anni 1998/2001. Scuole situate nelle zone a
rischio
decreto interministeriale 25 luglio 2001 (in GU n. 64 del 14-8-2001)
Modifiche ed integrazioni al decreto 8 giugno 2001, concernente il concorso pubblico, per titoli ed esame, per l'ammissione alle scuole di specializzazione per le professioni legali per l'anno accademico 2001-2002. Differimento dei termini
03 - 25 luglio Attività sindacale
Proseguono gli incontri di ARAN e MPI con le OOSS della Scuola su:
Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:
nota 24 luglio 2001, Prot. 1826
Contratto collettivo decentrato nazionale concernente le utilizzazioni dei dirigenti scolastici per l'anno scolastico 2001/2002
nota 23 luglio 2001, Prot. n. 210
D.M. 5.4.2001 di recepimento dell'Accordo ARAN
- Organizzazioni Sindacali in data 20.7.2000 sui criteri di inquadramento del
personale ATA, dipendente degli Enti locali, transitato nel Comparto scuola
circolare 23 luglio 2001, n. 126
Assistenti amministrativi della scuola - Mantenimento in servizio per eccezionali
esigenze
circolare INPS 23 luglio 2001, n. 147
Estensione, a decorrere dal 1 gennaio 2000, della tutela per malattia in caso di
degenza ospedaliera ai soggetti iscritti alla gestione separata dei lavoratori
autonomi di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8.8.1995, n. 335 (art. 51,
comma 1, lett. d, della legge 23.12.1999, n. 488). Istruzioni contabili e
adempimenti fiscali. Variazioni al piano dei conti
circolare 20 luglio 2001, n. 125
Certificazioni per gli alunni in situazione di handicap
decreto 19 luglio 2001, n. 376 (in GU
19 ottobre 2001, n. 244)
Regolamento ai sensi dell'articolo 17, comma 96, lettera d), della legge 15
maggio 1997, n. 127, relativo al riordino delle università per stranieri
04 - 19 luglio Riforme e Blocco
Il 18 ed il 19 luglio il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca presenta alle Camere il programma del suo dicastero; i temi centrali risultano essere:
- per l'università e la ricerca
- per l'istruzione
Rispetto a questo ultimo tema il ministro annuncia inoltre la costituzione di
uno specifico gruppo di lavoro presieduto dal prof. Giuseppe Bertagna (università di Bologna e
Torino) e costituito dai professori Giorgio
Chiosso (università di Torino), Michele Colasanto (prorettore dell’università
Cattolica ed ex Presidente dell’ISFOL), Silvano Tagliagambe (università La
Sapienza di Roma), Norberto Bottani (ex ricercatore OCSE e direttore del dipartimento Innovazione Educativa del Cantone di Ginevra) e
dal Prof. Ferdinando
Montuschi (titolare della cattedra di Pedagogia Speciale e Presidente del corso di
laurea in scienze della formazione primaria della III università di Roma) che,
sentite tutte le componenti scolastiche, formulerà un rapporto di sintesi sulla
riforma.
Tale rapporto sarà quindi sottoposto agli 'stati generali dell'istruzione'
(composti da rappresentanti delle famiglie, degli
studenti, dei docenti e da tecnici) i quali formuleranno, in tempo utile per
l'avvio con il nuovo a.s. 2002-03, un nuovo piano di attuazione della riforma
degli ordinamenti e le eventuali modifiche da apportare alla legge 30/00.
Di seguito i comunicati stampa del MIUR:
Nuovo piano di riforma degli ordinamenti scolastici
(Roma, 18 luglio 2001) Saranno gli Stati generali dell'Istruzione, con la partecipazione di studenti, genitori, insegnanti ed esperti a fornire al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dott.ssa Letizia Moratti, i riscontri concreti per un nuovo piano di riforma degli ordinamenti scolastici.
Lo ha annunciato il Ministro in apertura del suo discorso programmatico davanti alla Commissione Cultura della Camera dei deputati.
"Il nostro impegno ha al centro i bisogni, gli interessi, delle loro famiglie, degli insegnanti, le aspirazioni degli studenti, - ha detto il Ministro Moratti - sono loro i veri protagonisti della scuola che ispirano la nostra azione legata a due principi fondamentali: solidarietà ed eccellenza".
Dopo la sospensione della riforma dei cicli il Ministro Moratti ha infatti nominato un gruppo di lavoro ristretto per esaminare i nodi più urgenti da sciogliere per il futuro della scuola italiana, per elaborare un rapporto di sintesi da portare alla discussione degli Stati generali dell'Istruzione.
Il processo di esame e proposta, affidato a tecnici ed esperti provenienti da settori culturali diversi e da diverse esperienze del settore pubblico e privato, verrà effettuato in modo da permettere un percorso parlamentare in tempo utile per l'avvio dell'anno scolastico 2002-2003 secondo le nuove indicazioni.Investimenti ai livelli europei in cinque anni
(Roma, 18 luglio 2001) Nel corso dell'audizione davanti alla Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati il Ministro Moratti ha sostenuto che gli investimenti nella scuola, nell'università e nella ricerca verranno portati, in cinque anni, ai livelli europei.
Verrà costituito anche un Tavolo di semplificazione destinato a razionalizzare e sburocratizzare, in maniera netta, tutte le disposizioni di organizzazione interna della struttura scolastica.
Per quanto riguarda il sistema di valutazione della scuola il Ministro ha confermato l'istituzione di un centro di valutazione del sistema scolastico autonomo ed indipendente che valuti il funzionamento delle scuole ed i livelli di apprendimento degli studenti.
Il Ministro Moratti ha annunciato altre misure tra cui: la presentazione di un disegno di legge di ristrutturazione degli organismi collegiali, affidati alle reali esigenze dei singoli istituti, in piena autonomia.
Novità anche per gli insegnanti e per lo sviluppo della loro professionalità: per gli insegnanti si cercherà di definire uno specifico ambito contrattuale separato dal resto del personale scolastico. Inoltre verrà al più presto lanciato il bando per il primo concorso dei dirigenti scolastici. "Gli investimenti sulla docenza - ha detto il Ministro - vanno concentrati sulla definizione di articolazione delle funzioni che si concretizzano nel riconoscimento di un diverso impegno professionale sia rispetto al tempo di lavoro sia in relazione all'arricchimento professionale con conseguente riconoscimento economico". A questo scopo il Ministro Letizia Moratti ha insediato il Gruppo di lavoro incaricato della predisposizione degli indirizzi per l'attuazione delle disposizioni concernenti la valutazione del servizio scolastico. Il Gruppo di lavoro è presieduto dal Prof. Giacomo Elias, esperto di sistemi di qualità e già Presidente dell'ISO (ente che raggruppa 138 paesi e che stabilisce a livello mondiale le norme sulla qualità ISO 9000), ed è costituito da autorevoli esperti della scuola di ogni ordine e grado e dalle famiglie.
A proposito dell'Università il Ministro Moratti ha annunciato che il Governo intende sostenere le università che attuano da subito la riforma, e nello stesso tempo dare la facoltà di differire l'inizio dei corsi di studio all'anno accademico 2003 - 2004 a quelle università che ne sentono l'esigenza.
Il Ministro ha posto in primo piano nelle linee programmatiche i bisogni degli studenti universitari che non hanno mezzi, ma hanno talento e quindi vanno affiancati economicamente per sostenere i loro studi, assicurando nel contempo, come richiesto dagli standard europei, la possibilità per gli studenti di accedere a centri di eccellenza universitaria.
"Nel delicato passaggio tra la scuola e l'università - ha detto il Ministro - gli studenti sono soli. Noi dobbiamo accompagnarli e aiutarli nella scelta dell'Università, perché questa scelta condizione tutto il loro futuro. Gli studenti sono soli anche dentro l'università. Dobbiamo affiancarli e sostenerli in modo continuativo in tutto il loro percorso di formazione superiore, e aiutarli nella decisiva scelta del loro primo inserimento nel mondo del lavoro". Per quanto riguarda i nuovi corsi di laurea il Ministro Moratti ha sostenuto che per la loro attuazione "ci vogliono requisiti minimi garantiti" in rapporto alle necessità della società civile e del mercato. Sul fronte del reclutamento dei docenti le innovazioni riguardano la libertà di scelta attribuite agli Atenei che si ispirano ai criteri di qualità. Cambiamenti in vista anche per i concorsi di docenza: "il governo vuole arrivare al sistema del vincitore unico dei concorsi, abbandonando il sistema dei due candidati per le cattedre universitarie".
Biotecnologie, informatica e nuovi materiali: ecco, tra l'altro, dove verrà potenziata la ricerca italiana.
L'intervento del Ministro dell'Istruzione si è concluso con l'annuncio che la spesa pubblica di ricerca verrà gradualmente elevata nel quinquennio fino ad arrivare al livello degli altri grandi Paesi europei, cioè il 2% del Pil.
Verrà avviata inoltre la verifica della destinazione dei fondi di ricerca pubblici, monitorandone gli effetti anche dopo la chiusura dell'attività di ricerca. Inoltre il Ministro ha annunciato che il Governo intende avviare, anche per il successo che ha avuto all'estero, "il progetto di consorzi specialistici aventi la funzione di incubatore di idee innovative in campo specialistico, consorzi che dovrebbero essere compartecipati da università o da altri enti pubblici, grandi aziende italiane e multinazionali insieme a società di venture capital".
La scuola e, in particolare, la carriera degli insegnanti, potrebbero essere rivoluzionate dal DPEF che il CdM vara il 16 luglio 2001.
Il DPEF contiene indicazioni circa la costituzione di un nuovo stato giuridico per i docenti, legato all'adozione di uno specifico codice deontologico ed alla valutazione del merito individuale e del sistema scolastico operata, come avviene per l'industria, da un'agenzia privata che sostituirebbe l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell'istruzione (ex CEDE).
A tal fine il ministro ha nominato una commissione di 14 esperti (presieduta da Giacomo Elias, già presidente dell'ISO - International Organization for Standardization - e composta, fra gli altri, da Antonio Augenti, ex direttore generale del MPI, Giuseppe Bertagna, direttore de "La Nuova secondaria", Bruno Bordignon, delle Scuole salesiane, Luisa Ribolzi, docente di Sociologia dell'istruzione a Genova) che - a partire dalla prima riunione del 13 luglio 2001 - ha iniziato ad analizzare il problema.
Il DPEF prevede, inoltre, un aumento degli investimenti per il settore Ricerca - che dovrebbe essere riallineato alla media europea rispetto al PIL - ed una nuova spinta verso il federalismo scolastico.
Riportiamo di seguito le parti del DPEF che riguardano i settori pubblica amministrazione, scuola, università e ricerca:
III.2.2 Politica di bilancio
(..) Pubblica Amministrazione
Le linee guida della politica delle retribuzioni nel settore del pubblico impiego saranno volte a determinare aumenti retributivi pari al tasso di inflazione programmata più l’1% di eventuali incrementi di produttività, da considerare nell’ambito della contrattazione decentrata. Introducendo a tal fine strumenti oggettivi di misurazione e di controllo dei risultati. Su queste linee si dovranno articolare le dinamiche retributive dei singoli comparti in relazione alle diverse specificità e professionalità. Tenendo conto di un turnover di circa il 3% nel settore e delle necessità di inserimento di giovani e di nuove professionalità, obiettivo programmatico del Governo è quello di ridurre dell’1% all’anno l’occupazione complessiva nella Pubblica Amministrazione a partire dal 2002 in linea con quanto già definito nella scorsa legislatura. (...)III.2.3 scuola, ricerca e infrastrutture materiali e immateriali
Formazione di capitale umano
L’impegno del Governo sarà quello di dedicare maggiore attenzione all’incremento del capitale umano tramite la riforma del sistema educativo nazionale. Ciò andrà effettuato all’interno di un giusto rapporto tra spesa pubblica, istruzione e competitività che inverta la logica che ha finora ispirato le politiche educative del nostro Paese, adeguando i nostri sistemi di istruzione e ricerca, nell’ambito di un assetto "federalista" dello Stato. Serve un vero centro che indirizzi e governi senza più compiti di gestione. Occorre creare un Servizio di Valutazione, autonomo e indipendente, che definisca gli standard di qualità e valuti il sistema scolastico nel suo complesso e i livelli finali di preparazione degli studenti, al fine di migliorarli costantemente ed in modo omogeneo nel Paese, in un’ottica di federalismo solidale.
La spesa pubblica per l’istruzione continua ad essere incontrollata e dilatata, non finalizzata a politiche di investimento e sempre più coincidente in modo quasi esclusivo con gli stipendi del personale. Le risorse disponibili verranno indirizzate all’utilizzo di tecnologie multimediali e alla valorizzazione e formazione iniziale e continua di tutto il personale della scuola. Un’attenzione particolare verrà riservata alla riforma degli ordinamenti e alla interazione tra il sistema educativo e il sistema produttivo, sviluppando gli strumenti per il conseguimento dell’obbligo formativo a diciotto anni, nonché a fornire opportunità di formazione nel corso di tutta la vita.
Nel settore universitario particolare cura dovrà essere riservata:
(a) al processo di completamento dell’autonomia attuata attraverso la riforma della complessiva offerta formativa;
(b) al potenziamento e al rilancio dei programmi di ricerca;
(c) al completamento del programma di decongestionamento degli atenei sovraffollati.
Ricerca e innovazione tecnologica
Il Governo intende raggiungere un livello di spesa - rispetto al PIL - pari all’attuale media europea e attribuire le risorse alle singole iniziative di ricerca sulla base di criteri di trasparenza e di validità dei progetti Nella stessa ottica, sarà data particolare attenzione alla valutazione dei risultati ottenuti dall’attività di ricerca. Per questo, un elemento chiave nella strategia di rilancio della ricerca scientifica e tecnologica sarà la creazione di un nuovo regime per la proprietà intellettuale dei ricercatori pubblici. Il nostro Paese ha perso enormi possibilità di sviluppo in conseguenza del fatto che moltissime invenzioni sono rimaste inutilizzate a causa della indeterminatezza sulla questione relativa alla loro proprietà. Chiarita la questione della proprietà sulla base del principio che le invenzioni sono in primo luogo degli inventori, le idee possono trovare i capitali e i capitali possono trovare le idee anche grazie alla combinazione dell’iniziativa privata e del venture capital. (...)
Società e tecnologie dell’informazione e comunicazione.
Obiettivo del Governo nel prossimo quinquennio è di favorire l’avvento della società digitale e l’ingresso nella società dell’informazione". A tal fine provvederà a:
a) adottare un piano nazionale di sviluppo per dotare l’Italia di infrastrutture di telecomunicazioni a banda larga.;
b) realizzare un sistema di informatizzazione della Pubblica Amministrazione per aumentarne l’efficienza, nell’ambito di una semplificazione ed un riesame delle procedure seguite. Oltre ai servizi tradizionali, saranno progressivamente attivati servizi on line ad alto valore aggiunto quali, ad esempio, ambienti virtuali per l’incontro e lo scambio delle informazioni sulla domanda e l’offerta di lavoro e per la assistenza sanitaria on line, servizi di consulenza previdenziale e fiscale e servizi culturali e di formazione on line. Si prevede, inoltre, la estensione dei modelli di e-procurement per l’acquisto di beni e servizi nonché l’introduzione di soluzioni organizzative quali l’outsourcing;
c) favorire la completa liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione, ottimizzando l’uso dello spettro radioelettrico così da estendere al maggior numero di operatori possibile l’utilizzo di nuove tecnologie di trasmissione;
d) stimolare una elevata penetrazione delle nuove tecnologie nella vita sociale e professionale dei cittadini, mirando a diffondere la cultura informatica anche nelle scuole sia per gli insegnanti che per gli studenti;
Il coinvolgimento delle imprese nell’economia di rete e nel processo di "digitalizzazione" del Paese sarà sostenuto attraverso interventi diretti (tra cui: agevolazioni fiscali, estensione della legge n. 489 del 28/8/1994 ai settori dell’informatica, deducibilità fiscali per gli investimenti dedicati alla promozione del commercio elettronico) e la diffusione dell’utilizzo di strumenti informatici nella relazione tra amministrazioni ed imprese. I rapporti contrattuali tra Pubblica amministrazione ed imprese saranno migliorati secondo una logica di trasparenza nella gestione delle relazioni con i fornitori, attraverso l’avviamento di gare on line, garantendo al tempo stesso affidabilità nei tempi e nelle modalità di pagamento, attraverso modalità di pagamento telematico.
Questi, dalla rubrica Statistiche, gli esiti del sondaggio svolto in Rete da Educazione&Scuola nel mese di giugno 2001:
Chi dovrebbe/potrebbe valutare i docenti? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nella seduta del 12 luglio 2001 il CNPI approva all'unanimità la richiesta di ripristino del decreto 21 maggio 2001, n. 91 relativo all'innovazione della Scuola dell'Infanzia, ritirato dalla Corte dei Conti dal nuovo ministro (nota 5 luglio 2001, Prot n.46/SEGR).
Con nota 5 luglio 2001, Prot n.46/SEGR, il ministero dell'istruzione annuncia il ritiro dalla Corte dei Conti (già avvenuto venti giorni prima) del Regolamento recante norme in materia di curricoli della scuola di base, ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275.
Il 4 luglio 2001 "l'Ufficio Stampa del Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca comunica che, a seguito dei rilievi formulati
dalla Corte dei Conti sui provvedimenti attuativi della legge 10 febbraio 2000
n.30 in materia di riordino dei cicli dell'istruzione, rilievi che intervengono
in un momento che rende di fatto impraticabile il concreto avvio della riforma
dal prossimo anno scolastico, il Ministro Letizia Moratti ha ritirato dalla
Corte dei Conti i suddetti provvedimenti che, pertanto, non producono alcun
effetto.
E' intenzione del Ministro promuovere in tempi brevi una complessiva riflessione
sull'intera materia degli ordinamenti scolastici, alla quale chiamerà a
partecipare famiglie e docenti della scuola italiana.
Pertanto resta confermata la normativa vigente per quanto attiene agli aspetti
organizzativi e didattici per il prossimo anno scolastico."
Il Regolamento, sul quale si era pronunciato positivamente il Consiglio di Stato (parere n. 104/2001 del 23 aprile 2001), segnalando l'irregolarità del parere negativo del CNPI perché espresso "(...) in carenza del quorum strutturale" (36 su 74 componenti) ed al di là degli "(...) indirizzi vincolanti adottati dai due rami del Parlamento" (Risoluzione n. 6-00155 - Camera e Risoluzione n. 6-00057 - Senato), aveva subito i rilievi della Corte dei Conti e della terza sezione del TAR Lazio perché emanato nella forma del decreto ministeriale senza una precedente approvazione da parte del consiglio dei ministri.
Ritirati dalla Corte dei Conti anche i decreti relativi all'innovazione della Scuola dell'Infanzia (Decreto n.91 del 21 maggio 2001), alla riduzione oraria a 32 ore settimanali di lezione per gli istituti superiori che ne hanno 40 (Decreto di modifica e integrazione del Decreto Interministeriale n.234 del 26 giugno 2000, C.M. n.3 del 5 gennaio 2001) e alla formazione universitaria degli insegnanti (Decreto Interministeriale prot.n.11304/DM del 4 giugno 2001).
Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:
decreto 18 luglio 2001
Costituzione di un Gruppo di lavoro ristretto, formato da esperti, allo scopo di
svolgere una complessiva riflessione sull’intero sistema di istruzione
e, nel contempo, fornire concreti riscontri per un nuovo piano di attuazione
della riforma degli ordinamenti scolastici, ovvero per le eventuali modifiche da
apportare alla legge n. 30 del 10 febbraio 2000
nota 18 Luglio 2001, Prot. n. 631/MR
Adempimento degli obblighi di leva. - Ritardo per motivi di studio. Presentazione domande
nota 17 luglio 2001, Prot. 6155/2001
Linee di indirizzo in merito alla gestione dei ricorsi gerarchici e dei ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica
decreto Ministero Interno 16 luglio 2001
(in GU 7 agosto 2001, n. 182)
Determinazione del calendario delle festività ebraiche
circolare 16 luglio 2001, n. 123
Anno finanziario 2001- Capitolo 4150 - Sussidi di gestione alle scuole materne non statali - D.L.vo 16 aprile 1994, n.297, art. 339 e seguenti
nota 16 luglio 2001, Prot. n. 8739
Risultati Gara Nazionale Istituti Professionali svoltasi nell' a.s. 2000 - 2001
nota 16 luglio 2001, Prot. n.166
Mobilità del personale ATA pubblicazione dei movimenti. Rinvio
circolare 13 luglio 2001, n. 122
Contratto Collettivo Decentrato Nazionale concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente ed educativo per l'anno scolastico
2001/2002
09 - 13 luglio Supplenze e Assunzioni
Entro il 9 luglio, come previsto dal decreto 4 giugno 2001, n. 103 (pubblicato nella GU - 4a Serie Speciale - Concorsi n. 45 dell'8 giugno 2001), gli interessati devono presentare domanda per l'inclusione nelle nuove graduatorie di circolo e di istituto per l'attribuzione delle supplenze temporanee al personale docente ed educativo.
Entro la stessa data saranno disponibili, come stabilito dalla CM 117/01, da parte del Sistema Informativo le stampe delle nuove graduatorie permanenti, che il decreto legge 3 luglio 2001, n. 255 suddivide in tre fasce (le attuali 1ª e 2ª fascia ed una 3ª in cui confluiscono gli insegnanti delle precedenti 3ª e 4ª fascia) e che verranno utilizzate sia per le assunzioni relative agli anni scolastici 2000/2001 e 2001/2002 che per il conferimento delle supplenze annuali e di quelle sino al termine delle attività didattiche per l' a.s. 2001/2002, con i termini e le modalità specificati, in via transitoria, ai commi 4°, 5° e 6° dell' art. 1 dello stesso DL.
Il decreto legge 3 luglio 2001, n. 255 interviene così, preventivamente, sul tema sul quale era chiamato ad esprimersi il Consiglio di Stato - che il 13 luglio 2001 rinvia lo stesso 'sine die' - sulla base dei ricorsi accolti dai TAR (Sentenza TAR Campania 08.02.01, Sentenza TAR Lazio 03.04.01, Sentenza TAR Lazio 18.04.01) che avevano già determinato da parte del MPI, con circolare 28 maggio 2001, Prot. n. 1025/Uff. VI, la sospensione delle procedure di nomina a tempo indeterminato da effettuare sul contingente di assunzioni riservate alle graduatorie permanenti.
In Educazione&Scuola:
decreto ministero lavoro 12 luglio 2001 (in GU 11 settembre 2001, n. 211)
Ripartizione tra le regioni delle risorse finanziarie del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, istituito dall'art. 13, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68
decreto Presidente Consiglio Ministri
11 luglio 2001, n. 338 (in GU 22 agosto 2001, n. 194)
Regolamento di esecuzione delle disposizioni relative al contrassegno della
Società italiana degli autori e degli editori (S.I.A.E.) di cui all'articolo
181-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, come introdotto dall'articolo 10
della legge 18 agosto 2000, n. 248, recante nuove norme di tutela del diritto
d'autore
11 luglio Lombardia: Via libera ai Buoni Scuola
Il Consiglio dei Ministri nel corso della seduta dell'11 luglio 2001 decide "(...) previa informativa del Ministro La Loggia sulla questione dei buoni scuola nella Regione Lombardia, di rinunciare al ricorso a suo tempo presentato avverso la delibera adottata in materia dalla Giunta regionale lombarda il 22 settembre 2000, ravvisando nel ricorso stesso profili di dubbia ammissibilità."
in Educazione Civica e Società
Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:
circolare INPS 10 luglio 2001, n. 138
Provvidenze a favore di genitori di disabili gravi
circolare INPS 10 luglio
2001, n. 137
Titolare di pensione ai superstiti in quanto figlio inabile
circolare Lavoro 10 luglio 2001, n. 66
Assunzioni obbligatorie. Indicazioni operative in
materia di accertamenti sanitari e di assegno di incollocabilità
Con circolare del Ministero del Lavoro n. 66 del 10 luglio 2001 è stato chiarito – tra l’altro – che i lavoratori disabili assunti senza il ricorso al collocamento obbligatorio possono rientrare nel computo delle quote di riserva. A tal fine – in accordo con il lavoratore disabile – il datore di lavoro può chiedere la visita di accertamento dell’invalidità e qualora a seguito della stessa sia certificata un’invalidità almeno del 60% il lavoratore disabile verrà computato nella quota di riserva.
circolare Tesoro 9 luglio 2001, n.
167
Applicazione dell'art. 8 del CCNL relativo al secondo biennio economico
2000-2001 del personale del Comparto scuola - Regolarizzazione dei pagamenti su
partite non elaborate in via automatizzata nella lavorazione del mese di giugno
2001
nota 9 luglio 2001, Prot. 9963
Compilazione diplomi e certificazioni indirizzo di nuovo ordinamento "Giuridico economico aziendale" degli istituti tecnici commerciali
circolare 6 luglio 2001, n. 119
Contrattazione decentrata per le utilizzazioni. Tempi
circolare 6 luglio 2001, n. 118
D.M. n. 103 del 4 giugno 2001 - Graduatorie di circolo e di istituto per le
supplenze temporanee del personale docente ed educativo - Istruzioni
circolare 6 luglio 2001, n. 117
Decreto legge n.255 del 3 luglio 2001 sulle operazioni di inizio dell'anno
scolastico - Prime istruzioni applicative
nota 6 luglio 2001, Prot.n. 139
Mancata corresponsione arretrati ai Direttori dei servizi generali ed
amministrativi
lettera circolare 6 luglio 2001, Prot.
n. 98
Ricognizione alunni in situazione di handicap iscritti e frequentanti nelle
scuole paritarie
nota 5 luglio 2001, Prot N.46/SEGR
Avvio anno scolastico 2001-2002 - Ritiro provvedimenti
04 luglio 2001 Handicap: obbligo resta a 18 anni
Con la sentenza numero 226 del 4 luglio
2001 la Corte costituzionale conferma, per i disabili in stato di handicap, la regola per la quale la scuola dell'obbligo termina al compimento del 18° anno di età,
dichiarando quindi infondati i dubbi di incostituzionalità sollevati dal Tar della Toscana.
Per la Corte "(...) nel periodo successivo a quello durante il quale la frequenza scolastica è obbligatoria - quattordici anni - o nel quale comunque è consentito il completamento della scuola dell'obbligo - anche sino ai diciotto anni - (da individuarsi nell'anno scolastico susseguente a quello in cui avviene il compimento del diciottesimo anno di età), per gli alunni handicappati l'istruzione viene a configurarsi come un diritto, che potrà essere esercitato mediante la frequenza, al di fuori della scuola dell'obbligo, di corsi per adulti finalizzati al conseguimento del
diploma."
"La sentenza della Corte Costituzionale non è molto persuasiva - afferma l'avvocato Salvatore Camaioni -
laddove viene meno al dovere di illustrare compiutamente il contenuto precettivo degli artt. 34 e 38 Cost. a cui dovevano essere ragguagliate le norme ordinarie impugnate di incostituzionalità, secondo un iter logico-giuridico ineludibile.
La Corte invece ha fornito una lettura ragionata delle norme impugnate ripercorrendone le motivazioni politico-legislative ma senza spiegare in che modo queste norme sarebbero conformi al dettato costituzionale (di cui ha omesso di esporre il contenuto). In altre parole, poiché l'art.34 Cost. prescrive che l'istruzione inferiore sia obbligatoria per almeno otto anni senza apparenti limiti di capacità né di età, la Corte Costituzionale avrebbe dovuto chiarire perché il percorso formativo obbligatorio degli handicappati si debba arrestare al compimento del diciottesimo anno di età anche se non è stato completato il periodo minimo di otto anni quando l'art.34 Cost. sembra non porre limiti al riguardo.
Ciò richiedeva, come ho già detto, una compiuta spiegazione dell'art.34 Cost. - compito imprescindibile per la Corte Costituzionale - che non mi è sembrato di cogliere, neppure tra le righe, della sentenza
n.226."
Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:
decreto legge 3 luglio 2001, n. 255
(in GU 4 luglio 2001, n. 153)
Disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico
2001/2002
legge 2 luglio 2001, n. 248 (in GU 3
luglio 2001, n. 152)
Conversione in legge del decreto legge 3 maggio 2001, recante disposizioni
urgenti in materia pensionistica e di ammortizzatori sociali
decreto MURST 2 luglio 2001
Modalità e contenuti prove di ammissione alle scuole di specializzazione
per l'insegnamento secondario
decreto MURST 2 luglio 2001
Modalità e contenuti prove di ammissione corsi universitari programmati a
livello nazionale
01 luglio Assegno Nucleo Famigliare
Con circolare del 5 giugno 2001 n. 121
l'INPS ha fornito le tabelle riguardanti i limiti reddituali per il diritto all'ANF
per il periodo 1 luglio 2001 - 30 giugno 2002.
Le fasce reddituali sono state rivalutate, così come previsto dall'articolo 2,
comma 2 della legge 153/88 in base alla variazione percentuale dell'indice ISTAT
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, intervenuta tra il
1999 ed il 2000, variazione che è risultata pari al 2,6%.
Le stesse fasce reddituali sono state inoltre arrotondate alle 1000 lire
superiori.
Il reddito di riferimento ai fini del diritto al trattamento è quello relativo
al 2000.